Digital Libraries. Maristella Agosti. 1. Introduzione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Digital Libraries. Maristella Agosti. 1. Introduzione"

Transcript

1 Digital Libraries Maristella Agosti Questo lavoro presenta gli aspetti fondamentali del settore delle biblioteche digitali, settore che nasce da quello della automazione biblioteche per poi evolversi in un settore multisciplinare che negli ultimi quindici/venti anni ha ideato e realizzato sistemi innovativi per l accesso e gestione distribuita di contenuti digitali multimediali. Keywords: Digital libraries, Biblioteche digitali, Sistema di biblioteca digitale, Sistema di accesso a contenuti digitali, Interoperabilità 1. Introduzione Con il termine digital library si fa riferimento ai metodi e agli strumenti dell informatica utili e necessari alla gestione di materiale tradizionale e digitale custodito nelle biblioteche, negli archivi e in altre istituzioni di conservazione e fruizione per il pubblico, come ad esempio i musei. Infatti le digital libraries e i corrispondenti sistemi di gestione di contenuti - digital library systems - mirano ad essere sia i depositi di varie forme di conoscenza sia i mezzi attraverso cui i cittadini possono accedere, discutere, valutare ed arricchire diversi tipi di contenuti informativi, anche con riferimento alla conservazione, alla valorizzazione e alla diffusione del patrimonio culturale. MONDO DIGITALE N settembre

2 Il termine corrispondente in italiano, biblioteca digitale, rimane legato a quanto succedeva inizialmente nel settore, cioè quando i sistemi che gestivano le biblioteche digitali erano sistemi monolitici, ciascuno costruito per un tipo specifico di risorse informative - per esempio le descrizioni catalografiche di una biblioteca oppure le descrizioni di una collezione specialistica di immagini - con funzioni molto specialistiche e sviluppato appositamente per la gestione di quei contenuti. Lo sviluppo di sistemi specialistici ha fatto sì che si sviluppassero numerosi sistemi con funzioni in gran parte simili e solo in parte peculiari, in questo modo portando allo sviluppo di molteplici sistemi che non venivano adottati per la gestione di un numero sufficiente di applicazioni che ne permettesse lo sviluppo incrementale nel tempo. Spesso questi sistemi sono anche rimasti confinati alla sfera delle biblioteche tradizionali, con un approccio più incentrato alla gestione e alla conservazione dei dati descrittivi gestiti, piuttosto che alla fruizione da parte di una utenza ampia e distribuita. Successivamente, nuovi esperti informatici cominciano ad occuparsi di biblioteche e di sistemi di biblioteche digitali quindi il focus si sposta e dalla progettazione di sistemi monolitici ci si sposta all ideazione e progettazione di sistemi modulari, con diversi componenti e orientati ai servizi. Il sottosettore guadagna una sua autonomia nel più ampio settore dell informatica e i sistemi di biblioteche digitali cominciano ad essere ideati dagli informatici insieme agli esperti dei contenuti avviando una collaborazione interdisciplinare che arricchisce il settore di nuovi saperi e competenze. I nuovi sistemi che vengono ideati sono orientati a fornire all utenza la possibilità di nuove attività di comunicazione e di cooperazione, in modo tale che le biblioteche digitali possano diventare un veicolo attraverso il quale tutte le categorie di utenti interessati possano accedere, fruire e arricchire le risorse digitali che vengono rese disponibili in forme diverse (contenuti multimediali) e attraverso diversi dispositivi (accesso e fruizione multimodale). I sistemi di biblioteche digitali non sono più realizzati come sistemi isolati ma, al contrario, come sistemi che devono interoperare con altri sistemi per migliorare l'esperienza dell utente e fornire servizi personalizzati. L area delle digital libraries è cresciuta molto negli ultimi quindici/venti anni anche grazie alle due iniziative che sono state sostenute e finanziate negli Stati Uniti d America a partire dagli inizi degli anni 1990 e dalla costellazione delle iniziative DELOS che si sono susseguite in Europa e di cui si riferisce dopo aver delineato gli aspetti di iniziali e di base del settore. 2. Biblioteche digitali: la fase iniziale I sistemi applicativi che costituiscono i progenitori degli attuali sistemi di biblioteche digitali sono i sistemi di automazione biblioteche che sono stati ideati e sviluppati a partire dagli anni 1970 per gestire i dati di rappresentazione di risorse informative mantenute in biblioteche e centri di documentazione, quindi dati di rappresentazione catalografica, o di catalogo, che permettessero all utente di localizzare il libro o il documento cartaceo di interesse in una biblioteca tradizionale. I dati di rappresentazione catalografica costituiscono una sorta di catalogo digitale MONDO DIGITALE N settembre

