NELLE SCUOLE: La formazione, l aggiornamento e la gestione del GRUPPO EMERGENZE
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- Alessandro Gioia
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1 INONTRO TENIO LA GESTIONE EMERGENZE NELLE SUOLE: La formazione, l aggiornamento e la gestione del GRUPPO EMERGENZE Reggio Emilia - Sala Galloni 16 novembre PROGRAMMA 9,00-9,30 9,30-9,45 registrazione partecipanti saluto del direttore del DSP di RE dott. Mauro Grossi 9,45-10,15 Tdp per ind Daniele Orsini DSP RE i - le responsabilità dell istituto scolastico tra ente proprietario e dirigente scolastico - la verifica della formazione del Gruppo Emergenze - la formazione del GE e l aggiornamento 10,15-10,30 - visione del video: la prova di evacuazione del polo di via Makallè a Reggio Emilia 10,30-11,30 Ing. Salvatore Demma VVF RE - la VRI nelle scuole: no. di occupanti e altri aspetti (disabilità, contesto edilizio, promiscuità con altre attività.) - la gestione emergenze con un numero congruo di addetti - le prove di evacuazione con scenari ragionati 11,30-12,30 - domande e risposte 2 1
2 SUOLA: NORME tecniche APPLIABILI D.M. 18/02/1975 D.M. 26/08/1992 norme tecniche edilizia scolastica - stabilità edifici - sicurezza impianti (uso e gestione) - agenti atmosferici - difesa fulmini - difesa incendi (rimanda a norme tecniche) norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica (è una RTV=regola tecnica verticale) L.23 11/01/1996 norme per l edilizia scolastica - competenze enti locali (comune e provincia) irc P954/ /05/1996 chiarimenti porte aule didattica ed esercitazioni irc P2244/4122 chiarimenti e deroghe punti 5.0 e /01/1196 irc P96/ /02/1998 scuole e locali di vendita > 400 mq 3 D.M. 26/08/1992 art. 12 ASPETTI GESTIONALI Registro degli interventi e controlli periodici, efficienza impianti elettrici Ill. sicurezza - Presidi antincendio Dispositivi sicurezza (rilevazione fumi, gas, pulsanti ) Aree a rischio specifico e limitazione carichi incendio Piano di emergenza e prove evacuazione almeno due volte nel corso dell anno scolastico Vie uscita costantemente sgombre Verificare efficienza sistemi apertura porte prima dell inizio lezioni Intercettazione centralizzata combustibili al termine attività didattica Archivi e depositi con corridoi e passaggi minimo 90 cm Scaffalature con minimo 60 cm da intradosso soffitto 4 2
3 hi ha in carico l attività scolastica? Edifici scolastici Dirigente scolastico Proprietà dell immobile hi è responsabile per l ottenimento e il mantenimento del ertificato di Prevenzione Incendi? hi deve effettuare la richiesta di verifica periodica degli impianti elettrici? hi deve effettuare la denuncia degli impianti di riscaldamento? A quale soggetto l ente verificatore deve chiedere gli adeguamenti ed eventualmente contestare il non adempimento? 5 Indirizzi applicativi regionali- aggiornati nel
4 Parere DSP / prassi in RER E parere di questo dipartimento che per gli edifici scolastici pubblici la richiesta e l ottenimento del certificato di prevenzione incendi e la verifica periodica degli impianti elettrici sia responsabilità dell ente proprietario in quanto anche soggetto responsabile (e con potere di spesa) della manutenzione ordinaria e straordinaria dell impianto. Il dirigente scolastico (datore di lavoro) è responsabile dell accertamento della avvenuto ottenimento del PI (o delle verifiche periodiche ove prescritte) e del rispetto di eventuali limitazioni d uso a favore della sicurezza imposte dai verbalizzanti. Il dirigente si troverà nella necessità d intervenire con azioni (eventuale chiusura dell edificio o altri interventi) solo se non dovesse ricevere le risultanze del verbale e/o PI 7 Decreto Ministeriale 10/03/98 E attuazione di art. 46 c.4 D.Lgs. 81/08 Si applica ai Luoghi di Lavoro Presuppone una VALUTAZIONE del RISHIO INENDIO - la data di effettuazione della valutazione; - individuazione di ogni centro di pericolo - individuazione persone e lavoratori esposti a rischio - valutazione rischio residuo pericoli identificati; - le conclusioni derivanti dalla valutazione OVVERO: LASSIFIAZIONE DEL RISHIO (scala semiquantitativa) a) livello di rischio elevato; b) livello di rischio medio; c) livello di rischio basso. 8 4
