AVVISO. Lunedì 26 MAGGIO ore 14:00 aula P1/P2 nuova prova APP
|
|
- Amanda Martinelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 AVVISO MARTEDI 6 MAGGIO I/II GRUPPO :45 GIOVEDI 8 MAGGIO III/IV GRUPPO :45 II PIANO V MEDICA VISIONE DELLA PROVA SCRITTA APP E VERBALIZZAZIONE Lunedì 26 MAGGIO ore 14:00 aula P1/P2 nuova prova APP
2 Recettori con attività enzimatica Dominio catalitico inattivo Dominio catalitico attivo Segnalazione intracellulare
3 RECETTORI CON ATTIVITA ENZIMATICA INTRINSECA RECETTORI COLLEGATI AD ENZIMI
4 Classi di recettori con attività enzimatica Recettori tirosina-chinasi Recettori associati a tirosina-chinasi Recettori serina-treonina chinasi Recettori tirosina-fosfatasi Recettori guanilico ciclasi Recettori associati a istidina-chinasi
5 La fosforilazione in tirosina coinvolge una minima parte del fosfato legato alle proteine (la maggior parte di questo modifica post-trascrizionalmente le proteine su serina e treonina): Le proteine fosforilate in tirosina sono generalmente coinvolte nel controllo della proliferazione e del differenziamento. La prima chinasi specifica per la fosforilazione di questo aa fu identificata negli anni 80. Da allora, per omologia di sequenza, sono state identificate decine e decine di tirosin-chinasi, tutte coinvolte in proliferazione e differenziamento.
6 Molti fattori di crescita agiscono tramite recettori tirosin-chinasici (RTK) - Fattore di crescita dell epidermide (EGF) Stimola la proliferazione di vari tipi cellulari - Insulina Stimola l utilizzo dei carboidrati e la sintesi proteica - Fattore di crescita insulino-simile (IGF-1) Stimola la crescita e la sopravvivenza di molti tipi cellulari - Fattore di crescita dei nervi (NGF) Stimola la crescita e sopravvivenza dei neuroni - Fattore di crescita dei fibroblasti (FGF) - Fattore che stimola le colonie macrofagiche (M-CSF) - Fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) - Fattore vascolare endoteliale (VEGF) Stimola la proliferazione di fibroblasti e altri tipi cellulari Stimola la proliferazione e il differenziamento dei macrofagi Stimola sopravvivenza e proliferazione di vari tipi cellulari Stimola l angiogenesi
7 Finora sono stati individuati circa cinquanta RTK che condividono parti della loro struttura Porzione extracellulare Singolo dominio transmembrana Porzione intracellulare con il dominio enzimatico e con il sito di interazione per i substrati
8
9 Il ligando si lega simultaneamente a due catene recettoriali adiacenti provocando la dimerizzazione e attivazione del recettore con legame di ATP in siti specifici Una volta attivato il dominio chinasico trasferisce gruppi fosfato su residui di tirosina del recettore stesso (autotrans-fosforilazione) Le tirosine fosforilate vengono riconosciute da molecole citoplasmatiche dotate di particolari domini e comincia la trasduzione del segnale
10 La dimerizzazione e la trans-fosforilazione spiegano il comportamento dominante-negativo di alcune mutazioni nei geni per i RTK Mutazioni dominanti nel gene FGFR-3 sono responsabili dell acondroplasia (mancato sviluppo armonico della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe degli arti).\
11 Il dominio SH2 (Src Homology 2) è una sequenza di circa 100 aa contenenti, nella porzione centrale, un aa basico in grado di interagire con la carica negativa del fosfato. Gli aa circostanti la tirosina fosforilata stabilizzano l interazione. Dalla sequenza aa del dominio recettoriale si può dedurre la molecola segnale con cui interagisce.
