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2 Primo piano R Sola al comando Tutta la gioia nerazzurra sotto la Curva Nord al termine del derby vinto domenica sera BOZZANI L Inter rivede Adesso sì che può mirare allo scudetto Però il gioco deve crescere 3 Tre su tre i contrasti vinti da Melo nel derby e tre i falli del brasiliano (ammonito) Sebastiano N ove punti in tre partite, il primato in solitaria. Azzerate le perplessità d agosto, i brutti risultati nelle amichevoli. L Inter vola e gli interisti non li tiene più nessuno. Ieri la Pasticceria Cova di via Monte Napoleone, locale storico, simbolo di milanesità nel mondo, aveva in vetrina le maglie di Icardi e di Melo, e torte nerazzurre varie. Se persino «Cova» si spinge così in là, senza preoccuparsi di perdere clientela milanista o juventina, vuol dire che la gente nerazzurra ha ritrovato il suo orgoglio «bauscia». LA GRANDE DOMANDA Inutile girarci attorno, tutti si chiedono se l Inter sia da scudetto o se le tre vittorie in fila siano state frutto di episodi, di circostanze fortuite e/o fortunate. La risposta non può essere definitiva, siamo soltanto alla terza giornata. Però il derby - vinto con merito, ma se a San Siro fosse uscito un pareggio non ci sarebbe stato nulla da obiettare - il derby, dicevamo, ha tracciato una linea di demarcazione tra l Inter prima di Melo e Perisic e l Inter dopo gli arrivi dei due. L Inter ante-melo e Perisic, vista contro Atalanta e Carpi, non era da scudetto. Quest Inter, con Melo e Perisic, può puntare al titolo, anche se la Roma resta superiore, se non altro perché è reduce da due secondi posti di fila e ha un impianto più collaudato. No, la Juve non l abbiamo dimenticata. La Juve, a meno otto dalla cima, ma con 35 partite da giocare, rimane la Juve. MELOMANIA Nella Milano interista è deflagrata la «Melomania». Felipe - che non ha mai gradito il modo in cui venne congedato dalla Juve - ha voluto a tutti i costi l Inter per prendersi la sua rivincita in Italia. «#Amala», ha twittato dopo la vittoria col Milan, e il cinguettio ieri sera galoppava verso i 7 retweet. Interisti pazzi di Melo al primo colpo. Il brasiliano ha portato chiarezza dove c era incertezza. Kovacic aveva le doti e difettava di personalità. Medel interpreta il ruolo di regista come guardianaggio, Brozovic è un altra cosa. Gnoukouri promette bene, ma resta un ragazzo. Melo ha fatto subito valere il peso dei suoi 32 anni, della sua cattiveria e della sua visione geometrica semplice, Melo e Perisic hanno alzato il livello agonistico e tecnico, ma troppe concessioni in fase difensiva. Tante qualità individuali, poco «collettivismo» Roberto Mancini, 5 anni REUTERS però efficace. C è da chiedersi che cosa accadrà quando Miranda ritornerà al centro della difesa. Medel, che l ha sostituito nel derby, si riaffaccerà a centrocampo? E in quale veste? Mancini, nel forum pre-derby in Gazzetta, ha detto che i due, Medel e Melo, possono giocare assieme, col cileno «play» e col brasiliano interno. Sradicare Melo dal cuore della mediana, quantomeno il Melo visto l altra sera, potrebbe essere un peccato. In ogni caso Felipe ha un problema, la sua ostentata cattiveria. La durezza va mostrata in campo, non esibita a parole in zona interviste o sui social, sennò si rischia di finire in cima alla lista nera che ogni arbitro elabora nella propria testa. Melo eviti atteggiamenti da spaccone, l Inter metta a bilancio il rischio di chiudere partite in inferiorità numerica. PERI-SI, MA DOVE? L altro acquisto cambia-inter, Ivan Perisic, non ha avuto lo stesso impatto di Melo. Il croato è considerato un attaccante polivalente. Nel derby Mancini l ha impiegato come trequartista e ha ricevuto in cambio una prestazione ordinata, senza acuti. Il miglior Perisic lo ricordiamo in fascia sinistra, ragion per cui c è da IL GIORNO DOPO Mancini: «Non cambia nulla». Thohir: «Orgoglioso di tutti» Il tecnico: «Ranocchia? Fossi in lui ci rimarrei male». Il presidente dagli Stati Uniti: «Che atmosfera fantastica a San Siro» Matteo Brega INVIATO A RHO-PERO (MI) «F a piacere aver vinto il derby, però è ancora lunga, non cambia nulla». Roberto Mancini si prende i complimenti, li impacchetta e li mette in tasca. «Fa piacere per il presidente Thohir anche se non era presente, spero si sia divertito, e anche per Moratti. Il giorno dopo del derby mi sento come Il presidente dell Inter Erick Thohir, 45 anni ANSA appena terminato il match ha continuato il tecnico dell Inter. Cambierebbe qualcosa solo se fossimo all ultima giornata di campionato». Tre vittorie su tre, la Juve a -8, la miglior difesa del campionato. Tanti ingredienti per sentirsi soddisfatti. «I risultati aiutano e avvantaggiano nel lavoro quotidiano. Ma il primato non modifica il piano di quello che dobbiamo fare». Mancini è intervenuto ieri a Expo nell ambito di un progetto che lega Italia e Turchia con Kinder, da sempre impegnata nel sostegno allo sport giovanile. RANOCCHIA La buona prova di Medel come centrale difensivo ha di fatto arretrato Ranocchia nelle gerarchie del reparto di un altro gradino. «Se io fossi Andrea cosa farei? Ci rimarrei male, ma farei di tutto per mettere in difficoltà il mio tecnico. A volte comunque la colpa è anche del giocatore, mica solo di chi allena. E non mi riferisco a Ranocchia, ma in generale nel calcio». La consapevolezza non lo abbandona mai: «Le cose per noi non cambiano in 4-5 giorni, ci vuole tempo per tutti i nuovi. La Juve? Se non vincerà il campionato sarà comunque lì in alto. I 9 punti ci danno tranquillità. Melo ha fatto una grande partita e sono felice per Guarin. Siamo una squadra muscolare? Sì, ma anche le squadre muscolari hanno bisogno di giocatori tecnici...». LE PAROLE DEL PRESIDENTE Nel pomeriggio poi sono arrivate le parole del presidente Erick Thohir. «La vittoria contro il Milan è un grande risultato per il nostro club, soprattutto in considerazione del fatto che siamo solo alla terza giornata. Abbiamo diversi giocatori che devono ancora ambientarsi e molti che sono rientrati stanchi dagli impegni con le nazionali. Penso che abbiano giocato tutti molto bene. Sono orgoglioso della squadra e, ovviamente, dei nostri tifosi, che ci hanno fatto fare numeri da record creando un atmosfera fantastica a San Siro e dando un grande supporto a Roberto Mancini e ai suoi ragazzi. Sono felice per il lavoro fatto dal club sul mercato. Abbiamo creato un buon mix con giovani di talento e giocatori di esperienza. Quando avranno la possibilità di conoscersi meglio e di creare la giusta amalgama saremo ancora più forti. Subito dopo la partita ho chiamato Mancini e Bolingbroke per congratularmi con loro e con tutto il team».

3 il paradiso domandarsi perché Mancini non opti per il o , con tridente Jovetic, Icardi, Perisic. Il centrocampo muscolare potrebbe sostenere un attacco così strutturato. Curioso il rapporto del Mancio con le fasce. In passato a volte ha allargato Kovacic e Hernanes, esterni contronatura, e domenica ha accentrato Perisic, esterno naturale. Al «Mancio» piace sparigliare le convenzioni. CRITICITA La somma delle qualità individuali è superiore al livello di gioco: a nostro parere qui si annida il problema principale, qui l Inter - anzi, Mancini - deve migliorare. Nel primo tempo di domenica sera la capolista ha mostrato un unica soluzione offensiva, la palla a Jovetic. Pallone al montenegrino e che ci pensasse lui a inventare qualcosa. Nella ripresa si è apprezzata qualche variazione sul tema, però un idea forte di gioco non si è vista. La materia prima è ottima, lo spartito - come direbbe Arrigo Sacchi - non è ancora chiaro. Mancini può lavorarci con calma: come Antonio Conte nella prima stagione sulla panchina della Juve, non deve fare slalom tra campionato e coppe. L altra criticità è rappresentata dalla fase difensiva. Da brividi le palle-gol concesse al Milan in principio di derby, coi centrali aggirati da Luiz Adriano e Bacca. Da censura la scarsa opposizione al Balotelli tiratore, tanto che Mancini, per arginare le Balo-ondate e per conservare il risultato, si è rifugiato nella difesa a tre. CONCLUSIONI Mancini ha dato appuntamento alla decima giornata, quando la classifica sarà più chiara e l estate un ricordo. Saggia decisione, gli archivi confermano che un sacco di volte chi è partito forte è arrivato piano. Ricordarsi della Roma delle dieci vittorie consecutive in partenza, alla fine seconda a meno 7 punti dalla Juve. È UNA SQUADRA COSTRUITA PER FAR ATTACCARE GLI AVVERSARI E POI RIPARTIRE LUIS SUAREZ ALL INTER DAL 96 AL 97 NESSUN OBIETTIVO È PRECLUSO A QUESTO GRUPPO. DA PERISIC ASPETTATEVI PIÙ ASSIST CHE GOL ALESSANDRO ALTOBELLI ALL INTER DAL 977 AL 988 I GRANDI EX NERAZZURRI Matrix: «La qualità è indiscutibile» E Altobelli: «Serve la rabbia della Juve» I mmaginate il football applicato al calcio. Ogni reparto, un tecnico. E sopra tutti il capo-allenatore. È con questa filosofia che abbiamo provato a chiedere a tre scudettati interisti che cosa ne pensano di questo avvio della banda di Roberto Mancini. Marco Materazzi per la difesa (5 scudetti con l Inter), Luis Suarez per il centrocampo (3), e Alessandro Altobelli per l attacco (). MATERAZZI «Lo scudetto è un sogno, il campionato è una lunga corsa a tappe ma questa è una squadra che può arrivare tra le prime di questa Serie A». Materazzi va dritto per la strada più corta, quella diretta. «Contro il Milan, a parte i primi 5 minuti in cui l Inter è stata sorpresa, c è stata poca sofferenza. Si può sempre migliorare, certo, però i buoni risultati aiutano a lavorare meglio e a prendere confidenza». E magari in un annata senza coppe europee c è anche più tempo per prepararsi. «Vero, ne beneficiano la condizione e il gioco continua Matrix. E la qualità di questo gruppo è indiscutibile». Un solo gol subito in tre partite, la miglior difesa, Medel sistemato al centro del reparto arretrato. Riesce quasi tutto. «Gary non me l aspettavo così positivo subito, invece ha dimostrato che si può essere ottimi difensori senza un fisico eccellente. Lui legge le azioni prima degli altri e questo gli consente di anticipare le mosse degli avversari». SUAREZ «Manca ancora molto, troppo, alla fine del campionato. Però visto come gioca l Inter e le difficoltà delle altre grandi, può ambire allo scudetto». Luisito Suarez analizza l insieme della Serie A prima di concentrarsi sui nerazzurri. «Il centrocampo non è il massimo della qualità, ma mi pare che sia una squadra costruita per fare attaccare gli altri e rispondere poi con le ripartenze. Mi auguro che Kondogbia porti un po di qualità nel reparto e chissà anche Perisic per aumentare i rifornimenti a Icardi». Reparto sostanzioso insomma. «Melo dà grande quantità, è più possente e completo di Medel. La squadra è tosta e Mancini ha molte soluzioni in questo reparto. Chissà che magari stia pensando di mettere Medel e Melo davanti alla difesa per liberare tutto il potenziale offensivo e anche i terzini». ALTOBELLI «Nessun obiettivo è precluso a questa Inter». Spillo Altobelli non ha dubbi. «I nerazzurri devono forse giocare con un po di rabbia in più, come faceva la Juventus. La forza dell Inter è rappresentata da Jovetic e Perisic. Il croato lavora molto, ha bisogno di tempo ma credo che da lui ci si debba aspettare più assist che gol. Icardi ancora a secco? Mauro sta crescendo di condizione, aspettiamolo». m.b. Marco Materazzi, 42 anni, ha vinto 5 trofei con l Inter OMEGA fil PROTAGONISTA DI DOMENICA Il giorno di Guarin: «Siamo un gruppo di uomini veri. Sognavo un gol così» Il colombiano ammette: «Ho dormito poco la notte dopo il derby. La dedica è per Thohir, il primo a metterci il cuore» INVIATO A RHO-PERO (MI) D omenica sera ha parlato in campo, ieri si è districato tra dichiarazioni e interviste. È il momento di Fredy Guarin, innegabile. «Non sono riuscito a dormire molto, ma è normale dopo una partita emozionante. Mi sono svegliato con una motivazione in più - ha commentato a Premium Sport -. Ho dedicato il gol ai miei figli e a Max (Della Casa, ndr), che ha passato un momento difficile - spiega il Guaro -. Ovviamente la dedica va anche al presidente, che ci ha sostenuto insieme a un grande gruppo di tifosi. Nel momento più difficile della sua avventura con l Inter, è stato il primo a metterci la mano e il cuore. Ci ha sostenuto e ci ha dato le motivazioni necessarie per andare avanti nel modo giusto. La vittoria è per lui. Speriamo di andare avanti così e di vincere qualcosa alla fine». Il colombiano poi è passato dal canale tematico societario. «Quando c è un gruppo vero di uomini i risultati arrivano di conseguenza - ha detto a Inter Channel -. Il nostro presidente Sopra la festa nello spogliatoio dopo la vittoria. Sotto la fascia di Icardi donatagli da Zanetti ci ha sempre aiutato, poi nei momenti difficili lui è sempre stato il primo a sostenerci e motivarci. Merita per primo la vittoria nel derby, è sempre bello vincere questi match». IL SOGNO E poi svela un piccolo sogno che si è avverato: «Speravo di fare un gol del genere, quando arrivavano le partite contro il Milan pensavo sempre a questo». Poi spazio alle dediche: «Ho dedicato il gol ai miei figli, ma ovviamente è anche per i tifosi». E poi a Tiki Taka: «Chi avrebbe segnato per primo avrebbe vinto, era una partita così. Mancini mi ha sempre espresso la volontà che io rimanessi e anche io. Il primo obiettivo è tornare in Champions, ma pensiamo gara per gara». m.b.

