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1 a piacere Adesso scriviamo noi!!! Numero 2 Aprile 2013 La Gazzetta Gabelli NUOVA INIZIATIVA ALLA GABELLI Classe V in visita a Il Corriere dell Umbria di Lorenzo P. La V classe della scuola Gabelli non si ferma e si reca in visita a il Corriere dell Umbria. Ad accoglierli è il Capo Redattore Mauro Barzagna che, a nome del GRUPPO CORRIERE, gli ha dato il benvenuto conducendoli nella sala conferenze. Con lui è iniziata una lezione veramente speciale!!! Ha spiegato come funziona il giornale, com è fatta una redazione, come nasce una notizia, come viene redatta e tanti altri segreti del mondo giornalistico. Per essere più chiaro ed esaustivo, ha paragonato la struttura della redazione ad un vero albero di Natale. Coinvolgendoli nella spiegazione ha fatto capire loro che una redazione è un lavoro di squadra in cui tutti i componenti sono ugualmente importanti. Tutti hanno ascoltato con attenzione dimostrando molta curiosità. Il signor Mauro ha poi portato i ragazzi nella redazione vera e propria, dove hanno potuto vedere le postazioni di lavoro dei giornalisti: le molte scrivanie, i computer, i giornali e due redattori responsabili delle pubblicazioni on-line. CACCIA AL TESORO TRA LE MURA ETRUSCHE di Matteo T. La redazione in visita ai.colleghi del Corriere dell Umbria Il giorno 20 Marzo la classe quinta ha partecipato ad una Caccia al Tesoro molto speciale, che si è svolta tra le mura etrusche di Perugia. I ragazzi sono stati divisi in vari gruppi, il cui compito era quello di trovare gli archi di origine etrusca e distinguere le parti originali e rifatte di essi. Nel percorso erano comprese le sette porte etrusche principali della città. Dopo aver scattato una bella foto ricordo, i giovani cronisti hanno lasciato la redazione, in quanto i morsi della fame avevano fatto esplodere varie lamentale. Noi sappiamo però con certezza che, in alcuni di loro, c è già il sogno di diventare da adulto un inviato speciale!!! La caccia al tesoro non è stata vinta da nessuna squadra, ma dall interesse per gli stupendi monumenti del popolo etrusco. Infine i ragazzi sono tornati a scuola felici e soddisfatti, come le maestre. Questo mese in Gazzetta.. Un Museo a cielo aperto 2 Noi e lo sport 4 Genitori a scuola Le nostre passioni Pen pals.amici di penna Vecchie glorie 10 New dai nostri piccoli colleghi La redazione: Maestra Carla Maestra Cristina Agnese Alessio Arianna Bianca Daniele Emanuele Haurel Filippo Francesco Lorenzo B. Lorenzo P. Luca Matteo B. Matteo C. Matteo T. Marco Tommaso Virginia 12

2 Pagina culturale UN MUSEO A CIELO APERTO Uscita didattica della classe quinta per visitare Perugia etrusca Della Maestra Annamaria La nostra passeggiata culturale lungo le mura etrusche della nostra città, inizia da Porta Marzia (presso la Rocca Paolina), o meglio da quello che rimane di essa, dopo la costruzione della rocca. La Porta Marzia è una delle antiche porte della cinta muraria etrusca della città. Costruita in travertino, che veniva preso dalle cave di Ellera, presenta un arco a tutto sesto, cioè a semicerchio, sormontato da una balaustra o balcone, scandita da quattro pilastri e divisa in cinque parti dalla quale sporgono cinque altorilievi: Giove, due figure laterali decapitate, protettori della città, identificati, forse,come fondatori mitici provenienti dall Oriente: Castore e Auleste o Oleste e due cavalli alle estremità, semidivinità, protettori della porta. A questo punto, dopo diverse domande ed ipotesi su quanto stavamo apprendendo e relative risposte della guida.proseguiamo il nostro percorso, alla scoperta delle altre porte etrusche della nostra città IN MODO DAVVERO DIVERTENTE!!! SI, PERCHE INIZIA LA CAC- CIA AL TESORO!!!!! CON MAPPA IN MANO, DIVISI IN GRUPPI O SQUADRE, DOPO ALCUNE ESSENZIALI INFORMAZIONI FORNITECI DA MARINA, VIAAAA, TUTTI A CORRERE, PER TROVARE ALTRE CINQUE PORTE ETRUSCHE!!! Dopo aver percorso varie vie ed aver visto Porta Cornea, l arco dei Gigli quasi totalmente rimaneggiato in epoca medievale ma con lo stipite e il fianco destro in conci etruschi che fanno intendere il taglio a tutto sesto originario, arriviamo all ARCO ETRUSCO. L Arco Etrusco è, senza dubbio, il più famoso e conosciuto monumento della città. Anche qui, dalle spiegazioni di Marina, ci rendiamo conto che ci sono tante cose che guardiamo ma che non vediamo. Per prima cosa in un tratto l arco è appoggiato su una fortificazione preesistente lungo la via Bartolo; inoltre la parte superiore dell arco sembra costruita con materiali e tecniche differenti, rispetto a quelle usate dagli Etruschi. Infatti, l arco, così com è, è stato costruito in epoca successiva ed "appoggiato" davanti ad una porta già esistente probabilmente una porta "scea", cioè con apertura a sinistra, facilmente difendibile, e solo successivamente vi sia stato posizionato l arco così com è oggi, partendo dalle mura a destra, verso via Battisti, e "appoggiando" la nuova costruzione sul muro verso via Bartolo. Comunque, l'arco etrusco di Perugia era una delle sette porte più importanti di accesso alla città. Circa due secoli dopo la sua costruzione venne fatta incidere la scritta "Augusta Perusia", per celebrare la presa della città da parte dell'imperatore romano Augusto. Nel corso del tempo l'arco ha cambiato diversi appellativi, tra i quali Porta Tezia, Porta Borca, Arco Trionfale, Porta Vecchia e Porta Pulcra, ma degli antichi ingressi di Perugia è quello che ha conservato le sue caratteristiche meglio inalterate. È composto da due torrioni di forma trapezoidale e una facciata con arco. Sopra di esso si può vedere una loggia rinascimentale. Nei due blocchi in arenaria posti ai lati sono visibili i resti di due teste, che rappresentavano un tempo le antiche divinità protettrici della città. Sopra l'arco campeggia un fregio, riconoscibile per i suoi scudi rotondi incorniciati, e vi è un'altra iscrizione latina, "Colonia Vibia". Fu fatta aggiungere da Gaio Vibio Treboniano Gallo, durante la sua breve Tre ore di passeggiata bella, interessante e molto istruttiva, grazie alla nostra città, veramente un museo a cielo aperto!! Pagina 2 La Gazzetta Gabelli

