1 DESCRIZIONE SOMMARIA DELLA RELAZIONE 3 2 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO 3 3 DATI DI PROGETTO 5 4 VALUTAZIONE PROGETTUALE ILLUMINOTECNICA 5

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2 SOMMRIO SRIZION SOMMRI LL RLZION 3 2 LGGI RM I RIRIMNTO 3 3 TI I PROGTTO 5 4 VLUTZION PROGTTUL ILLUMITNI 5 5 SRIZION LL IMPINTO RILVZION UMI 5. Generalità 5.2 Individuazione collettiva 5.3 Rivelatori puntiformi di fumo 5.4 Rivelatori ottici lineari di fumo Rivelatori manuali di allarme incendio 7 5. assonetti ottico acustici e campane antincendio entrale di allarme incendio ondutture 8 PRSRIZIONI PR L SIURZZ 8. Protezione combinata contro i contatti diretti ed indiretti 8.2 Protezione contro i contatti diretti 8.3 Protezione contro i contatti Indiretti 8.4 onduttori.5 aratteristiche dei dispositivi di interruzione LLGTI NL PRSNT SIOLO Schemi quadri elettrici Pag. 2 di

3 SRIZION SOMMRI LL RLZION La presente relazione ha come oggetto il adeguamento dell impianto elettrico per l illuminazione ordinaria e di emergenza dei locali ad uso archivio all interno della iblioteca comunale di Imola sita in via milia, 8. L impianto in oggetto è soggetto al decreto di attuazione 22//8 n. 37 in quanto al servizio di edifici (qualunque sia la destinazione d uso). 2 LGGI RM I RIRIMNTO Nello sviluppo di questo progetto sono state seguite le seguenti leggi: - Legge 8/8: isposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici -.M. n.37 22//28: Regolamento concernente l attuazione dell articolo quaterdecis, comma3 lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 25 recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici -.P.R. 38/: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia -.Lgs. n.8 9/4/ 28: ttuazione dell art. della legge 3/8/7 n.23 in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro -.Lgs n. 3/8/29: isposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 28 n. 8, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro -.P.R. 42/ Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi In particolare modo si è fatto riferimento alle seguenti Norme Tecniche (e successive varianti, errata corrige, appendici ed integrazioni): - Guida I -2: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici d. I Gen 95 asc G - Norma I -7: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo d. II Lug 97 asc. 347 R - Norma I 4-8/: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte :Oggetto, scopo e principi fondamentali" d. VII Giu 2 asc. 95 Pag. 3 di

4 - Norma I 4-8/2: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte 2: efinizioni" d. VI Giu 2 asc Norma I 4-8/3: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte 3:aratteristiche generali" d. VII Giu 2 asc Norma I 4-8/4: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza" d. VII Giu 2 asc Norma I 4-8/5: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici" d. VII Giu 2 asc. 9 - Norma I 4-8/: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte : Verifiche" d. VII Giu 2 asc. 9 - Norma I 4-8/7: "Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a 5 V in corrente continua. Parte 7: mbienti ed applicazioni particolari" d. VII Giu 2 asc Norma I N 529 Gradi di protezione degli involucri (odice IP) d. II Set 92 asc. 95 (Norma I 7-) - Norma I UNL 3524/ avi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a V in corrente alternata e a 5V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Giu 97 asc Norma I UNL 352 avi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a V in corrente alternata e a 5V in corrente continua. Portata di corrente in regime permanente per posa interrata Giu 97 asc Norma UNI 9795: Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d incendio - Progettazione, installazione ed esercizio Ottobre 23 - Norma UNI N 838: pplicazioni dell illuminotecnica Illuminazione di emergenza Set 3 - Norma UNI 222: Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione di sicurezza degli edifici - Procedure per la verifica e la manutenzione periodica eb 3 Pag. 4 di

