L AFFARE LA CAPOLISTA AFFRONTA L ATALANTA, MA TIENE BANCO IL MERCATO DI GENNAIO. Drogba e la Juve si avvicinano Sì ai 18 mesi, si tratta sui soldi

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1 domenica 6 dicembre 0,0 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 8 TEL. 068 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 5/00 CONV. L. 6/00 ART., C, DCB MILANO Anno anno LXVIII Numero numero 50 ITALIA L AFFARE LA CAPOLISTA AFFRONTA L ATALANTA, MA TIENE BANCO IL MERCATO DI GENNAIO Drogba e la Juve si avvicinano Sì ai 8 mesi, si tratta sui soldi L ivoriano accetta la durata del contratto, all accordo manca un milione e mezzo Conte tenta l allungo in campionato: con lui in panchina nessuna sconfitta in A Didier Drogba, anni. L anno scorso ha vinto la Champions REUTERS GRAZIANO, LAUDISA, MACONI ALLE PAGINE 0 GLI ANTICIPI I NERAZZURRI BATTUTI ALL OLIMPICO, LA CORSA AL PRIMATO SI FA PIÙ DURA PORTEKLOSE ALL INTER La Lazio segna col tedesco esalealterzoposto, Guarin e Cassano sbattono contro il palo. Protesteperunfalloda rigore subito da Ranocchia. Nell altra partita, tra Udinese e Palermo BIANCHI, CENITI, CIERI, DALLA VITE, ELEFANTE, GARLANDO, LONGHI,MEROI,SCHIANCHI,STOPPINIDAPAG.A9EAPAG.7 ilcommento STRAMA, SERVE DI PIÙ di FRANCO ARTURI Per più di un ora all Olimpico non si vede traccia di anti-juve: la Lazio un paio di mischiette, l Inter nemmeno quelle. Poi Stramaccioni finalmente osa ed esce dalla sterile partita a scacchi che aveva impostato: squadra più avanti di 0 metri, buon pressing, Petkovic preoccupatissimo. Risultato? Due pali di Guarin e Cassano, una prodezza di Klose e quinta sconfitta stagionale. L ARTICOLO A PAGINA Miroslav Klose, anni, si incunea nella difesa dell Inter e batte con un rasoterra Handanovic. Decimo gol in campionato FOTOPRESS PARTITE SerieA/7ªGIORNATA Ieri UDINESE PALERMO LAZIO INTER 0 Oggi (ore 5) FIORENTINA SIENA (ore.0) CATANIA SAMPDORIA CHIEVO ROMA GENOA TORINO JUVENTUS ATALANTA MILAN PESCARA PARMA CAGLIARI NAPOLI BOLOGNA (ore 0.5) AL SAN PAOLO IN ATTESA DELLA SENTENZA Mazzarri carica il Napoli Col Bologna può tornare MALFITANO A PAGINA INTERVISTA OGGI LA RICORRENZA Graziani, 60 anni e un sogno «Ora scuole calcio in Africa» CALAMAI A PAGINA 6 SERIE B VARESE GROSSETO 0 SOSPESA(NEBBIA) Sassuolo affonda il Padova Verona bloccato a Vercelli ALLE PAGINE 5 7 CLASSIFICA JUVENTUS 8 INTER* NAPOLI LAZIO* ROMA 9 FIORENTINA 9 MILAN UDINESE* CATANIA ATALANTA ( ) MILAN AMBIZIONI ROSSONERE Allegri svela «Rinforzi a centrocampo e in attacco» L allenatore ritrova il«suo» Pescara. Il portiere Perin esalta l amico El Shaarawy: «Il più forte» BOCCI, PASOTTO, VELLUZZI PAG. Stephan El Shaarawy, 0 anni FORTE PARMA 0 CHIEVO 8 SAMPDORIA( ) 7 CAGLIARI 6 BOLOGNA 5 TORINO ( ) 5 PALERMO* 5 PESCARA GENOA SIENA ( 6) Tra parentesi i punti di penalizzazione * Una partita in più 6> Validità 6//0-5/0/0 - Regolamento depositato presso Promozioni & Concorsi - MI Il nuovo concorso di UNIQA abbinato alla polizza multigaranzia per la casa e la famiglia. Puoi vincere una crociera ed un robot aspirapolvere! Clicca su Con un solo gesto proteggi la casa contro i danni da incendio e furto e la famiglia da infortuni e richieste danni. Una firma, sei garanzie per la serenità della famiglia! Avviso pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere il fascicolo informativo reperibile presso i nostri Intermediari e sul sito UNIQA Protezione SpA - Udine - Aut. ex art. 65 R.D.L. 9/0/9 n. 966 ESTERO IN PREMIER, SUPERCITY A NEWCASTLE( ). BALOTELLI A CASA: E ROTTURA Messi Falcao, i signori del gol Faccia a faccia in Barça Atletico. E Mourinho punge Leo Ilblaugranaègiàareti stagionali, il colombiano a 9 evienedaunacinquina.iltecnico del Real, parlando dell infortunio di Benzema, lancia la frecciata: «Nonècomequellicheescono inbarellaegiornidopogiocano». Mondiale per club: alle.0 finale Corinthians Chelsea ALLE PAGINE 0 IL ROMPI PALLONE di GENE GNOCCHI w Cassano vuole la laurea in legge come Stendardo: ieri è volato in Albania con Renzo Bossi. BASKET ALL STARS GAME Alessandro Gentile, 0 anni LAPRESSE Stelle straniere e Nazionale Che sfida a Biella CANFORA, TOSI ALLE PAGINE 6 7 ILRICORDO0ANNIDOPO Gianni Brera, nato l morto il 9 9 L eredità di Brera: Inventò la lingua dello sport GREGORI A PAGINA

2 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A L ANTICIPO DELLA 7 a GIORNATA LAZIO (---) Marchetti; 9 Konko, 0 Biava, Ciani, 6 Radu; Ledesma; 6 Mauri, 5 Gonzalez, 8 Hernanes (dal s.t. Dias), 9 Lulic (dal 9 s.t. 87 Candreva); Klose (dal 0 s.t. 99 Floccari). PANCHINA Bizzarri, 8 Carrizo, 5 Scaloni, Diakité, 7 Cana, Brocchi, Onazi, 5 Rozzi. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Konko e Candreva per gioco scorretto. INTER 0 (---) Handanovic; 55 Nagatomo, Ranocchia, 5 Samuel, Pereira (dal s.t. 7 Coutinho); Gargano, Zanetti, 9 Cambiasso (dal 5 s.t. 8 Palacio); Guarin; Milito, 99 Cassano. PANCHINA Castellazzi, 7Belec, 6 Silvestre, Jonathan, 0 Juan Jesus, Benassi, Mbaye, Duncan, 7 Mariga, 8 Pasa. ALLENATORE Stramaccioni. CAMBI DI SISTEMA dal s.t. --; dal s.t. --. ESPULSI nessuno. AMMONITI Gargano e Samuel per gioco scorretto. MARCATORI Klose al 7 s.t. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. NOTE paganti 6.95, incasso non comunicato, abbonati.866. In fuorigioco -. Angoli 7-. Recuperi: p.t.; s.t. POSSESSO PALLA PASSAGGI TOTALI LAZIO 5% TIRI IN PORTA III LAZIO INTER 7% III INTER MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 Nel primo tempo della partita non si sono registrate azioni degne di nota LAZIO 9 TIRI FUORI IIIII LAZIO 5 INTER 5 IIII INTER SECONDO TEMPO -0 Guarin converge da destra e calcia a lato. Rasoterra di Guarin da sinistra: palo. 6 Punizione di Hernanes: Handanovic è attento. 7 Palo di Cassano, prodezza di Marchetti su Nagatomo. 8 Diagonale di Palacio fuori di poco. 5 Klose sbaglia lo stop solo davanti alla porta. GOL! 7 Mauri a Klose che segna in diagonale. BARICENTRO ALTO 55, metri BARICENTRO BASSO 9, metri Pali e Klose: Inter k.o. La Lazio si salva sui tiri di Guarin e Cassano Poi decide il tedesco All Olimpico brutto primo tempo e ripresa più spettacolare Per i nerazzurri non è una beffa, ha vinto chi ha giocato di più LUIGI GARLANDO ROMA L Inter cade a otto minuti dalla fine, nel suo momento migliore, dopo aver colpito due pali. In pieno recupero le negano pure un rigore per fallo di Ciani su Ranocchia. Detta così sembra una beffa. Non lo è: ha vinto la squadra che ha giocato di più, che è stata costruita e allenata per segnare il gol che le ha dato i punti. A centrocampo la Lazio è ricca di uomini che possono imitare la splendida idea in verticale di Mauri per Klose. L Inter no. Terzo scalpo eccellente dopo Roma e Milan, il bravissimo Petkovic, al nono risultato utile di fila, si regala per Natale una classifica sontuosa che premia l ottimo lavoro e anche la sua elegante gestione. Urge mercato Per l Inter, che oggi può essere sorpassata dal Napoli e avvicinata da altri, arriva la quarta trasferta amara consecutiva (Coppa inclusa). Stavolta non è scattata la magia dello scontro diretto. Solito copione della coperta corta: primo tempo abbottonato, senza rischi, ma desolatamente privo di fase offensiva; quando nella ripresa ha provato a vincere, ci ha lasciato la partita. Le colpe non sono di Stramaccioni, ma dei mezzi a disposizione. La sorpresa non sono le sconfitte, ma vedere l Inter così vicino alla Juve con un centrocampo tanto inferiore alla concorrenza da scudetto. Il giovane tecnico sta facendo miracoli. Anche ieri ha rivoltato l Inter e stava per sbancare con il --, uno degli schemi finora meno frequentati. A ridosso del Natale, l Inter è l unica pretendente allo scudetto priva di un identità di gioco. Strama deve procedere a tentoni, per compensare con sorprese e aggiustamenti i limiti tecnici della truppa. L impressione è che si stia trascinando al mercato di gennaio cercando di limitare i danni per poi mettere in campo il suo calcio con un paio di interni più dinamici di Cambiasso e più creativi di Gargano. Senza ritocchi, l Inter non può sognare in grande. La vedete la sezione del tabellino «Momenti chiave» qui sopra? Nel primo tempo non ci trovate scritto nulla. Non ci era mai successo. Basta questo per raccontare la bruttezza della prima metà che è sembrata un lungo spot a favore del basket. L atteggiamento dell Inter, quasi integralmente votato al contenimento, spiega in gran parte il mancato spettacolo, ma anche una Lazio dall indole portoghese, incapace di mungere da tanto sterile possesso qualcosa di pericoloso, ha dato il suo contributo. Argentini giù Stramaccioni spalma la difesa a per coprire meglio le fasce dove la Lazio, per costituzione, crea molto. La mediana a tre ha in Zanetti un atipico perno centrale, pronto a chiudere le irruzioni di Hernanes, così come Guarin, staccato alle spalle delle punte, deve mordere l impostazione di Ledesma, play basso nel --- di Petkovic. La strategia difensiva del --- nerazzurro fa però subito acqua a sinistra, dove Konko comincia a battere poderosamente la fascia. Naturalmente Cassano non lo rincorre e Cambiasso non regge in duello atletico. Infatti Strama porta Cambiasso al centro e sposta il più tonico Gargano sulle piste di Konko. Riflettiamo: Zanetti era stato dirottato al centro anche perché, a 9 anni, non ha più la gamba per spingere; Cambiasso viene depistato per palese carenza di corsa. La mediana che dovrebbe muovere l Inter verso la porta è formata dai due argentini stanchi e da Gargano che non ha piedi di raso. Aggiungeteci il peggior Cassano dell anno e capite perché l Inter in tutto il primo tempo non abbia mai avvicinato la porta. Lazio sterile I soli nerazzurri che sembrano avere la forza per rialzare la squadra e armare l annoiato Milito sono Nagatomo e Guarin. Pereira, ottimo col Napoli, retrocesso in difesa, deve starsene buono in attesa di Konko che scappa agli altri. La colpa della Lazio è di non approfittare di questi disagi e di questo atteggiamento del nemico. Il possesso è lento e sterile. Mancano soprattutto le idee in verticale di Mauri ed Hernanes che dovrebbero schiudere l ostrica nerazzurra, non paga la sorpresa di Petkovic: Lulic, spento, per Candreva che invece avrebbe fatto comodo per l abilità nel dribbling stretto e nel tiro dalla distanza. Ecco Palacio Nella ripresa Stramaccioni cambia l Inter, in due tempi: subito -- con Nagatomo a centrocampo e Zanetti retrocesso terzino; poi dentro Palacio a fare l esterno di centrocampo (fuori Cambiasso) e Guarin interno con Gargano. Tolta l àncora dei senatori, ora la mediana ha un anima atletica, un attaccante in più. L Inter mostra un altro atteggiamento e infatti la porta si avvicina. Guarin e Cassano timbrano due pali. Ma nel momento in cui la Lazio sembra accusare il ritorno dei nerazzurri, ecco l invenzione di Mauri che catapulta in gol Klose, che se n era mangiato uno poco prima. Sembra una beffa, in realtà è il calcio: chi gioca di più, vince. VOLATA TITOLO D INVERNO GDS

3 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 secondo tempo Il primo palo della serata Guarin converge sul destro e lascia partire un tiro che si stampa sul palo con Marchetti che non arriva a toccare il pallone PHOTOVIEWS COPPA ITALIA In settimana si chiudono gli ottavi di finale S Martedì 8 Inter-Verona ore S Mercoledì 9 Lazio-Siena ore 5 Udinese- Fiorentina ore 7.0 iltema QUARTOK.O.INTRASFERTA Le certezze sono sparite Coperta corta Da Bergamo all Olimpico, un lungo Purgatorio Pesa l assenza di Sneijder e a centrocampo servirebbe un uomo in più, magari Paulinho 7 secondo tempo L esultanza di Klose Il tedesco sfrutta l assist in profondità di Mauri e realizza in diagonale REUTERS la Moviola DI FRANCESCO CENITI Tanti episodi, specie nella ripresa con il rigore negato all Inter, e Mazzoleni non sempre coerente nei fischi. Nel primo tempo giallo mostrato solo a Gargano, nei secondi 5 ammoniti Samuel, Konko e Candreva. Al minuto la Lazio reclama un rigore: Mauri dalla sinistra lancia Klose che va a terra dopo un contatto con Pereira. Chiariamo subito: il tocco (ginocchio su polpaccio) è appena fuori area. Non solo, il difensore dell Inter sta correndo, come l avversario, guardando il pallone: non ha nessuna intenzione di colpirlo. Non è comunque una 7 secondo tempo Ciani trattiene Ranocchia: niente rigore In pieno recupero Ciani frena Ranocchia trattenendolo per la maglia. Ma nè per Mazzoleni nè per gli altri arbitri è calcio di rigore SKY Ciani-Ranocchia: era rigore Su Klose tocco fuori area Pereira-Klose è fuori area SKY condizione sufficiente per «sanare» il fallo: l arbitro avrebbe potuto sanzionarlo (solo il tocco con la mano involontario è da non fischiare) perché impedisce a Klose di continuare l azione. Forse Mazzoleni ha ritenuto che l incrocio di gambe sia stato reciproco. Ci poteva stare una punizione dal limite. Nella ripresa la gara s infiamma. Al Klose da solo in area sbaglia il controllo: bravo l assistente Giordano perché il tedesco non è in fuorigioco. Subito dopo sempre Klose crolla in area, ma non c è fallo: l attaccante calcia il terreno sulla pressione di Samuel. L azione si capovolge e Mazzoleni fischia sul duello Milito-Biava, fermando Cassano lanciato verso Marchetti: c è in effetti la spinta dell argentino dopo un contrasto robusto, ma è anche vero che l arbitro in altre circostanze non ha fischiato punizioni più evidenti (tipo quella di Floccari a Guarin). C è infine la solita trattenuta impunita in area su angolo: Ciani si disinteressa del pallone e si occupa solo della maglia di Ranocchia. Rigore non visto (male anche Banti, giudice di porta). Napoli-Bologna ore Quarti di finale Juventus- Milan In attesa di conoscere l avversario Roma (Udinese o Fiorentina) e Catania (Lazio o Siena). La vincente tra Inter e Verona sfiderà la vincente tra Napoli e Bologna ANDREA ELEFANTE ROMA Che sia successo dopo Torino o dopo Belgrado poco importa. Importa che in quei giorni di inizio novembre il motore della splendida macchina da viaggio che era l Inter ha battuto in testa e non c è stato più modo di aggiustarlo per bene. Forse troppo bella per essere vera quella striscia di vittorie esterne consecutive fra campionato ed Europa League (0), troppo preoccupante per sentirsi ambiziosi a certi livelli quella di sconfitte nell ultime mese: quattro compreso lo stop ininfluente di Kazan, ma soprattutto tre su tre in campionato, da Bergamo all Olimpico passando per Parma. Una specie di purgatorio dove l Inter ha sentito barcollare, ieri almeno per 5 lunghissimi minuti, quelle che erano diventate le sue certezze. Un Paulinho in più Di filosofia calcistica e dunque tattiche, ma non solo. E allora è stato inevitabile (ri)pensare a chi non c era: non solo Sneijder, ma indirettamente anche Sneijder. Perché per quanto il suo mondo nerazzurro si sia capovolto da luglio ad oggi, anche per sua scelta, c è una cosa che di fatto non è cambiata da allora: l Inter dipende ancora da lui. Non per scelta, ma di riflesso. In estate Stramaccioni aveva fatto dell olandese l archetipo della costruzione che aveva in mente, oggi in cuor suo deve sperare che possa diventare il prima possibile la chiave per aprire nuove porte. Il versamento di denaro fresco per andare al mercato a fare un po di spesa: senza venir meno a una certa coerenza finanziaria, ma dando un uomo in più, tipo Paulinho, al centrocampo. Che non a caso, venerdì, Strama aveva definito reparto cardine a prescindere. La coperta corta La Lazio ieri sera ha confermato che, quando affronta certe gare, l Inter ricorda chi in notti gelide come queste va a letto con una coperta troppo corta e ha solo due possibilità. O la tira di qua e di là, e si accorge che è corta, oppure trova la posizione e si muove il meno possibile. Come l Inter è stata costretta a fare ieri, e soprattutto a centrocampo. Costretta perché giocando così, uno solo fra Zanetti e Cambiasso può stare davanti alla difesa, ed è lì, invece, che entrambi pagano meno certi dazi; perché Guarin è un «quasi trequartista», non un purista del ruolo, ma soprattutto se va a cercare quella posizione come gli era riuscito bene contro il Napoli (e meno con la Lazio), oppure gli tocca scivolare sulla fascia, comunque viene a mancare troppo lì in mezzo. Quel -- Strama aveva comunque provato a trovare all Inter la posizione per sentire meno freddo con un -- adattato che non è propriamente suo, e c era quasi riuscito. Costretto anche lui, però, e non solo a sbattere contro due pali: ad esempio a sostituire un centrocampista (Cambiasso) con una punta (Palacio), ma chiedendogli sacrificio sulla fascia. Avere un Paulinho in più anche ieri, non solo ieri, gli sarebbe servito, eccome. Magari anche a cercare quei gol che gli attaccanti sembrano aver smarrito. Soprattutto in trasferta. S Yuto Nagatomo, 6 anni, alza gli occhi al cielo dopo la grande occasione neutralizzata da Marchetti IMAGE

