Programmazione e controllo IL SISTEMA DI CONTROLLO DIREZIONALE: CENTRI DI RESPONSABILITA CENNI SUL TRANSFER PRICE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Programmazione e controllo IL SISTEMA DI CONTROLLO DIREZIONALE: CENTRI DI RESPONSABILITA CENNI SUL TRANSFER PRICE"

Transcript

1 Programmazione e controllo IL SISTEMA DI CONTROLLO DIREZIONALE: CENTRI DI RESPONSABILITA CENNI SUL TRANSFER PRICE 1

2 CENTRI DI RESPONSABILITA 2

3 I CENTRI DI RESPONSABILITA DIFFUSIONE DELLE DECISIONI ALL INTERNO DELLA STRUTTURA (DELEGA, DECENTRAMENTO) DEFINIZIONE DI OBIETTIVI, SUB-OBIETTIVI ASSEGNATI CON RESPONSABILIZZAZIONE DEI DECISORI 3

4 I CENTRI DI COSTO CENTRI DI COSTO OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DELLE RISORSE IMPIEGATE CENTRI DI COSTI STANDARD CENTRI DI COSTI DISCREZIONALI 4

5 I CENTRI DI RICAVO CENTRI DI RICAVO OTTIMIZZAZIONE DEI RICAVI (TIPICAMENTE DI VENDITA) GENERALMENTE NON E SOLO CENTRO DI RICAVO 5

6 I CENTRI DI PROFITTO CENTRI DI PROFITTO OTTIMIZZAZIONE DEI RISULTATO ECONOMICO (RICAVI COSTI) DI UN OGGETTO O COMBINAZIONE PRODUTTIVA CENTRI DI PROFITTO AUTONOMI CENTRI DI PROFITTO SEMIAUTONOMI CENTRI DI PROFITTO FITTIZI 6

7 I CENTRI DI PROFITTO: CLASSIFICAZIONE CENTRI DI PROFITTO AUTONOMI = DISPONGONO DI AMPIE LEVE DECISIONALI, TIPICHE DI STRUTTURE MULTIDIVISIONALI CENTRI DI PROFITTO SEMIAUTONOMI =SITUAZIONI CON SCAMBI MOLTO FREQUENTI TRA DIVISIONI (PROBLEMA DEI PREZZI INTERNI DI TRASFERIMENTO) CENTRI DI PROFITTO FITTIZI = MANCA CONTROLLABILITA DELLE VARIABILI CHE INFLUENZANO IL PROFITTO, TUTTAVIA VI E LA ATTITUDINE A INFLUENZARE LE DECISIONI 7

8 I CENTRI DI PROFITTO: CLASSIFICAZIONE CENTRI DI PROFITTO IN SENSO STRETTO = DISPONGONO DI AMPIE LEVE DECISIONALI, MA NON DELLA POSSIBILITA DI DECIDERE GLI INVESTIMENTI (FISSI E CIRCOLANTI) CENTRI DI INVESTIMENTO = DISPONGONO DEL CONTROLLO DI COSTI, RICAVI E CAPITALE INVESTITO NELL UNITA CONSIDERATA 8

9 UNITA ORGANIZZATIVE - RESPONSABILITA ECONOMICHE Fonte: Luigi Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè,

10 CENTRI DI RESPONSABILITA ECONOMICA Fonte: Luigi Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè,

11 IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI HA SENSO SE VI E CONTROLLABILITA DEL COSTO STESSO DA PARTE DEL CENTRO DI RESPONSABILITA IPOTESI 1: IL SERVIZIO DI CUI FRUISCE IL CENTRO E PRODOTTO INTERNAMENTE ALL AZIENDA IL CENTRO DEFINISCE SOLO LA QUANTITA DI SERVIZIO MA NON IL SUO PREZZO IPOTESI 2: IL SERVIZIO DI CUI FRUISCE IL CENTRO PUO ESSERE OTTENUTO SIA INTERNAMENTE CHE ESTERNAMENTE ALL AZIENDA IL CENTRO DEFINISCE LA QUANTITA DI SERVIZIO MA ANCHE LE MODALITA DI ACQUISIZIONE (rinvio) 11

