34 anni di vita: parlano le Opere
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- Eva Turco
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1 34 anni di vita: parlano le Opere Il 1 marzo del 1982 nasceva la Caritas Diocesana di Sassari. Tante le cose fatte, incalcolabile il numero delle persone aiutate, delle risorse umane e finanziarie impegnate. Ma i numeri che quantificano le attività non hanno voce se non parlano delle persone che ci sono dietro, delle storie di vita appesantite dalle diverse povertà che determinano l esistenza di uomini e donne di questo nostro tempo così difficile. È la persona nella sua singolarità, con il proprio bisogno da comprendere e accogliere, il soggetto e il motivo della Carità. Su questa logica si basa la funzione prevalentemente pedagogica della Caritas, della Chiesa locale, della comunità dei battezzati che vivono la vocazione della solidarietà, che differenzia nella sostanza la Carità dalla filantropia (sempre meritoria). La Caritas diocesana cerca di vivere nella Carità il suo servizio ai poveri: uomini e donne, giovani e anziani, bambini e senza volto, attraverso uffici e servizi, che in questi ultimi dieci anni sono diventati 19 settori, tra loro correlati ma ognuno rispondente alle diverse necessità del nostro territorio, ascoltando il grido del povero e soccorrendolo rispettandone la dignità umana. I poveri e le povertà sono l opzione fondamentale della comunità ecclesiale, che dà senso alla vicinanza e all accompagnamento delle persone per favorire il loro riscatto umano e sociale. Nel rispondere agli evidenti bisogni materiali si attivano processi di relazione che sono la risposta più vera ai bisogni che spesso si nascondono dietro le richieste di aiuto materiale. Ogni povertà intacca soprattutto la relazione familiare e sociale che solo la solidarietà umana e comunitaria riesce a ristabilire. Le Opere dunque parlano il linguaggio del povero tanto più veramente quanto più l incontro tra le persone è vissuto sullo stesso piano, facendosi poveri con e per i poveri. Non è solo un dare qualcosa ma essere insieme. I servizi spesso noti, ma poco conosciuti, che utilizzano le maggiori risorse, umane ed economiche, nella Caritas diocesana di Sassari sono soprattutto le Opere Segno, come: Mensa, Ostello maschile, Ambulatori medici, Casa Famiglia detenuti, Centro Servizi diocesano. La Mensa di Via Rolando fornisce quotidianamente circa 150 pasti caldi a pranzo e un sacchetto per la cena. A causa della ristrettezza dei locali si è costretti a far turnare gli ospiti per consumare il pasto seduti. Una volta alla settimana il servizio viene svolto da una classe dell Istituto Alberghiero. Nei mesi invernali, in coincidenza dell apertura del dormitorio comunale di Via Duca degli Abruzzi, la mensa fornisce la cena agli ospiti di tale struttura. Impegna circa 30 volontari su sei giorni alla settimana e euro di budget. 1
2 L Ostello maschile è una struttura che offre ospitalità notturna a dodici ospiti senza fissa dimora che vengono inviati o dai Centri d Ascolto diocesani o dai servizi sociali. All ospitalità notturna segue il servizio di accompagnamento delle persone ospitate, per favorire il loro rapporto: con la famiglia di origine, con gli enti utili ai loro bisogni, con la comunità sociale. Il servizio include anche attività pomeridiane che coinvolgono anche gruppi ecclesiali che offrono la loro disponibilità a condividere il proprio tempo con gli ospiti. È di recentissima approvazione, da parte della CEI (finanziamenti derivati dall 8x1000), il progetto Accompagnamento e centro diurno, con il quale, grazie alla disponibilità di locali offerti dalle Suore della Carità in Via Principessa Maria, si potranno ospitare durante il giorno sia gli ospiti dell ostello maschile, sia altre persone disagiate, che potranno fruire del servizio accoglienza, docce, lavanderia, accompagnamento, supporto psicologico. Il Progetto accompagnamento (diurno e notturno) legato al servizio dell ostello di Via Galileo Galilei, comprende un lavoro di rete con la ASL tramite il SerD e il Cat (Club alcolisti in trattamento), occupa circa 130 volontari nei vari turni, con un budget che si aggira intorno ai euro. Gli Ambulatori, quello odontoiatrico e quello medico per stranieri non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, sono realtà che impegnano complessivamente 40 volontari tra medici, infermieri professionali e mediatori culturali, con un budget di circa euro. Nella Casa Famiglia detenuti, collocata presso la struttura salesiana di san Giorgio, vengono accolti ed accompagnati i detenuti in semilibertà o con residuo pena da scontare fuori carcere. Il gruppo dei volontari si dedica inoltre agli ascolti dei reclusi, alla preparazione ai Sacramenti e alla cura della liturgia domenicale. Questa accoglienza prevede un budget di euro. Il Centro Servizi diocesano provvede alla raccolta e distribuzione di viveri e vestiario cinque giorni alla settimana, impegnando 12 operatori, mentre sono due i volontari (aiutati dalla disponibilità degli ospiti dell Ostello) che provvedono alla raccolta e distribuzione di mobili. Sono circa i pacchi di viveri distribuiti annualmente. Tutte le attività ruotano attorno al