Newsletter numero 61 Marzo 2015 AGLI ASSOCIATI, AMICI E SIMPATIZZANTI di A.I.G. ASSOCIAZIONE ITALIANA GIST ONLUS
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1 Newsletter numero 61 Marzo 2015 AGLI ASSOCIATI, AMICI E SIMPATIZZANTI di A.I.G. ASSOCIAZIONE ITALIANA GIST ONLUS Bologna 18 aprile 2015 CONVEGNO NAZIONALE A.I.G. SABATO 18 aprile 2015, dalle ore 9:30 alle 16:30 In questo numero pag. Hotel NH De La Gare - Sala Garisenda Piazza XX Settembre 2, Bologna Sabato 18 aprile, a Bologna, si svolgerà l 8 Convegno Nazionale dell Associazione Italiana GIST Onlus: una giornata di approfondimento medico sui GIST dedicata ai pazienti. Medici esperti di questa malattia, oncologi, chirurghi e ricercatori parleranno dei trattamenti clinici, dello stato della ricerca, dei nuovi farmaci in sperimentazione e risponderanno alle domande dei presenti. Sono invitati tutti i pazienti, le loro famiglie ed amici. Saranno benvenuti i medici curanti, gli oncologi dei nostri pazienti e gli specialisti che invitiamo cordialmente a questa giornata di approfondimento sui GIST. La partecipazione è gratuita; per motivi organizzativi è gradita conferma della partecipazione compilando il questionario online al link Per Programma e informazioni logistiche visitare la pagina del nostro sito al link na,%2029%20marzo% Vi aspettiamo numerosi! Convegno Nazionale A.I.G. Regorafenib a carico del SSN per i pazienti con GIST Le Reti di Riferimento Europee (ERN) Sostieni A.I.G. donando il 5 x mille In Italia: la Rete Tumori rari Eventi e Attività La nostra missione Informare e sostenere i pazienti affetti da Tumore Stromale Gastrointestinale e le loro famiglie. Migliorare la qualità di vita delle persone colpite da GIST, attraverso la promozione e la tutela dei diritti dei malati con tumore raro nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche sanitarie e sociosanitarie. Visione Un futuro migliore per i pazienti con GIST. Disponibilità dei migliori trattamenti esistenti e accesso a tutti i farmaci disponibili per tutti i pazienti italiani. Conoscenza diffusa della patologia e dei problemi a essa correlati I pazienti con GIST devono essere presenti e rappresentati in tutti i luoghi istituzionali dove si decide della loro salute
2 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 2 Regorafenib a carico del SSN per i pazienti con GIST Un importante risultato ottenuto dalla nostra Associazione nell anno appena trascorso è la rimborsabilità del farmaco regorafenib (nome commerciale Stivarga ), attraverso l Inserimento nell elenco dei medicinali erogabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per il trattamento in terza linea terapeutica dei GIST (Determina AIFA n. 1424/2014) GU Spesso i progressi nella ricerca scientifica e l avvento di terapie oncologiche di successo non sono sufficienti al malato affetto da tumore raro, che deve confrontarsi con problematiche di natura diversa per l accesso a cure salvavita. Questo è un esempio di come un associazione di pazienti può svolgere un ruolo nelle scelte di politica sanitaria che veda il paziente partecipare insieme ai medici e agli amministratori alla decisioni che riguardano la sua salute, dalla scelta terapeutica all indirizzo delle risorse pubbliche ******* Ripercorriamo le tappe principali che hanno portato a questo successo. Giugno 2012 Alla Riunione Annuale ASCO (American Society of Clinical Oncology) a Chicago, vengono presentati i risultati dello studio clinico di Fase III che confermavano l efficacia di regorafenib nei GIST. 25 febbraio 2013 l Agenzia Americana per i medicinali, FDA (Food and Drug Administration), USA approva