BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012

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1 FONDAPI - FONDO PENSIONE NAZIONALE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012 Piazza Cola Di Rienzo, 80A Roma 1

2 Organi del Fondo: Consiglio di Amministrazione Presidente: Alessandro Cocirio Vice Presidente: Giovanni Battista Quaglia Consiglieri: Ambrogio Cason Alberto Castelli Luciano Falchi Gianni Ferrante Giuseppe Francesco Alberto Granata (*) Carlo Magani Giorgio Martini Bruno Rivetta Luciano Scapolo Walter Simonetti Carlo Testa Collegio sindacale Presidente: Vito Rosati Sindaci effettivi: Edoardo Cintolesi Franco Grieco Maurizio Monteforte (*) dimissionario dal 26 settembre 2012 per sopravvenuta incompatibilità con altro incarico assunto 2

3 Fondapi - Fondo Pensione Piazza Cola Di Rienzo, 80 A Roma c.f Iscritto al n.116 dell'albo istituito ai sensi dell'art.4, D.Lgs. n. 252/05 Indice RELAZIONE SULLA GESTIONE 1 - STATO PATRIMONIALE 2 - CONTO ECONOMICO 3 - NOTA INTEGRATIVA 3.0 RENDICONTO COMPLESSIVO Stato Patrimoniale Conto Economico I COMPARTI RENDICONTO COMPARTO PRUDENTE Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico RENDICONTO COMPARTO GARANZIA Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico RENDICONTO COMPARTO CRESCITA Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico 3

4 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione dell anno

5 Gentili delegate e egregi delegati, Sottoponiamo al Vostro esame e alla Vostra approvazione il bilancio del Il bilancio è stato redatto secondo i criteri definiti dalla Covip con deliberazioni del e del Tutti i proventi e gli oneri sono stati registrati per competenza, le contribuzioni sono state registrate secondo il criterio di cassa Nel corso del 2012 sono state assunte importanti decisioni in materia finanziaria : Nel luglio è stata ridefinita e rinnovata la convenzione con Unipol/JP Morgan relativamente alla gestione del comparto garantito mantenendo invariate le % di allocazione delle risorse pari a 92% obbligazionario e 8% azionario. Il rinnovo del mandato di gestione a UGF J.P.Morgan ha previsto alcune variazioni significative che vanno nella direzione di una maggiore diversificazione complessiva degli attivi in un ottica di prudenza : 1. l allargamento condiviso di gradi di libertà in termini di liquidità e esposizione valutaria; 2. l aumento corrispondente della TEV (la tracking error volatility), il canale di rischio che può essere assunto in misura superiore al rischio espresso dal benchmark di riferimento; 3. la modifica del Benchmark obbligazionario con l introduzione della componente Usa 4. accettazione di obbligazioni di grado investment grade fino al 37% delle obbligazioni detenute ; Sono state definite alcune variazioni dei mandati di gestione a seguito della notevole variabilità dei mercati finanziari : 1. Per quanto riguarda il mandato di gestione azionari dei comparti Prudente e Crescita è stata eliminata la copertura sistematica del rischio di cambio sulle gestioni finanziarie al fine di ottimizzare l efficienza gestionale delle stesse; 2. In relazione alla gestione obbligazionaria di BNP Paribas è stata prevista l estensione del limite di liquidità oltre il 20% per un periodo di sei mesi a far data dal 1^ luglio e l ampliamento dei limiti di SEMITEV per entrambi i comparti al 3,5% annualizzato. Il 16 marzo del 2012 la Covip ha emesso la delibera Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento che interessa tutti i soggetti, come il nostro, iscritti all Albo tenuto dalla Covip ai sensi dell art. 19, comma 1, del decreto n. 252/2005 che hanno un numero di addetti non inferiore a 100. Nella delibera la Covip impegna gli organi amministrativi delle forme pensionistiche alla redazione e delibera di un documento sulla politica di investimento che individui: a) Gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria; b) I criteri da seguire nella sua attuazione; c) I compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo; d) Il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti. Tale documento dovrà essere sottoposto ad una revisione periodica almeno ogni tre anni. Il Fondo ha, con la consulenza dello studio attuariale Orrù analizzato le caratteristiche socio-demografiche della popolazione degli iscritti; inoltre con la consulenza dell Advisor finanziario Prometeia ha analizzato l arco temporale dei singoli comparti coerenti con l età anagrafica e contributiva degli iscritti confrontando le combinazioni rischio-rendimento degli stessi, verificato l asset allocation strategica ed approvati i tassi di sostituzione obiettivo : Comparto Garanzia 77,30% con probab. Shortfall Risk -0.3% Comparto Prudente 80,80% con probab. Shortfall Risk +0.6% Comparto Crescita 87.30% con probab. Shortfall Risk +0.2% Tali tassi sono stati stimati con modello stocastico e l ottimizzazione dell asset allocation strategica dei comparti che aveva come obiettivo la massimizzazione del tasso di sostituzione e il miglioramento del profilo di rischio con alcune ipotesi rettificative: a. revisione prudenziale della stima del tasso di crescita del PIL (-0.50%); 5