Centro di Ascolto diocesano che può essere definito porta e cuore della Caritas. Annualmente ascolta, una o più volte, oltre 800 persone, con un incremento significativo dall inizio della crisi economica. Come primo intervento dà una risposta anche in termini economici (pagamento utenze, contributi affitti, spese di prima necessità, tasse scolastiche etc.); ma essendo la sua finalità prevalente la promozione della persona, si dà particolare attenzione all accoglienza, alla presa in carico, all invio e all accompagnamento della persona verso le parrocchie, i servizi sociali e territoriali o le stesse strutture della Caritas (centro servizi, mensa, ostello, ambulatori, sportello legale). Considerando che una persona ritorna più volte il CdA effettua in un anno più di incontri con altrettanti interventi e poiché una persona rappresenta quasi sempre una famiglia risulta che gli interventi effettuati in un anno si riflettono complessivamente su almeno soggetti. Fondamentale è il lavoro svolto dai 5 Centri di Ascolto parrocchiali attraverso i quali il CdA diocesano allarga lo sguardo verso le periferie e con i quali lavora in sintonia per un migliore discernimento e per rispondere in maniera più consona ai bisogni. 2
3 Da quest anno è stato costituito un fondo su cui convogliare gli interventi economici che prevedono la restituzione con modalità e tempi che la stessa persona aiutata vorrà proporre, una forma concreta di passaggio dall assistenzialismo/elemosina ad un dignitoso coinvolgimento e responsabilizzazione della persona aiutata. Per questo servizio viene previsto un budget di euro. Ascolto più specifico è offerto agli immigrati. Il Centro di Ascolto diocesano per immigrati incontra annualmente oltre 200 persone che necessitano di accompagnamento continuo per la consulenza, il disbrigo di pratiche relative al loro stato di immigrati, aiuti finanziari per spostamenti e beni di prima necessità. Più di 2000 sono gli interventi effettuati con un budget di euro. Alle attività dei Centri di Ascolto si affianca quella dello Sportello carcere, un servizio che all interno del carcere offre l ascolto, il sostegno, l accompagnamento, la fornitura di vestiario e prodotti per l igiene personale per i detenuti, mentre all esterno del carcere cura l espletamento di pratiche che richiedono contatti con Enti pubblici: Comune, Tribunale di competenza, Ufficio Postale, Presidio Ospedaliero, e l assistenza ospedaliera dei detenuti ricoverati. Realizza inoltre un servizio di collegamento dei famigliari con detenuti in carcere, e di accompagnamento con gli ex detenuti. Con 5 volontari il servizio prevede un budget di euro. Da qualche mese è stato attivato anche il servizio di accompagnamento dei detenuti rilasciati, che consente di dare supporto logistico e accompagnare i detenuti, rilasciati od in permesso e privi di propri mezzi finanziari, aiutandoli a raggiungere le destinazioni assegnate dal provvedimento o per ritornare in famiglia (non solo in Sardegna e nella Penisola ma anche con destinazione altri Paesi Comunitari). Più di una decina di volontari, con un budget di euro, offrono la loro disponibilità 24 ore su 24. Altri uffici strettamente legati al Centro di Ascolto diocesano sono: il Prestito della Speranza, che favorisce soluzioni finanziarie a famiglie e imprese per il reinserimento lavorativo, utilizzando il fondo di garanzia della Conferenza Episcopale Italiana. Allo stato attuale, i 3 operatori hanno ascoltato oltre cento persone che ne hanno fatto richiesta e avviate 38 pratiche, di cui 29 già accordate; e lo Sportello legale che con un pool di avvocati volontari garantisce un servizio di consulenza e accompagnamento alle persone inviate dai CdA diocesani. Altro fondamentale servizio è l Osservatorio delle povertà e delle Risorse. Raccoglie, organizza ed elabora i dati dei CdA (diocesani e parrocchiali) per la realizzazione dei dossier diocesani che vengono pubblicati con cadenza annuale o biennale. La finalità principale dell OpR è quella di sensibilizzare l opinione pubblica sulle situazioni di disagio e povertà presenti nel territorio diocesano. Due operatori garantiscono l aggiornamento costante dei dati cinque giorni alla settimana. L Ufficio della Comunicazione, che svolge anche servizio di segreteria dell organismo, lavora per dar voce alle iniziative e ai servizi promossi dalla Caritas diocesana. Coordina e gestisce la comunicazione interna e con le parrocchie (tra gli operatori di un servizio o fra i vari servizi )ed esterna (rapporti con la stampa e con organi di informazione locali), attraverso il sito, i social media e l InfoCaritasTurritana. Due operatori sono dedicati a questo servizio che offre supporto anche per la formazione dei volontari. La Caritas diocesana, attraverso il Servizio Civile Nazionale e le borse di studio, offre la possibilità di vivere un'esperienza di solidarietà concreta ai giovani attraverso le dinamiche del servizio e che permette loro una riflessione matura e un impegno incisivo in ordine alla giustizia sociale. 3
