PARAMETRI VITALI. Sono quei valori che rappresentano la funzionalità dell organismo e quindi esprimono le condizioni generali della persona.

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1 PARAMETRI VITALI

2 PARAMETRI VITALI Sono quei valori che rappresentano la funzionalità dell organismo e quindi esprimono le condizioni generali della persona. La rilevazione dei parametri vitali è un abilità indispensabile, che l operatore socio-sanitario deve possedere, al fine di individuare ed evitare situazioni a rischio. Stato di coscienza Funzionalità respiratoria Funzionalità cardiocircolatoria Glicemia

3 STATO DI COSCENZA Lo stato di coscienza è la capacità di una persona di rendersi conto di se stesso e dell ambiente che lo circonda, dello spazio temporale, di percepire e rispondere agli stimoli esterni, è variabile dallo stato di veglia allo stato di coma. Il primo passo nel soccorso di una persona apparentemente senza vita consiste nel valutarne lo stato di coscienza: chiamare ad alta voce la persona scuoterla delicatamente

4 VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA Chiamando e scuotendo il paziente sulle spalle Il metodo A.V.P.U. aiuta a riconoscere lo stato di coscienza: A alert: sveglio cosciente e reattivo; V verbal: risponde agli stimoli verbali; P pain: risponde agli stimoli dolorosi; U unresponsive: non risponde

5 VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA G.C.S. (Glasgow Coma Scale)

6 VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA Valutazione del punteggio: Il punteggio totale è dato dalla sommatoria delle tre risposte (15 = punteggio massimo 3= punteggio minimo

7 FUNZIONALITA RESPIRATORIA Il respiro avviene automaticamente per azione involontaria dell apparato nervoso; in parte e solo momentaneamente può essere modificato dalla volontà. Gli atti respiratori si susseguono regolarmente, uno dopo l altro. La frequenza respiratoria indica il numero di atti respiratori compiuti in un minuto.

8 FUNZIONALITA RESPIRATORIA Oltre alla frequenza respiratoria, è importante valutare anche il tipo di respiro per individuare eventuali patologie Ritmo: è il modo in cui la persona respira (viene detto regolare quando l intervallo tra gli atti respiratori è costante e irregolare quando varia) Profondità: è in relazione alla quantità d aria inspirata ed espirata. Per notare la differenza tra respirazione profonda e superficiale è di fondamentale importanza osservare persone che respirano a riposo. Facilità respiratoria: si divide in affannoso, difficoltoso e doloroso. Rumori respiratori: comprendo i casi di respiro russante, sibilante, rantolante, gorgogliante.

9 FUNZIONALITA RESPIRATORIA E data dalla frequenza respiratoria dalla profondita del respiro, dall assenza di rumori e dall efficacia degli scambi alveolari. Esistono due possibili valutazioni dei parametri che andrebbero eseguite sempre entrambe, quella fatta dall OSSERVAZIONE e quella ad opera di STRUMENTI Osservazione: Respiro accelerato (tachipnea): frequenza > 20 atti/min Respiro rallentato (bradipnea): frequenza < 16 atti/min Assenza del respiro (apnea): arresto respiratorio Respiro rumoroso (respiro russante/sibili): ostacoli al passaggio dell aria o liquidi nelle vie aeree; Respiro irregolare (respiro periodico): gli atti respiratori non si susseguono regolarmente

10 Determinazione del respiro RESPIRO FREQUENZA RESPIRATORIA RITMO PROFONDITA Normale 12/20 min. regolare irregolare profondo superficiale Tachipnea > 25 Bradipnea < 12

11 VALUTAZIONE DEL RESPIRO La frequenza respiratoria è il numero di atti respiratori per minuto. GAS. :Guardo Ascolto - Sento POSANDO LA MANO SUL TORACE E CONTANDO I MOVEMENTI RESPIRATORI Inspirazione ed espirazione contano per un solo atto respiratorio Guardare i movimenti respiratori (inspirazione ed espirazione) o appoggiare una mano sul petto per un minuto di orologio.