12 I domini SH2 sono presenti in proteine cellulari con diversa funzione chinasi Proteine che modificano i lipidi tirosina fosfatasi Inibitori delle proteine G adattatori Fattori trascrizionali
13 Alcune delle proteine reclutate dai recettori RTK che attivano diverse vie di segnalazionedi segnalazione Via della fosfolipasi C Attivata anche dalle proteine G trimeriche Via della fosfatidilinositolo 3-chinasi Attivata anche dalle proteine G trimeriche Via di Ras
14 L attivazione della via di Ras ha un ruolo importante nella mitogenesi (altamente conservata nel corso dell evoluzione dal lievito ai mammiferi) L attivazione della via della PI3K ha un ruolo importante nella sopravvivenza e nella crescita cellulare, e nel metabolismo del glucosio
15 La proteina Ras è una proteina G monomerica, che si attiva per legame di GTP ed ha attività GTPasica L attivazione del recettore stimola lo scambio GTP/GDP Attività GTPasica intrinseca Attiva una cascata di chinasi a valle
16 L attivazione di Ras da parte di un recettore tirosina chinasi attivato Ras inattiva Ras attiva Proteina adattatrice Grb2 Fattore di scambio del nucleotide guanilico Sos Ras non è in grado da sola di sostituire il GDP con il GTP. Per questo utilizza il fattore di scambio Sos Sos è una proteina citoplasmatica presente in un complesso con la proteina adattatrice Grb2 reclutato dal recettore attivato tramite i
17 Le piccole GTPasi (distinte dalle grandi GTPasi eterotrimeriche associate a recettore a 7 eliche transmembrana GPCR) della famiglia RAS; Proliferazione, della famiglia RHO: Rho, Rac, Cdc42 regolazione del citoscheletro ed espressione genica Ran: trasporto dentro e fuori del nucleo Rab: formazione di vescicole e traffico di membrana
18 L attività delle piccole GTPasi è regolata da: GEF (GTP exchange factor): Sos. Possono essere fosforilate in tirosina (Vav1) GAP (GTPases activating protein) p190rhogap favoriscono lo scambio GTP per GDP GDI Inibitori della dissociazione del GDP. Rho GDI forma un complesso Con Rho e lo mantiene inattivo nel citoplasma
19 Gismondi et al. Journal of Immunology, 2003 Integrine b2 attivano Rac in linfociti Integrine inducono fosforilazione In tirosina della GEF VAV in linfociti
20 Le piccole GTPasi, una volta attivate, possono attivare la via delle MAP chinasi (Mitogen Activated Protein Kinases) Le MAPK sono chinasi a Serina/Treonina. Sono conservate dal lievito in poi e presenti in tutte le cellule in quanto sovrintendono a funzioni essenziali dell organismo. Il dominio di attivazione contiene un motivo caratteristico Treonina-X- Tirosina. La loro attivazione segue un caratteristico schema MKKK- MKK-MK (vedi la successiva diapositiva) Le MAPK vengono inattivate da fosfatasi (dual specific phosphatases, DUSP) che defosforilano i residui di tirosina e treonina del motivo di attivaziobne
21 La cascata delle MAPK (Mitogen Activated Protein Kinases) Raf Proteina Ras attiva MEK ERK Attivazione di proteine e geni coinvolti nella crescita e nella proliferazione cellulare
22 Fattore di crescita (mitogeno) Un modello semplificato di un modo in cui i mitogeni stimolano la divisione cellulare Attivazione di una proteina che regola geni Gene myc Gene ciclina D Gene SCF Gene E2F Attivazione di G1-cdk Degradazione di p27 (inibitore cdk) Trascrizione di geni di fase S Ingresso in fase S
23 KSR (kinase suppressor for RAS) as a scaffold for MAPK pathway
24 Paxillin (focad adhesion protein) as a scaffold for MAPK pathway
25 la via delle MAPK è attivata anche dalle integrine
26
27 p38 MAPK pathway
28 FORMAZIONE DEL COMPLESSO AP-1 DA PARTE DELL ATTIVAZIONE DELLE VIE DI ERK E JNK
29 AP-1 regulates Interleukin-2 (IL-2) gene expression
30 Attivazione del recettore dell Insulina recettore con attività tirosinochinasica
31 Signalling dell IR: induzione del pathway PI3K/AKT +mtor IRS=substrato per il recettore dell insulina (IRS1/2)
32 AKT controlla l espressione in membrana del trasportatore del glucosio tramite esocitosi
33 L attivazione della via della fosfatidil-inositolo 3 chinasi (PI3K) ha un ruolo importante nella sopravvivenza e nella crescita cellulare
34 Un modo in cui la segnalazione tramite PI3K promuove la sopravvivenza (chinasi TOR) Fattore di crescita amminoacidi Recettore attivato PI3K attivata
35
36 La famiglia di recettori di TGFbeta (transforming growth factor) regola sviluppo, fibrosi, sviluppo del sistema immunitario e ha un ruolo nella tumorigenesi
37 Convergenza, divergenza e interazione tra diverse vie di trasduzione del segnale La fosfolipasi C è una proteina con dominio SH2, attivata anche dalla via dei recettori accoppiat1 a proteine G. La PKC, attivata da I3P e DAG, della via delle proteine G trimeriche,fosforila anche le MAPK, che solo così sono competamente attivate.
38 Integrazione tra i vari pathway indotti da diversi recettori: integrine e fattori di crescita
39 Cross talk recettore per EGF/recettore per adrenalina
40 Centralità del pathway di RAS/MAPK
41 La morte cellulare programmata è regolata da una complessa rete di segnali alcuni agiscono inducendo la morte della cellula mentre altri ne promuovono la sopravvivenza
42 Ruolo della Morte Cellulare Sviluppo Morfogenesi Organogenesi Teratogenesi Mantenimento dell'omeostasi tissutale Inestino, Pelle, Sangue, etc..