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5 Primo piano R Inter sola al comando MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 clic BALOTELLI DA MENARE? ATTENZIONE, FELIPE I RAGAZZI ASCOLTANO «Balotelli è un campione, è troppo forte. Quindi devo menare. Il calcio è così». Beh, insomma il calcio non è esattamente così. Il calcio prevede un regolamento da rispettare: chi è più forte ha diritto di dimostrarlo senza «essere menato». La cruda confessione di Melo alla fine del derby era anche un modo per ribadire stima nei confronti del rivale. Però Felipe deve mettere in conto che le sue parole crude possono risuonare in modo sbagliato alle orecchie dei ragazzi che guardano ai campioni per orientare i proprio comportamenti. Devono dedurre che i più bravi vanno picchiati? No, il calcio non è così. Meglio scegliere con più attenzione le parole pubbliche. Il Melo della discordia ha messo d accordo tutti Criticato dai più, ma fortemente voluto da Mancini, il brasiliano nel derby ha stupito perfino Moratti: è il collante del mosaico Inter Luca F elipe Melo è un po come il fegato alla veneta. O lo adori o lo detesti. Malgrado lo scetticismo che ha circondato il suo arrivo, il 32enne di Volta Redonda si è preso Milano in pochi giorni e l Inter in una notte. Oltre alla fede e al carattere, lo guida appunto il sacro fuoco di chi vuole smentire troppe voci critiche. Perché la stagione è ancora molto lunga, certo, ma il derby ha lanciato un segnale chiarissimo. Perso Yaya Touré, Roberto Mancini ha ottenuto nell ultimo giorno di mercato il totem che faccia da collante e dia un senso alle altre preziose tessere del mosaico nerazzurro. MORATTI, CARISMA E BALO «Sono meravigliato dell utilità di Felipe Melo, faccio i complimenti a Mancini per aver insistito nel volerlo» ha detto ieri il socio di minoranza Massimo Moratti. Anche lui prima forse era perplesso all idea di spendere soldi (pochi, invero) per un ex juventino, sul viale del tramonto e abbonato ai cartellini. Che inoltre avrebbe tolto spazio a Medel e al rampante Gnoukouri. Domenica sera tutti però hanno capito che Melo è speciale. A livello tecnico, con recuperi, lanci lunghi, dribbling e quella bussola fondamentale soprattutto quando il Milan, bravissimo ad attaccare gli spazi, prendeva l avversario d infilata. A livello di esperienza, per come ha sopperito ad una condizione carente - è al 6-7% - con trattenute e ancate appena sopra il limite della legalità. Ma soprattutto sul piano del carisma. Quello ce l hai oppure no. E lui nella pentola deve esserci caduto da piccolo, visto come nel derby ha ruggito contro tutti e subito fiutato il nemico numero uno. Appena è Felipe Melo, 32 anni, in azione durante il derby di domenica. Sopra è contro Luiz Adriano GETTY entrato Mario Balotelli, lo ha timbrato con due colpi di avvertimento. «Quando c è con la testa, è uno dei più forti al mondo. Dovevo menare, menare» la sua spiegazione a fine match. JU-JITSU E AMICO VERO Il manifesto dello strafottente che Mancio ha tanto voluto anche per trasformare in grinta il buonismo di diversi compagni reduci da una stagione «da boy scout». Il bello è che l «animale» Melo nel privato lascia spazio al perfetto padre di famiglia, con zero vizi, qualche hobby (carne, playstation e Ju-Jitsu) e la riconoscenza verso i veri amici. Tra questi c è Agostino Alessio, il fisioterapista conosciuto ai tempi del Galatasaray e diventato come un fratello. Anche a lui è andata la dedica post derby, dopo i mille massaggi - quello di ieri abbinato a una seduta in piscina con acqua calda - a ritemprare un fisico bestiale che pure contro il Milan per un attimo ha ceduto ai crampi, dovuti anche allo stress di debuttare in un derby, al termine di un estate in cui oltre alla perdita del nonno (un secondo padre) Felipe ha dovuto affrontare la paura di non colorare di nerazzurro il suo sogno. Ad «Ago» Melo si era affidato anche a novembre, per recuperare da un intervento per rimuovere un ernia discale. IL FELIPRIVATO «Amala!» ha twittato ieri Felipe con efficace sintesi interista. Così come ama i tre figli che sua moglie settimana scorsa ha recuperato a Istanbul. Li ha subito iscritti a una scuola internazionale e per evitare loro una fredda stanza d albergo è già entrato in un appartamento a City Life, in attesa che terminino i lavori nella vera casa, in zona San Siro. Perché Melo va di fretta. I tifosi dell Inter se ne sono accorti. Gli avversari stanno iniziando. QUI APPIANO Miranda e Jesus sono recuperabili contro il Chievo Si lavora a pranzo Joao Miranda, 3 anni, difensore brasiliano FORTE Allenamenti alle 2.3, orario del match del Bentegodi. Già in vendita i biglietti per Inter-Juve U n sorriso arriva anche dalla Pinetina. C è infatti ottimismo per il recupero di Miranda e Juan Jesus in vista della trasferta di Verona. Teoricamente sotto osservazione c era anche Perisic, uscito nel finale del derby per un affaticamento al polpaccio. Il croato però aveva semplicemente finito la benzina. E ieri ha svolto il consueto lavoro defatigante insieme agli altri titolari. OTTIMISMO BRASILIANO Solo fisioterapie (strumentali e manuali) invece per i due brasiliani. Jesus contro il Milan ha prima preso una tacchettata che gli ha perforato lo scarpino e tagliato il dorso piede sinistro (vicino alle dita) e poi, causa entrata da dietro di Kucka, una distorsione alla caviglia. Domani, alla ripresa, verrà fatto il punto. Ma JJ ha un fisico bionico e al Bentegodi potrebbe esserci. Stesso discorso per Miranda, che tra domani e giovedì farà il test decisivo. Proverà cioé a correre per testare le risposte del ginocchio destro, vittima di una distrazione al legamento mediale durante l amichevole di martedì scorso tra Brasile e Stati Uniti. Ieri Miranda stava molto meglio, da qui l ottimismo in vista di domenica. Ma tutto passa appunto dalle risposte del campo. Non verranno comunque corsi rischi. Anche perché il jolly Medel ha dato ottime risposte pure da centrale difensivo. SVEGLIA, JUVENTUS E THOHIR Domani è in programma una doppia seduta. Per abituare il gruppo all insolito orario del match contro il Chievo, Mancini ha fissato tutti gli allenamenti settimanali alle 2.3. Domenica infatti ci sarà da svegliarsi alle 8 per fare colazione (abbondante) alle 9. Che l Inter sia proiettata sul futuro lo dimostra il fatto che già da oggi alle 4 scatterà la prima fase della vendita dei biglietti per la sfida interna contro la Juventus, in programma il 8 ottobre. match cui difficilmente assisterà Erick Thohir. Il presidente vedrà sicuramente Inter-Fiorentina (27 settembre), ma potrebbe arrivare in tempo anche per l impegno infrasettimanale contro il Verona, il 23. lu.tai.

6 Serie A R Il nodo tattico 6 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT Berlusconi fa il borsino: il Milan piace, il Portello no Silvio Berlusconi, 78 anni, ha comprato il Milan nel 986 e ha vinto tutto ANSA «Ho visto un bel derby. Con Mr.Bee chiudiamo presto e faremo insieme una grande squadra. Restiamo a San Siro» Mario Pagliara Marco Pasotto MILANO «I nsieme faremo un grande Milan». Promessa suggellata da un abbraccio davanti a tutti gli ospiti della serata: amici, politici e sportivi. Silvio Berlusconi ieri sera ha consegnato informalmente il 48% del suo Milan nelle mani di Mr. Bee. Una sorta di investitura che Silvio ha voluto dare al finanziere cino-thailandese a pochi giorni dalla scadenza per la chiusura dell operazione, fissata per fine mese. L occasione è stata la festa per il compleanno di Licia Ronzulli, esponente di Forza Italia, che in questi mesi ha fatto da intermediario fra Arcore e Bangkok. L abbraccio è andato in onda al Palazzo delle Stelline, teatro dell evento e soprattutto del secondo faccia a faccia di giornata fra Berlusconi e Taechaubol. Il primo risaliva al pomeriggio: Bee, arrivato a Milano assieme alla famiglia dop o u n l u n g o weekend in Toscana dove ha festeggiato i 4 anni, intorno all ora del the si è presentato ad Arcore con la moglie Susie. Si era sparsa subito la voce che si trattasse di un summit decisivo ai fini del closing, ma non è stato così. I dettagli della trattativa sono stati già tutti perfezionati in Sardegna il primo agosto: adesso manca solo il sigillo con il closing. E stata una visita di cortesia, prima di cambiarsi d abito e varcare l ingresso del Palazzo delle Stelline. LA SOGLIA 48% Berlusconi dovrebbe cedere entro la fine di settembre il 48% del Milan alla cordata di mr. Bee BUON MILAN Taechaubol si è limitato a recapitare un telegrafico «ci siamo visti soltanto per salutarci», mentre Berlusconi prima di entrare si è intrattenuto con i cronisti spiegando meglio la situazione: «Credo che la firma ormai sia solo quasi una formalità, con Bee abbiamo trovato diversi punti di collaborazione. E una persona che mi piace molto e con cui si potrà fare un ottimo lavoro. Si tratta di un operazione assolutamente sensata, che prevede un piano di commercializzazione in Oriente molto serio, che dovrebbe portare un incremento di entrate per il Milan addirittura superiore a milioni l anno. Se il closing avverrà il giorno del mio compleanno (il 29 settembre ne compirà 79, ndr)? No, due giorni più avanti, e poi io ho un età in cui non si fa più festa...». Quindi, la data per il passaggio delle quote dovrebbe essere rispettata. Berlusconi ha poi parlato anche di calcio giocato: «Il derby? Ho visto finalmente una bella partita e un buon Milan. Il pari sarebbe stato più giusto. Ho appena chiamato Mihajlovic per fargli i complimenti. Ho apprezzato tutti i giocatori, anche Balotelli. Rafforza la nostra rosa. E stato Mihajlovic a parlargli, definendo regole di comportamento molto precise. L allenatore ha garantito per lui. Per quanto mi riguarda ci ho parlato, gli abbiamo dato la possibilità di tornare ad essere ciò che non è più. E l ultima occasione per diventare un campione». Berlusconi poi conferma il grande pessimismo sullo stadio al Portello: «Sono intervenute molte cose negative, immagino che prevarrà il sentimento verso San Siro. Anche Mr. Bee guarda con simpatia la possibilità di restare al Meazza». Orientamento di Bee peraltro noto da un po, detto e scritto in più occasioni. STADIO Ieri, peraltro, è stata una giornata importante per il progetto al Portello. Il Comitato esecutivo di Fondazione Fiera Milano (una sorta di suo Cda) ha ufficializzato le questioni poste dal Milan sulle bonifiche del sottosuolo, il tema della discordia sul quale sta per saltare tutto e sul quale Fondazione resta irremovibile: spettano al Milan senza se e senza ma, a fronte della richiesta del club di approfondimenti per valutare il tipo d intervento. Il presidente di Fondazione, Benito Benedini, ha ottenuto dal Comitato il mandato ad avviare una trattativa-bis con il Milan «per verificare l ufficialità delle posizioni», come filtra da Fondazione. In sostanza, Benedini proverà sì un recupero lampo, molto difficile in questo momento, ma l intenzione è trovare un accordo consensuale con il Milan per arrivare alla revoca della vittoria senza lo spargimento di sangue rappresentato da un eventuale guerra in tribunale. HA DETTO E UN PARTNER MOLTO GRADITO. SI STA COMPORTANDO DAVVERO BENE SU BEE TAECHAUBOL BROKER THAILANDESE GLI HO TELEFONATO PER FARGLI I COMPLIMENTI DOPO IL DERBY SU SINISA MIHAJLOVIC ALLENATORE MILAN MIHAJLOVIC HA GARANTITO PER LUI. NEL DERBY MI E PIACIUTO SU MARIO BALOTELLI ATTACCANTE MILAN LE TAPPE DELLA VICENDA NUOVO STADIO 4 NOVEMBRE 24 LA PRIMA PROPOSTA Barbara Berlusconi incontra i manager di Fiera per lo stadio al Portello: è il primo contatto, il Milan dovrà ora avanzare la sua proposta di acquisto e poi aprire un tavolo con il Comune di Milano per rendere compatibile lo stadio nel piano regolatore. DICEMBRE 24 PROPOSTA FORMALIZZATA Il Milan risponde al bando per la riqualificazione e la valorizzazione del Portello lanciato il 4 ottobre da Fondazione Fiera, formalizzando di fatto la sua proposta: Barbara Berlusconi e Fondazione Fiera entrano così nella fase operativa. FEBBRAIO 25 ARRIVA L OK DEL COMUNE Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, conferma la disponibilità verso il progetto del nuovo impianto rossonero: «Lo spazio c è. E ne guadagnerà la città. Sarà uno stadio aperto tutti i giorni e non solo la domenica» 7 LUGLIO 25 L OK DI FONDAZIONE FIERA «Il presidente di Fondazione Fiera, con l unanime consenso del Comitato esecutivo, comunica la decisione di assegnare il progetto di riqualificazione del padiglione -2 del Portello alla proposta pervenuta da A.C. Milan-Arup Italia». 2 SETTEMBRE 25 AUMENTANO LE PERPLESSITA Berlusconi, dopo le analisi dei tecnici di Fininvest e Milan, aumenta le perplessità sulla portata economica e sui tempi dell operazione Portello. Ad agosto si era già aperta la frattura tra il Milan e Fondazione Fiera sul tema delle bonifiche. DI NUOVO PROTAGONISTA Montolivo riparte dal derby: «Meritavamo di vincere» Mihajlovic l ha preferito a De Jong e il capitano ha risposto alla grande: «Fiduciosi dopo una prestazione così» MILANO M ihajlovic l ha fatto capire chiaramente nel dopogara: «Per me sarebbe stato molto più facile mettere De Jong». Traduzione interlineare: scegliere Montolivo poteva avere il sapore della scommessa, e se davvero lo è stata, be, l ho vinta. L hanno vinta in due, ovviamente. Perché lui ha avuto il coraggio di credere in Riccardo quando pochi altri l avrebbero fatto (soprattutto in una partita così particolare), e Riccardo si è semplicemente mostrato all altezza. Se per lui inizierà l ennesima vita calcistica stavolta finalmente davanti alla difesa, il ricordo andrà sempre a questo derby. FOSFORO Allenatore e capitano si giocavano moltissimo, è evidente. Il primo la responsabilità di una scelta molto delicata, il secondo l opportunità di dimostrare di esserci ancora. Potrebbe davvero essere la fine di un incubo iniziato il 2 giugno di un anno fa, con la frattura della tibia sinistra in Nazionale. Un infortunio lungo, da cui Riccardo ha faticato a riprendersi. Da quel momento è iniziato il calvario fatto di lunghe cure, e poi, di un rientro più faticoso del previsto. Anche le ultime prove estive non sono state confortanti, specialmente quella di Mantova. Mihajlovic però ha deciso di puntare su di lui nel derby. Prendendo la scelta più difficile, per dirla con le parole di Sinisa. Serviva fosforo, là in mezzo. E magari anche qualche inserimento che De Jong non Riccardo Montolivo, 3 anni può garantire per caratteristiche. Montolivo ha smistato palloni, ha badato al concreto ed è pure andato al tiro tre volte. Già, De Jong. Adesso per Mihajlovic si pone un problema piuttosto consistente. Nigel, oltre a essere un idolo dei tifosi, pone anche una questione filosofica: gli è stato rinnovato il contratto fino al 28 RRiccardo ha dato fosforo in mezzo, smistando molti palloni: per lui anche tre tiri ben sapendo che in un centrocampo a tre può giocare soltanto da centrale. E adesso Mihajlovic dice che lui e Riccardo, nel , non sono compatibili. Bel problema. Probabilmente Sinisa sceglierà in base alle caratteristiche dell avversario, ma c è una sola poltrona per due. Per adesso Riccardo non ci pensa. Conta solo essere rientrato. «Dovevamo vincere noi, ma il derby è stato equilibrato e bello. Rammaricati per il risultato ma fiduciosi per la prestazione», ha scritto ieri sui social. Non resta che attendere la prossima scelta di Mihajlovic. m.pas.

