Servizio Specialistico Integrato per l emersione e il contrasto delle discriminazioni e del lavoro irregolare delle categorie svantaggiate nelle

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Servizio Specialistico Integrato per l emersione e il contrasto delle discriminazioni e del lavoro irregolare delle categorie svantaggiate nelle"

Transcript

1 Servizio Specialistico Integrato per l emersione e il contrasto delle discriminazioni e del lavoro irregolare delle categorie svantaggiate nelle regioni Obiettivo Convergenza nell ambito dell attuazione del PON GAS e Azioni di sistema FSE Obiettivo Convergenza Asse A Adattabilità Ob. Specifico 1.1 Promuovere un articolata e puntuale conoscenza del mercato del lavoro in ordine ai principali fenomeni emergenti Ob. Specifico 1.3 Favorire una migliore organizzazione, qualità e sicurezza del e sul lavoro

2 Caratteristiche generali del servizio Il Servizio specialistico integrato è finalizzato all emersione e al contrasto (specie in ottica preventiva) del lavoro irregolare e delle conseguenti discriminazioni nei contesti lavorativi delle Regioni Obiettivo Convergenza. Il tema è affrontato, non in termini generici, focalizzando l attenzione sulla popolazione immigrata. Il servizio sarà offerto all UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e sarà gestito da un RTI composto dalle ACLI come capofila e dalla società Engineering con il ruolo di partner tecnico. Il servizio sarà attivato a partire dal mese di gennaio 2015 e si concluderà nel mese di giugno 2015.

3 ACLI Caratteristiche generali del servizio: Chi siamo e cosa facciamo Committenza UNAR COORDINAMENTO DEL SERVIZIO (attività 6) ACLI Capofila RTI Appaltatrice del servizio ENGINEERING Partner tecnologico DATABASE E REPORTING (attività 2) ATTIVITÀ DI RICERCA (attività 1, 3 e 4) ATTIVITÀ Livello REGIONALE ACLI (attività 5) ATTIVITÀ Livello PROVINCIALE ACLI (attività 5)

4 Obiettivi del Servizio Il servizio, in sintesi, si caratterizza come fortemente integrato all attuale Contact Center e con i seguenti obiettivi specifici: approfondire la conoscenza del fenomeno del lavoro irregolare; analizzare in modo più puntuale, attraverso interviste a testimoni privilegiati e analisi di dati secondari, il fenomeno del lavoro sommerso, con particolare riferimento a territori e settori in cui le stime nazionali evidenziano una concentrazione elevata di lavoratori in nero; contribuire alla sensibilizzazione sul tema del contrasto al lavoro nero ed alla discriminazione di ampi e privilegiati pubblici istituzionali, del mondo imprenditoriale, delle parti sociali, dell associazionismo e del Terzo Settore, attraverso eventi e workshop. Sarà attivata una campagna di comunicazione a livello regionale che interesserà Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.

5 Obiettivi del Servizio fornire un servizio di ascolto, consulenza legale e psicologica ai lavoratori irregolari (sportello di prossimità ACLI) attraverso un modello di intervento, finalizzato al contrasto del lavoro sommerso, basato sul dialogo sociale e che preveda azioni di ricerca, sensibilizzazione e attività di sportello in 6 territori, ovvero Bari, Catania, Catanzaro, Foggia, Napoli, Reggio Calabria; attivare una nuova area del database Contact Center UNAR per la raccolta dei dati in ambito lavoro e presa in carico di segnalazioni di casi riferiti a lavoratori irregolari.

6 Piano di Lavoro: attività ATTIVITÀ 1 - Indagine desk e raccolta buone pratiche ATTIVITÀ 2 - Database e reporting ATTIVITÀ 3 - Materiali informativi ATTIVITÀ 4 - Stime territoriali e settoriali, Linee guida e Consensus conference ATTIVITÀ 5 - Sportelli e attività provinciali/regionali ATTIVITÀ 6 - Coordinamento generale e gestione amministrativa commessa

7 Attività 1 Indagine desk e raccolta buone pratiche La prima attività si compone come segue: 1 2 Indagine desk, dedicata alla raccolta, comparazione e analisi di dati statistici utili a definire i dati aggiornati sul lavoro irregolare e le caratteristiche della condizione occupazionale degli immigrati nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza. Raccolta di esperienze di contrasto al lavoro nero realizzate nelle regioni dell Obiettivo Convergenza. I contesti in cui individuare la presenza di buone pratiche saranno tre: istituzionale, imprenditoriale e del privato sociale. L attività verrà realizzata attraverso una ricerca di buone pratiche su due diversi canali d'indagine: Web e contatti diretti. Quale integrazione di quanto emerso via web, saranno inoltre raccolte le segnalazioni provenienti dagli staff territoriali del servizio e dalla rete dei soggetti coinvolti.