43
44
45
46 First studies: Caenorabditis elegans The proximal cause of apoptosis in C. elegans is the activation of the cysteine protease ced-3, which is mediated by its oligomerization at the activator protein ced-4. Activity of the ced-3/ced-4 complex is regulated by the apoptosis inhibitor ced-9 and the apoptosis inducer egl-1
47 Ruolo della Morte Cellulare Malattie Cancro Neurodegenerazione,Alzheimer's, Parkinson s Autoimmunità, Lupus Infezioni HIV, Influenza, EBV Infarto Cardiaco, Ischemia
48 Morte Cellulare e Patologie Diminuzione della Morte Cellulare Cancro (incontrollata proliferazione cellulare) Infezioni Croniche (Adenovirus ed Herpes virus) Malattie Autoimmuni
49 Morte Cellulare e Patologie Aumento della Morte Cellulare Neurodegenerazione (Parkinson ed Alzheimer) Ischemia Cerebrale (in seguito a riperfusione) Autoimmunità (Lupus; linfociti B producono anticorpi che riconoscono il self) Infezioni virali (HIV)
50 Necrosi Morte cellulare incontrollata - Rigonfiamento cellulare e di tutti i compartimenti Apoptosi Morte cellulare programmata - Perdita dei contatti cellulari - Condensazione citoplasmatica e riduzione del volume cellulare - Permeabilita alterata della membrana - Permeabilita normale della membrana - Lisi cellulare con rilascio di enzimi lisosomiali nel fluido extracellulare - Infiammazione - Cromatina condensata in tipici aggregati granulari - Frammentazione tipica della cromatina - Frammentazione della cellula in corpi apoptotici senza rilascio di citoplasma - Esposizione della fosfatidilserina - Infiammazione assente
51 Compattamento e separazione della cromatina Condensazione del citoplasma Frammentazione del nucleo Formazione di vescicole Frammentazione della cellula necrosi apoptosi FAGOCITOSI Corpo apoptotico Cellula fagocitica
52 L esposizione della fosfatidil-serina sul versante extracellulare della membrana funziona da segnale eat me
53 Il macchinario intracellulare responsabile dell apoptosi dipende dall attivazione di una famiglia di proteasi chiamate caspasi C = cisteina nel centro reattivo; ASP = riconoscono un residuo di acido aspartico nell ambito di una sequenza di 4 amminoacidi; ASI = sono enzimi proteolitici Sono presenti nella cellula come precursori inattivi (procaspasi) che si attivano a seguito di taglio proteolitico Attivazione via taglio proteolitico da parte di un altra caspasi procasp asi inattiva caspasi attiva
54 BERSAGLI DELLE CASPASI: Proteine chinasi come FAK, PKB, PKC e RAF Lamine nucleari Proteine del citoscheletro Una endonucleasi chiamata CAD (Dnasi attivata dalla caspasi)
55 La cascata delle caspasi attiva l apoptosi
56 L attivazione delle caspasi può essere innescata attraverso due strade LA VIA ESTRINSECA Segnali extracellulari e recettori di superficie LA VIA INTRINSECA Segnali endogeni regolati dai mitocondri
57 Una via di trasduzione di un segnale apoptotico mediato da una molecola extracellulare solubile (TNF) o dall Interazione tra CD95 (FAS) e il suo ligando (FAS-ligando)
58 Una via di trasduzione di un segnale apoptotico mediato da una molecola extracellulare di membrana FasL membrana cellulare di un linfocita killer recettore Fas membrana di una cellula bersaglio citoplasma attivazione della caspasi detta iniziatore precursore della caspasi detta iniziatore cascata di attivazione delle caspasi
59 Nella via estrinseca, la Caspasi-8 agisce da iniziatore della via delle caspasi. Una azione chiave è l attivazione della caspasi effettore che è La Caspasi-3
60 ATTIVAZIONE DELL APOPTOSI DALL INTERNO DELLA CELLULA (via intrinseca) La proteina antiapoptotica Bcl2 controlla la permeabilità della membrana mitocondriale al citocromo C La via intrinseca è indotta in seguito a vari stress, come danni al DNA, scompensi nella progressione del ciclo, mancanza di sostanze nutritive, ipossia ecc. In molti tipi cellulari la via intrinseca dell apoptosi è costitutivamente attiva in assenza di fattori di sopravvivenza, che quindi agiscono come fattori anti apoptotici
61 Nella via estrinseca, la Caspasi-8 agisce da iniziatore della via delle caspasi. Una azione chiave è l attivazione della caspasi effettore che è La Caspasi-3 Nella via intrinseca, i mitocondri innescano l apoptosi rilasciando citocromo c nel citosol. La proteina anti-apoptotica Bcl2 impedisce il rilascio di citocromo c dai mitocondri. Quando Bcl2 è inattivata, il citocromo c stimola rilascio del calcio dal reticolo endoplasmico, dove si lega ai recettori di IP3. Il citocromo c è in grado di attivare la procaspasi-9, associata ai mitocondri, mediante il reclutamento di Apaf- 1, che assembla le molecole di procaspasi-9 in un complesso, detto APOPTOSOMA. Questo complesso attiva la caspasi effettore che è sempre la Caspasi-3
62 Un esempio: la sopravvivenza dei neuroni dipende da una molecola segnale secreta dalle cellule bersaglio
63 Un modo in cui la segnalazione tramite PI3K promuove la sopravvivenza (chinasi Akt) Segnale di sopravvivenza Recettore attivato PI3K attivata Fosforilazione e attivazione di Akt dissociazione Bad inattiva Akt attiva Inibizione di BCL2 FOSFORILAZIONE DI Bad Attivazione di BCL2 INIBIZIONE DELL APOPTOSI
64 Due modi in cui i fattori di sopravvivenza possono inibire l apoptosi Produzione aumentata della proteina anti-apoptotica Bcl2 Inattivazione della proteina pro-apoptotica Bad La proteina anti-apoptotica Bcl2 impedisce il rilascio di citocromo c dai mitocondri