3 parentesi da imperatore romano tra il 251 e il 253 d.c, per onorare la città. Ora imbocchiamo via Battisti. Il lato sinistro è costituito dalle mura etrusche originarie!!!! Arriviamo a Porta Trasimena, chiamata così perché si trova in direzione del Lago Trasimeno, per poi arrivare a Porta Eburnea. Anch essa rimaneggiata in epoca medievale, rimangono solo alcune pietre con incisioni che fanno pensare alla scritta "AUGUSTA PERUSIA, COLONIA VIBIA". GIOCALIBRO Di Emanuele Era ora!!! Finalmente ha avuto inizio una delle attività più richieste e partecipate che la scuola Gabelli offre: Il GIOCALIBRO. E un appuntamento con i libri e la lettura animata e mimata delle maestre Daniela e Anna Maria, che ci permette di giocare leggendo. La competizione tra le squadre è alta e la volontà di aggiudicarsi la vittoria pure, anche se il premio è solo qualche caramella ma tanto tanto divertimento! Partecipate tutti ne vale la pena, vi aspettiamo. PICCOLI STORICI- ARCHITETTI ALL OPERA di Emanuele e Daniele Avete mai costruito un TEMPIO GRECO??? Noi lo abbiamo fatto, naturalmente a scuola, insieme alle nostre maestre Anna Maria e Cristina. Questo è il materiale che abbiamo usato: bastoncini di legno, tutti uguali, a forma di cilindro per le colonne, una base quadrata, sempre in legno, per inserire le colonne del tempio, un compensato sottile per la parete superiore del tempio ed, infine, tempere, pennelli e acqua per colorare tutto. Dopo aver lasciato a- sciugare le varie parti, le abbiamo assemblate con accuratezza. Il lavoro è stato molto impegnativo, dovevamo essere concentrati e precisi!!!. Finalmente, il nostro tempio greco,in natura,è terminato!!! Vi piace??? A noi si!!! siamo soddisfatti!!! UN ALTRO MONUMENTO ETRUSCO NEL CUORE DI PERUGIA Di Francesco Durante la nostra visita nel centro di Perugia siamo passati davanti al POZ- ZO ETRUSCO. Purtroppo non siamo potuti entrare ma il nostro inviato Francesco ci ha dato alcune sue notizie. Il pozzo etrusco si trova in Piazza Danti, all interno di Palazzo Sorbello. È stato costruito dagli Etruschi, un popolo che abitava a Perugia tanto tempo fa. È molto più grande degli altri pozzi che si possono vedere, infatti più che un pozzo è una grande cisterna d acqua. Numero 2 Pagina 3

4 Noi e lo sport LA PALLAVOLO di Agnese, Bianca e Virginia La pallavolo è uno sport giocato da due squadre composto da massimo 12 persone. Ogni squadra schiera in campo 6 giocatori, con un pallone, su un terreno di gioco rettangolare diviso da una rete. E presente nel programma dei giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati a livello scolastico. Già nell antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati predecessori della pallavolo e che venivano eseguiti a scopo di divertimento e svago dagli antichi Greci e Romani. Il merito dell invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college degli Stati Uniti. Noi ci alleniamo 2 o 3 volte alla settimane con le società School Volley San Marco e Libertas Perugia. Ci divertiamo veramente tanto e giocare le partite è una grande emozione. IL BASKET di Marco e Tommaso La pallacanestro, conosciuta anche come basket, nacque nel Kansas nel 1891, ideata da J. Naismith, su richiesta di un professore che desiderava tenere occupati gli allievi durante l inverno. Dalla fine del XIX secolo si è diffusa in tutto il mondo grazie all attività del suo organismo internazionale: Fédèration Internationale Basketball Amateur (FIBA). E uno sport di squadra in cui ci si affronta per segnare con un pallone nel canestro avversario, secondo una serie di regole prefissate. Il campo deve essere largo 14 m e lungo 26 m. Il diametro del canestro è di cm 45 e l altezza è di m 3,05. Il gioco dura 4 tempi di 10 minuti ( i tempi supplementari di 5 in caso di pareggio). I giocatori per squadra sono 5 e ci sono 5 o 7 sostituti. Il conteggio dei punti viene effet- tuato assegnando ad ogni canestro un punteggio a seconda del luogo in cui si trovava chi ha lanciato la palla e del tipo di tiro effettuato: 1 punto: viene assegnato per ogni canestro fatto eseguendo un tiro libero 2 punti: vengono assegnati per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all'interno dell'area delimitata dalla linea dei 3 punti. 3 punti: vengono assegnati per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all'esterno dell'area dei 3 punti (entrambi i piedi del tiratore non devono toccare la linea). E uno sport olimpico dal Seguite con attenzione il campionato degli Aquilotti del Perugia Basket, UISP B, e assisterete così a spettacolari incontri di pallacanestro. TAEKWONDO E JUDO di Luca e Lorenzo B. Il Taekwondo è un'arte marziale coreana che in Italia si pratica da circa 20 anni. Nasce in oriente fra gli anni 50 e 60 ed è basato principalmente sull'uso di pugni e calci volanti. I tornei si vincono a punti che vengono assegnati dando calci e pugni, sopra la cintura, all'avversario. Anche il judo è un'arte marziale molto diffusa in tutti i paesi del mondo. E uno sport da combattimento ed un metodo di difesa personale nato in Giappone nel I praticanti di tale disciplina sono denominati judoisti o più comunemente judoka. Praticare queste discipline è entusiasmante ma anche molto impegnativo. I nostri allenamenti si svolgono 2 o 3 volte alla settimana nelle palestre CUS e Fortebraccio. Pagina 4 La Gazzetta Gabelli