5 3 TI I PROGTTO estinazione d uso: onsultazione testi archivio e zona mosaici Tipi di interventi: adute di tensione: deguamento Per tutte le apparecchiature in esame, è sufficiente contenere la caduta di tensione, fra il funzionamento a vuoto e il funzionamento a pieno carico, entro il 4%. limentazione elettrica: Tipo di alimentazione: Trifase Tensione: 23/4V requenza: 5 Hz Stato del neutro: Sistema TT Illuminamento richiesto: Vie di fuga: ntipanico: 5 lux a pavimento medio,5 lux a pavimento minimo 4 VLUTZION PROGTTUL ILLUMITNI Gli impianti di emergenza si suddividono in: Illuminazione di riserva che permette di continuare l attività in mancanza dell illuminazione ordinaria (non facente parte del seguente progetto). illuminazione di sicurezza destinata a garantire un illuminamento che non possa creare panico e permettere di accedere in una zona sicura. sua volta l illuminazione di sicurezza si divide in base alla reale destinazione funzionale, ossia: Illuminazione per l esodo destinata per illuminare le vie di fuga sino al luogo sicuro Tale percorso dovrà essere fornito dalla committenza in base a una sua valutazione del rischio e da quanto richiesto dal testo unico sulla sicurezza sul lavoro Lgs 8/8 allegato IV Illuminazione antipanico destinata a illuminare quei locali con presenza di persone tale da poter creare panico Illuminazione attività ad alto rischio destinata ad illuminare quelle zone che la mancanza di illuminazione ordinaria può creare pericolo per le persone Tale zone devono essere fornito dalla committenza in base a una sua valutazione del rischio e da quanto richiesto dal testo unico sulla sicurezza sul lavoro Lgs 8/8 art. 29 L illuminazione di emergenza in modo particolare dovrà illuminare con un minimo di 5 lux dispositivi antincendio, sicurezza e posto di pronto soccorso. Inoltre per le vie di esodo, dovrà essere presente un apparecchio Pag. 5 di

6 illuminante di emergenza ad una distanza massima di 2 metri da porte di accesso, cambi di livello (esempio rampe scale), cartelli che indicano la via di esodo, cambi di direzione, zone di accesso per disabili, all esterno dell uscita di sicurezza nel luogo sicuro. 5 SRIZION LL IMPINTO RILVZION UMI 5. Generalità L impianto sarà costituito da rivelatori automatici puntiformi di fumo e da rivelatori manuali (pulsanti a rottura vetro), da cassonetti ottico acustici per la segnalazione visiva e sono dell allarme incendio, da campane antincendio esterne e da una centrale per il controllo e la segnalazione automatica di tutto il sistema, oltre agli alimentatori necessari al funzionamento del sistema. 5.2 Individuazione collettiva L individuazione dei rivelatori di fumo sarà di tipo ad individuazione collettiva. L aree sorvegliate comprendono in generale tutti i locali che possono presentare punti di probabile innesco d incendio, quindi si ometterà l installazione dei rilevatori nei bagni e antibagni. Tutti i rivelatori, essendo in numero maggiore di 32, saranno collegati tra loro su un loop (ossia un cavo chiuso ad anello) come richiesto dalla Norma UNI 9795 art Rivelatori puntiformi di fumo Per il dimensionamento si è tenuti presente che questi tipi di rilevatori si possono usare in locali con altezza massima di 2m. La quantità dei rilevatori è calcolata tenendo conto che: ) Il raggio di copertura di un rilevatore per i locali piani è massimo,5m (prospetto 5 della Norma UNI 9795) 2) La distanza tra i rilevatori e le pareti e/o ostacoli (anche sottostanti) non deve essere minore di,5m, tranne nei casi di locali con larghezza minore di m 3) Qualora il soffitto presenta delle sporgenze continue per tutto il locale, come per esempio travi si applica il dimensionamento secondo quanto indicato all art e ) evono essere installati lontano da flussi d aria diretti, nei casi di installazione in locali dotati di impianti di condizionamento e di ventilazione andranno aumentati i rilevatori secondo quanto riportato art ) Nei locali con soffitto inclinato maggiore di 2 e minore di 45, il raggio di copertura è massimo 7m e si deve installare in ogni campata i rilevatori nella parte più alta e quando necessario ulteriori rilevatori sulla parte inclinata. Pag. di