65 File:Signal transduction pathways.svg
Morte Cellulare Programmata
Morte Cellulare Programmata Classificazione classica delle diverse modalità di morte cellulare - Morte cellulare di tipo I: apoptosi - Morte cellulare di tipo II: autofagia - Morte cellulare di tipo III:
DettagliUna risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre
Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari
DettagliPatologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss
APOPTOSI morte cellulare per suicidio, caratterizzata dall attivazione di specifici meccanismi intracellulari Stimoli induttori: Fisiologici sviluppo embrionale delezione timica di linfociti T autoreattivi
DettagliMORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate
MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate meccanismo comune a tutti gli organismi SERVE PER Rimodellamento di organi e tessuti Regolazione del numero di cellule
DettagliRuolo della Morte Cellulare
Morte Cellulare Ruolo della Morte Cellulare Sviluppo - Es.: Sviluppo del sistema nervoso centrale (morte neuronale dal 20 all 80% in differenti regioni del SCN) Mantenimento dell'omeostasi tissutale -
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliTirosin chinasi senza o con funzione recettoriale
Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale elica di poliprolina Il dominio chinasico di Src è mantenuto nello stato inattivo mediante due distinte interazioni intramolecolari: il legame del dominio
DettagliIo Non sono un recettore!
I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che
DettagliCell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule
Cell Signaling Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule I segnali intercellulari L evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l altra. La
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica
DettagliDANNO CELLULARE. Morte
DANNO CELLULARE Reversibile Irreversibile Morte Necrosi Apoptosi L apoptosi viene definita morte cellulare programmata o suicido cellulare Perché la cellula si suicida? Ci sono due ragioni principali:
DettagliL APOPTOSI MORTE CELLULARE PROGRAMMATA
L APOPTOSI MORTE CELLULARE PROGRAMMATA Importante per: *Il corretto sviluppo dell organismo *L omeostasi tissutale *Come risposta cellulare a stress o patogeni Evento Esempio Normale sviluppo embrionale/fetale
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliLA DIVISIONE CELLULARE
LA DIVISIONE CELLULARE Il mantenimento della VITA si basa sulla divisione cellulare UNICELLULARI - riproduzione dell intero organismo PLURICELLULARI - sviluppo dalla prima cellula (zigote) - rinnovamento
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale
DettagliL APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI
Corso in Basi biochimiche dell azione dei farmaci Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (DM 270) Dipartimento di Farmacia di Pisa L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI Alessandro Finucci Matricola 470284 Pisa,,
DettagliRecettori accoppiati a chinasi
Recettori accoppiati a chinasi con attività tirosin chinasica (RTK) singola catena (EGF) tetramero (INS) dimero (HGF) Receptor Tyrosine Kinases (RTK) Diverse sottofamiglie (almeno15) classificate sulla
DettagliComunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato
6. La comunicazione cellulare contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Comunicare Messaggio Recepito e elaborato
DettagliApoptosi nello sviluppo. Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014
Apoptosi nello sviluppo Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014 + Apoptosi Apoptosi (dal Greco antico ἀπό apo, via e πτῶσις ptōsis, cadere ): processo di morte cellulare programmata
DettagliComunicazione cellulare
Comunicazione cellulare Per segnali cellulari (cell signaling) si può intendere sia una catena di segnali tutti all interno di una cellula sia la catena di eventi che consente ad un segnale extracellulare
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO
DettagliDanno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5
Danno cellulare Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 La cellula ed il suo ambiente Adattamenti cellulari Atrofia Ipertrofia Iperplasia Metaplasia Danno cellulare Reversible Irreversible Autofagia: meccanismo
DettagliProliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici
MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento
DettagliLa trasduzione del segnale intracellulare
La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms Amplification in signal transduction pathways Un aspetto importante è il controllo temporale del comportamento cellulare: il trasferimento
DettagliLa trasduzione del segnale
Latrasduzionedelsegnale AlesandraPontillo,LaboratorioImmunologiaPediatrica,IRCCSBurloGarofolo pontillo@burlo.trieste.it Lez.1:4/12/2006www.pediatria.univ.trieste.it/didattica/biol/ppt/genfunz_06_09.ppt
DettagliApoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
Apoptosi La morte cellulare e la sua regolazione La morte cellulare programmata è un processo fondamentale che controlla lo sviluppo degli organismi pluricellulari; L apoptosi porta all eliminazione di
DettagliL APOPTOSI.