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9 Serie A R Il personaggio Il nuovo Balo parla da leader e tira su il Milan «Fiero di voi» Dopo l ottimo esordio nel derby Mario incoraggia i compagni: «Uniti nelle vittorie e nei k.o.». E Galliani: «Con quel tiro è unico» 26 i palloni toccati nel derby da Balotelli (in campo per 28 minuti). Uno in più di Bacca (dentro per 62 ) e tre in meno di Luiz Adriano, in campo per 9 Alessandra Gozzini MILANO B alo ha fatto felice Berlusconi e messo k.o. Sinisa, mentre a Galliani non ha suscitato alcuna reazione particolare: «Complimenti a Mario? E per cosa, ci mancherebbe altro! Uno con quelle qualità, con quel calcio unico al mondo, non solo deve far bene come con l Inter, ma di più! Deve solo convincersi lui». Tornando ad Arcore va segnalato il buon umore del presidente, soddisfatto della prestazione di Mario (e del resto del gruppo): Silvio non era a San Siro ma certi colpi si ammirano bene anche in tv. A San Siro c era invece Sinisa, che a bordo campo in maniche di camicia (8 gradi con altissima percentuale di umidità) si è scaldato per le giocate di Balo finendo per ammalarsi. Miha è in generale rimasto soddisfatto del gioco di tutta la squadra ma questo non è bastato a evitargli l influenza: ieri l allenatore è rimasto a casa malato, la seduta post derby è così stata diretta dal vice Nenad Sakic. FOTO E SEDUTA Ieri Mario è tornato subito in campo: in mattinata si è allenato con le riserve del derby sul rialzato di Milanello. Prima aveva spedito in rete un messaggio da leader, eccezione che nell utilizzo dei social gli è ampiamente concessa. Balo non deve toccare questioni extracalcistiche o svelare i segreti dello spogliatoio, su Instagram si era invece limitato a una foto del discorso pre gara del capitano Montolivo, con la squadra stretta a cerchio sul campo, e sotto ampia didascalia. Per Mario il «risultato è bugiardo. Fiero dei miei compagni lo stesso. Così, UNI- TI nelle battaglie, nelle vittorie e nelle sconfitte. COSI UNITI. Sempre e solo in questa città soprattutto: FORZA MILAN SEMPRE E COMUNQUE», con in maiuscolo l appello all unità e la rivendicazione della fede rossonera, concetti che gli erano valsi oltre 75mila «mi piace» e quasi quattromila commenti (non tutti proprio favorevoli). Già a fine partita Balotelli aveva replicato ai fischi della Nord mostrando orgogliosamente la maglia rossonera (e un labiale difficile da leggere, sempre ripetere «è questa, è questa»): in campo Mario aveva ricevuto altre cortesie da Felipe Melo e non solo (in meno di mezz ora ha preso più falli, 4, di tutti gli altri compagni in campo 9 ), senza però mai LA GARA DI BALO TOCCHI PER ZONA Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla ATTACCO DRIBBLING RIUSCITI 3 OCCASIONI CREATE 2 FALLI SUBITI TIRI PALLE RECUPERATE PASSAGGI VERTICALIZZAZIONI (con un palo) GDS scomporsi. «Gli unici complimenti che gli faccio, questi sì, sono per non aver reagito» chiude Galliani. In generale è spiccata la volontà del club di tenere bassi i toni su Mario e di considerarlo un giocatore esattamente come gli altri. Balo si è adeguato solo in parte: anche due sere fa, all ingresso in campo, aveva la cresta spalmata in testa e non sparata in aria. Per il resto, fin dal primo pallone toccato, ha scelto un comportamento fuori dal comune: nella punizione battuta appena messo piede in campo, e in generale in tutti gli altri tocchi (26 i palloni giocati, uno in più di Bacca, tre in meno di Luiz Adriano in campo 9 ) Balo ha dimostrato di non essere proprio uno qualunque. MOSQUITOS Mario, sprovvisto di patente, ieri era arrivato a Milanello accompagnato dall amico Antony. Non sorrideva (come nessun altro giocatore che è reduce da una sconfitta nel derby) ma di umore disteso. Sul prato aveva poi litigato di brutto e preso a sberle i «mosquitos» che in certi periodi dell anno, come quello attuale, transitano in zona con grandissima frequenza. Per Balo, più fastidiosi di Melo. Mario Balotelli, 25 anni, stringe a fine derby la maglia rossonera poi mostrata al pubblico interista INSIDE Una possibile soluzione per far giocare insieme Bacca, Luiz Adriano e Balotelli che partirebbe da sinistra MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT DIEGO LOPEZ ABATE 9 fla TATTICA Il tridente è possibile? Mario a sinistra o falso nove G.B. Olivero MILANO N on è un idea che a Sinisa Mihajlovic piaccia molto: aggiungere Balotelli a Bacca e Luiz Adriano per adesso è solo un progetto estremo, una specie di mossa della disperazione in caso di risultato negativo. Anzi, molto negativo: nel derby, infatti, pur sotto di un gol, Mihajlovic ha preferito inserire Balotelli al posto di Bacca lasciando in campo il pessimo Honda. Un errore, secondo gran parte degli osservatori. Una scelta legata alla volontà di non alterare certi equilibri tattici, ha detto il tecnico. Che comunque non può rifiutare a priori l ipotesi di un tridente e a Milanello lavorerà per trovare una soluzione. DA SINISTRA AL CENTRO Quella più semplice vede Balotelli nel ruolo di punta di sinistra con Bacca a destra e Luiz Adriano in mezzo. Detto che le posizioni dei due sudamericani sono intercambiabili, partendo da sinistra Mario può accentrarsi e tirare (come ha fatto in occasione del palo contro l Inter), aprire spazi per la mezzala e il terzino e vestire quasi i panni del trequartista. Balotelli potrebbe giocare di sponda con i compagni che arrivano da dietro e lascerebbe Bacca e Luiz Adriano più vicini all area di rigore e alla porta. FALSO NOVE Un altra soluzione, meno immediata ma più affascinante anche per l evoluzione della carriera dell attaccante italiano, potrebbe prevedere Balotelli come falso nove: Bacca a destra, Mario al centro, L.A. a sinistra. Poi Balotelli arretrerebbe andando incontro al portatore di palla o ricevendo un lancio e da lì dovrebbe orchestrare la manovra del Milan. E un compito che negli anni Ibrahimovic, un campione che Mario ha sempre visto come un punto di riferimento, ha imparato a svolgere benissimo. Balotelli ha il fisico e la tecnica per difendere la palla e per gestirla nel modo migliore. Sarebbe anche un modo per metterlo davvero al centro del gioco rossonero e responsabilizzarlo ancora di più. Ma il primo passo è tornare in campo con lo stesso spirito dimostrato nel derby. ZAPATA BERTOLACCI (Kucka) ROMAGNOLI DE JONG (Montolivo) LUIZ ADRIANO BACCA ANTONELLI BONAVENTURA (Bertolacci) BALOTELLI L AUTOBIOGRAFIA Gerrard: «Una battaglia persa Mario fa troppe cose sbagliate» L ex capitano del Liverpool: «Talento sprecato Mou aveva ragione, è inallenabile» S teven Gerrard è la bandiera del Liverpool: a maggio scorso ha dato il commosso addio ad Anfield dopo 7 anni, una Champions, una Coppa Uefa, una Supercoppa europeo e vari altri trofei. Gerrard era cresciuto nelle giovanili Reds, senza mai andarsene. Ha incrociato decine di compagni, Balotelli compreso: questa è una parte di ciò che Steven scrive a proposito di Mario nella sua autobiografia («My Story»): «Certa gente mi ha chiesto se accomunerei Balotelli a Diouf, due tra i principali acquisti flop del Liverpool, e io ho sempre risposto di no: io Mario lo rispetto, Diouf no. Diouf lavorava duro ma era insopportabile. Balotelli invece mi faceva sorridere, e ho sempre avuto la speranza nascosta che un giorno iniziasse a svoltare la carriera e a dare continuità al suo talento...verso metà agosto dell anno scorso Brendan Rodgers mi parlò al campo di allenamento: Sai mi fa, ci sono saltati un paio di obiettivi di mercato, sono rimasto senza più opzioni e ho dovuto fare una scommessa. La mia scommessa si chiama Balotelli. Non l avevo mai incontrato ma avevo sentito le storie sui fuochi d artificio e Mourinho che lo definiva inallenabile. Mi pareva un calciatore di qualità ma la sua carriera sembrava un enorme spreco di talento. Quando aveva segnato il gol vittoria contro l Inghilterra giusto un IL LIBRO Quanti aneddoti in 7 anni di Reds Nel mirino c è anche Benitez Balotelli e non solo. Nel libro «My story» Gerrard racconta personaggi e aneddoti dei suoi 7 anni al Liverpool. L ex capitano parla di Xabi Alonso, di Kroos e Carragher, e non risparmia frecciate all ex tecnico Benitez mese prima ci aveva dimostrato che se gioca al suo meglio è un giocatore difficilissimo da marcare. Risposi a Brendan che di sicuro era un centravanti grosso e potente. Brendan sosteneva che Balotelli non aveva un altro posto dove andare e per lui sarebbe stata l ultima occasione: gli avrebbe offerto un contratto molto rigido e ogni balotellata sarebbe stata punita... Ricordai a me stesso che non avevo mai accolto con pregiudizi un nuovo giocatore, così feci del mio meglio. La prima impressione che mi fa è quando lavoriamo sulle posizioni difensive e lui dice a Brendan: Io sui calci d angolo non difendo. Non posso, non lo so fare. Stavo cascando a terra. Pensavo: Ma che roba sei? Alto.9, uno degli uomini più forti fisicamente che abbia mai visto sul campo e non difendi sui calci d angolo?. Brendan fu fermo, gli rispose: Beh, ora puoi. E se non lo sai fare, è il momento di imparare. Fu il primo conflitto tra Balotelli e Rodgers, già al primo giorno, e mi parve che Brendan gli tenne testa bene perché Mario cominciò a difendere...tra me e lui non ci sono mai stati attriti, ci prendevamo. Io cercavo di aiutarlo, di cogliere ogni occasione per incitarlo, ma potevo vedere quanto Mourinho avesse ragione quando diceva che Mario è inallenabile. Ha il talento di un calciatore di livello mondiale ma non riesce mai a metterlo in pratica a causa della sua mentalità e di chi gli sta intorno. È sempre in ritardo, vuole sempre attenzioni, scrive cose che non dovrebbe scrivere sui social. Il problema è che non lavora abbastanza duro giorno dopo giorno, con lui combatti sempre una battaglia persa: fa troppe cose sbagliate».

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13 ChampionsR Gruppo D, a giornata MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 City, profondo celeste Ora manca solo l Europa Da club del popolo e «perdente» a quinto più ricco al mondo. È l effetto Mansour, che ha portato vittorie e strutture. Però la Champions resta tabù 2 3 milioni di persone. Mansour, che rilevò il club il primo settembre 28 dall ex premier thailandese Thaksin Shinavatra, ha fatto del Manchester City una squadra dove non tramonta mai il sole: le società satelliti del New York City, degli australiani del Melbourne City e dei giapponesi dello Yokohama Marinos sono le costole finanziarie che permettono di aumentare il popolo dei tifosi e di pompare denaro per le casse. Lo sceicco non è un mecenate, ma un monarca che sa fare bene i suoi conti. Ha avuto l occhio lungo. Comprò il Manchester per lanciare la compagnia aerea Etihad e promuovere Abu Dhabi come alternativa vacanziera negli Emirati Arabi della più celebre Dubai. I suoi analisti preventivarono uno stanziamento da un miliardo di euro per centrare l obiettivo e non hanno badato a spese, completando l opera con lo storico accordo commerciale siglato l 8 luglio 2 per sponsorizzare lo stadio, ribattezzato Etihad. Un operazione da 5 milioni di sterline, che ha superato anche l affare Emirates-Arsenal e sul quale l Uefa in nome del fair play finanziario avviò un inchiesta, conclusa con un nulla di fatto. Otto anni dopo, Mansour può dire con il sorriso largo: «Missione compiuta». Oggi Etihad e Abu Dhabi sono nomi importanti in tutto il mondo, basta chiedere all Alitalia. I colpi più costosi DE BRUYNE: 74 MILIONI L ultimo colpo del Manchester City è anche il più costoso: Kevin De Bruyne, preso dal Wolfsburg per 74 milioni di euro STERLING: 63 MILIONI La campagna acquisti del club inglese si era aperta con un altro acquisto clamoroso: l ingaggio dal Liverpool di Sterling per 63 milioni Stefano Boldrini INVIATO A MANCHESTER (INGHILTERRA) IL NUMERO le vittorie del City in casa nelle 4 partite giocate in Champions nella stagione scorsa T utto cominciò con una mazza da cricket: il club fondato nel 88 con il nome di West Gordon Saint Marks, e dal quale sarebbe nato nel 894 il Manchester City Football Club, era dedicato al più inglese degli sport inglesi. Lo scopo fu quello di unire e di distrarre da occupazioni meno nobili gli abitanti della zona industriale di Manchester, a est della città, dove imperversavano le industrie tessili e le condizioni di vita erano degradate. Il cricket è passato, lo spirito della working class è rimasto: il Manchester City è la squadra del popolo. Lo sbarco dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, per tutti semplicemente Mansour, non ha cambiato la scala sociale del tifo. Solo qualche intellettuale non ha gradito altezzosamente il nuovo corso miliardario, ma andate a chiedere ai fan da pub che cosa pensino al riguardo: «Siamo ricchi e vinciamo, che problema c è? Vogliamo tornare ai tempi in cui giocavamo in League One?». Anche in quei tempi, neppure troppo lontani stagione il City non fu mai solo: 3 mila presenze allo stadio furono la media dell annata più bassa della storia dei Citizens. Un record, come quello stabilito nel sesto turno di Coppa di Lega del 934, quando contro lo Stoke si presentarono spettatori, primato assoluto tra i club inglesi. Il City è una seconda pelle e anche la seconda squadra per eccellenza delle altre tifoserie, come ha rivelato un recente sondaggio: la storia, un po sfigata e un po tumultuosa, è invidiata anche da chi tiene per Arsenal o Chelsea. Il popolo del Manchester City ha un animo particolare. E famoso per il suo gallows humour, lo spirito macabro, che ha permesso di attraversare con leggerezza i momenti più burrascosi. BUSINESS Oggi, semmai, il problema è diverso: non lasciarsi travolgere dall onda del successo. Il