6 b. rettifica del flusso contributivo annuo per tenere conto delle discontinuità lavorative : inserita una previsione di richieste di anticipazione pari al 14% circa dei flussi contributivi in entrata. Il Consiglio di amministrazione nelle riunioni di Settembre, ottobre e Novembre ha definito ed approvato il piano strategico finanziario di gestione delle risorse del fondo e nella riunione del 19 dicembre ha deliberato il documento sulla politica di investimento e le relative procedure di gestione e controllo. Gli elementi cardine delle decisioni in materia finanziaria vengono qui sinteticamente richiamati : Il mantenimento dell attuale impostazione di gestori specializzati la ricerca di gestioni attive che sappiano cogliere le nuove dinamiche gestionali e sappiano opportunamente valorizzare anche fasi di gestione efficiente delle liquidità. Il mantenimento dei criteri attivi attuali di definizione di rating ESG i criteri di sostenibilità sociale che non consentono di investire nella classe più bassa di attivi secondo il rating di sostenibilità assegnato da una società specializzata ECPI. In materia di rischio di cambio : lasciare al gestore azionario la facoltà di investire senza copertura del rischio valuta. la esclusione di uno specifico indice azionario per Italia l ampliamento del comparto corporate globale indicando un indice globale CLASSE DI ATTIVO UNIVERSO INVESTIBILE BENCHMARK SOSTENIBILE COPERTURA VALUTA AZIONI UNIVERSO INVESTIBILE ECPI con esclusione ultima classe di rating ECPI GLOBAL DEVELOPED ESG BEST-IN-CLASS EQUITY NON COPERTO OBBLIGAZIONI CORPORATE UNIVERSO INVESTIBILE ECPI con esclusione ultima classe di rating ECPI GLOBAL DEVELOPED ESG CORPORATE EX FINANCIALS BOND ECPI GLOBAL DEVELOPED ESG CORPORATE ALL SECTORS BOND COPERTO COPERTO OBBLIGAZIONI LIMITI DELLA 703 ECPI GLOBAL DEVEL. ESG GOVERNANCE GOVT. BOND COPERTO ECPI EURO DEVEL. ESG GOVERNANCE GOVT. BOND INFL. GOVERNATIVE LINKED COPERTO corporate anche per il profilo prudente. quanto alla durata dei mandati di gestione finanziaria non garantita si assume di procedere a selezione per mandati di durata quinquennale Nel corso del 2012 il Fondo ha implementato il controllo degli investimenti finanziari con l obiettivo di assicurare una migliore qualità di controllo del rischio finanziario 6