8 Attività 1 Indagine desk e raccolta buone pratiche I 4 settori economici e le rispettive aree geografiche selezionati per l attività di ricerca sono: Regione COMMERCIO COSTRUZIONI AGRICOLTURA SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE Citta Reggio Calabria Catanzaro Napoli Bari Foggia Catania

9 Attività 2 Database e reporting La presente attività sarà curata da Engineering, partner dell RTI. I risultati delle fasi di lavoro di ricerca saranno integrati all interno del sistema informativo UNAR in una sezione dedicata. La sezione dedicata metterà a disposizione di tutti gli utenti due funzioni principali: 1 2 Generazione automatica di report territoriali: gli utenti del database UNAR avranno la possibilità di interrogare i dati raccolti e di ottenere dei report su base provinciale, utili a definire il livello di integrazione lavorativa degli immigrati in un territorio dato, cosi come le iniziative che gli attori locali hanno posto in essere per contrastare il lavoro sommerso. Segnalazione di casi individuali di lavoro sommerso: nell area dedicata sarà altresì possibile segnalare i casi individuali di discriminazione derivante da una situazione lavorativa in nero attuale o pregressa.

10 Attività 3 Materiali informativi Per stimolare l emersione del lavoro irregolare e per sensibilizzare imprenditori e lavoratori sull importanza del rispetto della normativa anti-discriminazione e, in generale, del miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, sarà realizzato e distribuito un dépliant informativo multilingue. Saranno realizzati prodotti specifici per ciascuno dei 4 settori economici e rispettive aree geografiche selezionati per l attività di ricerca precedentemente descritta. Il dépliant informativo verrà distribuito prevalentemente attraverso gli sportelli di prossimità del servizio, oltre che attraverso sportelli di patronato, Acli Colf e circoli Acli.

11 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 1 - Stime Settoriali: Saranno realizzate stime territoriali del sommerso adottando il metodo dei testimoni privilegiati. Tale approccio consiste nella conduzione di interviste a persone che, per posizione professionale ed esperienza, sono in possesso di informazioni significative e hanno una profonda conoscenza sul fenomeno oggetto d'analisi. Tipologie di organizzazioni all interno delle quali saranno scelti i testimoni: Enti locali, Università, Sindacati, Camere di Commercio, Strutture territoriali del Ministero del Lavoro, Centri per l impiego, Sedi locali dell INPS, Guardia di Finanza, Organizzazioni di terzo settore italiane e straniere, Agenzie private per il lavoro, Sedi locali ISTAT/Centri di ricerca.

12 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 2 - Consensus conference: L idea metodologica di questa fase e la trasformazione della restituzione dei risultati della ricerca in un momento di deliberazione pubblica e di elaborazione di proposte concrete. Si intende infatti realizzare 4 Consensus conference, una per ciascuna Regione Obiettivo Convergenza. In generale, le Consensus conference hanno la funzione di avviare un dialogo tra i diversi soggetti impegnati nel contrasto del lavoro sommerso. Oltre alla funzione di dialogo sociale, nell ambito delle Consensus conference saranno condivise anche proposte per migliorare le politiche locali di contrato al lavoro sommerso. Alle quattro Consensus conference saranno invitati rappresentanti delle organizzazioni e istituzioni coinvolte nelle azioni di ricerca realizzate per il repertorio delle buone pratiche e per stimare il lavoro sommerso.

13 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 3 - Linee guida: Le linee guida per l emersione del lavoro sommerso saranno costruite sulla base dei risultati del lavoro di ricerca. Le Linee guida conterranno inoltre le indicazioni emerse dal confronto con le reti territoriali realizzato nel corso delle Consensus conference, raccolte all interno dei 4 consensus document, uno per ciascun incontro regionale.

