Le reti d impresa tra benessere e ospitalità per la valorizzazione delle destinazioni

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1 Le reti d impresa tra benessere e ospitalità per la valorizzazione delle destinazioni Università degli Studi di Roma Tor Vergata Mercoledì 18 marzo Aula Guaraldo, 12b RETI D IMPRESA TRA BENESSERE, OSPITALITÀ E MOBILITÀ di Nicolò Costa Obiettivo Si vuol dimostrare che a) il nuovo istituto del contratto di rete è stato proposto e attuato a partire dal 2010 per rispondere alle sfide del mercato, superando i modelli di economia mista che si sono rivelativi un freno allo sviluppo. Le reti di imprese sono veri e propri laboratori di innovazione che operano in più settori dell economia locale b) molte reti d impresa svolgono la loro attività nel binomio ospitalità/mobilità, oltre il turismo. Anzi, il binomio ospitalità/mobilità è il nuoco comparto, formato dal mix di aziende manifatturiere e servizi, in cui gli operatori sono chiamati a generare un particolare tipo di esperienza: il benessere Infine, si porranno alcuni interrogativi su come si fa ad avviare e gestire una rete d impresa. Questi interrogativi nascono dalle lezioni tenute per il corso di Sociologia del turismo e sviluppo locale Abbiamo cominciato a leggere e commentare il manuale di ReImprese/Confindustria. e ascoltato la testimonianza didattica di Fulvio D Alvia, direttore di RetImpresa. Abbiamo apprezzato il metodo didattico, cioè partire dal problema e poi trovare quella che al momento appare la soluzione migliore e poi trasformare questo percorso in domande semi-strutturate da proporre i ai protagonisti delle reti d impresa. Insomma, abbiamo appreso ad apprendere come si fa a valutare le performances delle reti d impresa.. Ovviamente, siamo all inizio di un percorso volto a confermare i traguardi del nostro insegnamento: occorre formare nuovi operatori (re-skilling) su base interdisciplinare perché, come dimostrato proprio dalle reti d impresa, sono in atto nuovi modus operandi, nuovi modi di fare business, nuovi modi di articolare il rapporto tra Stato e mercato che richiedono specializzazioni inter-disciplinari

2 Quattro esperienze, giusto per cominciare Partiamo da alcuni datti ormai accertati, in modo induttivo, e poi generalizziamo a) Anni Ottanta., Spagna Costa del Sol, Isole Baleari e Canarie.. Milioni di pensionati tedeschi trascorrono molti mesi del loro tempo libero in questi luoghi. Le località marine riescono a destagionalizzare l offerta. I vantaggi erano economici, il marco era forte e anche i pensionati della classe lavoratrice riuscivano a fare una bella vita e a risparmiare soldi, vivendo tra la Spagna e la Germania. Ma il principale fattore di successo fu extraeconomico: gli anziani erano convinti che l ordine pubblico garantiva la serenità e che i servizi sanitari erano stati potenziati proprio per soddisfare le loro esigenze speciali. Come succedeva nello stesso periodo per i prodotti-e i servizi per i diversamente abili, le innovazioni (ad esempio l accessibilità ai pullman turistici e di linea) era modellato in modo ergonomico su questi target speciali, con benefici effetti per la popolazione in generale b) Dalla fine degli Anni Ottanta ad oggi, Milano. Si moltiplicano le fiere specializzate e cresce in modo vertiginoso il turismo congressuale e d affari. Alcune fiere specializzate come quelle della moda o del mobile hanno un effetto urbano visibile su tutta la città. Rho diventa una nuova centralità urbana. Questa tradizione commerciale di grande successo internazionale, non la corruzione, permette a Milano di essere credibile e di poter ospitare l Expo. Per l economia urbana e regionale, il turismo congressuale e d affari esonda dai recinti del turismo ristretto e diventa driving force del terziario avanzato in cui si mescolano cultura visiva e manifattura, gastronomia redditi medio-alti. Dalla città grigia industriale alla città creativa. c) Dalla fine degli Anni Settanta, a cominciare da quelle toscane e piemonentesi, le aziende agricole diventano multifunzionali. I luoghi della ruralità si riempiono di cittadini metropoliti che mescolano i loro week end con attività sportive come l ippoturismo o le terme o il tradizionale turismo marino. Si determina un nuovo continuum urbano-rurale. I cittadini hanno un rapporto amichevole con le biodiversità e, ad esempio, con le fattorie didattiche rinnovano l esperienza agrituristica. Anche gli imprenditori agrituristici sono spesso cittadini che hanno scelto elettivamente questa attività d) 2000, Roma, Giubileo. In realtà, il magnete è formato da uno Stato, il Vaticano, che è internazionale per storia e vocazione, e Roma, città che fatica ad essere anche la capitale d Italia. L evento è ricordato per l intreccio positivo tra esperienza religiosa e ospitalità. La sicurezza dei pellegrini è largamente soddisfatta (è stato considerato uno dei mega eventi più sicuri realizzati dal dopoguerra ad oggi) mentre la logistica per raduni enormi come quelli di Tor vergata hanno lasciato tracce durature positive sull immagine di Roma come città accogliente. Non solo esperienza religiosa concentrica, che rende il magnete attraente per i fedeli, ma anche turiusmo religioso che ha valorizzato l ospitalità e la mobilità.

