L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro"

Transcript

1 L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro Dina Guglielmi Progetto Adolescenza LA NECESSITÀ DI UN LAVORO DI RETE NELLA COMUNITÀ NEGLI AMBITI DI VITA DEGLI ADOLESCENTI 1

2 Concetti chiave delle politiche del lavoro europee: Formazione lungo tutto l arco di vita Rapporto più stretto tra formazione e impresa Sviluppo professionale permanente Orientamento come processo continuo 2

3 La formazione lungo tutto l arco l di vita IN PASSATO: modello di istruzione intesa come processo unico, nel quale la scuola aveva assunto un ruolo predominante ATTUALMENTE: modello che richiede il coinvolgimento di una pluralità di agenzie socioeducative che si occupano sia del progetto educativo sia del supporto alla transizione al e nel lavoro. 3

4 Orientamento, formazione e politiche del lavoro: la prospettiva europea L orientamento e la formazione sono strumenti d interfaccia tra INDIVIDUO (motivazioni, interessi, competenze) OPPORTUNITÀ LAVORATIVE 4

5 Orientamento Risoluzione (2008) processo continuo che mette in grado i cittadini di ogni età, nell'arco della vita, di: Identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, Prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione Gestire i loro percorsi personali di vita nelle attività di istruzione e formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui è possibile acquisire e/o sfruttare tali capacità e competenze. 5

6 CARRIERA TRADIZIONALE Progressione (gerarchica) di ruolo per anzianità All interno di una unica organizzazione Tempi e modi di sviluppo gestiti dall organizzazione NUOVE FORME DI CARRIERA senza confini o mutevole (boundaryless o protean) Cambio di ruolo per incremento competenze Esperienze in più organizzazioni Tempi e modi di sviluppo gestiti dalla persona Maturità di carriera Adattabilità 6

7 Maturità vocazionale: la prontezza dell individuo ad affrontare i compiti di sviluppo con i quali deve confrontarsi a causa del suo sviluppo biologico e sociale o a causa delle aspettative della società verso le persone che hanno raggiunto quello stadio di sviluppo (Super, 1990) Adattabilità di carriera: la prontezza di fronteggiare i compiti previsti per la preparazione e partecipazione al ruolo lavorativo e gli aggiustamenti imprevisti dovuti ai cambiamenti del lavoro e delle condizioni lavorative (Savickas, 1997) OCCUPABILITA Una forma di adattabilità proattiva specifica ancorata su tre dimensioni - identità di carriera, adattabilità personale e capitale umano e sociale in grado di rendere l'individuo capace di intercettare/identificare le opportunità di sviluppo professionale e di carriera (Fugate et al., 2004) 7

8 Percorso formativo e lavorativo Processo di acquisizione Ca e gestione dei ruoli formativi e lavorativi Competenze per la gestione del percorso formativo e lavorativo Sapere perché Capacità riflessiva Sapere cosa, quando e dove Capacità proattiva Sapere come e con chi Capacità reattiva 8

9 Competenze per la gestione del percorso formativo e lavorativo Sapere perché Capacità riflessiva Sapere cosa, quando e dove Capacità proattiva Sapere come e con chi Capacità reattiva Identità di carriera: chi sono e cosa voglio diventare Capitale umano e sociale Competenze professionali e Risorse di contesto Rappresentazioni Adattabilità Capacità di affrontare il cambiamento Motivazioni Gestione ruolo Comportamenti 9 9

10 A proposito di occupabilità Una ricerca realizzata in ER ha coinvolto: - Adolescenti (scuola e FP) - Lavoratori a tempo indeterminato - Lavoratori precari (nella fascia 20-30) - Disoccupati La rappresentazione del lavoro degli adolescenti è simile a quella dei lavoratori a tempo indeterminato La rappresentazione dei precari è disoccupati simile a quella dei Ma ruolo delle risorse personali come fattore di moderazione 10

11 Occupabilità e orientamento Se l adolescente non ha sufficienti competenze orientative per affrontare in maniera autonoma il processo di orientamento emergono bisogni orientativi ai quali rispondono azioni orientative professionali diversificate 11

