Allergia ai pollini, asma e sport

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1 Newsletter n Allergia ai pollini, asma e sport Appena le giornate si allungano e le temperature tendono ad innalzarsi, tutti, grandi e piccoli, sentono il forte desiderio di uscire all'aria aperta. Purtroppo, oltre a ciclisti, camminatori e gente che corre, sono in giro anche numerosi pollini anemofili, che rovinano alle persone allergiche la gioia di stare all'aperto. A causa dello sforzo fisico lo sportivo respira più profondamente e frequentemente e perciò è esposto maggiormente alla carica pollinica in aria. Ci si pone la domanda: praticare sport è salutare per chi è allergico ai pollini? Sport con rinite ed asma - può essere salutare? La risposta è sì. Sono passati i tempi nei quali si sconsigliava alle persone allergiche di praticare sport per non sforzare ulteriormente il loro corpo indebolito. Nonostante la prima regola, per chi soffre di pollinosi, sia di evitare possibilmente il contatto con gli allergeni critici, non è necessario rinunciare allo sport. Gli specialisti continuano a ripetere che lo sport è molto importante per il sistema circolatorio e per il benessere. Il movimento induce degli effetti positivi sul corpo affaticato dall'allergia. Fare sport, nonostante l'allergia Lo sport stimola la funzionalità polmonare, migliora la circolazione sanguinea e stimola il sistema cardiovascolare. Lo sport aumenta inoltre la concentrazione, rinforza il sistema immunitario e previene il sovrappeso e problemi articolari. Una migliorata fitness aiuta ad

2 affrontare la vita quotidiana: meno ci si muove, peggiore diventa la condizione fisica e meno il corpo sopporta. Tempo fa si consigliava alle persone allergiche di muoversi poco per non affaticare ulteriormente il loro fisico. Oggi invece si sa che, proprio per le persone che soffrono di rinite ed asma, lo sport è importante. Il movimento appartiene ad un corretto stile di vita e questo vale per ogni età. Un'attività sportiva praticata regolarmente e moderatamente può ridurre i sintomi alle persone con pollinosi e malattie respiratorie. Un movimento frequente e moderato, possibilmente praticato ogni giorno, come per esempio fare una camminata, può addirittura prevenire l'asma bronchiale. Spesso le persone allergiche temono di aggravare la malattia durante l'attività fisica e perciò evitano di fare sport. In particolare gli asmatici hanno paura di un attacco asmatico. Questi timori sono comprensibili, ma occorre sapere che oggigiorno esistono misure preventive e possibilità farmacologiche tali che nessuno deve più rinunciare allo sport. Sostanzialmente si può dire che chi già conosce quali sono le condizioni in cui si manifestano i sintomi allergici, vi può rimediare sia evitando o diminuendo i fattori scatenanti l'allergia, sia assumendo dei farmaci mirati. Un'eventuale limitazione dell'attività sportiva è legata alla gravità della malattia e necessita della valutazione di un medico specialista. In linea di principio si può dire che se la malattia viene tenuta sotto controllo con farmaci, anche gli asmatici possono svolgere qualsiasi attività, corrispondente alle proprie possibilità e inclinazioni, compresi gli sport dilettantistici e agonistici. Sono addirittura tantissimi gli atleti che soffrono di allergie, ma non abbandonano la loro passione. Il 15 % degli atleti italiani che ha partecipato alle olimpiadi di Sydney 2000 soffriva di asma. Tra gli atleti famosi affetti da questa malattia c'è anche chi ha vinto la medaglia d'oro, come ad esempio il nuotatore Mark Spitz e il fondista Giorgio di Centa. I loro successi devono incoraggiare tutte le persone asmatiche a non rinunciare ai benefici dell'attività fisica. Giorgio di Centa - Praga 2007 (foto di Petr Novák) Se la malattia è seguita da un medico specialista, rispettando alcune regole importanti e interpretando in maniera adeguata i segnali del proprio fisico, nulla vieta di fare sport. La malattia può essere controllata con farmaci appropriati e si può prevenire il rischio di un attacco asmatico durante l'attività fisica.