3 Lo scenario: il trend verso ospitalità, mobilità e benessere Queste quattro esperienze storiche hanno in comune che tutte partecipano ad un trend; l erosione dei confini tra vari settori della vita sociale, dall economia alla cultura, dagli affari all agricoltura. Tutto è interconnesso e di-sincronizzato. Viviamo nella società sempre più dominata dai flussi informativi e delle mobilità spaziali di ogni tipo, che sinteticamente è stata definita società globalizzata..perciò la diffusione delle informazioni giuste e utili e il trasferimento delle buone pratiche sono indispensabili per facilitare la fertilizzazione incrociata e far sorgere nuove attività. I quattro casi dimostrano che viviamo nella società della conoscenze e dell esperienza (knowledge management e experience econonomy) Per modellare l offerta alle mutate condizioni dello scenario, in Italia, a metà degli Anni Novanta si afferma l approccio di sistema. Esso è praticato all interno di una idea tradizionale, secondo la quale è possibile istituire un organismo misto pubblico-privato per co-gestire la collaborazione e soddisfare con un offerta multifunzionale una domanda sempre più multi motivata. La legge 135, art.5, istituisce i sistemi turistici locali. In parallelo, l università istituisce i corsi di laurea interdisciplinari in Scienze del turismo e in Progettazione e gestione dei sistemi turistici, e noi a Tor vergata abbiamo il 3 più 2 che riproduce queste dominazioni.. Abbiamo anche concorso alla definizione di una nuova figura professionale, quella del destination manager, come regista capace di mettere a lavorare in rete i molteplici settori afferenti al binomio ospitalità-mobilità come sistema produttivo. L innovazione non ha dato i risultati sperati. Infatti, le strutture gerarchiche della burocrazia, il clientelismo e la diffusa corruzione hanno ostacolato la nascita e diffusione di buone pratiche ispirate alla collaborazione tra pubblico e privato Come uscirne fuori? Come mantenere l approccio sistemico con innovazioni nella governance e nel management dell offerta?. Per regolare le necessarie partnership collaborative, si è pensato di attribuire un ruolo trainante alle imprese che sanno prima collaborare tra loro e poi chiedono i progetti pubblici che possano supportare le iniziative private. E così siamo arrivati al contratto di rete A tal fine, il nostro gruppo ha ipotizzato il manager di supporto come un insieme di competenze specialistiche e relazionali che ogni organizzazione, impegnata nella rete, dovrebbe sviluppare per generare fiducia condivisa nell intrapresa comune, mostrando concretamente di dare qualcosa per poter ricevere in cambio qualcos altro.appartine alla figura del facilitatore dello sviluppo locale e, in parte, anche del mediatore dei conflitti e delle diversità culturali. Perciò, il manager di rete dovrebbe avere anche le competenze del manager di supporto. Le banche dovrebbero avere un funzionario che sa valutare un contratto di rete per procedere alla corretta erogazione di mutui e fidi. Le associazioni di imprese avere un funzionario che sa gestire (come già succede con Confindustria) un sito on line per utilizzare banche date utili a prendere motivate decisioni. L Azienda pubblica dei trasporti dovrebbero avere una divisione (ma ciò non succede mai) che monitorizza la nuova popolazione di city users per avviare iniziative che supportano la soddisfazione delle nuove mobilità, messe al centro del percorso di programmazione. La Chiesa cattolica dovrebbe sviluppare manager di supporto per connettere le case per ferie, i beni culturali ecclesiastici e la nascita di nuove imprese giovanili. Le associazioni artigiane dovrebbero essere connesse con i gestori di eventi per poter fornire prestazioni just in time per riparare e fare

