Servizio Specialistico Integrato per l emersione e il contrasto delle discriminazioni e del lavoro irregolare delle categorie svantaggiate nelle
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- Elena Conte
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1 Servizio Specialistico Integrato per l emersione e il contrasto delle discriminazioni e del lavoro irregolare delle categorie svantaggiate nelle regioni Obiettivo Convergenza nell ambito dell attuazione del PON GAS e Azioni di sistema FSE Obiettivo Convergenza Asse A Adattabilità Ob. Specifico 1.1 Promuovere un articolata e puntuale conoscenza del mercato del lavoro in ordine ai principali fenomeni emergenti Ob. Specifico 1.3 Favorire una migliore organizzazione, qualità e sicurezza del e sul lavoro
2 Caratteristiche generali del servizio Il Servizio specialistico integrato è finalizzato all emersione e al contrasto (specie in ottica preventiva) del lavoro irregolare e delle conseguenti discriminazioni nei contesti lavorativi delle Regioni Obiettivo Convergenza. Il tema è affrontato, non in termini generici, focalizzando l attenzione sulla popolazione immigrata. Il servizio sarà offerto all UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) e sarà gestito da un RTI composto dalle ACLI come capofila e dalla società Engineering con il ruolo di partner tecnico. Il servizio sarà attivato a partire dal mese di gennaio 2015 e si concluderà nel mese di giugno 2015.
3 ACLI Caratteristiche generali del servizio: Chi siamo e cosa facciamo Committenza UNAR COORDINAMENTO DEL SERVIZIO (attività 6) ACLI Capofila RTI Appaltatrice del servizio ENGINEERING Partner tecnologico DATABASE E REPORTING (attività 2) ATTIVITÀ DI RICERCA (attività 1, 3 e 4) ATTIVITÀ Livello REGIONALE ACLI (attività 5) ATTIVITÀ Livello PROVINCIALE ACLI (attività 5)
4 Obiettivi del Servizio Il servizio, in sintesi, si caratterizza come fortemente integrato all attuale Contact Center e con i seguenti obiettivi specifici: approfondire la conoscenza del fenomeno del lavoro irregolare; analizzare in modo più puntuale, attraverso interviste a testimoni privilegiati e analisi di dati secondari, il fenomeno del lavoro sommerso, con particolare riferimento a territori e settori in cui le stime nazionali evidenziano una concentrazione elevata di lavoratori in nero; contribuire alla sensibilizzazione sul tema del contrasto al lavoro nero ed alla discriminazione di ampi e privilegiati pubblici istituzionali, del mondo imprenditoriale, delle parti sociali, dell associazionismo e del Terzo Settore, attraverso eventi e workshop. Sarà attivata una campagna di comunicazione a livello regionale che interesserà Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.
5 Obiettivi del Servizio fornire un servizio di ascolto, consulenza legale e psicologica ai lavoratori irregolari (sportello di prossimità ACLI) attraverso un modello di intervento, finalizzato al contrasto del lavoro sommerso, basato sul dialogo sociale e che preveda azioni di ricerca, sensibilizzazione e attività di sportello in 6 territori, ovvero Bari, Catania, Catanzaro, Foggia, Napoli, Reggio Calabria; attivare una nuova area del database Contact Center UNAR per la raccolta dei dati in ambito lavoro e presa in carico di segnalazioni di casi riferiti a lavoratori irregolari.
6 Piano di Lavoro: attività ATTIVITÀ 1 - Indagine desk e raccolta buone pratiche ATTIVITÀ 2 - Database e reporting ATTIVITÀ 3 - Materiali informativi ATTIVITÀ 4 - Stime territoriali e settoriali, Linee guida e Consensus conference ATTIVITÀ 5 - Sportelli e attività provinciali/regionali ATTIVITÀ 6 - Coordinamento generale e gestione amministrativa commessa
7 Attività 1 Indagine desk e raccolta buone pratiche La prima attività si compone come segue: 1 2 Indagine desk, dedicata alla raccolta, comparazione e analisi di dati statistici utili a definire i dati aggiornati sul lavoro irregolare e le caratteristiche della condizione occupazionale degli immigrati nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza. Raccolta di esperienze di contrasto al lavoro nero realizzate nelle regioni dell Obiettivo Convergenza. I contesti in cui individuare la presenza di buone pratiche saranno tre: istituzionale, imprenditoriale e del privato sociale. L attività verrà realizzata attraverso una ricerca di buone pratiche su due diversi canali d'indagine: Web e contatti diretti. Quale integrazione di quanto emerso via web, saranno inoltre raccolte le segnalazioni provenienti dagli staff territoriali del servizio e dalla rete dei soggetti coinvolti.