5 I LAKERS SONO IN TESTA CON 7 PUNTI RIUSCIRANNO LE PATATE A RECUPERARE??? Di Lorenzo P. Nell ultima partita due pezzi grossi della squadra delle Patate, Pigna e Bianchini, hanno deciso di non giocare la 5 partita del torneo di palla rilanciata in seguito ai loro infortuni. I giudici di gioco hanno quindi assegnato loro il difficile compito di arbitrare la gara. Nonostante vari tentativi di CORRUZIONE, da parte dei giocatori delle due squadre, i due arbitri si sono dimostrati imparziali ed onesti. La partita è stata vinta dai Lakers con il punteggio finale di 10 a 3 ed ora guidano la classifica con 7 punti. Riusciranno le Patate a recuperare????? Per saperlo continuate a leggere la Gazzetta Gabelli. ARRAMPICATA Di Marco, Matteo T., Daniele e Matteo B. L'arrampicata è una disciplina sportiva discendente dell'alpinismo. E' nata a partire dagli anni settanta. Se l'alpinismo classico ha come scopo quello di ascendere avventurosamente una montagna (per vie tracciate o nuove), l'arrampicata sportiva ha come scopo il puro divertimento o la competizione sportiva, anche lontano da ambienti montani. L'arrampicata che noi pratichiamo (arrampicata indoor) si svolge in palestre attrezzate con pannelli artificiali chiamate rocciodromi. Può inoltre essere di due tipi: libera o artificiale, nel secondo caso si utilizzano aiuti artificiali per compiere la scalata, nel primo no. Oltre all'arrampicata indoor si distinguono altre specialità, in funzione dell'ambito in cui essa si svolge: Su ROCCIA: che si svolge risalendo PARETI ROCCIOSE in ambienti naturali (falesie). Su GHIACCIO: che si svolge risalendo ghiacciai e/o cascate gelate. Su TERRENO MISTO: caratterizzata dalla presenza di due o più tipologie di terreno da affrontare come ad esempio,ghiaccio e roccia, ghiaccio e neve, roccia e terra. Il terreno misto richiede particolare attenzione per essere affrontato, in quanto richiede capacità, conoscenze e tecniche inerenti a diversi metodi di salita. Io mi alleno nella palestra di Madonna Alta, per un' ora e mezzo, due volte alla settimana. Commento SERIE A di Matteo C. e Alessio M. Alla data di pubblicazione del giornalino siamo giunti alla 32 giornata del campionato di Serie A e la Juventus, di Antonio Conte continua ad essere in testa, davanti a Napoli e Milan. A rischio retrocessione ci sono ancora Genoa, Siena, Palermo e Pescara. La Juventus è a un passo dal vincere il suo ventinovesimo scudetto. La lotta per andare in Champions League è invece ancora aperta tra il Napoli di Cavani e il Milan di Balotelli. Aperta è anche la lotta per la qualificazione in Europa League per le squadre: Fiorentina, Inter, Lazio, Roma. Numero 2 Pagina 5

6 Cronache dagli interni GENITORI A SCUOLA IL NOSTRO VIAGGIO NEL CORPO UMANO CONTINUA.. Di Filippo Il giorno sabato 23 marzo è stato un giorno bellissimo, perché il papà di Alessio ci ha fatto concludere l ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze pasquali, con un interessante e divertente spiegazione sull apparato respiratorio. Ci ha detto che la respirazione è importantissima per l uomo in quanto gli permette di assumere ossigeno e di espellere anidride carbonica. Ci ha poi parlato di come avviene il passaggio dell aria e dei due diversi momenti della respirazione: l inspirazione e l espirazione. Ci ha spiegato tutto sui polmoni: a che cosa servono, come sono formati e con disegni, spiegazioni e battute divertenti abbiamo potuto imparare ogni cosa su questo apparato così complesso. Ascoltando la sua spiegazione ci siamo poi potuti soffermare su quanto il corpo umano sia una macchina perfetta e su quanto affascinante sia studiarlo nei minimi dettagli. UN MACELLAIO A SCUOLA Un esperienza da ripetere e gustare!!! di Arianna Esatto, proprio così! Il giorno 22 marzo è venuto a scuola un macellaio molto simpatico, Tabarrini Lucio, accompagnato da una nutrizionista. Lucio, ci ha chiesto i nostri nomi, cosa avremmo voluto fare da grandi e ha cominciato a raccontarci del suo lavoro presso il Simply di San Marco. Ci ha parlato di quanto importante sia il mestiere del NORCINO e di come questa professione nel corso degli anni, si sia diffusa dall Umbria in tutto il mondo. La nutrizionista ci ha detto che è molto importante mangiare la carne di maiale, ma che naturalmente dobbiamo avere un alimentazione completa e sana per mantenere il nostro corpo integro e in salute. Lucio ci ha parlato quindi del maiale: abbiamo saputo come viene nutrito, dove viene allevato e, ahimè. come viene ucciso! Insieme abbiamo scoperto che del suino non si butta niente, ma proprio niente: con le unghie si fa la colla, con il pelo i pennelli e tutte le altre parti sono in qualche modo commestibili. Poi ci siamo trasformati in perfetti macellai e, dopo aver indossato i guanti, ci siamo messi al lavoro: avremmo realizzato le salsicce!!! CHE BUONE!!! Abbiamo macinato la carne con un tritacarne di 120 anni Puff! Pant! Che pesante!!! Abbiamo aggiunto il sale, il pepe e abbiamo maneggiato con cura. Dopo abbiamo messo la carne macinata dentro ad un compressore alla cui e- stremità abbiamo inserito un budello: l intestino del maiale BLEA! CHE SCHIFO! Abbiamo spinto ed ecco uscire magicamente un lunghissimo salsiccione che abbiamo poi suddiviso in tante salsicce con dello spago. Per fare ciò, abbiamo preso come misura le nostre quattro dita e il risultato sono state salsicce di diversa grandezza, ma soprattutto lunghe, perché tutti volevano realizzare la salsiccia più lunga. Infine abbiamo portato a casa tre succulenti salsicce chiedendoci: -Facciamo la norcina o le mangiamo arrosto??? Pagina 6 La Gazzetta Gabelli