7 ) Nei locali con soffitto inclinato maggiore di 45, il raggio di copertura è massimo 7,5m e si deve installare in ogni campata i rilevatori nella parte più alta e quando necessario ulteriori rilevatori sulla parte inclinata. 7) Nei locali con copertura a shed, si deve installare in ogni campata i rilevatori nella parte a minor pendenza ad una distanza maggiore di m dal colmo 5.4 Rivelatori ottici lineari di fumo Per il dimensionamento dei rilevatori ottici lineari si è tenuto conto che essi proteggono un area massima di m 2 a pavimento, e coprono una larghezza massima di 5m. Il rilevatore deve essere installato nella parte alta del locale entro una distanza massima dal soffitto compresa entro il % dell altezza del locale Nel caso di soffitto inclinato o a shed si deve privilegiare l installazione vicino al colmo e parallele alla linea del colmo, se non è possibile (posizionamento trasversale alla linea di colmo) bisogna nel caso di altezza shed maggiore dell altezza massima del locale aggiungere un rilevatore per ogni due previsti dal calcolo precedente 5.5 Rivelatori manuali di allarme incendio I rivelatori manuali di allarme incendio saranno costituiti da pulsanti a rottura vetro posti ad altezza fra,2m e,m dal piano di calpestio con l apposito martelletto di rottura vetro e il cartello di identificazione del pulsante. I pulsanti saranno suddivisi in zone, secondo quanto indicato nel cap I pulsanti in oggetto devono essere minimo due e andranno installati lungo le vie di esodo al fine di agevolare l azionamento anche durante l esodo; in particolare saranno installati come indicato in planimetria. on tale installazione è garantito il non superamento della distanza di 3m per raggiungere il pulsante da qualsiasi punto della zona, nel caso di ambienti a rischio elevato d incendio tale distanza si riduce a 5m. 5. assonetti ottico acustici e campane antincendio Per favorire un tempestivo esodo delle persone e/o animali sono stati previsti segnalazioni ottico acustiche, oltre alla segnalazione acustica all interno della centrale antincendio sono state previste segnalazioni in campo costituite da cassonetti ottico acustici all interno del laboratorio e da campane antincendio. La disposizione dei segnalatori acustici è tale da garantire i livelli sonori minimi richiesti dall art L alimentatore sarà dimensionato in modo da garantire un funzionamento in stand-by di 72 ore e un funzionamento in allarme di 3 minuti. 5.7 entrale di allarme incendio La centrale è collocata in un luogo permanentemente e facilmente accessibile da personale istruito al suo utilizzo oppure la centrale non essendo sotto costante controllo da parte di personale addetto, e dotata di un combinatore telefonico per la trasmissione degli allarmi e dei guasti, in tal caso il locale dove presente la centrale deve avere un rilevatore automatico d incendio e deve essere dotato di illuminazione di emergenza. Pag. 7 di