12 Intervento orientativo SITUAZIONI DI TRANSIZIONE EVENTI POTENZIALMENTE STRESSANTI IMPORTANZA DELLE STRATEGIE DI FRONTEGGIAMENTO L intervento orientativo è visto come un insieme di azioni mirate a supportare l individuo nel superamento dei diversi compiti evolutivi connessi alla propria esperienza formativa e lavorativa affinchè riesca a evitare eventuali insuccessi. Valenza preventiva dell orientamento. Nei confronti di esperienze di disagio legate al percorso formativo e/o lavorativo 12

13 Orientamento In sintesi azione propedeutica e preventiva finalizzata alla promozione di una cultura orientativa e alla costruzione di un metodo per la gestione autonoma del processo di orientamento in rapporto a specifiche situazioni di transizione e di scelta (eventi naturali e inattesi) 13

14 14 Orientamento dove e da chi? La risposta può/deve essere il raccordo e l integrazione tra sistemi e servizi che con competenze diverse intervengono nel campo dell orientamento (la scuola, i servizi per il lavoro, la formazione professionale, l Università). I progetti GIRC (Guidance Innovation Relay Center) e GIANT (Guidance: Innovative Actions and New Tools) come esempio di dispositivi di raccordo interistituzionale in una prospettiva europea 14

15 GIRC 15 Messa a punto del dispositivo di raccordo che ha definito 4 funzioni: o Assistenza tecnica (favorire la comunicazione tra socioistituzionali competenti/referenti; sostenere la visibilità dei servizi e promuoverne l utilizzo,.) o Supporto alla formazione degli operatori (monitorare i fabbisogni formativi degli operatori, promuovere la qualità della formazione, ) o Promozione della qualità (promuovere la definizione di standard dei servizi, monitorare e valutare l efficacia e l efficienza dei servizi di orientamento, ) o Ricerca e sviluppo (proporre nuovi modelli di intervento, proporsi come osservatorio permanente di fenomeni attinenti all orientamento, ) 15

16 16 GIANT I fase: adattamento del modello di integrazione tra servizi (in relazione ai bisogni e alle caratteristiche dei contesti) II fase: condivisione degli strumenti di supporto tra gli operatori dei diversi sistemi III fase: in ogni Regione e Provincia interessata sono stati realizzati incontri (a livello decisionale, formativo, progettuale, ) che hanno coinvolto operatori e referenti di due o più sistemi (scuola e formazione professionale, formazione professionale e servizi sociali, formazione professionale e servizi per il lavoro) 16

17 17 GIANT Al termine del progetto Giant un prodotto immateriale come il modello GIRC si è trasformato in una pluralità di processi agiti nei diversi contesti istituzionali creando e rafforzando le reti esistenti o ponendo le premesse per migliorare un percorso istituzionale di governance dell orientamento su scala regionale e/o locale 17

18 18 GRAZIE PER L ATTENZIONE! dina.guglielmi@unibo.it 18

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA

ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI PER LA SCUOLA XIV Convegno Nazionale AlmaDiploma Orientamento e dis-orientamento Gli strumenti e le azioni per le scelte degli studenti della scuola secondaria di I e II grado ORIENTAMENTO NELLE TRANSIZIONI: STRUMENTI

Dettagli

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

Linee guida nazionali per l orientamento permanente Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie

Dettagli

Progetto Orientamento Scolastico

Progetto Orientamento Scolastico Progetto Orientamento Scolastico I. C. Serao sc. Secondaria di 1 grado a.s. 2015/ 2016 FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale

Dettagli

Dinamiche, occupabilità, servizi

Dinamiche, occupabilità, servizi Roma, 16 ottobre 2012 Il Mercato del lavoro negli anni della crisi Dinamiche, occupabilità, servizi Mario Mezzanzanica 1 Alcuni dati in sintesi Occupabilità : un problema di concezione Sistema di servizi

Dettagli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento. PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche

Dettagli

Progetto Orientamento in itinere e in uscita

Progetto Orientamento in itinere e in uscita Progetto Orientamento in itinere e in uscita PREMESSA In una prospettiva europea di Lifelong Learnig l orientamento diviene un elemento necessario e indispensabile in una scuola che interpreta le istanze