12 SERVIZI CONTROLLABILI NELLA QUANTITA SERVIZI NECESSARI PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO OBIETTIVO DI CONTENIMENTO DEI COSTI ATTRIBUZIONE IN BASE ALL UTILIZZO SERVIZI DISCREZIONALI DI SVILUPPO OBIETTIVO DI EFFICACIA DELLA GESTIONE DEL COSTO RICERCA DI PARAMETRI ALTERNATIVI CHE ESPRIMANO L EFFICACIA 12

13 L ATTRIBUZIONE DEI SERVIZI DI FUNZIONAMENTO COSTI FISSI PROBLEMA DELLE RELAZIONI CON ALTRI SERVIZI UTENTI (USO QUANTITA PREDETERMINATE O EFFETTIVE) COSTI VARIABILI ATTRIBUZIONE IN RELAZIONE ALL USO IN SENSO PROPRIO 13

14 I PREZZI DI TRASFERIMENTO: DEFINIZIONE I prezzi di trasferimento sono quantità economiche di natura monetaria non certe tese a valorizzare gli scambi di beni e servizi tra unità appartenenti ad una stessa azienda o ad un gruppo avente unico soggetto economico. Vengono utilizzati per rispondere a diversi scopi (contabile, giuridico-fiscale, organizzativo, strategico) 14

15 CENNI SUL TRANSFER PRICE 15

16 SERVIZI OTTENIBILI ANCHE ESTERNAMENTE ALL AZIENDA PROBLEMA DEL PREZZO INTERNO DI TRASFERIMENTO (PIT) PIT BASATO SUL MERCATO = DEVE ESISTERE UN MERCATO PIT BASATO SUI COSTI = POSSONO ESSERE COSTI VARIABILI O COSTI PIENI, COSTI EFFETTIVI O PROGRAMMATI, COMPENSIVI O MENO DI UN MARGINE PIT BASATO SU NEGOZIAZIONE TRA CENTRI VENDITORI E ACQUIRENTI PIT AMMINISTRATI = REGOLE STABILITE NELL AZIENDA 16

17 DETERMINAZIONE DEI PREZZI DI TRASFERIMENTO Fonte: Luigi Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè,

18 METODOLOGIA SCELTA TRANSFER PRICE LE ALTERNATIVE ESISTENTI NELLA LETTERATURA E NELLA PRASSI Costo diretto standard/effettivo Costo pieno standard/effettivo Costo diretto più mark-up Costo pieno più mark-up Prezzo negoziato Prezzo di mercato Prezzo al netto dei costi commerciali Doppio prezzo Prezzo per la distribuzione dei margini 18

19 METODOLOGIA SCELTA TRANSFER PRICE La scelta del metodo più adatto dipende dal tipo di organizzazione,cioè dal livello di integrazione verticale e di diversificazione. (modello MAP R.G. Eccles) 19

20 Basso Integrazione verticale Domina l'interdipendenza Alto METODOLOGIA SCELTA TRANSFER PRICE I tipi di organizzazione, secondo i parametri citati, sono le seguenti e presentano le caratteristiche riportate: IL MAP E I 4 TIPI DI ORGANIZZAZIONE CARATTERISTICHE DELLE ORGANIZZAZIONI A STRUTTURA COOPERATIVA, COMPETITIVA e COLLABORATIVA Caratteristica Concorrenziale Cooperativa Collaborativa Strategia Aggregato delle strategie divisionali Strategia globale dell'azienda Prospettive dell'azienda nel suo complesso definite reciprocamente Cooperativa =====> Collaborativa Struttura Multidivisionale Per funzioni A matrice Sistemi Profitti, ROI rispetto a budget, all'interno e all'esterno Costi confrontati con il budget e con il passato Combinazione di costi, profitti e ROI rispetto al budget Processi Dal basso all'alto; contattazione distributiva Dall'alto al basso; contattazione integrativa Iterattiva; contrattazione mista Collettiva Basso Diversificazione Domina l'indipendenza Concorrenziale Alto Metodo usato dal manager per valutare l'equità Controllo dell'alta direzione Spettatore imparziale Sistemi operanti sui risultati Destino comune Struttura operante sull'azione Fiducia razionale Processi che combinano struttura e sistemi R.G. Eccles - MAP Manager s Analytical Plan 20