8 Tutto il sistema sarà gestito da una centrale con individuazione collettiva installata in prossimità del cavedio esistente. Tale centrale avrà la funzione di recepire i segnali di allarme o di guasto provenienti dai rivelatori, gestire gli allarmi tramite l attivazione dei cassonetti e delle sirene, mandare l allarme tramite combinatore telefonico 5.8 ondutture I cavi di collegamento alla centrale, oltre a rispettare quanto indicato dal fabbricante, deve avere una sezione minima di,5mm 2, devono essere idonei al luogo di installazione, devono resistere al fuoco per almeno 3 min secondo la I N 52 (cavi I 2-3), ed essere a bassa emissione di fumo e zero alogeni (cavi I 2-37) o comunque protetti per tale periodo (per esempio posa sotto strato di malta). I cavi se se posati insieme ad altri conduttori non facenti parte del sistema, devono essere siglati in corrispondenza dei punti ispezionabili. PRSRIZIONI PR L SIURZZ. Protezione combinata contro i contatti diretti ed indiretti Per i circuiti alimentati con trasformatori 24 V conformi alle norme I 9-2 la protezione contro i contatti diretti ed indiretti è garantita se questi circuiti, nei condotti in cui sono presenti circuiti a tensione 23/4 V, vengono realizzati mediante cavo con guaina e isolati alla massima tensione presente nello stesso condotto..2 Protezione contro i contatti diretti Tali prescrizioni si attuano soltanto per i circuiti alimentati a tensione 23/4 V. La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata mediante l installazione di involucri o barriere che abbiano un grado di protezione idoneo all ambiente e comunque non inferiore a IP2X (IP4X per le superfici orizzontali). Tali barriere o involucri dovranno essere saldamente fissati, rimovibili soltanto con l uso di una chiave o di un attrezzo, o essere interbloccate con un dispositivo di sezionamento che impedisca l accesso quando vi sono parti in tensione. Saranno inoltre installati anche interruttori differenziali con corrente di intervento non superiore a 3 m, a monte del circuito, che fungono da protezione addizionale contro i contatti diretti, nei locali ad uso abitativo per i circuiti che alimentano le prese spina con corrente nominale non superiore a 2..3 Protezione contro i contatti Indiretti Tali prescrizioni si attuano soltanto per i circuiti alimentati a tensione 23/4 V. La protezione contro i contatti indiretti verrà realizzata mediante interruzione automatica del circuito di alimentazione. ssendo un sistema di tipo TT, tutte le masse metalliche dovranno essere collegate all impianto di Pag. 8 di

9 terra dello stabile. L interruzione dell alimentazione verrà realizzata con dispositivi a corrente differenziale la cui massima corrente di intervento sarà 3 m per tutti i circuiti. ovrà inoltre essere soddisfatta la seguente relazione: R a I dn 5V ove: I dn = Massima corrente degli interruttori differenziali installati (in ) R = Resistenza totale dell impianto di terra (in Ω) 5V = Tensione di contatto limite convenzionale L impianto di terra è esistente. Tutte le masse saranno collegate allo stesso impianto di terra. ovrà essere realizzato un nodo principale di terra al quale saranno collegati: il conduttore di terra, i conduttori di protezione e i conduttori equipotenziali principali. I conduttori di protezione dovranno avere la colorazione giallo-verde e dovrà avere nel caso sia presente un sistema TN o IT una sezione non inferiore a quella indicata nella seguente tabella: Sezione cond. ase (mm²) Sezione cond. Protezione (mm²) S < S P = S < S < 35 S P = S > 35 S P = S/2 In alternativa a questa tabella si possono utilizzare cavi che soddisfino la seguente formula: I t K 2 S P = S P : Sezione del conduttore di protezione (in mm²) I: Valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile () t: tempo di intervento del dispositivo di protezione con la corrente I K: coefficiente il cui valore è riportato nella Norma I 4-8 Nel caso invece sia presente un sistema TT dovrà avere le seguenti sezioni Sezione cond. ase (mm²) Sezione cond. Protezione (mm²) S < S P = S S > 25 S P = 25 Pag. 9 di