4 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 nasce oggi young gas e luce:lasoluzionepensatadaeni perigiovani che vogliono risparmiare sulle spese energetiche di casa. se hai fino a trent anni compiuti, con young gas e luce puoi avere: -unosconto del 5%, per i primi anni, sulla componente energia del prezzo gas e luce, definita e periodicamente aggiornata dall AEEG; - la comodità di poter gestire le tue forniture di gas e luce direttamente online, dove troverai un ampia gamma di servizi dedicati. Passa al mercato libero con young gas e luce di eni. Potrai aderire solo online entro il /0/0. Info e condizioni su eni.com eni gas e luce la soluzione più semplice vai su eni.com riparti con

5 SERIE A L ANTICIPO DELLA 7 a GIORNATA DOMENICA 6 DICEMBRE 0 5 le Pagelle LAZIO 6,5 MARCHETTI DECISIVO GONZALEZ INESAURIBILE RADU TIMIDO Timore reverenziale? Padrona di metà partita, non riesce a pungere anche perché non spinge a fondo. Quando gli spazi si fanno larghi rischia di brutto ma riesce a prendersi la vittoria col suo cannoniere. In fondo è giusto così. h 7 il migliore Ledesma Certezza. Dirige il traffico che è un piacere. A questi ritmi poi è un fuoriclasse assoluto. De Niro qualche film recente lo ha sbagliato, lui i passaggi no. E pure una fiondata che stava per sorprendere Handanovic nel primo round, quando fin lì non era successo nulla. Poi al gol ci ha pensato quello che ci deve pensare. 7 Marchetti Per 5 minuti, il disoccupato più pagato al mondo. Nel tempo che resta, ecco gli straordinari. Gran parata su Nagatomo, buone uscite e il palo di sinistra da baciare, quello che respinge Guarin. Sul tiro di Cassano invece la sua deviazione è decisiva. 6,5 Konko Fuori sincrono con tutti gli altri, perché all alba il suo dinamismo è da partita vera. Sempre innescato, scende e dà fastidio a Cambiasso e Pereira con inserimenti e diagonali. Si spegne pian piano e soffre nell arrembaggio della ciurma nerazzurra. Si tiene alle cime. INTER 6 SAMUEL NON REGGE CAMBIASSO STANCO MILITO NON C È h 6,5 il migliore Guarin Fredy, pensaci tu. Antonio ha lasciato a casa la fantasia e l Inter si affida a lui per un guizzo, un invenzione, qualcosa. Ci prova, ad andamento lento. È impreciso, ma è l unico che tira, se ha lo spiraglio. Impegna Marchetti e poi, su invito di Cassano, prende il palo. Meglio da centrocampista nel -- che da trequartista. Sufficiente per la solidità dimostrata per buona parte della gara, non per l atteggiamento. Una grande non può regalare un tempo. I cambi le danno la scossa, ma PARATE CONTRASTI OK 8/ RINVII LANCI è sfortunata coi pali. Prende TIRI PASSAGGI OK /5 RECUPERI 5 USCITE PASSAGGI OK 8/ gol nel momento migliore. TIRI PASSAGGI OK 0/9 RECUPERI 6 Handanovic Un tuffo su tiro telefonato e un paio di spifferi nel primo round. Tutto lì. Poi, come per Marchetti, è altra musica pure per lui. Bella uscita in tuffo su Klose che prima lo grazia e poi lo stende con un diagonale che ci volevano le ali per prenderlo. PARATE RINVII 5 USCITE 6 DI FABIO BIANCHI 6,5 Nagatomo Non s inchina a Lulic. E forse il duello più tosto, con il debito paragone della sfida. Almeno quando Guarin ha la palla, scatta per farsi vedere. Visto che ha fiato, il tecnico lo sposta in mezzo. Ci mette le sue gambette rapide per le ripartenze. CONTRASTI OK 0/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 0/ 6 Biava Non si vede molto, anche perché c è ben poco da fare quando la Lazio ha in mano il gioco. Lascia il lavoro duro a Ciani. Ma quando c è da sbattersi lui non si tira indietro. Qualche buon anticipo, qualche intervento di esperienza. E un po di fortuna. CONTRASTI OK / LANCI PASSAGGI OK 8/ 5,5 Lulic L uomo a sorpresa, non regala sorprese. Messo per avere più spinta (e più copertura) sulla fascia, svolge il compito a metà. Sbatte spesso su Nagatomo, quando Pektovic lo sposta dall altra sponda, va solo leggermente meglio. Ma non basta. Sostituito. TIRI 0 PASSAGGI OK 7/9 RECUPERI 6 Ciani Pensava certo a una battaglia più dura con Milito. Ma il Principe è tenero e lui è tosto. Suo persino il primo tiro della serata. E qualcosa vorrà dire della partita. Alla metamorfosi della gara, balla un po e nel recupero rischia il rigore su Ranocchia. Graziato. CONTRASTI OK / LANCI 6 PASSAGGI OK / 6,5 Klose Miroslav perdona una volta, la seconda no. Regalo di Natale anticipato: stop disastroso davanti a Handanovic. Si dispera giusto un attimo per reagire subito. Un incursione in area pericolosa e poi il gran diagonale con cui si prende la partita. Non avrà rimorsi. TIRI DRIBBLING SPONDE 5 6 Radu Timidino in fase offensiva, lo si ricordava molto più intraprendete. Potrebbe spingere, anche perché dalle sue parti libertà ce n è. Ma forse per ordini tattici, se ne sta a cuccia e si limita a fare il compito di marcatore. CONTRASTI OK / LANCI 0 PASSAGGI OK 5/58 6 Candreva Nella prima azione in cui è coinvolto, dribbla Zanetti, si accentra e tira bene, ma a lato. Forse con lui in campo fin dall inizio la Lazio avrebbe avuto più chance. Ma è un impressione, è il senno di poi. Di sicuro, l azzurro di ritorno è pedina preziosa. TIRI PASSAGGI OK / RECUPERI 7 6 Mauri O dell utilità. All inizio sta molto alto, quasi seconda punta. Poi fa la spola tra destra e sinistra a centrocampo. Una bella sgroppata nella ripresa che Hernanes non sfrutta. Poi però sceglie Klose e l assist va a buon fine. Qualcosa di buono alla fine lo combina sempre TIRI 0 PASSAGGI OK /5 RECUPERI s.v. Floccari Cambio classico. Il panzer è stanco, tocca a lui. Ma è dura mettersi in mostra in pochi minuti e quando il pallino è più in mano ai rivali. Si muove molto e cerca di tenere la palla lontana da Marchetti. TIRI 0 DRIBBLING SPONDE 0 Gonzalez Un bel peperino, niente da dire. Corre di qua e di là, tampona a destra e a manca. E il polmone della notte laziale. Un po troppo confusionario però, non si ricordano azioni pericolose innescate da lui. Insomma, la quantità c è, la qualità un po meno. TIRI PASSAGGI OK 7/0 RECUPERI 5 s.v. Dias Entra per le barricate finali. Si piazza in mezzo e cerca di far pulizia di palloni. Non fa in tempo né a far danni né a mettersi in mostra. CONTRASTI OK 0 LANCI 0 PASSAGGI OK / 5,5 Hernanes Si accende a intermittenza, ma non è certo il genietto di alcune partite da favola. Prova a innescare il Klose accerchiato, spreca un bell invito di Mauri tirando alle stelle. C è e non c è. Ma nel primo round, quando la Lazio ha in mano la gara, è mancato lui. TIRI 5 PASSAGGI OK 9/6 RECUPERI 9 6,5 l allenatore Vladimir Petkovic Meno spettacolo, meno occasioni. Ma una vittoria molto preziosa, che lo porta a ridosso dei rivali appena battuti, e che arriva dopo una gara così così a Bologna. 6 5,5 5,5 6 5,5 5 Ranocchia Samuel Pereira Gargano Zanetti Cambiasso Vince la gara dei Solita grinta O è un genio «El mota» Pare tornato colpi di zucca. sulle caviglie del male, o è mobile. indietro di una Cerca di tenere altrui. Molto davvero non Almeno lui, stagione, quando a bada il buono vede Klose in mezzo. Si sembrava un serpente Klose, l intervento quando lo tocca sfianca un po Cuchu sul viale provando a su Mauri in area al confine su tutti, del tramonto. portarlo fuori nel primo round. dell area, perché soprattutto su In evidente area. Anche se Anche lui viene il suo sguardo è Hernanes. Si difficoltà, se lo nei duelli in scavalcato dal in alto, rivolto al prende un giallo prendono velocità paga cross di Mauri pallone. Fatica un po severo. d infilata. dazio. E nel rifinito da Klose. con Konko e, Poi Strama Rispetto a un finale si fa Che lo mette in spesso, Mauri. lo tiene mese fa, soffre. «infiltrare» difficoltà un Litiga pure coi soprattutto Bisogno di nell azione del altro paio di suoi piedi: certi a sinistra, riposo? gol partita. Ma è volte. A conti passaggi perché è lì che Stramaccioni più merito di fatti, il «muro» elementari non l Inter soffre glielo dà in Klose che mostra qualche si possono di più. anticipo, grazie a demerito suo. crepa. sbagliare. una bottarella. CONTRASTI OK 5/9 LANCI PASSAGGI OK / CONTRASTI OK /6 LANCI PASSAGGI OK 9/7 CONTRASTI OK /5 LANCI PASSAGGI OK 0/ TIRI PASSAGGI OK 6/0 RECUPERI 9 TIRI 0 PASSAGGI OK 6/8 RECUPERI 5,5 6 s.v. Nel primo round è un viandante nel deserto, solo e assetato di palloni. Però ci mette del suo, a farsi anticipare quasi sempre. Quando l Inter diventa intraprendente, collabora alla manovra ma non èmailuilo stoccatore. Serata di straordinario anonimato. TIRI DRIBBLING 0 SPONDE ARBITRI MAZZOLENI 5 Non vede la trattenuta da rigore di Ciani su Ranocchia. Lascia correre sul contatto Pereira-Klose (fuori area). Ok fermare l Inter lanciata: Milito spinge Biava. Di Liberatore 6-Giordano 6; Banti 5-Damato 6 5,5 Cassano Primo tempo non pervenuto. Secondo il Trap è l uomo in più dell Inter, all Olimpico è di sicuro quello in meno. Sbaglia persino un corner. All improvviso, il lampo: gran tiro che, deviato, finisce sul palo. Ma è troppo poco per meritare la sufficienza. TIRI DRIBBLING SPONDE Milito Palacio Sarà per il cambio di modulo, sarà perché entra, ma con lui è un altra Inter. Si sacrifica da centrocampista puro. Ha una grande occasione che mette a lato. Poco altro, ma è già qualcosa. La tattica è importante, ma non è facile lasciare fuori uno come lui. TIRI DRIBBLING 0 SPONDE 0 Coutinho In tre minuti, un tiro. È qualcosa. Ma in tre minuti la partita non la raddrizzi se il destino non vuole. TIRI DRIBBLING 0 SPONDE 0 Nell insolita posizione di mezzo di un centrocampo a, anche se Strama lo fa girare con gli altri alla ricerca di un po di movimento, non si trova benissimo. Subisce la maggior vivacità dei giovani laziali. Secondo round dietro: un po meglio. TIRI 0 PASSAGGI OK 0/ RECUPERI 6 I NUMERI gol di Klose all Inter È la prima volta, su cinque precedenti, che la difesa nerazzurra viene bucata da una rete dell attaccante tedesco 6 l allenatore Andrea Stramaccioni L Inter del primo tempo non piace. Sembra voler puntare allo 0-0. Lui coi cambi del secondo round cambia impressione e partita. In mezzo però non ci siamo. clic RECORD PER LA LAZIO: TRE SUCCESSI DI FILA CONTRO I NERAZZURRI Non era mai successo, Petkovic è nella storia. Non era mai successo che la Lazio vincesse tre volte di fila all Olimpico contro l Inter. Merito di Miroslav Klose ieri, ma la serie parte con Edy Reja in panchina e due - ai nerazzurri. Il primo con destinatario Rafa Benitez: era il dicembre 00, gol di Biava, Zarate e Hernanes per la Lazio, Pandev per i nerazzurri. Il tecnico spagnolo avrebbe poi lasciato l Inter pochi giorni più tardi, dopo la vittoria del Mondiale per club. Le altre due vittorie la Lazio le ha ottenute contro Stramaccioni: la prima il maggio, ultima di campionato, reti di Kozak, Candreva, Mauri e Milito. E ieri è arrivato il tris. LA DIFESA DI ABETE «Arbitri di porta? Scelta giusta del nostro calcio» «Andiamo verso una riflessione, una volta concluso questo filone giudiziario in cui è impegnata anche la giustizia sportiva»: con queste parole il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a margine di un convegno che si è tenuto a Palermo, auspica «un maggiore coordinamento tra giustizia penale e sportiva». Il presidente federale ha anche difeso la scelta di introdurre gli arbitri di porta: «Negli ultimi anni gli arbitri addizionali hanno diretto tutte le principali competizioni a livello europeo. Ormai sono una realtà. Le nostre squadre che andavano a giocare in Europa si trovavano fino all anno scorso due tipi di arbitraggi diversi. Noi abbiamo garantito omogeneità. Penso sia stata una scelta giusta e proiettata verso il futuro».

6 6 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A L ANTICIPO DELLA 7 a GIORNATA Strama e gli arbitri: «Va sempre così» Milito fermato e gol di Klose, il tecnico dell Inter sbotta: «Se vale il fallo di Ciani su Ranocchia, allora vale tutto» MATTEO DALLA VITE ROMA La panchina numero 6 non frantuma la maledizione-roma: che siano giallorossi o Lazio (due volte) Andrea Stramaccioni stramaledice questa negatività contro la sua città. In tutto questo, però, c è una serie di... però: due pali più Marchetti e, vista la rabbia finale di Milito e Cassano, c è anche Mazzoleni che ferma un azione in superiorità per aver visto un fallo del Principe a Biava («E sempre così, grazie a voi» dice Strama in tempo reale) e che sorvola su una trattenuta di Ciani su Ranocchia. «Forse non siamo ancora più forti degli episodi - dice Strama -, ma quella trattenuta è talmente plateale...». E la rabbia monta. La rabbia di Fredy Guarin contro l arbitro Mazzoleni, trattenuto da Antonio Cassano LINGRIA Allora vale tutto Strama pare calmo ma bolle. «Quali sono gli episodi? Intanto sono sfortunati, evidentemente: quel contropiede tre contro uno col fallo fischiato su Biava per esempio, e un minuto dopo abbiamo preso gol». Poi gli fanno vedere la trattenuta di Ciani a Ranocchia. «Non capisco come l arbitro di porta non possa aver aiutato l arbitro racconta il tecnico interista -: se vale questo vale tutto». Strama è elegantemente furibondo. «Ripeto: tanti episodi sfavorevoli, ed evidentemente non siamo più forti di questi stessi episodi... Detto questo, la Lazio è meritatamente lassù». Chi meglio di noi qui? Resta il fatto che la maledizione-capitale continua. «La Lazio ha fatto un primo tempo migliore - continua - ma nella ripresa meritavamo di andare più in vantaggio noi di quanto lo meritassero loro. Poi bisogna fare i complimenti ai giocatori quando fanno cose bellissime, e Klose ha fatto un grande gol. Comunque ripeto, quando un tiro di Palacio va fuori di poco, prendi due pali e un contatto ci viene fischiato contro, bé, allora ribadisco che ci sono degli episodi e per ora si vede che non ne siamo più forti». Strama detta un Bignami. «Grandi meriti alla Lazio, ma non ricordo una squadra aver messo così in difficoltà i biancocelesti in casa come l Inter. Se rifarei le stesse scelte di formazioni? Sì, esattamente le stesse». Zanetti: «Quando gli episodi sono tanti e in tante partite, iniziano a pesare» Rigore solare Ancora un cambio di modulo, ancora pedine spostate. «Ma quando abbiamo cambiato nella ripresa - argomenta Strama - abbiamo fatto una bella gara e siamo andati vicinissimi al vantaggio. Ripeto che ci è mancato qualcosa nel primo tempo ma dopo esserci ridisegnati abbiamo reagito alla grande e da grande». Poi interviene Andrea Ranocchia, chiarissimo. «Ciani mi ha trattenuto più volte - dice il centrale -: quello era rigore. L assistente di porta? Non so come non si possa vedere un fallo così, di certo aveva già avvertito Ciani due volte ma non è che con gli avvertimenti si vada molto lontano...». Riprende Strama: «E diventato uno sport non dare rigore su Ranocchia? E una trattenuta troppo plateale, visto che c è un arbitro dietro la porta che dovrebbe guardare solamente quello...». La chiosa è di Zanetti: «Quando gli episodi sono tanti e in tante partite, cominciano a pesare». I NUMERI 6 Le panchine nerazzurre di Andrea Stramaccioni. Da ieri sera il tecnico romano è il più longevo nell era post-mourinho. Supera Ranieri (5) e allunga su Leonardo (), Benitez (5) e Gasperini (5) 9 Le partite utili consecutive della Lazio. Tra campionato ed Europa League ha totalizzato 6 vittorie e pareggi Le sconfitte consecutive in trasferta dell Inter tra campionato ed Europa League. I nerazzurri hanno perso contro Atalanta, Rubin Kazan, Parma e Lazio MERCATO IL NODO Ora il Psg si spacca per Wes Leonardo vuole Sneijder. Ancelotti chiede De Rossi... MATTEO DALLA VITE ROMA Da una parte chi decide. Dall altra chi allena. E il problema è che coloro che decidono chi più pesantemente, chi meno sono in due. Questa è l ennesima puntata solo sussurrata fino a qualche giorno e adesso messa in piazza sul tormentone legato al Paris Saint Germain e Wesley Sneijder. Wes che vede la partita dal divano mentre secondo l agenzia France Presse il padrone del Psg e Leonardo farebbero pressioni su Carlo Ancelotti (non convinto tatticamente della scelta dell olandese) per acquistarlo. «L unica ragione per essere arrabbiato con Leo scherza Ancelotti in conferenza stampa è che mi deve ancora pagare una cena... Se è possibile che lui acquisti un giocatore senza dirmelo? Impossibile». Per l olandese sarebbe pronto un contratto fino al 06 a 6,5 milioni Gazzetta.it v Gazza T f Josip Ilicic, anni LAPRESSE TUTTO IL MEGLIO DEGLI ANTICIPI DELLA 7 a DI SERIE A Gli highlights di Udinese-Palermo e di Lazio-Inter e le voci a caldo dei protagonisti della supersfida dell Olimpico. Inoltre le dichiarazioni in conferenza stampa di Allegri, Mazzarri e Zeman alla vigilia dei match di Milan, Napoli e Roma. GLI HIGHLIGHTS DI TUTTI I MATCH DEL 9 TURNO DI B Disponibili le sintesi delle nove partite già disputate nella serie cadetta con i 5 gol realizzati. Martedì invece saranno on line i due posticipi Reggina-Cittadella e Ascoli-Brescia e il mini film con tutto il meglio della settimana. I perché e le scelte Battute e sorrisi, ma secondo fonti francesi la spaccatura ci sarebbe: da una parte Leonardo e soprattutto lo sceicco Nasser Al-Khelaifi; dall altra il tecnico italiano che sta cercando di far quadrare una squadra costosa e ricca di talenti e talentini. I primi due vedrebbero di buon occhio l ingaggio di Wes e l altro sempre secondo la fonte francese vorrebbe più che altro De Rossi dalla Roma. Da qui la «tensione altissima» che ne scaturirebbe, e quindi una battaglia che potrebbe anche protrarsi fino a metà gennaio. Nella mente di Leonardo (che ha allenato Wesley nell Inter) c è l idea di dare vita a un attacco stratosferico secondo un --- con un arsenale composto da Lucas-Sneijder-Lavezzi dietro a Ibrahimovic; per Ancelotti, invece, va tutto bene così ma se appunto arrivasse De Rossi sarebbe ancora meglio. Dall ingaggio a Londra Non sarà un tormentone né breve né di immediata soluzione quello che riguarda Sneijder. Perché la situazione attuale di stallo fra giocatore e Inter rimane. Il fatto che dalla Spagna, poi, accostino spesso José Mourinho al futuro del Psg fa pensare che davvero l offensiva per Sneijder (uno degli eroi del Triplete) possa entrare nel vivo in maniera seria. Un offensiva che come detto avrebbe temi allettanti visti i 6,5 milioni di euro di ingaggio per tre anni e mezzo. In tutto questo, occhio al Tottenham: Londra e il calcio inglese a Wes sono sempre piaciuti, sempre ammesso che tutto con l Inter vada definitivamente a rotoli.