L APOPTOSI www.fisiokinesiterapia.biz PLURICELLULARITÀ: differenziazione cellulare nei vari tessuti e specializzazione regionale delle diverse aree del corpo RETE INFORMAZIONALE: scambi di molecole aventi
DettagliOkada et al Nature Reviews Cancer 4:
Okada et al. 2004 Nature Reviews Cancer 4: 592-603 Perdita della normale morfologia con diminuzione del volume cellulare, specifica degradazione del DNA e delle proteine, comparsa dei corpi apoptotici
DettagliCatena B del fattore di crescita PDGF
FATTORI DI CRESCITA sis Proteina p28 Catena B del fattore di crescita PDGF (platelet derived growth factor) Agisce con meccanismo autocrino Si trova sul cromosoma 22, coinvolto nella traslocazione 9,22
DettagliRecettori di superficie
Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori
DettagliAPOPTOSI NECROSI: PROCESSO PASSIVO APOPTOSI: PROCESSO ATTIVO HORWITZ E SULSTAN NOBEL 2002 CED = Caenorhabditis Elegans Death genes CASPASI = Cistein-proteasi caratterizzate da un residuo Cys, necessario
Dettagli04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica
Fondamenti di biochimica Terza edizione Donald Voet Judith G. Voet Charlotte W. Pratt La segnalazione biochimica Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A. Gli ormoni Conce& chiave 13.1 Gli ormoni endocrini
DettagliBIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II
BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II Tipi generali di trasduttori di segnali RECETTORI CON ATTIVITA TIROSIN CHINASICA (RTK) INS: insulin VEGF: vascular
DettagliGeni che regolano la divisione cellulare
Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del
DettagliEs. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.
Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi
DettagliMaurizio Pianezza. La mia terapia anticancro. Maurizio Pianezza. Aspetti di
Maurizio ianezza Aspetti di Biologia Molecolare Maurizio ianezza 1 - DUE ISOFROME IGF1 IGF2 IGF - INSULIN GROWTH FACTOR FATTORE INSULINICO - ISOFORMA RINCIALE IGF1 - ROTEINA FORMATA DA 70 AMINOACIDI SIMILE
DettagliImmunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI
Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Il percorso di maturazione dei linfociti Sviluppo della specicifità immunologica I linfociti B e T avviano le risposte immunitarie dopo il
DettagliAspetti caratteristici dei diversi tipi di adesione cellula-matrice
Aspetti caratteristici dei diversi tipi di adesione cellula-matrice Propietà/ struttura Localizzazione Complessi focali Adesioni focali Adesioni fibrillari Bordo dei lamellipodia Periferia della cellula
DettagliMolecola segnale procedente della cellula segnalatrice Come il telefono, la cellula pure ha meccanismi per la trasduzione del segnale.