5 classificazione rischi all.to IX 9.2 LUOGHI DI LAVORO A RISHIO DI INENDIO ELEVATO Si intendono a rischio di incendio elevato i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui: - per presenza di sostanze altamente infiammabili e/o per le condizioni locali e/o di esercizio sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme, ovvero non è possibile la classificazione come luogo a rischio di incendio basso o medio. Tali luoghi comprendono: - aree dove i processi lavorativi comportano l'utilizzo di sostanze altamente infiammabili (p.e. impianti di verniciatura), o di fiamme libere, o la produzione di notevole calore in presenza di materiali combustibili; - aree dove c'è deposito o manipolazione di sostanze chimiche che possono, in determinate circostanze, produrre reazioni esotermiche, emanare gas o vapori infiammabili, o reagire con altre sostanze combustibili; aree dove vengono depositate o manipolate sostanze esplosive o altamente infiammabili; - aree dove c'è una notevole quantità di materiali combustibili che sono facilmente incendiabili; - edifici interamente realizzati con strutture in legno. 9 classificazione rischi all.to IX 9.2 LUOGHI DI LAVORO A RISHIO DI INENDIO ELEVATO a) direttiva seveso (rischio incidente rilevante); b) fabbriche e depositi di esplosivi; c) centrali termoelettriche; d) impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili; e) impianti e laboratori nucleari; f) depositi combustibile superficie > m 2 g) attività commerciali > m 2 ; h) scali aeroportuali, stazioni ferroviarie > 5000 m 2 e metropolitane; i) alberghi con oltre 200 posti letto; l) ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani; m) scuole di ogni ordine e grado > 1000 persone; n) uffici > 1000 dipendenti; o) cantieri in sotterraneo lunghezza > 50 m; p) cantieri ove si impiegano esplosivi. 10 5
6 classificazione rischi all.to IX 9.3 LUOGHI DI LAVORO A RISHIO DI INENDIO MEDIO Si intendono a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze infiammabili c/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata. Si riportano in allegato IX, esempi di luoghi di lavoro a rischio di incendio medio. ELENO NON ESAUSTIVO: a) luoghi di lavoro compresi nell'allegato al D.M. 16/2/1982 e nelle tabelle A e B annesse al D.P.R. 689/59, con esclusione delle attività considerate a rischio elevato; (essenzialmente tutte le attività soggette a.p.i.) b) i cantieri temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all'aperto 11 classificazione rischi all.to IX 9.4 LUOGHI DI LAVORO A RISHIO DI INENDIO BASSO Si intendono a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata 12 6
7 DM 26/08/ DM 10/03/1998 DPR 151/11 LETTURA ARITIA LASSIFIAZIONE pers. tipo 0 DPR 151 A VRI valutazione rischio incendio (dm 10/03/98) BASSO ORSO G.E. (dm 10/03/98) 4 ORE pers. tipo 1 A(<150) MEDIO 8 ORE pers. tipo 2 B(>150) MEDIO 8 ORE+esame pers. tipo 3 MEDIO 8 ORE+esame pers. tipo 4 < 1000 MEDIO > 1000 ELEVATO 8 ORE+esame 16ORE+esame > 1200 pers. tipo 5 ELEVATO 16ORE+esame 13 INDIRIZZO PER LA PROVINIA di RE p.to 1 tab.1 LASSIFIAZIONE pers. tipo 0 DPR 151 VRI valutazione rischio incendio BASSO ORSO G.E. (dm 10/03/98) 4 ORE pers. tipo 1 asili nido pers. tipo 2 A(<150) B(>150) BASSO MEDIO MEDIO 4 ORE 8 ORE 8 ORE+esame pers. tipo 3 MEDIO 8 ORE+esame pers. tipo 4 ELEVATO 16ORE+esame > 1200 pers. tipo 5 ELEVATO 16ORE+esame La tabella NON è la VALUTAZIONE del RISHIO!!! 14 7