21 Basso Integrazione verticale Domina l'interdipendenza Alto IL METODO DI CALCOLO POLITICHE DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI DI TRASFERIMENTO E OBIETTIVI STRATEGICI Obbligatorio, costo pieno reale Obbligatorio, costo pieno standard Obbligatorio, costo più investimenti Obbligatorio, costo in base a marchio Cooperativo Collaborativo Doppio prezzo Approvv. obbligato in base al mercato Concorrenziale Basso Diversificazione Alto R.G. Eccles - MAP Manager s Analytical Plan Domina l'indipendenza 21

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti L ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ ECONOMICHE SCG-L07 Pagina 0 di 16 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA

Dettagli

CONTABILITA DEI COSTI

CONTABILITA DEI COSTI CONTABILITA DEI COSTI IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Pianificazione strategica Definizione degli obiettivi e delle linee guida aziendali Controllo direzionale Definizione e perseguimento delle

Dettagli

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Introduzione Origini ed evoluzione del controllo direzionale nella letteratura italiana e

Dettagli

IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA

IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA BUDGET ECONOMICO BUDGET FINANZIARIO BUDGET FONTI - IMPIEGHI BUDGET DI CASSA BUDGET PATRIMONIALE IL BUDGET ECONOMICO (RICAVI E COSTI) BUDGET COMMERCIALE COSTI COMMERCIALI RICAVI

Dettagli

Comunicazione economico-finanziaria

Comunicazione economico-finanziaria Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato

Dettagli

Università degli Studi della Tuscia Viterbo -!!Corso di Economia aziendale!!!!!a.a !

Università degli Studi della Tuscia Viterbo -!!Corso di Economia aziendale!!!!!a.a ! Agenda Inquadramento dell analisi negli strumenti di controllo direzionale Per partire (nozioni, classificazione dei costi per le decisioni, ) Finalità conoscitive e nozioni Modalità di classificazione

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre

Dettagli

Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1

Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 Indice Prefazione Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XIX XXI XXIII Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 1 Le informazioni operative 3 Le informazioni

Dettagli

Indice. Problemi presenti sul sito

Indice. Problemi presenti sul sito 18-12-2007 19:27 Pagina V Problemi presenti sul sito Prefazione XI XIII Introduzione Natura e scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 2 Le informazioni operative 3 Le informazioni di

Dettagli

COSTO DI PRODUZIONE I COSTI DI PRODUZIONE CLASSIFICAZIONE COSTI

COSTO DI PRODUZIONE I COSTI DI PRODUZIONE CLASSIFICAZIONE COSTI COSTO DI PRODUZIONE I COSTI DI PRODUZIONE INSIEME DEI COSTI DI UTILIZZAZIONE DEI FATTORI IMPIEGATI IN UN DATO PROCESSO PRODUTTIVO O PER ALLESTIRE UN DATO PRODOTTO Economia Aziendale Milena Serra Corso

Dettagli

L organizzazione delle imprese. Il piano di marketing

L organizzazione delle imprese. Il piano di marketing Materia: ECONOMIA AZIENDALE Classe: V Sezione: C Indirizzo di studi: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING Docente: PEZZELLA PIO PROGRAMMA SVOLTO Lineamenti della moderna impresa industriale Che cosa s intende

Dettagli

INDICE. Problemi presenti sul sito

INDICE. Problemi presenti sul sito I-XIV_Romane_Analisi 2-03-2005 11:03 Pagina V INDICE Problemi presenti sul sito Prefazione XI XIII Introduzione Natura e scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 1 Le informazioni operative

Dettagli

Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove

Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove Economia aziendale e tecnica aziendale Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove Contenuti Bilancio Stato patrimoniale e conto economico Analisi ed indicatori di prestazione Analisi flussi

Dettagli

PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE

PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE Largo Zecca, 4-16124 C.F. 95062410105 PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE INDIRIZZO TECNICO ECONOMICO CLASSE PRIMA I FONDAMENTI DELL ATTIVITA ECONOMICA: L attività economica La produzione, lo scambio, il consumo,

Dettagli

indice Prefazione Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 Capitolo 1 La natura della contabilità direzionale 9 xix

indice Prefazione Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 Capitolo 1 La natura della contabilità direzionale 9 xix indice Prefazione xix Introduzione La natura e lo scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 1 Le informazioni operative 3 Le informazioni di bilancio 3 Le informazioni della contabilità

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti

Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti METODOLOGIE DI CALCOLO DEI : IL FULL NG SCG-L06 Pagina 0 di 22 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA DI

Dettagli

I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing.