City è diventato nei sette anni di regno Mansour il quinto club per valore al mondo: la rivista Forbes stima una quotazione di,22 miliardi di euro. L ascesa si misura anche nel seguito sui social: 2 Lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City 2 Lo stadio della squadra, ribattezzato Etihad nel 2 3 La festa per la Fa Cup vinta nel 2: accanto a Carlos Tevez che solleva il trofeo c è Mario Balotelli REUTERS SUCCESSI Travolto dal benessere, il popolo del Manchester City se la gode, dopo decenni trascorsi all ombra dell ingombrante vicino, il Manchester United che con Ferguson ha vissuto un epoca forse irripetibile. Sono arrivati i titoli inglesi nel 22 e 24, la FA Cup nel 2, la Coppa di Lega nel 24 e la Community Shield nel 22, con un fondamentale contributo di Roberto Mancini: con il manager italiano, tre trofei dopo un digiuno di 35 anni. Manca la consacrazione in Europa e per Mansour sta diventando una fissazione, dopo quattro esperienze deludenti in Champions. Per questa ragione ha bloccato Guardiola, annunciato dalla stampa britannica come scontato successore di Manuel Pellegrini dal 26. Mansour ha però sorpreso tutti, offrendo al tecnico cileno il prolungamento del contratto fino al 27. Qui le scuole di pensiero sono diverse: c è chi sostiene che sia stata una mossa per dare forza a Pellegrini dopo mesi difficili e c è invece chi afferma che Mansour abbia voluto dare un altra chance all allenatore che non sorride mai. LUNA BLU Il popolo del City assiste impassibile: Pellegrini o Guardiola, ci sarà sempre da divertirsi. Dopo anni di pane e acqua, banchettare a salmone e caviale riempie la pancia, oltre che gli occhi. Lo stadio, recentemente ampliato, accoglie ora 52 mila spettatori. Il centro tecnico è uno dei migliori del mondo, se non il numero uno. L accademia, con Patrick Vieira allenatore dell Under 2, produce talenti a mani basse. E la luna, come cantano i tifosi del City e il cantante ex Oasis Noel Gallagher, è sempre più blu. AGUERO: 45 MILIONI Nell estate del 2 il Manchester City spese 45 milioni per l attaccante argentino Sergio Aguero, arrivato dall Atletico Madrid OTAMENDI: 44 MILIONI Nell indimenticabile campagna acquisti 25-6 da sottolineare anche i 44 milioni al Valencia per il difensore Nicolas Otamendi I PROBLEMI DEI RIVALI Pellegrini, emergenza a metà: Aguero k.o., Sterling ok Il tecnico del City avvisa i suoi: «Guai a farsi confondere dalla falsa partenza della Juve». Ancora dubbi in attacco INVIATO A MANCHESTER I l pericolo numero uno del Manchester City non giocherà contro la Juve: in giorni difficili per i campioni d Italia, una buona notizia. Aguero, colpito sabato scorso al ginocchio destro da un calcione di Dann, difensore del Crystal Palace, non è riuscito a recuperare. L argentino ha sostenuto ieri mattina una risonanza magnetica e per il recupero bisogna aspettare tempi migliori: «Spero di averlo a disposizione nel prossimo weekend», le parole di Pellegrini, abbastanza scocciato per una situazione di totale emergenza. Sono indisponibili anche Zabaleta, Clichy e Delph, mentre Nasri e Fernandinho, che hanno saltato l allenamento di rifinitura per precauzione, non scoppiano di salute. TOTO-FORMAZIONE Pellegrini recupera però Sterling e Silva, e proprio attorno a questi due giocatori si è animato il totoformazione. Dal portiere alla linea mediana tutti d accordo: Hart tra i pali, Sagna, Kompany, Mangala e Kolarov in difesa, Yaya Touré e Fernandino sulla mediana. Per le altre quattro maglie, tre soluzioni diverse. Quella più gettonata indica la linea di trequarti composta da Navas, Silva e De Bruyne, con Sterling in attacco. Le alternative riguardano l inserimento di Nasri al posto di Navas, o quello di Bony nel ruolo di centravanti, con Sterling al centro della trequarti e Silva a destra. PAROLE Con atteggiamento tutto inglese, nella conferenza Manuel Pellegrini, 62 anni domani, allena il Manchester City dalla stagione AFP di ieri si è parlato più di Champions in generale e di Premier che della Juve. Pellegrini ha riportato tutti con i piedi a terra: «Tempo di arrivare lontano in Champions? Per noi adesso è tempo di battere la Juventus. Non arriviamo benissimo a questa sfida per i problemi fisici di diversi uomini. Dobbiamo conquistare i tre punti subito e non pensare a che cosa possa accadere in futuro. La Juve è forte, ha vinto quattro volte lo scudetto e tre mesi fa ha giocato la finale di Champions. Sono andati via elementi importanti, ma ci sono grandi talenti, a cominciare da Pogba. La falsa partenza della Juve in campionato non deve confonderci le idee. La Champions è un altro torneo e le motivazioni sono ben diverse». CURIOSITÀ Il Manchester City scoppia di salute: vittorie di fila tra l ultima parte della scorsa stagione e l inizio di quella attuale, Hart imbattuto da ben 566 minuti, punteggio pieno in classifica. Il City non supera in casa una formazione italiana dal 6 dicembre 978: 3- al Milan. Uno dei gol fu segnato da Brian Kidd, attuale collaboratore di Pellegrini. Kidd firmò anche l - del Manchester City sulla Juve il 5 settembre 976: 39 anni fa esatti. bold

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18 Magic Champions R Il listone 8 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT Le stelle europee a portata di clic Iscriviti online a Magic Champions e fai la tua fanta-formazione: da quest'anno è gratis Nome Squadra Costo AKINFEEV CSKA 8 BEGOVIC CHE BENAGLIO WOLF 9 BETO SIV 9 BRAVO BAR BUFFON JUVE 3 CABALLERO MANC CASILLA RMAD CASILLAS POR CASTEELS WOLF CECH ARS 3 CHERNIK BATE 3 COURTOIS CHE 5 DE GEA MANU 8 DE SANCTIS ROMA EDERSON BEN EDUARDO DZAG 3 ERIC AST 4 GORGELIN LIO HART MANC 4 HELTON POR JOHNSTONE MANU JULIO CESAR BEN KERZHAKOV ZEN KRESIC BLEV LENO BLEV 9 LODYGIN ZEN LOPES LIO 9 MOYA ATM 2 MUSLERA GAL 8 NAVAS RMAD 4 NETO JUVE NEUER BAY 6 OBLAK ATM 2 OSPINA ARS PYATOV SHAK 7 RAJKOVIC MAC 4 RICO SIV ROBERTO OLY 8 ROMERO MANU RYAN VAL RYBKA DKIE 4 SELS GENT 5 SHOVKOVSKIY DKIE 2 SIRIGU PSG SOMMER BORM 6 SZCZESNY ROMA TER STEGEN BAR 4 TRAPP PSG 3 ULREICH BAY WILAND MAL 3 ZOET PSV 9 Nome Squadra Costo ABDENNOUR VAL ADERLAN VAL 6 ADRIANO BAR 4 ALABA BAY 5 ALEX SANDRO JUVE 2 ALMEIDA BEN 4 ANDREOLLI SIV 2 ANICIC AST 2 ANTUNES DKIE 6 ANYUKOV ZEN 4 ARBELOA RMAD 3 ARIAS PSV 6 ARNASON MAL 3 ASARE GENT 5 AURIER PSG 7 AZEVEDO SHAK 6 AZPILICUETA CHE 8 BABA CHE 7 BADSTUBER BAY 4 BALTA GAL 5 BARRAGAN VAL 7 BARTRA BAR 5 BARZAGLI JUVE 9 BEDIMO LIO 5 BELLERIN ARS 6 BEN HAIM I MAC 4 BEN HARUSH MAC 5 BENATIA BAY 3 BENGTSSON MAL 4 BEREZUTSKI A. CSKA 4 BEREZUTSKI V. CSKA 7 BERNAT BAY 9 BEYSEBEKOV AST BISEVAC LIO 4 BLIND MANU 3 BOATENG BAY 4 BOENISCH BLEV 3 BONUCCI JUVE 3 BOTIA OLY 3 BRENET PSV 4 BROUWERS BORM 2 BRUMA PSV 8 CACERES JUVE 6 CAHILL CHE CANCELO VAL 3 CAROLE GAL 4 CARRICO SIV 6 CARVAJAL RMAD 6 CASTAN ROMA 7 CHAMBERS ARS 4 CHEDJOU GAL 7 CHIELLINI JUVE CISSOKHO POR 7 CLICHY MANC 6 COKE SIV 6 2 Le doppiette di Lionel Messi in Champions: nessuno ha fatto meglio nella storia del torneo CRISCITO ZEN 8 DA COSTA OLY 5 DANI ALVES BAR 6 DANILO RMAD 4 DANILO S. DKIE 4 DANTE WOLF 8 DARMIAN MANU DASA MAC 3 DAVID LUIZ PSG 3 DEBUCHY ARS 5 DEMICHELIS MANC 4 DENAYER GAL 3 DIGNE ROMA 7 DOMINGUEZ BORM 6 DONATI BLEV 2 DOUGLAS BAR 3 DRAGOVIC DKIE 7 ELABDELLAOUI OLY 5 ELISEU BEN EVRA JUVE 7 FERNANDES CSKA 6 FILIPE LUIS ATM 2 FLORENZI ROMA 2 FOKET GENT 3 GABRIEL ARS 5 GAJDUCHIK BATE GAMEZ ATM 3 GARAY ZEN 2 GARCIA MAC 3 GAYA' VAL 8 GIBBS ARS 6 GIMENEZ ATM GODIN ATM 5 HILBERT BLEV 6 IGNASHEVICH CSKA 5 ILIC AST 5 ISIMAT-MIRIN PSV 5 IVANOVIC CHE 3 JALLET LIO 3 JANTSCHKE BORM 5 JARDEL BEN 5 JEDVAJ BLEV 6 JOHANSSON GENT 5 JONES MANU 6 JORDI ALBA BAR 2 JUANFRAN ATM 2 JUNG WOLF 3 KAYA GAL 6 KHACHERIDI DKIE 4 KIRCHHOFF BAY 3 KLOSE WOLF 5 KNOCHE WOLF 5 KOLAROV MANC 3 KOLODZIEJCZAK SIV 5 KOMPANY MANC 4 KONATE MAL KORB BORM 4 KOSCIELNY ARS KRYVTSOV SHAK 6 KUCHER SHAK 4 KURZAWA PSG 9 LAHM BAY 7 LAYUN POR 4 LICHTSTEINER JUVE LOMBAERTS ZEN 6 LOPEZ BEN 6 LUISAO BEN MAICON POR 7 MAICON S. ROMA 8 MANGALA MANC 7 MANIATIS OLY 6 MANOLAS ROMA MARCANO POR 5 MARCELO RMAD 5 MARIANO SIV 4 MARQUINHOS PSG 8 MARTINS INDI POR 6 MASCHERANO BAR 3 MASUAKU OLY 7 MATHIEU BAR 6 MAXWELL PSG 7 MERTESACKER ARS 9 MILUNOVIC BATE 5 MITROVIC GENT 3 MLADENOVIC BATE 4 MONREAL ARS 7 MOREL LIO 6 MORENO PSV 6 MUSA DZAG 2 MUSTAFI VAL 7 NABABKIN CSKA 5 NACHO RMAD 3 NALDO WOLF 7 NETO ZEN 6 NIELSEN GENT 4 ORBAN VAL 3 ORDETS SHAK 5 OTAMENDI MANC PAPADOPOULOS BLEV 7 PEPE RMAD PEREIRA POR 9 PINTO DZAG 5 PIQUE BAR 4 PIVARIC DZAG 4 POLYAKOV BATE 4 POSTNIKOV AST 3 POULSEN PSV 5 RAFAEL LIO 7 RAFINHA BAY 7 RAFINHA GENT 2 RAKITSKIY SHAK 7 RAMI SIV 7 RAMOS RMAD 6 RODRIGUEZ WOLF 3 ROJO MANU 9 RUDIGER ROMA 4 RUGANI JUVE 4 SAGNA MANC 8 SALINO OLY 4 SARIOGLU GAL 6 SAVIC ATM 8 SCHENNIKOV CSKA 6 SCHILDENFELD DZAG 6 SEMEDO BEN 5 SHAW MANU SHEVCHUK SHAK 3 SHOMKO AST 4 SHPUNGIN MAC 2 SIGALI DZAG 3 SIOVAS OLY 6 SIQUEIRA ATM 5 SMALLING MANU SMOLNIKOV ZEN 5 SRNA SHAK 9 STRANZL BORM 7 TAH BLEV 5 TARAVEL DZAG 4 TERRY CHE 2 THIAGO SILVA PSG 4 TIBI MAC 4 TINNERHOLM MAL 5 TOROSIDIS ROMA 5 TREMOULINAS SIV 8 UMTITI LIO 8 VALENCIA MANU 7 VAN DER WIEL PSG VARANE RMAD 9 VERMAELEN BAR 7 VEZO VAL 4 VIDA DKIE 5 VIERINHA WOLF 2 WENDELL BLEV 8 WENDT BORM 6 WILLEMS PSV 8 YANGA-MBIWA LIO 7 YOTUN MAL 4 ZABALETA MANC 9 ZHAVNERCHIK BATE 3 ZOUMA CHE 6 Nome Squadra Costo ADEMI DZAG 6 ADU MAL 4 ALBERMAN MAC 3 ALEKSIEVICH BATE 4 ALONSO BAY 3 ALTINTOP GAL 6 ANDRE' POR 4 ANTOLIC DZAG 2 Cristiano Ronaldo, 3 anni, star del Real Madrid 2 Leo Messi, 28, attaccante del Barcellona GETTY ARNOLD WOLF 6 ARTETA ARS 8 BAGA BATE 2 BANEGA SIV 2 BENDER BLEV 9 BUSQUETS BAR CAMBIASSO OLY 8 CANAS AST 4 CARRICK MANU 8 CASEMIRO RMAD 6 CAUNA CSKA 3 CAZORLA ARS 4 COQUELIN ARS 8 CRISTANTE BEN DAHOUD BORM 3 DANILO B. VAL 5 DANILO P. POR 6 DARDER LIO 5 DE ROSSI ROMA 8 DEJAEGERE GENT 4 DELPH MANC 4 EIKREM MAL 2 EREMENKO CSKA FABREGAS CHE 9 FAYZULIN ZEN 6 FEJSA BEN 4 FELLAINI MANU FERNANDINHO MANC FERNANDO MANC 6 FERRI LIO 7 FLAMINI ARS 5 FORTOUNIS OLY 7 FRED SHAK 8 FUEGO VAL 6 GABI ATM 3 GARMASH DKIE 3 GOMES VAL GONALONS LIO 8 GRENIER LIO 9 GUARDADO PSV 8 GUILAVOGUI WOLF 7 HENDRIX PSV 5 HERRERA A. MANU 2 HERRERA H. POR HLEB BATE 6 IBORRA SIV 7 IGIEBOR MAC 5 IMBULA POR 8 INAN GAL 8 INIESTA BAR 2 JAVI GARCIA ZEN 7 KASAMI OLY 6 KEITA ROMA 7 KHEDIRA JUVE 6 KOKE ATM 7 KOVACIC RMAD 8 KRAMER BLEV 8 KROHN-DEHLI SIV 6 KROOS RMAD 8 KRYCHOWIAK SIV 8 KUMS GENT 3 LEMINA JUVE 5 LEWICKI MAL 5 LUIZ GUSTAVO WOLF 9 MACHADO DZAG 5 MAHER PSV 2 MAKSIMOVIC AST 5 MALYSHEV SHAK 4 MARCHISIO JUVE 3 MARTINEZ BAY 4 MATIC CHE 2 MATTON GENT 5 MATUIDI PSG 2 MIKEL CHE 5 MILANOV CSKA 4 MILIVOJEVIC OLY 4 MITROVIC MAC 4 MODRIC RMAD 6 MOTTA PSG MVUEMBA LIO 3 N'ZONZI SIV 5 NAINGGOLAN ROMA 2 NATCHO CSKA 9 NEVES POR 5 NORDTVEIT BORM 5 OLIVER ATM 9 2 PAREJO VAL 3 PERETZ MAC 2 PEREZ VAL 8 PETROVIC DKIE 4 PIZZI BEN 7 PJANIC ROMA 4 POGBA JUVE 7 PROPPER PSV 6 RABIOT PSG 8 RAFINHA BAR 7 RAKITIC BAR 7 RAMALHO BLEV 3 RAMIRES CHE RAMSEY ARS 8 RENATO NETO GENT 6 RIKAN MAC 4 RODE BAY 5 RODIC MAL 6 RODRIGUEZ GAL 4 RYAZANTSEV ZEN 5 RYBALKA DKIE 5 SAMARIS BEN 8 SAUL ATM 7 SCHAARS PSV 5 SCHNEIDERLIN MANU SCHWEINSTEIGER MANU 4 SERGI ROBERTO BAR 3 SHATOV ZEN 9 STAMBOULI PSG 4 STEPANENKO SHAK 6 STINDL BORM 8 STURARO JUVE 4 THIAGO BAY 2 TIAGO ATM TOLISSO LIO 6 TOURE' MANC 22 TRASCH WOLF 5 UCAN ROMA VAINQUEUR ROMA 3 VAN DER BRUGGEN GENT 2 VELOSO DKIE 7 VERRATTI PSG 2 VIDAL BAY 7 VOLODKO BATE 5 WERNBLOOM CSKA 6 WILSHERE ARS WITSEL ZEN 2 XHAKA BORM 6 YABLONSKI BATE YUSUPOV ZEN 7 ZHUKOV AST 3 TREQUARTISTI Nome Squadra Costo ADIN GAL 4 ALEX TEIXEIRA SHAK 4 ANDRADE BEN 5 BALE RMAD 28 BELHANDA DKIE 6 BELLARABI BLEV 6 BEN HAIM II MAC 6 BERGET MAL 5 BERGWIJN PSV 6 BERNARD SHAK 9 BRAHIMI POR 5 BRANDT BLEV 6 CALHANOGLU BLEV 7 CALIGIURI WOLF CARCELA BEN 4 CHERYSHEV RMAD 4 COMAN BAY 5 CORIC DZAG 4 CORONA POR 7 CORREA ATM 7 CUADRADO JUVE 2 DANNY ZEN 2 DE BRUYNE MANC 9 DE PAUL VAL 8 DEPAY MANU 23 DI MARIA PSG 23 DOMINGUEZ OLY DOUGLAS COSTA BAY 7 DRAXLER WOLF 4 DZAGOEV CSKA 8 DZHOLCHIYEV AST 6 EMRE COLAK GAL 7 FEGHOULI VAL 5 FERNANDES DZAG 4 FERREIRA CARRASCO ATM GAITAN BEN 3 GERVINHO ROMA 9 GONZALEZ DKIE 6 GORDEJCHUK BATE 4 GOTZE BAY 6 GUSEV DKIE 7 HAHN BORM 6 HAZARD E. CHE 27 HAZARD T. BORM 8 HERNANES JUVE 3 HERNANI OLY 6 HERRMANN BORM 3 IAGO ROMA 3 ISCO RMAD 3 JOHNSON BORM 5 JOZEFZOON PSV 7 KAMPL BLEV 8 KETHEVOAMA AST 4 KONOPLYANKA SIV 9 KRANJCAR DKIE 5 KRUSE WOLF 8 LESTIENNE PSV 9 LUCAS PSG 6 LUCAS VAZQUEZ RMAD 3 MARLOS SHAK 2 MATA MANU 2 MIHA MAC 3 MILICIEVIC GENT 5 MINA VAL 7 MULLER BAY 3 NARSINGH PSV NASRI MANC NAVAS MANC 3 NEYMAR BAR 33 OSCAR CHE 3 OXLADE-CHAMBERLAIN ARS 4 OZIL ARS 7 OZTEKIN GAL 5 PARDO OLY 9 PASTORE PSG 7 PEDRO CHE 7 PEREIRA MANU 2 PEREYRA JUVE 9 PIATTI VAL 6 PJACA DZAG 7 PODOLSKI GAL PULIDO OLY 5 RAMAN GENT 5 REYES SIV RIBERY BAY 8 ROBBEN BAY 26 RODRIGO VAL RODRIGUEZ RMAD 27 RONALDO RMAD 35 ROSICKY ARS 6 SALAH ROMA 5 SANA MAL 6 SANCHEZ ARS 25 SCHURRLE WOLF 3 SILVA MANC 24 SNEIJDER GAL 5 SOUDANI DZAG 7 STASEVICH BATE 5 STERLING MANC 8 TAARABT BEN 9 TAISON SHAK 2 TALISCA BEN 8 TELLO POR 9 TOSIC CSKA TWUMASI AST 6 VALBUENA LIO 4 VARELA POR VITOLO SIV 4 VOLODKO BATE 4 WILLIAN CHE 6 YARMOLENKO DKIE 3 YOUNG MANU 8 ZAHAVI MAC 2 Nome Squadra Costo ABOUBAKAR POR 6 AGUERO MANC 3 ALCACER VAL 6 AUGUSTIN PSG 5 BEAUVUE LIO 2 BEN BASAT MAC 7 BENDTNER WOLF 3 BENZEMA RMAD 3 BONY MANC 4 BROWN OLY 4 BUENO POR 8 BULUT GAL 9 CAMPBELL ARS 7 CAVANI PSG 29 DE JONG PSV 6 DEPOITRE GENT DIEGO COSTA CHE 27 DJURDJIC MAL 8 DOST WOLF 5 DOUMBIA CSKA 7 DRMIC BORM 2 DYBALA JUVE 8 DZEKO ROMA 24 DZYUBA ZEN 3 EDUARDO SHAK FALCAO CHE 7 FINNBOGASON OLY 3 GAMEIRO SIV 4 GIROUD ARS 2 GLADKIY SHAK 4 GRIEZMANN ATM 24 HENRIQUEZ DZAG 5 HERNANDEZ BLEV 6 HODZIC DZAG 8 HRGOTA BORM 6 HULK ZEN 22 IBRAHIMOVIC PSG 32 IMMOBILE SIV 2 ITZHAKI MAC 4 JESE' RMAD 9 JIMENEZ BEN 9 JONAS BEN 5 KABANANGA AST 5 KENEDY CHE 3 KIESSLING BLEV 8 KRAVETS DKIE 8 LACAZETTE LIO 23 LAVEZZI PSG 6 LEWANDOWSKI BAY 28 LLORENTE SIV 7 LOCADIA PSV MANDZUKIC JUVE 2 MARTIAL MANU 8 MARTINEZ ATM 25 MEHMEDI BLEV MEHMETI MAL 6 MESSI BAR 36 MITROGLOU BEN 8 MORAES DKIE MORATA JUVE 23 MUNIR BAR 5 MUSA CSKA 6 NEGREDO VAL 2 NUSERBAYEV AST 7 ONGENDA PSG 4 OSVALDO POR 4 PANCHENKO CSKA 4 PEDERSEN GENT 5 RADONJIC MAC 8 RAFFAEL BORM 3 REMY CHE RODIONOV BATE 9 ROONEY MANU 28 ROSENBERG MAL 3 SANDRO BAR 4 SIGNEVICH BATE 5 SIMON GENT 6 SUAREZ BAR 32 TEODORCZYK DKIE 6 TORRES ATM 3 TOTTI ROMA 4 VIETTO ATM WALCOTT ARS 7 WILSON MANU 3 YILMAZ GAL 8 ZAZA JUVE 8