14 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Al fine di rafforzare ed ampliare le reti territoriali UNAR nelle Regioni Obiettivo Convergenza, valorizzando le attività svolte e quanto appreso negli anni, saranno coinvolti nel servizio 6 presidi territoriali, secondo lo schema seguente: Regione Calabria Campania Puglia Sicilia Citta Reggio Calabria - Catanzaro Napoli Bari - Foggia Catania

15 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello REGIONALE Creazione e animazione di reti territoriali: Ciascun presidio attiverà una rete di soggetti del territorio coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro, assieme alla quale realizzare iniziative di informazione e contrasto al fenomeno del lavoro irregolare. La rete sarà composta da aziende presenti sul territorio, con una particolare attenzione a quelle gestite da cittadini di origine straniera, dalle parti sindacali e dai maggiori stakeholder pubblici, privati e del terzo settore. I soggetti della rete parteciperanno alla ricerca sul mercato del lavoro a livello territoriale, questa attività sarà svolta in collaborazione con lo Staff di Ricercatori che cureranno l indagine desk e le stime territoriali/settoriali (attività 1 e attività 4) Saranno inoltre coinvolti in iniziative di contrasto al lavoro irregolare ed emersione del lavoro nero e nella organizzazione e realizzazione di iniziative di informazione sulle condizioni di lavoro e sulla normativa in materia di salubrità ed igiene dei luoghi di lavoro.

16 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello REGIONALE Organizzazione eventi sul territorio: Ciascun presidio regionale contribuirà all organizzazione di 4 Consensus Conference, in collaborazione con lo staff di Ricerca, e di 4 workshop finali. Nello specifico i 4 Workshop finali hanno l obiettivo di socializzare, a partire dalla rete di attori sociali e stakeholders, i risultati finali delle azioni intraprese e le linee guida di intervento per l emersione e il contrasto del lavoro sommerso. Verrà valutata la possibilità di organizzare i workshop nell ambito di fiere, mostre, aree espositive legate a manifestazioni di grande rilevanza per massimizzare l impatto della fase comunicativa.

17 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Livello REGIONALE: Risorse Umane e Timing 1 referente che dovrà curare la costruzione delle reti di dialogo e di collaborazione per l iniziativa, la comunicazione costante con i suoi componenti per l intera durata del servizio. Egli dovrà collaborare con la sede Nazionale alla realizzazione delle Consensus Conference e dei workshop previsti dal progetto in accordo con il piano di comunicazione Unar. Timing: Gennaio-Giugno 2015

18 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello REGIONALE VOCE COSTO 1 referente per promozione e reti regionali 6.000,00 Workshop finale 2.500,00 Stand 3.500,00 Viaggi dei coordinatori regionali 750,00 TOTALE ,00

19 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello REGIONALE Modalità di richiesta acconto 20% Ai fini dell erogazione del primo acconto dovranno essere inviate alla sede nazionale, entro il 31/01/2015, i seguenti documenti/informazioni: Curriculum Vitae formato europeo risorsa individuata e copia del contratto o ordine di servizio. n. 8 Contatti per il Network territoriale di soggetti coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro Individuazione di almeno 1 evento per la promozione del servizio. N.B: I Curricula delle risorse saranno sottoposti a validazione della committenza.

20 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Raccolta dati e individuazione delle fonti locali: Ciascun presidio contribuirà alla raccolta ed all aggiornamento dei dati sul lavoro irregolare nella propria area territoriale attraverso la raccolta e l analisi dei dati prodotti dai soggetti coinvolti nelle rete. Nell ambito di questa attività sarà svolta anche una attività monitoraggio dei media locali e di rassegna stampa locale. Questa attività sarà svolta in collaborazione con lo Staff di Ricercatori che cureranno l indagine desk e le stime territoriali/settoriali (attività 1 e attività 4)

21 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Informazione e sensibilizzazione: Ciascun presidio realizzerà attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio rivolta ai soggetti coinvolti a vario titolo nel mondo del lavoro. In particolare attraverso i soggetti della rete territoriale ed i soggetti del sistema ACLI, sarà possibile veicolare il materiale informativo, in modo mirato ai lavoratori di origine straniera, alle famiglie (datori di lavoro nell ambito dei servizi di cura alla persona), agli imprenditori, agli operatori delle istituzioni locali e alle strutture dedicate all imprenditorialità.