I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing. I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing. 1 La metodologia direct costing imputa ai prodotti i soli costi variabili ed esclude i costi fissi. Poiché i costi fissi non

Dettagli

Imprese industriali, concetti introduttivi

Imprese industriali, concetti introduttivi Appunti Economia Imprese industriali, concetti introduttivi Impresa industriale: attività che tende a ottenere beni o servizi idonei a soddisfare i bisogni umani. Produzione diretta: - in senso stretto

Dettagli

Budget. Budget di PERIODO. di INIZIATIVA MASTER BUDGET. Simulazioni economiche. Obiettivi generali del piano operativo. Obiettivi generali del budget

Budget. Budget di PERIODO. di INIZIATIVA MASTER BUDGET. Simulazioni economiche. Obiettivi generali del piano operativo. Obiettivi generali del budget Processo di misurazione finanziario e patrimoniale Fabbisogno di capitale fisso di capitale circolante Mezzi di copertura ITER DI COSTRUZIONE DEL BUDGET Piani d azione pluriennali vendite produzione funzioni

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti 17-20 DICEMBRE 2010 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI

Dettagli

Economia Aziendale 1

Economia Aziendale 1 Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione

Dettagli

4.1. IL PROCESSO DI CONTROLLO DIREZIONALE

4.1. IL PROCESSO DI CONTROLLO DIREZIONALE 4.1. IL PROCESSO DI CONTROLLO DIREZIONALE Il processo di Controllo Direzionale si articola in quattro sottoprocessi: pianificazione strategica o output piano a medio- lungo termine programmazione operativa

Dettagli

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso

gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

PROGRAMMA a.s CLASSE IIIA Accoglienza turistica

PROGRAMMA a.s CLASSE IIIA Accoglienza turistica 1 Istituto Professionale di Stato Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera Bernardo Buontalenti Sede e Segreteria: Via di San Bartolo a Cintoia 19/a 50142 Firenze Tel. 055 462781 Fax: 055

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre

Dettagli

6.1. Lo schema di conto economico a direct costing

6.1. Lo schema di conto economico a direct costing 6.1. Lo schema di conto economico a direct costing Ricavi Costo del venduto variabile Rimanenze iniziali di prodotti finiti (+) Costo dei beni prodotti (+) Rimanenze finali di prodotti finiti (-) Costi

Dettagli

Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof.

Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof. Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione Corso di Economia Aziendale Prof. Giuseppe D Onza Misurazioni e strumenti per il controllo dei processi di produzione

Dettagli

IL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PRICING DI PRODOTTO Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna LA DEFINIZIONE DEI PREZZI DI VENDITA La definizione dei prezzi di vendita costituisce una delle operazioni

Dettagli

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce

Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)

Dettagli

IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI

IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE DECIDERE: DOVE SI VUOLE ANDARE (OBIETTIVI) CON QUALI MEZZI (RISORSE)

Dettagli

Lezione 24. I segmenti aziendali

Lezione 24. I segmenti aziendali Lezione 24 I segmenti aziendali Focus 1. Diversificazione correlata e non 2. La pianificazione strategica e l allocazione delle risorse 3. Controllo e variabile organizzativa 4. L architettura del controllo

Dettagli

ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione

ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Gli scostamenti dei costi diretti di produzione Lo scostamento

Dettagli

Facoltà di Economia - Parma 1

Facoltà di Economia - Parma 1 L analisi dei costi 3 IL ONETTO DI OSTO on il termine OSTO si vuole indicare il valore degli investimenti effettuati per l acquisto dei fattori produttivi impiegati per l ottenimento di un determinato

Dettagli

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014

L organizzazione della banca. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 L organizzazione della banca Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Premessa L organizzazione dell attività bancaria (attività di impresa svolta in un contesto

Dettagli

Dal Capital Budgeting. all Expenditure

Dal Capital Budgeting. all Expenditure Dal Capital Budgeting all Expenditure Budgeting Silvio Rubbia Convegno ABI COSTI & BUSINESS 2005 1 Roma, 22 Settembre 2005 Contenuti 1. Perché il Capital Budgeting come metodologia 3 decisionale è poco