19 ChampionsR La guida MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 BBC rinnovata, difesa bunker: il Real Benitez fa più paura Zero gol presi, mediana più equilibrata: Rafa fa quadrare il Madrid E ora lo Shakthar Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA R afa Benitez soffre da morire quando i connazionali spagnoli gli danno del difensivista. Da italiani possiamo esprimergli la nostra solidarietà perché la sua nazione tende a essere piuttosto dogmatica quando si parla di calcio, la presunta democrazia tende ad escludere coloro che abbraccino teorie protezionistiche. Nonostante i record di gol ottenuti (e sbandierati nelle interviste con i media spagnoli) a Liverpool e Napoli Rafa passa per un allenatore tatticamente timorato. La realtà di questi suoi primi giorni abbondanti alla guida del Real è che in attesa d impegni più probanti, magari già stasera contro lo Shakthar, Rafa pare sulla buona strada nella difficile ricerca di quell equilibrio tanto evocato e non sempre raggiunto da Ancelotti nel suo biennio alla Casa Blanca. Carlo impiegò i primi 4 mesi della stagione d esordio a trovare la quadratura difensiva del cerchio offensivo regalatogli da Florentino Perez: il trio Modric- Xabi Alonso-Di Maria si cementò in gennaio e fu chiave per la conquista della «Décima». Lo scorso anno venduti Xabi Alonso e Di Maria e con Modric a lungo infortunato l equilibrio saltò, e con lui l allenatore. ERMETISMO RECORD Rafa ha modificato il in , ha accentrato Bale e reso più guardinghi Modric e Kroos, peraltro sabato sostituito dal più difensivo Casemiro. La tendenza sviluppata nelle amichevoli estive, nessuna rete incassata in 5 delle 7 uscite, è cresciuta in Liga: 3 giornate, gol al passivo. Cosa che nella gloriosa storia del Madrid è successa solo due volte, negli anni 5 e nel 75. L anno scorso i gol incassati nelle prime 3 giornate furono 5, due stagioni fa 2. TANTI GOL A questo dato va poi accoppiato l altro, relativo alla BBC, delizia offensiva e croce difensiva offerta dal trio Bale-Benzema-Cristiano. I tre hanno firmato 9 degli gol del Madrid, che dopo lo - di Gijon ne ha fatti 5 al Betis e 6 all Espanyol. Rivali non irresistibili però il dato resta: nel biennio di Ancelotti il Real aveva rimediato 6 gol in 3 giornate. Ora per il Madrid due gare al Bernabeu: lo Shakthar sta mostrando una discreta tenuta difensiva, ha incassato solo 4 gol in 6 gare ufficiali. Il Granada in 3 giornate di Liga ha preso già 7 reti e l ultima volta che è passata dal Bernabeu, il 5 aprile scorso, ne rimediò addirittura 9, di cui 5 da Ronaldo. Difficile possano scalfire la solidità del Real Rafa, più avanti si vedrà. Rafa Benitez, 55 anni, prima stagione alla guida del Real Madrid, è partito forte GETTY PSG (4-3-3) MALMOE (5-3-2) GRUPPO A OGGI ORE VAN DER WIEL 3 YOTUN 6 VERRATTI 2 T. SILVA 6 TRAPP 8 MOTTA 32 LUIZ 4 MATUIDI 9 9 DI MARIA IBRAHIMOVIC CAVANI 23 BERGET 28 DJURDJIC 6 LEWICKI 9 ROSENBERG 7 25 BENGTSSON 2 CARVALHO ARNASON WILAND 7 MAXWELL 8 ADU 3 TINNERHOLM PSG PANCHINA 3 Sirigu, 5 Marquinhos, 2 Kurzawa, 7 Lucas, 25 Rabiot, 27 Pastore, 22 Lavezzi. ALLENATORE Blanc. SQUALIFICATI Aurier. INDISPONIBILI nessuno. MALMOE PANCHINA 27 Azinovic, 2 Konate, 5 Rakip, 8 Kroon, 9 Eikrem, 2 Rodic, Mehmeti. ALLENATORE Hareide. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Karasev (Rus). TV Mediaset Premium Calcio 3 BENFICA (4-4-2) ASTANA (4-2-3-) GRUPPO C OGGI ORE SEMEDO 2 GUEDES 33 JARDEL 7 SAMARIS 7 JONAS 2 JULIO CESAR 4 LUISAO 2 PIZZI MITROGLOU 9 ELISEU GAITAN 7 NUSERBAYEV 8 22 KETHEVOAMA ZHUKOV DZHOLCHIYEV 77 SHOMKO 6 88 MAKSIMOVIC CANAS 5 44 ANICIC POSTNIKOV ERIC 33 ILIC BENFICA PANCHINA Ederson, 2 L. Lopez, 5 Fejsa, 34 A. Almeida, 3 Andrade, 3 Talisca, 9 R. Jimenez. ALLENATORE Rui Vitoria. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ASTANA PANCHINA 85 Loginovski, 5 Beysebekov, 2 Akhmetov, 24 Dedechko, Muzhikov, 9 Schektin, 89 Kabananga. ALLENATORE Stoilov. SQUALIFICATI Twumasi (4 turni). INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Sidiropoulos (Gre). TV Mediaset Premium Calcio 7. REAL MADRID (4-2-3-) SHAKTHAR D. (4-2-3-) GRUPPO A OGGI ORE CARVAJAL 23 ISCO 28 TAISON 3 KEYLOR NAVAS 2 VARANE 9 MODRIC 4 SERGIO RAMOS BALE 8 KROOS 9 BENZEMA 2 GLADKIY 29 ALEX TEIXEIRA 7 C. RONALDO 6 8 STEPANENKO FRED SHEVCHUK RAKITSKIY KUCHER 3 PYATOV MARLOS 2 MARCELO 33 SRNA REAL MADRID PANCHINA 3 Casilla, 8 Nacho, 3 Pepe, 4 Casemiro, 6 Kovacic, 2 Jesé, 8 Lucas Vazquez. ALLENATORE Benitez. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI James Rodriguez, Danilo. SHAKTHAR DONETSK PANCHINA 32 Kanibolotskiy, 8 Ordets, 66 Azevedo, 74 Kovalenko, Bernard, 9 Ferreyra, 22 Eduardo. ALLENATORE Lucescu. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ARBITRO Bebek (Cro). TV Italia HD e Mediaset Premium Calcio 2 GALATASARAY (4-3-2-) ATLETICO M. (4-4-2) GRUPPO C OGGI ORE CAROLE 6 KOKE 4 SIQUEIRA MUSLERA HAKAN BALTA SEMIH KAYA 7 YASIN 4 RODRIGUEZ JACKSON MARTINEZ 5 TIAGO 2 GODIN 8 SELÇUK İNAN SNEIJDER 7 YILMAZ 7 GRIEZMANN 3 OBLAK 4 GABI 24 GIMENEZ PODOLSKI GALATASARAY PANCHINA 99 Cenk, 5 Bilal, 2 Chedjou, 64 Denayer, 29 Olcan, 9 Umut, 52 Emre Çolak. ALLENATORE Hamzaoglu. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Altintop. 55 SARIOGLU OLIVER 2 JUANFRAN ATLETICO MADRID PANCHINA Moyá, 8 Jesus Gamez, 5 Savic, 7 Saul, 9 Torres, 23 Vietto, 6 Correa. ALLENATORE Simeone. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Filipe Luis. ARBITRO Marciniak (Pol). TV Mediaset Premium Calcio 6. PSV (4-3-3) MAN. UNITED (4-2-3-) GRUPPO B OGGI BRENET 23 SHAW 8 GUARDADO NARSINGH 7 DEPAY 28 SCHNEIDERLIN 3 MORENO 7 BLIND ZOET 29 HENDRIX 9 DE JONG 27 FELLAINI 2 HERRERA DE GEA 5 BRUMA 2 SMALLING 6 PRÖPPER 4 ARIAS 6 LESTIENNE 8 MATA 6 CARRICK 36 DARMIAN PSV EINDHOVEN PANCHINA 22 Pasveer, 4 Poulsen, 2 Isimat Merin, 7 Pereiro, 8 Schaars, 23 Vloet, 9 Locadia. ALLENATORE Cocu. SQUALIFICATI nessuno, INDISPONIBILI Willems, Jozefzoon, Koch, Maher. MANCHESTER UNITED PANCHINA 2 Romero, 5 Rojo, 33 McNair, 25 Valencia, 8 Young, 9 Wilson, 9 Martial. ALLENATORE Van Gaal. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Rooney, Jones. ARBITRO Rizzoli (Ita). TV Mediaset Premium Calcio 4 MAN. CITY (4-2-3-) JUVENTUS (3-5-2) GRUPPO D OGGI ORE SAGNA 33 EVRA 4 KOMPANY 42 Y.TOURÉ 5 NAVAS 7 MANDZUKIC POGBA 3 CHIELLINI HART 2 MANGALA 25 FERNANDINHO 2 SILVA 7 STERLING HERNANES 9 BONUCCI BUFFON 9 MORATA 7 DE BRUYNE 4 CACERES KOLAROV 8 LEMINA 26 LICHTSTEINER MANCHESTER CITY PANCHINA 3 Caballero, 26 Demichelis, 3 Otamendi, 6 Fernando, 27 Roberts, 8 Nasri, Bony. ALLENATORE Pellegrini. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Aguero, Zabaleta, Clichy, Delph. JUVENTUS PANCHINA 25 Neto, 2 Alex Sandro, 5 Barzagli, 27 Sturaro, 37 Pereyra, 6 Cuadrado, 2 Dybala. ALLENATORE Allegri. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Marchisio, Khedira. ARBITRO Skomina (Slo) TV Mediaset Premium Sport HD WOLFSBURG (4-2-3-) CSKA MOSCA (4-2-3-) GRUPPO B OGGI ORE TRÄSCH 25 NALDO 23 GUILAVOGUI 7 CALIGIURI 8 MUSA BENAGLIO 8 DANTE 34 R. RODRIGUEZ 22 LUIZ GUSTAVO 7 DRAXLER SCHÜRRLE 2 DOST 88 DOUMBIA 25 EREMENKO 3 42 DZAGOEV WERNBLOOM 2 SHCHENNIKOV 4 24 FERNANDES IGNASHEVICH V. BEREZUTSKIY 35 AKINFEEV 7 TOSIC WOLFSBURG PANCHINA 2 Grün, 4 Schäfer, 5 Klose, 8 Vieirinha, 27 Arnold, Kruse, 3 Bendtner. ALLENATORE Hecking. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Casteels. CSKA MOSCA PANCHINA Chepchugov, 6 A. Berezutski, 4 Nababkin, 23 Milanov, 66 Natcho, 9 Cauna, 8 Panchenko. ALLENATORE Slutski. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Golovin. ARBITRO Moen (Nor). TV Premium Calcio 5. SIVIGLIA (4-2-3-) BORUSSIA M. (4-4-2) GRUPPO D OGGI ORE COKE SERGIO RICO 7 5 ANDREOLLI KOLODZIEJCZAK 4 9 KRYCHOWIAK BANEGA 8 REYES IBORRA 24 LLORENTE T. HAZARD 7 WENDT 28 HAHN 6 TRAORÉ 24 JANTSCHKE SOMMER RAFFAEL 3 STINDL 4 BROUWERS 2 TREMOULINAS 2 VITOLO 6 NORDTVEIT 27 KORB SIVIGLIA PANCHINA 33 Soriano, 25 Mariano, 8 Escudero, 5 N Zonzi, 22 Konoplyanka, 9 Gameiro, Immobile. ALLENATORE Emery. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Pareja, Carriço, Rami, Beto. BORUSSIA MOENCHENGLADBACH PANCHINA 2 Sippel, 3 Christensen, 8 M. Schulz, 3 Elvedi, 4 N. Schulz, 9 Drmic, 3 Hrgota. ALLENATORE Favre. SQUALIFICATI Xhaka. INDISPONIBILI Domínguez, Stranzl, Johnson, Herrmann. ARBITRO Kralovec (Rep. Ceca) TV Mediaset Premium Calcio L ALTRA DEL GRUPPO A Per i rifugiati e per il Psg Ibra ritrova la sua Malmoe PARIGI Hanno posato viveri e acqua sui banchetti, appeso ai muri qualche striscione: «Benvenuti. No alle recinzioni». Li accolgono così i rifugiati alla stazione di Malmoe, cittadina nel sud della Svezia. Là è nato Zlatan Ibrahimovic, figlio di profughi che fuggirono il crollo dell ex Jugoslavia. L ex rossonero è cresciuto in un quartiere «pieno di immigrati somali, turchi, jugoslavi, polacchi e qualche svedese», come ha scritto nella sua autobiografia. Quella di stasera, contro il Malmoe che lo lanciò da professionista, non sarà una partita come le altre per la stella del Psg che parla invece di «sogno o forse di più». «Ibrahimovic è un esempio di integrazione, un simbolo della Svezia come l Ikea - dice oggi l ambasciatrice svedese a Parigi -, il calcio ha bisogno di personaggi che sanno battersi, essere duri, difendersi. La società svedese sta cambiando. I campioni alla Borg erano più calmi, ma freddi». Ibrahimovic, che ha tra l altro aderito alla campagna in favore dei rifugiati promossa da un giornale svedese, freddo lo sarà solo in campo, ma con il sorriso: «Gli abitanti del mio quartiere - dice al sito del Psg - mi hanno trasmesso sostegno, energia, motivazione. Quel che sono oggi lo devo anche a loro. Non dimentico». Atto di fedeltà già espresso nella sua autobiografia: «Puoi togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo». Alessandro Grandesso LE PARTITE DI DOMANI ORE 2.45 GRUPPO E BAYER LEVERKUSEN BATE BORISOV BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-) Leno; 3 Hilbert, 4 Tah, 5 Papadopoulos, 8 Wendell; 23 Kramer, 8 L. Bender; 38 Bellarabi, Calhanoglu, 7 Hernandez ; Kiessling. All. Schmidt. BATE BORISOV (4-4-2) 6 Chernik; 5 Zhavnerchik, 33 Polyakov, 9 Milunovic, 25 Mladenovic; 8 A. Volodko, 9 Aleksievich, 22 Stasevich, 8 Hleb; 62 Gordeychuk, 3 Signevich. All. Yermakovich. ARBITRO Makkelie (Ola). TV Premium Calcio. ROMA BARCELLONA ROMA (4-3-3) 25 Szczesny; 24 Florenzi, 44 Manolas, 6 De Rossi, 3 Digne; 2 Vainqueur, 2 Keita, 4 Nainggolan; Salah, 9 Dzeko, 3 Iago Falque. All. Garcia. BARCELLONA (4-3-3) Ter Stegen; 2 Sergi Roberto, 3 Piqué, 4 Mascherano, 8 Jordi Alba; 4 Rakitic, 5 Busquets, 8 Iniesta; Messi, 9 Suarez, Neymar. All. Luis Enrique. ARBITRO Kuipers (Ola). TV Premium Sport HD. GRUPPO F DINAMO ZAGABRIA ARSENAL DINAMO ZAGABRIA (4-2-3-) 34 Eduardo; 6 Pinto, 22 Sigali, 87 Taravel, 9 Pivaric; Machado, 6 Ademi; 2 Soudani, 9 Henriquez, 2 Pjaca; 5 Hodzic. All. Mamic. ARSENAL (4-2-3-) 33 Cech; 24 Bellerin, 5 Gabriel, 6 Koscielny, 8 Monreal; 34 Coquelin, 9 Cazorla; 5 Oxlade-Chamberlain, Özil, 7 Sanchez; 2 Giroud. All. Wenger. ARBITRO Haţegan (Rom). TV Premium Calcio 5. OLYMPIACOS BAYERN MONACO OLYMPIACOS (4-3-3) 6 Roberto; 4 Elabdellaoui, 6 Da Costa, 23 Siovas, 26 Masuaku; Kasami, 9 Cambiasso, Dominguez; 9 Felipe Pardo, 99 Ideye, 77 Hernani. All. Silva. BAYERN MONACO (4-3-3) Neuer; 2 Lahm, 3 Rafinha, 7 J. Boateng, 27 Alaba; 4 Xabi Alonso, 23 Vidal, 6 Thiago Alcantara; 25 Müller, 9 Lewandowski, Douglas Costa. All. Guardiola. ARBITRO Carballo (Spa). TV Premium Calcio 4. GRUPPO G CHELSEA MACCABI TEL. AVIV CHELSEA (4-2-3-) Begovic; 2 Ivanovic, 24 Cahill, 26 Terry, 28 Azpilicueta; 2 Matic, 7 Ramires; 22 Willian, 4 Fabregas, 7 Pedro; 9 Costa. All. Mourinho. MACCABI T. A. (4--4-) 95 Rajkovic; 3 Shpungin, 26 T. Ben Haim I, 8 Tibi, 2 Ben Harush; 6 Alberman; T. Ben Haim II, 24 Mitrovic, 4 Igiebor, 7 Zahavi; 9 Ben Basat. All. Jokanović. ARBITRO Zwayer (Ger). TV Premium Calcio 2. DINAMO KIEV PORTO DINAMO KIEV (4--4-) Shovkovskiy; 2 Danilo Silva, 34 Khaceridi, 6 Dragovic, 5 Antunes; 7 Rybalka; 2 Gusev, 4 M. Veloso, 9 Garmash, Yarmolenko; Junior Moraes. All. Rebrov. PORTO (4-3-3) 2 Casillas; 2 M. Pereira, 4 Maicon, 3 Martins Indi, 2 Layun; 6 Herrera, 22 Danilo Pereira, 25 Imbula; Tello, 9 Aboubakar, 8 Brahimi. All. Lopetegui. ARBITRO Brych (Ger). TV Premium Calcio 3. GRUPPO H GENT LIONE GENT (3-4--2) Seis; 4 Rafinha, 23 Nielsen, 2 Asare; 32 Foket, Renato, 4 Kums, 27 Simon; 26 Raman; 9 Depoitre; 7 Coulibaly. All. Vanhaezebrouck. LIONE (4-3--2) Lopes; 2 Rafael, 2 Yanga-Mbiwa, 23 Umtiti, 3 Bedimo; 2 Ferri, 2 Gonalons, 8 Tolisso; 9 Valbuena; Lacazette, 9 Beauvue. All. Fournier. ARBITRO Collum (Sco). TV Premium Calcio 7. VALENCIA ZENIT S. PIETROBURGO VALENCIA (4-3-3) 26 Jaume; 2 Cancelo, 5 Mustafi, 23 Abdennour, 4 Gaya; Parejo, 8 Javi Fuego, 5 Enzo Perez; 8 Feghouli, 9 Alcacer, Piatti. All. Nuno. ZENIT (4-3-3) Lodygin; 9 Smolnikov, 24 Garay, 3 Luis Neto, 4 Criscito; 7 Shatov, 28 Witsel, 2 Javi Garcia; Danny, 22 Dzyuba, 7 Hulk. All. Villas Boas. ARBITRO Thomson (Sco). TV Premium Calcio 6.