4 manutenzione di beni e servizi. Gli ospedali essere aperti p24 ore su 24, quantomeno quando il luogo si i riempie di visitors( la notte, nei week end, durante gli eventi ) ecc La buona pratica delle connessioni intelligenti tra ospitalità, mobilità si evidenzia se genera condizioni di crescente benessere per i residenti, i lavoratori e i i visitors rendendo la destinazione più competitiva per la qualità della vita che riesce a garantire per tutti i city users. La rete d impresa è quindi la conseguenza di una pressione dei mercati e non è per nulla connessa ai discorsi morali e politici connessi alla partecipazione dal basso. Se non migliora le sue perfrmance come azienda collettiva, come intreccio di reti, la città deperisce. Alcuni interrogativi sul funzionamento delle reti Allo scopo di conoscere come funzionano le reti sul piano organizzativo, abbiamo deciso di avviare collaborazioni con chi le ha fatte e le vuol fare. E poi svolgere studi e ricerche sul campo per aiutare i decision maker a proseguire con successo o a modificare ciò che non va. A tal fine, come detto nell introduzione, poniamo alcuni interrogativi a cui, ovviamente, oggi non si potrà rispondere in modo esauriente, ma il percorso è solo agli inizi. Consultando il manuale di RetImpresa, facilmente reperibile on line, abbiamo identificato un problema, poi la possibile soluzione e infine una domanda da rivolgere ai gestori di reti d impresa. In tal modo avviamo quello che Giorgio De Rossi, progettista della rete Agrestis e Massimiliano Surgi di Destinazione Sud considerano rilevante: misurare le effettive performance delle reti d impresa per il valore aggiunto che forniscono al business delle singole aziende. Ma noi sappiamo che ogni innovazione ha successo se ben progettata. E nel DNA del contratto d impresa, siu come viene scritto e formulato, che si sa già come andrà a finire. Da questo punto di vista, nel volume La città ospitale del 2008 descrissi come si fa a valutare i consorzi turistici a partire da come era scritto lo statuto. Ecco un breve elenco del modello di valutazione che stiamo costruendo, avviando tesi di laurea nella Specialistica e con eventuali Dottorati di ricerca: Come detto, partiamo dalle domande poste dal manuale di Retiimpresa, 1) Le condizioni sono favorevoli? Sì, se le relazioni sono lasche e si valorizzano i talenti. Domanda di verifica: come le reti sviluppano relazioni lasche e selezionano i talenti? 2) Dalla rete informale a quella formale? Sì, purché vi sia un imprenditore che esercita la leadership. Domanda di verifica: chi ha preso l iniziativa della rete e ha saputo trascinare gli altri? 3) Innovare per ridurre i rischi? Sì, purché ci siano i partner giusti. Che cosa fa la governance della rete per ridurre i rischi dell interdipendenza e accrescere i vantaggi della collaborazione? 4) Come diffondere idee innovative? Realizzando una rete. Che cosa fate per diffondere idee che hanno bisogno della rete per essere applicate? 5) Come migliorare la filiera in cui opera la rete? Attraverso specialisti. Quali specialisti avete attivato per risolvere problemi della rete? Ecc. ecc.

5 Implicazioni progettuali e manageriali Con il convegno di oggi vogliamo verificare le connessioni intelligenti già attivate o da attivare ai confini tra turismo, cultura, agricoltura, gastronomia, religione e rendere il benessere degli stakeholder un asset che rende più competitiva, direi più ospitale, la destinazione per i residenti, i lavoratori i city users. In tale contesto, l incontro è un primo laboratorio di idee che può generare, in altre sedi, iniziative di successo e premiare con il re-skilling del lavoro i giovani più volenterosi, seri e qualificati che seguono i nostri corsi di laurea orientati alle innovazioni e alle dinamiche del libero mercato. Costituire, come ha fatto Lurgi con Destinazione Sud, una rete che valorizza le reti, coinvolgendo l Università e gli studenti, per rendere più competitive le destinazioni, è un modo per considerare i portatori di conoscenza degli attori utili allo sviluppo locale.