Dettagli

Valutazione d Azienda. Lezione 6 IL METODO PATRIMONIALE (Parte I)

Valutazione d Azienda. Lezione 6 IL METODO PATRIMONIALE (Parte I) Valutazione d Azienda Lezione 6 IL METODO PATRIMONIALE (Parte I) 1 Gli esempi numerici riportati sono tratti da Pozzoli, S. (2013), Valutazione d azienda. Ipsoa. 2 Utilità del metodo patrimoniale È il

Dettagli

Le parti dell organizzazione

Le parti dell organizzazione Le parti dell organizzazione 1 1. Nucleo strategico 2. Linea intermedia 3. Nucleo operativo 4. Tecnostruttura 5. Staff 4 2 5 3 (H. Mintzberg) 1 STRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASE STRUTTURA FUNZIONALE Strutture:

Dettagli

UNITA DIDATTICA N 2. Il sistema tributario italiano

UNITA DIDATTICA N 2. Il sistema tributario italiano Istituto Tecnico Commerciale Statale F. Forti Via Caduti di Nassiriya, 87 51015 Monsummano T.me Programma di Discipline turistiche e aziendali Classe QUARTA sezione C indirizzo Turismo a.s. 2015-2016 MODULO

Dettagli

Meccanismi di simulazione economico-finanziaria. Nicola Castellano - Università di Macerata

Meccanismi di simulazione economico-finanziaria. Nicola Castellano - Università di Macerata Meccanismi di simulazione economico-finanziaria Nicola Castellano - Università di Macerata ncaste@unimc.it 1 la simulazione metodologia decisionale con cui si analizzano le caratteristiche di un sistema

Dettagli

IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO

IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO PER POTER ATTRIBUIRE I COSTI A SINGOLE UNITA DI PRODOTTO E NECESSARIO STABILIRE RELAZIONI TRA I FATTORI E I PRODOTTI STESSI

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Struttura organizzativa Meccanismi di funzionamento Elementi immateriali

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Struttura organizzativa Meccanismi di funzionamento Elementi immateriali ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Struttura organizzativa Meccanismi di funzionamento Elementi immateriali 1.STRUTTURA ORGANIZZATIVA Organi Compiti Relazioni Organi: centri di costo centri di ricavo centri di profitto

Dettagli

I sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno

I sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno 1 I sistemi di Pianificazione e Controllo 1 2 3 4 3 L azienda come generatrice di VALORE Fornitori Clienti INPUT ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ 2 ATTIVITÀ n OUTPUT RISORSE utilizzate: - materiali - persone - servizi

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L ambiente e l impresa: alcune definizioni PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione Alcune definizioni: ambiente, mercato microambiente, macroambiente industria/settore,

Dettagli

Programmazione e controllo e analisi dei costi II Parte. Cap. 3 Costo di prodotto e contabilità per centri di costo

Programmazione e controllo e analisi dei costi II Parte. Cap. 3 Costo di prodotto e contabilità per centri di costo Programmazione e controllo e analisi dei costi II Parte Cap. 3 Costo di prodotto e contabilità per centri di costo Prof. Nicola Castellano nicola.castellano@unimc.it Riferimenti Bibliografici: Cinquini

Dettagli

Tecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi. (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca. www.mauriziolarocca.

Tecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi. (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca. www.mauriziolarocca. Tecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca www.mauriziolarocca.it Orario e Materiale Didattico Lunedì 11,00 ep1 Marted 11,00 ep1 Mercoledì

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

Nuovo Domani in azienda 3 Tomo 2

Nuovo Domani in azienda 3 Tomo 2 RiViSTA PIANO DI LAVORO Eugenio Astolfi, Lucia Barale & Giovanna Ricci Nuovo Domani in azienda 3 Tomo 2 Tramontana Di seguito presentiamo il Piano di lavoro tratto dai materiali digitali per il docente

Dettagli

I N D I C E. Indice delle tavole... pag. Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA

I N D I C E. Indice delle tavole... pag. Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA I N D I C E Indice delle tavole... pag. IX Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA 1. Economia, vita e cultura... pag. 1 2. La natura dell attività economica...» 4 3. I

Dettagli

Dal costo del prodotto al prezzo di vendita.