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO BIENNALE A.A. 2016/2017 e 2017/2018 (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett. C )

CORSO DI PERFEZIONAMENTO BIENNALE A.A. 2016/2017 e 2017/2018 (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett. C ) CORSO DI PERFEZIONAMENTO BIENNALE A.A. 2016/2017 e 2017/2018 (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. C ) Corso di Perfezionamento Universitario BIENNALE Tecniche e metodologie didattiche innovative

Dettagli

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo

Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo PROVINCIA DI GORIZIA Servizio Collocamento Mirato Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo Dott. Simone ZORZI Gorizia, 3 novembre 2009 Il collocamento mirato...la promozione dell'inserimento

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007 PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo

Dettagli

RETE DEI REFERENTI PER LE ATTIVITA SCUOLA-TERRITORIO-MONDO DEL LAVORO PRIMO INCONTRO

RETE DEI REFERENTI PER LE ATTIVITA SCUOLA-TERRITORIO-MONDO DEL LAVORO PRIMO INCONTRO "Servizi di orientamento finalizzati a favorire la permanenza e il rientro nel sistema di istruzione e di Istruzione e Formazione Professionale, ad agevolare la transizione scuola-lavoro, a contrastare

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

MANUALE PER TUTORI AZIENDALI

MANUALE PER TUTORI AZIENDALI MANUALE PER TUTORI AZIENDALI Regione Piemonte Direzione Istruzione, Formazione, Professionale e Lavoro Settore Attività Formative Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale ACCOMPAGNARE

Dettagli

Ente proponente: Partners: Sostenitori: Periodo di svolgimento: da Marzo 2009 a Marzo 2010

Ente proponente: Partners: Sostenitori: Periodo di svolgimento: da Marzo 2009 a Marzo 2010 MASCHIO E FEMMINA Progetto di formazione per operatori del sistema educativo sui temi dell identità di genere e l orientamento sessuale, contro le discriminazioni e il bullismo omofobico Ente proponente:

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA 2007-2013 Approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C(2007)5474 del 7/11/2007 REGIONE

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE

BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE BENESSERE ORGANIZZATIVO LA RICERCA IN OLTRE 200 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ITALIANE Francesco Minchillo DAL LABORATORIO AL KIT SUL BENESSERE INIZIATIVA ANNO PARTECIPANTI LABORATORIO 2002 11 amministrazioni

Dettagli

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino

Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO. ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino Convegno CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA COLLEGATO AL LAVORO ENRICA PEJROLO Dirigente Servizio Formazione Professionale Provincia di Torino 25 febbraio 2011 PROGRAMA ANTICRISI Nell anno 2010 in Provincia

Dettagli

Accompagnare al cambiamento

Accompagnare al cambiamento Accompagnare al cambiamento percorso per Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari Reggio Emilia 24-25-26 settembre 2009 E.Centis*, P.Beltrami*, G.P.Guelfi** (*) Azienda USL Bologna (**) Università

Dettagli

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

IL MANUALE DEL TIROCINANTE. a cura di Giuseppe Iuzzolino

IL MANUALE DEL TIROCINANTE. a cura di Giuseppe Iuzzolino IL MANUALE DEL TIROCINANTE a cura di Giuseppe Iuzzolino Verona, 20 novembre 2014 Perché un Manuale sui tirocini? Perché il tirocinio è, insieme all apprendistato, il principale canale di inserimento dei

Dettagli

Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro

Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro Sonia Rizzoli Parma, 14 aprile 2012 Sintesi dell intervento Alcuni dati sul contesto economico e sulla situazione occupazione dei

Dettagli

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e

Dettagli

Strategia formativa e Portfolio

Strategia formativa e Portfolio Strategia formativa e Portfolio Azione F3: Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti Verso

Dettagli

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,

Dettagli

CONSAPEVOL-MENTE a.s

CONSAPEVOL-MENTE a.s Dr.ssa Elena Berno CONSAPEVOL-MENTE a.s. 2015-2016 INCONTRO CON I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORIENTARE «Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo

Dettagli

Terza media.e adesso??? Cosa scelgo???