8 Attività 1 Indagine desk e raccolta buone pratiche I 4 settori economici e le rispettive aree geografiche selezionati per l attività di ricerca sono: Regione COMMERCIO COSTRUZIONI AGRICOLTURA SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE Citta Reggio Calabria Catanzaro Napoli Bari Foggia Catania
9 Attività 2 Database e reporting La presente attività sarà curata da Engineering, partner dell RTI. I risultati delle fasi di lavoro di ricerca saranno integrati all interno del sistema informativo UNAR in una sezione dedicata. La sezione dedicata metterà a disposizione di tutti gli utenti due funzioni principali: 1 2 Generazione automatica di report territoriali: gli utenti del database UNAR avranno la possibilità di interrogare i dati raccolti e di ottenere dei report su base provinciale, utili a definire il livello di integrazione lavorativa degli immigrati in un territorio dato, cosi come le iniziative che gli attori locali hanno posto in essere per contrastare il lavoro sommerso. Segnalazione di casi individuali di lavoro sommerso: nell area dedicata sarà altresì possibile segnalare i casi individuali di discriminazione derivante da una situazione lavorativa in nero attuale o pregressa.
10 Attività 3 Materiali informativi Per stimolare l emersione del lavoro irregolare e per sensibilizzare imprenditori e lavoratori sull importanza del rispetto della normativa anti-discriminazione e, in generale, del miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, sarà realizzato e distribuito un dépliant informativo multilingue. Saranno realizzati prodotti specifici per ciascuno dei 4 settori economici e rispettive aree geografiche selezionati per l attività di ricerca precedentemente descritta. Il dépliant informativo verrà distribuito prevalentemente attraverso gli sportelli di prossimità del servizio, oltre che attraverso sportelli di patronato, Acli Colf e circoli Acli.
11 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 1 - Stime Settoriali: Saranno realizzate stime territoriali del sommerso adottando il metodo dei testimoni privilegiati. Tale approccio consiste nella conduzione di interviste a persone che, per posizione professionale ed esperienza, sono in possesso di informazioni significative e hanno una profonda conoscenza sul fenomeno oggetto d'analisi. Tipologie di organizzazioni all interno delle quali saranno scelti i testimoni: Enti locali, Università, Sindacati, Camere di Commercio, Strutture territoriali del Ministero del Lavoro, Centri per l impiego, Sedi locali dell INPS, Guardia di Finanza, Organizzazioni di terzo settore italiane e straniere, Agenzie private per il lavoro, Sedi locali ISTAT/Centri di ricerca.
12 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 2 - Consensus conference: L idea metodologica di questa fase e la trasformazione della restituzione dei risultati della ricerca in un momento di deliberazione pubblica e di elaborazione di proposte concrete. Si intende infatti realizzare 4 Consensus conference, una per ciascuna Regione Obiettivo Convergenza. In generale, le Consensus conference hanno la funzione di avviare un dialogo tra i diversi soggetti impegnati nel contrasto del lavoro sommerso. Oltre alla funzione di dialogo sociale, nell ambito delle Consensus conference saranno condivise anche proposte per migliorare le politiche locali di contrato al lavoro sommerso. Alle quattro Consensus conference saranno invitati rappresentanti delle organizzazioni e istituzioni coinvolte nelle azioni di ricerca realizzate per il repertorio delle buone pratiche e per stimare il lavoro sommerso.
13 Attività 4 Stime territoriali e settoriali, Consensus conference e Linee guida 3 - Linee guida: Le linee guida per l emersione del lavoro sommerso saranno costruite sulla base dei risultati del lavoro di ricerca. Le Linee guida conterranno inoltre le indicazioni emerse dal confronto con le reti territoriali realizzato nel corso delle Consensus conference, raccolte all interno dei 4 consensus document, uno per ciascun incontro regionale.