il farmaco per trattare i pazienti con GIST avanzato, che non può essere rimosso chirurgicamente e non risponde più a imatinib (Glivec) e sunitinib (Sutent), le due terapie validate per il trattamento dei GIST. Il 12 maggio 2014 la nostra Associazione si attiva chiedendo all Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), di concedere l autorizzazione per inserire, temporaneamente, il farmaco regorafenib nell elenco dei trattamenti erogabili dal SSN, secondo la legge 648/96, sino all ottenimento delle necessarie approvazioni da parte dell Agenzia Europea per i medicinali (EMA) nel trattamento dei GIST e sino a che il farmaco sia reso disponibile per l impiego ospedaliero per i pazienti che ne necessitano. Questa prima richiesta viene respinta da AIFA perchè è in essere il programma di accesso anticipato (il cosiddetto protocollo per uso compassionevole) attuato dalla società Bayer (1) e ciò non consente l applicazione della legge luglio 2014 l Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) autorizza l immissione in commercio di regorafenib in Europa per il trattamento del GIST. E compito, quindi, dei diversi enti regolatori nazionali fissare prezzo e rimborsabilità del medicinale. Può essere necessario un lungo iter prima che Regorafenib sia disponibile per i pazienti attraverso i sistemi sanitari dei singoli Paesi. Per quanto riguarda l Italia, affinchè regorafenib sia reso disponibile a mezzo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dei Servizi Sanitari Regionali, sono necessari i seguenti passaggi: Determinazione del prezzo e classificazione del farmaco ai fini della rimborsabilità da parte dell Agenzia italiana del Farmaco (AIFA); Inserimento nei Prontuari Terapeutici Regionali; Inserimento nei Prontuari Terapeutici Aziendali. Fino alla determina della rimborsabilità, il farmaco si trova fascia CNN: i malati di GIST (o i loro centri di cura) possono disporre del farmaco a pagamento. Il prezzo è però molto elevato e inaccessibile alla maggior parte delle famiglie (4800 euro per un mese di terapia). Il 17 settembre e il 9 novembre 2014 scriviamo nuovamente a AIFA, esortando una sollecita disponibilità del medicinale tramite il SSN e rappresentando la necessità urgente dei nostri pazienti, quando bisognosi della cura, di poter accedere al farmaco in tempi rapidi tramite il servizio pubblico. AIFA ha ascoltato e accolto la nostra richiesta: nella G.U. del è stata pubblicata la Determina di inserimento del farmaco regorafenib (Stivarga) nell elenco di cui alla legge 648/96 per il trattamento in terza linea terapeutica dei GIST. Questo permette, in attesa della conclusione dell iter negoziale, di poter utilizzare il farmaco a carico del SSN per tutti i pazienti che ne hanno necessità. In questo nostro impegno, volto a rappresentare agli organi competenti a livello istituzionale la necessità urgente dei pazienti di accedere al farmaco in tempi rapidi tramite il servizio pubblico, siamo stati sostenuti dal Dr Paolo G. Casali, Responsabile della SSD Oncologia Medica Tumori Mesenchimali dell Adulto, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (1) Per alcuni periodi (agosto dicembre 2013; e 26 maggio luglio 2014) i pazienti che necessitavano del farmaco regorafenib, hanno potuto beneficiare di un programma compassionevole per l accesso anticipato al farmaco per la cura dei GIST (MAP), messo a disposizione dalla azienda produttrice Bayer Pharma AG. Dopo la chiusura del MAP, dal 1 gennaio 2014, regorafenib è stato fornito ai pazienti già inseriti nel protocollo fino al , ma non a nuovi pazienti che ne avevano necessità successivamente.