8 La designazione della squadra antincendio deve essere effettiva e non solo formale ; addetti antincendio ignari del ruolo assegnato e non formati: ass. Pen., Sez. III, 13 settembre 2005 n Incendio in un hotel con 350 posti letto e centinaia di clienti ospitati provoca la morte di tre persone: piano di emergenza disatteso perché la notte in cui accaddero i fatti non era in servizio alcuno dei componenti della squadra di emergenza, bensì solo il portiere ed un facchino. ass. Pen., Sez. IV, 6 giugno 2011 n Mancata informazione ai lavoratori sulle procedure di emergenza, mancata formazione degli addetti antincendio e mancata elaborazione del documento di valutazione del rischio incendio: ass. Pen. Sez. III, 30 settembre 2015 n Gruppo Emergenze: PROBLEMI EMERSI Le problematiche di copertura a inizio anno scolastico e del turnover insegnanti e ATA Le problematiche di aggiornamento di personale con livello formazione inferiore (basso rischio aggiornamento a medio) (medio rischio aggiornamento elevato Le problematiche di copertura GE turni/ferie/malattie e tutti i periodi di apertura della scuola Le simulazioni significative di scenari d emergenza Le problematiche con le società sportive (scambio di informazioni) 8
9 All.to IX - Formazione rischio basso 4 ore 1) L INENDIO E LA PREVENZIONE INENDI (1 ora) - Principi della combustione - Prodotti della combustione - sostanze estinguenti in relazione al tipo d incendio - Effetti dell incendio sull uomo - Divieti e limitazioni di esercizio - Misure comportamentali 2) PROTEZIONE ANTINENDIO E PROEDURE DA ADOTTARE IN ASO DI INENDIO (1 ora) - Le principali misure di protezione contro gli incendi - Procedure per l evacuazione - hiamata dei soccorsi 3) ESERITAZIONI PRATIHE (2 ore) - Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi - Esercitazioni sull uso degli estintori portatili tramite audiovisivi e/o esercitazione pratica All.to IX - Formazione rischio medio 8 ore 1) L INENDIO E LA PREVENZIONE INENDI (2 ore) - Principi sulla combustione e l incendio - Le sostanze estinguenti - Triangolo della combustione - Le principali cause d incendio - Rischi alle persone in caso d incendio - Principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi 2) PROTEZIONE ANTINENDIO E PROEDURE DA ADOTTARE IN ASO DI INENDIO (3 ore) - Le principali misure di protezione contro gli incendi - Vie di esodo - Procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme - Procedure per l evacuazione - Rapporti con i Vigili del Fuoco - Attrezzature ed impianti di estinzione - Sistemi di allarme - Segnaletica di sicurezza - Illuminazione di emergenza 3) ESERITAZIONI PRATIHE (3 ore) - Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi - Presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale - Esercitazioni sull uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idr 9
10 All.to IX - Formazione rischio elevato 16 ore 1) L'INENDIO E LA PREVENZIONE INENDI (4 ORE) - Principi sulla combustione; - le principali cause di incendio in relazione allo specifico ambiente di lavoro; - le sostanze estinguenti; - i rischi alle persone ed all'ambiente; - specifiche misure di prevenzione incendi; accorgimenti comportamentali per prevenire gli incendi; - l'importanza del controllo degli ambienti di lavoro; - l'importanza delle verifiche e delle manutenzioni sui presidi antincendio. 