LA SEGNALAZIONE CELLULARE TuAe le cellule hanno bisogno di comunicare col loro ambiente (ricevere informazione dei dintorni) e con altre cellule. In organismi pluricellulari la complessità di questa comunicazione
DettagliAcidi grassi essenziali. Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Fosfolipasi A 2. Acido arachidonico. Eicosanoidi. Trombossani
Acidi grassi essenziali Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Stimolo patologico Lipocortina Fosfolipasi A 2 Acido arachidonico Fans Ciclossigenasi Lipossigenasi Endoperossidi ciclici Eicosanoidi Prostaglandine
DettagliMORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD)
MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate SERVE PER Rimodellamento di organi e tessuti Regolazione del numero di cellule Eliminazione di linfociti (tolleranza) Turn-over
DettagliDurata del ciclo cellulare
Il Ciclo Cellulare Durata del ciclo cellulare Tipo di cellula Cellule di embrione di rana in fase precoce Cellule di lievito Cellule di epitelio intestinale Fibroblasti di mammifero in coltura Cellula
DettagliComunicazione Cellulare
Comunicazione Cellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano a breve medio o lungo raggio mediante molecole segnale Rilasciate da cellula che le produce e ricevute da cellula bersaglio
DettagliMECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE
MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE La COMUNICAZIONE CELLULARE è cruciale negli organismi multicellulari - serve a coordinare/organizzare le attività lo sviluppo dei vari organi/tessuti -Lo scambio di
DettagliIL-2R & IL-15R Alice Praduroux
Università degli Studi di Torino Facoltà di Biotecnologie Molecolari Anno Accademico 2006/2007 Corso di Immunologia Molecolare IL-2R & IL-15R Alice Praduroux Classificazione Recettori appartenenti alla
Dettagli1 Capitolo 9. Attivazione dei linfociti T
1 Capitolo 9. Attivazione dei linfociti T I linfociti T maturi che non hanno mai incontrato l antigene si concentrano negli organi linfoidi secondari dove hanno la possibilità di riconoscere antigeni presentati
DettagliComunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di
Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di superficie di una cellula e recettori presenti sulla superficie
DettagliCancro -crescita e divisione cellulare incontrollate -inattivazione funzioni tissutali -morte organismo
Cancro -crescita e divisione cellulare incontrollate -inattivazione funzioni tissutali -morte organismo Cancro: malattia genetica mutazioni 1. Ereditaria (predisposizione) 2. Acquisita (mutazioni nelle
DettagliFattori di crescita FATTORI DI CRESCITA. Recettori
FATTORI DI CRESCITA FATTORI DI CRESCITA Fattori di crescita FATTORI DI CRESCITA Recettori FATTORI DI CRESCITA Proliferazione Differenziamento FATTORI DI CRESCITA? Come fa una interazione tra due molecole
DettagliOmnis cellula e cellula
ogni cellula deriva da un altra cellula Omnis cellula e cellula Virchow 1858 LA MAGGIOR PARTE DEI PROCESSI NUCLEARI E CELLULARI DURANTE LA MITOSI E INDISTINGUIBILE IN PIANTE,ANIMALI E FUNGHI. DIVISIONE
DettagliDe Leo - Fasano - Ginelli Biologia e Genetica, II Ed. Capitolo 7. Replicazione del DNA Preparazione alla divisione Citodieresi
Replicazione del DNA Preparazione alla divisione Citodieresi Durata del ciclo cellulare: 24 ore nei fibroblasti; 2 ore nel lievito; 30 minuti nei procarioti Quando una cellula non si divide per un periodo
DettagliADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE. dott.ssa Maria Luana Poeta
ADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE dott.ssa Maria Luana Poeta Risposte cellulari a stress e stimoli dannosi La cellula normale presenta un range strutturale e funzionale limitato, determinato dal suo
DettagliFattori di crescita. Membrana citoplasmatica. Recettori di fattori di crescita. Proteine trasduttrici del segnale. Nucleo. Fattori trascrizionali
Fattori di crescita Recettori di fattori di crescita Membrana citoplasmatica roteine trasduttrici del segnale Nucleo Fattori trascrizionali roteine del ciclo cellulare Ciclo di divisione cellulare Fattori
DettagliMeccanismi molecolari di trasduzione del segnale III
Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale III Copyright 2001-2012 by Giorgio Sartor. All rights reserved. Versione 1.2 jan 2012 v. 1.2 gsartor 2012 M04 - Trasduzione del segnale II 2 Recettori v.
DettagliREGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO
REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa I principali ormoni che controllano il
DettagliLezione n. 2: Biologia dei tumori
CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione
DettagliCorso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari
Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia COMUNICAZIONE
DettagliOkada et al Nature Reviews Cancer 4:
LIFE & DEATH The term life describes a combination of phenotypes such as metabolic activity, its restriction to complex structures, growth, and the potential to identically self-reproduce. Death, of course,
DettagliBIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte I
BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte I La coordinazione delle attività metaboliche nei diversi tessuti e organi dei mammiferi avviene mediante il sistema
DettagliSegnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule
Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce
Dettagli- Assenza di mitogeni - Presenza di segnali conflittuali ( se durano troppo va incontro ad apoptosi) - Segnali differenziativi
Ciclo Cellulare M --> G1--> S --> G2 --> M S, G2 e M hanno durata sempre uguale mentre la fase G1 (in media 10 ore) può subire enormi variazioni da tessuto a tessuto (fino a migliaia di ore per i neuroni).