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8 8 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A LE STATISTICHE DEL BIG MATCH CIFRE E CURIOSITA Movimento e tiro secco diamo i numeri... Klose in azione perfetta Iltedesco dettail passaggio-golamauri, calciaconprecisione e tiene in apprensione la difesa dell Inter. Milito è un fantasma ANDREA SCHIANCHI E la vittoria della pazienza e della sincronia. La Lazio e Klose aspettano il momento giusto, soffrono, stringono i denti quando l Inter spinge e poi piazzano il colpo decisivo, figlio di un perfetto movimento e di un ottima intuizione. Il tutto sull asse Mauri-Klose: il primo riceve il pallone, alza la testa, vede lo scatto del tedesco a tagliare in due la difesa dell Inter e lo serve; il secondo s incunea tra due nerazzurri, arriva sulla sfera in perfetto orario e con un diagonale di rara precisione la infila alle spalle di Handanovic. E il gol che spacca la sfida ed è, anche, un azione-simbolo che andrebbe studiata nelle scuole calcio. Klose, che aveva già avuto (e sprecato) un paio di occasioni, è intelligente nel capire che, sulla cosiddetta «palla scoperta» (cioè senza pressing da parte dell Inter), la difesa avversaria non salirà e allora c è spazio per dettare il passaggio in profondità. Il resto è semplicemente la conseguenza di un movimento ben eseguito. la Sfida MIROSLAV KLOSE ANNI LAZIO PALLONI TOCCATI 5 TIRI EFFETTUATI GOL REALIZZATI PALLONI RECUPERATI PALLONI PERSI DIEGO MILITO ANNI INTER 0 0 L Inter ha provato in tutti i modi a fermare Klose, il pericolo numero uno della Lazio. Ecco il tedesco stretto nella morsa di Samuel e Zanetti ANSA Pericolo Detto che la partita viene «spacchettata» nel secondo tempo, quando l Inter cambia sistema (passa al --) e quando le squadre si allungano, va sottolineato come i centravanti, cioè Klose e Milito, siano lo specchio del gioco proposto. Il tedesco, anche se non in grandissima serata (come testimonia il banale errore davanti a Handanovic poco prima del gol), interviene nella manovra, viene spesso chiamato in causa dai compagni ed è un costante punto di riferimento tocca 5 volte il pallone, ne recupera e ne perde, subisce 5 falli e in questo modo la squadra può rifiatare. Milito, invece, tocca meno della metà dei palloni di Klose (soltanto ), è spaesato, ne azzecca pochissime e, se non fosse per le sponde effettuate, sarebbe da «minimo sindacale». Il tedesco è molto più attivo e reattivo: lancio, cross e 5 sponde. Certo, nei contrasti non è un leone ( persi e vinto), però con il pallone tra i piedi riesce a farsi sentire: tenta 6 dribbling, ne azzecca e ne perde solo. Ciò significa che i difensori dell Inter devono sempre stare molto attenti quando Klose si mette in moto: il pericolo è dietro l angolo... Il gesto di un singolo decide una sfida che non offre tanti spunti di bellezza Buio In una partita che non verrà ricordata per la raffinata estetica e per il gioco corale, alla fine è il gesto di un singolo a decidere: proprio ciò che è mancato all Inter, anche se i due legni colpiti da Guarin e Cassano non devono passare inosservati. Il problema è che la squadra non è riuscita a innescare Milito, a metterlo nelle condizioni di calciare in porta a botta sicura. Se il Principe, in un intera partita, non prova a fare nemmeno un dribbling, è buio pesto. RIPRODUZIONE RISERVATA POSSESSO PALLA LAZIO 5,% PASSAGGI POSITIVI LAZIO 8,8% PALLONI TOCCATI RADU 86 La Lazio ha spesso iniziato la manovra sul settore sinistro. E così è stato chiamato in causa Radu, autore di 58 passaggi (5 positivi). PALLONI PERSI CASSANO 5 Sono parecchi i palloni persi da Cassano: 5. Troppi per uno come lui che, a parte il palo colpito, non è mai riuscito a incidere sulla partita. PALLONI RECUPERATI GARGANO 9 Il solito lavoro di sacrificio in mezzo al campo per Gargano. Il mediano ha recuperato ben 9 volte il pallone agli avversari. LANCI EFFETTUATI CIANI 6 La Lazio mantiene il controllo della gara. E, di conseguenza, ha un maggiore vantaggio territoriale rispetto all Inter. Precisi, ma non precisissimi, i giocatori della Lazio nell effettuare i passaggi. Troppi appoggi, anche facili, vengono sbagliati. Per superare il centrocampo avversario la Lazio ha cercato spesso il lancio da dietro: di queste giocate Ciani ne ha effettuate 6.

9 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 9 SERIE A L ANTICIPO DELLA 7 a GIORNATA Petkovic: «La Lazio è da prime tre» L allenatore biancoceleste: «Noi Klose-dipendenti? Macché, siamo stati superiori all Inter» STEFANO CIERI ROMA Gli mancava solo l Inter. Alla fine, quando sembrava che il sortilegio continuasse, ha colmato la lacuna alla sua maniera. Con un gol da campione. In poco più di un anno d Italia Miro Klose aveva già castigato tutte le grandi di Serie A. Tutte tranne l Inter, appunto. Uno zero ancora più grave perché l Inter, l attaccante tedesco, l aveva già affrontata prima di sbarcare nel nostro campionato. Era accaduto in una delle serate più amare della carriera di Klose. Quella che al Bernabeu regalò ai nerazzurri una Coppa dei Campioni attesa da oltre 0 anni e che la negò a quel Bayern Monaco di cui Klose era un pezzo importante. La vendetta di Miro è arrivata due anni e mezzo dopo, in una serata in cui non c era in palio la Champions, ma che consente alla Lazio di realizzare un record: mai nella sua storia aveva battuto per tre stagioni di fila l Inter. «Oggi capiremo dove possiamo arrivare», aveva detto prima della partita Claudio Lotito. Il presidente ha avuto la risposta che cercava: la Lazio può lottare con le grandi. Dieci e lode Anche perché con un Klose così nessun traguardo è precluso. Con la rete con cui ha piegato i nerazzurri il tedesco è salito a quota 0 reti in campionato. Col girone di andata ancora da chiudere ha già quasi eguagliato quanto fatto nella scorsa stagione, quando realizzò reti. «Lazio Klose-dipendente? No, è la Lazio che con il suo gioco consente a Klose di essere il grande campione che è», sentenzia Petkovic. In effetti, il tedesco non sbaglia un colpo, anche se ieri prima di decidere un paio di gol se li è mangiati. Poi però si è riscattato, segnando tra l altro in condizioni precarie (si era già procurato il risentimento all adduttore destro che lo ha poi costretto ad uscire). «Può capitare pure a lui di sbagliare ogni tanto», sorride il tecnico. Quasi grandi Ma l allenatore di Vladimir Petkovic, 9, si complimenta con Federico Marchetti, 9 LAPRESSE Sarajevo di motivi per sorridere ne ha davvero parecchi. «Abbiamo disputato una partita quasi perfetta contro una grande squadra. Abbiamo sofferto soltanto un quarto d ora nella fase centrale della ripresa, ma prima e dopo siamo stati superiori». Una Lazio così può competere alla pari con le grandi. «Sì ammette Petko se giochiamo sempre al 00% come abbiamo fatto in questa occasione possiamo restare tra le prime tre sino alla fine». Possibilmente anche in trasferta, dove il rendimento della Lazio non è lo stesso dell Olimpico. «Fuori casa ci manca un po di convinzione. Ma possiamo ottenere gli stessi risultati anche lontano dal nostro stadio». STRAPPO DEFINITIVO Zarate convocato Ma lui era già a casa Mauro Zarate, 5 anni ANSA DAVIDE STOPPINI ROMA Tra i convocati c era. In panchina, all Olimpico, no. Mauro Zarate è rimasto a casa. Lui e la Lazio sono ormai in aperto conflitto. Petkovic all oscuro L ultimo capitolo venerdì pomeriggio: Petkovic inserisce l attaccante argentino tra i convocati (era assente da 0 giorni), ma Zarate declina l invito. «Ha chiesto al tecnico di restare a casa, ha sentito un riacutizzarsi del vecchio problema muscolare», ha spiegato Luis Ruzzi, agente del giocatore. Strano però che di questo nuovo infortunio non fosse al corrente Petkovic, che subito dopo l allenamento l aveva regolarmente inserito tra i per Lazio-Inter. Unico non coinvolto In realtà, secondo la versione che filtra da Formello, il calciatore al momento delle convocazioni aveva già lasciato il centro sportivo, sicuro di non essere chiamato. E una volta avvertito non sarebbe tornato indietro. Sta di fatto che la Lazio ha preferito non inserire nessuno al suo posto in panchina: solo i giocatori per Petkovic, e un vuoto a quel punto visibilissimo. Zarate resta l unico calciatore che il tecnico di Sarajevo non è riuscito a coinvolgere nel progetto Lazio. Lotito proverà a piazzarlo come già tentato invano la scorsa estate sul mercato. Impresa ardua: Zarate guadagna oltre milioni netti a stagione e a vuoto sono andati i tentativi di spalmare il suo ingaggio.

10 0 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A LA SUA CARRIERA Didier Drogba è nato ad Abidjan (Costa d Avorio) l marzo 978. È cresciuto calcisticamente in Francia. Ha passaporto francese Drogba-Juve sono più vicini Contatti con l ivoriano: manca milione e mezzo Le squadre Le Mans Guingamp 00-0 Marsiglia 00-0 Chelsea 00-0 Shanghai Shenhua da giugno 0 Intesa raggiunta sulla durata del contratto fino a giugno 0 Marotta offre,5 più bonus, l attaccante ex Chelsea punta a 5 MIRKO GRAZIANO CARLO LAUDISA Juventus-Drogba, passi avanti importanti. Beppe Marotta e Fabio Paratici continuano a sondare la pista che porta all ivoriano e lavorano con grande continuità per cercare di risolvere i vari problemi che ostacolano l avvicinamento fra il club campione d Italia e il enne gigante di Abidjan. L appuntamento Gli ultimi contatti telefonici fra le parti hanno portato a un accordo di massima sulla durata del contratto: giugno 0. Okay, la scadenza è giusta. Incontro a metà strada: la Juve spingeva per 6 mesi «ricchi» con eventuale opzione per la stagione successiva; l entourage di Drogba puntava inizialmente a strappare due anni e mezzo. Insomma, il primo step è completato, ma la trattativa è tutt altro che in dirittura d arrivo. Ora, infatti, subentra l aspetto economico. E al momento la distanza è di quelle importanti:,5 milioni più bonus a stagione contro una richiesta di 5 milioni più bonus. E di questo si parlerà subito dopo Natale, appuntamento fissato proprio nelle ore scorse durante una delle molte telefonate fra Torino e Londra. Non ancora deciso il luogo del faccia a faccia, ma è probabile che il tutto avvenga nella capitale inglese, dove i manager di Drogba passano gran parte del loro tempo. Didier è l uomo su cui la Juventus scommette forte per provare ad andare in fondo in Champions League, e in questo senso la Coppa d Africa 00 i gol in Premier per Drogba in 8 stagioni col Chelsea: in campionato ha giocato 6 partite i trofei con i Blues Una Champions, campionati, coppe di Lega, coppe d Inghilterra e Supercoppe servirebbe a riportare il ragazzo in condizione dopo la chiusura del campionato cinese. Didier Drogba, anni, attaccante dello Shanghai Shenhua. Ex Chelsea, con i Blues ha vinto da protagonista l ultima Champions TERRUSO Top player o niente Sul fronte Llorente, intanto, va registrata l intenzione bianconera di non fare più tentativi con l Athletic Bilbao per avere subito il centravanti della nazionale spagnola. L offerta è sempre quella: -5 milioni di euro, zero rilanci. Dunque, o è il club basco a farsi vivo, oppure Llorente arriverà a Torino a costo zero, all inizio della prossima stagione. E da corso Galileo Ferraris arriva chiara pure la strategia societaria legata al lungo infortunio di Nicklas Bendtner: il danese non verrà sostituito, in attacco non sono previsti acquisti-toppa di medio livello, solitamente per nulla convenienti sia tecnicamente sia economicamente. Dunque, a gennaio top player o niente. In difesa Diverso il discorso in difesa, dove Lucio è di fatto un separato in casa, e ha anzi ottenuto il permesso di muoversi anche autonomamente per cercare una nuova sistemazione. Sul enne brasiliano ci sono club tedeschi e turchi, e una decisione potrebbe essere presa già a inizio gennaio. Nel frattempo, Marotta e Paratici stanno vagliando varie soluzioni, puntando su difensori duttili: a inizio 0, Conte dovrà infatti fare a meno pure di Asa- I BIANCONERI IL TECNICO, SE NON PERDE, FA 0 GARE DI SEGUITO SENZA K.O. IN A Conte punta Bernardini Pogba favorito su Vidal Perché vedere JUVENTUS-ATALANTA Prima di Conte in casa in campionato dopo lo stop. All Atalanta manca solo lo scalpo bianconero, tra le big, nell era dei tre punti DAL NOSTRO INVIATO TORINO Juventus Stadium, ore 5 Antonio Conte chiude oggi il giro delle prime volte dopo la maxi squalifica. Ha vinto a Palermo (rientro assoluto), ha superato il turno in Coppa Italia (di nuovo a bordo campo sul terreno amico) e ora punta forte sul «non c è due senza tre» per la prima panchina casalinga di campionato, contro l Atalanta. Fuori lo squalificato Bonucci, il separato in casa Lucio e gli infortunati Pepe e Bendtner, è possibile che almeno inizialmente non giochi nemmeno Vidal, non ancora a posto dopo la botta al ginocchio rimediata mercoledì scorso. E allora si scalda Pogba, verso la quarta maglia da titolare nelle ultime cinque partite. In attacco, sicuro Giovinco, mentre fra Vucinic e Quagliarella il ballottaggio resisterà fino a questa mattina, ma il montenegrino è favorito. Dietro, tocca a Marrone guidare la difesa con Barzagli e Chiellini ai suoi lati. Bernardini nel mirino Classifica Antonio Conte, anni ANSA IL SUO SYDNEY IERI K.O. Ricordi, Del Piero? Contro i nerazzurri l addio bianconero Lo stadio è lo stesso, ma il clima sarà decisamente diverso. E non soltanto per via del gelo. Lo scorso anno l Atalanta scese in campo allo Juventus Stadium nell ultima gara in bianconero di Alessandro Del Piero (che ieri ha perso col suo Sydney -0 nel derby contro i Wanderers), che una volta sostituito venne salutato da un applauso infinito e dalle lacrime dei suoi tifosi ANSA a parte, Conte ha intanto uno stimolo in più. Lui, infatti, dalla panchina non ha mai visto perdere la sua Juve in Serie A. E di fatto imbattuto da 9 partite: le 8 della scorsa stagione, più la trasferta di Palermo. E se oggi i bianconeri faranno risultato, Conte raggiungerà Bernardini, 0 gare senza sconfitte fra il e il Davanti, poi, resterebbe solo Fabio Capello, che prese in mano il Milan nell estate del 99 e in due stagioni mise insieme 57 risultati utili consecutivi. Era il Milan degli invincibili, che a quella striscia sommò lo 0-0 col Parma del 6 maggio 99: in panchina c era però Arrigo Sacchi. m.gra. LO STRANO CONFRONTO Da Chiellini a Stendardo dottori contro Giorgio Chiellini, 8 anni LAPRESSE Guglielmo Stendardo, ANSA (a.g.) Riscaldamento in facoltà, prima della partita: due dei cinque Dott. della Serie A oggi sono qui. Chiellini è convocato per il primo appello: Conte lo butterà dentro dall inizio. Stendardo si è iscritto ma assisterà all esame dalla panchina: a Colantuono ha fatto sapere di essere preparato, se mai, in corsa, sceglierà di interrogarlo. Lo scudettato Chiellini è campione in Economia e Commercio (09/0), Stendardo è a caccia del triplete: diploma, laurea in Legge e ora anche l esame di stato per l abilitazione da avvocato. Questi i titoli personali in campo: al 90 finirà solo il primo tempo, dopo l intervallo scatta l uno contro uno al Trivial Pursuit. GLI AVVERSARI L ALLENATORE HA LA FEBBRE Nemmeno l influenza blocca Colantuono Il tecnico insiste con il --- per l Atalanta: «Se pensiamo solo a difenderci è finita» GUIDO MACONI ZINGONIA (Bergamo) Ci mancava giusto la febbre del mister per concludere una settimana tribolata: prima il caso Stendardo, poi l eliminazione dalla Coppa Italia, quindi la neve e il gelo a disturbare il lavoro negli ultimi tre giorni e infine un febbrone che ieri non ha permesso a Colantuono di dirigere la rifinitura e di presentarsi in conferenza stampa. Il tecnico dell Atalanta però al contrario di Conte ha parlato lo stesso, anche se al telefono dalla sua stanza nel centro Bortolotti. «Febbre o non febbre ci sarò» ha rassicurato, anche perché l Atalanta avrà bisogno pure della sua grinta a bordo campo per provare a fermare la marcia della capolista. «È la partita più difficile dell anno perché affrontiamo la squadra più forte d Italia e una delle più forti in Europa. L impegno è proibitivo, ma cercheremo di fare bella figura. In fondo quest anno con le grandi abbiamo già fatto dei risultati importanti e sarebbe bello poterci ripetere anche a Torino. Ma per riuscirci dovremo per forza fare qualcosa di grande». Stefano Colantuono, 50 LAPRESSE Coraggio E qualcosa di grande vuol dire non rinunciare al proprio gioco. «Se ci difendiamo e basta, perdiamo sicuro. Qualcosa devi cercare di fare. E la vittoria sul Parma ci permette di giocare più sereni». Tradotto: difendersi bene e ripartire in modo pungente. Colantuono sta seriamente pensando di mantenere il --- già vincente con il Parma, mettendo Bonaventura e Moralez sulle tracce di Pirlo e accettando l uno contro uno sugli esterni dove Schelotto e Peluso (già dall estate nel mirino della Juve) saranno chiamati a un super-lavoro. Chiuso anche il caso Stendardo, fresco di esame da avvocato, andrà in panchina. «È convocato spiega e non intendo più tornare sulla questione. Si sono dette e scritte tante cose, gradirei tornare a parlare solo di Atalanta».