7 complessivo del portafoglio di investimento e una maggiore flessibilità della gestione in scenari con un grado crescente di incertezza determinata anche dalla scomparsa di investimenti Risk Free e da un possibile mutamento normativo (limiti di investimento). E stato nominato PROMETEIA quale advisor finanziario del Fondo pensione (luglio 2012) sia per l attività di monitoraggio sia per l attività di predisposizione della fase di selezione dei gestori per i nuovi mandati di gestione e per il supporto alla valutazione e monitoraggio della gestione finanziaria. Il sistema di monitoraggio diretto dei titoli oggetto delle gestioni finanziarie, tramite accesso riservato della banca depositaria, che consente una conoscenza diretta dei titoli oggetto dell investimento da parte di Fondapi. Il progetto che è stato completato nel corso del 2012 consente la lettura degli indici di rischio, l analisi diretta del portafoglio titoli, l esame delle transazioni effettuate dai gestori in lettura diretta; tale sistema di controllo ed informazione è in via di ulteriore implementazione nel corso del presente anno. Per quanto riguarda l ambito amministrativo, il progetto di gestione documentale il cui mandato è stato assegnato a Previnet nel 2011 ha subito una serie di ritardi per la necessità del Service Amministrativo di implementare i programmi informatici relativi al progetto e la delocalizzazione del Service nella nuova sede sempre in provincia di Treviso; alla fine del 2012 è stato ridefinito il cronoprogramma che deve essere completato nel corso del 2013, tale progetto che consiste in una completa riorganizzazione della strumentazione operativa comporta un significativo investimento delle risorse a tutto vantaggio di un miglioramento qualitativo del livello di servizio verso i soci : lavoratori e aziende. Nella riorganizzazione complessiva il Consiglio di Amministrazione ha assegnato con decorrenza dal 1 gennaio 2013 la responsabilità della Funzione Finanza prevista dalla delibera della Covip al Direttore generale del Fondo essendo lo stesso in possesso di tutte le caratteristiche professionali previste per tale responsabilità. Nel mese di ottobre il fondo si è dotato, con delibera del Consiglio di Amministrazione, di un proprio Codice Etico che rivolgendosi a tutti i componenti degli organi del fondo, ai dipendenti, consulenti, collaboratori e quant altri operano per conto del fondo, impone loro la conoscenza e l osservanza dei principi del Codice Etico che costituiscono parte integrante e essenziale delle obbligazioni contrattuali. Nel quarto trimestre sono state prorogate le convenzioni con i gestori Credit Suisse e Anima di fatto fino al 31 marzo 2013 e con il supporto dell Advisor finanziario Prometeia, sono state definite le caratteristiche del bando per la ricerca e selezione dei gestori che gestiranno le risorse del fondo per il quinquennio da aprile 2013 a marzo 2018 Nel corso del 2013 è stata assunta una persona in stage per supportare l intensa attività amministrativa e per coadiuvare lo staff attuale nella fase di avvio procedurale legato all archiviazione documentale. E stato inoltre previsto nell anno l attivazione di un call center che sia in grado di dare maggiore qualità al servizio di interlocuzione con i soci iscritti e conseguentemente migliorare il sevizio in house con le aziende associate. E stata poi intensificata l azione di promozione attraverso il sito di Fondapi: - maggiori approfondimenti tematici diffusi mediante newsletter inviate ai soci con riflessioni che riguardano il mondo previdenziale nel complesso. - l avviato processo di comunicazione agli interessati anche attraverso il profilo Facebook che conta circa interessati collegati. - Nel terzo trimestre è stato raggiunto e firmato un accordo con il patronato ACLI per la promozione delle iscrizioni al nostro fondo e per dare ai nostri iscritti basi di supporto provinciali; nel mese di dicembre tra Assofondipensione ed il Cepa (Associazione a cui aderiscono i patronati di CGIL, CISL, UIL e delle Acli ) è stato firmato un protocollo di intesa ed una convenzione per promuovere la crescita dei fondi negoziali e fare interfaccia attiva tra lavoratori e fondi; tale accordo, oneroso per i fondi, sarà oggetto di informativa e start-up nei primi mesi del Gestione previdenziale La situazione degli associati a Fondapi al 31 dicembre 2012 è la seguente: 7

8 Aziende Associate Lavoratori Associati Nel corso del 2012 gli effetti della crisi industriale ed economica hanno determinato cali importanti di iscrizioni alla previdenza complementare, l arretramento del numero di iscritti ben superiore alla media di mercato registra una riduzione dei lavoratori del 3.50 % circa del totale (la numerosità delle aziende è in aumento perché alla riduzione di aziende di medie dimensioni si sostituiscono aziende con un numero esiguo di iscritti). La diminuzione delle adesioni nette nell anno è il risultato della somma di entrate per nuove adesioni (esplicite e silenti), trasferimenti in ingresso e riattivazioni per un totale di 874 a cui vanno sottratte uscite (trasferimenti in uscita, riscatti e annulli). La differenza è ovviamente pari alla variazione del numero di iscritti tra l anno 2012 e l anno 2011 (-1.428). Si riportano di tabelle indicative della distribuzione delle iscrizioni per sesso, per età e per contratto di lavoro. Tabella e grafico: Distribuzione degli iscritti per sesso e classi di età età F % M % TOTALE <20 0,00% 8 0,02% 8 > ,16% 81 0,21% ,11% 308 0,79% ,12% ,85% ,78% ,98% ,03% ,96% ,94% ,53% ,64% ,09% ,31% ,21% ,47% ,25% ,51% 411 1,05% 609 TOTALE ,06% ,94%