22 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Sportello di prossimità: Ciascun presidio attiverà uno sportello di assistenza di prossimità in materia di discriminazione nel mondo del lavoro integrato al Contact Center. Lo sportello svolgerà un servizio di ascolto e consulenza alle vittime di discriminazione sul lavoro ed ai lavoratori in nero, offrendo loro, ove necessario, e quindi anche in modalità itinerante, assistenza psicologica e/o legale attraverso l ausilio di mediatori specializzati.

23 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Livello PROVINCIALE: Risorse Umane, sede e Timing 1 o 2 Operatore/i sportello di prossimità: si occuperanno di interfacciare l utenza allo sportello, ma soprattutto organizzeranno contesti informativi e promozionali capaci di intercettare i lavoratori irregolari e gli imprenditori per un attività informativa mirata. Richiesta una competenza sulla tematica specifica del lavoro sommerso, preferibilmente esperienze in attività di ricerca, una buona competenza comunicativa. Impegno 25 ore settimanali. 2 Mediatori specializzati: 1 con competenza giuridica, 1 con competenza Psicologica. Profilo ad elevata specializzazione giuridica e/o psicologica, interverrà, su richiesta dell operatore di sportello, nei casi di maggiore complessità per la consulenza alla vittima e azioni per la sua tutela. 1 sede per lo sportello di prossimità: dovranno essere comunicati ed esposti gli orari di apertura, la sede dovrà essere accessibile ai disabili e in regola con la normativa sull accessibilità Timing: Gennaio-Giugno 2015

24 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello PROVINCIALE VOCE COSTO 1/2 operatore/i sportello e attività provinciali (25 h settimanali totali) 9.000,00 Spese di funzionamento antenne territoriali 1.000,00 Viaggi dei coordinatori provinciali 625,00 Mediatore giuridico a chiamata 700,00 Mediatore psicologo a chiamata 700,00 TOTALE ,00

25 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello PROVINCIALE Modalità di richiesta acconto 20% Ai fini dell erogazione del primo acconto dovranno essere inviate alla sede nazionale, entro il 31/01/2015, i seguenti documenti/informazioni: Curriculum Vitae formato europeo risorse individuate e copia dei contratti e/o ordini di servizio. Indirizzo, recapito telefonico e orari dello sportello di prossimità previsto dal servizio. n. 5 Contatti di soggetti coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro per le attività di informazione e sensibilizzazione (es. lavoratori di origine straniera, ai datori di lavoro nell ambito dei servizi di cura alla persona, agli imprenditori, agli operatori delle istituzioni locali e alle strutture dedicate all imprenditorialità) Individuazione di almeno 1 evento per la promozione del servizio. N.B: I Curricula delle risorse saranno sottoposti a validazione della committenza.

26 Attività 6 Coordinamento generale e gestione amministrativa Il coordinamento del servizio è a cura delle Acli Sede Nazionale. La sede nazionale è responsabile del servizio nei confronti dell Unar, assicura pertanto il coordinamento e le linee di indirizzo metodologico ed operativo dell intero servizio, in stretto raccordo con il Committente e con lo staff del Contact Center Unar. Saranno in capo allo staff nazionale le attività di ricerca e di elaborazione dei prodotti del progetto, così come il programma delle Consensus Conference. Ruolo Coordinatore del Servizio Specialistico integrato per l Unar: Coordinatore attività Regionali e Provinciali: Coordinatore attività di Ricerca: Contatti Stefania Stelzig Tel Romina Puglisi Tel Marco Turri Tel stefania.stelzig@acli.it romina.puglisi@acli.it marco.turri@acli.it

Protocollo di intesa

Protocollo di intesa FONDO SOCIALE EUROPEO OB. 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI NELL

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione

Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione Riconoscimento di credenziali al fine di autorizzare operatori ad operare nei servizi per il lavoro presso

Dettagli

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, via di Novoli 26, sono presenti, per la Regione Toscana. e per Anci Toscana. PREMESSO - che la legge

Dettagli

Anagrafica del progetto

Anagrafica del progetto RA 14020 CA 2/A Anagrafica del progetto Supporto allo sviluppo delle competenze dei funzionari per la revisione organizzativa e funzionale delle Città Metropolitane al fine della loro implementazione -

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale

Dettagli

Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova

Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Provincia di Mantova, 23 marzo 2017 Giuseppe Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee

Dettagli

Comune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia

Comune di Umbertide Direzione Provinciale del Lavoro Asl n.1 Provincia di Perugia POLIZIA PROVINCIALE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Pubblichiamo volentieri a conferma del ruolo multiforme che può assumere oggi la Polizia Provinciale nel contesto dei grandi temi sociali e giuridici,

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

INPS.HERMES.06/12/2007.0029516

INPS.HERMES.06/12/2007.0029516 Pagina 1 di 5 Vai Inizio testo Vai Fine Testo Stampa Chiudi INPS.HERMES.06/12/2007.0029516 Mittente 0064 /Ufficio di Segreteria del Direttore Generale Ufficio Direzione Messaggio N. 029516 del 06/12/2007

Dettagli

2^ GIORNATA della TRASPARENZA ACI

2^ GIORNATA della TRASPARENZA ACI 2010-2011 Lucia Vecere LA GARANZIA DELLA MOBILITA PER ASSICURARE LA SOCIAL INCLUSION PREMESSA: PER FLITARE L ACCESSIBILITA ALLE VARIE FORME DI MOBILITA DEVONO ESSERE RIMOSSE LE BARRIERE SIA FISICHE, SIA

Dettagli

AST onlus - Associazione Sclerosi Tuberosa

AST onlus - Associazione Sclerosi Tuberosa R.AST.A. Rete di Ascolto ST per l inclusione sociale Ascolto, informazione e sostegno per l'inclusione di persone affette da Sclerosi Tuberosa Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche

Dettagli

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI L'anno, il giorno La Regione Toscana TRA E Parti sociali. PREMESSO - Che

Dettagli

Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro

Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro Progetto LABOR: Servizi innovativi per il lavoro Roberto Grillanda Provincia di Torino Genova 16 dicembre 2009 1di 23 Alcuni dati complessivi Valore del progetto: Cofinanziamento: Contributo Province riutilizzatrici:

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di

Dettagli

REGIONE BASILICATA. Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA

REGIONE BASILICATA. Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA REGIONE BASILICATA Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA 2014 2020 Piano annuale di 1. Piano annuale di 1.1. Pianificazione annuale L anno sarà un anno significativo per le attività di

Dettagli

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Il Dirigente Scolastico Domenica DI SORBO TITOLO del PROGETTO VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 Programma Operativo Nazionale Competenze per lo

Dettagli

Dichiarazione di intesa

Dichiarazione di intesa FONDO SOCIALE EUROPEO OB. 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI NELL

Dettagli

PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO

PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO PROGETTO CAPITALE UMANO ORIENTAMENTO PERMANENTE TAVOLO DEL CAPITALE UMANO Sondrio, giovedì 8 ottobre 2015 PIANO D'AZIONE TERRITORIALE VALTELLINA in attuazione del Sistema Regionale dell'orientamento permanente

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

Reti per la promozione dell innovazione. Forum P.A. - Roma Scienza 12 maggio 2006

Reti per la promozione dell innovazione. Forum P.A. - Roma Scienza 12 maggio 2006 Rete Italiana per la Diffusione dell Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle imprese Reti per la promozione dell innovazione Forum P.A. - Roma Scienza 12 maggio 2006 Mauro Mallone Dipartimento

Dettagli

Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna

Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna carta dei servizi Saluto con grande piacere e soddisfazione la pubblicazione di questo strumento indispensabile per il cittadino, veicolo di informazione e comunicazione valido per godere di una visuale

Dettagli

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia

Dettagli

ISTITUZIONI SCOLASTICHE:

ISTITUZIONI SCOLASTICHE: » LA FIGURA DEL REFERENTE DSA NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE:» obiettivi e compiti» Padova, 4 settembre 2013 » -FIGURA DI SISTEMA?» - OTTICA MIDDLE MANAGEMENT?» -PROSPETTIVA LEADERSHIP PER» -PROSPETTIVA

Dettagli

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura Ciclo di incontri sulle politiche del lavoro Scambio di buone pratiche regionali Modelli di integrazione tra pubblico e privato nell erogazione dei servizi per il lavoro Martedì 8 novembre 2016 Santo Romano

Dettagli

PROGETTO SOSTEGNO DONNA

PROGETTO SOSTEGNO DONNA Servizio Sanitario Regionale AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione ( D.P.C.M. 8 aprile 1993) DIREZIONE SANITARIA - Direttore Sanitario: dott.ssa Lucia