11 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 moah, impegnato in Coppa d Africa. E allora caccia a gente capace di interpretare sia il ruolo di centrale sia quello di esterno basso. L unico terzino di ruolo è De Ceglie, troppo poco. Ci sono Peluso e Bocchetti sui taccuini bianconeri, ma nelle ultime ore sembrano sensibilmente salite le azioni del primo, che proprio oggi affronterà i campioni d Italia. Quasi un pre-esame di fronte al suo potenziale futuro pubblico. Di certo, oggi ne parleranno a margine del match i vertici di mercato dei due club. LE TAPPE 7 aprile La Lega annuncia che Cagliari-Inter si giocherà a Trieste per l inagibilità del Sant Elia 6 maggio Autorizzazione del comune di Quartu alla ristrutturazione di Is Arenas settembre Debutto a Is Arenas: ma Cagliari- Atalanta si gioca a porte chiuse 9 settembre Sopralluogo a Is Arenas per Cagliari-Roma: la Prefettura ordina la gara a porte chiuse mentre il presidente Cellino convoca i tifosi allo stadio: gara annullata, il Giudice Sportivo assegna la vittoria a tavolino alla Roma 6 novembre Prima a Is Arenas con lo stadio aperto in ogni settore: Cagliari-Napoli 0- Cirisiamo:aTrieste contro il Cagliari Salta la trasferta a Is Arenas per i bianconeri Per il comune di Quartu l impianto non è sicuro MARIO FRONGIA QUARTU (Cagliari) Cagliari-Juventus? Salvo miracoli si giocherà al Nereo Rocco di Trieste. L ennesimo ciak di un film stucchevole si è consumato ieri mattina. Il Cagliari, dopo l ultimatum dei 0 giorni utili per mettere a norma l Is Arenas Stadium ricevuto dalla Commissione di vigilanza, becca il cartellino rosso dal comune di Quartu. Al centro del braccio di ferro tra municipalità e club, piano dei trasporti, viabilità e bus navetta per i tifosi. Il Cagliari ribatte e chiede il via libera per cabina elettrica, allacci fognari, torre faro e chioschi nella tribuna centrale. I toni sono duri. Tanto che il sindaco Mauro Contini si è detto indisponibile a firmare l agibilità in deroga e ad assumersi le responsabilità sulla sicurezza. «La Commissione di vigilanza ha ribadito le carenze dell impianto sotto il profilo della sicurezza, l amministrazione comunale ritiene non sussistano più le condizioni per procedere all autorizzazione per l utilizzo della struttura di Is Arenas» scrive il comune. Tempi stretti Da qui, la presa d atto della Prefettura che ha lo stadio della festa L ultimo scudetto della Juventus fu vinto proprio al Nereo Rocco Il 6 maggio scorso la Juventus ha conquistato a Trieste contro il Cagliari il 8 o scudetto, grazie al -0 con cui ha messo k.o. i sardi (Vucinic e autogol di Canini) e alla contemporanea sconfitta del Milan nel derby con l Inter. In tribuna circa 0 mila spettatori: ci fu polemica per il caro biglietti del Cagliari ANSA informato la Lega e il Cagliari dell impasse. Il passaggio seguente pare segnato: la gara con i bianconeri trasloca a Trieste. L altra ipotesi prevederebbe il match a Is Arenas senza pubblico. Il condizionale, viste le continue schermaglie e le riappacificazioni tra primo cittadino e patron, è d obbligo. Ma il tempo per ricucire è minimo. In sintesi, una risposta dura per Cellino che aveva protestato per l immobilismo dell amministrazione dopo l inchiesta giudiziaria, con tre arresti, avviata sui lavori di restyling dello stadio dalla Procura di Cagliari. In attesa del dietro front di Contini, i tecnici del Cagliari accelerano. Ma potrebbe non bastare: la Lega avrebbe già contattato il club per predisporre il trasferimento a Trieste. d HANNO DETTO S Donadoni «Entriamo in campo con il piede premuto sull acceleratore per festeggiare i 99 anni del club insieme ai nostri tifosi» S Pulga «Voglio cinismo e concretezza. Di complimenti per il bel gioco e per le tante occasioni create ne abbiamo piene le tasche: ora voglio punti» OGGI SFIDA CON I SARDI Parma, un regalo per i 99 anni Perché vedere PARMA-CAGLIARI Gli emiliani vengono da due sconfitte consecutive, i sardi da tre: in palio punti fondamentali per il morale di entrambe le squadre FRONGIA-PIOVANI Tardini, ore 5 Il Parma oggi compie 99 anni e nell intervallo del match col Cagliari sfileranno i grandi ex e le giovani promesse per festeggiare l ingresso nell anno del centenario. Ma fino ad ora dicembre non ha portato bene: k.o. in campionato e l eliminazione in Coppa Italia. «Spero che ci siano tanti tifosi a festeggiare e che ci aiutino: dobbiamo dare un accelerata» ha detto Donadoni che ha Zaccardo ed Amauri non ancora al top. Qui Cagliari «Voglio cinismo e concretezza. Dei complimenti per il gioco e per le palle gol create ne abbiamo le tasche piene: servono punti». Ivo Pulga chiede aggressività e coraggio: «Se poi segniamo con un mezzo tiro difendendoci in undici, come è capitato al Chievo, tanto meglio». In Emilia modulo solito, con Cossu dietro Nenè e Sau.

12 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A Perché vedere MILAN-PESCARA Il Milan per dare continuità ai risultati dell ultimo mese. Il Pescara, dopo la vittoria col Genoa, per continuare sulla strada indicata da Bergodi. Radar Milan San Siro, ore 5 «Cerchiamo punte DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) e centrocampisti» Ufficialmente nessuno osa definirlo un talismano, perché non è elegante ridurre il presidente a un semplice cornetto da mettere in tasca, ma la domanda ieri aleggiava ingombrante a Milanello: che ne sarà di Milan-Pescara senza la visita del Cavaliere alla vigilia? Berlusconi per il momento si ferma a cinque apparizioni, che hanno portato tre vittorie, un pareggio e una sconfitta (ma in questo caso non era vigilia: in ambito scaramantico si può invalidare...). Ieri il maltempo ha bloccato le pale dell elicottero presidenziale. E poi, come dice Allegri, «Berlusconi è già intervenuto ieri sera (venerdì, ndr) alla festa di Natale. Ha entusiasmo e carisma, ed è riduttivo vederlo come un portafortuna. Non viviamo le sue visite a Milanello come un fatto scaramantico». Allegri: «Stiamo valutando i rinforzi. Berlusconi? Non è solo un portafortuna». Maltempo: salta il blitz di Silvio Pato per la Befana Anche perché le parole del Cavaliere di venerdì producono una melodia molto piacevole per le orecchie dell allenatore, visto che contengono termini come progetto, acquisti, ciclo e successi. Berlusconi ha parlato di - mister X nel mirino e Allegri conferma: «Osservando la rosa in questo momento, i reparti su cui andare a guardarci in giro sono centrocampo e attacco. In settimana ci incontreremo con la dirigenza per valutare il mercato in uscita e in entrata». Perché, bisogna sempre sottolinearlo, gli arrivi sono legati allo sfoltimento della rosa (almeno -5 elementi). Rosa che intanto va ricomponendosi quasi interamente: Montolivo oggi ci sarà, Constant pure mentre Abate, Antonini e Muntari erano già rientrati fra Torino e Coppa Italia. I dubbi riguardavano Mexes (influenza) e Boateng (problemi a una caviglia), ma sono stati convocati entrambi. A parte gli oggetti misteriosi Didac Vilà e Traoré, gli unici indisponibili sono De Jong, Bonera (quasi pronto) e Pato, su cui Allegri assicura: «Il giocatore è ovviamente recuperabile. Ma ormai se ne parla nell anno nuovo: il 6 gennaio sarà a disposizione». la curiosità Max segnò contro il Milan nello storico -5 del 99 Allegri e il Pescara, una storia lunga una vita. A Pescara (99-9 e ) ha vissuto la parentesi più importante da calciatore con Galeone. È una sfida inedita da allenatore, mentre da calciatore lo aveva affrontato nel 988 per 7 con la maglia del Pisa. La curiosità: il 9 settembre 99, al di gioco, ha segnato il suo primo gol in Serie A in un fantastico Pescara-Milan -5 (nella foto). Le altre reti furono di Maldini, Lentini, autogol di Baresi, Massara, Van Basten. Il destino ha un nome? Staremo a vedere. Il 0 per Ale inizierà come il 0: con la speranza che sia fisicamente un anno migliore. Ci sarà bisogno di lui anche perché gennaio proporrà subito la super sfida di Coppa Italia contro la Juve. E Allegri viene punzecchiato da una domanda: «Conte qualche giorno fa ha detto che vincere una volta può succedere a tutti, può essere fortuna, mentre rivincere è molto più difficile. Lei si riconosce in questa descrizione?». Silenzio, riflessione, sorrisino: «Non mi sono assolutamente riconosciuto nelle parole di Conte, anche perché noi ci siamo ripetuti. Poi, purtroppo, il destino in certe situazioni...». Un destino di nome Muntari, ovviamente, che Allegri non nomina perché si morde la lingua in tempo. E sottolinea: «Conte sta facendo un ottimo lavoro e ha buone possibilità di ripetersi in campionato ma la Juve, con l Inter, negli ultimi anni ha speso un bel po di milioncini e quindi è normale che entrambe lottino per lo scudetto. Noi, per esigenze di bilancio, abbiamo ricostruito». Linea verde Per il momento bisogna accontentarsi di risalire la Massimiliano Allegri, 5 anni, è alla terza stagione alla guida del Milan. In rossonero ha vinto lo scudetto e la Supercoppa di Lega al primo tentativo ANSA classifica con molta pazienza. Ecco perché la partita col Pescara «non si può sbagliare, visto che l obiettivo è arrivare a Roma dopo aver ulteriormente ridotto i punti di ritardo rispetto a chi ci precede». Un Pescara di cui Allegri conserva «ricordi bellissimi e che ha ragazzi interessanti come Weiss, Bjarnason e Perin. Questo campionato fatto di giovani può essere l inizio di un nuovo ciclo nel nostro Paese. A me piace lavorare coi giovani. Non è un anno zero del Milan, lo è per tutto il nostro calcio. E mi pare una bella cosa». CHI PUÒ PARTIRE Robinho, si profila un asta C è pure l Atletico Mineiro Robinho, 8 anni, è arrivato a Milano nel 00. Ha giocato anche con le maglie di Santos, il Real Madrid, il Manchester City PEGASO Il presidente del Santos: «Parliamo tutti i giorni» Ma Allegri: «Spero e credo rimarrà» DAL NOSTRO INVIATO MILANELLO (Varese) In attesa che la missione brasiliana di Raiola entri nel vivo, il futuro di Robinho resta un punto di domanda. Le uniche certezze sono che il giocatore vorrebbe tornare in patria, che il Milan lo accontenterebbe solo a certe cifre, e che queste cifre per ora non si vedono nemmeno col binocolo. Il club rossonero vuole tra i 0 e gli milioni e le offerte arrivano a malapena a 5. Ecco perché Raiola ha ricevuto il mandato da via Turati. A breve parlerà col Santos, la società in cui Binho vorrebbe tornare e che ha mostrato l interesse più concreto. Ma potrebbero saltar fuori altri appuntamenti. E ciò che si augura il Milan: se scattasse un asta ovviamente l offerta salirebbe. Binho e Dinho? Ad esempio potrebbe farsi avanti l Atletico Mineiro. Secondo la stampa brasiliana, viste le difficoltà per arrivare a Diego Tardelli, il presidente Kalil starebbe pensando di puntare su Binho, da affiancare a Ronaldinho. Il budget ammonterebbe a circa milioni, e per questo il club si starebbe muovendo per trovare un partner finanziario. Per quanto riguarda il Santos, la dirigenza si muove con molta prudenza. Che la forbice fra domanda e offerta sia elevata si capisce bene dalle parole del presidente Luis Alvaro de Oliveira Ribeiro: «Stiamo parlando tutti i giorni e la speranza rimane ha detto a Globoesporte.com. Abbiamo fatto al Milan una proposta formale scritta e abbiamo ricevuto una risposta. Ma il negoziato continua, non è chiuso». Nessuna pazzia Più pessimista il vicepresidente Rodrigues: «Non possiamo fare pazzie. L operazione è molto difficile per il suo stipendio e per i soldi chiesti dal Milan ha spiegato a Uol Esporte. Ho parlato col ragazzo giovedì, a lui interessa tornare da noi ma non sappiamo se il Milan accetterà». Anche Marisa Alija, che cura gli interessi di Robi, spegne gli entusiasmi: «Al momento non ci sono offerte concrete da alcuna squadra. Ovviamente se ne arrivasse una molto buona, sarebbe analizzata». Allegri spera che non accada: «Quando parlo di lui io sono di parte... Fra assist e gol si sta dimostrando decisivo. Rimpiazzarlo sarebbe difficile ma io spero e credo di non perderlo». m.pas. IL O FU GUDMUNDSSON Finnbogason altro islandese nel mirino L attaccante dell Heerenveen Alfred Finnbogason (in alto), giovane sul quale il Milan ha messo gli occhi, non sarebbe il primo islandese a vestire la maglia rossonera. Nella stagione 98-9 ce n era stato un altro, Albert Gudmundsson (in basso), centrocampista (Reykjavik, 5 ottobre 9 7 aprile 99) con una storia tutta da raccontare. Ha iniziato da calciatore in Islanda e dopo la guerra è approdato in Scozia nei Rangers Glasgow e poi a Londra nell Arsenal. Nel 97, per problemi di permessi lavorativi, partì per la Francia e fu acquistato dal Nancy. L'anno dopo arrivò al Milan. Indossò la maglia rossonera per una sola stagione, nel tornò in Francia. Diventò ministro dell Industria islandese negli anni 80. CHI PUÒ ARRIVARE Strootman: fisico+tecnica È l erede di Van Bommel Con il Psv fuori dall Europa League sarà più facile puntare al giovane centrocampista DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI AMSTERDAM Mark van Bommel gli sta insegnando a essere un po più cattivo, e questo agli olandesi non piace. «Prende troppi gialli, prima era meno aggressivo», mugola qualcuno con estetico disappunto. Ma la presenza fisica, notevole, e un tasso di agonismo maggiore fanno di Kevin Strootman l erede perfetto dell ex milanista. In più, Strootman ha una tecnica migliore, un sinistro fulminante e un buon destro. È tatticamente bravo quanto Van Bommel, ma più completo. E tutto questo fa prevedere per lui un futuro degno dei migliori centrocampisti d Olanda. Erede Il Milan segue Strootman da tempo, probabilmente da quando Van Bommel ha lasciato in lacrime San Siro. Poche settimane più tardi è cominciato l Europeo e il ragazzo del Psv è rimasto a guardare mentre la nazionale oranje rotolava giù, e le critiche a Van Bommel e al c.t. suocero Van Marwijk aumentavano. Ma era stato proprio Van Marwijk a scoprire Strootman e a lasciarlo in eredità a Van Gaal per un nuovo ciclo. E la sua importanza aumenterà, ora che De Jong è condannato a mesi di assenza. Strootman e Clasie, un altro giovane, stavolta di proprietà del Feyenoord, sono gli eredi. Con De Jong e Van Bommel, Strootman ha fatto pratica. Ora è pronto per diventare un leader del centrocampo, e in un anno senza eventi per la nazionale maggiore è facile che venga aggregato alla Under per vincere l Europeo. Gol e passaggi Strootman è capace di segnare gol bellissimi, come quello realizzato in nazionale contro la Turchia, ma anche di creare passaggi vincenti. È intelligente, adattabile, capace di non stancarsi in un continuo lavoro di ricucitura che si può apprezzare soprattutto in nazionale, visto che le squadre di Van Gaal sono sbilanciate. Con il Psv fuori dall Europa League, sarà più facile convincere la dirigenza. Il Psv attraversa un periodo di difficoltà economiche e non potrà fare a meno di cedere il pezzo migliore. D altra parte, la squadra di Advocaat occupa il primo posto nella classifica della Eredivisie: forse non già a gennaio, ma per la fine della stagione l asta sarà aperta. E agire subito sarebbe la strategia migliore: un estate di successo non farebbe che incrementarne il valore. Sarà per questo che i viaggi in Olanda del d.s. rossonero Braida si fanno sempre più frequenti. Kevin Strootman, anni, centrocampista del Psv Eindhoven. Ha esordito con la maglia della nazionale olandese il 9 febbraio 0 REUTERS

