SCUOLA DELL INFANZIA S.MARGHERITA (CADREZZATE P.zza Davi 206)

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1 SCUOLA DELL INFANZIA S.MARGHERITA (CADREZZATE P.zza Davi 206)

2 CHI SIAMO bambini 4 docenti Tel.0331/ amministrazione Fax.0331/953753

3 DOVE LAVORIAMO ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE La scuola dell infanzia S.Margherita è una scuola autonoma gestita da un amministrazione composta da: un Presidente, un Vice Presidente, dei Consiglieri, un rappresentante dei genitori e un segretario. Nel suo interno operano quattro docenti qualificate, delle quali una ha la funzione di Coordinatrice, una cuoca e un inserviente. La scuola è stata oggetto di un ampliamento, per cui può offrire una sede ancora più accogliente per i bambini che la frequentano, divisi nelle tre sezioni. Essa è situata in un piccolo paese sulle rive del lago di Monate, che confina con Osmate e con Ispra. I genitori cadrezzatesi sono in prevalenza operai ed artigiani. L attività produttiva avviene nell ambito di industrie meccaniche o nel settore terziario. Generalmente lavorano entrambi i genitori, i quali trascorrono gran parte della loro giornata lontani dalla propria abitazione affidando i figli alla custodia dei nonni paterni o materni o a quella di una baby-sitter. La famiglia è nucleare e nella maggioranza parte dei casi è composta da figli unici. Le abitazioni sono spesso uni-o bifamiliari e quasi tutte di proprietà. In questo paese esiste una scuola elementare statale che, con la scuola materna, fa capo all Istituto Comprensivo di Angera. La scuola, al fine di soddisfare le esigenze di questo particolare contesto sociale, si presta ad accogliere ed educare i bambini in stretta collaborazione con le stesse famiglie. AGENZIE CULTURALI EXTRASCOLASTICHE L Oratorio S.Luigi Gonzaga, mette a disposizione l ampio palcoscenico per spettacoli teatrali e manifestazioni varie. Biblioteca di Cadrezzate L Associazione Sportiva Cadrezzatese. L Associazione Ciclistica Cadrezzatese L Associazione Combattenti e Reduci. L Associazione Terza Età. L Associazione Pesca Sportiva. La Pro-Loco di Cadrezzate, operante nel settore socio-culturale. Sul suo territorio è presente, da diversi anni, il Centro Comune di Ricerca di Ispra che ha portato in paese famiglie straniere comunitarie. Negli ultimi anni si è avuto anche la presenza di famiglie extracomunitarie.

4 PROBLEMATICHE EDUCATIVE La nostra piccola comunità risente del fatto che spesso le famiglie delegano alle istituzioni educative, quali scuola ed oratorio, la propria responsabilità educativa, scordando invece che, la famiglia, rappresenta la prima e la più importante realtà in seno alla quale il bambino costruisce la propria personalità. FINALITÀ E OBIETTIVI FONDAMENTALI (Dalle Indicazioni per il Curricolo nelle scuole dell infanzia) La scuola dell infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e della cittadinanza. Sviluppare l identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. Sviluppare l autonomia comporta l acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e l esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l espressione del proprio pensiero, l attenzione al punto di vista dell altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

5 I CAMPI DI ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell approccio globale che caratterizza la scuola dell infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario. Il sé e l altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce

6 il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l uso di attrezzi e il rispetto di regole, all interno della scuola e all aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici ); sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione e l analisi di opere d arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa la padronanza d uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell esprimere e comunicare agli altri le proprie

7 emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze

8 CONTENUTI Per offrire una molteplicità di attività coordinate tra loro e per non frammentare le proprietà educative didattiche s individueranno contenuti che, investendo trasversalmente i campi di esperienze, permetteranno apprendimenti circolari. I contenuti saranno riferiti ad ambienti di vita, a spazi fantastici e ad aspetti ludici. Essi si caleranno nella realtà scuola e terranno conto sia degli interessi/bisogni dei bambini che delle competenze del team docenti. METODOLOGIA Per il raggiungimento degli obiettivi generali, la scuola dell infanzia opera intenzionalmente e programmaticamente richiedendo un organizzazione didattica, intesa come predisposizione di un accogliente e motivante ambiente di vita, che favorisce un articolazione delle attività. La scuola dell infanzia si connota metodologicamente con: La valorizzazione del gioco L esplorazione e la ricerca La vita di relazione La mediazione didattica L utilizzazione dell osservazione della progettazione, della verifica e della documentazione CONTINUITÀ EDUCATIVA Per consentire al bambino di cinque anni un passaggio morbido alla scuola elementare si concordano con le insegnanti degli interventi educativi, che permettono di praticare scambi di informazioni e di esperienze. Gli incontri e le esperienze sono preparati da precedenti momenti di raccordo con le altre scuole dell infanzia, presso l Istituto Comprensivo di Angera. SCUOLA DELL INFANZIA S.MARGHERITA 1 ingresso alunni 7:30/8:30 pre-scuola 2 ingresso alunni 8:30/9:00 1 uscita alunni 15:45/16:00 2 uscita alunni 16:45/17:45 post-scuola