10 In tutti i locali in cui siano presenti masse estranee sarà necessario realizzare i collegamenti equipotenziali principali e, dove sia necessario, i collegamenti equipotenziali secondari. I collegamenti equipotenziali principali devono essere realizzati con un conduttore di colore giallo-verde con una sezione mm². Nei locali ordinari dove è richiesto il collegamento equipotenziale supplementare (QS), la sezione del conduttore equipotenziale che collega le masse estranee al nodo deve avere una sezione minima di 2,5 mm² se protetto meccanicamente e di 4 mm² se non protetto meccanicamente, in ogni caso la sezione massima dovrà essere di mm².4 onduttori Tutti i conduttori devono essere protetti contro le sovracorrenti. tal fine è necessario che siano soddisfatte le relazioni: I < I n < I z I f <,45 I n vendo indicato: I : corrente di impiego del circuito I n : corrente nominale del dispositivo di protezione I z : portata (in regime permanente) della conduttura I f : corrente di effettivo funzionamento del dispositivo I conduttori dovranno quindi avere una sezione minima che garantisca che la portata termica del cavo soddisfi la suddetta relazione, e comunque non inferiore a,5 mm². La sezione deve inoltre essere adeguata a limitare la caduta di tensione al 4 % di ogni singolo utilizzatore, fra il funzionamento a vuoto e il funzionamento a pieno carico. Il materiale isolante di ogni conduttore dovrà avere le seguenti colorazioni: giallo-verde per il conduttore di protezione, il cavo di terra e i cavi per il collegamento equipotenziale e secondario, blu per il colore di neutro..5 aratteristiche dei dispositivi di interruzione l fine di proteggere l impianto contro i cortocircuiti ogni dispositivo ad interruzione automatica deve avere un potere di interruzione maggiore della massima corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione del dispositivo stesso. Si ricorda inoltre che la corrente nominale del dispositivo deve soddisfare la relazione sopra descritta. (I < I n < I z ). Imola, lì /2/2 Ing. Michele Passuti Pag. di

11 a Quadro: Partenza: ornitura U ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik = 9,72 k - :,3 avo [mm²]: Lunghezza [m]: requenza [Hz]: 5 Tensione [V]: 4 Polarita': Tipo morsetto: Numerazione morsetto: QU # = PPRHITUR SISTNT # = ONUTTUR SISTNT Sigla: limentazione: Icc Max [k]: Tens. Nomin. di impiego [V]: Tens. Nomin. di isolam. [V]: requenza [Hz]: orrente ammissib. s [k]: Grado di protezione IP: odice: Sigla utenza escrizione 4 POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO 5 U GNRL 4,939 8,,9 4 x 8 //8 //8,3 - l. 5 # IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) QG2 U QURO GNRL 2 4,939 8,,9 // //, N7 V-K 5/2U 3/3/ 4(x25)+(P) 89 # OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola OGGTTO QG Quadro Generale iblioteca Imola II Stralcio OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 2 I.

12 Pos. Sigla escrizione U GNRL 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola OGGTTO QG Quadro Generale iblioteca Imola II Stralcio OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 2 2 I.

13 a Quadro: Partenza: QG U ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik = 9,347 k - :,3 L G 2 avo [mm²]: 4(x25)+(P) Lunghezza [m]: requenza [Hz]: 5 Tensione [V]: 4 Polarita': Tipo morsetto: Numerazione morsetto: QU QU QU2 QU3 QU4 QU5 QU QU7 QU8 # = PPRHITUR SISTNT # = ONUTTUR SISTNT Sigla: limentazione: Icc Max [k]: Tens. Nomin. di impiego [V]: Tens. Nomin. di isolam. [V]: requenza [Hz]: orrente ammissib. s [k]: Grado di protezione IP: odice: Sigla utenza escrizione 9,523 4 POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO 5 U GNRL 4,939 8,,9 4 x // // 5, IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) UTNZ GNRI U U TRSORMTOR Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x,5)+(P,5) 4 UTNZ GNRI U2 OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola U2 TRSORMTOR Monofase L2+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 UTNZ GNRI U U3 NTRL TRMI 4 x 25 //25 //25, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x)+(P) 29 UTNZ GNRI U4 U4 QURO IRZION 4 x 32 //32 //32,5 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x)+(P) 4 UTNZ GNRI U5 OGGTTO U5 VNTILTOR 4 x // //,5 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x2,5)+(P2,5) 7 QG2 Quadro Generale 2 iblioteca Imola II Stralcio UTNZ GNRI U U QURO MGZZI N.2 4 x 32 //32 //32,5 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x)+(P) 4 UTNZ GNRI U7 U7 GNRL TORR 4 x 32 //32 //32, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x)+(P) 4 OMMSS OGLIO ISG UTNZ GNRI U8 U8 OTOOPI Monofase L3+N P x 25 + N //25 //25,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x)+(P) II SGU 5 I.2