DettagliSchema delle citochine
Schema delle citochine 13 gennaio 2011 1 Risposta innata TNF - Tumor Necrosis Factor Fonti principali: fagociti attivati, NK e mastociti. Struttura e recettore: inizialmente proteina di membrana, poi tagliata
DettagliAttivazione dei linfociti T
Attivazione dei linfociti T Attivazione linfociti T: caratteristiche generali Eventi extracellulari - Riconoscimento dell antigene - Interazione dei recettori costimolatori Eventi intracellulari - Trasduzione
DettagliMembrana Plasmatica 20/12/2013 COMUNICAZIONE CELLULARE (2) Comunicazione Cellulare. Biotecnologie. Giunzioni comunicanti: gap junctions (1)
COMUNICAZIONE CELLULARE (1) Membrana Plasmatica Comunicazione Cellulare (Seminario) Biotecnologie Il corpo umano è composto da circa 75 trilioni di cellule. Come fanno queste cellule a comunicare fra di
DettagliUniversità degli Studi del Sannio. Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a Programma di Biologia Cellulare
Università degli Studi del Sannio Facoltà di Scienze MM.FF.NN. - Corso di Laurea in Biotecnologie a.a. 2010-2011 Programma di Biologia Cellulare (Prof Massimo Mallardo, I semestre, I anno) massimo.mallardo@unina.it
DettagliMECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI. Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole
MECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole ENDOCITOSI ENDOCITOSI Forma di trasporto che consente l ingresso in cellula di varie sostanze mediante la formazione di
DettagliTrasmissione della informazione: livello cellulare
Trasmissione della informazione: livello cellulare Prof.ssa Flavia Frabetti aa.2010-11 ACCRESCIMENTO E DIVISIONE DIVISIONE CELLULARE CRESCITA CELLULARE E DUPLICAZIONE DEI CROMOSOMI SEGREGAZIONE DEI CROMOSOMI
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliMeccanismi di controllo della proliferazione cellulare
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Il ciclo cellulare è regolato dall azione di PROTOONCOGENI e (attivatori della proliferazione cellulare) GENI ONCOSOPPRESSORI (inibitori del ciclo
DettagliLa comunicazione intercellulare nello sviluppo
La comunicazione intercellulare nello sviluppo Le cellule durante lo sviluppo comunicano in continuazione: Cosa si dicono? e soprattutto: come si parlano? La comunicazione intercellulare nello sviluppo
DettagliTCR e maturazione linfociti T
TCR e maturazione linfociti T Il recettore per l Ag dei linfociti T, T-Cell Receptor (TCR) eterodimero composto da catene a e b o g e d TCR a/b presente in 95% delle cellule T periferiche eterodimero legato
DettagliAUMENTO DEI LIVELLI DEL
Modificazioni reversibili: dilatazione degli organuli, disgregazione dei ribosomi, formazione di vescicole, ingresso di acqua. Punto di non ritorno: i mitocondri sono fortemente aumentati di volume, con
Dettagli- utilizzano esclusivamente le reattività chimiche di alcuni residui AA
Enzimi semplici Enzimi coniugati - utilizzano esclusivamente le reattività chimiche di alcuni residui AA - richiedono la reattività chimica aggiuntiva di COFATTORI o COENZIMI gruppi prostetici COENZIMI
DettagliCOMPARTIMENTI INTRACELLULARI
COMPARTIMENTI INTRACELLULARI ogni organello è delimitato da una, o due membrane: ciascuna di esse è costituita da un doppio strato fosfolipidico con stessa struttura della membrana plasmatica ma composizione
DettagliEffetti precoci dell alto glucosio sui segnali di fosforilazione in un modello retinico in vitro
Effetti precoci dell alto glucosio sui segnali di fosforilazione in un modello retinico in vitro Marika Villa Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze Istituto Superiore di Sanità Background Il
DettagliPATOLOGIA GENERALE
PATOLOGIA GENERALE 2008 2009 Testo: in aggiunta ai CD, testi di patologia generale come Robbins Celotti Pontieri Russo Frati (anche Pontieri: patologia e fisiopatologia generale Ed Piccin) Woolf Modalità
DettagliTARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO
TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO FORME DI SIGNALING CELLULARE FORME DI SIGNALING CELLULARE (A) ENDOCRINO (B) PARACRINO cellula endocrina recettore cellula segnalatrice ormone cellule bersaglio mediatore
DettagliTESSUTO MUSCOLARE TESSUTO NERVOSO TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO EPITELIALE
TESSUTO MUSCOLARE TESSUTO NERVOSO TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO EPITELIALE TESSUTO EPITELIALE poca matrice extracellulare (lamina basale) TESSUTO CONNETTIVO abbondante matrice extracellulare ADESIONE: fenomeno
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE Recettore Cellula segnalante Cellula target Molecola che segnala Cellula segnalante Recettore Cellula target SEGNALI INTERCELLULARI Recettori di superficie La molecola segnalante
DettagliImmunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE
Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Le fasi della risposta umorale 1. Riconoscimento dell antigene (legame BCR) 2. Stimoli addizionali (T helper, citochine, complemento)
DettagliCICLO CELLULARE 12/12/16 BIOTECNOLOGIE CICLO CELLULARE FASI DEL CICLO CELLULARE
CICLO CELLULARE Le cellule si riproducono svolgendo una sequenza ordinata di eventi in cui duplicano il loro contenuto e poi si dividono in due cellule figlie, per cui tutte le cellule derivano da altre
DettagliSono state descritte due modalità di morte cellulare: l'apoptosi e la necrosi.