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21 Serie AR Recupero 3 a giornata LE PAGELLE di FI.GRI. VIVIANO ATTENTO CORREA IN RIPRESA BRIENZA BRAVO MA SFORTUNATO SAMPDORIA 6,5 7 IL MIGLIORE ROBERTO SORIANO La gestualità dopo il gol dice tutto: mamma mia, cosa ho fatto? È l unico che nel primo tempo prova a impegnare Mirante. Poi, quando trova spazi, chiude il match. VIVIANO 6,5 Buon riflesso sul tiro ravvicinato di Donsah e sulla conclusione nel finale di Brienza. CASSANI 6 Venti minuti senza affanni, prima dell infortunio. PEDRO PEREIRA 6 Buon debutto: ha coraggio e personalità. SILVESTRE 6 Una chiusura decisiva su Mounier nel primo tempo, ma là dietro nel primo tempo si soffre troppo. MOISANDER 6 Talvolta perde la posizione, ma la condizione è in crescita. REGINI 5 Nel primo tempo sbanda, poi affonda su Mounier, quasi imprendibile. L ammonizione lo condiziona. IVAN 6,5 Una bella conferma. Bravo, ha i colpi giusti, ma deve imparare ad avere meno irruenza. CORREA 6,5 Tocco magico per il due a zero che chiude la sfida. Sta tornando ai suoi livelli. FERNANDO 6,5 Prova a dettare i tempi del gioco, ma il Bologna nel primo tempo corre di più. BARRETO 6 Qualche buon affondo, peccato che talvolta sia impreciso. MURIEL 7 Cerca invano l uno-due con Eder, quando gli riesce per il Bologna è notte fonda. Manca un gol quasi fatto nella ripresa (Rodriguez s.v.) EDER 7 L - sblocca la testa della Samp. Quando cambia marcia, l intesa con Muriel è devastante. ALL. ZENGA 6,5 Troppi patemi. Tuttavia, supera il tabù-bologna e tiene la Samp nei quartieri alti. BOLOGNA 5,5 7 IL MIGLIORE GODFRED DONSAH Impegno costante, dalle sue parti non si passa. Sfiora il gol a fine primo tempo, agonisticamente è straripante ma senza perdere mai lucidità. MIRANTE 6 Riflesso super sulla botta di Eder nel primo tempo. Incolpevole sui gol. FERRARI 6 Rischia su Muriel in avvio, poi gli prende le misure e dalla sua parte riesce ad arginarlo. ROSSETTINI 5 Doppio peccato mortale quando si fa scappare Muriel ed Eder nella ripresa. MAIETTA 5,5 Qualche fallo di troppo, ma molta sostanza, fino alla disattenzione fatale sul gol. MASINA 6,5 Sale spesso, buona corsa e ottima visione di gioco. PULGAR 5,5 Fatica a trovare la posizione. Poi, sull uno a zero, il Bologna si sfalda e lui cede. TAIDER 6 Lavoro importante per spezzare il gioco blucerchiato, ma il risultato non lo premia. DIAWARA 5,5 Senza particolari responsabilità, ma non riesce a ribattere alla pressione della Samp. MOUNIER 6,5 A destra rompe gli argini e per Regini è notte fonda. BRIENZA 6,5 Il solito capolavoro su punizione, ma la traversa gli nega il gol. Pericoloso nel finale GIACCHERINI 6 Buon debutto. Tiene basso Cassani, poi si arrende ad un problema all inguine. RIZZO 4,5 Torna da ex. Buona prova sino alla sciocca espulsione che condanna i suoi alla resa. DESTRO 5,5 Si sbatte, ma non trova mai il guizzo per colpire. ALL. ROSSI 6 Fa quel che può, serve pazienza. Non si faccia ingannare dalla classifica. Il suo Bologna sta crescendo. CERVELLERA 6,5 Azzecca tutte le decisioni più importanti, compreso il doppio giallo a Rizzo. Nel complesso tiene in mano senza difficoltà una partita che resta sempre sui binari della correttezza. PASSERI 6,5 LO CICERO 6,5 FABBRI 6 SAIA 6 Eder, 28 anni, festeggia il gol dell - con Soriano, 24 2 La tradizionale esultanza con bandana del presidente Massimo Ferrero, 64 3 Luis Muriel, 24 anni, lustra la scarpa di Soriano, autore del 2- con un gran tiro da fuori area PEGASO/ANSA/LAPRESSE Eder-gol colpisce ancora Samp seconda, Rossi a fondo L italobrasiliano sale a 5 reti, poi Soriano chiude i conti: il c.t. Conte gongola in tribuna. Bologna a zero: per i rossoblù fatale il rosso a Rizzo Filippo Grimaldi GENOVA I l gol di Soriano una perla in un Italia a caccia di certezze vale il viaggio di Antonio Conte al Ferraris. Che, guarda caso, dopo essersi lustrato gli occhi di fronte alla magia del sampdoriano, pochi minuti dopo il vantaggio di un altro azzurro, Eder, saluta e torna a casa soddisfatto. Impossibile, dopo il primo tempo, pensare che la ripresa avrebbe regalato una metamorfosi così clamorosa della squadra di Zenga, che dopo un ora senza grandi guizzi capitalizza la superiorità numerica per la sciocca espulsione dell ex Rizzo e piomba al secondo posto, anche se con quattro coinquilini. DOPPIA FACCIA Sino a quel momento, però, i rossoblù avevano tenuto più che dignitosamente il campo, creando non EDER & SORIANO Festa con rinnovo per la coppia azzurra E Zenga prevede il 2- Silvia Galbiati A Marassi non dimenticano. Lo dimostrano gli applausi della curva per l ex Gastaldello, invitato da Ferrero, immancabile protagonista della festa post partita, a una passerella davanti ai tifosi. Tifosi che hanno un altro motivo per esultare, ovvero la firma del rinnovo del contratto di Eder, annunciato dallo stesso giocatore: «Fino a oggi ho evitato di parlare di futuro, anche poco scompiglio in una Samp a tratti quasi svanita. Insomma, il piatto piange (terzo k.o. consecutivo), ma la squadra di Rossi sta crescendo, confermando i progressi già mostrati contro il Sassuolo. In momenti simili, torna in mente la metafora del signor Rossi (l ex blucerchiato Delio, non proprio amatissimo dal presidente Ferrero), che in tempi non sospetti raccontò alla piazza bolognese come una squadra non si possa costruire con le figurine. Il senso del discorso ha trovato conferma al Ferraris, in una sfida che ha certificato quanto serva tempo a far sì che Giaccherini (ottimo RI doriani cambiano marcia con l uomo in più: tempo preoccupante, ripresa sontuosa perché Conte ci ha chiesto di pensare solo alla Nazionale. Ho sempre ribadito la mia disponibilità a rimanere, nonostante mi facesse piacere l interesse di una società come l Inter. Sono felice, in settimana definiremo il rinnovo». Le conferme arrivano anche dall altro uomo di mercato rimasto a Genova, Roberto Soriano: «Contento della mia scelta. Per il gol di oggi devo ringraziare l allenatore, è tutta la settimana che mi dice Devi tirare tanto, mi sento che farai gol. Aveva ragione». debutto, ma sfortunato) entri nei meccanismi della squadra. LA SORPRESA Prima di una ripresa sontuosa, c era stato per i blucerchiati un primo tempo preoccupante, senza la consueta incisività, anche in un attacco dove a Eder è mancata solo la ciliegina, cioè quella doppietta nelle prime tre gare di campionato sino a oggi mai riuscita. Anche con Muriel ha faticato a entrare in partita, e fatalmente una squadra a trazione anteriore come la Samp s è trovata senza i suoi punti di riferimento. SENZA GUIZZI In una situazione del genere, il Bologna ha tirato fuori il meglio di sé. Il giochino di Rossi è stato logico ed efficace: grande pressione di Mounier e Giaccherini a scardinare la Samp sulle corsie esterne, costringendo Cassani e, soprattutto, Regini a rimanere molto bassi, permettendo agli ospiti di avere il predominio a ZENGA INDOVINO Profezia confermata dallo stesso mister: «Avevo detto anche a Muriel che avrebbe segnato, ci è mancato poco. Faccio i complimenti ai miei giocatori: non abbiamo dimenticato la disfatta di Europa League, ma la ricordiamo come qualcosa che non dobbiamo più fare». Tanta amarezza nelle parole di Delio Rossi: «Lo zero in classifica non fa piacere perché veniamo da prestazioni positive. Stasera siamo stati troppo fumosi in avanti, mentre loro sono stati superiori nell uno contro uno. Abbiamo comunque grandi margini di miglioramento». La festa la chiude il solito Ferrero con l ennesima dichiarazione d amore al mister: «Evviva Zenga, evviva la Samp, evviva i miei gioielli. Tutto il resto è noia». MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA MOVIOLA di GUGLIELMO LONGHI FALLI PLATEALI GIUSTI I GIALLI PER L EX RIZZO Partita abbastanza facile da comandare per l arbitro Cervellera di Taranto. Giusti i cartellini gialli. I due del primo tempo: a Regini che ferma la corsa di Mounier e a Taider per un intervento violento ai danni di Eder. E anche i due che in 2 minuti portano all espulsione di Rizzo: il centrocampista rossoblù tiene per la maglia prima Eder lanciato in contropiede e poi Ferrari. Sul primo gol della Samp, Eder è in posizione regolare al momento del tiro. CLASSIFICA SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S INTER CHIEVO SAMPDORIA TORINO ROMA SASSUOLO 7 PALERMO 7 FIORENTINA 6 LAZIO 6 ATALANTA 4 GENOA 3 MILAN 3 UDINESE 3 NAPOLI 2 VERONA 2 JUVENTUS EMPOLI CARPI BOLOGNA FROSINONE CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI 2 3 SAMPDORIA 2 BOLOGNA PRIMO TEMPO - MARCATORI Eder al 3, Soriano al 34 s.t. 2 SAMPDORIA (4-3--2) Viviano; Cassani (dal 2 p.t. Pedro Pereira), Silvestre, Moisander, Regini; Ivan (dal 2 s.t. Correa), Fernando, Barreto; Soriano; Muriel (dal 37 s.t. Rodriguez), Eder. PANCHINA Puggioni, Brignoli, Bonazzoli, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic, Carbonero, Rocca. ALLENATORE Zenga. BARICENTRO MEDIO 5,3 M AMMONITI Regini per g.s. BOLOGNA (4-2-3-) Mirante; Ferrari, Rossettini, Maietta, Masina; Donsah (dal 23 s.t. Pulgar), Taider (dall s.t. Diawara); Mounier, Brienza, Giaccherini (dal 28 p.t. Rizzo); Destro. PANCHINA Da Costa, Oikonomou, Morleo, Crisetig, Falco, Mancosu, Mbaye, Acquafresca, Gastaldello. ALLENATORE Rossi. CAMBI DI SISTEMA 4-4- dal 9 s.t. BARICENTRO MOLTO BASSO 47,8 M ESPULSI Rizzo per doppia amm. (entrambe per g.s.) al 8 s.t. AMMONITI Taider, Maietta e Rossettini per gioco scorretto. ARBITRO Cervellera di Taranto. NOTE paganti.958, incasso di euro; abb. 9.8, quota di euro. Tiri in porta 6-3 ( traversa). Tiri fuori 6-5. In fuorig. 2-. Angoli 2-5. Rec.: p.t. 2, s.t. 4. centrocampo, rinforzato dal gran movimento di Taider e Donsah. In questo risiko favorevole agli ospiti, la Samp ha dovuto aspettare la ripresa per far girare il vento. Prima è stata una gran sofferenza, e a Rossi non va giù la traversa colpita da Brienza in avvio che avrebbe potuto indirizzare la partita in un altra direzione. A una situazione del genere hanno contribuito in buona parte gli errori di Regini, che ha sbandato parecchio sino al vantaggio di Eder. L AUDACE COLPO Impensabile che, alla fine, un cuore sampdoriano doc come Rizzo, cresciuto a pochi metri dal Ferraris, abbia di fatto consegnato le chiavi della partita alla sua ex squadra nel miglior momento del Bologna. Da lì la musica è cambiata, anche se un paio di incursioni di Barreto e Eder avevano fatto intuire che la squadra di Zenga si stesse risvegliando. La combinazione felicissima Muriel- Eder (ma che dormita i centrali difensivi rossoblù) ha sbloccato la gara e il grande affanno per l inferiorità numerica ha fatto il resto. Il Bologna s è chiuso nella propria metà campo e quattro minuti dopo il primo vantaggio Correa ha servito a Soriano il pallone che il regista ha trasformato nella perla rosa della serata. Bologna al tappeto, con molti rimpianti, mentre soltanto Brienza respinta super di Viviano in pieno recupero ha fatto sussultare i sampdoriani. PROSSIMO TURNO SABATO 9 SETTEMBRE UDINESE-EMPOLI, ore 8 MILAN-PALERMO, ore 2,45 DOMENICA 2 SETTEMBRE, ore 5 CHIEVO-INTER, ore 2,3 ATALANTA-VERONA BOLOGNA-FROSINONE GENOA-JUVENTUS ROMA-SASSUOLO TORINO-SAMPDORIA CARPI-FIORENTINA, ore 8 NAPOLI-LAZIO, ore 2,45 MARCATORI 5 RETI Eder (2, Sampdoria). 3 RETI Paloschi (Chievo); Saponara (Empoli); Jovetic (, Inter); Floro Flores (Sassuolo); Baselli (Torino). 2 RETI Pinilla (Atalanta); Birsa e Meggiorini (Chievo); Marcos Alonso (Fiorentina); Dybala (, Juventus); Matri (Lazio); Higuain (Napoli); Muriel (Sampdoria); Quagliarella (Torino).