Terza media.e adesso??? Cosa scelgo??? Terza media.e adesso??? Cosa scelgo??? ORIENTIAMOCI ORIENTARE Informazione Formazione Consulenza PERSONA AUTO-ORIENTAMENTO trovare un punto di riferimento per muoversi magari anche nella direzione opposta

Dettagli

b) Tutoring e Marketing verso le aziende

b) Tutoring e Marketing verso le aziende All. A AZIONE 1 : STANDARD DI RIFERIMENTO a) Orientamento b) Tutoring e Marketing verso le aziende Asse di finanziamento:asse I Adattabilità - P.O. Ob. Competitività Regionale e Occupazione F.S.E. 1 a)orientamento:

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO

PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO 1. VISTE la D.G.R. n. 54-8999 del 16/06/2008 con cui è stato approvato l Atto di Indirizzo regionale sugli interventi per l occupazione rivolti

Dettagli

MIUR D. G. per lo Studente Speranzina Ferraro. Speranzina Ferraro 1

MIUR D. G. per lo Studente Speranzina Ferraro. Speranzina Ferraro 1 MIUR D. G. per lo Studente 1 1 L orientamento, alla luce delle trasformazioni del contesto sociale, economico e culturale, ha assunto un ruolo sempre più centrale nel sistema formativo come nel mondo del

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le

Dettagli

Azione 1 Standard professionali

Azione 1 Standard professionali Azione 1 Standard professionali ASSIS.T. Il progetto Interregionale 2013-2014 Protocollo d'intesa tra: Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Regione Marche Regione Piemonte Regione Umbria Provincia

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

A. Anagrafica. B. Dati strutturali dell organizzazione

A. Anagrafica. B. Dati strutturali dell organizzazione Indagine sulle organizzazioni non profit operanti nel campo dell inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità A.1. Dati dell organizzazione Denominazione Anno di costituzione Indirizzo Telefono/

Dettagli

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle

Dettagli

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L.

POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L. Pag. 1 di 5 DESTRI S.R.L. Destri S.r.l., consapevole dell importanza della Qualità del servizio reso ai propri clienti, del miglioramento della Sicurezza dei propri lavoratori e della protezione dell ambiente,

Dettagli

Riflessioni sulle attività svolte: commento dei dati

Riflessioni sulle attività svolte: commento dei dati Confcooperative Nuoro Ogliastra, 30 maggio 2017 corsi I tirocini post-lauream: un opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Riflessioni sulle attività svolte: commento dei dati Maria Grazia Spano

Dettagli

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO ORIENTAMENTO PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:

Dettagli

Gli strumenti per l ascolto, l partecipazione e la rilevazione del gradimento

Gli strumenti per l ascolto, l partecipazione e la rilevazione del gradimento Gli strumenti per l ascolto, l la partecipazione e la rilevazione del gradimento Gli strumenti previsti dai requisiti dell accreditamento definitivo Barbara Schiavon Servizio dell integrazione socio-sanitaria

Dettagli

Piano straordinario per l occupazione dei giovani

Piano straordinario per l occupazione dei giovani Piano straordinario per l occupazione dei giovani La Regione Emilia Romagna ha approvato con la Delibera di GR n. 413/2012 il Piano per l accesso dei giovani al lavoro, la continuità dei rapporti di lavoro,

Dettagli

PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL

PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL ORDINAMENTO E INDIRIZZO DI RIFERIMENTO Il Progetto coinvolge le classi terze e quarte dell indirizzo TURISMO. L indirizzo TURISMO è un indirizzo specifico

Dettagli

MASTER ANNUALE DI II LIVELLO (1500 ore 60 CFU) (D.M. n. 509 del 3 novembre 1999 e D.M.n. 270 del 22 ottobre 2004)

MASTER ANNUALE DI II LIVELLO (1500 ore 60 CFU) (D.M. n. 509 del 3 novembre 1999 e D.M.n. 270 del 22 ottobre 2004) Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Facoltà di Scienze Politiche Facoltà di Interpretariato e Traduzione Facoltà di Economia ANNO ACCADEMICO 2008/2009 MASTER ANNUALE DI II LIVELLO (1500 ore