9 ORARIO di SERVIZIO dei DOCENTI Per gli insegnanti di scuola dell infanzia l orario di insegnamento è di 35 ore settimanali, distribuite in 5 giorni settimanali. L insegnante Realini Raffaella ha conseguito l abilitazione statale nel corso dell anno scolastico 1999/2000 presso la Direzione Didattica di Mornago (VARESE). L insegnante Luisetti Maria che ha conseguito la laurea triennale in scienze dell educazione, all Università cattolica di Milano il 23/02/2007 e la laurea specialistica in consulenza pedagogica per disabilità e marginalità il 18/02/2009. Le insegnanti Miglierina Lucia, Galasio Michela e Fanchini Susanna con l articolo 1, comma 4-bis della legge 10 marzo 2000 e avendo conseguito il diploma entro l a.s 2001/2002 sono state esonerate dall abilitazione, in quanto il diploma conseguito assume valore abilitante. Durante l anno scolastico, le insegnanti frequentano i corsi di aggiornamento autorizzati dal Provveditorato agli Studi di Varese. MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA MATERNA 3 sezioni: composte da bambini di etá eterogenea. Occasioni di intersezioni differenziate per fasce di età. Attivitá di laboratorio Acquaticità Attività ricorrenti di vita quotidiana che rivestono un importante ruolo, in quanto il bambino sviluppa in questo contesto la sua autonomia e potenzia le proprie abilità. Strutturazione di spazi scolastici predisposti, al fine di facilitare l incontro di ogni bambino con persone, oggetti e l ambiente. Scansione dei tempi, determinata in modo d salvaguardare il benessere psicofisico del bambino. Spazio esterno: giardino attrezzato di giochi didattici e di sabbiaio. Sussidi didattici di uso quotidiano. Attrezzature varie: televisione, computer, fotocopiatrice, impianto stereo, proiettore, piccola biblioteca, materiale psicomotorio. Si informa, in relazione alla presenza di bambini stranieri, che l insegnamento della Religione Cattolica non sarà ostacolato. I bambini portatori di handicap saranno integrati all interno della scuola attuando specifiche ed adeguate modalità operative.

10 VERIFICA E VALUTAZIONE NELLE SCUOLE MATERNE Il momento di verifica è effettuato vivendo quotidianamente accanto al bambino. La verifica tra le insegnanti viene effettuata alla fine di ogni mese. PROGETTI PROGRAMMATI PER L ANNO SCOLASTICO 2012/2013: PROGETTO TRA SOGNO E REALTÀ: NEL REGNO DI OZ Per l anno scolastico 2012/2013, le insegnanti hanno scelto di sviluppare la programmazione annuale utilizzando la fiaba Il mago di Oz di L. Frank Baum, come sfondo integratore, sempre più consapevoli che le fiabe nella loro dimensione fantastica, sociale e naturale sono per i bambini un contenitore privilegiato di conoscenza, una specie di vademecum per capire la differenza tra il bene ed il male e per apprendere i valori universali come l amore ed il rispetto per gli altri. Nel romanzo emergono l intenzionalità e il rigore scientifico, elementi essenziali del processo educativo. Quando Dorothy decide di intraprendere il viaggio, assume un ruolo attivo, intenzionale in quanto si esprime come Persona, con il suo carattere, i suoi modi di fare, con il suo sistema valoriale; variabili che l attivismo ha fatto proprie, perché influiscono nel rapporto con l educatore e sull esito del processo educativo. Il rigore scientifico è simboleggiato dal sentiero giallo: Dorothy non si incammina in una strada di campagna ma segue una via ben precisa, così come il processo educativo, per quanto sia influenzato dalle variabili sopra citate (carattere, contesto, situazioni personali) segue comunque delle regole ben precise. Nel suo percorso Dorothy incontra lo spaventapasseri a cui manca il cervello, l uomo di latta a cui manca il cuore ed il leone a cui manca il coraggio. Tutti e quattro sono coscienti di avere delle carenze e si avviano dal Mago di Oz. Lo spaventapasseri, l uomo di latta e il leone, simboleggiano le diverse aree di intervento educativo: l area cognitiva, l area affettiva e l area valoriale, dimensioni di cui si compone la Persona nella sua interezza ed ognuna di questa è educabile. Al termine di varie prove, il Mago fa riflettere i quattro amici: per superare tutte le prove hanno fatto affidamento sulle loro capacità, quindi li invita a cercare dentro di sé, e non fuori, ciò di cui necessitano. Qui emerge quel significato iniziale del termine educazione inteso come educare, tirar fuori. Il Mago non crea niente!attraverso le varie prove a cui sottopone i quattro amici, osservandoli da lontano e intervenendo dove possibile, permette loro di sviluppare le capacità che già posseggono e di acquisire gli strumenti per continuare a fare da soli. Il fine ultimo di ogni percorso educativo è lo sviluppo dell autonomia di ogni singolo alunno, autonomia indispensabile per affrontare con fiducia le innumerevoli e variegate esperienze della vita.