3 che da allora in poi viene mantenuto in particolare per permettere agli utenti finali di localizzare i documenti di interesse. I dati contenuti nel catalogo digitale è ora comune sentirli identificare come i metadati della biblioteca, perché, come i metadati gestiti dai sistemi di gestione di basi di dati, permettono di rappresentare gli altri dati, che solitamente costituiscono l obiettivo di interesse per l utente, ma che, senza la disponibilità dei metadati, non sarebbero raggiungibili dagli utenti. Quindi, a livello internazionale, si avvia un dibattito e uno studio sistematico di schemi di metadati, che porta allo sviluppo di schemi di metadati con diverse finalità di rappresentazione, ad esempio di volta in volta in grado di descrivere risorse informative, come Dublin Core (DC) 1 e il MARC (MAchine-Readable Cataloging) 2, oppure schemi di metadati con finalità prevalentemente amministrative, come METS (Metadata Encoding and Transmission Standard) 3 e MADS (Metadata Authority Description Schema) 4, oppure schemi che supportano il sistema nella gestione dei diritti (schemi che si occupano di IPR: Intellectual Property Rights). I sistemi di automazione biblioteche sono fra i primi sistemi applicativi ad incorporare una funzione di ricerca progettata appositamente per permettere all utente finale di effettuare direttamente ricerche di informazioni catalografiche di interesse. Il componente software che permette l accesso interattivo ai dati di catalogo all utente finale viene denominato catalogo in linea per l utente finale traducendo il termine inglese Online Public Access Catalog(ue) (OPAC). Un OPAC è un sofisticato sistema software progettato per fornire agli utenti finali l accesso diretto ai dati di catalogo senza l'intervento di un utente professionista. E però importante tenere presente che la base di dati che raccoglie i dati catalografici viene costruita e alimentata da bibliotecari professionisti che utilizzano regole rigorose di descrizione catalografica che comprendono anche regole di controllo delle descrizioni dei nomi degli autori, dei nomi di istituzioni, dei nomi di luoghi e di altri dati catalografici che rendono i dati gestiti accurati e affidabili anche per la gestione automatica. Le descrizioni dei nomi degli autori, istituzioni e luoghi vengono spesso raccolti in archivi autorevoli che permettono di associare le risorse informative effettivamente all autore, alla istituzione o al luogo effettivo di pubblicazione dell opera. Per questa ragione questi archivi prendono il nome di archivi di autorità authority files e costituiscono una risorsa preziosa per la corretta gestione delle informazioni da parte del sistema OPAC e in generale del sistema di automazione biblioteche, risorsa che rende questi sistemi più robusti nel tempo rispetto ad altri sistemi di gestione di informazioni e che costituiscono una ossatura preziosa per l ideazione dei più recenti sistemi di biblioteche digitali. Quindi la basi di dati complessiva che viene gestita da un sistema di automazione biblioteche è un insieme coerente e integrato di dati di catalogo e di archivi di autorità e un sistema OPAC li usa per dare una risposta più professionale ed affidabile all utente finale MONDO DIGITALE N settembre

4 Il primo sistema di automazione biblioteche che in Italia fornisce un accesso diretto agli utenti finali al catalogo in linea gestito, a partire da una qualsiasi postazione di lavoro connessa alla rete Internet tramite il protocollo di rete Telnet, è il sistema denominato DUO OPAC in uso presso l Università degli Studi di Padova all inizio degli anni 1990 [Agosti e Masotti, 1992]; in Figura 1 viene riportata una schermata della interazione a carattere, che il catalogo in linea metteva a disposizione prima dell invenzione del World Wide Web e del tipo di interazione che la successiva introduzione dei browser Web oggi permette. Figura 1 Schermata del sistema OPAC DUO. Grazie all esperienza maturata nella gestione dei sistemi operativi operating systems e dei numerosi sistemi che gestiscono dati permanenti in cui vengono sviluppate e utilizzate procedure in grado di raccogliere e memorizzare i dati sull uso del sistema da parte degli utenti, anche finali, che li utilizzano dati di log - anche i sistemi di automazione biblioteche iniziano ad avere procedure di raccolta di dati di log e sono fra i primi sistemi applicativi ad essere progettati in modo da includere le procedure in grado di raccoglierli. In questi sistemi i dati di log vengono raccolti oltre che per gestire e migliorare le prestazioni del sistema per monitorare e migliorare l utilizzo del sistema di ricerca. MONDO DIGITALE N settembre

5 Verso la fine degli anni 1980 e l inizio degli anni 1990 si inizia a pensare di far gestire da un sistema di automazione biblioteche non solo i dati catalografici, ma anche file digitali corrispondenti a rappresentazioni digitali di oggetti fisici, ad esempio file digitali che rappresentano i contenuti di un libro intero in forma digitale o un file digitale che rappresenta un manoscritto miniato. In quegli anni cominciano anche ad essere prodotti file digitali corrispondenti a oggetti che nascono direttamente in forma digitale born-digital objects quindi le raccolte dei tipi di descrizioni di oggetti fisici e di oggetti digitali diventano sempre più diversificate e complesse. Comincia allora ad emergere l esigenza di ideare una nuova generazione di sistemi di automazione biblioteche in grado di affrontare questa nuova realtà di interesse. 3. Iniziative che portano all ideazione dei sistemi di biblioteche digitali In uno scenario in cui le collezioni di interesse non sono solo quelle tradizionalmente gestite nelle biblioteche, quindi non solo libri e riviste, ma anche immagini, video, file musicali, e raccolte di manufatti mantenute nei musei o presenti in siti archeologici, emerge la necessità di avviare delle nuove iniziative di studio per arrivare ad ideare e progettare sistemi in grado di fornire nuovi servizi di gestione dell informazione anche in grado di favorire la cooperazione tra gli utenti e l integrazione di risorse informative eterogenee. Il primo progetto ad essere avviato a seguito della domanda crescente per sistemi e servizi in grado di offrire a gruppi diversi un accesso coerente a grandi archivi di dati geograficamente distribuiti è la così detta Iniziativa per le biblioteche digitali Digital Library Initiative (DLI) avviata negli Stati Uniti d America e finanziata congiuntamente dalla National Science Foundation (NSF), dall Agenzia per i progetti di ricerca avanzati del Dipartimento della Difesa Department of Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e dalla NASA (National Aeronautics and Aerospace Agency) 5. Uno degli obiettivi principali dell iniziativa è quello di migliorare in modo significativo i mezzi per raccogliere, archiviare ed organizzare l informazione in formato digitale, e renderla disponibile per la ricerca, il recupero e l elaborazione attraverso le reti di comunicazione. Un aspetto importante dell iniziativa è quello di attivare una collaborazione attiva fra i ricercatori che si occupano di ricerca di base e quelli che si occupano di innovazione tecnologica. Si avviano diverse attività di ricerca coordinate a livello degli Stati Uniti d America e le raccolte che vengono considerate di interesse sono quelle costituite da risorse informative che possono contenere testo, immagini, mappe, registrazioni audio, video e spezzoni di film e combinazioni di questi (multimedia). La ricerca sulle biblioteche digitali si concentra anche su argomenti di carattere sociale, economico e culturale collegati allo sviluppo e all utilizzo di queste risorse. Alla prima iniziativa ne segue una seconda che permette di ampliare il 5 URL: MONDO DIGITALE N settembre