Dettagli

Il ruolo dei CPIA per l apprendimento permanente. Firenze 24 novembre 2015

Il ruolo dei CPIA per l apprendimento permanente. Firenze 24 novembre 2015 Il ruolo dei CPIA per l apprendimento permanente Firenze 24 novembre 2015 Principali norme di riferimento Legge 92/12 (art. 4, commi 51-68); Accordo in CU del 10/7/14 (1.2,1.3,1.4 e 2.2) DI 12 marzo 2015

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA

L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA Isp. Luciano Rondanini Il quadro di riferimento nazionale e internazionale : criteri clinici ed orientamenti educativi La progettualità didattica

Dettagli

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE»

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE» PROGRAMMA P.I.P.P.I. Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione di bambini e ragazzi che vivono in famiglie negligenti SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI

Dettagli

LA COLLABORAZIONE CHE

LA COLLABORAZIONE CHE ASL MANTOVA LA COLLABORAZIONE CHE PROMUOVE SALUTE Metodi di lavoro di rete negli interventi di promozione di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute Ennio Ripamonti Ottobre-Dicembre 2011 Perché

Dettagli

Via G. Garibaldi, Bergamo, tel fax P.I

Via G. Garibaldi, Bergamo, tel fax P.I Pro Sat - Focus Group Impiegati cat. A e B Via G. Garibaldi, 24 24122 Bergamo, tel.035.235335 fax 035.235798 info@idmconsulting.org P.I. 03373300163 1 LE PRIORITÀ 2 LE PRIORITA DEL CAMBIAMENTO L AGIRE

Dettagli

La risorsa formazione: ruolo strategico per lo sviluppo dell economia e dell occupazione

La risorsa formazione: ruolo strategico per lo sviluppo dell economia e dell occupazione Consiglio Regionale del Veneto CREL Terza Commissione Consiliare STATI GENERALI DEL ECONOMIA E DEL LAVORO LA CRISI E IL CAMBIAMENTO: LAVORO E IMPRESA VERSO VENETO 2020 La risorsa formazione: ruolo strategico

Dettagli

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE

Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:

Dettagli

Job Club Orientativo

Job Club Orientativo 1 Job Club Orientativo TERRITORIO Analisi Dinamiche Servizi MERCATO DEL LAVORO GIOVANI 2 Job Club Orientativo UTILIZZARE LE RISORSE DEL TERRITORIO Analisi Dinamiche Servizi ESSERE CAPACE DI RISPONDERE

Dettagli

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Novembre 2014 INDICE della MAPPA INDICATORI 1 Contesto... 2 1.1 Popolazione scolastica... 2 1.2 Territorio e capitale sociale... 3 1.3 Risorse economiche

Dettagli

Stage. Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile!

Stage. Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile! Stage Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile! Ad aiutare i tanti giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, c è oggi lo stage, o tirocinio formativo. 1 Stage È un periodo di formazione

Dettagli

Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso

Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso Progetto curriculare Anno Scolastico 2016-2017 Docenti referenti Conte Concetta Prastani Stefania Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

A.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016

A.G.A.P. - TRENTINO. L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 A.G.A.P. - TRENTINO L inserimento scolastico (affidamento familiare e adozione) Trento, 25 novembre 2016 Riferimenti normativi MIUR Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Linee di indirizzo

Dettagli

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI L'anno, il giorno La Regione Toscana TRA E Parti sociali. PREMESSO - Che

Dettagli

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011 Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it

Dettagli

La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche

La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione Consiglio Nazionale delle Ricerche Regione Emilia-Romagna Corso di formazione per

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura Ciclo di incontri sulle politiche del lavoro Scambio di buone pratiche regionali Modelli di integrazione tra pubblico e privato nell erogazione dei servizi per il lavoro Martedì 8 novembre 2016 Santo Romano

Dettagli

s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv.