3 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 3 Le Reti di Riferimento Europee (ERN- European Reference Networks) I sistemi sanitari nella Unione Europea cercano di offrire un assistenza sanitaria di alta qualità e a costi sostenibili. Questo è particolarmente difficile da raggiungere per i pazienti le cui patologie richiedono una concentrazione di risorse e competenze, specialmente per le malattie rare e per le patologie a bassa prevalenza. La cooperazione tra gli Stati membri nel settore sanitario è aumentata a seguito della politica sanitaria perseguita dall UE in questi anni, e, anche se in modo informale, in molti casi sono state istituite una serie di Reti. Tale cooperazione era però basata principalmente su accordi bilaterali e su progetti comuni in settori specifici. Inoltre va detto che l accessibilità all assistenza sanitaria per i pazienti varia all interno dell UE. Si rendeva necessaria una più efficiente e coordinata condivisione di risorse e competenze, raggiungibile attraverso la creazione di Reti di Riferimento Europee (ERN European Reference Networks). Le ERN riuniscono medici altamente specializzati di differenti Stati membri, che forniscono assistenza sanitaria di alta qualità ai pazienti con patologie che richiedono una particolare concentrazione di risorse e competenze. Lo scopo non è necessariamente quello di creare nuovi centri di cura, ma di collegare quelli esistenti, e/o riconoscere le reti già esistenti. Queste Reti funzioneranno come piattaforme permanenti a livello europeo. La partecipazione dei medici nelle ERN è volontaria. La normativa di riferimento è la Direttiva 2011/24/EU sui diritti dei pazienti relativa all assistenza sanitaria transfrontaliera che: - chiarisce le regole di accesso alle cure sanitarie in un altro paese dell UE, compreso il rimborso delle spese sanitarie; - impone alla Commissione di sostenere lo sviluppo delle Reti di Riferimento Europee (ERN), adottando criteri e condizioni che le ERN e i medici che ne vogliono fare parte devono soddisfare, e stabilendo la procedura per l istituzione e la valutazione delle Reti. Per quanto concerne lo stato di avanzamento dell organizzazione delle Reti, la Commissione prevede di lanciare il suo appello per le ERN in Dicembre 2015 (v. sito della European Commission 12 febbraio 2015), per cui tutti i soggetti interessati a fornire assistenza sanitaria altamente specializzata per le malattie rare o a bassa prevalenza e malattie complesse, sono invitati a prepararsi. SPAEN, l associazione Europea dei pazienti con Sarcoma, di cui la nostra Associazione è membro e socio fondatore, ritenendo importante l istituzione delle Reti di Riferimento Europee, ha iniziato a discutere con gli esperti per vedere come realizzare questo per i Sarcomi. Che cosa è, nello specifico, una Rete di Riferimento Europea (ERN), come funziona e che ruolo hanno le associazioni dei pazienti nelle ERN? Cosa è una Rete di Riferimento Europea? (Fonte EURORDIS, 14 Gennaio 2015) Perché le Reti di Riferimento Europee sono necessarie? Offrire cure e trattamenti a quei malati affetti da una patologia complessa, può rappresentare una vera e propria sfida, specialmente se tale malattia ha un'incidenza molto bassa, come nel caso delle malattie rare. I problemi sono dovuti sia alla carenza di competenze che alla dispersione di piccole popolazioni di malati in tutto il territorio europeo, a volte in località isolate, dove non esistono centri di riferimento o dove questi non sono accessibili. La collaborazione tra gli stati membri dell'unione Europea può fornire un valido supporto per la condivisione di competenze, assicurando anche uno scambio di conoscenze tra i professionisti delle cure sanitarie che superi i confini di un singolo Paese. Facendo in modo che i medici acquisiscano le nozioni specialistiche più recenti, si consente a questi ultimi di prendere decisioni su come adattare i trattamenti e i percorsi di cura, sulla base di informazioni più solide. Tutto questo si traduce in un miglioramento dei risultati clinici e della qualità di vita delle persone affette da un malattia rara. a pag. 4
