PIANO DI EMERGENZA COMUNALE (Piano di Protezione Civile)

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1 Scenari di rischio predefiniti e procedure per l attivazione e l intervento delle Strutture di, delle Strutture Operative Comunali e di Supporto

2 Il Piano di Emergenza Comunale:

3 Di cosa si compone il Piano: RELAZIONE CARTOGRAFIA

4 Di cosa si compone la Relazione: ANALISI DEL ED

5 Gli Obiettivi del Piano Il documento è stato stilato sulla base delle indicazioni della Regione Abruzzo Direzione LL.PP. e. Ha lo scopo di indicare le modalità di intervento durante le fasi corrispondenti ai diversi livelli di allerta.

6 La Composizione del Piano Si compone di tre sezioni, corrispondenti alle seguenti tipologie di rischio: rischio idrogeologico; rischio di incendio boschivo; rischio sismico. Per ciascuna di tali sezioni sono riportate le schede delle procedure con indicati i soggetti coinvolti e la traccia delle relative azioni da compiere, al fine di facilitare la gestione dell emergenza.

7 Il Territorio comunale

8 Il Territorio comunale

9 I RISCHI PRESI IN ESAMI DAL PIANO INTRODUZIONE Rischio Idrogeologico Rischio Incendio Rischio Sismico Il Rischio Neve è oggetto di specifica Pianificazione, approvata con apposita Delibera di Giunta adottata all inizio di ogni stagione invernale.

10 RISCHIO IDROGEOLOGICO Il Sistema di Allertamento Il Sistema di è strutturato in modo che ad ogni livello di allerta, comunicato dal Centro Funzionale d Abruzzo o da segnalazioni di fenomeni imminenti o in atto, corrisponda una fase di allertamento che il Sindaco, in qualità di Autorità Comunale di, deve attivare. Il modello di intervento in caso di rischio idrogeologico prevede: Una Fase di normalità Una Fase di preallerta Tre Fasi di allerta

11 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Lo Schema di Allertamento

12 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Gli Scenari di Evento Le zone del Comune di Campli a rischio idrogeologico sono indicate nella tabella Aree a rischio idrogeologico. Tali aree, possono essere interessate da eventi la cui entità presunta è riportata nella tabella Scenari d evento. Le aree a rischio saranno oggetto di particolare attenzione durante tutte le fasi di emergenza.

13 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Gli Scenari di Evento

14 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Gli Scenari di Evento

15 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO Procedure Operative

16 IL RISCHIO SISMICO Il Sistema di Allertamento Le procedure di intervento, previste per il Comune di Campli sono strutturate in due fasi: FASE DI ALLARME FASE DI EMERGENZA. Nella Fase di Allarme, se si riscontra l assenza di danni a persone e cose, si ritorna alla FASE DI NORMALITÀ mentre, se si riscontrano danni, il Sindaco dichiara il passaggio alla FASE DI EMERGENZA.

17 IL RISCHIO SISMICO Il Sistema di Allertamento La FASE DI ALLARME viene attivata dal Sindaco dopo il verificarsi di un evento sismico, anche di minima intensità. La FASE DI EMERGENZA viene attivata dal Sindaco sulla base della conoscenza dei danni provocati sul territorio da un sisma con Magnitudo superiore a 3,5 (sisma con effetti dal V grado della scala Mercalli).

18 IL RISCHIO SISMICO Gli Scenari di Evento Per la valutazione dello scenario d evento il Piano si basa sulla Valutazione di scenari di danno comunali elaborata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile, Ufficio Valutazione, Prevenzione e Mitigazione del Rischio Sismico ed Opere Post Emergenza nel Luglio 2008.

19 IL RISCHIO SISMICO Gli Scenari di Evento Le valutazioni sopra citate riguardano diverse combinazioni di intensità ipotizzata e di modulazione del danno relativo. Ai fini del presente piano si adotta l evento ipotizzato di media intensità (pari a 8,2 della scala Mercalli) e lo scenario di danno di media severità.

20 IL RISCHIO SISMICO Scala Sismica Differenza fra Scala Mercalli e Richter La scala Mercalli classifica l intensità di un terremoto in base ai suoi effetti visibili sulle costruzioni (solo a partire dal 4 grado di questa scala le scosse sono avvertite dalla maggior parte delle persone e si hanno lievi lesioni ai fabbricati, mentre col 7 i danni agli edifici si fanno seri. Il grado massimo, il 12, prevede la totale distruzione di ogni opera umana). La scala Richter, classifica la cosiddetta magnitudo di un terremoto, intende invece fornire una valutazione più oggettiva e consente di conoscere la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua distruttività.

21 IL RISCHIO SISMICO Gli Scenari di Evento Da tale combinazione risulta: Abitazioni crollate = 37 Abitazioni inagibili = 380 Abitazioni danneggiate = 1061 Persone coinvolte in crolli = 70 Persone senza tetto = 744 Superficie danneggiata (mq) = Superficie inagibile (mq) =

22 GLI ALLEGATI PROGRAMMAZION E CH1 RISORSE UMANE CH2 MEZZI CH3 MATERIALI CR1 CONTATTI CON IL CENTRO FUNZIONALE CR2 AREE SOGGETTE A RISCHIO IDRICO ED IDROGEOLOGICO CR4 AREE SOGGETTE A RISCHIO DI INCENDIO BOSCHIVO CR5 ELENCO EDIFICI STRATEGICI CM1 AREE DI ACCOGLIENZA CM4 AREE DI ATTESA CM5 AREE DI AMMASSAMENTO COC STRUTTURA E FUNZIONI CARTOGRAFIA

23 TERMINI E DEFINIZIONI PROGRAMMAZION E Aree di Attesa Le schede allegate al Piano contengono l elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per la prima accoglienza della popolazione. In tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni sull evento ed i primi generi di conforto in attesa di essere sistemata in strutture di accoglienza adeguate.

24 TERMINI E DEFINIZIONI PROGRAMMAZION E Aree di Accoglienza Le schede allegate al Piano contengono l elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per la predisposizione di tendopoli o affini. Tali aree, in cui la popolazione risiederà per brevi, medi o lunghi periodi, risultano dotate dei servizi necessari per assicurare l assistenza alla popolazione durante l emergenza.

25 TERMINI E DEFINIZIONI PROGRAMMAZION E Aree di Ammassamento Le schede allegate al Piano contengono l elenco con la localizzazione geografica esatta (georeferenziata) delle aree a disposizione del Comune per l ammassamento dei soccorritori e delle risorse utili al superamento dell emergenza.

26 CARTOGRAFIA (Aree di Rischio)

27 CARTOGRAFIA (Aree di )

28 Aree di ATTESA Area c/o lla Chiesa di loc. GUAZZANO Campo Sportivo di loc. BATTAGLIA Piazza di loc. CAMPOVALANO Piazza di loc. LA TRAVERSA Area c/o Arena dei Pini a CAMPLI Area fronte Cimitero di loc. CASTELNUOVO Piazza di loc. PAGANNONI Parcheggio c/o Bocciodromo di loc. PIANCARANI Piazza di loc. SANT ONOFRIO Parcheggio c/o Centro Scolastico di loc. MARROCCHI Piazza di loc. FLORIANO

29 Aree di ACCOGLIENZA Area c/o la Chiesa di loc. CAMPOVALANO Campo Sportivo di loc. CAPPUCCINI Campo Sportivo di loc. MARROCCHI Area Sportiva di loc. FLORIANO

30 Aree di AMMASSAMENTO Area c/o Palazzetto dello Sport di loc. PIANE NOCELLA

31 Grazie per l attenzione

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