s c u o l a d i i m p r e s a s o c i a l e Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv. 2 0 1 5 Costruire dirigenza nell impresa sociale corso di formazione per dirigenti di impresa sociale liv. base percorsi di alta formazione COSTRUIRE DIRIGENZA NELL IMPRESA SOCIALE E risaputo che le specificità

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

I processi di innovazione

I processi di innovazione I processi di innovazione CeTIF International Forum Federico Rajola 13 ottobre 2005, Università Cattolica, Milano www.cetif.it Struttura dell intervento Cos è l innovazione Quali i principali tipi di innovazione

Dettagli

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata

Dettagli

Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro

Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro Roberto Grillanda Provincia di Torino Genova 16 dicembre 2009 1di 23 Alcuni dati complessivi Valore del progetto: Cofinanziamento: Contributo Province riutilizzatrici:

Dettagli

Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.

Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso. Sogni e bisogni Le cooperative sono nate per rispondere a bisogni anche molto concreti. Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.

Dettagli

organizzazione complessa e comunicazione

organizzazione complessa e comunicazione FORMAZIONE DIRIGENTI UNIVR Verona, 20 giugno 2013 Quarto modulo: Formazione, comunicazione e consultazione dei lavoratori organizzazione complessa e comunicazione giorgio gosetti università di verona quadro

Dettagli

Il progetto. Presentazione

Il progetto. Presentazione Presentazione Il progetto Le Università di Cagliari e Pavia, e il MIUR hanno creato un nuovo ed esclusivo progetto rivolto agli studenti che stanno pensando di iscriversi all Università. Il fenomeno del

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA'

ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA' ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA' Finalità Il presente accordo intende definire e stimolare modalità e procedure di collaborazione attraverso il

Dettagli

Programma Italia - Francia Alcotra Imperia, 28 Aprile 2009

Programma Italia - Francia Alcotra Imperia, 28 Aprile 2009 Programma Italia - Francia Alcotra 2007-2013 Imperia, 28 Aprile 2009 Imperia, 28 Aprile 2009 Programma Alcotra ALCOTRA - Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera 4 Periodo di Programmazione lungo la frontiera

Dettagli

Rapporto Annuale di Esecuzione 2010

Rapporto Annuale di Esecuzione 2010 Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FONDO SOCIALE EUROPEO 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Regione Emilia-Romagna Rapporto Annuale di Esecuzione 2010 Bologna, 16 giugno

Dettagli

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione A cura di Barbara Tosi 1 I GRUPPI DI LAVORO GLH DI ISTITUTO GLH OPERATIVO COMMISSIONE

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI

PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI a cura di S. Di Nuovo s.dinuovo@unict.it LEGGE n.56 del 18 febbraio 1989. Ordinamento della professione di psicologo Articolo 1. Definizione della professione

Dettagli

L orientamento nella società della conoscenza e della globalizzazione

L orientamento nella società della conoscenza e della globalizzazione Seminario Ripensare l orientamento oggi L orientamento nella società della conoscenza e della globalizzazione Guido Sarchielli Bologna 15 aprile 2010 1 1. L'orientamento é un processo complesso e va considerato

Dettagli

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME Il C.A.G. Tempo insieme è un luogo/spazio educativo, di inclusione sociale, di aggregazione e di sostegno rivolto alla fascia di età 6/18 anni,

Dettagli

MINISTERO dell ISTRUZIONE dell UNIVERSITA e della RICERCA

MINISTERO dell ISTRUZIONE dell UNIVERSITA e della RICERCA MINISTERO dell ISTRUZIONE dell UNIVERSITA e della RICERCA Proposta di INDICATORI dell ORIENTAMENTO FORMATIVO Per attività di AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO Di Piero Cattaneo Università cattolica S. Cuore di

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE P. LEVI PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE P. LEVI PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE P. LEVI SEZIONE SCIENTIFICA SEZIONE CLASSICA E SPERIMENTAZIONE GLOBALE A INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO M O N T E B E L L U N A PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PREMESSA