6 raggio di azione anche ad altre istituzioni e permette di consolidare i risultati ottenuti. L iniziativa europea corrispondente ed iniziale per affrontare la problematica dei sistemi di biblioteche digitali può essere considerato il Gruppo di Lavoro DELOS, attivo da gennaio 1996 a dicembre 1999, che fu finanziato dal Programma di ricerca Long Term ESPRIT nell ambito del Quarto programma quadro della Commissione dell Unione europea. Grazie ai risultati ottenuti con le attività del gruppo di lavoro in DELOS, la Commissione approva il finanziamento di una rete iniziale di eccellenza sulle biblioteche digitali (da gennaio 2000 a dicembre 2002), e più tardi approva il finanziamento della Rete di eccellenza DELOS sulle biblioteche digitali (da gennaio 2004 a dicembre 2007) 6, che è l iniziativa che ha portato l Europa a raggiungere risultati innovativi e di grande interesse a livello internazionale e che vengono in parte ripresi anche nella sezione successiva. 4. I sistemi di biblioteche digitali I sistemi di biblioteche digitali che vengono ideati a seguito delle iniziative sviluppate negli Stati Uniti d America e in Europa dalla Rete di eccellenza DELOS sono sistemi software complessi, spesso basati su un architettura orientata ai servizi, in grado di gestire collezioni complesse e diversificate di oggetti digitali. Un aspetto importante che riguarda i sistemi ideati è che la rappresentazione del contenuto degli oggetti digitali, che costituiscono la collezione di interesse gestita da un sistema di biblioteca digitale, come per i sistemi di automazione biblioteche, è fatto da professionisti. Ciò significa che la gestione dei metadati è ancora basata sull uso di regole autorevoli di descrizione. Un sistema di biblioteca digitale oggi è un sistema modulare e flessibile, i cui componenti possono anche essere riutilizzati per realizzare biblioteche digitali diverse e le cui funzionalità possono essere accresciute e variate nel tempo grazie all aggiunta o modifica dei singoli componenti che costituiscono il sistema. La rete di eccellenza DELOS ha promosso sia la definizione di un modello di riferimento per le biblioteche digitali [Candela et alii, 2007a] sia lo sviluppo di un prototipo di sistema di gestione innovativo progettato in accordo con il modello di riferimento proposto. In Figura 2, ripresa da [Candela et alii, 2007b], si possono vedere le tre parti costituenti di una biblioteca digitale in accordo con il modello di riferimento proposto. 6 URL: MONDO DIGITALE N settembre

7 Figura 2 Le parti che costituiscono una biblioteca digitale, la figura è tratta da [Candela et alii, 2007b]. Parti che costituiscono una biblioteca digitale: Biblioteca digitale: E un organizzazione (potenzialmente virtuale) che colleziona, gestisce e conserva a lungo termine contenuti digitali e offre alla sua comunità di utenti delle funzioni specializzate sui contenuti, in misura quantificabile e in accordo con delle politiche definite. Sistema di biblioteca digitale: E un sistema software basato su un architettura (potenzialmente distribuita) che provvede a tutte le funzionalità richieste da una biblioteca digitale. Gli utenti interagiscono con la biblioteca digitale attraverso un corrispondente sistema di biblioteca digitale. Sistema di gestione di biblioteca digitale: E un sistema software generico che provvede ad un appropriata architettura software che produce e amministra un sistema di biblioteca digitale. Il sistema di gestione incorpora tutte le funzionalità che sono considerate fondamentali per una biblioteca digitale e integra software addizionale offrendo funzionalità più specifiche o avanzate. Il ruolo del sistema di gestione di biblioteca digitale è quello di una sorta di motore di una biblioteca digitale. Esso fornisce le componenti per gestire ed interagire con la biblioteca digitale e può essere orientato ai servizi, risultando flessibile e quindi adattabile a diverse realtà. I sistemi che derivano da questa organizzazione possono essere centralizzati oppure distribuiti. Infatti una biblioteca digitale è realizzata da un solo sistema di biblioteca digitale mentre diversi sistemi di biblioteca digitale possono essere costituiti su diversi sistemi di gestione di biblioteche digitali, quindi i servizi forniti da una biblioteca digitale possono essere estesi e adattati in MONDO DIGITALE N settembre