7 A SCUOLA DI SICUREZZA di Luca Nei giorni 21 e 22 marzo si sono svolte le e- sercitazioni di evacuazione della scuola A. Gabelli di Perugia. Insieme al signor Franco, il nostro amico volontario della Protezione Civile, noi studenti di classe V abbiamo guidato i bambini di I- II-III-IV fuori dall edificio scolastico. Durante l esercitazione abbiamo dimostrato calma e serietà ma anche con un po di timore. Non eravamo certi di riuscire a fare il nostro dovere nel migliore dei modi ma poi tutto è proceduto regolarmente e fortunatamente nessuno si è fatto male!!! INTERVISTA AL MAESTRO FILIPPO TEMPERINI di Matteo B., Haurel e Tommaso E venerdì, la nostra lezione di musica sarà all ultima ora ma noi siamo impazienti: nell aria riecheggia la sua voce e le sue note!!! Sono le 12:15 ed eccolo, sta arrivando! Bussa alla porta, la apre ed il suo Buongiorno. riempie la stanza. E allegro, sorridente e pieno di entusiasmo. Dopo aver appoggiato la tastiera sulla cattedra dà il via alla lezione, iniziando a suonare la nostra canzone di benvenuto. Lo interrompiamo un attimo e gli rivolgiamo alcune domande per conoscerlo meglio. Sapeva che volevamo un intervista e con disponibilità ci racconta un po della sua vita. Ci dice che la musica è sempre stata una sua grande passione. Ha iniziato a frequentare lezioni di musica in seconda elementare e da allora non ha mai smesso di suonare. Da piccolo possedeva una chitarra, una fisarmonica rossa e una piccola pianola. Sorride dicendo che suonava in ogni momento della giornata, tanto che il pollice della mano destra era diventato rosso!!! Il signor Moretti è stato il suo primo maestro di musica. Aveva assistito al saggio di alcuni suoi allievi, in una sagra paesana e ha fatto di tutto affinché i suoi genitori lo contattassero e lo iscrivessero alla sua scuola di musica ad Ellera. Si è laureato al Conservatorio di Perugia e il suo strumento è la fisarmonica. Suona però anche il pianoforte, la tastiera e la chitarra, proprio come faceva da piccolo! La sua prima regola è Non si suona prima di suonare ma noi siamo così desiderosi di farlo che lo interrompiamo per iniziare i nostri esercizi di solfeggio. Grazie maestro Filippo!!! Numero 2 Pagina 7

8 LE NOSTRE PASSIONI Corri in edicola e acquista gli SKIFIDOLLAR UN ESILARANTE COLLEZIONE di Emanuele,Virginia, Marco La TV dei ragazzi: Violetta Un appuntamento da non perdere!!! di Arianna, Agnese, Bianca e Virginia E uscita quest anno una nuova bella e veramente esilarante collezione: gli Skifidollar!!! La loro banca ha infatti emesso tanti dollari da trovare, scambiare e collezionare. Con un po di fortuna potresti anche diventare uno skifimilionario, invidiato da tutti, trovando la banconota dorata da o quella nuova da !!! Non aspettare, inizia anche tu la collezione e concludila al più presto! Violetta è una fiction televisiva trasmessa su DI- SNEY CHANNEL e RAI GULP che racconta di una teenager che torna nella sua città natale, Buenos Aires dopo aver vissuto qualche anno in Europa. Lì scoprirà quanto sia difficile crescere e troverà nuove amicizie, il vero amore ed una passione per la musica. Violetta ha infatti una voce incredibile che ha ereditato dalla madre, una cantante morta in un tragico incidente quando lei era ancora molto piccola. German, suo padre, è un uomo di successo, severo e protettivo. Ama molto sua figlia ma decide di nasconderle qualsiasi informazione riguardante sua madre per paura che Violetta possa andare incontro allo stesso destino. German è però consapevole che Violetta sia molto portata per la musica: le fa prendere lezioni di pianoforte ma la tiene lontana dal canto e dalla recitazione; è convinto di poter crescere Violetta nel lusso e nell isolamento, reclusa nella loro casa. Tuttavia la vita di Violetta subisce un forte cambiamento quando incontra la sua nuova istitutrice, Angie. Tramite lei conosce gli allievi dello Studio 21, una prestigiosa ed esclusiva Accademia d Arte di giovani talentuosi artisti internazionali. Violetta scoprirà con loro, la passione per la musica e per la prima volta troverà amici come Tomas e Leon, due ragazzi con personalità completamente diverse, ma ugualmente importanti per la sua nuova vita a Buenos Aires. I personaggi: Violetta, Francesca, Camilla, Leon, Tomas, German, Angie, Maxi, Nati, Andres, Napo, Braco, Luca, Jade, Matias, Olga, Roberto, Pablo, gorio, Beto, Broduey, Antonio, Ludmilla. Album Calciatori: che passione! ATTACCALE TUTTE!!! di Matteo C. L album dei calciatori è stato inventato 51 anni fa dai tre fratelli Panini. All inizio le figurine si attaccavano con la colla ma, una volta finito, l album diventava enorme e molto pesante. Nel corso degli anni il modo di attaccare le figurine è cambiato e le figurine sono diventate attacca e stacca come gli adesivi. Così adesso l album è meno pesante e meno grande. L album Panini è un vero divertimento, che coinvolge anche gli adulti. Io ho iniziato, a fare il mio primo album quattro anni fa, in seconda elementare e subito è nata una gran passione, che mi ha spinto a farlo tuttora in quinta elementare. E bello fare questa collezione perché si attaccano le figurine e si scambiano i doppioni con i tuoi compagni e quando ti manca una figurina della tua squadra del cuore, o stai per finire le squadre del campionato, o l intero l album, fai di tutto per cercarla e trovarla. È infatti la ricerca che anima tutto l album e ti riempie di gioia nel completarlo. Pagina 8 La Gazzetta Gabelli