14 L G ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik = 9,347 k - :,3 L G 3 QU9 QU QU QU2 QU3 QU4 QU5 QU QU7 UTNZ GNRI U9 UTNZ GNRI U UTNZ GNRI U UTNZ GNRI U2 UTNZ GNRI U3 UTNZ GNRI U4 UTNZ GNRI U5 UTNZ GNRI U UTNZ GNRI U7 Sigla utenza escrizione POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO U9 PRS P Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) U LU P Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola U PRS QURO 4 x // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 4(x2,5)+(P2,5) U2 SORT Monofase L3+N P x 25 + N //25 //25,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x)+(P) 33 U3 LU PI TRR Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OGGTTO U4 PRS PI TRR Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 QG2 Quadro Generale 2 iblioteca Imola II Stralcio U5 PRS SINZ Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 U PRS GOLOGI Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OMMSS OGLIO ISG U7 PRS SRVIZIO Monofase L+N P x + N // //,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) II SGU 2 5 I.2

15 L G 2 ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik = 9,347 k - :,3 L G 4 QU8 QU8. QU8.2 QU8.3 QU8.4 QU8.5 QU9 QU9. QU9.2 UTNZ GNRI U8. UTNZ GNRI U8.2 UTNZ GNRI U8.3 UTNZ GNRI U8.4 UTNZ GNRI U8.5 UTNZ GNRI U9. UTNZ GNRI U9.2 Sigla utenza escrizione POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO U8 GNRL ORRIOIO 4 x 25 //25 //25,3 - l., IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) U8. ipolare LL2 2 x // //, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola U8.2 ipolare LL2 2 x // //, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) U8.3 Monofase L+N P x + N // //, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 U8.4 Monofase L+N P x + N // //, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OGGTTO U8.5 GNRL ORRIOIO ipolare LL2 2 x 2 //2 //2, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) 2 QG2 Quadro Generale 2 iblioteca Imola II Stralcio U9 ORRIOIO PRIMO PI 4 x 4 //4 //4,3 - l., U9. ORRIOIO Monofase L+N P x + N // //, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x2,5)+(P2,5) 9 OMMSS OGLIO ISG U9.2 Monofase L2+N P x 25 + N //25 //25,3 - l., N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) II SGU 3 5 I.2

16 L G 3 ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik = 9,347 k - :,3 QU9.3 QU9.4 QU9.5 QU9. QU2 UTNZ GNRI U9.3 UTNZ GNRI U9.4 UTNZ GNRI U9.5 UTNZ GNRI U9. +QPI Sigla utenza escrizione POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO U9.3 LU MUSO Monofase L+N P x 25 + N //25 //25, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) 2 IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) U9.4 LU MUSO Monofase L+N P x 25 + N //25 //25, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) 2 OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola U9.5 LU MINUSMT Monofase L+N P x 25 + N //25 //25, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) U9. RMI Monofase L+N P x 25 + N //25 //25, N7 V-K 5/2U 5/3/,8 2(x4)+(P4) 2 U2 QURO PI INTRRTO 4,939 8,,9 4 x 2 //2 //2,3 - l.,57 ROR 3 5/2M_5/3/,8 (5G4) 22 OGGTTO QG2 Quadro Generale 2 iblioteca Imola II Stralcio OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 4 5 I.2

17 Pos. Sigla escrizione U GNRL U TRSORMTOR 2 U2 TRSORMTOR 3 U3 NTRL TRMI 4 U4 QURO IRZION 5 U5 VNTILTOR U QURO MGZZI N.2 7 U7 GNRL TORR 8 U8 OTOOPI 9 U9 PRS P U LU P U PRS QURO 2 U2 SORT 3 U3 LU PI TRR 4 U4 PRS PI TRR 5 U5 PRS SINZ U PRS GOLOGI 7 U7 PRS SRVIZIO 8 U8 GNRL ORRIOIO 9 U8. 2 U8.2 2 U U U8.5 GNRL ORRIOIO 24 U9 ORRIOIO PRIMO PI 25 U9. ORRIOIO 2 U U9.3 LU MUSO 28 U9.4 LU MUSO 29 U9.5 LU MINUSMT 3 U9. RMI 3 U2 QURO PI INTRRTO //25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola OGGTTO QG2 Quadro Generale 2 iblioteca Imola II Stralcio OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 5 5 I.2