9 classe di età Totale % <20 8 0,02% > ,36% ,90% ,97% ,77% ,99% ,46% ,73% ,52% ,72% ,56% Totale complessivo ,00% La distribuzione vede il massimo di concentrazione nella classe anni, mostrando un valore simile alla media del settore dei Fondi pensione contrattuali. DISTRIBUZIONE ISCRITTI PER CONTRATTO DI LAVORO (CCNL) CCNL iscritti 2012 % iscritti 2011 % ALIMENTARE 747 1,91% 765 1,89% CHIMICO ,60% ,58% EDILE 542 1,38% 575 1,42% GOMMA PLASTICA 4 0,01% 95 0,23% GRAFICO (*) 0 0,00% ,82% INFORMATICO (*) ,89% 9 0,02% LAPIDEI 31 0,08% 32 0,08% LATERIZI 54 0,14% 55 0,14% MECCANICI ,27% ,00% SERVIZI ,30% ,26% TESSILE ,19% ,38% (fed.sind.) 1 0,00% 1 0,00% (non identificato) ,22% ,18% TOTALE ,00% ,00% (*) A far data dal 2012 il CCNL grafico e informatico sono unificati DISTRIBUZIONE ISCRITTI PER CONTRATTO DI LAVORO (CCNL)

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11 Gestione amministrativa L importo complessivo dei contributi incassati nell anno, al netto delle quote associative, è pari a Gli importi delle contribuzioni dovute da lavoratori ed aziende sono differenziati in relazione al contratto nazionale di lavoro applicato, sempre nel rispetto della normativa di riferimento che prevede per i lavoratori di prima occupazione successiva al 28/4/1993, ai sensi del d.lgs. 124/93, l obbligo di versamento del 100% del Tfr. Considerata la maggiore complessità di Fondapi, quale Fondo multi-categoriale, pare utile rammentare le aliquote minime di contribuzione attualmente previste dai vigenti contratti collettivi di categoria, in percentuale della retribuzione presa a base per il calcolo del Tfr (salvo specifiche modifiche riportate nella Nota informativa sul sito del Fondo pensione): Settore metalmeccanico (su retribuzione convenzionale Fondapi) Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda * Lavoratore * TFR 1,20 %/1.60% 1,20 %/1.60% 40 % * Per gli apprendisti è prevista una contribuzione minima pari all 1.50% dal Settore carta, cartone e cartotecnici, grafico-editoriale ed affini Lavoratori on 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,20 % 28,94 % Settore chimico, gomma - plastica Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,06 %/1.30% 1,06 %/1.30% 33 % Settore abrasivi Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,65 % 1,20 % 33 % Settore ceramica Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,70 % 1,70 % 33 % 11

12 Settore vetro Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,40 % 1,40 % 33 % Settore alimentare Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,00 % 27,06 % Settore tessile abbigliamento, calzature, pelli, cuoio e succedanei, occhiali, giocattoli, penne e spazzole (su elemento retributivo nazionale) Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,50 % 1,50 % 27,00 % Settore pulizia e servizi integrati multiservizi Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,00 % 1,00 % 14,47 % Settore edile Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,10 % 1,10 % 18,00 % Settore cemento calce e gesso Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,40 % 1,40 % 40,00 % Settore lapidei Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,40 % 1,40 % 40,00 % Settore laterizi e manufatti cemento Lavoratori con 1^occupazione antecedente al

