L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro
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- Luigina Oliva
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1 L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro Dina Guglielmi Progetto Adolescenza LA NECESSITÀ DI UN LAVORO DI RETE NELLA COMUNITÀ NEGLI AMBITI DI VITA DEGLI ADOLESCENTI 1
2 Concetti chiave delle politiche del lavoro europee: Formazione lungo tutto l arco di vita Rapporto più stretto tra formazione e impresa Sviluppo professionale permanente Orientamento come processo continuo 2
3 La formazione lungo tutto l arco l di vita IN PASSATO: modello di istruzione intesa come processo unico, nel quale la scuola aveva assunto un ruolo predominante ATTUALMENTE: modello che richiede il coinvolgimento di una pluralità di agenzie socioeducative che si occupano sia del progetto educativo sia del supporto alla transizione al e nel lavoro. 3
4 Orientamento, formazione e politiche del lavoro: la prospettiva europea L orientamento e la formazione sono strumenti d interfaccia tra INDIVIDUO (motivazioni, interessi, competenze) OPPORTUNITÀ LAVORATIVE 4
5 Orientamento Risoluzione (2008) processo continuo che mette in grado i cittadini di ogni età, nell'arco della vita, di: Identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, Prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione Gestire i loro percorsi personali di vita nelle attività di istruzione e formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui è possibile acquisire e/o sfruttare tali capacità e competenze. 5
6 CARRIERA TRADIZIONALE Progressione (gerarchica) di ruolo per anzianità All interno di una unica organizzazione Tempi e modi di sviluppo gestiti dall organizzazione NUOVE FORME DI CARRIERA senza confini o mutevole (boundaryless o protean) Cambio di ruolo per incremento competenze Esperienze in più organizzazioni Tempi e modi di sviluppo gestiti dalla persona Maturità di carriera Adattabilità 6
7 Maturità vocazionale: la prontezza dell individuo ad affrontare i compiti di sviluppo con i quali deve confrontarsi a causa del suo sviluppo biologico e sociale o a causa delle aspettative della società verso le persone che hanno raggiunto quello stadio di sviluppo (Super, 1990) Adattabilità di carriera: la prontezza di fronteggiare i compiti previsti per la preparazione e partecipazione al ruolo lavorativo e gli aggiustamenti imprevisti dovuti ai cambiamenti del lavoro e delle condizioni lavorative (Savickas, 1997) OCCUPABILITA Una forma di adattabilità proattiva specifica ancorata su tre dimensioni - identità di carriera, adattabilità personale e capitale umano e sociale in grado di rendere l'individuo capace di intercettare/identificare le opportunità di sviluppo professionale e di carriera (Fugate et al., 2004) 7
8 Percorso formativo e lavorativo Processo di acquisizione Ca e gestione dei ruoli formativi e lavorativi Competenze per la gestione del percorso formativo e lavorativo Sapere perché Capacità riflessiva Sapere cosa, quando e dove Capacità proattiva Sapere come e con chi Capacità reattiva 8
9 Competenze per la gestione del percorso formativo e lavorativo Sapere perché Capacità riflessiva Sapere cosa, quando e dove Capacità proattiva Sapere come e con chi Capacità reattiva Identità di carriera: chi sono e cosa voglio diventare Capitale umano e sociale Competenze professionali e Risorse di contesto Rappresentazioni Adattabilità Capacità di affrontare il cambiamento Motivazioni Gestione ruolo Comportamenti 9 9
10 A proposito di occupabilità Una ricerca realizzata in ER ha coinvolto: - Adolescenti (scuola e FP) - Lavoratori a tempo indeterminato - Lavoratori precari (nella fascia 20-30) - Disoccupati La rappresentazione del lavoro degli adolescenti è simile a quella dei lavoratori a tempo indeterminato La rappresentazione dei precari è disoccupati simile a quella dei Ma ruolo delle risorse personali come fattore di moderazione 10
11 Occupabilità e orientamento Se l adolescente non ha sufficienti competenze orientative per affrontare in maniera autonoma il processo di orientamento emergono bisogni orientativi ai quali rispondono azioni orientative professionali diversificate 11
12 Intervento orientativo SITUAZIONI DI TRANSIZIONE EVENTI POTENZIALMENTE STRESSANTI IMPORTANZA DELLE STRATEGIE DI FRONTEGGIAMENTO L intervento orientativo è visto come un insieme di azioni mirate a supportare l individuo nel superamento dei diversi compiti evolutivi connessi alla propria esperienza formativa e lavorativa affinchè riesca a evitare eventuali insuccessi. Valenza preventiva dell orientamento. Nei confronti di esperienze di disagio legate al percorso formativo e/o lavorativo 12
13 Orientamento In sintesi azione propedeutica e preventiva finalizzata alla promozione di una cultura orientativa e alla costruzione di un metodo per la gestione autonoma del processo di orientamento in rapporto a specifiche situazioni di transizione e di scelta (eventi naturali e inattesi) 13
14 14 Orientamento dove e da chi? La risposta può/deve essere il raccordo e l integrazione tra sistemi e servizi che con competenze diverse intervengono nel campo dell orientamento (la scuola, i servizi per il lavoro, la formazione professionale, l Università). I progetti GIRC (Guidance Innovation Relay Center) e GIANT (Guidance: Innovative Actions and New Tools) come esempio di dispositivi di raccordo interistituzionale in una prospettiva europea 14
15 GIRC 15 Messa a punto del dispositivo di raccordo che ha definito 4 funzioni: o Assistenza tecnica (favorire la comunicazione tra socioistituzionali competenti/referenti; sostenere la visibilità dei servizi e promuoverne l utilizzo,.) o Supporto alla formazione degli operatori (monitorare i fabbisogni formativi degli operatori, promuovere la qualità della formazione, ) o Promozione della qualità (promuovere la definizione di standard dei servizi, monitorare e valutare l efficacia e l efficienza dei servizi di orientamento, ) o Ricerca e sviluppo (proporre nuovi modelli di intervento, proporsi come osservatorio permanente di fenomeni attinenti all orientamento, ) 15
16 16 GIANT I fase: adattamento del modello di integrazione tra servizi (in relazione ai bisogni e alle caratteristiche dei contesti) II fase: condivisione degli strumenti di supporto tra gli operatori dei diversi sistemi III fase: in ogni Regione e Provincia interessata sono stati realizzati incontri (a livello decisionale, formativo, progettuale, ) che hanno coinvolto operatori e referenti di due o più sistemi (scuola e formazione professionale, formazione professionale e servizi sociali, formazione professionale e servizi per il lavoro) 16
17 17 GIANT Al termine del progetto Giant un prodotto immateriale come il modello GIRC si è trasformato in una pluralità di processi agiti nei diversi contesti istituzionali creando e rafforzando le reti esistenti o ponendo le premesse per migliorare un percorso istituzionale di governance dell orientamento su scala regionale e/o locale 17
18 18 GRAZIE PER L ATTENZIONE! dina.guglielmi@unibo.it 18
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