La morte cellulare è l'evento conclusivo della cellula, conseguente a danni di una data rilevanza, ed è un passaggio fondamentale in molte patologie. La morte è anche un evento normale che coinvolge la
DettagliCAUSE DI DANNO CELLULARE
CAUSE DI DANNO CELLULARE CARENZA DI OSSIGENO AGENTI FISICI AGENTI CHIMICI E DROGHE INFEZIONI REAZIONI IMMUNITARIE MUTAZIONI GENETICHE SQUILIBRIO NUTRIZIONALE Meccanismi di danno cellulare Le risposte cellulari
DettagliSmistamento delle proteine nella cellula
SMISTAMENTO DELLE PROTEINE LE PROTEINE VENGONO SMISTATE A PEROSSISOMI, NUCLEO, MITOCONDRI E RE IN MODO INDIPENDENTE E AUTONOMO. DAL RE, INVECE, SI DIPARTE LA VIA DI SMISTAMENTO CHE PORTA LE PROTEINE A
DettagliIntegrine 07/04/2013 SEGNALAMENTO MEDIATO DA INTEGRINE. 2. Trasduzione segnali & Meccanotrasduzione. Integrine/actina e trasduzione di segnale (2)
SEGNALAMENTO MEDIATO DA INTEGRINE Integrine 2. Trasduzione segnali & Meccanotrasduzione L interazione delle integrine con la matrice extracellulare nei punti di contatto o di adesioni focali porta all
DettagliSLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1
SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)
DettagliLegami chimici. Covalente. Legami deboli
Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale
DettagliComunicazione chimica
Comunicazione chimica La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio, sia esso una variazione
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA
DettagliL IPOFISECTOMIA ED IL PROFESSORE DI MODENA
L IPOFISECTOMIA ED IL PROFESSORE DI MODENA Praticando un ipofisectomia ad un essere vivente che è portatore di cancro questo regredisce. Su questa osservazione si è iniziato a considerare la possibilità
DettagliImmunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA
Immunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA Informazioni sul Corso Descrizione del Corso Modulo di Ivano Condò Corso Integrato di Biochimica Clinica e Immunologia Coordinatore:
DettagliFLOGOSI CRONICA: CAUSE
FLOGOSI CRONICA FLOGOSI CRONICA: CAUSE inadeguatezza della risposta flogistica acuta nell eliminare la noxa caratteristiche della noxa che inducono reazione cronica 1- infezioni a basso potenziale proflogistico
DettagliTutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare
Tutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare dal citoplasma cellulare che ha un alto grado di organizzazione.
DettagliMutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)
Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica
DettagliIl concetto di malattia
Il concetto di malattia Nel vissuto del malato: perdita della condizione di benessere fisico e mentale (esperienza personale e soggettiva). In medicina: deviazione dalla normalità biologica = processo
DettagliTrasduzione del Segnale da Recettori di Superfice
Trasduzione del Segnale da Recettori di Superfice MEMBRANA 1. Legame recettore-ligando 2. oligomerizzazione 3. Attivazione TYR-K -Dominio citosolico dei RTK -Reclutamento TYR-K (src, jak, fak, abl) 4.
DettagliLa comunicazione intercellulare: gli ormoni ed i recettori. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
La comunicazione intercellulare: gli ormoni ed i recettori La trasduzione del segnale: processo che converte i segnali extracellulari in risposte cellulari. La comunicazione mediante segnali extracellulari
DettagliI RECETTORI PER NEUROTRASMETTITORI E ORMONI: CARATTERISTICHE GENERALI. 1.Localizzazione: recettori di membrana e recettori intracellulari
I RECETTORI PER NEUROTRASMETTITORI E ORMONI: CARATTERISTICHE GENERALI Classificazione per: 1.Localizzazione: recettori di membrana e recettori intracellulari 2.Struttura 3.Modalità di funzionamento 4.Agonista
DettagliFosfoetanolamina sintetico induce arresto del ciclo cellulare e l'apoptosi nel cancro del seno MCF-7 cellule attraverso la via mitocondriale
Fosfoetanolamina sintetico induce arresto del ciclo cellulare e l'apoptosi nel cancro del seno MCF-7 cellule attraverso la via mitocondriale Figura. 6. ipotetico meccanismo di induzione di apoptosi da
DettagliBiochimica Strutturale con Elementi di Enzimologia corso integrato di Struttura e Funzione delle Macromolecole Biologiche
Biochimica Strutturale con Elementi di Enzimologia corso integrato di Struttura e Funzione delle Macromolecole Biologiche Codice Disciplina : BT019 Settore : BIO/10 N CFU: 6 Codice Corso integrato : BT067
Dettagli