3 Alcuni consigli pratici per le persone allergiche che praticano attività fisica: Durante la stagione pollinica delle piante allergeniche la persona a rischio dovrebbe spostare la propria attività fisica possibilmente all'interno di un fitness studio o una palestra. A chi non vuole limitarsi allo sport indoor e non vuole rinunciare ad es. al suo giro in bicicletta, si raccomanda di portare un occhiale chiuso lateralmente e un copricapo (protezione dei capelli dai pollini). L'occhiale tutela la congiuntiva degli occhi dai pollini microscopici in aria. Chi solitamente prende farmaci antiallergici e antiasmatici, li deve prendere anche durante l'attività fisica all'aperto. Essi proteggono anche durante il movimento fisico. In alcuni casi è utile assumere il farmaco prescritto appena prima dell'attività fisica (ad es.: spray nasali, gocce oculari, spray antiasmatico). Si consiglia al paziente asmatico di portarsi il farmaco per l'emergenza sempre appresso. Per la persona allergica e soprattutto per il paziente asmatico è indispensabile iniziare ogni attività fisica con un adeguato riscaldamento durante il quale la prestazione fisica viene aumentata lentamente. In questo modo si evita uno sforzo improvviso e il pericolo del broncospasmo (asma da sforzo). Durante l'esercizio fisico è importante bere adeguatamente, è inoltre buona regola rispettare una fase defatigante al termine dell'attività. Sono da preferire gli sport che coinvolgono in maniera regolare e continua i muscoli respiratori, coordinandoli con tutta l'attività muscolare (ad es.: nuoto, sci da fondo), o quelli che comportano una respirazione particolarmente impegnativa solo per brevi periodi (atletica leggera, sollevamento pesi, lotta e scherma). Anche gli sport di squadra, che richiedono corse non continuative, interrotte con periodi di sosta, come ad esempio il gioco con un pallone (pallavolo, basket, pallamano), sono considerati adatti. La corsa libera può facilmente indurre una crisi di asma, ma è anche sensibile all'effetto allenamento. Un training regolare aiuta a migliorare la condizione fisica. In caso si manifesti sintomi di allergia si può passare immediatamente alla camminata, diminuendo cosi lo sforzo fisico. Si consigliano gli sport in superficie dell'acqua (nuoto, vela, surf, canottaggio). Particolarmente il nuoto rientra tra gli sport più indicati in caso di malattie respiratorie allergiche. Esso permette uno sforzo fisico moderato in condizione di bassa carica allergenica in aria, poiché nelle piscine coperte, ma anche al mare la concentrazione aeropollinica risulta molto ridotta. L'umidità elevata in superficie dell'acqua facilita la respirazione e questo è gradevole soprattutto per chi soffre di asma. La muscolatura respiratoria è inoltre sopportata dal movimento in acqua. Attraverso l'allenamento regolare si riesce ad aumentare la capacità respiratoria e a diminuire la frequenza del respiro. La funzionalità polmonare e la condizione fisica migliorano, e di condeguenza il respiro diventa meno

4 faticoso durante gli sforzi fisici. Nuotando regolarmente una persona allergica può prevenire l'asma da sforzo, inoltre il nuoto fa bene per la schiena e tutela le articolazioni! La ginnastica in acqua è meno faticosa che quella in palestra, perciò è molto indicata per persone con sovrappeso e problemi alle articolazioni. In genere gli sport invernali possono essere praticati senza problemi da persone allergiche ai pollini. Già a partire da fine gennaio nelle valli principali (ad es.: la valle d'adige) volano i primi pollini di nocciolo, ontano e cupressacee, ma a quote più elevate il volo pollinico degli arbusti ed alberi con fioritura precoce inizia molto più tardi. Chi reagisce ai pollini di ontano o nocciolo, in febbraio riesce a trovare sollievo a quote più elevate. Attenzione però alle temperature molto basse, in particolare in condizioni di aria secca. Durante lo sforzo fisico (ad es. praticando lo sci da fondo) il forte stimolo dell'aria fredda potrebbe togliere l'aria alle persone con problemi respiratori (asma da sforzo), si consiglia pertanto di coprire bocca e naso con uno scialle per preriscaldare l'aria che si inspira. Pazienti con ridotta capacità polmonare non dovrebbero salire oltre i 2000 m senza farmaci adeguati. Si sconsiglia agli asmatici di salire con gli impianti in breve tempo in quote elevate. La mancata acclimatazione potrebbe ridurre i lumi dei bronchi con seguenti difficoltà respiratorie. In caso di pioggia prolungata l'aria si depura dai pollini e le condizioni sono ideali per praticare attività sportiva all'aperto come la corsa libera; attenzione però che questo non vale all'inizio della pioggia. Durante un temporale improvviso i pollini possono essere risospesi in aria lacerandosi e rilasciando microparticelle, in questo caso la concentrazione allergenica in aria può anche temporaneamente aumentare!

5 Agli asmatici si sconsiglia di praticare sport estremi nei quali non è possibile un soccorso adeguato e pronto come per esempio il sub, il deltaplano o il paracadutismo. L'attività sportiva, praticata con equilibrio e regolarità, dà la possibilità di gestire e di affrontare meglio la propria malattia respiratoria. Nonostante il pericolo di un asma da sforzo, rinunciare al movimento fisico e allo sport non può evitare la malattia, anzi tende ad aggravarla. Ulteriori informazioni: Pubblicazione "asma e sport" dell'associazione Federasma Centro svizzero per l'allergia, la pelle e l'asma Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Agenzia provinciale per l ambiente Laboratorio biologico Servizio a cura del Laboratorio Biologico provinciale - Settore "Aerobiologia" Laboratorio Biologico, via Sottomonte 2, I Laives Tel. : pollini@provincia.bz.it