18 a Quadro: Partenza: QG2 U2 ati barratura: 4/23V - 5Hz - Ik =,342 k - :,3 avo [mm²]: (5G4) Lunghezza [m]: 3 requenza [Hz]: 5 Tensione [V]: 4 Polarita': Tipo morsetto: Numerazione morsetto: QSU QU QU2 QU3 QU4 QU5 QU QU7 # = PPRHITUR SISTNT # = ONUTTUR SISTNT KU Sigla: limentazione: Icc Max [k]: Tens. Nomin. di impiego [V]: Tens. Nomin. di isolam. [V]: requenza [Hz]: orrente ammissib. s [k]: Grado di protezione IP: odice: Sigla utenza escrizione,348 4 POTNZ ONTMPORN [kw] ORRNT (Ib) [] osi ISTRIUZION MR MOLLO POLI x In [] URV Ir [] PROTZION Im [] I differenziale e Tipo [] Icn 988 [k] POT. I INTRR. Icu Protezione in backup [k] ONTTTOR RL' TRMIO. I TNS. ON Ib [%] Sigla LIN Lunghezza [m] POS Sezione [mmq] Portata (Iz) [] 25//25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO 5 U GNRL 4,939 8,,9 3P x 32 + N // //,57 IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) UTNZ GNRI U U LU ZON MOSII,5 7,27,9 Monofase L+N P x + N // //,3 - l. 3,2 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G,5) 3 UTNZ GNRI U2 OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola U2 LU ZON MOSII 2,5 7,27,9 Monofase L2+N P x + N // //,3 - l. 3,2 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G,5) 3 UTNZ GNRI U U3 PRS ZON MOSII,3,443,9 Monofase L+N P x + N // //,3 - l.,87 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G2,5) 8 UTNZ GNRI U4 U4 LU ZON RHIVIO,5 2,4,9 Monofase L3+N P x + N // //,3 - l.,39 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G,5) 3 UTNZ GNRI U5 OGGTTO U5 NTRL NTINNIO,,48,9 Monofase L2+N P x + N // //,3 - l.,74 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G,5) 3 +QPI Quadro Piano Interrato iblioteca Imola II Stralcio UTNZ GNRI U U POMP SOLLVMNTO QU,39 5,9 Monofase L3+N P x + N // //,3 - l. 2,3 G7OR 3 43/8M_/3/,744 (3G,5) 7 UTNZ GNRI U7 U7 SORT Monofase L+N P x + N // //,3 - l.,57 ROR 3 5/2M_3/3/,8 (3G,5) 3 OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 2 I.3

19 Pos. Sigla escrizione U GNRL U LU ZON MOSII 2 U2 LU ZON MOSII 2 3 U3 PRS ZON MOSII 4 U4 LU ZON RHIVIO 5 U5 NTRL NTINNIO U POMP SOLLVMNTO QU 7 U7 SORT Modalità di installazione Grado di protezione minimo Materiale arpenteria Materiale portella apacità moduli IN Morsettiera circuiti di potenza Morsettiera circuiti ausiliari istribuzione interna T ettagli entralino da parete IP4 PV PV 3 on Morsettiera IN //25 Pirma emissione GR GR RV T SRIZION ISGNTO ONTROLLTO IL PROGTTIST TechneProgetti S.r.l. Sede legale e operativa: Viale arducci, 3 Imola (O) OMMITTNT eniomuni srl Via Poiano, Imola OGGTTO +QPI Quadro Piano Interrato iblioteca Imola II Stralcio OMMSS OGLIO ISG 93-5II SGU 2 2 I.3

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