Dal costo del prodotto al prezzo di vendita. Newsletter Phedro settembre 2006 Dal costo del prodotto al prezzo di vendita. La logica tradizionale di calcolo del costo di prodotto. Il calcolo del costo del prodotto è nella prassi operativa uno dei

Dettagli

IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING

IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING IL SISTEMA DEI BUDGET E IL PROCESSO DI BUDGETING Il sistema di Controllo Direzionale P r o b l e m i 1 Stile di Direzione 3 Processi di controllo 2 Struttura organizzativa per il controllo 4 Struttura

Dettagli

13.9.2. Metodologia di controllo dei costi per centro di costo. 13.9.3. Un esempio di budget in un azienda di servizi alberghieri

13.9.2. Metodologia di controllo dei costi per centro di costo. 13.9.3. Un esempio di budget in un azienda di servizi alberghieri 1. L IMPRENDITORE E IL GOVERNO DELLA GESTIONE 1.1. L impresa e l ambiente in cui opera pag. 3 1.2. L impatto dei fattori esterni pag. 5 1.3. Il controllo dei fattori aziendali pag. 8 2. IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE

LA VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE LA VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE 1 Normativa civilistica (art. 2426, punto 9) le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

CORSO DI REVISIONE CONTABILE LA REVISIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

CORSO DI REVISIONE CONTABILE LA REVISIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CORSO DI REVISIONE CONTABILE LA REVISIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE ALESSIO SILVESTRI Università di Pisa Articolazione dell intervento nella revisione delle immobilizzazioni finanziarie Preliminary:

Dettagli

Lezione 16. I costi standard. I costi standard. Analisi delle varianze

Lezione 16. I costi standard. I costi standard. Analisi delle varianze Lezione 16 I costi standard Criterio distintivo dei costi funzionale al loro impiego nel controllo di gestione: costi consuntivi o effettivi: misurano il valore delle risorse utilizzate ex-post, cioè dopo

Dettagli

Controllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!

Controllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Controllo di Gestione la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Il controllo per decidere Ogni azienda ha bisogno di un sistema pratico di controllo di gestione e di supporto alle decisioni.

Dettagli

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE 3 1. Attività liquide 2. Rimanenze 8. Pass.tà correnti 10 7 4. Imm. immat. e finanz. 9. Pass.tà consolidate 12 6 5. Imm. tecniche nette 11. Mezzi propri 1 1)

Dettagli

FITNESS. Costi fissi di commercializzazione e vendita ( ) Ore MOD disponibili in un trimestre

FITNESS. Costi fissi di commercializzazione e vendita ( ) Ore MOD disponibili in un trimestre FITNESS Fitness S.p.A. è un azienda produttrice di abbigliamento per il fitness operante sul mercato europeo. Nel maggio del 2008, il controller stava raccogliendo le informazioni necessarie per elaborare

Dettagli

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.

Dettagli

ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI. Definizione e obiettivi. Cause degli scostamenti SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Prof.ssa Monia Castellini

ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI. Definizione e obiettivi. Cause degli scostamenti SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Prof.ssa Monia Castellini SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Definizione e obiettivi L analisi degli scostamenti o analisi

Dettagli

Sistemi di Controllo di Gestione

Sistemi di Controllo di Gestione Sistemi di Controllo di Gestione Il contesto del controllo direzionale SISTEMI DI CONTROLLO, 2^ edizione R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant McGraw-Hill 1 Processo attraverso il quale si stabiliscono

Dettagli

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE

IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per

Dettagli

Corso di Programmazione e Controllo. Analisi degli scostamenti - ESERCITAZIONE

Corso di Programmazione e Controllo. Analisi degli scostamenti - ESERCITAZIONE Corso di Programmazione e Controllo Analisi degli scostamenti - ESERCITAZIONE ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI durante il periodo di gestione programmato in sede di budget si effettueranno delle verifiche sul

Dettagli

IAS 2 - RIMANENZE DI MAGAZZINO

IAS 2 - RIMANENZE DI MAGAZZINO IAS 2 - RIMANENZE DI MAGAZZINO Le rimanenze sono beni: - posseduti per la vendita nel normale svolgimento dell attività; - impiegati nei processi produttivi per la vendita; - sotto forma di materiali da