14 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Al fine di rafforzare ed ampliare le reti territoriali UNAR nelle Regioni Obiettivo Convergenza, valorizzando le attività svolte e quanto appreso negli anni, saranno coinvolti nel servizio 6 presidi territoriali, secondo lo schema seguente: Regione Calabria Campania Puglia Sicilia Citta Reggio Calabria - Catanzaro Napoli Bari - Foggia Catania
15 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello REGIONALE Creazione e animazione di reti territoriali: Ciascun presidio attiverà una rete di soggetti del territorio coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro, assieme alla quale realizzare iniziative di informazione e contrasto al fenomeno del lavoro irregolare. La rete sarà composta da aziende presenti sul territorio, con una particolare attenzione a quelle gestite da cittadini di origine straniera, dalle parti sindacali e dai maggiori stakeholder pubblici, privati e del terzo settore. I soggetti della rete parteciperanno alla ricerca sul mercato del lavoro a livello territoriale, questa attività sarà svolta in collaborazione con lo Staff di Ricercatori che cureranno l indagine desk e le stime territoriali/settoriali (attività 1 e attività 4) Saranno inoltre coinvolti in iniziative di contrasto al lavoro irregolare ed emersione del lavoro nero e nella organizzazione e realizzazione di iniziative di informazione sulle condizioni di lavoro e sulla normativa in materia di salubrità ed igiene dei luoghi di lavoro.
16 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello REGIONALE Organizzazione eventi sul territorio: Ciascun presidio regionale contribuirà all organizzazione di 4 Consensus Conference, in collaborazione con lo staff di Ricerca, e di 4 workshop finali. Nello specifico i 4 Workshop finali hanno l obiettivo di socializzare, a partire dalla rete di attori sociali e stakeholders, i risultati finali delle azioni intraprese e le linee guida di intervento per l emersione e il contrasto del lavoro sommerso. Verrà valutata la possibilità di organizzare i workshop nell ambito di fiere, mostre, aree espositive legate a manifestazioni di grande rilevanza per massimizzare l impatto della fase comunicativa.
17 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Livello REGIONALE: Risorse Umane e Timing 1 referente che dovrà curare la costruzione delle reti di dialogo e di collaborazione per l iniziativa, la comunicazione costante con i suoi componenti per l intera durata del servizio. Egli dovrà collaborare con la sede Nazionale alla realizzazione delle Consensus Conference e dei workshop previsti dal progetto in accordo con il piano di comunicazione Unar. Timing: Gennaio-Giugno 2015
18 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello REGIONALE VOCE COSTO 1 referente per promozione e reti regionali 6.000,00 Workshop finale 2.500,00 Stand 3.500,00 Viaggi dei coordinatori regionali 750,00 TOTALE ,00
19 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello REGIONALE Modalità di richiesta acconto 20% Ai fini dell erogazione del primo acconto dovranno essere inviate alla sede nazionale, entro il 31/01/2015, i seguenti documenti/informazioni: Curriculum Vitae formato europeo risorsa individuata e copia del contratto o ordine di servizio. n. 8 Contatti per il Network territoriale di soggetti coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro Individuazione di almeno 1 evento per la promozione del servizio. N.B: I Curricula delle risorse saranno sottoposti a validazione della committenza.
20 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Raccolta dati e individuazione delle fonti locali: Ciascun presidio contribuirà alla raccolta ed all aggiornamento dei dati sul lavoro irregolare nella propria area territoriale attraverso la raccolta e l analisi dei dati prodotti dai soggetti coinvolti nelle rete. Nell ambito di questa attività sarà svolta anche una attività monitoraggio dei media locali e di rassegna stampa locale. Questa attività sarà svolta in collaborazione con lo Staff di Ricercatori che cureranno l indagine desk e le stime territoriali/settoriali (attività 1 e attività 4)
21 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Informazione e sensibilizzazione: Ciascun presidio realizzerà attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio rivolta ai soggetti coinvolti a vario titolo nel mondo del lavoro. In particolare attraverso i soggetti della rete territoriale ed i soggetti del sistema ACLI, sarà possibile veicolare il materiale informativo, in modo mirato ai lavoratori di origine straniera, alle famiglie (datori di lavoro nell ambito dei servizi di cura alla persona), agli imprenditori, agli operatori delle istituzioni locali e alle strutture dedicate all imprenditorialità.