13 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 clic OGGI PAZZINI PUÒ RAGGIUNGERE 00 PRESENZE TRA SERIE A E B Giampaolo Pazzini può raggiungere oggi il traguardo delle 00 presenze in campionato tra A e B. Da professionista ha esordito proprio in Serie B collezionando 9 presenze con la maglia dell Atalanta nella stagione 00-0 centrando anche la promozione in A, dove ha giocato dalla stagione successiva per un totale di 60 gettoni. Ha segnato complessivamente 95 reti (86 in A). CHE STORIA Mattia Perin è cresciuto nelle giovanili di Vigor Cisterna e Pistoiese, è passato poi al Genoa nel 008. Stephan El Shaarawy è cresciuto nel vivaio del Legino, società savonese, per poi approdare al settore giovanile del Genoa. INSIEME Hanno vinto il campionato Primavera con il Genoa nel 00, e sono stati nell Under Perin para El Shaarawy «Il mio migliore amico È il più forte di tutti» Il portiere del Pescara e il bomber rossonero sono inseparabili Oggi si sfidano sul campo: «Finora non mi ha mai fatto gol...» FRANCESCO VELLUZZI I migliori anni della loro vita devono ancora arrivare, ma alcuni se li sono goduti pienamente in un rapporto fatto di sincerità, spontaneità, divertimento puro e, naturalmente, tanto pallone. Mattia Perin e Stephan El Shaarawy sono amici per la pelle. Tutto è nato al Genoa, da sedicenni, il resto si è cementato nelle giovanili azzurre anche se pure lì le strade si sono divise: Perin fa il terzo portiere nell Under di Devis Mangia, Stephan è stato «catturato» da Cesare Prandelli che difficilmente lo mollerà. Ma in un domani, forse neanche troppo lontano, potrebbero trovarsi compagni di squadra e di viaggio al Milan che segue attentamente i voli di Mattia da un palo all altro. Oggi, intanto, si sfidano a San Siro. A fine partita obbligatorio lo scambio di maglie. Stephan è il capocannoniere a sorpresa del campionato, la difesa del Pescara la più battuta e Mattia ne è il portiere. Mattia Perin, 0 anni, gioca nel Pescara in prestito dal Genoa IPP Perin, cosa teme di El Shaarawy? «Il dribbling e la velocità». A cosa deve stare attento un portiere che lo affronta? «A tutto». A cosa deve stare attento un «Giochiamo a ping pong e a tennis. Con le donne? Per ora lui piace molto più di me...» difensore? «Anche in questo caso a tutto. È imprevedibile, ha grande tecnica». Le ha mai fatto gol? «Per ora no (e ride, ndr)». In allenamento lavoravate insieme? Stephan al tiro e lei in porta? «Sì, tanto. Ci fermavamo sempre io e lui a fine allenamento: lui a calciare, e bene, da ogni posizione e io, ovviamente, in porta». I rigori li sa calciare? «Diciamo che non è il calcio di rigore il suo punto forte». È più forte El Shaarawy o Balotelli? «El Shaarawy». Usciamo dal campo. Basta calcio. Come se la cava Stephan alla play station. Giocate insieme? «No. Lui è tanto scarso alla play station quanto è forte sul campo di calcio». A cosa giocate? «A ping-pong, ma lì io sono fortissimo. Poi ci sfidiamo anche a tennis, lui è un appassionato». Vi sentite ancora tanto? «Tutti i giorni». Gusti musicali? «Ci piace il rap italiano l hip hop, la musica un po strana». Cibo? «La pizza ci piace molto, ma anche la carne e il pesce». Donne? Chi piace di più? «Non ci capiamo molto, ma ora piace sicuramente più lui». I TRIONFATORI DELL EDIZIONE 0 DEL TALENT SHOW DI SKY UNO SI ESIBIRANNO ACCOMPAGNATI DALLE EVOLUZIONI DI FAMOSI CAMPIONI DI PATTINAGGIO TRA I QUALI SASHA COHEN, FLORENT AMODIO, VALENTINA MARCHEI, SAMUEL CONTESTI, SARAH MEIER X Factor TM FremantleMedia Ltd & Simco Ltd. PALAVELA - TORINO DOMENICA DICEMBRE 0 ORE 7:00 Biglietti in vendita presso: - biglietteria del Palavela biglietteria del Palaolimpico (via Filadelfia 8).

14 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A Mazzarri oltre il Bologna «Toglierci Cannavaro sarebbe un ingiustizia» Il Napoli aspetta i rossoblù e la sentenza sul caso Gianello col rischio del -. Il tecnico: «Tutto questo ci dà più carica» Perché vedere NAPOLI-BOLOGNA Due sfide in giorni: mercoledì si ritrovano in coppa Italia. Pioli ha sempre messo in crisi il Napoli, con il Chievo e poi con il Bologna San Paolo, ore 0.5 DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta) Walter Mazzarri, 5 anni, al Napoli dall ottobre 009 AFP IL PROCURATORE FEDERALE Palazzi: «Responsabilità oggettiva caposaldo degli ordinamenti sportivi» È ormai vicina la sentenza su Samp-Napoli con la possibilità concreta che la Disciplinare raddoppi la richiesta di penalizzazione di Palazzi per il Napoli, da a punti. Intanto il procuratore Figc, pur abbandonando l integralismo di un tempo sul tema, difende la responsabilità C è tanta apprensione nell ambiente napoletano nonostante si provi in tutti i modi a far sembrare normale questa vigilia di campionato. Invece, non è così, c è preoccupazione nel Napoli per quella che sarà la sentenza della Commissione Disciplinare, prevista per domani. Il rischio che Paolo Cannavaro (stasera potrebbe essere la sua ultima partita) e Gianluca Grava possano essere squalificati per qualche mese e che la società possa essere penalizzata di due punti, è davvero forte. E, dunque, non è difficile immaginarsi l atmosfera che si vive nello spogliatoio napoletano. Perché, al di là delle vicende giudiziarie, c è il Bologna da affrontare, stasera, e la tensione è alta. C è un «sospeso», infatti con la squadra di Pioli, un qualcosa da restituire dopo quanto accaduto nella passata stagione, sul finire del campionato, quando il Napoli perse al Dall Ara la partita e la possibilità di potersi qualificare in Champions League, contro un avversario che non avrebbe avuto altro da chiedere al campionato. «Non so perché fecero festa a fine gara. In ogni modo, mi aspetto un San Paolo molto caldo, che ci possa aiutare a superare l ostacolo», ha detto Walter Mazzarri dopo l allenamento di rifinitura. oggettiva: «Un caposaldo di tutte le federazioni». Palazzi ne ha parlato nel convegno «Giustizia penale e giustizia sportiva» promosso dall Ordine degli Avvocati di Palermo. Per il Procuratore «si tratta di un tema che si può rendere più adeguato alle realtà attraverso le gradazioni delle sanzioni». Ingiustizia Per quanto si possa pensare alla partita, viene difficile ignorare la vicenda Gianello, un argomento che l allenatore del Napoli prova a liquidare in poche battute: «Di Gianello non parlo. Per quanto riguarda Cannavaro e Grava dico soltanto che io credo a loro due. Con Paolo ho parlato e ho avuto assicurazioni sulla sua serenità». Oltre alla squalifica dei due giocatori ci sarà anche il problema della penalizzazione, si prevede che i punti in meno potrebbero essere addirittura due, una vera e propria mazzata per la classifica. «Da quello che so non dovremmo rischiare nulla. Io leggo quello che viene scritto e se dovesse succedere tutto ciò sarebbe una ingiustizia. Aspettiamo, inutile parlare ora. In ogni caso il Napoli non mollerà nulla, anzi si caricherà ulteriormente», ha osservato Mazzarri. Mercato Dovrà tirare fuori il carattere, la squadra, questa sera. C è la necessità dei tre punti per evitare che il distacco dalle prime due posizioni possa diventare pesante. Nell anno solare, il Napoli ha perso una sola volta, a Fuorigrotta, contro l Atalanta, nella passata stagione. Poi, ha ottenuto vittorie e 5 pareggi. Il problema vero, però è rappresentato dall improvvisa carenza in organico che si potrebbe determinare con le squalifiche di Cannavaro e Grava e con l eventuale cessione di Aronica, mentre c è da definire la posizione di Hugo Campagnaro sul quale hanno puntato Inter e Juve. «Io penso a domani (stasera ndr.), a gennaio si faranno le valutazioni. Comunque, farò un punto a breve con la società». I RIVALI Pioli mai k.o. contro Walter in Serie A BOLOGNA Spauracchio del Napoli e di Mazzarri? Sorride leggero Stefano Pioli imbattuto in serie A (tre vittorie e un pari) contro il collega azzurro che affronterà due volte nel giro di tre giorni tra campionato e coppa Italia. «Ma agli inizi della mia carriera in panchina Walter mi ha spesso bastonato: ricordo un doppio k.o. quando guidavo la Salernitana e lui il Livorno spiega l allenatore del Bologna Quindi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Meglio concentrarsi sui pericoli che il Napoli può portarci. La squadra campana è capolista per i punti conquistati in casa, sul suo terreno ha concesso solo due pareggi, ha grandi motivazioni giocando davanti al proprio pubblico e vuole continuare la scalata al primo posto. Noi però non andremo al San Paolo solo per difenderci, proveremo a fare una gara propositiva per dare continuità alla mini serie di due risultati positivi». Il rientro a tempo pieno del veterano Portanova che ha scontato i quattro mesi di squalifica per il calcioscommesse era una data attesa dal tecnico rossoblù: «Daniele ha lavorato tantissimo rimanendo sempre dentro la squadra. Riprenderà la fascia da capitano. Non ha il ritmo dei 90 ma è esperto e sa gestire le energie». Andrea Tosi

15 SERIE A DOMENICA 6 DICEMBRE 0 5 Chievo, LA SERIE POSITIVA Dopo aver perso il derby (-) alla ª giornata, la Roma ha vinto sempre ª giornata Roma- Torino -0 (reti di Osvaldo su rigore e Pjanic) ª giornata Pescara- Roma 0- (Destro) 5ª giornata Siena- Roma - (Destro, Perrotta, Destro) 6ª giornata Roma- Fiorentina - (Castan, Totti, Totti, Osvaldo) Ottavi coppa Italia Roma- Atalanta -0 (Pjanic, Osvaldo, Destro) Zeman, primi sorrisi «La Roma ora c è» Il tecnico è ottimista: «Meno errori e più qualità. De Rossi è sereno, Osvaldo sa di avere sbagliato» Perché vedere CHIEVO-ROMA Il Chievo è in ripresa e non ha mai battuto la Roma al Bentegodi. Zeman, dopo il k.o. nel derby, ha infilato vittorie di fila in campionato DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI VERONA Bentegodi, ore 5 Impressioni. Se davvero i Maya avessero ragione e la prossima settimana arrivasse la fine del mondo, i tifosi della Roma avrebbero da rammaricarsi anche per il calcio: «Accidenti, finisce tutto proprio ora che abbiamo una squadra così forte e di prospettiva?». Zeman non mastica profezie, però forte di una striscia di vittorie di fila (5 se si considera anche l ultimo successo in Coppa Italia contro l Atalanta) e di una rimonta in corso alla vigilia del match con il Chievo non cerca gloria da coniugare al futuro. Rischio campo «Il futuro per me è già presente dice l allenatore giallorosso. Abbiamo tanti giovani che si stanno mettendo in mostra e spero che siano loro l avvenire della Roma, ma rappresentano anche il presente. La squadra si sta esprimendo bene, commette meno errori di prima. Il Chievo, però, non è una squadra da sottovalutare. E temo anche il terreno: spero permetta di farci giocare a calcio. So che è stato rizollato e ci sono i teloni. A Parma invece occorrevano le pinne, sembrava una piscina». Dubbi Benedetta la formula con Totti e Pjanic trequartisti («Siamo più equilibrati») l abbondanza si sposa con i dubbi. Cominciamo dal portiere. «Goicoechea è più partecipe al A Trigoria Appelli del boemo, Totti e De Rossi per Telethon A Trigoria appello per Telethon di Zeman, Totti e De Rossi, con uno spot in onda ieri per la raccolta di fondi per la cura delle malattie genetiche. Zdenek Zeman, 65 anni, allenatore della Roma ANSA gioco, Stekelenburg para di più». Mediana: De Rossi o Tachtsidis? «Il greco è più veloce, con Daniele va meglio sul possesso e sul controllo del pallone. E poi finalmente partecipa attivamente agli allenamenti, sta bene di testa. Ora si applica di più. In Coppa, poi, ha fatto bene sia da regista che da incontrista. A Verona la scelta può essere condizionata dalla necessità di dover giocare più lunghi». Attacco: Osvaldo o Destro? «Sono in forma tutti e due. L espulsione in Coppa Italia? Osvaldo deve imparare da questi errori. Si rende conto di aver sbagliato, anche se gli arbitri non sono stati attenti. Io lo vorrei più equilibrato, ma non tutti hanno lo stesso carattere. Spero che capisca e si renda conto quando è d aiuto alla squadra e quando invece la danneggia». Niente mercato Liquidata la candidatura di Abete («Io spero che chi si candidi abbia in mente qualcosa per migliorare il calcio italiano, che ne ha bisogno»), non si esalta per il mercato. «Io sono soddisfatto della rosa e odio la campagna di gennaio. Prima che uno s inserisca si arriva ad aprile; un acquisto conta solo se è per la prossima stagione. Discorso diverso se qualcuno non è contento di stare qui». Titoli di coda per il viaggio a Orlando, in Florida, che si concluderà a tre giorni dalla sfida col Napoli. Bene così? «Non conta ciò che preferisco. Sono stati fatti accordi, spero che si possa lavorare bene perché so che le strutture sono molto belle: giorni di allenamento ce l ho e il fuso orario confido che non ci disturbi troppo». Soprattutto se la Roma sarà in piena rimonta. GLI AVVERSARI nuova maglia per la gara Luciano con la maglia speciale VERONA Sfatato il tabù della vittoria esterna, adesso il Chievo punta a battere la Roma che è una vera bestia nera per i gialloblù, mai vincitori in dieci gare interne contro i giallorossi. In settimana il presidente Luca Campedelli aveva caricato la squadra proprio puntando sulla voglia di superare i giallorossi. «Ma ci vorrà un impresa - spiega il massimo dirigente gialloblù - anche perché la Roma arriva a Verona nel suo momento migliore». Tra l altro sarà sfoggiata una maglia nuova creata per l occasione sperando che possa portare bene. L allenatore Eugenio Corini punta sull atteggiamento positivo della sua squadra: «Dalla gara col Siena siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista e adesso possiamo giocarci le nostre carte anche contro un avversario fortissimo come la Roma». Giancarlo Tavan