Dettagli

Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a:

Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a: Perché esistono i costi di transazione? Possibile presenza di opportunismo da parte dell impresa con cui si interagisce, legato a: - investimenti specifici della transazione e opportunismo - limitatezza

Dettagli

Relazioni prezzi-volumi-risultati

Relazioni prezzi-volumi-risultati Relazioni prezzi-volumi-risultati 1 Variabili dipendenti Variabile indipendente Costi Volume di produzione e vendita Ricavi 2 1 L equazione del reddito RE = Reddito di esercizio Q = Quantità di produzione

Dettagli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli Marketing avanzato per i beni e i servizi Prof. Nicola Cobelli Il PRICING (cap. 15) PREZZO Espressione monetaria del valore. Può essere definito come il rapporto che indica l ammontare della moneta necessaria

Dettagli

Ripetizione delle rilevazioni in p.d. della contabilità generale svolta anche negli anni precedenti

Ripetizione delle rilevazioni in p.d. della contabilità generale svolta anche negli anni precedenti ISTITUTO SALESIANO SACRO CUORE Via Scarlatti 29 Napoli PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE ANNO 2016/17 PROF.SSA MORVILLO ISABELLA CLASSE V IT CONTABILITA GENERALE Ripetizione delle rilevazioni in p.d. della

Dettagli

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI

ANALISI E GESTIONE DEI COSTI ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità

Dettagli

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Prof. Riccardo Viganò Cattedra di Ragioneria ed Economia Aziendale 2014-15 Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Rappresentazione ed interazioni con il Capitale Economico Dott. Alessandro

Dettagli

Lezione 5. Circuito della produzione

Lezione 5. Circuito della produzione Lezione 5 Circuito della produzione Combinazioni produttive Complesso di operazioni e processi con natura, intensità e complessità diverse, attraverso cui si utilizzano, in modo coordinato, i fattori produttivi

Dettagli

Corso di Programmazione & Controllo Lez. 3. Docente: Alessandro Scaletti

Corso di Programmazione & Controllo Lez. 3. Docente: Alessandro Scaletti Corso di Programmazione & Controllo Lez. 3 Docente: Alessandro Scaletti Autonomia Responsabilità Controllabilità il responsabile deve tendere a controllare ed ottimizzare i ricavi che può direttamente

Dettagli

Lezione 3. La pianificazione strategica (segue)

Lezione 3. La pianificazione strategica (segue) Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle

Dettagli

UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN

UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN IL BUSINESS SS PLAN UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN 1. Valutazione progetti di ampliamento e/o ristrutturazione imprese esistenti 2. Valutazione progetti di creazione nuove iniziative imprenditoriali 3. Definizione

Dettagli

Elementi di base di economia aziendale

Elementi di base di economia aziendale Università di Ferrara Elementi di base di economia aziendale 15-01-2010 22-01-2010 A cura di: Dott. Francesco Badia Facoltà di Economia Università di Ferrara Struttura generale degli interventi I concetti

Dettagli

Insegnamento di Economia aziendale prova del

Insegnamento di Economia aziendale prova del DATI DELLO STUDENTE Cognome Matricola Insegnamento di Economia aziendale prova del 29.01.2015 Nome Anno di corso (I, II, III, f.c.) Valutazione prova scritta VALUTAZIONE PROVA ORALE domanda 1 domanda 2

Dettagli

CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE

CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La

Dettagli

I Edizione. La funzione di marketing Elementi organizzativi Prof. Rosario Faraci

I Edizione. La funzione di marketing Elementi organizzativi Prof. Rosario Faraci La funzione di marketing Elementi organizzativi Prof. Rosario Faraci Alcuni elementi utili per contestualizzare le tematiche di organizzazione del marketing Contesto competitivo attuale: concorrenza ibrida,

Dettagli

INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI

INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI INDICATORI ECONOMICI PREGI: CAPACITA DI SINTESI DIFFUSIONE DI UN APPROCCIO ECONOMICO AI PROBLEMI SI FONDANO SU METODI DI MISURAZIONE CONSOLIDATI LIMITI: INCAPACITA DI COGLIERE ALCUNI ASPETTI (QUALITA,