9 YU-GI-OH! UNA COLLEZIONE di Lorenzo B., Lorenzo P., Daniele e Haurel Nel 1996 è nata in Giappone una nuova collezione di carte. Ne esistono vari tipi: Trappole,Magie, Mostro, Fusione, Sinchro. Nel 2011 ecco le nuove XYZ chiamate numero e praticamente imbattibili!!! Con le carte di YU-GI-OH è fondamentale avere un mazzo base, per creare combinazioni straordinarie per vincere i duelli. A Perugia c è un posto chiamato BRAMA dove si svolgono ogni sabato i tornei. NUOVI AMICI DI CLASSE V Cronache dagli esteri Nel mese di ottobre i bambini di classe V della Scuola Primaria Santa Rosa di Parma ci hanno inviato una lettera, chiedendoci di fargli pervenire alcune notizie e curiosità sulla nostra regione. Con piacere abbiamo risposto al loro invito e da pochi giorni, li abbiamo risentiti. Ci hanno scritto che la loro classe è composta da venti alunni, quattro femmine e sedici maschi. Vogliono sapere se questo quinto anno di scuola primaria è anche per noi molto impegnativo. Loro hanno molti compiti e, per passare alle medie, dovranno sostenere un esame!!! POVERINI!!! Ci hanno poi spedito molte informazioni sulla loro regione e noi le abbiamo inserite nel nostro quaderno di geografia. Naturalmente gli risponderemo al più presto e continueremo questa corrispondenza!!! Pen-pals...amici di penna! della Maestra Benedetta Gli amici di penna sono nati molti anni fa,con lo scopo di favorire la creazione di nuove e durature a- micizie a livello internazionale, ma oggi più che di "amici di penna" è giusto parlare di "amici di web"! La diffusione di internet ha rivoluzionato questo genere di rapporti, abbattendo ogni barriera geografica e riducendo la necessità di intermediari. Oggi viviamo in un "villaggio globale", per dirla con le parole di un grande studioso di comunicazione,ed è sempre più facile comunicare con amici che vivono molto lontano da noi, anche al di là dell'oceano, senza accorgerci di quante siano le migliaia di chilometri che ci dividono! Anche i ragazzi della quinta elementare della scuola Gabelli di Perugia hanno voluto dimostrare la loro appartenenza a questo piccolo grande mondo "glocale", iniziando ad intrattenere una corrispondenza via con dei ragazzi di qualche anno più grandi di loro di una scuola di New York! Ciò che voglio dire è che è essenziale che la scuola as- HI..WHAT HAPPENS IN THE WORLD? sicuri agli studenti un'educazione interculturale, linguistica e tecnologica: i ragazzi devono acquisire competenze per paragonare e condividere opinioni in una società sempre più globalizzata e caratterizzata da numerose interconnessioni, oltre che per comprendere e discutere gli stretti legami esistenti tra i problemi comuni di ordine sociale, ecologico, politico ed economico. Attraverso questo tipo di educazione l apprendimento che si genera è trasformativo, si tratta di un cambiamento profondo e strutturale delle premesse del pensiero, dei sentimenti e delle azioni! A questa educazione della mente e del cuore consegue un cambiamento radicale che va verso l interconnessione e l adozione di tutti i mezzi atti a garantire maggiore equità, giustizia sociale, comprensione e cooperazione tra i popoli. Numero 2 Pagina 9

10 Intervista ad una professoressa di Scuola Media Manuela Gnecchi di Virginia e Bianca Il prossimo anno ci troveremo alle scuole medie e dovremo confrontarci con nuovi insegnanti: i PRO- FESSORI!!! Saranno diversi dalle nostre maestre??? Saranno simpatici? Saranno severi? Ci daranno tanti compiti??? CHISSA!!! Alcune nostre compagne hanno contattato una professoressa della Scuola Media San Paolo e l hanno intervistata per noi FORSE UN PO DEI NOSTRI TIMORI SI PLACHERANNO!!! Perché hai scelto di fare la professoressa? Ho scelto di fare questo lavoro perché amo molto le lingue straniere e mi piace insegnarle agli altri. Quale materia insegna? Insegno inglese e francese. Da quanto tempo lavora nella scuola? Lavoro nella scuola da 14 anni. In quale scuola lavora? Attualmente sono in servizio alla scuola media San Paolo, centrale e succursale. Ho lavorato dal 1999 al 2004 in Emilia Romagna e dal 2004 al 2013 in Umbria, sia nelle scuole medie che in quelle superiori: a Deruta, Bastia, Gubbio, Città di Castello e Perugia. Che rapporto ha con gli alunni? Con gli alunni ho un buon rapporto. INTERVISTA A DANIELE TACCONI, EX CALCIATORE PROFESSIONISTA di Virginia VECCHIE GLORIE. Il papà della nostra compagna di classe,virginia, è stato un calciatore famoso. Gli abbiamo fatto alcune domande per conoscerlo meglio anche perché molti di noi sarebbero felici di seguire le sue orme... A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio? Ho iniziato a giocare a calcio a 12 anni. In quali squadre hai giocato? Ho giocato nel Perugia, nel Pescara, nel Milan, nel Monza, nella Reggiana e nel Catanzaro Qual era il tuo ruolo? Ero terzino sinistro. Che numero di maglia avevi? Indossavo la maglia con il numero 3. Hai mai allenato una squadra? Non ho mai allenato una squadra di calcio ma nel 2005 ho allenato una squadra di calcetto. Di cosa ti occupi attualmente? Adesso lavoro in un negozio di scarpe. Ti capita mai di giocare ancora a calcio? Sì, la sera, qualche volta, per tenermi in forma, vado a giocare con i miei ex compagni di squadra. Grazie per la disponibilità e ricordati che noi faremo sempre il tifo per te!!! Pagina 10 La Gazzetta Gabelli