13 Azienda Lavoratore TFR 1,30 % 1,30 % 40,00 % Settore informatica, telematica e affine Lavoratori con 1^occupazione antecedente al Azienda Lavoratore TFR 1,20 % 1,20 % 28,94 % N.B.: Nei casi non specificati il versamento del Tfr corrisponde al 100%. I dati di dettaglio sono riportati nella circolare operativa per la aziende presente sul sito del Fondo Pensione e sulla Nota informativa In relazione alle differenti fonti contributive il dettaglio dei contributi versati a FONDAPI e investiti al netto della quota associativa nell anno 2012, è così composto: Fonte contributiva Anno 2012 Contributi azienda Contributi lavoratori TFR Totale contributi L andamento dei flussi di contribuzione ha risentito nel corso dell esercizio di per trasferimenti in ingresso di iscritti (n. 253) provenienti da altri Fondi; di per richieste di riscatto di posizioni individuali a favore di dipendenti che hanno perso i requisiti di partecipazione al Fondo (n ); di (n. 553) per richieste di anticipazione di posizioni individuali, di posizioni individuali trasferite in uscita ad altri Fondi pensione pari a (n. 436) e per pensionamenti per (n. 307). L effetto algebrico complessivo è stato un importo totale in entrata pari a I contributi sospesi in attesa di riconciliazione e attribuzione alle singole posizioni individuali, in misura pari a alla chiusura dell esercizio 2012, si sono ridotti a alla data di stesura della presente, pari allo 0,18% circa dell attivo netto destinato alle prestazioni. Si riportano di seguito i costi di gestione amministrativa e l incidenza relativa rispetto all attivo netto destinato alle prestazioni. Incidenza costi gestione amministrativa Oneri di gestione 2012 % 2011 % 2010 % amministrativa Spese generali e amministrative , , ,13 Servizi amministrativi acquistati. da terzi , , ,08 Altri oneri amministrativi , , ,09 TOTALE , , ,30 Nel 2012 il valore complessivo degli oneri di gestione amministrativa rappresenta circa l 1,78% del totale dei contributi versati al Fondo e investiti al netto della quota 13

14 associativa. Nel corso del 2012 la forte crisi internazionale con i conseguenti problemi che stanno vivendo le imprese ha prodotto un rallentamento del livello di abbinamento delle contribuzioni dell anno. Il Fondo ha operato intensificando l azione mirata su alcune fattispecie di non abbinato legato alla prosecuzione della contribuzione e a bonifici sospesi per i quali non era riconoscibile l ordinante. Oltre a mantenere l impianto automatico dei solleciti alle aziende per correggere le anomalie (circa solleciti inviati complessivamente nell anno) è stato migliorato il servizio di accertamento delle situazioni di difficoltà aziendali (fallimenti, procedure concorsuali) per consentire un più efficiente e tempestivo invio ai lavoratori degli estratti fallimentari per l insinuazione al passivo. Scenario macroeconomico Il 2012 è stato caratterizzato da un indebolimento del ciclo economico mondiale che, sul finire dell anno, dovrebbe aver raggiunto il punto di minimo. L indebolimento è stato dovuto, in particolare, a una più bassa crescita dei Paesi industrializzati ma si è registrata una contrazione dell attività economica anche nei paesi emergenti indeboliti dalla contrazione del commercio internazionale. Tuttavia proprio le economie emergenti hanno costituito ancora la componente trainante dell economia internazionale grazie anche agli effetti delle misure espansive di politica economica messe in atto; in particolare, nell economia cinese, il tasso di crescita annuale è sceso solo di poco sotto l 8 per cento e ha smesso di ridursi a fine anno. Il Pil mondiale nella media del 2012 dovrebbe essere cresciuto intorno al 3 per cento rispetto al 4 per cento dell anno precedente. In questo contesto sono rimasti contenuti i prezzi delle materie prime, anche se nella seconda metà dell anno l atteggiamento più espansivo dei policy makers si è riflesso in un rialzo dei prezzi, dopo l arretramento forte e generalizzato dei mesi precedenti. Gli effetti dei rincari registrati nella seconda metà del 2012 non si sono ancora interamente trasferiti sui prezzi al consumo; ciò nonostante, altri fattori, tra i quali la maggiore tassazione indiretta e il deprezzamento dell euro, hanno contribuito a mantenere su livelli relativamente elevati (in relazione al ciclo) i tassi di inflazione nell area Uem. Analizzando nel dettaglio le principali aree geografiche, negli Usa, il Pil reale per l intero 2012 dovrebbe essere cresciuto del 2.2 per cento, in lieve accelerazione dall 1.8 per cento dell anno precedente. Durante l anno si è osservato un miglioramento del mercato immobiliare, mentre hanno costituito un freno all attività di investimento delle imprese, alla domanda di lavoro e quindi ai consumi alcuni fattori di incertezza, tra cui quello legato alla futura intonazione della politica di bilancio e ai suoi effetti restrittivi, incertezza ridotta ma non annullata dopo l accordo raggiunto in extremis per evitare il baratro fiscale ( fiscal cliff ). Nell Uem, la maggior debolezza della domanda interna finale è in larga misura responsabile della contrazione dell attività economica, che dovrebbe essere di circa 0.5 per cento nella media del 2012 rispetto alla crescita dell 1.5 per cento conseguita nel L indebolimento dei consumi è stato alimentato dalle politiche di bilancio restrittive e dal deterioramento del mercato del lavoro; l eccesso di capacità produttiva, il clima di incertezza e, in alcuni Paesi, gli elevati costi di finanziamento hanno influenzato negativamente gli investimenti delle imprese. Le esportazioni nette hanno invece continuato a sostenere l attività economica, compensando l indebolimento della componente interna. All interno dell area euro, i Paesi core non sono stati risparmiati dalla debolezza dei periferici ma nel corso dell anno si è comunque accentuata la divaricazione tra il ciclo economico dei due gruppi di Paesi osservata a partire dal 2010, con l inizio della crisi del debito sovrano. 14