Dettagli

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016

Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI MILANO 31 MAGGIO 2016 Fare ricerca, consulenza e formazione all Istituto per la Ricerca Sociale CECILIA GUIDETTI CGUIDETTI@IRSONLINE.IT MILANO 31 MAGGIO 2016 CHE COS È IRS E COSA FA IRS È un istituto di ricerca privato, costituito

Dettagli

S.T.A.R. Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region -

S.T.A.R. Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region - Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region - 12 luglio 2012 DI CHE COSA SI TRATTA Progetto co-finanziato dall Unione Europea Per il miglioramento della statistica sul turismo Per la creazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura

PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Comitato nazionale Albo Gestori Ambientali Libera. Associazioni,

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE ATTI del DIRETTORE GENERALE dell anno 2016 Deliberazione n. 0000296 del 16/03/2016 - Atti U.O. Direzione Strategica Oggetto: UFFICIO QUALITA' E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO, COMITATO VALUTAZIONE SINISTRI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA VISTO

PROTOCOLLO D INTESA VISTO PROTOCOLLO D INTESA TRA La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport con sede in Roma, Via della Stamperia, 8 nella persona del Sottosegretario

Dettagli

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP

DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione

Dettagli

Invalidita civile disabilita lavoro

Invalidita civile disabilita lavoro Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28 marzo 2009 A cura dell Assistente Sociale Dr.ssa Fabrizia Capitani Invalidita civile disabilita lavoro Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE

PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE 2016-2018 Progettazione operativa IV Fase: Formazione PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE Raggruppamento Temporaneo di

Dettagli

Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa

Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa 1) GESTIONE POF SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PROGRAMMAZIONE ATTIVAZIONE PERCORSI, ATTIVITA, PROGETTI VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA, FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO

Dettagli

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly Percorso formativo di accompagnamento III seminario Milano, 25 settembre 2013 Dalla Manifestazione d interesse al

Dettagli

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

Protocollo d intesa. tra

Protocollo d intesa. tra Protocollo d intesa tra Società Expo 2015 Spa, con sede in Milano, Via Rovello 2, codice fiscale e numero iscrizione nel Registro delle imprese di Milano: 06398130960, iscritta nel Repertorio Economico

Dettagli

STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE

STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE ---------------------- Regione Calabria Dipartimento Presidenza Settore Cooperazione Euro-mediterranea e Internazionalizzazione dei Sistemi produttivi

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

Elisabetta Corbucci Regione Umbria Meet Cultura e Tecnologia - Perugia Corso di formazione imprenditoriale Progetto Archimede 1.

Elisabetta Corbucci Regione Umbria Meet Cultura e Tecnologia - Perugia Corso di formazione imprenditoriale Progetto Archimede 1. Elisabetta Corbucci DATI PERSONALI luogo e data di nascita: Perugia 18 febbraio 1963 residenza: Stroncone, Terni ESPERIENZE FORMATIVE 1991 Gepi Spa - Roma Borsa di Studio per Esperti di sviluppo locale

Dettagli

INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre Piano Regionale Prevenzione Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2.

INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre Piano Regionale Prevenzione Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2. INCONTRO ANNUALE SPISAL - MEDICI COMPETENTI Vicenza, 30 novembre 2016 Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 Progetto Regionale SPISAL (Obiettivo 2.7) Ricerca attiva delle neoplasie professionali, mappatura

Dettagli

Avviso 5/2010 Formulario per la presentazione del progetto

Avviso 5/2010 Formulario per la presentazione del progetto Avviso 5/2010 1/16 Avviso 5/2010 Formulario per la presentazione del progetto Dati generali del progetto SOGGETTI COINVOLTI SOGGETTO PROPONENTE: Referente operativo del progetto: Tel fisso: Tel cellulare:

Dettagli

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e

Dettagli

TABELLA C. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9

TABELLA C. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9 TABELLA C RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9 1 TABELLA C: RISORSE GESTIONALI E PROFESSIONALI Servizi e aree funzionali Competenze specifiche Competenze trasversali Responsabile organizzativo

Dettagli

IL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL

IL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL Padova, 15 novembre 2006 IL DISAGIO PSICOLOGICO E LE COSTRITTIVITÀ ORGANIZZATIVE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. STRUMENTI DI LAVORO POSSIBILI. RUOLO DEGLI SPISAL Dr. Marco Renso Coordinatore del progetto regionale