8 corso d opera e secondo le esigenze specifiche. Nulla vieta di avere un sistema centralizzato e quindi in qualche modo monolitico. Un sistema di questo tipo porterà le tre componenti di una biblioteca digitale a convergere in un unico componente, ottenendo una minore complessità realizzativa a prezzo di una minore adattabilità e flessibilità. Un sistema modulare che separa le tre componenti e vede i vari servizi serviti come dei moduli che si aggiungono al sistema di gestione di biblioteche digitali, è in genere più consono alla natura dinamica di una biblioteca digitale. Un sistema di questo tipo si adatta maggiormente a una biblioteca digitale distribuita. Quando si parla di biblioteca digitale distribuita, non si parla solamente della distribuzione geografica delle risorse, ma anche della possibile distribuzione nell erogazione dei servizi. Se consideriamo più sistemi partecipanti alla stessa biblioteca digitale, intuiamo i vantaggi portati da un architettura modulare; ogni sistema partecipante potrebbe fornire i propri servizi in un contesto di ampia integrazione e partecipazione. Le peculiarità di ogni sistema partecipante in questo modo non sono solamente salvaguardate ma all occorrenza possono essere sfruttate anche da altri sistemi e quindi in definitiva da una maggiore comunità di utenti. La natura di una biblioteca digitale è quindi variegata e composta da diversi componenti e attori indipendenti e interagenti tra loro. Proprio dalle modalità con cui è organizzata una biblioteca digitale si intuisce come sia una realtà applicabile a diversi contesti e come si possa adattare alle necessità e particolarità di ognuno di questi. Perché componenti diversi e diversi sistemi di biblioteca digitale possano cooperare fra loro occorre però che i componenti e i sistemi che li compongono siano in grado di interoperare fra loro, emerge quindi la necessità di approfondire la tematica della interoperabilità fra componenti e sistemi di biblioteca digitale, cosa che viene fatta nella successiva sezione. 5. Interoperabilità tra sistemi di biblioteche digitali Il concetto di interoperabilità viene spesso appiattito sul fronte tecnologico e solo su una parte degli aspetti che bisogna effettivamente tenere presente per rendere interoperabili dei sistemi di biblioteche digitali. Sono infatti diversi gli aspetti di cui non si può non tener conto se si vogliono costruire dei sistemi concretamente interoperabili e fornire dei servizi qualificati per l utente finale. Sei sono le diverse dimensioni che è necessario esplorare e tenere presente quando si affronta il problema dell interoperabilità nell ambito delle biblioteche digitali e dei sistemi di biblioteche digitali: 1. istituzioni cooperanti 2. oggetti informativi 3. funzionalità/prospettiva funzionale 4. multilinguismo 5. utenti/prospettiva degli utenti 6. tecnologie/interoperabilità tecnologica Si illustrano nel seguito le specifiche caratteristiche delle diverse dimensioni. MONDO DIGITALE N settembre

9 5.1 Istituzioni cooperanti La dimensione delle istituzioni cooperanti è quella delle organizzazioni che decidono di collaborare e interoperare, quindi delle organizzazioni che, anche con ruoli diversi, partecipano alla realizzazione della biblioteca digitale e collaborano alla gestione e mantenimento del sistema di biblioteca digitale. A seconda di quali siano le organizzazioni che devono interoperare e di che tipi di organizzazioni partecipano, si dovranno tenere presente diverse situazioni istituzionali e sarà necessario affrontare l interazione istituzionale di organizzazioni diverse, ognuna con le sue esigenze, con obiettivi di fruizione diversi, con tradizioni e culture diversificate che richiedono di essere armonizzati. 5.2 Oggetti informativi La dimensione degli oggetti informativi è quella che porta ad affrontare la problematica dell interoperabilità sia a livello degli schemi di metadati e standard relativi sia al livello degli oggetti veri e propri che devono essere resi disponibili all utenza. Gli oggetti che devono essere descritti e gestiti sono diversi, variegati e molteplici. Questa è la dimensione degli oggetti effettivi che devono essere descritti e gestiti, cioè gli oggetti digitali di interesse dell utenza che occorre ritrovare, individuare e mettere a disposizione dell utente. Occorre tenere presente che l oggetto digitale non può essere fornito all utente indipendentemente da una sua presentazione contestuale, perché lo stesso oggetto può assumere significati diversi in contesti diversi. Infatti, solo un utente molto affrettato potrebbe voler disporre dell oggetto digitale contestualizzato ma, nel momento in cui si debba soddisfare un utente digitale con esigenze specifiche, diventa indispensabile fornire anche un accompagnamento culturale, o almeno informativo, appropriato. Per questa ragione la dimensione degli oggetti informativi, in un contesto di interoperabilità, richiede anche di tenere presente metadati e schemi di metadati opportuni e capaci di fornire tutte le informazioni di contesto necessarie. 5.3 Funzionalità La dimensione della funzionalità riguarda il modo in cui l interoperabilità avviene al fine di offrire le funzionalità desiderate all utente. Essa serve a mettere in evidenza che per ogni biblioteca digitale e sistema di biblioteca digitale risulta necessario condurre una specifica analisi dei requisiti dell applicazione di interesse e far emergere quali sono le funzionalità che si vogliono mettere a disposizione degli utenti rispetto agli obiettivi che ogni singolo sistema o insieme di sistemi cooperanti può fornire. 5.4 Multilinguismo Una dimensione, che spesso viene trascurata è quella del multilinguismo. Val la pena di ricordare qui che il multilinguismo è da sempre presente in Italia: ci sono delle regioni dove due sono le lingue utilizzate nelle attività MONDO DIGITALE N settembre