11 Intervista a Stefano Cacciamani: ex giocatore di pallanuoto di Matteo C. Il papà del nostro amico Matteo ha invece avuto una carriera come giocatore di pallanuoto. Noi lo abbiamo intervistato per voi! Perché hai scelto di giocare a pallanuoto? Ho iniziato con il nuoto agonistico a 13 anni. Un giorno l allenatore di nuoto mi ha visto nuotare e mi ha chiesto se volevo provare ad allenarmi con la squadra. Ho provato, mi è piaciuto ed ho continuato. Quando avevo circa 20 anni ho iniziato ad allenarmi anche con la squadra di pallanuoto. Con che squadra hai iniziato a giocare? Ho iniziato a giocare in serie C con la Rari Nantes Perugia; dopo alcuni anni sono passato al Pesaro per poi tornare, dopo due campionati, al Perugia. Che rapporti avevi con i tuoi compagni? Con la maggior parte di loro il rapporto era buono, tanto che ci frequentavamo anche fuori dalla piscina. Ti sei mai sentito emarginato? Emarginato no, ci sono stati solo problemi con alcuni compagni che non hanno gradito la mia scelta di cambiare squadra. Riuscivi a fare tante reti? Non molte (circa 10 goal ogni campionato) anche perché contribuivo più alla fase difensiva e alla costruzione del gioco. Avevo il numero 11. Quanti allenamenti e quante partite facevi alla settimana? Quando nuotavo mi allenavo 6 volte alla settimana (in estate due allenamenti al giorno) e la domenica spesso facevo le gare. Con la pallanuoto mi allenavo 5 volte alla settimana da gennaio a giugno, il sabato giocavo le partite di campionato. Che rapporto avevi con il tuo allenatore? Ho avuto diversi allenatori; il rapporto in alcuni casi è stato ottimo, in altri un po meno. Che lavoro fai ora? Ora mi occupo di consulenza manageriale. UNA MAMMA TENNISTA di Daniele Nicoletta Staffolani, alunna della scuola Gabelli negli anni settanta, è stata campionessa regionale di tennis in diverse categorie. Si è avvicinata a questo sporte allʼetà di sei anni, quando il padre la iscrisse, per la prima volta, ad un campus estivo nelle Marche. Tornata a Perugia, ormai appassionata di questo sport, riuscì a convincere la madre a farle smettere di suonare il pianoforte per avere così più tempo da dedicare al tennis. È stata iscritta nei in vari circoli tennistici di Perugia, seguita dai maestri Di Carlo e Marcarelli. Nei primi anni ha utilizzato racchette in legno, perché non esistevano quelle in fibra e negli anni riuscì a coltivare la sua passione e a conseguire i suoi primi risultati. Successivamente riuscì a vincere all età di 14 anni, la finale regionale categoria Non Classificati. Durante questo torneo sconfisse i suoi primi avversari e nella gara finale, con i crampi alle gambe, riuscì a battere la sua avversaria divenendo di conseguenza, per la prima volta, campionessa regionale. Iniziata l Università per gli impegni di studio abbandonò l attività agonistica, ma la sua passione si è mantenuta immutata. Da circa due anni ha ricominciato quindi a giocare e lo scorso anno ha conquistato, per la prima volta nella storia del Circolo Junior, il Grand Prix d inverno, competizione generalmente vinta da tennisti uomini. Oltre alla coppa ha vinto un BELLISSIMO PREMIO: una Lavapavimenti!!!. Naturalmente, Nicoletta ha trasmesso questa sua grande passione, anche ai suoi figli, con i quali va spesso a giocare. Attualmente lavora come dentista nella categoria ortodonzia nello studio di suo padre, con sua sorella e suo fratello, ma naturalmente, nel tempo libero, continua a piazzare ACE e rovesci a due mani!!! Numero 2 Pagina 11

12 ED ORA DIAMO SPAZIO ALLE ALTRE CLASSI DEL PLESSO GABELLI Paroliamo in CLASSE I A fine lezione che bello giocare Prova anche tu a giocare a INDOVINA LA PAROLA NASCOSTA Molto spesso, a conclusione della nostra giornata a scuola ci divertiamo tutti insieme in un gioco allegro e divertente. Il gioco si chiama Indovina la parola nascosta. Si gioca in questo modo: 1. La maestra sceglie un compagno; 2. Insieme, senza farsi sentire dal gruppo, scelgono la parolina; 3. La maestra scrive la lettera iniziale e finale della parola e tanti trattini quante sono le letterine restanti del nome misterioso; 4. Il compagno chiama uno alla volta gli altri che provano ad indovinare le letterine della parola; a mana a mano la parolina si compone di lettere e c è chi indovina. 5. Il vincitore prende posto alla lavagna e si ricomincia daccapo. Questo giochino ci diverte tanto perché è davvero simpatico e, nello stesso tempo, è molto utile perché ci aiuta a conoscere ed a scrivere bene le parole della lingua italiana. CLASSE II al lavoro I bambini di classe seconda, in questo periodo sono impegnati in un percorso sulla struttura della fiabe. Dopo varie letture, disegni ed esercitazioni, hanno svolto un lavoro guidato sulla realizzazione di una fiaba inventata da loro. Vi invitiamo a leggere alcuni CAPOLAVORI di questi piccoli scrittori. Buona lettura!!!! CENERENTOLA CON I TACCHI A SPILLO di Nicole, Margherita e Lucia (Classe II) Questa è la storia di una Cenerentola molto speciale che, invece di mettere le scarpette di cristallo, amava indossare le scarpe col tacco a spillo. Veniva da un paese molto lontano e si ritrovò a lavorare nella casa di una vecchia signora che la trattava come una sguattera. La sera, dopo tanto lavoro era stanca, ma quando si rifugiava nella sua cameretta indossava le sue scarpe col tacco a spillo. Una sera accadde qualcosa di meraviglioso: le sue scarpe iniziarono a scintillare sempre di più, fino a farla brillare tutta: lei, la stanza, il soffitto... Poi, d improvviso, si aprì la finestra e la fanciulla riuscì a vedere una strada luminosa che si avviava verso il cielo. Salì su una sedia e percorse tutta la strada. Camminando, camminando si ritrovò in una foresta incantata. Nella foresta c erano molti animali e molti alberi. Incontrò un principe che le disse : Ti sei persa? Cenerentola rispose: Non lo so per me è un mondo tutto nuovo! Vieni con me disse il principe.ti porterò in un posto meraviglioso!. Cenerentola andò con il principe che la portò nel suo bellissimo castello di cristallo. Quando la giovane entrò nel castello, rimase meravigliata dalla bellezza, dalla luce e dai colori di quel fantastico palazzo. Il principe e Cenerentola si sposarono e vissero per sempre felici e contenti, senza rivedere più la vecchia signora. Pagina 12 La Gazzetta Gabelli