Dettagli

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. C.I.S.A.P. ORIGINALE CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 04 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE TEMATICA: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A N 13 plessi (n 34 sezioni) che saranno indicati successivamente dall Ufficio P.O. Scuola Materna creare una rete di collaborazione

Dettagli

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Un nuovo patto per il Lavoro, la Famiglia, la Società Consigliera di Parità del Veneto Sandra Miotto 31 Maggio 2013 Normativa nazionale Legge 215/2012:

Dettagli

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI CENTRO DI RESPONSABILITÀ ESPONSABILITÀ: STAFF DEL RESPONSABILE ESPONSABILE: DOTT OTT. GIANLUCA CARUSO DEL SINDACO PDM LA CITTÀ INTELLIGENTE Missione SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE INDIRIZZO

Dettagli

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire

PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA Obiettivo Convergenza (FESR)

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA Obiettivo Convergenza (FESR) PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA Obiettivo Convergenza (FESR) 2007-2013 crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA Cos è il PON

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO Operatore accreditato per i Servizi al Lavoro della Regione Piemonte con n. La carta dei Servizi intende descrivere le attività destinate ai cittadini e al mondo delle imprese

Dettagli

IL MONITORAGGIO Loredana Pianta

IL MONITORAGGIO Loredana Pianta IL MONITORAGGIO Loredana Pianta Referente Politiche Giovanili della Provincia di Varese Obiettivo Il Monitoraggio Avere un quadro il più possibile completo degli sportelli regionali: le loro caratteristiche

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Il Progetto Emersì Obiettivi Il Progetto Emersì - Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro

Dettagli

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione

Dettagli

POR SARDEGNA FESR 2007-2013 RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE AL 31.12.2007. Estratto

POR SARDEGNA FESR 2007-2013 RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE AL 31.12.2007. Estratto REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SARDEGNA UNIONE EUROPEA POR SARDEGNA FESR 2007-2013 RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE AL 31.12.2007 Estratto Giugno 2008 5. INFORMAZIONE E PUBBLICITA Nel corso del 2007 è stata

Dettagli

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UNO SPORTELLO INTEGRATO DI SERVIZI A SUPPORTO DELL OCCUPAZIONE DA AFFIDARE ALL AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED I SERVIZI DELLA PROVINCIA

Dettagli

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Animatore digitale d istituto triennio 2016-2019 docente Scafuto Teresa Premessa Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Obiettivi ASIIM. Coordinare enti ed associazioni già operanti sul territorio milanese per sviluppare l occupabilità degli stranieri

Obiettivi ASIIM. Coordinare enti ed associazioni già operanti sul territorio milanese per sviluppare l occupabilità degli stranieri Cos è ASIIM ASIIM è un Associazione senza fini di lucro focalizzata sul sostegno all imprenditorialità immigrata sul territorio di Milano e provincia. In considerazione delle esigenze di supporto e di

Dettagli

GOVERNO CENTRALE. Presenza ai tavoli istituzionali per garantire forza ed efficacia dell azione politica e tecnica

GOVERNO CENTRALE. Presenza ai tavoli istituzionali per garantire forza ed efficacia dell azione politica e tecnica PRESENTAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI al servizio dei propri ASSOCIATI RAPPRESENTANZA Interlocuzione a livello istituzionale nazionale GOVERNO CENTRALE MIBACT MINISTERI, ENTI, INVESTITORI,

Dettagli

Forum Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile

Forum Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile REGIONE CALABRIA POR Calabria FESR 2007-2013 ASSE III AMBIENTE - Linea di intervento 3.5.1.1 LABORATORIO EASW Seminario Europeo di Simulazione Partecipativa EUROPEAN AWARENESS SCENARIO WORKSHOP 1 PROGRAMMA

Dettagli

Boldrini Rossella.