16 6 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A IL RACCONTO DI UN GRANDE EX Graziani: «Chinaglia, Bearzot e Gandhi mitideimiei60anni» Compleanno per Ciccio: «Io e Pulici, 00 gol nel Torino grazie a Sala. Il futuro? Aprirò scuole calcio in Africa» DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI AREZZO S Graziani oggi, nel ruolo di allenatore «Ricordo la mia prima volta al Filadelfia. All ingresso degli spogliatoi c era una foto sbiadita del Grande Torino. Mi spiegarono subito che quando si passava davanti a quell immagine bisognava fare silenzio. Un segno di rispetto di fronte a Bacicalupo, Valentino Mazzola, Gabetto. Gli eroi. E ricordo i racconti intrisi di tristezza di un popolo calcistico che aspettava di rivivere le emozioni che quel gruppo di campioni aveva regalato. "Chissà se un giorno..." era la frase ricorrente. Potete immaginare cosa è esploso nel mio cuore quando ho vinto lo scudetto con la maglia granata nel ». Tanti auguri, Ciccio Graziani. Sessant anni e non li dimostra. Il guerriero dal cuore d oro naviga felice nel passato. Sfogliandolo pagina dopo pagina. Dal Grande Toro all Italia campione di mondo dell 8. L altro momento magico della sua carriera. «Dopo aver battuto il Brasile torniamo in albergo. Tardelli mi dice: "Dobbiamo lanciare Bearzot in piscina per festeggiare". Convinciamo il c.t. ad avvicinarsi a bordo vasca poi lo prendiamo di peso. Io, Tardelli, Gentile, Conti. Enzo comincia a urlare: "Fermi, non so nuotare". Ma lo scaraventiamo ugualmente in acqua. Bearzot comincia ad annaspare. Aveva detto la verità, non sapeva nuotare. Mi tuffo insieme a Marco e lo salviamo. Pensate, potevamo aver affogato il nostro maestro». E il giorno più triste del Graziani calciatore? «Olimpico, finale di Champions. Vince il Liverpool ai rigori. Quanti tifosi della Roma ho visto piangere quella notte. Ho un sogno ricorrente: spero di poter rigiocare la sfida in un altro mondo. Il rigore che ho sbagliato lo calcerei di nuovo. Chissà se Falcao, che si tirò indietro, ha cambiato idea». Il suo mito da ragazzino? «Chinaglia, ebbi la fortuna di giocare con lui in Nazionale». Il Graziani di oggi? «Matri. Non so perché abbia così poco spazio nella Juve». Le persone a cui si sente di dire «grazie»? «Al mio primo allenatore Tonino Duranti; a Dino Ballacci che mi ha lanciato nell Arezzo; a De Sisti, un grande allenatore tradito dal calcio italiano; ad Antognoni che avrebbe vinto tre Palloni d oro se avesse giocato nella Juve; ad Agroppi. Una volta Aldo mi diede un calcio nel sedere urlandomi: "Giovanotto, devi mettere la testa a posto, altrimenti non diventerai un campione". Aveva ragione. Coi primi soldi avevo comprato una Porsche, avevo cominciato a fare sciocchezze. Quella pedata mi è stata di grande aiuto». Graziani-Pulici gemelli del gol. «Una coppia da 00 reti che avrebbe dovuto fare un monumento a Claudio Sala. I nostri eredi furono Vialli e Mancini». Graziani realizza il gol del vantaggio contro il Camerun al Mondiale 8 AP Il difensore che non avrebbe mai voluto incontrare? «Vierchowod è stato il difensore centrale più forte d Italia. Però che battaglie con gli juventini Brio e Morini. Quest ultimo mi teneva per la maglia anche quando il pallone era lontano. Una volta gli dissi: "Se ti tagliano le mani non puoi giocare in A"». Cinque giocatori di oggi per una squadra di calcetto. «Buffon, Pirlo, Totti, Marchisio, El Shaarawy. E Graziani». Il Graziani allenatore non ha sfondato. «Persi la finale di Coppa Uefa da tecnico della Fiorentina perché ci costrinsero a giocare la gara di ritorno in campo neutro, ad Avellino contro tifosi bianconeri. Strada facendo ho sbagliato alcune scelte. Penso che sarei stato un buon allenatore». Che cosa non le piace del calcio di oggi? «La mancanza di passione. I giovani talenti pensano solo al look, all abito firmato, ai tatuaggi. Che tristezza. Del resto, se il campione perfetto, cioè Paolo Maldini, è fuori dal calcio vuol dire che qualcosa non funziona, giusto?». Un rimpianto del Graziani calciatore? «Nel 00 Roberto De Laurentiis mi propose un ruolo da protagonista in una fiction che doveva chiamarsi "Polstrada". Avrei dovuto essere il "Tenente Ciccio". Purtroppo Roberto De Laurentiis pochi mesi dopo fu colpito da una grave malattia e l idea non andò avanti». Un consiglio ai giovani di oggi. «Inseguire i propri sogni altrimenti il mondo resta in bianco e nero. Triste, insignificante. E di leggere la vita e le opere di Gandhi». La prossima sfida del Graziani sessantenne? «Creare scuole calcio in Costa d Avorio e Sudafrica. Vorrei regalare un sorriso a tanti bambini che non hanno niente. Neppure un pallone». LA CARRIERA Francesco Graziani è nato a Subiaco (Roma) il 6 dicembre 95 Giocatore Attaccante, ha giocato tre anni in B nell Arezzo, dal 70 al 7, poi sempre in A. Con il Torino vince lo scudetto nella stagione e l anno successivo la classifica cannonieri con gol. Nell 8 passa alla Fiorentina, nell 8 alla Roma. Dopo due stagioni nell Udinese (la seconda in B) e un apparizione nel campionato australiano, chiude l attività agonistica. Ha segnato 0 gol in 5 gare in A e in 58 gare in B Nazionale In maglia azzurra ha giocato 6 partite con gol. E campione del mondo 8 Tecnico Ha guidato la Fiorentina in A nell 89-90, poi la Reggina in B per giornate e nel 9-9 l Avellino in B per 0 giornate ASUS consiglia Windows 8. PER CHI PENSA IN GRANDE E VIVE ALLA GRANDE. Personale e condivisibile. Intelligente e intuitivo. Emozionante e performante. Equipaggiato con Windows 8, ASUS ET70 proietta in un coinvolgente mondo di intrattenimento HD. VENTURA SULLA LITE CON CERCI: «TROPPA ENFASI» Delneri e il Genoa Contro il Torino serve una sterzata Perché vedere GENOA-TORINO Chi perde affonda, il Genoa di più, visto che è penultimo in classifica. E la prima volta che le squadre si affrontano dopo la rissa di tre anni fa. GRIMALDI-TURCO Ferraris, ore 5 C eravamo tanto amati. Si riparte da qui: oltre quarant anni di amicizia (prima) e gemellaggio (poi) finiti in rissa nell ultima sfida fra rossoblù e granata, tre anni fa, con la sconfitta e la retrocessione del Torino in B, oltre alla spiacevole coda di una furibonda lite finale in campo, con 0 giornate complessive di squalifica per 9 protagonisti. Oggi la sfida ritorna, e per il Genoa è l ennesimo appuntamento senza appello. Con la fiducia (rinnovata ancora una volta) del presidente Preziosi al tecnico Delneri, il quale si porta però dietro il fardello pesante di 7 sconfitte in 8 partite. De Canio al veleno Insieme, bisogna aggiungere, alla frecciata arrivata ieri dall ex tecnico De Canio, intervenuto a Sky: «Mi auguro che il Genoa faccia bene, per il mio collega e per i calciatori con cui ho lavorato. Forse Preziosi aveva bisogno di capire quanto fosse bravo De Canio. Ormai dovrebbe averlo capito abbastanza e a me basta questo». Nel mini-ritiro lombardo, Delneri ha sperimentato il --, ultima frontiera tattica di una squadra che, assenze e infortuni a parte, oltre a limiti qualitativi pare averne anche caratteriali. Rimangono due partite prima che Preziosi possa mettere in atto la sua mini-rivoluzione di gennaio. Matuzalem è già a Genova, Floro Flores potrebbe arrivare oggi a sorpresa in tribuna al Ferraris, in attesa del debutto, il 6 gennaio con il Bologna a Marassi. Torino Il ciclo terribile è alle spalle, ora il Toro deve tornare a fare punti. Le sconfitte in 5 uscite, Coppa Italia compresa, hanno lasciato il segno, proprio come l alterco Ventura-Cerci di una settimana fa. «E stato enfatizzato, ma fa parte del gioco». Ma cosa ha fatto arrabbiare il tecnico granata? «Io guardo al gruppo: se uno si impegna dieci e uno si impegna due non è corretto. Ma non mi riferisco a Cerci. Ora abbiamo di fronte due partite più abbordabili, ma attenzione: contro il Genoa sarà una sfida importantissima per noi come per loro. Ma noi abbiamo ambizione di potercela giocare. Io ho l etichetta di doriano perché ci son cresciuto, e i genoani sono arrabbiati con me, ma senza motivo. E dire che l 80% dei miei amici sono genoani sfegatati!».

17 SERIE A L ALTRO ANTICIPO DELLA 7 a GIORNATA DOMENICA 6 DICEMBRE 0 7 ERRORI FATALI L ARBITRO PERUZZO E LA PAPERA DI UJKANI PUNISCONO GASPERINI Il gol all ultimo minuto di Di Natale per il pareggio dell Udinese, dopo una serie di errori degli ospiti che mancano il raddoppio Il vantaggio rosanero firmato da Ilicic, che segna dalla distanza con la complicità di Brkic Il netto rigore non concesso da Peruzzo: il piede di Danilo va sulla gamba di Ilicic, che verrà invece ammonito per simulazione LAPRESSE-SKY Palermo, show e beffa Totò solleva l Udinese Apre Ilicic, a cui viene negato un rigore, poi i rosanero sprecano tanto e alla fine c è il pari di Di Natale (6 gol in A) UDINESE PALERMO PRIMO TEMPO 0- MARCATORI Ilicic (P) al p.t., Di Natale (U) al s.t. UDINESE (-5--) Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi (dal s.t. Lazzari), Allan, Badu (dal p.t. Muriel), Pasquale; Pereyra (dal s.t. Maicosuel); Di Natale. PANCHINA Padelli, Pawlowski, Angella, Coda, Faraoni, Armero, Fabbrini, Gabriel Silva, Ranegie. ALLENATORE Guidolin. CAMBI DI SISTEMA -5- dal p.t., -- dal 6 s.t. BARICENTRO ALTO 5,6 metri ESPULSI Heurtaux al 6 s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto) AMMONITI Di Natale perproteste, Allan ebasta per gioco scorretto PALERMO (---) Ujkani; Munoz, Donati, Von Bergen; Pisano, Barreto, Kurtic, Garcia (dal 7 s.t. Giorgi); Ilicic, Dybala (dal s.t. Rios); Miccoli (dal s.t. Brienza). PANCHINA Benussi, Brichetto, Goldaniga, Labrin, Viola, Sanseverino, Malele. ALLENATORE Gasperini CAMBI DI SISTEMA nessuno, BARICENTRO MEDIO 5,9 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Ilicic per c.n.r., Barreto per gioco scorretto ARBITRO Peruzzo di Schio NOTE paganti.57, incasso non comunicato, abbonati.75, quota non comunicata. Tiri in porta 6 (con palo)-9. Tiri fuori 7-8. In fuorigioco 6-. Angoli -7. Recuperi p.t., s.t. Mentre Lo Monaco stringe per due rinforzi: Aronica e Immobile una punta di ruolo. Facile aggiungere che l arbitro, nel pri- DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI UDINE mo tempo, ha sorvolato su un DI A.G. La fortuna e la maledizione s incrociano e sono l anima di questa partita piena di tutto. Di errori, prodezze, rabbia. Una partita strampalata che il Palermo fa il possibile per buttare alle ortiche e alla fine ci riesce, con scientifica precisione e masochistico piacere. Una partita difficile che l Udinese molle e affannata forse non merita di raddrizzare visto il poco fatto vedere, ma che poi sì, riesce a raddrizzare con il solito Totò, dopo aver giocato per mezz ora con un uomo in meno e incassando un pareggio natalizio che piace tanto a Guidolin. E Gasperini? È lui a parlare di maledizione delle trasferte: tre punti, tre gol e nessuna vittoria. Con questi numeri si rischia grosso. Quanti errori Facile dire adesso che lo scempio degli errori è avvenuto quando non c erano Miccoli e poi Dybala, quando cioè il Palermo giocava senza I DUE TECNICI GUIDOLIN: «I NOSTRI AVVERSARI HANNO FATTO MEGLIO DI NOI» la Moviola Danilo su Ilicic: penalty solare Fiscale il rosso L episodio chiave arriva a sei minuti dall intervallo, con il Palermo avanti -0: Ilicic entra in area palla al piede, Danilo lo atterra. Rigore netto, Peruzzo vede malissimo: non solo sorvola sul contatto, ma ammonisce Ilicic per simulazione. Dubbio il secondo giallo a Heurtaux: prende piede di Garcia e palla, l espulsione è fiscale. Manca invece una ammonizione a Von Bergen per la trattenuta su Muriel. L Udinese segna una prima volta con Domizzi in fuorigioco (che c è) poi trova il pari con Di Natale: all inizio dell azione l attaccante è in off-side ma non influisce, perché la palla finisce a Muriel. evidente rigore ai danni di Ilicic fermato da Danilo (a proposito: ma a cosa servono e cosa vedono i giudici di porta, nell occasione Rocchi?). Insomma, facile sparare sulla Croce Rossa, fuor di metafora una squadra che lontano dalla Sicilia si fa prendere dalla paura di se stessa e degli avversari. Ma il Palermo ha sicuramente giocato meglio come ha ammesso lo stesso Guidolin che temeva la vitalità di chi era in crescita nonostante le due sconfitte di fila, con Inter e Juve. Più brillante, più vivace, più solido. Con quella coppia dai piedi buoni (Ilicic-Dybala) che ha mandato in confusione Allan, il centro smistamento palloni dell Udinese che si è trovato a galleggiare tra le linee. Il gol poi è arrivato con la generosa collaborazione di Brkic che si butta troppo presto e quindi si fa sorprendere dal rimbalzo. Ma questo sarà l unico errore del portiere sloveno, che anzi più tardi eviterà il crollo. Gasperini ha poi tolto Miccoli e Dybala, spostando Ilicic a fare l unica punta davanti a Brienza-Rios. E dopo la discutibile espulsione di Heurtaux, il Palermo ha creato e sbagliato l impossibile: Rios, Brienza, due volte Pisano. Tutti stoppati dall erede di Handanovic. Fuori forma Due appunti sull Udinese. Primo: troppi giocatori fuori condizione, da Pinzi a Lazzari, da Basta a Muriel, che pure ha fatto cose importanti tornato in campo dopo la lunga assenza. Secondo: si è avvertita una specie di appagamento, quasi che la quota 0 punti sbandierata da un allenatore iper-prudente sia ormai diventata una formalità. Senza idee e in evidente deficit di energie, la squadra ha così sbandato, non ha spinto sulle fasce, ha sofferto il doppio trequartista di Gasperini. Sul finire del primo tempo Guidolin ha anche cambiato modulo, togliendo lo spento Badu e passando al -- con Muriel accanto a Di Natale. Per un quarto d ora si è vista una discreta Udinese, che poi, in inferiorità numerica, si è consegnata agli avversari. È il capitano, rimasto stavolta ai margini, a lasciare la firma a un minuto dal 90 : tiro di Muriel, Ujkani respinge e poi prova a bloccare ma scontrandosi con Munoz perde goffamente il pallone. Di Natale ne approfitta: è il suo gol numero 6 in Serie A. Raggiunto Boninsegna al 5 posto della classifica degli attaccanti di tutti i tempi: almeno per Totò, questo è un pareggio che non passerà inosservato. Gasp: «Fallo netto, possibile non vederlo?» MASSIMO MEROI UDINE Gian Piero Gasperini ha i capelli bianchi e quindi l esperienza necessaria per sapere che nel calcio se non chiudi la partita poi basta una sciocchezza per compromettere la vittoria. Dopo che Rios e Brienza si erano divorati il colpo del k.o., in tribuna in tanti hanno pensato: vuoi vedere che... «Io onestamente no confessa l allenatore del Palermo, non temevo la beffa perché l Udinese non ha mai dato la sensazione di poter essere pericolosa. Il gol è arrivato sull unica azione loro del secondo tempo, sono due punti buttati via». E invece Ujkani si fa scivolare il pallone di mano e Di Natale piomba a siglare l -. L episodio è determinante, come del resto quello del rigore negato a Ilicic. «Il rigore era netto, gli arbitri erano ben posizionati, non so come non siano riusciti a vederlo, fa parte delle stranezze del calcio dice Gasperini. È stato un episodio pesante, come lo sono stati anche i gol che abbiamo sbagliato. Una partita assurda, con la ciliegina sulla torta del gol preso nel finale. Sembrava ci fosse una maledizione. Miccoli l ho sostituito perché volevo sfruttare le ripartenze in velocità con Dybala, Ilicic e Brienza. Come mi sento? Male, e domani so già che starò ancora peggio». Intanto il Palermo sta stringendo per Aronica e Immobile. Sollievo Gasperini è la bestia nera di Guidolin che non è mai riuscito a batterlo. L allenatore dell Udinese si tiene stretto il punto: «Il Palermo ha fatto meglio di noi ed è giusto dirlo. Gasperini, 5 anni, non ha gradito la direzione di Peruzzo LIVERANI Il punto preso è importante, ma dobbiamo ritrovare la fame, stavolta siamo stati fortunati. Dobbiamo andare sempre forte per non penare, è anche vero che noi eravamo alla 5 gara stagionale, loro alla 7. Muriel? È partito bene, ha fatto quattro sparate e ha finito presto la benzina. Poi si è un po intestardito in alcune azioni personali, ma da solo non può fare granché. Ha molte cose da imparare, ma se aiutato può darci una mano importante». Pensierino finale di Pozzo che parla di «partita complicata resa ancor più difficile dall espulsione di Heurtaux: non c era». DI G.LO. DISASTRO BADU MURIEL INCANTA DYBALA SPRINT FLOP BRIENZA UDINESE 5,5 BRKIC 6 All inferno e ritorno. Impacciato sul gol di Ilicic, poi straordinario almeno quattro volte. È così: prendere o lasciare. HEURTAUX 5,5 Non merita il secondo giallo, ma anche lui ci lascia qualche dubbio. DANILO 5,5 Stenta davanti a Miccoli e poi Ilicic. DOMIZZI 5,5 Incerto, qualche pallone perso. L alibi: rientrava da un infortunio. BASTA 5,5 Bloccato, si riprende nella ripresa. Troppo poco. PINZI 5 Si fa vedere solo per un brutto errore: la conferma che non èinforma. LAZZARI 5,5 Una ventina di minuti per trovare il ritmo partita. ALLAN 5 Balla tra i due trequartisti e non sa che fare: non imposta, non copre. E lascia tirare Ilicic sull -0. BADU 5 Non entra mai in partita, schiacciato da Pisano. h le Pagelle IL MIGLIORE 6,5 MURIEL Pronti via, provoca tre falli in tre minuti. Il più vivace dopo tre mesi di stop. Fa partire l azione del pari. PASQUALE 5,5 Preferito ad Armero, non entra mai in partita. PEREYRA 6 Non trova spazi, quando entra Muriel va a fare la mezz ala (Maicosuel s.v.). DI NATALE 6 E alla fine tocca sempre al capitano risolvere le grane. All. GUIDOLIN 6 Si prende le colpe e ammette che la sua squadra ha il fiatone e che qualche giocatore è ancora lontano da una forma accettabile. Baciato dalla fortuna. PALERMO 6 UJKANI 5 Ahi ahi che pasticcio: in tribuna Gianni De Biasi, c.t. dell Albania e commentatore tv, non avrà gradito. MUNOZ 6 Pochi problemi, coinvolto senza volerlo nell azione del pari. DONATI 6,5 Resta una piacevole anomalia tattica: sta al centro della difesa, poi si stacca e va a fare il regista. Dove lo porta il cuore. VON BERGEN 6 Garadiordinee contenimento. PISANO 6,5 Quando sale Donati, ha il compito di arretrare. E prova due volte la conclusione di testa. BARRETO 6 Risponde presente, ma non chiedetegli la creatività. KURTIC 6 Jolly del centrocampo: grande fisico, grande corsa. GARCIA 6 Benino, una specie di riscatto dopo l autogol contro l Inter. Esce per infortunio. GIORGI 6 Si limita a presidiare la fascia. h 7 IL MIGLIORE ILICIC Movimento continuo, da trequartista e da centravanti. Si candida a essere, con Miccoli, l uomo della rinascita. DYBALA 7 Classe 9, un ragazzo da tenere d occhio. Per informazioni chiedere alla Samp. RIOS 5 Si mangia qualcosa di incredibile. Non è un attaccante, però... MICCOLI 6,5 Cerca di favorire gli inserimenti di Ilicic e Dybala. Voto alla generosità. BRIENZA 5,5 Gli è appena nato il secondo figlio: lo festeggia con qualche imprecisione. All. GASPERINI 6,5 Lui prova a vincere la partita e l incubo delle trasferte. Niente da fare. In attesa dei rinforzi di gennaio. Non ci convince però la scelta di togliere Miccoli. ARBITRI PERUZZO,5 Non vede il rigore, non convince sui tempi e sul metro delle ammonizioni. A cominciare dalla seconda di Heurtaux. Marrazzo 6-Posado 6; Rocchi 5-Fabbri 6.