15 L Italia e la Spagna, più esposte alle tensioni sui mercati finanziari e impegnate in programmi di riequilibrio dei conti pubblici, nel 2012 hanno visto proseguire la fase recessiva iniziata nel 2011 (con tassi di variazione del Pil rispettivamente di -2.2 e -1.4 per cento in media d anno) a fronte di tassi ancora positivi, sebbene in riduzione, per quasi tutti i Paesi core. Per quanto riguarda l Italia, il Pil ha registrato nel 2012 una sensibile contrazione portando il livello della ricchezza nazionale sotto il livello minimo toccato durante la fase più acuta della recessione, nel secondo trimestre del 2009, annullando completamente il modesto recupero del biennio La forte caduta del Pil italiano nel 2012 è stata aggravata dal timore di eventi imponderabili per la nostra economia, che ha determinato una caduta degli investimenti (superiore all 11 per cento) non pienamente spiegabile con la dimensione quantitativa degli interventi della politica di bilancio e dei loro effetti sui consumi delle famiglie. Per quanto riguarda gli altri paesi industrializzati, il Giappone ha dovuto fare i conti con una forte contrazione delle esportazioni, dovuta all indebolimento della domanda proveniente dai mercati esteri e all apprezzamento dello yen oltre a risentire della disputa territoriale con la Cina. Da qui la necessità di indebolire la valuta che il nuovo governo e la Banca centrale stanno perseguendo in modo determinato. Nel quarto trimestre l intensità della fase recessiva si è comunque attenuata: il rafforzamento della domanda interna, dovuto anche al superamento degli effetti del venir meno delle agevolazioni fiscali all acquisto di autovetture, ha mitigato gli effetti dell ulteriore contrazione delle esportazioni. In media d anno il Pil giapponese é aumentato dell 1.9% (-0.5% nel 2011) grazie alle revisioni al rialzo per i primi due trimestri dello scorso anno. In chiave prospettica, sebbene la dinamica dell attività economica inter-nazionale sia rimasta debole anche nei mesi finali dello scorso anno, da diversi indicatori emergono segnali di stabilizzazione sia nei mercati emergenti che nelle economie mature. La crescita in molti Paesi continuerà a essere condizionata dai processi di aggiustamento degli squilibri; la lieve accelerazione della crescita in Cina e negli altri Paesi emergenti dovrebbe comunque compensare il rallentamento nei Paesi avanzati determinando un tasso di crescita del Pil mondiale superiore al 3 per cento. Per il biennio successivo dovrebbe tornare a migliorare anche il ciclo nelle economie mature. Nella tabella seguente sono mostrati i tassi di crescita annuale delle principali variabili macroeconomiche internazionali (in alcuni casi per il 2012 si tratta di previsioni Prometeia). 15