22 L iniziativa Gazzetta R A caccia di nazionali 22 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT fil PERSONAGGIO DANIELE BASELLI Segna sempre lui Tre tiri, tre reti E ora... l Italia? Sempre a segno nelle ultime cinque gare ufficiali: nessuno come lui nell Europa top. Sì, Conte lo segue Luca I l dribbling ai cartelloni sta diventando la specialità di Daniele Baselli. Quando ha segnato alla Fiorentina, ha scavalcato la pubblicità e via, sotto la Maratona. Domenica, quando ha fatto male al Verona, ha scelto l aggiramento: corsa intorno ai cartelloni e solito finale in zona curva. Dicono che Baselli si sia innamorato del Torino e se va avanti così o anche solo la metà di così il sentimento è destinato a essere ricambiato. UNO DEI SEI Nei cinque grandi campionati europei solo pochi giocatori hanno sempre segnato nelle ultime tre giornate. Sono sei: Müller al Bayern, Pierre Aubameyang al Borussia Dortmund, Eder alla Samp, Baselli al Toro, Saponara a Empoli e Floro Flores al Sassuolo. Solo SQUADRA PER SQUADRA: TUTTI GLI AZZURRABILI DELLA TERZA GIORNATA DI SERIE A gli azzurrabili schierati ATALANTA BOLOGNA i minuti giocati CARPI CHIEVO EMPOLI FIORENTINA FROSINONE GENOA LAZIO MILAN NAPOLI PALERMO ROMA SAMPDORIA SASSUOLO TORINO UDINESE VERONA TOTALE: 28 azzurrabili, 9.35 minuti - TOTALE 2ª giornata: 8.47 minuti INTER JUVENTUS Da Floro Flores a Paloschi: quanti gol per il sogno Europeo Gli azzurrabili comandano la classifica marcatori. E si sbloccano pure Toni e Matri... AZZURRABILI 6 Sei giocatori hanno segnato nelle ultime 3 giornate nei cinque grandi campionati: Müller, Aubameyang, Eder, Baselli, Saponara e Floro Flores Marco Guidi MILANO G li stranieri giocano, ma gli italiani segnano. A dispetto di una Nazionale che ultimamente tanto fatica a trovare la via del gol. Basta leggere la classifica marcatori della Serie A per rendercene conto. Eder, Floro Flores, Baselli, Paloschi, Saponara... c è tanto di azzurrabile quando si gonfiano le reti del nostro campionato. Di questo quintetto magico, capace di mettere insieme 7 gol in appena 3 giornate, solo l italo-brasiliano della Sampdoria ha vestito la maglia della nostra Nazionale. Gli altri si sono fermati tutti all Under 2. Se per Baselli, Paloschi e Saponara è questione anche d età (hanno tempo per costruirsi ancora il futuro...), Floro Flores uno dei sei ha segnato nelle ultime cinque partite ufficiali giocate: lui, Baselli. Daniele ha fatto gol al Milan con la maglia dell Atalanta, nell ultima del campionato 24-5, poi ha messo in fila gli obiettivi. Pescara in Coppa Italia, Frosinone, Fiorentina e Verona in campionato: quattro su quattro anche nella nuova stagione. Un serial scorer, un marcatore seriale: quando calcia, fa gol. Ovviamente è un caso, non potrà andare avanti così, però l andamento impressiona: Baselli ha calciato in porta tre volte e ha sempre segnato. sembrava aver perso il treno da tempo. Tre gol non fanno primavera, ma in un Italia sempre più orfana di attaccanti, pure la punta campana potrebbe dire la sua, a patto che continui a macinare reti come quella in Sassuolo-Atalanta. Intanto nel tabellino dei marcatori si sono rivisti vecchi centravanti azzurri: Matri e Toni. Curioso, la settimana scorsa il c.t. aveva rivelato che se ci fossero stati gli Europei in estate, l attaccante del Verona avrebbe fatto parte della comitiva in partenza da Coverciano. E Toni si è subito riacceso, trovando (su rigore) il primo gol in campionato. Un altro anno a quota 22 obbligherebbe Conte a ricordarsi di nuovo di lui. Daniele Baselli, 23 anni, 4 gol in quattro gare ufficiali tra Coppa e Serie A ANSA CENTRO-SINISTRA «La mezzala con Ventura gioca più vicino alla porta, per questo ho segnato subito», ha detto Daniele due settimane fa in un intervista alla Gazzetta. Nella frase, due parole chiave. La prima: mezzala. Il Toro in estate l ha scelto per giocare lì, quarto dei cinque di metà campo. Mai pensato di usarlo da playmaker, davanti alla difesa, ruolo che Baselli ha sperimentato in passato. La seconda: Ventura, grande insegnante di calcio. In estate ha lavorato molto sul suo nuovo acquisto, gli ha lasciato libertà offensiva e ha preso qualche appunto. Ha scoperto che Daniele sul centrodestra proprio non rende e va molto meglio a sinistra. A Verona lo ha provato dal lato sbagliato, poi gli ha cambiato posizione e Baselli ha svoltato: partita in crescita e appoggino facile facile ma esserci non era scontato davanti al portiere. IN NAZIONALE? Daniele domenica a fine partita è tornato a Gottolengo, il paesino in provincia di Brescia dove vive con la compagna Alice. Scena familiare. In casa c era anche Natalie, nata a ottobre 24, perché il centrocampista con la faccia da bambino è diventato papà a Antonio Floro Flores, 32 anni GETTY 22 anni. Già che c è, meglio che continui a fare le cose in fretta: ha grandi margini e Ventura gli chiederà di dimostrare ancora continuità e cattiveria, secondo molti i suoi punti deboli nelle ultime due stagioni. Se ce la farà, dovrà smetterla con questi viaggi Torino-Gottolengo- Torino. Ogni tanto dovrà prendere l A e guidare verso Sud. Uscita Firenze, Coverciano GDS PIÙ MINUTI Rispetto alle prime due giornate, questo 3 turno di Serie A ha registrato una crescita significativa nel minutaggio di quei giocatori convocabili in azzurro. Per la prima volta arriviamo intorno ai 9mila minuti globali, per 28 azzurrabili impiegati. Se, al solito, le emiliane Sassuolo e Bologna sono miniere ricche di prodotti nostrani, stupisce il Milan, che schiera ben 8 italiani nel derby perso di misura con l Inter. Il trend dei nerazzurri, invece, resta invariato (appena due giocatori per 95 ). La Lazio passa da 4 a 6 azzurrabili nel giro di una giornata, mentre la Fiorentina sale dai 44 della seconda giornata ai 423 del weekend. QUALITÀ Non solo quantità, ma anche qualità. Per dire, tre dei quattro gol segnati in Empoli-Napoli portano firme italiane. E azzurro è l unico 7,5 di giornata, conquistato dal neolaziale Matri. Il neo? Proprio nell ultima gara di giornata (il recupero Sampdoria-Bologna), è arrivato il primo cartellino rosso a un giocatore italiano: se lo è preso Rizzo, ex di turno. In una partita decisa dagli azzurrabili Eder e Soriano, tanto per gradire... TACCUINO GENOA Tino Costa, altro k.o. Stop di 45 giorni Tino Costa dovrà rimanere a riposo un mese e mezzo in seguito all infortunio di sabato a Firenze. Gli esami effettuati hanno evidenziato una distrazione muscolare che costringerà il genoano all ennesimo stop. TORINO Avelar operato Out circa 2 giorni (f.t.) E stato operato ieri al menisco del ginocchio sinistro Danilo Avelar. Il terzino brasiliano del Torino si era infortunato domenica a Verona. Avelar tornerà in campo fra 5/2 giorni. COPPA ITALIA, 4 TURNO Ufficiali date e tv Milan il dicembre Ufficializzati orari e tv del 4 turno di Coppa Italia. Martedì dicembre: ore 5 Spezia- Salernitana (RaiSport ), ore 8 Torino-Cesena (RaiSport ), ore 2 Milan-Crotone (Rai 2); 2 dicembre: ore 5 Palermo- Alessandria (RaiSport ), ore 8 Verona-Pavia (RaiSport ), ore 2 Udinese-Atalanta (RaiSport ); 3 dicembre: ore 8 Carpi-Vicenza (RaiSport ), ore 2 Sassuolo-Cagliari (RaiSport ). VITTIMA DI STALKING Caso Quagliarella Rischio prescrizione Rischia di finire in prescrizione il processo che vede l attaccante del Torino, Fabio Quagliarella, costituitosi parte civile come presunta vittima di «stalking» ad opera di R.P., assistente capo in servizio presso la polizia postale di Napoli. Il cambio del giudice potrebbe far ripartire da zero il procedimento. ARGENTINA Il Boca vince il Superclasico BUENOS AIRES Festa doppia per il Boca Juniors che batte nel superclasico il River Plate - e conquista la vetta della classifica in solitaria ai danni del San Lorenzo. A decidere la sfida valida per la 24esima giornata del campionato argentino il gol dell uruguaiano Nicolas Lodeiro al 8. Grande soddisfazione per Carlos Tevez che tornava a giocare contro il River dopo anni: «Con questa vittoria tutto è tornato alla normalità». SPAGNA Nel posticipo Deportivo ok MADRID Il Deportivo La Coruna si è imposto 3- sul campo del Rayo Vallecano nel posticipo della terza giornata della Liga. A segno Borges, Embarba, Luis Alberto e Lucas Peres. Deportivo settimo in classifica con 5 punti, Rayo penultimo con. INGHILTERRA Il West Ham supera il Newcastle LONDRA Due gol di Poyet regalano la vittoria al West Ham contro il Newcastle (2-) nel Monday Night della Premier League, posticipo della quinta giornata. Il West Ham sale al quinto posto affiancando il Crystal Palace con 9 punti.

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24 Serie AR 24 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL PREMIO GAZZETTA CONTENUTO PREMIUM Il mondo al contrario MAURICIO PINILLA Sassuolo- Atalanta 3 p.t. La sequenza della prodezza del centravanti dell Atalanta contro il Sassuolo: cross da sinistra di Gomez e stupendo gol in rovesciata PINILLA E QUEL GOL CHE RACCONTA UNA VITA ROVESCIATA LA PERLA R O S A LA STORIA di ALEX FROSIO E poi viene da chiedersi come faccia. Che sia la testa un po matta da sempre, quel fisicaccio che sembra intagliato apposta per fare il centravanti, una tecnica che a nemmeno vent anni gli aveva messo gli occhi dell Inter addosso. Invece no, il segreto sta sul collo. Mauricio Pinilla, su quel corpo su cui sta scritta praticamente tutta la sua storia, all altezza del collo si è tatuato due ali. «Rappresentano la libertà, mi tengono in aria quando salto di testa», raccontava poco dopo il nuovo colpo d inchiostro. Un battito e su, in un momento che si cristallizza nella memoria e diventa la«perla rosa della settimana. La rovesciata contro il fl ALBUM Sassuolo: impossibile scegliere altrimenti. Anche perché il cileno dell Atalanta ha aggiunto un particolare al già nutritissimo repertorio: ha segnato con la gamba «sbagliata». Il cross arriva da sinistra, logica e coordinazione «umana» suggerirebbero il taglio acrobatico con la gamba mancina. Invece Pinilla, fluttuando nell aria, sorprende nella sorpresa, e colpisce con la destra. Gol. Tutti in piedi. E QUATTRO Domenica, dopo il gol, girava una vignetta divertente su internet. La normale foto di una porta da calcio, «come la gente vede il mondo». E poi la stessa foto al contrario, traversa in alto e prato in basso: «come vede il mondo Pinilla». All Atalanta sono quasi abituati: in otto mesi di nerazzurro, è già la quarta rovesciata. Contro il Cagliari, contro il Toro con livello di difficoltà cento (pallone dalla metà campo, acrobazia da manicomio), contro il Cesena per sigillare la salvezza. Il signor Pinilla, l uomo che vede il mondo all incontrario. Mai un gol facile, mai una giornata normale. Nemmeno a Sassuolo: rosso a inizio ripresa. D altra parte, a proposito di tatuaggi, Mauricio mica si è scritto sulla EX RAGAZZO PRODIGIO E BAD BOY, IL CILENO È RINATO SPECIALIZZANDOSI IN RETI IMPOSSIBILI: COME L ACROBAZIA CONTRO IL SASSUOLO DISEGNATA CON IL PIEDE «SBAGLIATO» pelle una delle sue meraviglie calcistiche: no, sulla schiena ha piazzato l errore della vita, la traversa colpita contro il Brasile a un minuto dalla fine dei supplementari negli ottavi del Mondiale 24. Sarebbe stato «il BeloHorizontazo» prima ancora del Mineirazo. Lui ci ha aggiunto la scritta «a un centimetro dalla gloria». Almeno adesso, alla gloria, ci va molto più vicino. C è stato un tempo in cui ne sembrava lontanissimo. CADUTA E RINASCITA C è stato un tempo, infatti, in cui Pinilla poteva parlare come George Best: «Ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e macchine veloce. Tutto il resto l ho sperperato». Mauricio stava sperperando anche un gran talento. Venti gol a 9 anni con l Universidad de Chile, la chiamata dell Inter sponsorizzato da Zamorano, il prestito al Chievo - tanti scherzi, poche partite, zero gol -, un lungo giro per il mondo: Spagna, Portogallo, Scozia, Brasile, persino Cipro. In mezzo, più guai che reti: una lite con Jimenez in un night club per qualche apprezzamento alla moglie, finita con un trauma cranico; una cura per disintossicazione dall alcool in una clinica di Marbella; problemi d ansia. Poi la voglia di ricominciare e la redenzione. Torna in Italia, al Grosseto, e segna 24 gol in 24 partite. Poi Palermo, dov è nata la seconda figlia, Cagliari, dov è nato il terzo, Genoa, ora Atalanta. Un altra vita, grazie alla famiglia (rigorosamente tatuata, su braccio sinistro e gamba) e una moglie che definisce come pilastro della sua vita. E adesso rialzarsi, dopo una rovesciata così, è molto più bello. Da Parola a Rooney, anche con l età la «chilena» non perde il suo fascino La rovesciata di Carlo Parola e quella di Wayne Rooney CLASSIFICA STEVAN JOVETIC (INTER) RICCARDO MEGGIORINI (CHIEVO) MAURICIO PINILLA (ATALANTA) 6 MARCOS ALONSO (FIORENTINA) GIGI BUFFON (JUVENTUS) PAULO DYBALA (JUVENTUS) 4 DANIELE BASELLI (TORINO) LORENZO INSIGNE (NAPOLI) WOJCIECH SZCZESNY (ROMA) 2 OGNI SETTIMANA LA GAZZETTA SCEGLIE I TRE GESTI TECNICI MIGLIORI: 6 PUNTI AL PRIMO, 4 AL SECONDO, 2 AL TERZO. A FINE MESE E A FINE ANNO SARA PREMIATO IL COLPO MIGLIORE P er avere da poco superato i cento anni di età, la rovesciata è una vecchietta assai arzilla e gode di ottima salute. Sarà che è immortale, perché è poesia calcistica, e per definirla niente vale come le parole di Eduardo Galeano: «Con il corpo sospeso nell aria, di spalle al suolo, le gambe lanciavano il pallone all indietro nel repentino andirivieni delle lame di una forbice». Galeano ne scrive per raccontare la prima rovesciata della storia, accreditata al cileno di origine basca Ramon Unzaga Asla nel gennaio 94, allo stadio El Morro di Talcahuano (anche se i peruviani ne rivendicano la paternità: l hanno vista, dicono, almeno 2-25 anni prima, a Callao, il più grande e importante porto del Paese). Chi assiste a quell acrobazia inedita cerca un nome: «chorera», da choreros (gli abitanti di Talcahuano), è il primo ma è troppo locale per prendere piede. «Chilena», dalla nazionalità di Unzaga, è un marchio più chiaro e vince su «trizaga», perché vale tre come sostengono gli uruguaiani. Chilena, dunque: vale per tutto il Sudamerica. Più della parola però vale il gesto. LA GALLERIA La rovesciata italiana più famosa non è nemmeno un gol: è l immagine di Carletto Parola finita su una figurina Panini, un rinvio in Fiorentina-Juve del 95. Gigi Riva, in un Vicenza-Cagliari del 7, è senza dubbio la più bella. C è anche quella negata: Rummenigge ai Rangers nell 84, gol annullato per gioco pericoloso perché i «rovesciatori» hanno sempre dovuto lottare con gli arbitri, oltre che con la gravità. In tempi a colori e non i bianco e nero, quasi proverbiale il messicano Hugo Sanchez con il Real Madrid, indimenticabile Marco Van Basten in Coppa Campioni contro il Goteborg, praticamente perfetto Wayne Rooney nel derby di Manchester del febbraio 2. a.fr. 2 GIGI BUFFON Juventus-Chievo 7 s.t. La splendida parata, con palla sul palo, su tiro di Cesar 3 LORENZO INSIGNE Empoli-Napoli 7 p.t. La prodezza di Insigne: al volo, sul secondo palo LE ALTRE NOMINATION MARIO BALOTELLI Inter-Milan 37 s.t. Punizione da fuori area, molto angolata: Handanovic si distende e devia in angolo JUAN ITURBE Frosinone-Roma 48 s.t. Iturbe si porta la palla sul sinistro e segna un gran gol con un tiro sotto la traversa ALESSANDRO MATRI Lazio-Udinese 28 s.t. Spalle alla porta, controlla col destro, si gira, porta avanti il pallone col sinistro e segna ROBERTO SORIANO Samp-Bologna 34 s.t. Gran tiro di destro da fuori area: Mirante vola, ma il pallone è imprendibile LEANDRO GRECO Verona-Torino 42 p.t. Dallo spettacolare gioco a due piedi di Greco nasce un occasione da gol per Toni MARCO BORRIELLO Palermo-Carpi 8 s.t. Con uno scatto da ventenne, brucia sul tempo El Kaoutari e supera Sorrentino in uscita BABACAR Fiorentina-Genoa 5 s.t. Cross di Borja Valero, stacco di Babacar che salta più in alto di tutti e segna di testa