18 8 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 7 a ORE.0 FIORENTINA (-5-)-SIENA (---) 5 SAVIC GIORNATA PT JUVENTUS INTER NAPOLI LAZIO ROMA FIORENTINA MILAN UDINESE CATANIA ATALANTA (-) PARMA CHIEVO SAMPDORIA (-) CAGLIARI BOLOGNA TORINO (-) PALERMO PESCARA GENOA SIENA (-6) PARTITE RETI G V N P F S FELIPE ANDUJAR 6 LEGROTTAGLIE 0 8 SALIFU BARRIENTOS TISSONE 0 9 LODI BERGESSIO 9 IZCO CASTRO 98 ICARDI 6 OBIANG ALVAREZ 6 DEL GROSSO POLI CATANIA p. SAMPDORIA p. 7 PANCHINA Frison, Terracciano, Potenza, 8 Augustyn, Capuano, Bellusci, 5 Rolin, 6 Paglialunga, Ricchiuti, 6 Keko, 5 Morimoto, 5 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Spolli-Bellusci 60-0%. SQUALIFICATI Almiron (). DIFFIDATI Castro, Alvarez. INDISPONIBILI Gomez (5 giorni), Biagianti (0 giorni) Sciacca ( mesi). ALTRI Barisic, Addamo, Aveni, Cabalceta, Messina. PANCHINA Da Costa, Berni, 9 De Silvestri, Soriano, 5 Poulsen, 7 Castellini, 5 Renan, Eder, Estigarribia, 9 Pozzi. ALLENATORE Ferrara. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Gastaldello (). DIFFIDATI Soriano, Tissone. INDISPONIBILI Maxi Lopez (5 giorni), Juan Antonio (5 giorni), Munari (5 giorni). ALTRI Palombo, Falcone, Savic, Austoni QUOTE le sconfitte di Paci negli precedenti con la Fiorentina: ha vinto una volta e pareggiato tre.80 X.55.5 le reti realizzate su punizione diretta in questo campionato da Lodi: come lui solo Pirlo 7 SCHELOTTO 8 CHIELLINI 9 VUCINIC 9 8 BELLINI BONAVENTURA RADOVANOVIC 9 PIRLO 5 BARZAGLI 6 0 MARCHISIO BUFFON MARRONE DENIS 6 POGBA GIOVINCO CIGARINI MORALEZ 6 7 LUCCHINI CONSIGLI 5 MANFREDINI PELUSO LICHTSTEINER ARBITRO MASSA Assistenti Nicoletti-La Rocca IV Padovan Add Calvarese () Baracani () TV Sky Calcio ; Premium Calcio PREZZI 0, 0, 55, 60, 65, 75, 90 euro JUVENTUS p. 8 ATALANTA p. PANCHINA Storari, Rubinho, Caceres, Isla, De Ceglie, Vidal, Giaccherini, 0 Padoin, Matri, 7 Quagliarella. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Pogba-Vidal 60-0%, Vucinic-Quagliarella 60-0%. SQUALIFICATI Bonucci (). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Pepe ( mesi), Bendtner ( mesi circa). ALTRI Lucio. PANCHINA 6 Polito, 78 Frezzolini, Stendardo, 5 Matheu, Ferri, 8 Brivio, 77 Raimondi, Cazzola, 88 Biondini, 79 Ferreira Pinto, 9 Troisi, 9 De Luca. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Radovanovic-Biondini 70-0%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bonaventura, Carmona. INDISPONIBILI Capelli (50 giorni), Marilungo (6 mesi), Carmona (7 giorni), Parra (7 giorni) 8a GIORNATA Venerdì dicembre PESCARA-CATANIA ore 8 CAGLIARI-JUVENTUS ore 0.5 Sabato dicembre, ore 5 INTER-GENOA ore.0 ATALANTA-UDINESE BOLOGNA-PARMA PALERMO-FIORENTINA SAMPDORIA-LAZIO SIENA-NAPOLI TORINO-CHIEVO ROMA-MILAN ore 0.5 BERARDI PANCHINA Farelli, 88 Marini, Contini, Rubin, 7 Belmonte, Rodriguez, 77 Sestu, 6 Verre, 5 Coppola, 7 Valiani, 9 Reginaldo. ALLENATORE Cosmi. BALLOTTAGGI Del Grosso Rubin 60-0%, Angelo-Sestu 60-0%, Larrondo-Valiani 60-0%. SQUALIFICATI Vitiello (9/9/6), Terzi (9//6) DIFFIDATI Neto, Calaiò, Pegolo, Vergassola, Angelo INDISPONIBILI Campagnolo (0 giorni), Zé Eduardo ( giorni). PROSSIMO TURNO SIENA p. ASAMOAH QUOTE RETI El Shaarawy (Milan) RETI Cavani () (Napoli) 0 RETI Klose (Lazio); Di Natale () (Udinese) 8 RETI Milito () (Inter); Lamela e Osvaldo () (Roma) 7 RETI Hamsik (Napoli) 6 RETI Denis () (Atalanta); Gilardino (Bologna); Jovetic (Fiorentina); Quagliarella (Juventus); Hernanes (Lazio); Pazzini () (Milan); Totti (Roma) 5 RETI Diamanti () (Bologna); Bergessio (Catania); Paloschi () (Chievo); Cassano e Palacio (Inter); Giovinco e Vidal () (Juventus); Miccoli () (Palermo); Bianchi () (Torino) RETI Bonaventura (Atalanta); Sau (Cagliari); Lodi () e Gomez (Catania); Rodriguez () e Toni (Fiorentina); Immobile (Genoa); Ilicic (Palermo); Amauri () (Parma); Destro (Roma); Calaiò (Siena) RETI Nené () (Cagliari); Pellissier () e Thereau (Chievo); Aquilani e El Hamdaoui (Fiorentina); Borriello () e Jankovic (Genoa); Guarin (Inter); Marchisio e Pirlo (Juventus); Candreva (Lazio); Inler e Insigne (Napoli); Belfodil (Parma); Weiss (Pescara); Maxi Lopez (Sampdoria); Angella (Udinese) RETI 9 giocatori COSTA PANCHINA Viviano, Lupatelli, 0 Tomovic, Madrigali, Migliaccio, 8 Della Rocca, 9 Romulo, 9 Llama, Mati Fernandez, 7 Seferovic, Ljajic, 9 El Hamdaoui. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Neto-Viviano 55-5%, Jovetic El Hamdaoui 60-0%. SQUALIFICATI Olivera (), Cuadrado (). DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Roncaglia, Rodriguez. INDISPONIBILI Camporese (5 giorni), Hegazi (5 mesi). ALTRI nessuno. X.00 X I NUMERI partite consecutive per la Juventus senza incassare reti, è la terza volta che succede in questo torneo; bianconeri alla caccia del tris le reti in questa stagione di Lichtsteiner che ha già eguagliato il record ottenuto l anno scorso ORE 5 PARMA (--)-CAGLIARI (---) 8 GOBBI 6 6 PAROLO LUCARELLI PAVARINI 0 9 VALDES PALETTA 8 SANSONE 7 DESSENA SAU 9 7 MARCHIONNI BIABIANY BENALOUANE 5 7 BELFODIL PISANO COSSU 8 NENÉ ARIAUDO ASTORI NAINGGOLAN 8 AVELAR ARBITRO OSTINELLI Assistenti Costanzo-Tonolini IV Giachero Add Russo () La Penna () TV Sky Calcio PREZZI 5, 0, 5, 0 euro CAGLIARI p. 6 PANCHINA 9 Bajza, De Angelis, Santacroce, 5 Zaccardo, Maceachen, 9 Fideleff, 0 Acquah, 77 Ninis, Morrone, Amauri, 7 Palladino, 88 Pabon. ALL. Donadoni. BALL. Sansone-Pabon 55-5%, Belfodil-Amauri 55-5%, Marchionni-Ninis 60-0%. SQUAL. nessuno. DIFF. Lucarelli, Valdes, Paletta, Galloppa e Rosi. INDISP. Galloppa (5 mesi), Mirante (7 giorni), Rosi (7 giorni), Musacci (5 giorni). PANCHINA 5 Avramov, Perico, 5 Rossettini, Casarini, 0 Ekdal, Ibarbo, 9 Thiago Ribeiro. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Ariaudo Rossettini 60-0%, Dessena Ekdal 60-0%. SQUALIFICATI Pinilla (). DIFFIDATI Conti, Cossu, Nainggolan, Nenè. INDISPONIBILI nessuno. QUOTE.95 X.0.85 Il tecnico della Fiorentina: «Emiliano triste per gli errori» Siena al derby con Larrondo AGAZZI CONTI PARMA p. 0 Montella cambia: Viviano out Jovetic c è i gol realizzati in A da Marchionni, che in questa stagione è tornato a segnare dopo oltre due anni ALESSANDRO LORENZINI GIOVANNI SARDELLI Cambio ai vertici. Perché se lo scheletro della squadra sembra confermato, portiere e attaccante vanno verso un rinnovamento. Davanti il discorso è ovviamente legato alle condizioni fisiche di Jovetic, fuori dal novembre scorso: «Non ha i novanta minuti nelle gambe», ha detto Montella a proposito del montenegrino. Le indicazioni portano però a una maglia da titolare al fianco di Toni. L avvicendamento tra Viviano e Neto ha invece matrice diversa. Come tutti Premessa. Per Montella il portiere è un ruolo come gli altri. Chi sta meglio gioca. L esperienza dello scorso anno a Catania lo ha dimostrato ampiamente. «Emiliano ha un piccolo problema all anca esordisce il tecnico viola A prescindere da questo, devo valutare la condizione psicofisica del ragazzo. Vista la sua storia (Viviano è da sempre un grande tifoso della Fiorentina, ndr) è particolarmente dispiaciuto per quanto accaduto. E anche un titolare ogni tanto può andare in panchina». Gli errori di Roma porteranno quindi a un po di riposo per l estremo difensore. Comunque regolarmente convocato a dimostrazione che la scelta sarà prettamente tecnica. Pazienza I viola vogliono ri- prendere a correre dopo i due punti conquistati nelle ultime tre gare. In mezzo torna Pizar- ROMERO FIORENTINA p. 9 QUOTE MARCATORI 5 ROSSINI ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Meli-Preti IV Galloni Add Celi () Doveri () TV Sky Calcio 6; Premium Calcio 5 PREZZI 5, 0, 65, 0 euro.5.5 MUSTAFI ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Vivenzi-Dobosz IV Grilli Add Romeo () Gavillucci () TV Sky Calcio e Super Calcio; Premium Calcio PREZZI 0,, 0, 5, 0, 5, 0, 65, 95, 5 euro 8 MARESCA ORE 5 JUVENTUS (-5-)-ATALANTA (---) 6 6 SPOLLI PACI PEGOLO BOLZONI CALAIÒ NETO VERGASSOLA CASSANI I NUMERI le sconfitte esterne consecutive per il Bologna, cinque delle quali maturate con il medesimo punteggio di ***Siena 6 punti; **Atalanta punti; *Sampdoria, Torino punto di penalizzazione La classifica tiene conto di quest ordine preferenziale: ) punti; ) a parità di partite giocate, differenza reti; ) gol segnati le trasferte consecutive per la Sampdoria senza successi dopo la vittoria all Adriatico di Pescara per - il 6 settembre scorso; da allora raccolti solo due pareggi lontano da Genova KRSTICIC ROSINA JOVETIC AQUILANI CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE 8 0 RONCAGLIA 5 7 PIZARRO MARCHESE LARRONDO TONI 7 NETO RODRIGUEZ 6 ANGELO 6 0 BORJA VALERO Classifica SQUADRE PASQUAL ORE 5 CATANIA (--)-SAMPDORIA (-5-)