12 PULSOSSIMETRA Valori SpO2: Valori normali: % Ipossia lieve: 90-94% Ipossia moderata: 85-89% Ipossia grave: 80-84%

13 FUNZIONALITA CARDIOCIRCOLATORIA Si intende quell attività dell organismo che mantiene il sangue in movimento, assicurando a tutte le cellule il costante rifornimento di quanto necessitano per «vivere e lavorare» (in particolare ossigeno e glucosio) e l eliminazione delle scorie prodotte. I principali parametri per valutarla sono: Polso Pressione arteriosa

14 Determinazione del polso Si definisce polso la percezione dei battiti del cuore rilevabili a livello di un arteria che decorre in superficie e che può essere compressa con la punta delle dita indice e medio, contro un punto osseo Polso radiale Polso femorale Polso carotideo Polso brachiale

15 POLSO FREQUENZA CARDIACA RITMO FORZA Normale 60/90 min. ritmico aritmico pieno sottile Tachicardia > 100 Bradicardia < 60

16 FREQUENZA CARDIACA I valori normali di F.C. sono i seguenti: Neonato B/min Bambino B/min Adulto B/min

17 PRESSIONE ARTERIOSA Esprime la forza esercitata dal flusso del sangue contro le pareti interne dell'arteria Pressione Sistolica Pressione Diastolica Pressione differenziale VALORI NORMALI Lattante 75/50 mmhg Bambino in età scolare 95/60 mmhg Adulto 120/80 mmhg

18 P.A. PRESSIONE ARTERIOSA VALORE NORMALE Max 120/140 Sistolica Ipertensione Max 150 Min 90 VALORE NORMALE Min 60/90 Diastolica Ipotensione Max 90 Min 60

19 MISURAZIONE DELLA PRESSIONE Si rileva attraverso uno strumento detto sfigmomanometro che può essere manuale (sfigmomanometro, con bracciale o elettronico E consigliabile lo sfigmomanometro a mercurio che risulta il più affidabile. Per rilevare la pressione sanguigna sono necessari due strumenti: LO SFIGMOMANOMETRO è costituito da un manometro, da una camera d aria, e da una valvola di scarico per lo svuotamento del manicotto. IL FONENDOSCOPIO amplificatore di suoni.

20 GLICEMIA La glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue. La valutazione della Glicemia si fa a digiuno Un valore normale è compreso tra i mg/dl. Iperglicemia: aumento del glucosio nel sangue Ipoglicemia: diminuzione di glucosio nel sangue

21 PUPILLE La valutazione delle pupille dà un altra importante indicazione sullo stato neurologico del paziente. Delle pupille si valuta il diametro, la simmetria e la reazione alla luce. MIDRIASI MIOSI ANISOCORIA RIFLESSO ALLA LUCE: Detto anche riflesso fotomotore

22 MIDRIASI

23 MIOSI

24 ANISOCORIA

25 OSSIGENOTERAPIA La bombola di ossigeno è una delle fondamentali dotazioni dei mezzi di emergenza e delle equipe di soccorso e l ossigeno è uno dei cardini terapeutici nel primo trattamento dei traumatizzati gravi e in molti casi è fondamentale in determinate patologie mediche.

26 ESEMPIO DI CALCOLO DI AUTONOMIA DELLA BOMBOLA DI OSSIGENO Nella nostra ambulanza abbiamo a disposizione una bombola di 7 litri (capacità della bombola) Sul manometro rileviamo una pressione interna di 200 atmosfere (bombola piena). Al paziente dobbiamo somministrare una quantità di ossigeno di 10 lt/min il calcolo che andremo a fare per verificare per quanti minuti avremo ossigeno, sarà: 7 x 200 = 1400 : 10 = 140minuti

27 MEZZI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO OCCHIALINI MASCHERINA

28 VALUTAZIONE PRIMARIA A (Airwais) Valutazione della coscienza e pervietà delle vie aeree B (Breathing) Valutazione dell attività respiratoria C (Circulation) Valutazione del circolo D (Disability) Valutazione dello stato neurologico E (Exposure) Esposizione

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