11 PROGETTO I.R.C. Ogni anno viene proposto dalle insegnanti un progetto religioso che avvicini con creatività e semplicità i bambini alla religione cattolica. In tutte le sezioni vengono affrontati i momenti più importanti dell anno liturgico (Natale e Pasqua) inoltre vengono proposti ai bambini diversi temi, scelti dalle insegnanti, secondo l età e le esigenze dei bambini. Il progetto ha come finalità di suscitare curiosità e meraviglia nei confronti del mondo che circonda il bambino, e portarlo a riconoscere che esso è un dono di Dio. PROGETTO TEATRO Il teatro è un formidabile mezzo d espressione, infatti il bambino, tramite l esperienza teatrale, da un lato prende coscienza di sé, dall altro si manifesta al prossimo e quindi ha la possibilità di sviluppare armoniosamente la sua personalità. Il laboratorio dedicato ai bambini, farà percorrere una strada dalla triplica valenza: ludica, pedagogica ed espressiva sia a livello corporale, vocale che manuale. Il lavoro con i bambini risulterà un contributo all arricchimento educativo del tirar fuori, del fare con gli altri dove scoprire il rispetto del sé e del prossimo. Possiamo distinguere quattro sfere principali nelle quali avviene lo sviluppo del bambino: 1. La sfera fisica perché il Teatro è attività fisica; movimento; gioco; stimolazione dei cinque sensi. 2. La sfera cognitiva perché il Teatro è curiosità; scoperta; esplorazione; ricerca; invenzione e creazione; confronto tra esperienze diverse; elaborazione e ragionamento, deduzione; immaginazione e creatività; gioco; comunicazione. 3. La sfera affettiva perché il Teatro è ascolto; comprensione; affetto; fiducia; allegria; relazione e comunicazione; autonomia; espressione e creatività; sicurezza e stabilità. 4. La sfera sociale perché il Teatro può e deve essere per il bambino, contatto con gli altri e relazione; partecipazione; confronto; integrazione, cooperazione; competizione; comunicazione, gioco; rispetto ed accettazione degli altri; rispetto di regole collettive; autonomia; emulazione e soprattutto educazione. Il laboratorio teatrale interverrà in tutti questi aspetti PROGETTO PSICOMOTRICITÀ È un progetto di attività di gioco per tutte le fasce d'età, che accompagna il bambino nel suo processo di crescita motoria, affettiva, espressiva. L uso durante il gioco di vari materiali morbidi e arti espressivi quali la danza, la musica, il disegno ed il modellaggio, favoriscono lo sblocco delle tensioni favorendo così una maggior capacità di relazionarsi con il mondo, affinire pre-requisiti per

12 l apprendimento letto-scrittura. In una realtà culturale e linguistica eterogenea, quale la nostra scuola, l intervento di pscicomotricità si pone come anello di congiunzione tra ciò che può essere espresso attraverso il linguaggio verbale e la realtà più interiore. Il linguaggio corporeo non necessita di traduzione, è un linguaggio universale. È un momento educativo ma anche preventivo per tutti i momenti difficili tipici della crescita. LABORATORI luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento che coniuga conoscenze e abilità in compiti significativi per i bambini in una dimensione operativa ed applicativa Si tratta di itinerari tematici integrati con le altre modalità, cosí da rendere il processo stesso completo, personalizzato ed adeguato alle età ed alle esigenze del singolo bambino. IMPEGNI DELLE DOCENTI Le docenti organizzeranno all inizio, durante e alla fine dell anno scolastico riunioni con i genitori e partecipano ai corsi formativi. RISORSE ECONOMICHE L Ente è sostenuto economicamente, oltre al contributo Ministeriale, dal Comune di Cadrezzate, di Osmate e dalla Regione Lombardia. Cadrezzate, settembre 2012

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