19 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 ORE 5 CHIEVO (---)-ROMA (--) ORE 5 GENOA (--)-TORINO (--) 9 DRAMÈ PIRIS ANDREOLLI 5 COFIE 6 SORRENTINO 77 5 THÈRÈAU PJANIC 56 L. RIGONI HETEMAJ 5 DAINELLI 6 DESTRO DE ROSSI 5 GOICOECHEA FREY CASTAN 0 8 TOTTI FLORENZI ARBITRO BERGONZI Assistenti Passeri-Di Fiore IV Iannello Add De Marco () Irrati () TV Sky Calcio ; Premium Calcio PREZZI, 5, 6, 86 euro 5 BORRIELLO 5 9 BASHA GLIK BIANCHI 69 GAZZI SEYMOUR 7 CANINI 7 MASIELLO SANTANA ARBITRO ORSATO Assistenti Niccolai-Faverani IV Cariolato Add Rizzoli () Ciampi () TV Sky Sport e Calcio 5; Premium Calcio PREZZI 5, 0, 60, 00, 50 euro CHIEVO p. 8 ROMA p. 9 GENOA p. TORINO p. 5 PANCHINA Puggioni, 8 Squizzi, Cesar, Jokic, Papp, 6 Farkas, 8 Cruzado, 6 M. Rigoni, 7 Di Michele, Pellissier, 9 Moscardelli, 9 Stoian. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Andreolli-Cesar 55-5%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dainelli, Dramé, Cesar. INDISPONIBILI Frey (0 giorni), Vacek (5 giorni), Luciano (5 giorni), Viotti (da valutare). ALTRI Coulibaly, Dettori, Samassa. PANCHINA Stekelenburg, Lobont, 7 Dodò, 9 Burdisso, 6 Romagnoli, 77 Tachtsidis, 0 Perrotta, 7 Marquinho 8 Lamela, 9 Osvaldo, 7 Lopez. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Goicoechea-Stekelenburg 60-0%, De Rossi-Tachtsidis 60-0%, Destro-Osvaldo 60-0%. SQUALIFICATI Guberti (agosto 05). DIFFIDATI Pjanic, Lamela, Castan e Bradley. INDISPONIBILI Taddei ( giorni). ALTRI Svedkauskas, Lucca e Tallo. PANCHINA 0 Tzorvas, 8 Tozser, Donnarumma, 5 Krajnc, 5 Alhassan, 0 Merkel, Jankovic, 9 Melazzi, 8 Piscitella, Said, 89 Anselmo, 6 Hallenius. ALLENATORE Delneri. BALLOTTAGGI Rossi-Jankovic 60-0%. SQUALIFICATI Sampirisi (), Kucka (). DIFFIDATI Immobile, Moretti, Bertolacci, Jankovic, Seymour. INDISPONIBILI Ferronetti (7 giorni), Jorquera (7), Bovo (0). ALTRI Velazquez, Marchiori, Stillo. PANCHINA L. Gomis, D Ambrosio, 5 Di Cesare, 5 Caceres, 8 Bakic, Brighi, 86 Birsa, 0 Vives, 0 Sgrigna, Sansone. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Cerci-Birsa 60-0%; Masiello-D Ambrosio 60-0%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bianchi, Gazzi, Masiello e Meggiorini. INDISPONIBILI Diop (da valutare), Verdi (7 giorni), Ogbonna (60 giorni). QUOTE.60 X GILLET 7 VARGAS ROSSI RODRIGUEZ MEGGIORINI 8 Ventura: «Andiamo a Genova per vincere» DARMIAN CERCI BALZARETTI SARDO BERTOLACCI GRANQVIST IMMOBILE 9 Le quote 6 7 ANTONELLI MORETTI BRADLEY MARQUINHOS PALOSCHI GUANA 0 QUOTE le partite consecutive a segno per Paloschi (per un totale di reti), non ha mai fatto tris.5 X.5 6,.0,0 «Il ciclo terribile è finito: ora andiamo a Genova per vincere». Giampiero Ventura, tecnico del Torino, gioca a viso aperto e il dei granata a Marassi è un colpo bancato a,0. Denis: «Questa volta segnerò alla Juve»,00 German Denis non ha mai segnato alla Juve in carriera: «È vero, ma voglio sfatare questo tabù a Torino e spero che un mio gol serva a vincere la partita». Il dell Atalanta è piazzato a,00. la media voto di Santana nelle ultime 6 giornate giudicate tutte sufficienti; è il migliore dei suoi ORE 5 MILAN (--)-PESCARA (---) 8 76 NOCERINO YEPES 7 AMBROSINI AMELIA I NUMERI CONSTANT NIELSEN ABBRUSCATO EL SHAARAWY 7 WEISS VUKUSIC BALZANO 77 PERIN 5 8 CAPUANO BJARNASON MODESTO Emiliano Viviano, 7 anni, cresciuto nelle giovanili viola, è tornato a Firenze all inizio di questa stagione NEWPRESS ro, assente a Roma per il lutto familiare che lo ha colpito la scorsa settimana: «E un ragazzo sensibile, giocare a calcio è un modo per farlo divertire senza pensare per un attimo a tutto il resto». Poi sul Siena: «E una squadra che si difende compatta e attacca con imprevedibilità con gente come Rosina e Calaiò. La penalizzazione ha fatto loro spendere molte energie mentali e forse lo hanno pagato nelle ultime partite. Vorranno riscattarsi. Cosa che vale anche per noi. Vincerà la squadra più paziente e in grado di leggere i momenti della gara». A venticinque anni dalla sua scomparsa, prima del match verrà ricordato l ex centrocampista viola Bruno Beatrice. Qui Siena «Ci serve la partita perfetta». Serse Cosmi chiede più del massimo al suo Siena per ripartire dopo due sconfitte consecutive e farlo nel derby contro la Fiorentina. La sua mossa a sorpresa potrebbe essere l utilizzo di Larrondo dal primo minuto. «Cambierebbe qualcosa in mezzo al campo ha detto a questo proposito l allenatore del Siena mi prendo le ultime ore per decidere. Mi aspetto una grande prestazione, la Fiorentina è un ottima squadra, veniamo da due sconfitte, ma il gruppo è intelligente e sa come affrontare questa situazione». «Se mi sento in bilico? ha chiuso il tecnico rispondendo a chi gli chiedeva se la sua panchina fosse in discussione I Negramaro si sentono in bilico (citando il famoso singolo "Estate" del gruppo salentino, ndr)... Dicono sia l ultima per me, magari è l ultima per qualcun altro». MARAN, DUBBIO SPOLLI Il Catania cerca il poker La Samp spera nei gol di Icardi L emergenza continua, di pari passo con le vittorie. Il Catania che cerca il quarto successo di fila tra campionato e Coppa Italia, non avrà Gomez, fermato da un infortunio, non potrà schierare Almiron, squalificato e forse neanche Spolli, non al top della condizione. In campo Castro, Salifu (e a centrocampo, sull interno destro, rientra Izco) e Bellusci per completare l undici base di Maran. In gran forma Bergessio, che negli ultimi undici giorni ha segnato cinque gol, compreso uno dei rigori decisivi per accedere ai quarti di Coppa. A mezzo servizio Sul fronte blucerchiato, Ferrara si affiderà oggi allo stesso modulo (-5-) e schieramento già sperimentato nelle ultime partite, in cui aveva dovuto fare di necessità virtù, con il solo Icardi titolare in attacco. A Catania, il tecnico blucerchiato, oltre a Pozzi (in crescita, ma non al meglio) avrà di nuovo Eder: «Stanno bene, compatibilmente con quelli che sono stati i loro infortuni», l ammissione del tecnico, che sottintende un eventuale impiego dei due solo part-time. L importante sarà comunque cancellare il passo falso con l Udinese: «Non ci siamo mai tolti l elmetto, ma nonostante questo può capitare di perdere qualche partita ugualmente. Ci aspetta una gara difficile». I NUMERI - è il risultato delle due ultime partite giocate dal Siena, due sconfitte casalinghe, frutto delle rimonte subite contro Roma e Catania ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Viazzi-Liberti IV Rubino Add Guida () Borriello () TV Sky Calcio ; Premium Calcio PREZZI 9, 0,,, 7, 8,, 7, 0, 50, 67, 85, 60 euro MILAN p. PESCARA p. PANCHINA Abbiati, 59 Gabriel, 0 Abate, 5 Mexes, 77 Antonini, 6 Flamini, Muntari, Strasser, 8 Emanuelson, 0 Boateng, Bojan, 9 Niang. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Robinho-Boateng 70-0%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Mexes, De Jong, Pazzini, El Shaarawy. INDISPONIBILI De Jong (stagione finita), Didac Vilà e Traoré (da valutare), Pato (0 giorni), Bonera ( giorni). ALTRI Acerbi, Mesbah, Valoti, Carmona. PANCHINA Pelizzoli, Zanon, Crescenzi, 5 Bocchetti, 6 Brugman, 9 Quintero, 99 Caprari, 0 Celik, 7 Soddimo, 80 Jonathas. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Modesto-Bocchetti 60-0%, Vukusic-Caprari 60-0%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quintero. INDISPONIBILI Cascione (7 giorni), Romagnoli (7 giorni), Colucci (7 giorni), Cosic (5 giorni), Blasi (0 giorni). QUOTE BRITOS 8 CANNAVARO DE SANCTIS 55 GAMBERINI ZUNIGA MOTTA DIAMANTI INLER 7 CAVANI HAMSIK BEHRAMI KRHIN GILARDINO TAIDER INSIGNE 8 7 GUARENTE COPPA ITALIA PRIMAVERA Oggi Inter-Torino PORTANOVA 5 5 AGLIARDI SERIE A CALCIO A 5 MORLEO ARBITRO VALERI Assistenti Altomare-De Luca IV Petrella Add Gervasoni () Velotto () TV Sky Sport, Calcio e SuperCalcio; Premium Calcio PREZZI 0, 5, 0, 70, 50 euro NAPOLI p. BOLOGNA p. 5 PANCHINA Rosati, Grava, Campagnaro, Fernandez, 6 Aronica, 6 Mesto, Donadel, 8 Dossena, El Kaddouri, 0 Dz i, 9 Vargas, 9 Pandev. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Insigne-Pandev 60-0%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Inler, Vargas, Dz i. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Colombo, Uvini, Rinaudo. PANCHINA Curci, Stojanovic, 5 Carvalho, Cherubin, 8 Garics, Radakovic, Kone, Riverola, 77 Pasquato, Paponi. ALLENATORE Pioli. BALL. Motta-Garics 60-0%, Morleo-Cherubin 60-0%. SQUAL. Sørensen (). DIFF. Pazienza, Perez, Taider. INDISP. Natali (80 giorni), Acquafresca (5 giorni), Gimenez (0 giorni), Lombardi (5 giorni), Perez (5 giorni), Pazienza ( giorni), Pulzetti (5 giorni), Abero ( giorni). QUOTE.5 X Disputate tre gare di andata dei quarti di Coppa Italia, con Inter-Torino rinviata a oggi (.0) causa neve. Ieri: Sampdoria-Juventus -, Milan-Roma -0, Napoli-Pescara -0. Venerdì le gare di ritorno. ANTONSSON GABBIADINI MAGGIO le vittorie di fila per il Milan in campionato, prima volta quest anno; i rossoneri hanno fatto meglio l ultima volta a marzo coi successi su Palermo, Lecce, Parma e Roma Taccuino 8 le vittorie consecutive della Roma di Zeman, ultima volta meglio tra marzo e aprile 00 con 6 vittorie con Udinese, Bologna, Inter, Bari, Atalanta e Lazio i precedenti in serie A di Modesto contro il Milan, vittorie, pareggi e 7 sconfitte ORE 0.5 NAPOLI (---)-BOLOGNA (---) Finocchiaro-Grimaldi X TERLIZZI TOGNI ROBINHO DE SCIGLIO PAZZINI 7 MONTOLIVO ZAPATA 9 ammonizione stagionale per Guarente lunedì scorso con la Lazio; è il 8 ammonito del Bologna Montesilvano k.o. (g.l.g.) La 9a giornata: Lazio-Marca - (venerdì), Putignano-Acqua&Sapone -, Montesilvano-Bologna 0-, Verona-Asti -7, Napoli-Venezia 5-, Luparense-Genzano -, Rieti-Pescara (oggi, ore 8). Class. (prime): Asti ; Montesilvano e Luparense 8; Lazio 7. SERIE A DONNE La Torres allunga (f.sal.) I risultati della a di campionato: Riviera di Romagna-Torres 0-, Firenze-Chiasiellis 0-0, Lazio-Perugia -. Rinviate Como-Mozzanica, Fiammamonza-Brescia, Tavagnacco-Pordenone, Torino-Mozzecane, Verona-Napoli. Class. (prime): Torres 9; Tavagnacco 9; Verona 7.

20 0 DOMENICA 6 DICEMBRE 0 MONDO INGHILTERRA Super City a Newcastle Ma con Mario è rottura Gol di Aguero, Garcia e Y. Touré, Balotelli resta a Manchester Mancini lapidario: «Non è in forma, ha bisogno di lavorare» DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI NEWCASTLE (Inghilterra) Nel giorno in cui il Manchester City gioca la miglior partita della stagione, si consuma lo strappo finale tra Roberto Mancini e Mario Balotelli. L'attaccante italiano non va in panchina e per lui non c è posto neppure in tribuna. «È rimasto a Manchester ad allenarsi spiega Mancio perché in questo momento non è in forma e deve lavorare». Ai cronisti inglesi, assicura che «Mario ha ancora un futuro in questa squadra. L anno scorso abbiamo vinto il campionato con quattro attaccanti, quando sarà a posto, ci sarà spazio anche per lui», ma la realtà è ben diversa e Mancio non poteva urlarla ai quattro venti. La pazienza dell allenatore è finita e l'esclusione di ieri è un messaggio all entourage del giocatore, in vista delle lune di mercato: Mancini fa sul serio ed è disposto a escludere Balotelli per un bel pezzo. Un modo per convincere i suoi uomini a prendere in seria considerazione l'ipotesi di un trasferimento, senza piantare troppe grane. NEWCASTLE MANCHESTER CITY PRIMO TEMPO 0- MARCATORI Aguero (M) al 0, Javi Garcia (M) al 9 p.t.; Demba Ba (N) al 6, Y. Touré (M) al s.t. NEWCASTLE (---) Krul 6; Simpson 5,5 (dal 7 s.t. Ferguson sv), Williamson,5, Coloccini 5, Santon 5,5; Tiote 5,5 (dal 9 s.t. Marveaux 5,5); Anita 5,5, Perch 5, Gutierrez 5,5; P. Cissé 5 (dal s.t. Sh. Ameobi s.v.), Demba Ba 6,5. PANCHINA Elliot, Bigirimana, Sa. Ameobi, Tavernier. ALLENATORE Pardew 5. AMMONITI Williamson, Simpson e Perch per gioco scorretto. MANCHESTER CITY (---) Hart 6,5; Zabaleta 7, K. Touré 7, Nastasic 6,5, Clichy 6,5; Y. Touré 7, Javi Garcia 6,5; Nasri 7 (dal 7 p.t. Kolarov 5,5; dal 6 s.t. Dzeko 5,5), Tevez 7 (dal s.t. Lescott sv), Silva 7; Aguero 6,5. PANCHINA Pantilimon, Sinclair, Rekik, Razak. ALLENATORE Mancini 7. AMMONITI Aguero ek. Touréper gioco scorretto. ARBITRO Marriner 6. NOTE Spettatori Tiri in porta: 6-7. Tiri fuori: 6-7. Angoli -7. In fuorigioco: -. Recuperi: p.t.; s.t. Javi Garcia, al centro, 5 anni, segna di testa il gol dello 0- IPP Il popolo di Mancio Ma c è dell altro ed è il tributo popolare allo stesso Mancini. Il popolo del Manchester City lo ha acclamato più volte, ieri. Un avviso ai dirigenti, soprattutto a quelli che vorrebbero cambiare guida la prossima estate per affidare la squadra a uno dei tanti nomi accostati al City in questi mesi, Guardiola e Mourinho su tutti. La gara è stata spettacolare. Il City ha sofferto soltanto nei primi dieci minuti, ma il gol di Aguero ha rotto gli argini e per il Newcastle è stata notte fonda. L -0 è nato nella prima di una serie di azioni in verticale lungo la corsia destra che hanno devastato il Newcastle. Lancio di Yaya Touré, inserimento di Nasri, assist perfetto per Aguero. È partito allora il solito festival delle occasioni sprecate, con Tevez e Aguero a divorare gol su gol. Il -0 è stato figlio di un angolo calciato da Silva: zuccata di Javi Garcia, Krul in ginocchio. Gioielli e sprechi L infortunio di Nasri problemi all'inguine e l inserimento di Kolarov hanno inceppato il gioco del City. Il Newcastle è ripartito con l animo indemoniato e Demba Ba ha fulminato di testa Hart. Il furore della squadra di Pardew ha entusiasmato il pubblico del St. James Park, ma, superata la tempesta, il Manchester City è tornato in cattedra. Il - è stato un gioiello di calcio puro: servizio in corridoio di Silva, allungo e assist di Zabaleta, tocco di Yaya Touré. Aguero due volte e Dzeko hanno mancato il poker. Mancini respira, ma non si accontenta: «Quando fallisci sette-otto palle gol, non puoi essere soddisfatto. Abbiamo giocato bene, ma non dobbiamo sprecare così tanto. Questa vittoria vale doppio perché arriva dopo il k.o. immeritato nel derby. La Premier League è ancora lunga e possiamo vincerla». Il bis, se ci sarà un bis, avverrà al novantanove per cento senza Balotelli. LA 7 a GIORNATA Newcastle- Man. City -; Liverpool- Aston Villa -; Man. Utd- Sunderland -; Norwich- Wigan -; QPR- Fulham -, Stoke- Everton -. Oggi: Tottenham- Swansea; WBA- West Ham. Domani: Reading- Arsenal S Classifica: Man. Utd ; Man. City 6, Chelsea* 9; Everton 7; Tottenham*, WBA* 6; Norwich 5; Arsenal*, Stoke ; Swansea* ; West Ham*, Liverpool ; Fulham 0; Aston Villa 8; Newcastle 7; Sunderland 6; Southampton*, Wigan 5; QPR 0; Reading* 9 (*una gara in meno) LE ALTRE GARE O GOL PER VAN PERSIE La gioia del Manchester United capolista in Premier AP United a valanga Liverpool a terra QPR, prima gioia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lezione di praticità all Old Trafford: il Manchester United impiega 6 minuti per rispondere al City e mantenere il comando della Premier con 6 punti di vantaggio. Il Sunderland è liquidato in un ora. L -0 di Van Persie - o gol in Premier - lancia la squadra di Ferguson. Al 9 arriva il -0 di Cleverley, al 59 il -0 di Rooney su assist di Van Persie. Il Sunderland trova il gol con Fraizer Campbell un minuto dopo il trionfale ritorno di Vidic, festeggiato dal popolo dell Old Trafford: il difensore mancava da tre mesi. Negli ultimi venti minuti lo United rischia grosso, ma i limiti in attacco del Sunderland evitano guai seri. Ferguson è soddisfatto: «Per un ora abbiamo giocato un calcio spettacolare. Avremmo potuto segnare molto di più. Poi però ci siamo rilassati e questo calo avrebbe potuto complicarci la vita». Liverpool k.o. La maglia nera della giornata è il Liverpool, umiliato all Anfield dall Aston Villa, che vince - trascinata dalla coppia Benteké (doppietta)-weimann. I Reds segnano nel finale con Gerrard, ma la batosta è pesante e rende più amara una stagione già difficile. L altra squadra di Liverpool, l Everton, pareggia in casa dello Stoke, ma rischia di perdere per qualche turno Fellaini: una gomitata rifilata a Shawcross sarà punita con la prova tv. L allenatore Moyes critica il suo giocatore: «Un gesto inaccettabile». La prima del QPR Il QPR di Redknapp centra la prima vittoria stagionale: superato - il Fulham (doppietta di Taarabt) nell ennesimo derby di Londra. Il QPR è a -5 dalla zona salvezza, ma il successo di ieri riporta speranza nell ambiente. Oggi tocca al Tottenham: gli Spurs ospitano lo Swansea. Giostra di gol? bold MONDIALE PER CLUB LA FINALE Yokohama Blues Il nuovo Chelsea si gioca il mondo Senza le stelle di Monaco, Abramovich con il Corinthians cerca un altra coppa Mata leader, Torres deve fare il Drogba Sembra uno scherzo del destino, ma il Chelsea affronta oggi a Yokohama, in Giappone, la finale del mondiale per club contro i brasiliani del Corinthians senza gli uomini che hanno permesso ai Blues di arrivare a questo punto. Didier Drogba, il fuoriclasse che con i suoi gol e il rigore decisivo a Monaco consegnò la Champions ad Abramovich, si è trasferito in Cina e forse finirà in quella Juventus che ha eliminato dall Europa il Chelsea. Roberto Di Matteo è stato cacciato come un reietto, senza quel minimo di rispetto che andava accordato ad un allenatore capace di vincere in 75 giorni Champions e Coppa d Inghilterra. Terry, il capitano discusso, è infortunato e segue le partite giapponesi dal lettino dell infermeria. Lampard, icona dei Blues, andrà in panchina e presto cambierà aria. Benitez Ci sarà però Rafa Benitez, manager ad interim, nuova stravaganza di un calcio senza vergogna. Lo spagnolo è alla sua terza finale del mondiale per club: una persa (con il Liverpool, contro il San Paolo), una vinta (con l'inter). Oggi, nell ennesima sfida Europa-Sud America, Benitez incrocia nuovamente i brasiliani e tocca ferro: il pronostico è incerto e nel Corinthians c è quel Paulinho che piace a diversi club, Chelsea compreso. COSÌ IN CAMPO YOKOHAMA, ORE.0 GDS Mata L'uomo che può portare i Blues in cima al mondo è però un altro spagnolo, più magro e più talentuoso di Benitez. Mata, gol e assist in stagione, ha incantato nella semifinale con il Monterrey, ribadendo la sua unicità nel gioco del Chelsea. Inventa e segna. Diverte. Detta i tempi. È anche la figura che, con il sostegno psicologico di Benitez, sta rilanciando l'altro spagnolo di questo trittico, Torres, 5 gol nelle ultime tre gare e una profonda ingratitudine nei confronti di Di Matteo, che pure si è dannato l anima per aiutarlo. Torres, magnifico assente nel successo in Champions, può indossare per un giorno i panni di Drogba. Un giorno da Drogba significa non solo fare gol, ma trascinare la squadra. La differenza tra un fuoriclasse e un ottimo giocatore è quella di esserci nei momenti decisivi: che sarà oggi di Torres? bold L ALBO D ORO 000 Corinthians (Bra) 005 San Paolo (Bra) 006 Internacional (Bra) 007 Milan (Ita) 008 Manchester United (Ing) 009 Barcellona (Spa) 00 Inter (Ita) 0 Barcellona (Spa) I BRASILIANI Tite: «Una gara senza errori, e ci prendiamo il trofeo» Agnelli sacrificali no, ma consapevoli che per fare l impresa serve la partita perfetta. Prima della finale Tite prova a serrare le fila del Corinthians: «Rispettiamo il nostro avversario, ma non significa che pensiamo di partire sfavoriti. Dobbiamo avere coraggio, non commettere il minimo errore. Ma sarò schietto: questa coppa la vogliamo vincere, a tutti i costi». Come arma segreta, c è pure la cabala: Danilo e Fabio Santos infatti nel 005 erano nel San Paolo che beffò il Liverpool di Benitez. «La situazione è simile - ricorda Danilo - ma il passato è passato e ricordarci quella partita non farà la differenza in questa. Loro sono fortissimi, ma possiamo farcela». GLI INGLESI Benitez: «Vinciamo questa, poi apriremo una serie» Una coppa non è per forza un traguardo. Benitez il Mondiale per Club vuole usarlo come trampolino di lancio per il Chelsea: «Se giochiamo come con il Monterrey, con qualità davanti ed equilibrio dietro, conquistiamo questa coppa e accresciamo la fiducia, siamo una squadra che può facilmente vincerne tante in serie». Certo, il ritardo in Premier è pesante ( punti dallo United, con una gara in meno), ma Rafa è convinto: «Non è una corsa a due. Quando ero al Valencia avevamo a -8 a gennaio ma ero convinto che avremmo vinto e così fu. E ora quando guardo in faccia i giocatori, vedo che ci credono. Ma ora non ci penso, siamo concentrati sul Corinthians. Sono compatti, e hanno gente che può fare la differenza. Dietro dovremo stare attenti».

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