25 MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 25 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 OPINIONI Le due italiane in Champions STRESS TEST EUROPA JUVE&ROMA, È DURA La vignetta di Lorenzo Castellani TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO Lettere alla Gazzetta TRIDENTE CON BALO IL MILAN È TENTATO L ANALISI di FABIO LICARI N on è un caso che i big-match della prima di Champions coinvolgano le due italiane: il sorteggio s è accanito a scegliere il peggio, soprattutto per i bianconeri finiti nel gruppo forse più terribile di sempre. City-Juve oggi, Roma- Barcellona domani. Emozioni e spettacolo, ma per Allegri e Garcia non ci voleva. Non ci voleva di sicuro per questa Juve nel momento più difficile della storia recente. Sarebbe servito disperatamente un rivale abbordabile, per ritrovarsi e ritrovare successo e morale in fondo i vari Bate, Astana, Maccabi esistono, invece ecco il City a punteggio pieno (e difesa imbattuta) in Premier. Potenza emergente d Europa, liberato dai vincoli del fair play finanziario, ormai sfidante più credibile del Barça (con Bayern e Real Madrid). In altri tempi una sconfitta a Manchester poteva anche starci, oggi rischia di complicare una situazione già al limite. Con il Genoa domenica in agguato. E che rendono indecifrabile qualunque previsione nel gruppo con Siviglia e Borussia Mönchengladbach. Non c è Aguero tra gli inglesi, tanta roba, però Pellegrini può schierare De Bruyne (fuori portata per le casse bianconere), Silva, Navas e in soprannumero Nasri: tutti che avrebbero fatto comodo. Ma anche Marchisio out è un bel guaio e la formazione un rebus: sarebbe meglio non prescindere da Cuadrado e Dybala, e il sembra garantire più automatismi, almeno in emergenza. Tornerà la Juve prepotente, paziente, superiore insomma, vista contro Dortmund e Madrid? Urge risposta: ma questa, pur tra infortuni e caselle mancanti, e senza la leadership di Tevez e Pirlo, non vale l umiliante punto in classifica. Ad Allegri il compito di ristabilire l equilibrio tecnico-tattico. A Pogba chi altri, se vale davvero un Van Gogh l onere, non più rimandabile, di prendere in mano la situazione. Aspettando Dybala. Diversa la situazione della Roma, dall alto dei suoi 7 punti: ma i tremori nel finale contro i bianconeri, e il successo ben più sofferto del 2- ufficiale con il Frosinone, non possono non lasciare perplessi al cospetto del Barcellona. Il Siviglia in Supercoppa ha spiegato che la difesa catalana non è impermeabile, e che le seconde linee non sono all altezza dei titolari. Ma lo straordinario meccanismo di Luis Enrique il sistema Guardiola esasperato da pressing alto, velocità e ricerca della profondità, ed esaltato da quattro fenomeni, Iniesta compreso non ammette discussioni né confronti. Non è escluso che crolli la maledizione delle due coppe consecutive finora «impossibili». Rispetto alla Juve, però, la Roma dovrebbe giocarsi gli ottavi soltanto con il Leverkusen. Roma e Juve non sono le uniche in attesa di soccorso dall Europa. Mourinho deve capire se il Chelsea soffre di semplice mal di testa oppure è alla fine di un ciclo (il Maccabi potrebbe essere una buona aspirina), lo United non ha ancora capito se il nuovo ciclo è decollato (ma il Psv non è il City). Molto meglio per il Psg e per il Real Madrid contro Malmoe e Shakhtar. Mentre l Atletico (oggi sul campo del Galatasaray) e il Bayern (domani a casa Olympiacos, un bel Grecia-Germania) possono stare meno tranquilli. Per le italiane ci sarà da soffrire comunque, e non è detto che al sorteggio di dicembre saranno ancora due. Peccato triplo, nell anno della finale a Milano, del possibile ritorno sul podio del ranking (con squadra in più) e del nuovo ciclo economico che ha reso la Champions una vera Superlega:,26 miliardi di euro da distribuire alle 32 finaliste, il limite dei milioni per la vincente che potrebbe essere abbattuto, e soprattutto le conseguenze potenziali per il futuro. Il circolo virtuoso più partecipi, più incassi, più diventi forte ci mette poco a diventare circolo vizioso. Almeno per chi resta fuori dal torneo. Twitter MAURO BERGAMASCO Azzurro di rugby Quiz: qual è il sogno di ogni Rodigino? Star al posto giusto... tra due FEDERICA PELLEGRINI Campionessa di nuoto È sempre faticoso il lunedì mattina... #faccedazombie #SaintVincent #ritirotraimonti CLEMENTE RUSSO Pugile azzurro Siamo una grande forza... questo solo perché c è rispetto, stima ma specie unione tra di TEMPI SUPPLEMENTARI di ALBERTO CERRUTI acerruti@rcs.it Caro Cerruti, la sconfitta nel derby non mi fa paura. Ho visto un buon Milan in crescita, anche se deve tirare di più in porta. Mi sono piaciuti Montolivo e Kucka e con il rientro di Bertolacci il centrocampo migliorerà. Visto che Balotelli si è presentato nel migliore dei modi, tocca a Mihajlovic, che mi sembra un Capello-2, trovare il modo di far coesistere lui, Bacca e Luiz Adriano. Con un tridente simile, il Milan può arrivare tra le prime tre, perché il derby ha dimostrato che non è per niente inferiore all Inter. Claudio Piano, Udine I l derby, visto dalla parte degli sconfitti, ha lasciato sensazioni opposte. I pessimisti hanno colto i segnali di un altro campionato in retrovia. Gli ottimisti, come il signor Piano, sono invece convinti che il Milan possa finire sul podio. Premesso che secondo me il pareggio sarebbe stato più giusto anche se l Inter non ha rubato nulla, agli uni e agli altri consiglierei di non avere troppa fretta perché, come ha detto Mancini, la classifica si assesterà nei prossimi turni e soltanto a Natale si potranno avere le idee chiare sul futuro. Ricordare, per credere, che la Roma due anni fa vinse le prime partite, ma poi finì a 7 punti dalla Juve campione d Italia. E per rimanere sul fronte Inter-Milan, quando i nerazzurri hanno vinto gli ultimi quattro scudetti, due con Mancini e due con Mourinho, non erano mai stati in testa da soli dopo tre giornate e anzi quando l Inter si è trovata davanti a tutti per l ultima volta, alla quarta giornata, poi è arrivata seconda. Quella sera, il 22 settembre 2, il primo Milan di Allegri era staccato di 5 punti, soltanto uno meno di adesso, ma alla fine fu campione d Italia a +6 sull Inter, nel frattempo passata da Benitez a Leonardo. Al di là delle emozioni di settembre, che tra l altro ribaltano quelle di agosto quando il Milan sembrava più avanti dell Inter, tre partite di campionato hanno però offerto indicazioni da non sottovalutare in prospettiva. E su queste Mihajlovic dovrà lavorare con il pieno appoggio di Berlusconi, la prima e indispensabile condizione per risalire la corrente. Partendo dalla difesa, preoccupa il fatto che il bravissimo Diego Lopez abbia sempre incassato gol: 2 contro la Fiorentina, contro l Empoli e contro l Inter. I problemi più grossi, però, sono davanti perché soltanto contro la squadra più debole, l Empoli appunto, il Milan ha segnato, mentre ha fatto scena muta contro i viola e i nerazzurri. Ma soprattutto ha sempre tirato poco e male nel derby, in particolare con Luiz Adriano. Anche se in questi casi è facile dare la colpa agli attaccanti, prima di prendersela con le due punte titolari di Mihajlovic bisognerebbe ricordare i limiti di Abate e soprattutto De Sciglio, incapaci di servire cross pericolosi dal fondo. In attesa del prezioso rientro di Antonelli, il migliore esterno per qualità e quantità, Montolivo davanti alla difesa garantisce più qualità del ruvido De Jong ma non basta per innescare gli attaccanti. E proprio qui, nel centrocampo che è il termometro di tutte le squadre, Mihajlovic deve trovare la chiave per aprire la cassaforte del gioco e delle occasioni da gol, più con Bonaventura che con Honda. E poi, da domenica sera, c è la madre di tutte le discussioni e cioè l impiego di Balotelli, che con eccessiva fretta tutti ritengono maturato. Capitan Montolivo, con grande saggezza, ha invitato ad aspettare Natale per fare un primo bilancio sul suo ritorno. Nel frattempo, però, Mihajlovic dovrà decidere se, e soprattutto con chi, far giocare Balotelli: con uno tra Bacca e Luiz Adriano, oppure con entrambi? Questo è il problema. Perché sulla carta le soluzioni sono tante, ma sul campo l equilibrio è uno solo. Un fenomeno che prende piede tra i nostri tifosi NON VINCI PIÙ, TI FISCHIO: ALLO STADIO LA MEMORIA È CORTA L OPINIONE di ALESSANDRA BOCCI abocci@rcs.it twitter:@picobocci C ontestano il calcio business, lo strazio dei diritti tv, i mercanti che parlano dei club di calcio come se fossero le grandi major dello spettacolo hollywoodiano. Poi però fanno quello che si fa nelle sale dei grandi cinefestival o quello che fanno i loggionisti nei teatri: fischiano. L aggravante è che fischiano gente che ha vinto per anni, gente quasi idolatrata fino a un mese prima. È un fenomeno che riguarda tifosi borghesi e ultrà: sabato a Torino la curva era chiusa, ma la situazione non era confortevole per i giocatori della Juve. E la mimica di Buffon («abbiamo bisogno di voi qui e ora»), rafforzata dalle parole di Bonucci, ricorda le dichiarazioni di Paolo Maldini, salutato con freddezza dagli ultrà della Sud nel giorno dell addio. Un campione festeggiato più dagli avversari dell ultima partita, i fiorentini, che dal pubblico della San Siro rossonera. Era il 29, le ruggini risalivano a 4 anni prima, quando un Maldini immusonito dalla sconfitta di Istanbul avrebbe dato del mercenario a chi chiedeva conto del risultato incredibile. Ma la radice del dissidio va cercata indietro nel tempo, nelle arance tirate nel 998 a una squadra che stava vivendo un momento difficile dopo aver dominato l Europa e aver vinto caterve di scudetti. Maldini disse «mai più», e fu di parola: mai si è presentato a una festa ultrà, mai si è avvicinato al tifo organizzato, e in più occasioni ha ricordato che neppure il resto dei tifosi manifestava sostegno. «Non è un problema della curva», ha detto nel 29 in mezzo ai fischi che piovevano sul crepuscolo dell era Ancelotti. A Bonucci ancora non sono arrivate arance in testa, però il problema è lo stesso. Criticare il calcio business è lecito, basta poi non seguire lo stesso cinico protocollo. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de La Gazzetta dello Sport s.r.l. - A. Bonacossa 25 PRESIDENTE Maurizio Costa CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 96/23): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO Via A. Rizzoli, 8 - Tel ROMA 87 - Via Campania, 59/C - Tel DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, Milano - Tel Fax SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 6-2 Milano CP Isola Tel gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, Milano - Tel Fax EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg - 26 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 35/ ROMA - Tel S RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, PADOVA - Tel S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, Z.I MODUGNO (BA) - Tel S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n CATANIA - Tel S L Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo ELMAS (CA) - Tel S CSE srl - Via Selice, 87/ Imola (BO) - Tel S Milkro Digital Hellas LTD - 5 Hephaestou Street - 94 Koropi - Grecia S BEA printing sprl - 6 rue du Bosquet - 4 NIVELLES (Belgio) S Speedimpex USA, Inc th Street Long Island City, NY, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, COSLADA (MADRID) S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 84 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 28 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 3 Nicosia - Cyprus PREZZI D ABBONAMENTO C/C Postale n intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 429 e 379 e 299 Per i prezzi degli abbonamenti all estero telefonare all Ufficio Abbonamenti INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 49 dell settembre 948 ISSN CERTIFICATO ADS N DEL La tiratura di lunedì 4 settembre è stata di copie COLLATERALI * con libro Senza Freni 6,49 - con Masha e Orso Magazine N. 3,49 - con Le Ricette di Unti e Bisunti N. 7,49 - con Dinosauri dvd N. 2,49 - con Fantozzi N. 3,49 - con Dragon Ball N. 3,49 - con Lucky Luke Gold N. 3 7,49 - con Giallo Svezia N. 7 9,4 - con Dylan Dog N. 8 3,49 - con Agatha Mistery N. 9 7,49 - con Spongebob Alla scoperta del mare N. 3 8,49 - con Le ricette di Eataly N. 2 9,4 - con Manga Naruto N. 2 6,49 - con F auto Collection N. 4 4,49 - con Ai confini della Storia N. 23 2,49 - con DVD Il grande Mazinga N. 26,49 - con The Walking Dead N. 7 6,49 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 2 9,49 - con TopoStory N. 3 8,49 - con Alpinismo N. 27 2,49 - con Campionato Io ti amo 25 N. 34,49 - con Maserati Collection N. 28 4,49 - con Speciali Go Nagai Robot N. 8,49 - con DVD Poirot N. 47,49 - con Blueberry N. 56 5,49 - con Diabolik Nero su Nero N. 6 8,49 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l info@servizi36.it - fax iban IT 45 A Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l Italia; il triplo per l estero. 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