4 Terra, casa comune-sassari è il progetto per l anno in corso che vede impegnate quattro ragazze ammesse dopo una selezione, presso parrocchie e scuole sul tema dell immigrazione e cittadinanza. Con il progetto Policoro si cerca di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, affrontando in particolare quello della disoccupazione giovanile, attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione a una nuova cultura del lavoro; attraverso rapporti di reciprocità e sostegno tra le Chiese del Nord e quelle del Sud cerca di promuovere e sostenere l imprenditorialità giovanile. In stretta collaborazione con la Pastorale giovanile e la Pastorale del lavoro, impegna 2 operatori. La Caritas diocesana di Sassari da anni oramai ha sviluppato la sua funzione di sensibilizzazione e animazione alla Carità con l Ufficio Animazione. È un servizio offerto per progettare percorsi di animazione secondo la specifica modalità Caritas: ascoltare, osservare, discernere per animare, al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana. Attualmente rivolge il suo servizio a 400 studenti delle scuole superiori (coordinando oltre 10 Enti Partner) e 250 studenti della scuola primaria, impegnati in un percorso annuale. Collaborano con l Ufficio animazione 30 giovani volontari impegnati settimanalmente, 100 adolescenti e giovani coinvolti e impegnati periodicamente nelle attività di animazione pastorale, 80 persone immigrate del Centro provinciale istruzione adulti. Grazie all animazione dei giovani l Ufficio animazione ha la possibilità d incontrare un numero imprecisato di minori, di giovani e adulti che vivono situazioni di solitudine, malattia e disagio nel territorio diocesano e all estero. È difficile quantificare il valore preventivo e promozionale delle attività rivolte direttamente a centinaia di giovani e piccoli studenti che indirettamente producono un effetto a cascata a favore del mondo giovanile e dell intera società. Il suo budget di circa euro comprende la Formazione e l Educazione alla Mondialità con attività connesse quali preparazione ed organizzazione dei corsi di formazione per i volontari. A tutte le attività direttamente svolte dalla Caritas diocesana si devono aggiungere tutti i servizi di assistenza di tutte le parrocchie, Istituti religiosi e di tutto il movimento vincenziano che tra l altro cura l Ostello femminile di via Maddalena e la Mensa domenicale di San Vincenzo. Tra queste realtà c è l Emporio della Solidarietà della Parrocchia di San Paolo Apostolo in Sassari che direttamente ha attivato un protocollo con i Servizi Sociali del Comune di Sassari e svolge la propria attività secondo il metodo Caritas. Nei prossimi giorni verrà spedito alle parrocchie un resoconto dettagliato del bilancio, consuntivo e preventivo, della Caritas diocesana, al fine di favorire la trasparenza, ed evitare fraintendimenti generati da polemiche sterili e strumentali, attraverso la conoscenza delle attività che seppur note sono poco conosciute. 4
5 I progetti Le attività della Caritas diocesana sono realizzate mediante progetti che rispondono ad una programmazione attenta e specifica, cofinanziati dalla Caritas Italiana con i fondi dell 8x1000. Attualmente due dei progetti in corso sono: Progetto Fino in cima intende continuare il lavoro promosso dalla Caritas Diocesana di Sassari nell animazione socio-pastorale avente come destinatari i giovani, offrendo percorsi educativi creati su misura per loro e promuovendo iniziative formative coinvolgendo le risorse del territorio diocesano e non solo, portando avanti in questo modo lo specifico compito della prevalente funzione pedagogica. Le finalità del progetto sono: - rafforzare la trama di relazioni tra giovani, Chiesa e territorio/mondo attraverso esperienze alte a contatto con situazioni concrete; - attraverso proposte di animazione far conoscere ai giovani della Diocesi la ricchezza dell esperienza pastorale raccolta dalla Caritas Diocesana in collaborazione con i responsabili educativi delle diverse realtà ecclesiali e sociali (sacerdoti, insegnanti, educatori, volontari di altre realtà territoriali, missionari, professori università, ecc); - attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di giovani e adulti autorevoli promuovere azioni di prevenzione primaria del disagio giovanile ed esperienze educative significative. Budget euro cofinanziato (con fondi 8x1000) da Caritas Italiana al 50%. Progetto Centro accoglienza diurna e accompagnamento, intende offrire accoglienza diurna alle persone in stato di disagio vista la mancanza di un punto di ritrovo e aggregazione diurno che è sempre stato uno dei problemi ben presenti alla Caritas che dal 2013 con la chiusura del Drop-In si è riproposto in tutta la sua urgenza, ma considerato di difficile soluzione per assenza di spazi. La soluzione è arrivata nello scorso mese di giugno, quando le Figlie della Carità della Casa di via Turati/Principessa hanno comunicato di voler mettere a disposizione della Caritas una porzione della loro casa per avviare insieme un'opera a servizio dei poveri della città. Il servizio offre la possibilità di ristoro, colazione, lavanderia, docce, oltre all animazione con il coinvolgimento di volontari e gruppi appositamente formati. Il budget previsto è di circa euro cofinanziato (fondi 8x1000) da Caritas Italiana al 90%. 5
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