4 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 4 da pag. 3 Le Reti di Riferimento Europee (ERN- European Reference Networks) Cosa è una Rete di Riferimento Europea? Le Reti di Riferimento Europee (ERN) creano una chiara struttura di gestione per la condivisione delle conoscenze e il coordinamento delle cure sanitarie attraverso l'unione Europea. Le ERN sono network di centri di expertise, prestatori di cure sanitarie e laboratori che hanno un'organizzazione che supera i confini di un singolo stato. Un centro di riferimento può essere un'équipe medica, un centro medico o un ospedale che sia formalmente accreditato dallo stato membro in cui opera. È impossibile creare una ERN specifica per ognuna delle oltre 6000 malattie rare conosciute. Per questo motivo le ERN dovrebbero essere organizzate per gruppi di malattie rare. Tale raggruppamento, tuttavia, non impedisce ad un malato raro di rivolgersi ad un centro di riferimento per una specifica malattia, consentendogli contemporaneamente di beneficiare delle competenze di più ERN. Gli stati membri rimangono i primi responsabili dell'organizzazione e dell'erogazione di cure sanitarie e per questo motivo la partecipazione, a livello nazionale, alle ERN è volontaria. Nel caso in cui un centro di cure sanitarie non abbia i requisiti necessari per partecipare ad una ERN in qualità di centro di riferimento, è possibile comunque parteciparvi in qualità di centro associato o in collaborazione. A causa della scarsa prevalenza e della complessità delle malattie rare, così come della dispersione e del ridotto numero delle popolazioni di malati, il sistema delle ERN che è stato implementato attualmente, può davvero rappresentare un valore aggiunto per le persone affette da una malattia rara. Le ERN si prefiggono di fornire ai professionisti delle cure sanitarie un canale di accesso a quell'expertise che potrebbe non essere disponibile nel proprio Paese Nel caso in cui non esista un centro di riferimento nel proprio Paese per una determinata malattia, i malati possono ancora trarre beneficio dalla conoscenza che il proprio medico curante può acquisire in altri Paesi. Le ERN rappresentano la struttura che consente ai medici di accedere alle conoscenze superando i confini del proprio Paese. Le ERN promuovono la condivisione e la diffusione delle conoscenze, piuttosto che gli spostamenti degli stessi malati attraverso il territorio dell'unione Europea. D'altra parte, la Direttiva sul Diritto dei Malati alle Cure Transfrontaliere consente ai malati di farsi curare dai servizi sanitari erogati da altri Paesi, ottenendo il rimborso da parte del proprio Paese nella misura prevista dal "paniere di prestazioni" nazionale. Lene Jensen, sostenitrice dei malati e Direttrice di "Rare Disease Denmark" (Danimarca), ha commentato: "Le ERN offrono ai medici una piattaforma per condividere esperienze e conoscenze in un modo molto efficiente. Piuttosto che affidarsi ai contatti personali dei medici, le ERN forniranno un sistema di ricerca organizzato che consentirà di trovare l'informazione corretta al momento opportuno". La stessa Lene Jensen ha poi aggiunto che "l'efficacia del sistema dipende dall'inclusione nelle ERN dei propri centri di expertise da parte degli stati membri. Come pazienti, dobbiamo incoraggiare e sostenere questo processo con tutte le forze, in quanto rappresenta per noi un enorme beneficio". Buone pratiche La diffusione delle conoscenze attraverso le ERN può anche aiutare a creare database di informazioni condivise e risultare utile per sostenere lo sviluppo di protocolli di buone pratiche. Inoltre, può contribuire ad innalzare il livello di competenza dei professionisti del settore sanitario che potranno trarre beneficio dall'esperienza dei propri colleghi in tutta l'unione Europea. Sarà, altresì, possibile utilizzare questi database per far progredire ulteriormente la ricerca nel campo delle malattie rare. Che ruolo hanno le associazioni dei malati nelle ERN? Non è necessario, da un punto di vista legale, che le associazioni dei malati contribuiscano alla gestione e alla valutazione delle ERN ma, al contrario, le ERN sono tenute a dimostrare che le cure siano centrate sul paziente e che contribuiscano a migliorare le condizioni di vita dei malati. La partecipazione dei malati alle ERN deve ancora essere formalizzata. Il quadro politico La Direttiva Europea sui Diritti dei Pazienti alle Cure Transfrontaliere prevede che la Commissione Europea sostenga lo sviluppo delle ERN tra gli stati membri. La Decisione Delegata stabilisce i criteri che le reti devono soddisfare per poter aderire ad una ERN e che i centri di riferimento devono rispettare per entrare a farne parte, mentre la Decisione di Esecuzione definisce i criteri per istituire e valutare le ERN e i loro membri.
5 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 5 Sostieni A.I.G. donando il tuo 5 x 1000 Anche quest anno viene data l opportunità di sostenere la nostra Associazione con una semplice firma! E possibile destinare il 5 per mille delle proprie imposte alle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), anche per quei contribuenti che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Nello spazio dedicato alla scelta per la destinazione del 5 per mille, firma nel riquadro riservato alle Onlus indicando il nostro Codice Fiscale
6 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 6 Alla In Italia: la Rete Tumori Rari (RTR) La Rete Tumori Rari è una collaborazione permanente tra centri oncologici su tutto il territorio nazionale, finalizzata al miglioramento dell'assistenza ai pazienti con tumori rari (quindi anche dei GIST), attraverso la condivisione a distanza di casi clinici, l'assimilazione della diagnosi e del trattamento secondo criteri comuni. La Rete Nazionale Tumori Rari rappresenta una collaborazione tra strutture sanitarie, che liberamente decidono di condividere l attività clinica sui tumori rari o su alcuni di essi. Di tale Rete fanno parte i clinici, in rappresentanza delle proprie strutture. Ad oggi aderiscono attivamente alla Rete oltre 100 strutture oncologiche italiane distribuite su tutto il territorio nazionale, 5000 pazienti affetti da tumori rari sono condivisi in rete, con una media annuale di 800 nuovi casi e 1000 consulti istologici. Il trattamento dei GIST e tumori rari richiede spesso approcci multidisciplinari e, dunque, la collaborazione tra specialisti con competenze cliniche diverse. Soprattutto nell ambito dei tumori rari, questi specialisti possono essere dispersi geograficamente. La telemedicina può facilitare la comunicazione a distanza, migliorando l organizzazione dell assistenza sanitaria in quest area. La Storia Il Progetto della Rete Tumori Rari è stato avviato nel 1997 dal Dott. Paolo G. Casali, Responsabile della SSD Oncologia Medica Tumori Mesenchimali dell Adulto, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nell ambito della collaborazione G7 tra i Paesi industrializzati in ambito sanitario, finalizzata alla costituzione di reti oncologiche nazionali interconnesse a livello internazionale. La definizione e validazione della Rete Tumori Rari è stata oggetto di un progetto di ricerca finalizzata, supportato dal Ministero della Salute, nell ambito di Alleanza contro il Cancro, e coordinato dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano. Obiettivi primari Al fine di migliorare la qualità di cura nell ambito dei tumori rari, sono obiettivi primari della Rete: definire criteri condivisi di diagnosi e cura dei tumori rari; realizzare la condivisione a distanza di casi clinici fra i Centri partecipanti; promuovere un razionale accesso alle risorse di diagnosi e cura, limitando (o comunque razionalizzando) la migrazione del paziente. Attraverso il perseguimento dei suoi obiettivi primari, la Rete intende anche: contribuire alla ricerca clinica sui tumori rari; contribuire alla diffusione delle conoscenze sui tumori rari; fungere da modello metodologico e tecnologico. Attualmente la Rete si occupa di numerosi tumori rari nell ambito dei tumori solidi dell adulto, con esclusione quindi dei tumori rari di preminente interesse ematologico e dei tumori pediatrici. Sono particolarmente seguiti dalla Rete i sarcomi (delle parti molli e ossei), i GIST (tumori stromali gastrointestinali), il mesotelioma (pleurico e peritoneale), i cordomi, il timoma, i tumori rari dell apparato genitale femminile, i tumori rari del distretto cervico-cefalico, il carcinoma del corticosurrene, i tumori neuroendocrini e i tumori eccezionali (cioè gli istotipi molto rari, o le presentazioni in sede eccezionale di istotipi frequenti). Il progetto prevede la progressiva inclusione di altri tumori rari solidi dell adulto sino a coprire la totalità degli stessi. Tutte le attività cliniche di condivisione dei casi si basano sulla registrazione di questi ultimi in un unico data-base. Da questo unico data-base sarà possibile nel tempo estrarre retrospettivamente informazioni utili alla ricerca sui tumori rari. Il progetto, dunque, rappresenta un enorme valore aggiunto anche per la ricerca. Da anni, inoltre, è in atto un sistema di consultazione patologica nell ambito della rete, con trasferimento fisico dei preparati istopatologici e revisione a Treviso (al Reparto di Anatomia Patologica diretta dal Dott. Angelo Palo Dei Tos, Ospedale S Maria di Cà Foncello, Azienda ULSS 9 Treviso) dove l analisi molecolare dei GIST è eseguita di routine. Ciò sta contribuendo sensibilmente a migliorare la qualità e la correttezza della diagnosi dei pazienti condivisi, riducendo l incidenza degli errori diagnostici, ancora elevata in tutto il mondo in relazione ai tumori rari a causa della scarsa consuetudine del Patologo con le neoplasie rare. Vi invitiamo a leggere l interessante articolo intitolato Diagnosi di GIST: la seconda opinione, nel nostro sito alla rubrica Cosa dicono gli esperti. Link: Presente e futuro In questi anni la Rete Tumori Rari ha supplito alla mancanza di una rete nazionale così come prevista per le Malattie Rare (regolamento di cui al decreto ministeriale 18 maggio 2001, n. 279). Perché la Rete si sviluppi, si potenzi e possa moltiplicare il numero dei casi trattati, nel 2011 il Dr. Paolo G. Casali ha proposto la RTR come una risorsa permanente del SSN. La proposta ha ricevuto il parere positivo della Conferenza Stato Regioni e del Ministero Salute nel novembre 2012, con inserimento della RTR negli obiettivi di piano economico 2012 (linea progettuale n. 4 Obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale). Per la prima volta, la Rete Tumori Rari è diventata destinataria di fondi pubblici, con assegnazione di finanziamenti negli esercizi 2013 e Purtroppo nel 2013 solo alcune regioni (Veneto, Abruzzo e Sicilia) hanno effettivamente allocato la loro quota ai centri di cura appartenenti della Rete Tumori Rari. Nel 2014 si sono aggiunte Lombardia, Lazio e Campania; le restanti regioni hanno destinato i fondi ad altri capitoli di spesa sanitaria. E necessario che tutte le regioni siano sensibilizzate a partecipare al progetto della RTR e la nostra Associazione è impegnata su questo fronte.
7 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 7 Eventi e Attività Firenze febbraio 2015 GIST Stand Alone Neoplasie rare emergenti: navigando in un panorama in evoluzione. Quando la rotta dell evidenza incontra quella dell esperienza. Partecipazione di AIG con sua presentazione Online 25 febbraio 2015 Formazione a distanza La storia dei farmaci: dall idea al paziente nell ambito del progetto Alleati per la salute, promosso da Novartis Padova 3 marzo 2015 Convegno: Proposta di rete Oncologica Veneta e di PDT per pazienti affetti da sarcoma dei tessuti molli, sarcomi uterini e GIST. Partecipazione di A.I.G. Origgio 3 marzo Incontro IPALC Consiglio dei rappresentanti di alcune associazioni di pazienti in Italia). Partecipazione ai lavori di AIG. Roma 24 marzo 2015 Riunione della Commissione tecnica del progetto La salute un bene da difendere, un diritto da promuovere Partecipazione ai lavori di AIG Frascati marzo 2015 VI Edizione Alleati per la salute, Promosso da Novartis. Partecipazione di AIG Volontariato in ospedale Volontariato presso l AOOR Papardo - Piemonte di Messina, 4* piano DH Oncologico nei giorni Lunedì e Giovedì (9:30-11:30) Prossimi Eventi Roma 10 aprile 2015 Lancio della EUPATI National Platform Italia
8 Perché nessun malato di GIST sia solo Newsletter di A.I.G. Marzo 2015 pag. 8 Firenze aprile 2015 XIX Riunione Annuale di Italian Sarcoma Group Partecipazione di AIG con sua presentazione Bologna 18 aprile Convegno Nazionale dell Associazione Italiana GIST Onlus: una giornata di approfondimento medico sui GIST dedicata ai pazienti. Miami maggio 2015 New Horizons GIST Partecipazione di A.I.G. ai lavori di preparazione della Conferenza delle Associazioni di Pazienti con GIST nel mondo Palermo 23 maggio 2015 La mia vita con il GIST Incontro medici-pazienti Partecipazione di A.I.G. Milano 17 ottobre 2015 Incontro medico dedicato ai pazienti con GIST, familiari e amici. Partecipazione di A.I.G. CONTATTI A.I.G. Associazione Italiana GIST Onlus Casella Postale 952 Cordusio, Milano info@gistonline.it Telefono: martedì e giovedì ore martedì e giovedì ore 17-19
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