16 le principali variabili internazionali (var.% media annuale) Pil reale mondiale commercio internazionale prezzo in dollari dei manufatti prezzo brent: $ per barile - livello medio tasso di cambio $/ - livello medio Pil reale (1) Usa Giappone Uem (17 paesi) Germania It alia Francia Spagna Uk inflazione (2) Usa Giappone Uem (17 paesi) Germania It alia Francia Spagna Uk (1) Per i Paesi Uem, dat i corret t i per il diverso numero di giorni lavorat i. (2) Per i Paese europei, indice armonizzat o dei prezzi al consumo. Font e: Thomson Reut ers, elaborazioni e dat i previsionali Promet eia, Rapport o di Previsione gen-13. I MERCATI FINANZIARI La dinamica dei mercati finanziari ha visto nella prima parte del 2012 il momento di maggior tensione sui mercati europei per l intensificarsi dei timori di una rottura dell euro; in particolare le incertezze sulla sostenibilità del debito pubblico in Spagna e il clima di instabilità politica maturato in Grecia che ha messo a rischio l erogazione dei programmati aiuti internazionali (senza i quali il Paese ha rischiato un default) hanno riproposto il tema della sostenibilità dell Unione Europea e della moneta unica. Questi eventi, associati al deterioramento delle aspettative di crescita internazionale hanno alimentato un incremento degli spread, rispetto al Bund, dei titoli pubblici dei Paesi ritenuti più rischiosi, riproponendo il tema della sostenibilità degli elevati debiti pubblici dei paesi più esposti. I riflessi di questa situazione si sono propagati anche ai mercati azionari dell Uem e in particolare dell Italia; in particolare gli effetti si sono riflessi maggiormente sul settore bancario data la maggiore esposizione alla crisi del debito, che ha registrato flessioni particolarmente sensibili. A partire ai mesi estivi del 2012 si sono succeduti una serie di interventi che hanno via via diradato le incertezze sulla sostenibilità dei debiti dell area Uem e attenuato le tensioni sui mercati finanziari; le decisioni assunte nel Consiglio Europeo di fine giugno 16

17 prima, le dichiarazioni del Presidente della Bce di fine luglio, seguito dall annuncio formale di un piano di interventi di mercato aperto tali da riassorbire le distorsioni sui mercati obbligazionari dell Uem, con l obiettivo di spezzare in modo strutturale il contagio tra crisi del debito e crisi bancarie, hanno invertito la tendenza di percezione del rischio sui mercati finanziari dell Uem, dando nuova linfa alle quotazioni dei mercati finanziari, sia governativi che azionari, riassorbendo in parte gli eccessi di pessimismo che avevano caratterizzato la prima parte del I programmi di intervento della Bce si sono concretizzati a settembre mediante un piano di acquisti di titoli sovrani (Outright Monetary Transactions Program, OMT) che prevede acquisti di titoli sul mercato secondario per importi illimitati ma subordinati a una richiesta di assistenza all Efsf/Esm di un piano concordato di aggiustamenti macroeconomici. Il progetto della Bce prevede anche di centralizzare la vigilanza bancaria europea, mediante un meccanismo di Unione bancaria europea, le cui coordinate sono tutt ora in fase di definizione. L evoluzione positiva della situazione finanziaria europea, associata alla riduzione delle incertezze sulle prospettive di ripresa economica internazionale hanno fornito una ulteriore spinta alla fase di rialzo dei corsi azionari nell ultima parte dell anno, trainati soprattutto dal settore bancario. La ripresa di fine anno è stata comunque più contenuta per il mercato americano, penalizzato dal clima di incertezze inerente le elezioni presidenziali e le modalità di risoluzione del fiscal cliff. L attenuazione delle dinamiche di flight-to-quality e il contestuale ritorno dell appetito per il rischio da parte degli investitori, hanno via via favorito la domanda di strumenti finanziari che offrono un rendimento più elevato ( search for yield ). I titoli corporate hanno beneficiato in modo particolare di questo processo, con un rialzo dei prezzi generalizzato. Nella tabella seguente sono elencate le variazioni delle principali classi di attività per il biennio e le prime settimane del

18 variazioni % in valuta locale (indici total return, fine periodo) classi di attività 13-feb liquidità e strumenti a breve Uem indici obbligazionari governativi Uem Italia Usa Giappone Uk Paesi emergenti (in u$) indici obbligazionari corporate I.G. euro dollari indici obbligazionari corporate H.Y. euro dollari indice inflation linked Uem indici obbligazionari convertibili Uem globale (in u$) indici azionari Italia Uem Usa Giappone Uk Paesi emergenti (in u$) commodity (S&P GSCI Commodity Index in U$) cambi (*) dollaro yen sterlina (*) source: WM/ Reuters; i segni negativi indicano un deprezzamento della valuta Font e: Thomson Reut ers, elaborazioni Promet eia. Andamento della gestione finanziaria FONDAPI è strutturato secondo una gestione multicomparto basata su tre comparti differenziati di investimento, ciascuno dei quali caratterizzato da una propria combinazione di rendimento-rischio. I tre comparti, che consentono all aderente una adeguata e opportuna possibilità di scelta, a partire dal 2008, sono così caratterizzati: - il Comparto Garantito denominato GARANZIA (con garanzia di restituzione del capitale nei casi previsti da regolamento, si veda la sezione notiziario, % obbligazioni e 8% azioni; - il Comparto Bilanciato denominato PRUDENTE 75% obbligazioni e 25% azioni; - il Comparto Bilanciato denominato CRESCITA 50% obbligazioni e 50% azioni. 18