Dettagli

LA COMPETENZA DELL OSS NELLA RELAZIONE CON L UTENTE E CON IL GRUPPO DI LAVORO. Basso Anna

LA COMPETENZA DELL OSS NELLA RELAZIONE CON L UTENTE E CON IL GRUPPO DI LAVORO. Basso Anna LA COMPETENZA DELL OSS NELLA RELAZIONE CON L UTENTE E CON IL GRUPPO DI LAVORO Basso Anna Il gruppo di lavoro e ruoli al suo interno oss medico infermiere fisioterapista 2 oss medico Esito sull utente infermiere

Dettagli

SERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, OTTOBRE 2015

SERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, OTTOBRE 2015 SERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, 13-14 OTTOBRE 2015 1 LO SCENARIO: LA LEGGE DELRIO La Legge Delrio (56/14): - attribuisce alle Province nuovi compiti, ruoli e funzioni, oltre a mantenere alcune competenze

Dettagli

Stress management e orientamento al risultato

Stress management e orientamento al risultato Stress management e orientamento al risultato 3 giornate Gestione dello stress e orientamento al risultato sono due competenze chiave nel lavoro e nella vita quotidiana. La pressione del tempo, le scadenze,

Dettagli

Bilancio delle competenze

Bilancio delle competenze Bilancio delle competenze 1 PROF.SSA LORENA PINI I.T.T.S A.VOLTA PERUGIA 15 GENNAIO 2016 DEFINIZIONE 2 Nell orientamento, il Bilancio di competenze èun percorso che permette di mettere a punto un progetto

Dettagli

Le politiche attive a favore dei lavoratori provenienti dai settori di crisi: monitoraggio e prime valutazioni

Le politiche attive a favore dei lavoratori provenienti dai settori di crisi: monitoraggio e prime valutazioni Le politiche attive a favore dei lavoratori provenienti dai settori di crisi: monitoraggio e prime valutazioni Francesca Pedron Osservatorio provinciale mercato del lavoro PIANI DI FRONTEGGIAMENTO DELLE

Dettagli

08/03/2006. Franco Febbraro Presidente della Rete Territoriale

08/03/2006. Franco Febbraro Presidente della Rete Territoriale 1 ASSETTO DELLA RETE LA RETE TERRITORIALE DEL MUNICIPIO ROMA XIII SI E GIURIDICAMENTE COSTITUITA NEL MESE DI OTTOBRE DEL 2001 CON ATTO SOTTOSCRITTO PRESSO LO STUDIO DEL NOTAIO CARPARELLI IN ROMA PER PROMUOVERE

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

La Mediazione Culturale nella scuola

La Mediazione Culturale nella scuola La Mediazione Culturale nella scuola STATO, PROSPETTIVE E MEDIAZIONE G2 A CURA DI: NORA LONARDI RES RICERCA E STUDIO, TRENTO Mediazione interculturale. Prima apparizione: normativa nazionale art. 36 e

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

Proposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016

Proposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio

Dettagli

Cuneo giugno 2016

Cuneo giugno 2016 Cuneo 22-23 giugno 2016 IL LAVORO DEI TAVOLI: PRIME EVIDENZE T1. GOVERNANCE La governance del sistema culturale e la sua interazione con gli altri settori produttivi ed economici, il rapporto con l Europa

Dettagli

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi

Dettagli

Servizi al lavoro. per l autoimprenditorialità

Servizi al lavoro. per l autoimprenditorialità al lavoro per l autoimprenditorialità Accreditamento presso la Regione Lombardia ai servizi al lavoro di PromoImpresa Borsa merci Accreditamento nazionale all intermediazione di Camera di Commercio 1Mantova

Dettagli

Politiche & Strutture

Politiche & Strutture Politiche & Strutture per i Giovani in Europa: www.eurodesk.it per i alcune brevi note introduttive sul Libro Bianco della C. E. Un nuovo impulso per la gioventù Europea e sulla partecipazione giovanile

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. Vivere le differenze... Interventi di educazione al rispetto delle differenze e in tema di antidiscriminazioni

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. Vivere le differenze... Interventi di educazione al rispetto delle differenze e in tema di antidiscriminazioni ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO Vivere le differenze... Interventi di educazione al rispetto delle differenze e in tema di antidiscriminazioni SETTORE e Area di Intervento:

Dettagli