10 quotidiane - tedesco-italiano oppure francese-italiano - e sul territorio nazionale si sta realizzando una sempre maggiore diversificazione culturale-linguistica, che può costituire un arricchimento importante se valorizzata, perché ogni lingua è la traccia di una specifica tradizione culturale e storica. Infatti, una lingua non può esser intesa solo come uno strumento per una comunicazione minimale, di sopravvivenza, ma deve anche essere considerata e utilizzata per esprimere la cultura di ciascuno: se si riuscissero a valorizzare lingue diverse anche attraverso sistemi di biblioteche digitali, si riuscirebbero a valorizzare patrimoni culturali diversi, che altrimenti si rischia di perdere appiattendosi solo sulle lingue dominanti o più comunemente utilizzate. Il fatto di dover aprire i sistemi di biblioteche digitali al multilinguismo è un apertura culturale e tecnologica importante e di difficile realizzazione: i sistemi dovrebbero essere in grado di permettere di sostenere un effettivo multilinguismo e non solo la mera traduzione dei contenuti delle pagine Web di accesso al sistema della biblioteca digitale scritte inizialmente in una lingua, ad esempio l italiano, e poi in un altra, solitamente l inglese. Quello che dovrebbe essere reso fruibile è una descrizione di ognuno degli oggetti digitali di interesse da far utilizzare poi in modo attivo dal sistema nelle sue diverse attività di consultazione e ricerca. Questa è dunque una grande sfida culturale e scientifica, ma è una dimensione dell interoperabilità che per il momento non è stata molto approfondita, neanche a livello internazionale. 5.5 Utenti Un ulteriore dimensione è quella relativa alla prospettiva dell utente, perché per lo sviluppo di uno specifico sistema di biblioteca digitale è importante lavorare insieme agli utenti, immaginando le categorie d utenza e prospettive diverse di uso e fruizione. Questo non significa solo prendere in considerazione le diverse categorie di utenza finale che possono accedere al sistema, come ad esempio studenti, ricercatori, professionisti, ma anche il fatto che esistono diverse tipologie di utente, come i fornitori di contenuti, gli aggregatori di contenuti e gli amministratori del sistema, e ciascuna di queste tipologie pone delle sfide specifiche all interoperabilità. 5.6 Tecnologie L ultima dimensione da prendere in considerazione è quella relativa alle tecnologie che supportano e consentono l effettiva realizzazione dell interoperabilità. Infatti, sono diversi gli aspetti che devono essere affrontati per una fattiva e completa interoperabilità fra sistemi diversi e sono molteplici le soluzioni tecnologiche che possono consentire di ottenere i diversi gradi di interoperabilità desiderati per le altre dimensioni. Inoltre, la tecnologia è in continua e positiva evoluzione e quindi le scelte fatte vanno costantemente riviste ed aggiornate. MONDO DIGITALE N settembre

11 6. Servizi avanzati L interoperabilità è un aspetto da tenere presente anche quando di intendano fornire dei servizi avanzati agli utenti finali. Infatti, per fornire servizi avanzati agli utenti, è necessario entrare in una prospettiva che si è affermata solo negli ultimi anni e che vede gli utenti finali non solo come consumatori di contenuti digitali ma anche come produttori attivi di contenuti. Infatti gli utenti in anni recenti hanno iniziato ad utilizzare sempre più frequentemente e in modo diffuso nuove applicazioni informatiche che forniscono funzionalità di condivisione di contenuti digitali; fra queste applicazioni due che vedono un uso consistente a livello internazionale da parte di utenti di diverse fasce di età e con interessi anche molto diversificati sono Facebook 7 e YouTube 8. Queste due applicazioni dimostrano che, quando i sistemi sono semplici da utilizzare e con finalità di interesse, gli utenti li utilizzano anche per contribuire con propri contenuti, quindi il loro coinvolgimento aumenta e la loro interazione diventa più attiva. Di conseguenza il livello più complesso che un sistema di biblioteca digitale deve rendere disponibile, anche nel contesto di sistemi di gestione di contenuti culturali, è quello della fornitura di servizi avanzati all utenza che desidera contribuire con propri contenuti. Quindi la nuova sfida è quella di fornire dei servizi avanzati e personalizzati agli utenti finali. Un esempio significativo di un servizio di questo tipo è un servizio in grado di mettere a disposizione dell utente delle funzionalità di annotazione di oggetti digitali, quindi un servizio che fornisca all utente le funzionalità di annotare, con proprie osservazioni e indicazioni personali, un oggetto digitale per poi riusare successivamente il contenuto per attività personali, attività di lavoro con un gruppo specifico di altri utenti oppure attività di pubblicazione per la fruizione di questi contenuti aggiuntivi di qualsiasi utente del servizio. Nel contesto dei sistemi di gestione di contenuti culturali, un servizio di gestione di annotazioni può rendere disponibili agli utenti funzionalità di annotazione di una descrizione catalografica o d archivio, perché l utente desidera ricordarsi della descrizione e ritornarvi in un momento successivo, oppure di un oggetto digitale vero e proprio, perché risulta necessario collegare al documento o ad una parte del documento delle considerazioni o osservazioni personali utili nel proprio operare, per poi utilizzare questi contenuti a scopi personali oppure per una condivisione con pochi altri utenti o con tutta la comunità degli utenti. Un servizio di questo tipo è stato ideato e sviluppato per un utilizzo sperimentale all Università degli Studi di Padova e si è visto che costituisce una strada possibile di interoperabilità fra sistemi di biblioteche digitali anche diversi fra di loro [Agosti e Ferro, 2008]. Dal punto di vista degli oggetti informativi, le annotazioni necessitano di essere modellate e riconosciute come oggetti di primo livello. Infatti, un modello delle annotazioni chiaro ed esplicito consente di rispondere a domande quali, ad esempio: Cosa 7 URL: 8 URL: MONDO DIGITALE N settembre