Dettagli

CATEGORY MANAGEMENT. Prof. Guido Cristini MARKETING DI CATEGORIA: IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE PER LA GDO

CATEGORY MANAGEMENT. Prof. Guido Cristini MARKETING DI CATEGORIA: IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE PER LA GDO CATEGORY MANAGEMENT Prof. Guido Cristini MARKETING DI CATEGORIA: IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE PER LA GDO Agenda 1. Modello istituzionale e struttura organizzativa 2. I ruoli chiave nella funzione marketing

Dettagli

17/11/2015. Il concetto di fonte e di impiego. Fattore produttivo denaro. Flussi in senso stretto di denaro. Flussi in senso lato di movimenti bancari

17/11/2015. Il concetto di fonte e di impiego. Fattore produttivo denaro. Flussi in senso stretto di denaro. Flussi in senso lato di movimenti bancari Lo schema di rilevazione: entrate ed uscite Entrate Uscite Flussi in senso stretto di denaro 1. Il concetto di fonte e di impiego Flussi in senso lato di movimenti bancari Fattore produttivo denaro 1 2

Dettagli

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema

Dettagli

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI

GESTIONE D'IMPRESA. - ETASLIBRI GESTIONE D'IMPRESA. -.. ETASLIBRI Istituto Universitario Architettura Venezia EI 267 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di oacumenlazione , "'' Enrico Colla La grande distribuzione in Europa Evoluzione

Dettagli

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16

Tecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2015/16 CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione è costituito

Dettagli

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1

I motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1 I motori e gli ostacoli per la Supply Chain I fattori di sviluppo della supply chain 1 Linea guida I motori delle prestazioni della supply chain Un quadro di riferimento per lo sviluppo dei fattori di

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Controllo di Gestione Controllo di gestione (CdG) o Controllo dei risultati Il controllo di gestione si sostanzia nella misurazione delle performance interne e nella responsabilizzazione su parametri-obiettivo,

Dettagli

il costo in contabilità generale

il costo in contabilità generale il costo in contabilità generale costi di acquisto di fattori produttivi e valori di diversa natura (tributi, permute, apporti, ammortamenti, ecc.) C.E. (-) valori classificati per origine costo calcolato

Dettagli

Corso di Economia aziendale

Corso di Economia aziendale Corso di Economia aziendale Lezioni 35,36 e 38 La combinazione dei fattori produttivi 1 La combinazione dei fattori Insieme delle operazioni che riguardano: o la gestione MA ANCHE o la programmazione o

Dettagli

6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo

6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo 6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo Sistema a costi variabili Sistema a costi pieni Costi di prodotto Costi variabili diretti di fabbricazione Costi

Dettagli

XI Introduzione XIX Curatori e autori

XI Introduzione XIX Curatori e autori Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE

ECONOMIA AZIENDALE II CANALE Introduzione ed orientamento allo studio delle aziende, Paoloni M., Paoloni P. ECONOMIA AZIENDALE II CANALE PROF. PAOLA DEMARTINI I MODULO E Materiale didattico disponibile sul sito del corso 1 ECONOMIA

Dettagli

I metodi empirici e i multipli di mercato

I metodi empirici e i multipli di mercato I metodi empirici e i multipli di mercato Prof. Maurizio Comoli Università del Piemonte Orientale Facoltà di Economia di Novara I metodi empirici (1/18) Le regole del pollice (Rules of Thumbe) sono uno

Dettagli

IL REPORTING Università di Macerata Dipartimento di Economia e Diritto

IL REPORTING Università di Macerata Dipartimento di Economia e Diritto IL REPORTING Università di Macerata Dipartimento di Economia e Diritto Francesca Bartolacci bartolacci@unimc.it 1 Il reporting: definizioni strumento di rappresentazione e comunicazione delle informazioni

Dettagli

pp. vii-xii - Indice 20-08-2003 15:59 Pagina VII Indice

pp. vii-xii - Indice 20-08-2003 15:59 Pagina VII Indice pp. vii-xii - 20-08-2003 15:59 Pagina VII Prefazione Capitolo 1 Capitolo 2 XIII Elementi di economia e organizzazione aziendale di Fabio Antoldi 1 1.1 La natura e il fine economici dell impresa 1 1.1.1

Dettagli

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII

INDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL

Dettagli