2) LA PROTEZIONE ANTINENDIO (4 ORE) - Misure di protezione passiva; - vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti; - attrezzature ed impianti di estinzione; - sistemi di allarme; - segnaletica di sicurezza; - impianti elettrici di sicurezza; - illuminazione di sicurezza. 3) PROEDURE DA ADOTTARE IN ASO DI INENDIO (4 ORE) - Procedure da adottare quando si scopre un incendio; - procedure da adottare in caso di allarme; - modalità di evacuazione; - modalità di chiamata dei servizi di soccorso; - collaborazione con i vigili del fuoco in caso di intervento; - esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali-operative 4) ESERITAZIONI PRATIHE (4 ORE) - Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento; - presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute. etc.); - esercitazioni sull'uso delle attrezzature di spegnimento e di protezione individuale. Formazione (secondo DM 10/03/98) p.to 2 Può essere fatta dai VVF o da personale esperto individuato da resp. Attività Può essere acquistata sul MEPA È giustificabile fuori dal MEPA se: Importo < euro, oppure Motivazione tecnica imprescindibile E sensato avere una o più Scuola polo : riunisce esigenze di formazione di istituti territorialmente adiacenti e acquista formazione (sotto il limite d importo MEPA) 10
11 Formazione RISHIO ELEVATO (16 ore) p.to 4 8 ore in FAD onvenzione MIUR Min Interno (2001) D trasporto di piattaforma UNI MORE In attesa della trasposizione su piattaforma la formazione può essere erogata in presenza da un insegnante esperto della scuola, utilizzando i contenuti del D Rilascio di attestato da parte di dirigente scolastico propedeutico a 8 ore di Formazione e addestramento, in presenza, erogata dai VVF ATTESTATO IDONEITA TENIA - p.to 3 I lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione emergenze (sopra i limiti in tabella 1) devono conseguire l attestato d idoneità tecnica Esame deve essere fatto presso VVF Art. 6 c.3 del DM 10/03/1998 Art. 3 Legge 609 del 28/11/1996 Non è acquistabile su MEPA E differente per rischio medio e elevato 11
12 Aggiornamento del Gruppo Emergenze ircolare Min Int. Dip. VV.F. prot del 23/02/ ore = rischio elevato 5 ore = rischio medio 1 ora principi combustione, sostanze estinguenti, effetti incendio, misure comportamentali 1 ora misure antincendio, evacuazione, chiamata soccorsi 3 ore esercitazioni pratiche, estintori e naspi 2 ore = rischio basso Periodicità 3 anni Dip. VV.F. DIR-EMI. Registro Ufficiale U PROVE PRATIHE come farle? Acquisto presso MEPA (uso estintore) oppure Formatore locale giustificando scelta tecnicoeconomica? Presso un plesso scolastico Estintori: li sganciamo dal supporto, il peso. Ecc. operta antifiamma Naspi: srotoliamo, tiriamo acqua in giardino Idranti a parete: lanciamo manichetta, tiriamo acqua Idranti soprassuolo: idem Illuminazione emergenza, impianto rilevazione, allarme Sezionamento fonti energia (ENEL, GAS,. Ecc) 12
13 PROVE PRATIHE Pulsanti di allarme e segnalazione: Dove sono, significati e dove agiscono, dove suona ome si rompe il vetro ome si fa reset e tacitazione Porte tagliafuoco: magneti, zeppe e tenute Simulazione di prova evacuazione di 1 livello hiamata e accoglienza squadre esterne Es. ome si apre il cancello in assenza di energia Discussione e verifica di spazi e modalità di gestione genitori in caso di terremoto GE: UPGRADE da MEDIO a ELEVATO p.to 5 8 ore già eseguite Attestato di partecipazione propedeutico a 8 ore di Formazione e addestramento, in presenza, erogata dai VVF Successivo esame per ATTESTATO di IDONEITA TENIA rischio ELEVATO Anche chi ha ATTESTATO IDONEITA rischio MEDIO deve rifare esame 13
14 GESTIONE DELL ATTIVITÀ e PROEDURE DI EVAUAZIONE L esperienza del polo di via MAKALLE (VIDEO) 14
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