12 significa annotare un oggetto digitale? Cosa occorre fare delle annotazioni se si scambiano metadati invece che oggetti digitali? Come si devono elaborare le annotazioni quando si creano oggetti digitali composti o aggregazioni di vario livello? Per quanto riguarda le funzionalità, un servizio di annotazioni deve essere sviluppato in modo da poter utilizzare i diversi protocolli, interfacce e paradigmi architetturali adottati dai sistemi di biblioteca digitale al fine di agire come una sorta di ponte tra di essi. Le annotazioni, poi, coinvolgono intrinsecamente aspetti di multilinguismo in quanto frequentemente sono redatte in una lingua diversa da quella degli oggetti annotati. Questo rappresenta sia una sfida per la gestione di contenuti così diversi sia un opportunità in quanto gli utenti potrebbero trovare commenti e informazioni scritte nella propria lingua madre anche su oggetti digitali che potrebbero avere difficoltà a comprendere appieno se scritti in una lingua straniera. 7. Conclusioni Una considerazione finale e generale che emerge da quanto è stato presentato è che l'area delle biblioteche digitali è molto attiva e presente ancora problemi aperti e nuove sfide, in particolare nella direzione dei servizi avanzati per gli utenti finali. Probabilmente il termine biblioteca digitale non è davvero sufficiente per rappresentare l area che si occupa di requisiti degli utenti, di contenuti digitali, di architetture di sistema, di funzionalità innovative, di politiche di fruizione e accesso ai contenuti, di qualità dei servizi e di valutazione degli stessi, ma è un termine che evoca l'affascinante mondo della rappresentazione e gestione della conoscenza che l umanità è stata in grado di produrre e rendere collettivamente disponibile nel corso della storia. Bibliografia [Agosti e Ferro, 2008] Maristella Agosti, Nicola Ferro, Annotations: a Way to Interoperability in DL. In: B. Christensen-Dalsgaard, D. Castelli, J. K. Lippincott, B. Ammitzbøll Juri (Eds). Proc. 12th European Conference on Research and Advanced Technology for Digital Libraries (ECDL 2008), LNCS 5173, Springer, 2008, pp [Agosti e Masotti, 1992] Maristella Agosti, Maurizio Masotti. Design of an OPAC Database to Permit Different Subject Searching Accesses in a Multi- Disciplines Universities Library Catalogue Database. In: Proceedings of the 15th Annual International ACM SIGIR Conference on Research and Development in Information Retrieval (SIGIR). ACM, 1992, pp [Candela et alii, 2007a] Leonardo Candela, Donatella Castelli, Nicola Ferro, Georgia Koutrika, Carlo Meghini, Pasquale Pagano, Seamus Ross, Dagobert Soergel, Maristella Agosti, Milena Dobreva, Akrivi Katifori, Heiko Schuldt. The DELOS Digital Library Reference Model. Foundations for Digital Libraries. ISTI-CNR at Gruppo ALI, Pisa, Italy, 2007 MONDO DIGITALE N settembre

13 [Candela et alii, 2007b] Leonardo Candela, Donatella Castelli, Pasquale Pagano, Costantino Thanos, Yannis E. Ioannidis, Georgia Koutrika, Seamus Ross, Hans-Jörg Schek, Heiko Schuldt. Setting the Foundations of Digital Libraries: The DELOS Manifesto. D-Lib Magazine, 13 (3/4) 2007 Biografia Maristella Agosti È Professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni del Dipartimento di Ingegneria dell Informazione dell Università degli Studi di Padova; è stata professore ordinario della Facoltà di Lettere e filosofia dal 1999 al 31 dicembre 2011, data in cui sono state chiuse le facoltà dell Ateneo come previsto dalla legge 240/2010. È stata professore associato ( ) e ricercatore universitario ( ) della Facoltà di Scienze Statistiche dell Ateneo. Ha collaborato con la Fondazione Dalle Molle, l Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia e l Istituto di Statistica dell Ateneo per ricerche su sistemi di reperimento automatico di informazioni bibliografiche e sistemi di gestione di archivi digitali ( ). È stata Visiting Researcher presso la London School of Economics, London University (1980) e Visiting Researcher presso la School of Mathematics Statistics and Computing del Thames Polytechnic, ora University of Greenwich, Londra, UK ( ). Dal 1987 coordina il Gruppo di ricerca sui Sistemi di gestione dell informazione (Information Management Systems) del Dipartimento di Ingegneria dell Informazione; il gruppo opera e collabora con diversi gruppi di ricerca in Europa e a livello internazionale. Il nucleo fondamentale delle sue ricerche riguarda l ideazione e la definizione di modelli di reperimento dell informazione, che permettono la progettazione e la realizzazione di motori di ricerca e di sistemi di gestione di biblioteche e archivi digitali. Si occupa di valutazione dell efficacia dei sistemi di reperimento dell informazione. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed europei. I progetti europei ai quali sta collaborando sono: a) il progetto CULTURA di ideazione e progetto di sistemi di archivi digitali adattivi, URL: b) la rete di eccellenza PROMISE di valutazione di motori di ricerca multilingue, URL: È membro del Gruppo di Esperti della Valutazione (GEV) dell area 09 per la valutazione della ricerca prodotta negli atenei e centri di ricerca vigilati dal MIUR nel settennio che l Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha avviato nel MONDO DIGITALE N settembre

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE Cos è un multi family office Il multi family office è la frontiera più avanzata del wealth management. Il suo compito è quello di coordinare ed integrare in unico centro organizzativo tutte le attività

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

regolamento scuola primaria e secondaria

regolamento scuola primaria e secondaria regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET.

Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. Nome soluzione Ruven S.r.l. Settore: Cosmetica Descrizione Sito web per la presentazione e l accesso ai servizi di Ruven integrato con la piattaforma B2B del pacchetto software ERP Stratega.NET. MediaFile

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

monitoraggio aslromag.info analisi anno 2013

monitoraggio aslromag.info analisi anno 2013 Le Linee Guida per i siti Web della P.A., redatte in base al art. 4 della Direttiva n. 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione prevedono la pubblicazione periodica dei Dati

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO IL SISTEMA INFORMATIVO In un organizzazione l informazione è una risorsa importante al pari di altri tipi di risorse: umane, materiali, finanziarie, (con il termine organizzazione intendiamo un insieme

Dettagli

Addition X DataNet S.r.l. www.xdatanet.com www.xdatanet.com

Addition X DataNet S.r.l. www.xdatanet.com www.xdatanet.com Addition è un applicativo Web che sfrutta le potenzialità offerte da IBM Lotus Domino per gestire documenti e processi aziendali in modo collaborativo, integrato e sicuro. www.xdatanet.com Personalizzazione,

Dettagli

Archivi e database. Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014

Archivi e database. Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014 Archivi e database Prof. Michele Batocchi A.S. 2013/2014 Introduzione L esigenza di archiviare (conservare documenti, immagini, ricordi, ecc.) è un attività senza tempo che è insita nell animo umano Primi

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Roma, 15 aprile 2003 (ver. 1.0) Indice IL CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL AGENZIA CRITICITA ED ESIGENZE DELL AGENZIA I PROGETTI AVVIATI IL MOADEM

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Descrizione dettagliata delle attività

Descrizione dettagliata delle attività LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale Lezione 1 Introduzione e Modellazione Concettuale 1 Tipi di Database ed Applicazioni Database Numerici e Testuali Database Multimediali Geographic Information Systems (GIS) Data Warehouses Real-time and

Dettagli

ƒ Gli standard e la gestione documentale

ƒ Gli standard e la gestione documentale 81267$1'$5' 3(5/$*(67,21('280(17$/( Giovanni Michetti SC11 Gestione dei documenti d archivio giovanni.michetti@uniroma1.it Strumenti per l informazione e la documentazione: le norme UNI (Roma, 18 giugno

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

L IT a supporto della condivisione della conoscenza

L IT a supporto della condivisione della conoscenza Evento Assintel Integrare i processi: come migliorare il ritorno dell investimento IT Milano, 28 ottobre 2008 L IT a supporto della condivisione della conoscenza Dott. Roberto Butinar AGENDA Introduzione

Dettagli

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.50 - Ass. Costantini Angelo Ass. Politiche del Lavoro -

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

SOLUZIONE Web.Orders online

SOLUZIONE Web.Orders online SOLUZIONE Web.Orders online Gennaio 2005 1 INDICE SOLUZIONE Web.Orders online Introduzione Pag. 3 Obiettivi generali Pag. 4 Modulo di gestione sistema Pag. 5 Modulo di navigazione prodotti Pag. 7 Modulo

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

Per capire meglio l ambito di applicazione di un DWhouse consideriamo la piramide di Anthony, L. Direzionale. L. Manageriale. L.

Per capire meglio l ambito di applicazione di un DWhouse consideriamo la piramide di Anthony, L. Direzionale. L. Manageriale. L. DATA WAREHOUSE Un Dataware House può essere definito come una base di dati di database. In molte aziende ad esempio ci potrebbero essere molti DB, per effettuare ricerche di diverso tipo, in funzione del

Dettagli

Il Sito web www.agordino.net, usa i cookie per raccogliere informazioni utili a

Il Sito web www.agordino.net, usa i cookie per raccogliere informazioni utili a Cookie Policy INFORMATIVA ESTESA SULL USO DEI COOKIE www.agordino.net Il Sito web www.agordino.net, usa i cookie per raccogliere informazioni utili a migliorare la tua esperienza online. La presente policy

Dettagli

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza Le sfide della nuova direttiva per la centrale di VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

M U L T I F A M I L Y O F F I C E MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) me Cognome Categoria Area AP PO, di tipo Anno di riferimento per la valutazione Punteggio conseguito nelle di schede di valutazione della prestazione degli

Dettagli

Unipi EPrints, l'archivio istituzionale dell'università di Pisa

Unipi EPrints, l'archivio istituzionale dell'università di Pisa DOPO BERLIN 3: POLITICHE DI ACCESSO APERTO ALLA LETTERATURA DI RICERCA Pisa, Aula magna della facoltà di Scienze politiche Giovedì 16 febbraio 2006, h. 15.00 Unipi EPrints, Barbara Pistoia bpistoia@dcci.unipi.it

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione

Dettagli

Attività relative al primo anno

Attività relative al primo anno PIANO OPERATIVO L obiettivo delle attività oggetto di convenzione è il perfezionamento dei sistemi software, l allineamento dei dati pregressi e il costante aggiornamento dei report delle partecipazioni

Dettagli

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Reingegnerizzazione dei sistemi documentari e knowledge management Paola Montironi Quadro di riferimento

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN STRATEGIE DI COMUNICAZIONE LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB LA PROPOSTA DI UN MODELLO MIRATO

Dettagli

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini

Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma, 13 Novembre 2013 Ing. Carolina Cirillo Direttore Servizi Informatici e Telematici Agenda Perché l Open

Dettagli

LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA La RETE degli URP della provincia di Mantova. Un unico linguaggio per raggiungere 397533 cittadini mantovani Mantova, 21 novembre 2007 IL PROTOCOLLO DELLA RETE