13 UN TUFFO NEL MARE di Alessandro, Cecilia e Sara (classe II) Dopo una lunga giornata, la scuola, i compiti, gli allenamenti di basket, il piccolo Daniel era stanco e si addormentò. Sognò di essere in una mongolfiera: vide l arcobaleno, lo toccò e per magia diventò un delfino. Si tuffò nel mare e incontrò la medusa: Chi sei, giovane delfino? Puoi aiutarci? C è un uomo molto cattivo e forte che inquina tutti i mari, perché vuole distruggerci tutti!. Il delfino incontrò poi il pesce pagliaccio che gli disse: Ogni giorno passano le navi con le reti da pesca e tanti dei nostri amici se ne sono già andati. Lui ci odia tanto e noi non sappiamo il perché?. Daniel ascoltò e quasi in lacrime rispose: Ci penserò io a sconfiggere l uomo cattivo, non riuscirà più a farvi del male. Non è giusto!!!. Daniel, però sapeva che quell uomo era troppo forte e chiese aiuto agli abitanti del mare. Si organizzarono insieme: bande di pesci spada affilarono le loro armi pronti a combattere, le meduse con i loro tentacoli erano pronti a scaricare scosse continue, i pesci palla si gonfiarono come palloncini con gli aculei pronti a pungergli il sedere. La sfida ebbe inizio e durò parecchie ore. L uomo pensò spesso di aver vinto, ma alla fine vinsero gli abitanti del mare, grazie all aiuto di Daniel che sferrò il colpo finale, arrivando in sella all arcobaleno e lo colpì con tutti i colori che diventarono un solo raggio di fuoco. Alla fine si fece festa nei mari e a Daniel fu data la possibilità di ritornare ragazzo Ad un tratto si svegliò e pensò che era stato solo un sogno, ma fuori dalla finestra brillava un bellissimo arcobaleno! SCRITTORI NON PER CASO!!! delle maestre Anna Maria e Daniela (CLASSE III e IV) La visita annuale alla Biblioteca Villa Urbani delle classi della nostra scuola non è priva di utilità e risultati. Abbiamo scoperto com è meravigliosa ed utile la biblioteca: un luogo con tante stanze, ciascuna pieni di libri di vario genere che si possono leggere lì, in piena tranquillità ed in silenzio, che a noi è apparso quasi magico, oppure si possono prendere in prestito gratuitamente per poi restituirli. Ci siamo divertiti a prendere i libri per bambini che più ci interessavano e poi li abbiamo sfogliati e letti, seduti su comodi divani o sdraiati su tappeti. CHE DIVERTIMENTO! Noi quest anno, poiché ormai già conosciamo questa biblioteca, siamo stati nella stanza dell ascolto ed abbiamo svolto un attività collettiva diversa da quella fatta negli anni precedenti. Orecchie aperte, antenne dritte tutti ad ascoltare la versione originale di Cappuccetto Rosso di La Fontaine. Che contenuti diversi dal solito Cappuccetto! Sicuramente è stato un po più INQUIE- TANTE da quello che tutti noi conosciamo. Poi, penna in mano, foglio sui tavoli e creatività in movimento, le classi III e IV hanno inventato e scritto le storie, due nuove versioni di Cappuccetto Rosso! Dopo aver maneggiato, odorato, scoperto e gustato la bellezza, la ricchezza ed il sapore dei libri, anche i piccoli redattori della III e IV si sono quindi scoperti autori di due nuove storie manipolando il racconto originale: Cappuccetto Ladro e Cappuccetto Perugino che, unito al Cappuccetto Pasticcere realizzato dai piccoli redattori della classe II ci mostrano dei lati misteriosi della più classica delle fiabe. Buona lettura!!! Numero 2 Pagina 13

14 Cappuccetto Rosso: come non l avreste mai immaginata.. Cappuccetto Pasticciere di Stefano, Edoardo G., John (classe II) Cappuccetto Pasticciere era una bambina che abitava in un bosco pieno di fiori e di cespugli. Lei preparava delle torte buonissime per gli animali e per la nonna. Il lupo Gaspare, che viveva nei paraggi, sentiva ogni giorno l odorino delle torte di Cappuccetto Pasticciere. Un giorno decise di rapire la bambina e la portò al suo rifugio. La minacciò e Cappuccetto fu costretta a svelargli il segreto delle sue torte, ma riuscì a tenere segreto un ingrediente. Il lupo preparò una torta così come gli suggeriva Cappuccetto, che però si divertiva a dargli le dosi sbagliate. Quando la torta fu pronta, il lupo la mangiò ma, quella stessa notte, ebbe un dolore di pancia fortissimo. La pancia si gonfiò tanto da scoppiare e così morì. Cappuccetto ritornò dai suoi amici e continuò a fare tante torte buonissime che facevano venire l acquolina in bocca a tutti gli abitanti del bosco. Cappuccetto Ladro (classe III) C era una volta una bella e furba bambina che si chiamava Cappuccetto Ladro. Era una bambina molto vivace, dalla corporatura snella, aveva occhi neri come le tenebre, gote di colore rosso come il sangue circondate da lunghi capelli neri che, se la guardavi, quando era arrabbiata, sembrava paralizzarti per la paura che suscitava. Il suo colore preferito, era il nero. Infatti indossava sempre una felpa ed un paio di jeans neri da sembrare Diabolik. Cappuccetto usciva tutte le sere, per andare a trovare sua nonna in carcere. Infatti, la nonna era una vecchietta simpatica e generosa. Ma. finito il suo lavoro, aveva una misera pensione che non le bastava per sé e per tutti i suoi amici ai quali prima poteva regala- re un po di soldi perché erano poveri. Allora, un giorno decise di andare a rubare i gioielli della signora Sara che era molto ricca ma anche tirchia e viveva in una grandissima villa tutta sua, perché era vedova ed, inoltre, non ci ospitava mai nessuno perché era gelosa di tutte le sue cose. La nonna, senza fatica, riuscì a rubare a Sara i gioielli, quando lei era uscita e nessuno la vide. Da quel giorno la nonna di Cappuccetto diventò una ladra professionista per tanti anni, fin quando un poliziotto la scoprì, portandola in carcere. Sua nipote diventò una ladra come lei, però scippava le borse delle ricche signore sugli autobus, soprattutto a quelle che assomigliavano ai lupi. Un giorno, per errore, Cappuccetto scippò un vero lupo. Questo lupo si era travestito da signora, per poter mangiare le persone. Cappuccetto capì che era un lupo, perché aveva visto la coda che spuntava fuori dalla gonna e così si mise a correre. Il lupo la inseguì fino ad arrivare nel bunker che la bambina aveva costruito sotto la casa di sua nonna. Il buio che c era spaventò il lupo che, correndo, correndo, cadde dentro un pozzo profondo. Il lupo è ancora lì che ulula fortissimo, ma nessuno lo sente!!! Dopo questa avventura, la nonna uscì dal carcere, perché aveva scontato la sua pena, Cappuccetto andò alla scuola di Polizia, diventò una brava poliziotta e la sua assistente fu. Proprio sua nonna. Cappuccetto Perugino (classe IV) C era una volta una bella bambina che si chiamava Cappuccetto Perugino. Si chiamava così perché viveva a Perugia, a Case Bruciate, ed amava parlare il dialetto perugino. Quando la mamma la chiamava lei rispondeva: - Ecme, cocchina! Che vole? La mamma era disperata. Lei insegnava latino e greco all università e quella figlia sboccata, proprio non se la meritava. Un giorno Cappuccetto andò in centro e dietro la Fontana Maggiore scorse la coda di un lupo. - Che lupo! C è n lupo!!! Oh cocchino che ce fè di qui? Che te volevi fa un bagnetto? Il lupo le mostrò i denti ma Cappuccetto non si lasciò spaventare. Si avvicinò al lupo dicendogli: - Vien qui cocchino della mamma! Tesor del mondo - e subito gli mise al collo un collare e un robusto guinzaglio. - Che fico! Che bulo! Ho trovato un cuccioletto da portare con me ta la Grifonissima. Dai lupì che ta la nonnina ce gim più tarde!- E insieme si allontanarono correndo!!!!!!!!!!!!! Pagina 14 La Gazzetta Gabelli