Boldrini Rossella. CURRICULUM VITAE E UROPASS INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Cittadinanza Data di nascita Sesso Boldrini Rossella r.boldrini@usl11.tos.it italiana F /SETTORE PROFESSIONALE

Dettagli

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA

Dettagli

TABELLA C. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9

TABELLA C. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9 TABELLA C RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9 1 TABELLA C: RISORSE GESTIONALI E PROFESSIONALI Servizi e aree funzionali Competenze specifiche Competenze trasversali Responsabile organizzativo

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA LOMBARDIA

PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA LOMBARDIA Direzione Regionale della Lombardia PROTOCOLLO D INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA LOMBARDIA e UNIVERSITÀ COMMERCIALE LUIGI BOCCONI DI MILANO LE PARTI Agenzia delle Entrate Direzione

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Camera di Comercio Italiana del Peru

Camera di Comercio Italiana del Peru Camera di Commercio Italiana del Peru Catalogo dei Servizi Chi siamo La Camera di Commercio Italiana del Perù promuove il commercio, lo scambio economico e culturale tra il Perù e l Italia, fornendo supporto

Dettagli

Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di semplificazione

Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di semplificazione Seminario La delle attività di impresa: novità in tema di Conferenza dei Servizi, SCIA, Modulistica standard Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di Claudia Ilardi L Aquila, 11

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO

SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

IL MODELLO PRISCA ED IL TERRITORIO: OPPORTUNITÀ, CRITICITÀ E SVILUPPI

IL MODELLO PRISCA ED IL TERRITORIO: OPPORTUNITÀ, CRITICITÀ E SVILUPPI IL MODELLO PRISCA ED IL TERRITORIO: OPPORTUNITÀ, CRITICITÀ E SVILUPPI Esperienza del Comune di Trento ing. Silvio Fedrizzi Servizio Ambiente Trento, 2 aprile 2014 GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A TRENTO Il

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE 2016 DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO SVOLTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA. ai sensi del D.Lgs. 231/2001

RELAZIONE ANNUALE 2016 DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO SVOLTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA. ai sensi del D.Lgs. 231/2001 RELAZIONE ANNUALE 2016 DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO SVOLTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA ai sensi del D.Lgs. 231/2001 Bologna, 25 Gennaio 2017 1. Premessa La presente relazione costituisce il reporting periodico

Dettagli

PF Internazionalizzazione, Promozione all estero, Cooperazione allo sviluppo e marchigiani nel mondo. Regione Marche

PF Internazionalizzazione, Promozione all estero, Cooperazione allo sviluppo e marchigiani nel mondo. Regione Marche PF Internazionalizzazione, Promozione all estero, Cooperazione allo sviluppo e marchigiani nel mondo Regione Marche www.cooperazionesviluppo.marche.it La Regione Marche è coinvolta in maniera trasversale

Dettagli

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO REGIONE PUGLIA Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO IMPLEMENTAZIONE DEL MARCHIO REGIONALE E ASSISTENZA TECNICA ALLO SPORTELLO UNICO

Dettagli

Scheda per la redazione del Progetto

Scheda per la redazione del Progetto ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani

Dettagli

Relazione di monitoraggio mensile

Relazione di monitoraggio mensile Relazione di monitoraggio mensile Della Rete Informagiovani del Comune di Napoli effettuata nell ambito dei progetti: Coordinamento e progettazione esecutiva Rete Informagiovani Piano di comunicazione

Dettagli

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Città con un sistema di allarme HHWWS operativo Città ANCONA BARI BOLOGNA BOLZANO BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO

Dettagli

Progetto Finanziato dal Ministero dell Interno

Progetto Finanziato dal Ministero dell Interno Progetto Finanziato dal Ministero dell Interno DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L IMMIGRAZIONE DIREZIONE CENTRALE PER LE POLITICHE DELL IMMIGRAZIONE E DELL ASILO FONDO EUROPEO PER L INTEGRAZIONE DI

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL)

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio V A.T. Como - Settore regionale Ordinamenti e Politiche per gli Studenti Via Pola, 11 20124

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

Relazione di monitoraggio mensile

Relazione di monitoraggio mensile Relazione di monitoraggio mensile Della Rete Informagiovani del Comune di Napoli effettuata nell ambito dei progetti: Coordinamento e progettazione esecutiva Rete Informagiovani Piano di comunicazione

Dettagli

Presentazione del progetto

Presentazione del progetto 1 Presentazione del progetto 1 Iscom Group 2 Premessa 3 Obiettivi 4 Aree Tematiche 5 Programma Operativo 6 I prossimi appuntamenti 2 Iscom Group, nel territorio nazionale Iscom Group è una società che

Dettagli

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali UFFICIO DELLA CONSIGLIERA DI PARITA Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Territoriale del Lavoro di BRESCIA UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Dettagli