22 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Attività Livello PROVINCIALE Sportello di prossimità: Ciascun presidio attiverà uno sportello di assistenza di prossimità in materia di discriminazione nel mondo del lavoro integrato al Contact Center. Lo sportello svolgerà un servizio di ascolto e consulenza alle vittime di discriminazione sul lavoro ed ai lavoratori in nero, offrendo loro, ove necessario, e quindi anche in modalità itinerante, assistenza psicologica e/o legale attraverso l ausilio di mediatori specializzati.
23 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Livello PROVINCIALE: Risorse Umane, sede e Timing 1 o 2 Operatore/i sportello di prossimità: si occuperanno di interfacciare l utenza allo sportello, ma soprattutto organizzeranno contesti informativi e promozionali capaci di intercettare i lavoratori irregolari e gli imprenditori per un attività informativa mirata. Richiesta una competenza sulla tematica specifica del lavoro sommerso, preferibilmente esperienze in attività di ricerca, una buona competenza comunicativa. Impegno 25 ore settimanali. 2 Mediatori specializzati: 1 con competenza giuridica, 1 con competenza Psicologica. Profilo ad elevata specializzazione giuridica e/o psicologica, interverrà, su richiesta dell operatore di sportello, nei casi di maggiore complessità per la consulenza alla vittima e azioni per la sua tutela. 1 sede per lo sportello di prossimità: dovranno essere comunicati ed esposti gli orari di apertura, la sede dovrà essere accessibile ai disabili e in regola con la normativa sull accessibilità Timing: Gennaio-Giugno 2015
24 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello PROVINCIALE VOCE COSTO 1/2 operatore/i sportello e attività provinciali (25 h settimanali totali) 9.000,00 Spese di funzionamento antenne territoriali 1.000,00 Viaggi dei coordinatori provinciali 625,00 Mediatore giuridico a chiamata 700,00 Mediatore psicologo a chiamata 700,00 TOTALE ,00
25 Attività 5 Sportelli e attività provinciali/regionali Budget Livello PROVINCIALE Modalità di richiesta acconto 20% Ai fini dell erogazione del primo acconto dovranno essere inviate alla sede nazionale, entro il 31/01/2015, i seguenti documenti/informazioni: Curriculum Vitae formato europeo risorse individuate e copia dei contratti e/o ordini di servizio. Indirizzo, recapito telefonico e orari dello sportello di prossimità previsto dal servizio. n. 5 Contatti di soggetti coinvolti a diverso titolo nel mondo del lavoro per le attività di informazione e sensibilizzazione (es. lavoratori di origine straniera, ai datori di lavoro nell ambito dei servizi di cura alla persona, agli imprenditori, agli operatori delle istituzioni locali e alle strutture dedicate all imprenditorialità) Individuazione di almeno 1 evento per la promozione del servizio. N.B: I Curricula delle risorse saranno sottoposti a validazione della committenza.
26 Attività 6 Coordinamento generale e gestione amministrativa Il coordinamento del servizio è a cura delle Acli Sede Nazionale. La sede nazionale è responsabile del servizio nei confronti dell Unar, assicura pertanto il coordinamento e le linee di indirizzo metodologico ed operativo dell intero servizio, in stretto raccordo con il Committente e con lo staff del Contact Center Unar. Saranno in capo allo staff nazionale le attività di ricerca e di elaborazione dei prodotti del progetto, così come il programma delle Consensus Conference. Ruolo Coordinatore del Servizio Specialistico integrato per l Unar: Coordinatore attività Regionali e Provinciali: Coordinatore attività di Ricerca: Contatti Stefania Stelzig Tel Romina Puglisi Tel Marco Turri Tel stefania.stelzig@acli.it romina.puglisi@acli.it marco.turri@acli.it
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