15 IL MERCATINO DELLA CLASSE IV Gli alunni della classe IV hanno scoperto l animo imprenditoriale che è in loro! Prezzi buoni, oggetti belli. solo alla scuola Gabelli! Qualche giorno fa sono arrivati in classe pieni di scatole variopinte, prezzari, blocchi per gli ordini, ed hanno così iniziato la loro attività lavorativa che consiste nel creare orecchini, bracciali, collane e biglietti per occasioni speciali anche su richiesta. Il ricavato di tale vendita servirà a finanziare la scuola per le sue piccole necessità e i ragazzi sono felici di mettere il loro talento e il loro tempo a servizio della nostra piccola società che ha bisogno di aiuto e sostegno. Speriamo che gli acquirenti siamo molti e generosi LA MODA DEGLI SCOOBY DOO! Desirèe, Gabriele, Lorenzo, John, Lucrezia stanno sbalordendo tutti con una nuova moda: gli SCOOBY-DOO! Per fare uno scooby-doo bisogna avere due fili colorati e poi: 1. unire i due fili, piegare a 4 2. fare un nodo 3. mettere a cerchio il filo avanzato 4. girare due volte Ecco come si crea uno scooby-doo! Sembra facile ma non lo è! ORECCHINI!!! di Maria Vittoria B., Maria Vittoria M., Ester, Margherita OCCORRENTE: spilloni, perline colorate di diversa grandezza, pinza, gancetti e clips CREATIVITA : quanto basta ESECUZIONE: 1. Infilare nello spillone le varie perline ED ECCO A VOI GLI ORECCHINI PRONTI DA INDOSSARE BRACCIALETTI 2. Accostare con le pinze la punta dello spillone e fare un anello 3. Infilare il gancetto all anello e chiudere del tutto lo spillone di Giovanni, Maria Rita, Ferdinando, Alice, Martina, Francesco, Guillermo OCCORRENTE: Perline ti tanti colori, ago, filo e fantasia ESECUZIONE: 1. Infilare il filo nell ago, quindi infilarci le perline fino alla grandezza desiderata 2. Infilare l ago 3. Prendere le due estremità del filo e fare un nodo per legarlo al braccio Numero 2 Pagina 15

16 Scuola Gabelli Direzione Didattica 4^ Circolo Via Montemorcino, Perugia Tel Fax pgee004008@istruzione.it PEC pgee004008@pec.istruzione.it I nostri sponsor... Per la pubblicazione di questo giornalino è doveroso ringraziare: Bar IL TIGLIO di Simona Spaccini ( il Barrino di Case Arse per gli amici), Via Raffaele Omicini, 97 Perugia. Ottime colazioni, primi piatti, panini, e squisitissimi gelati!! OVER Abbigliamento Donna Indirizzo: Via Angeloni Mario, 32/A/4 Perugia Telefono: per sorridere un po di Luca FORMA Viale Indipendenza, 17 Perugia Telefono: Via Roma, 52 Bastia Umbra (PG) tel Scarpe e vestiti. da FORMA troverai.se subito ci andrai GAGGI Alimentarsi di qualità via R. D Andreotto, 19 Perugia Telefono: Chiacchierare..comprare e alla cassa pagare..è tutto un buon mangiare Il criceto di Luca è caduto dal balcone. La mamma non sa come dare la cattiva notizia al figlio e allora gli dice con dolcezza: Luca, il tuo criceto è caduto dal balcone ed è volato in cielo Luca risponde: Accidenti, che rimbalzo! La maestra chiede a Fabio : Come si chiamano gli abitanti di Crema? Cremini! E quelli di Como? Comodini! E quelli di Gela? Gelatini! Allora tu devi essere di Creta! Due amici si incontrano a scuola. Com è andato il compito? Male, ho consegnato il foglio bianco! No, anch io!!! Ora il professore penserà che ho copiato! Perché il Signore ci ha creati con un solo mento? Perché non poteva farne ALTRIMENTI. Per essere al corrente di tutto ciò che accade nella scuola Gabelli, continuate a leggere LA GAZZETTA GA- BELLI, che è disponibile anche on-line sul sito Per la realizzazione di questo numero la redazione ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla stesura degli articoli, alla produzione dei disegni e delle foto, a partire dai tutti i nostri piccoli colleghi e le maestre Anna Maria, Benedetta, Daniela, Maria Rosaria e Sabina. È stato un piacere collaborare con tutti voi!!!! E naturalmente grazie al nostro Art Director: Mr. Taras!!!

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