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

AtoZ IL CATALOGO DI BIBLIOTECA VIRTUALE

AtoZ IL CATALOGO DI BIBLIOTECA VIRTUALE EBSCO ITALIA S.r.l. Corso Brescia 75 10152 TORINO (Italia) Tel. 011-28.76.811 Fax 011-24.82.916 www.ebsco.it Agente della: EBSCO INTERNATIONAL, INC. P.O. BOX 1943 BIRMINGHAM /ALABAMA - USA AtoZ IL CATALOGO

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2014

Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 18/03/2014 1 SOMMARIO Obiettivi

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#$%&"'$(&)*++,%#,"'"(&("##&-"!"# "!$"#% "#. "/$)#&,0$($'$&01,%2"3&,0&&0 "3&$0("'"*03&,0$&)#$2&01,%2"#&4&!!" 5 "+&"0&1&-"3&,0$($')&)#$2"&01,%2"#&4, "3&$0("'$ &0(&4&(*"3&,0$$'"0"'&)&($'$+,))&6&'&"%$$

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

! "!! # $! % $ % &!!! '( & )* ' &!! '( +,! "! - $%!!!.! / &!' &% 0 '(!!!! )* $! " &!! 0 '

! !! # $! % $ % &!!! '( & )* ' &!! '( +,! ! - $%!!!.! / &!' &% 0 '(!!!! )* $!  &!! 0 ' " # $ % $ % & '( & )* ' & '( & ' +, " - $%. / & ' &% 0 '( )* $ " & 0 ' -, " - $ 10 2 " + ", &32' &456' - % 6, 2 +, " 524+& ' " 7 8 " $ - # " % 9 & ' ( & ' : " 2 ", " - % )* 0 ; 6: : " # ". / - 0, ) "#

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

creazione e gestione di siti L'agenzia di comunicazione Artistiko internet propria attività al centro dell'attenzione

creazione e gestione di siti L'agenzia di comunicazione Artistiko internet propria attività al centro dell'attenzione 01...presentazione Artistiko... 02...relazione sito Ordine Avvocati Pesaro 03...esempio di lavoro svolto 04...presentazione convenzione 05...considerazioni finali............ L'agenzia di comunicazione

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Modello OAIS. Modello di riferimento. Il Modello. Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012. Un modello di riferimento dovrebbe descrivere:

Modello OAIS. Modello di riferimento. Il Modello. Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012. Un modello di riferimento dovrebbe descrivere: Modello OAIS Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Prof.ssa E. Gentile Progettazione e Produzione di Contenuti Digitali 1 Modello di riferimento Un modello di riferimento dovrebbe descrivere: le componenti

Dettagli

RICERCA DELL INFORMAZIONE

RICERCA DELL INFORMAZIONE RICERCA DELL INFORMAZIONE DOCUMENTO documento (risorsa informativa) = supporto + contenuto analogico o digitale locale o remoto (accessibile in rete) testuale, grafico, multimediale DOCUMENTO risorsa continuativa

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo

25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e

Dettagli

Architettura del sistema

Architettura del sistema 18/06/15 I N D I C E 1 INTRODUZIONE... 2 2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI... 2 3 PROGETTO DI MASSIMA... 3 3.1 REQUISITI DELLA SOLUZIONE... 4 4 LA SOLUZIONE... 4 4.1 IL NUCLEO CENTRALE... 5 4.1.1 La gestione

Dettagli

http://www.ilveliero.info veliero@samnet.it Il nuovo browser italiano dedicato alla navigazione e comunicazione sicura in internet per bambini

http://www.ilveliero.info veliero@samnet.it Il nuovo browser italiano dedicato alla navigazione e comunicazione sicura in internet per bambini http://www.ilveliero.info veliero@samnet.it Il nuovo browser italiano dedicato alla navigazione e comunicazione sicura in internet per bambini versione scuola SAM Via di Castro Pretorio, 30 00185 ROMA

Dettagli

B.P.S. Business Process Server ALLEGATO C10

B.P.S. Business Process Server ALLEGATO C10 B.P.S. Business Process Server ALLEGATO C10 REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE UFFICIO SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE E STATISTICA Via V. Verrastro, n. 4 85100 Potenza tel

Dettagli

Dall Archivio al Polo tecnologico dell audiovisivo didattico e documentale per l Alto Lazio

Dall Archivio al Polo tecnologico dell audiovisivo didattico e documentale per l Alto Lazio POLO TECNOLOGICO DIDATTICO E DOCUMENTALE DELL ALTO LAZIO Dall Archivio al Polo tecnologico dell audiovisivo didattico e documentale per l Alto Lazio ELISA ANGELONE Che cos è un Archivio E un insieme ordinato

Dettagli

Equitalia spa Equitalia è una società per azioni, a totale capitale pubblico (51% Agenzia delle entrate, 49% Inps), incaricata dell attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è di contribuire

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE 3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate è un articolazione del Liceo Scientifico. Oltre agli obiettivi propri del Liceo Scientifico tradizionale, il Liceo

Dettagli

Danais s.r.l. Profilo Aziendale

Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Marzo 2013 Indice Caratteri identificativi della società... 3 Gli ambiti di competenza... 3 Edilizia... 3 Mercati di riferimento... 4 Caratteristiche distintive...

Dettagli

www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da

www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da www.morganspa.com DESY è un prodotto ideato e sviluppato da Il nuovo servizio multimediale per la formazione e la didattica DESY è un applicazione web, dedicata a docenti e formatori, che consente, in

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli