UN RACCONTO LUNGO UN ANNO

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1 Servizio Servizi all Infanzia - Scuola dell Infanzia UN RACCONTO LUNGO UN ANNO a cura di Lucia Boncristiani Coordinamento Pedagogico Scuola dell Infanzia Seminario del Gruppo Toscano Nidi Infanzia Famiglie Servizi Educativi e Territorio Sabato 9 Gennaio Piccolo Teatro Bolognini - Pistoia

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3 La Scuola dell Infanzia del Comune di Firenze ha sviluppato negli anni un proprio modello organizzativo e pedagogico

4 Scuola Scuola Incontri con le famiglie Scuola Incontri col personale docente Scuola Coordinamento Servizio Scuola Infanzia Scuola Incontri col personale docente Coordinamento Incontri col personale docente Incontri con le famiglie Scuola formazione Scuola

5 All interno di questo modello, dove si preferisce una modalità di comunicazione circolare, la diffusione e la socializzazione delle esperienze sono ritenute determinanti per la qualità del servizio scolastico e per favorire buone relazioni con le famiglie

6 Il filo conduttore che accompagna il lavoro del documentare è costituito dalla memoria storica, ai fini della costruzione dell identità del servizio, dalla costante riflessione sull agire professionale del personale docente

7 e dalla necessità di divulgare le buone prassi e di condividere le esperienze più significative per favorire e sostenere la relazione e la partecipazione delle famiglie

8 Il Servizio Scuola dell Infanzia considera una priorità lasciar tracce, memoria, riflessione

9 in genitori, insegnanti, bambini e bambine, per restituire il ricordo dell esperienza vissuta, dando visibilità a ciò che si è fatto e al percorso che resta ancora da compiere

10 e in altri soggetti esterni, per rendere possibile la circolazione delle idee, lo scambio e la condivisione delle esperienze

11 Il ricorso alle nuove tecnologie consente di riproporre e arricchire le esperienze con il valore della riflessione, di renderle fruibili e spendibili in altri contesti, e soprattutto di costruire quel racconto che parla dello sforzo comune di educare

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14 I documenti di riferimento sono: -Gli orientamenti dell attività educativa nelle scuole materne statali, 1991; -Le indicazioni Nazionali per il curriculo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione, 2012; -Le linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, Altri documenti ufficiali sono rappresentati da: -il DPR 275/1999 recante le norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche; -il DPR 24/02/94 recante le norme in materia di alunni portatori di handicap.

15 Il nostro racconto inizia con la redazione delle «Linee di Indirizzo per le scuole dell infanzia comunali» che coinvolge tutti gli uffici del Servizio Scuola dell Infanzia

16 Le Linee d Indirizzo contengono indicazioni di carattere pedagogico e amministrativo e descrivono il Servizio nella sua interezza. Ogni anno vengono riviste per rispondere ai molteplici cambiamenti che coinvolgono la Scuola e per farne uno strumento utile a tutti coloro che lavorano nella o per la Scuola, e naturalmente alle famiglie

17 Sono quindi la nostra prima forma di documentazione

18 Parte I Gestione Pedagogica La Scuola dell Infanzia Comunale - P.O.F. - continuità educativa - uscite e occasioni didattiche - inclusione dei/delle bambini/e disabili Il coordinamento pedagogico La gestione sociale

19 Parte II Amministrazione e organizzazione - Calendario e orario scolastico - Obblighi di servizio e orari di lavoro per il personale docente e non docente - Strumenti informatici - Materiale didattico - Sicurezza sui luoghi di lavoro - Norme igienico sanitarie

20 Parte III La formazione in servizio Anno scolastico Accogliere le sfide del cambiamento nella relazione educativa e professionale - La gestione delle difficoltà: l abilità di problem solving come abilità per la vita - La promozione del benessere di adulti e bambini nella scuola dell infanzia - Il ruolo dell esecutore/esecutrice nella scuola dell infanzia. La gestione dell emergenza percorsi formativi de Le Chiavi della città - Disattenzione e iperattività a scuola - Pre-grafismi - Ri-creiamo - La danza di Sherazade

21 Un altro strumento importante per far conoscere la scuola dell infanzia alle famiglie è costituito dal Piano dell Offerta Formativa che individua l identità culturale e pedagogica di ciascuna scuola in relazione al contesto socio ambientale

22 Il P.O.F. sancisce il patto pedagogico tra scuola, famiglia e territorio ed esplicita la progettazione educativa, organizzativa, curricolare ed extracurricolare che la scuola adotta nell ambito della sua autonomia

23 Il coordinamento pedagogico, partendo da un precedente lavoro di mappatura e analisi dei P.O.F., ha cercato di ricondurre le numerose variazioni apportate nel corso degli anni ad una struttura più semplice, così da renderlo maggiormente fruibile dalle famiglie. Sono stati evidenziati sia gli elementi che caratterizzano una scuola differenziandola da un altra, sia gli aspetti comuni che riguardano tutte le Scuole dell Infanzia del Comune di Firenze. I P.O.F. delle 29 Scuole dell Infanzia sono pubblicati nel Portale Educazione 3-6 anni.

24 Il modello comune predisposto dal coordinamento pedagogico viene integrato da ciascuna scuola nel rispetto di principi condivisi

25 FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell Infanzia del Comune di Firenze fa propri i principi delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia del 2012, per favorire nei bambini e nelle bambine lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e della cittadinanza

26 I CAMPI DI ESPERIENZA Le finalità della scuola dell infanzia richiedono attività educative che si sviluppano nei Campi di Esperienza. Infatti ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione, 2012) IMMAGINI, SUONI, COLORI LA CONOSCENZA DEL MONDO IL SÉ E L'ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO I DISCORSI E LE PAROLE I Campi di Esperienza si costituiscono come dimensioni di sviluppo che vengono utilizzate, in maniera graduale ed integrata, nella progettazione delle attività e delle esperienze. Il complesso della progettualità, declinata secondo le dimensioni di sviluppo dei campi di esperienza, va a costituire il curricolo di ogni bambino e di ogni bambina

27 LE SCUOLE DELL INFANZIA del Comune di Firenze Nelle scuole dell infanzia comunali di Firenze le sezioni sono caratterizzate dalla eterogeneità per fasce d età. Il sistema eterogeneo ha il vantaggio di rispettare il ritmo di apprendimento di ogni bambino e di ogni bambina, in un contesto più naturale che può essere paragonato a quello che si vive in famiglia. La presenza di bambini/e piccoli/e favorisce nei/nelle più grandi lo sviluppo di capacità sociali, cognitive e comunicative, mentre i bambini e le bambine più piccoli/e traggono beneficio dall osservazione e dall imitazione dei/delle più grandi, che hanno acquisito maggiori competenze

28 Con il P.O.F. il progetto educativo e didattico di ciascuna scuola viene esplicitato e comunicato alle famiglie. Alla fine dell anno scolastico i genitori vengono invitati a partecipare ad un momento di verifica in cui utilizzando foto, cartelloni o presentazioni multimediali si racconta il percorso fatto, le strategie didattiche ed educative utilizzate e le eventuali azioni di riprogettazione

29 Il portale Educazione 3-6 del Comune di Firenze fornisce anche informazioni di tipo pratico-amministrativo (buoni scuola, iscrizioni e graduatorie, organizzazione delle scuole) con una particolare attenzione alle famiglie straniere

30 Nella Scuola dell Infanzia del Comune di Firenze i genitori non sono considerati utenti, ma adulti educanti che condividono le scelte e gli impegni presi dalla scuola nel Piano dell Offerta Formativa

31 Nel portale Educazione 3-6 è riportata tutta la documentazione sulle iniziative che prevedono il coinvolgimento diretto delle famiglie

32 attraverso feste, laboratori pratici o di parola, eventi, mostre, ecc., per offrire ai genitori la possibilità di conoscere e vivere l esperienza scolastica dei loro figli e delle loro figlie, condividendone le emozioni

33 Nel portale Educazione 3-6 è riportata anche la documentazione relativa ad altre iniziative in cui la partecipazione indiretta delle famiglie risulta ugualmente indispensabile per la realizzazione di progetti come quelli sulle Biblioteche scolastiche, o quelli che mirano a promuovere nuove abitudini di vita o a focalizzare l'attenzione dei/delle bambini/e e delle famiglie su comportamenti rispettosi dell ambiente

34 Esperienze, iniziative, progetti

35 Festival dei bambini: le scuole si aprono alle famiglie coinvolgendo adulti e bambini/e in laboratori, giochi motori e musicali, momenti dedicati all ascolto di storie, cacce al tesoro e molto altro ancora

36 Quando i bambini giocano alla legalità: Giotto il cane poliziotto Attraverso giochi cooperativi, ascolto di storie e filastrocche, conversazioni guidate e con l aiuto di un personaggio mediatore, Giotto il cane poliziotto, i bambini e le bambine hanno sperimentato un percorso di educazione alla legalità e alla convivenza civile che ha visto anche la partecipazione dei Vigili Urbani grazie al progetto Vigilandia

37 Il Ricettario della Memoria: quando sono i genitori a costruire la documentazione Rispondendo all invito delle insegnanti, i genitori hanno partecipato alla realizzazione di un Ricettario digitale I Sapori della Memoria dove sono state riportate le ricette i cui sapori e profumi rimandavano ad un ricordo legato all infanzia. Ogni ricetta è accompagnata dalla descrizione del ricordo, della situazione, dell avvenimento o della storia a cui quel cibo è legato

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