19 Le scomposizioni dei benchmark di riferimento che riflettono l attività di investimento sono rappresentati di seguito: COMPARTO PRUDENTE OBBLIGAZIONI AZIONI 75% 25% ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ALPHA GOV BOND CORPORATE EQUITY 45% 30% 25% COMPARTO CRESCITA COMPARTO GARANZIA OBBLIGAZIONI AZIONI 50% 50% ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ECPI ITALY GOV BOND CORPORATE ALPHA EQUITY Smes EQUITY 35% 15% 40% 10% OBBLIGAZIONI AZIONI 92% 8% JPM GVB EMU 1-5 Msci USA Net Msci Europe Net YEARS IG 92% 5% 3% I mercati di riferimento hanno registrato i seguenti profili di rischiosità complessiva, identificati tramite la volatilità dei rendimenti: OBBLIGAZIONI AZIONI PRUDENTE ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ALPHA GOV BOND CORPORATE EQUITY VOLATILITA 3.86% 2.31% 10.56% OBBLIGAZIONI AZIONI CRESCITA ECPI ETH EURO ECPI ETH EURO ECPI GLOBAL ECPI ITALY GOV BOND CORPORATE ALPHA EQUITY Smes EQUITY VOLATILITA 3.86% 2.31% 10.56% 20.28% OBBLIGAZIONI AZIONI GARANZIA JPM GVB EMU 1-5 Msci USA Net Msci Europe Net YEARS IG VOLATILITA 2.21% 12.38% 14.79% Si presentano di seguito i risultati degli anni 2012, 2011, 2010, 2009 e 2008 (avvio del multi-comparto): 2008 PRUDENTE RENDIMENTO (2) ; (3) BMK (1) PRUDENTE CRESCITA BMK CRESCITA GARANZIA BMK GARANZIA -6.56% -7.20% % % +0.35% +2.28% VOLATILITA (4) 7.61% 6.74% 14.53% 12.87% 3.94% 2.59% 19

20 2009 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 12.47% 11.75% 15.88% 15.16% 7.21% 5.95% 5.83% 5.42% 11.27% 10.51% 1.98% 2.26% 2010 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 2.49% 2.49% 1.50% 1.76% 1.55% 1.24% 4.18% 4.33% 7.99% 7.58% 2.51% 3.09% 2011 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 0.50% 0.16% -2.80% -4.47% 0.21% 0.60% 5.18% 4.97% 10.32% 9.76% 3.31% 3.25% 2012 RENDIMENTO (2) ; (3) VOLATILITA (4) comparto PRUDENTE BMK (1) PRUDENTE comparto CRESCITA BMK CRESCITA comparto GARANZIA BMK GARANZIA 8.46% 9.06% 7.67% 8.86% 4.46% 5.41% 3.70% 3.82% 6.84% 6.78% 2.23% 2.84% Note: (1) BMK = Benchmark: indica un parametro di riferimento oggettivo che rappresenti il mercato di riferimento nel quale opera il gestore. E un paniere di titoli che viene valorizzato giornalmente quale elemento di confronto per comprendere se il gestore ha catturato migliori rendimenti del mercato e/o se ha assunto maggiori o minori rischi finanziari. (2) Il rendimento è calcolato come variazione del valore di quota. (3) Il rendimento del Benchmark è reso comparabile con il rendimento di Fondapi (al netto della tassazione degli investimenti). (4) La volatilità esprime la variabilità attorno alla media di prezzo degli investimenti in essere e viene comunemente utilizzata quale indicatore di rischio finanziario. Si presenta di seguito la relativa politica di gestione seguita per ciascun comparto: COMPARTO: GARANZIA Finalità: Tale comparto offre la garanzia di restituzione del capitale alla data di scadenza della convenzione e nei casi seguenti : 1. esercizio del diritto alla pensione, 2. decesso, 3. richiesta di trasferimento a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, 4. invalidità che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo, 5. cessazione dell attività lavorativa che comporti inoccupazione per 48 mesi. L obiettivo della gestione finanziaria è la rivalutazione del capitale investito ad un rendimento superiore ai tassi di mercato monetario. Orizzonte temporale consigliato: breve (da 1 a 3 anni) Grado di rischio: molto basso 20

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