Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese La Sicurezza in Montagna
|
|
- Giacinto Paolini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese La Sicurezza in Montagna
2 Sicurezza La Sicurezza in Montagna Condizione oggettiva esente da pericoli; Pericolo Situazione alla quale sono associati uno o più elementi capaci di compromettere la sicurezza; Rischio Eventualità di subire un danno conseguente ad una situazione di pericolo;
3 Prevenzione La sicurezza in montagna Azione o complesso di azioni dirette ad impedire il verificarsi di fatti non desiderati o dannosi. Sono tre i fattori: Scelta dell escursione; Scelta dei Compagni; Controllo delle situazioni meteorologiche e/o nivologiche;
4 Prevenzione La sicurezza in montagna Scelta dell escursione Analisi delle difficoltà che presenta Verifica un eventuale possibilità di ritorno veloce e sicuro
5 La sicurezza in montagna Prevenzione I compagni Li scelgo io Aderiscono ad una mia proposta Mi cercano per realizzare un loro progetto Verificare sempre se la gita è adeguata ai partecipanti
6 Prevenzione La sicurezza in montagna Condizioni e previsioni nivo-meteo Sono accettabili? L evoluzione prevista permette di condurre a termine la gita con margine di sicurezza? Un peggioramento può rendere difficoltosa la percorrenza di qualche tratto dell itinerario? (pendii ripidi,guadi.)
7 La gestione del pericolo In montagna le situazioni di pericolo si presentano con una certa frequenza e con una varietà di situazioni Possiamo gestire le situazioni di pericolo se: Le sappiamo riconoscere Le sappiamo prevenire Le sappiamo affrontare
8 La gestione del pericolo Prudenza Diligenza Attenzione Più sinteticamente possiamo dire: Sopravvalutare un po le difficoltà Sottovalutare un po noi stessi
9 La gestione del pericolo Il pericolo può trasformarsi in incidente se: La forma fisica è imperfetta; La preparazione tecnica è carente; L attrezzatura è insufficiente o inadeguata
10 La gestione del pericolo Possiamo controllare una situazione di pericolo se: Abbiamo riserve di luce; Abbiamo riserve di energia; Abbiamo riserve di acqua e cibo;
11 In caso di difficoltà Facciamo il punto della situazione Chi ci segue solitamente non intende Correre avventure ed è fisicamente e psicologicamente meno preparato di noi ad affrontare rischi o Prendiamo tempestivamente una decisione Proseguire Ritornare Fermarsi
12 Difficoltà decisionali In tema di sicurezza si devono prendere decisioni tempestive,ma non avventate; In ogni caso, occorre decidere.
13 Quando fermarsi Con nebbia fitta,in terreno sconosciuto o impervio; In caso di temporale con fulmini; Se ci siamo smarriti e la notte incombe; In caso di incidente;
14 Pericoli soggettivi Generati dall uomo: I pericoli insufficenza psicofisica; Supervalutazione delle proprie capacità; Sottovalutazione delle difficoltà; Pericoli oggettivi Fenomeni naturali legati all ambiente di montagna;
15 Pericoli Soggettivi Peggioramento del tempo è un pericolo oggettivo; Crea una situazione di disagio se affrontato correttamente; Ma può trasformarsi in tragedia se affrontata in modo errato e senza indumenti idonei ( pericolo soggettivo) Elenchiamo pericoli soggettivi e confrontiamolo con pericoli oggettivi,ci accorgiamo che il maggior pericolo è costituito da noi stessi.
16 Sono riconducibili a : Pericoli soggettivi Scarsa condizione fisica; Scarsa preparazione tecnica; Equipaggiamento insufficiente o inadeguato; Sopra valutazione delle nostre capacità; Sottovalutazione delle difficoltà ambientali;
17 Cosa conoscere: Pericoli oggettivi I diversi tipi di terreno innevato e non loro caratteristiche Le loro variazioni in funzione delle stagioni e fattori meteo; La fisiologia del corpo umano e gli effetti del caldo,del freddo,della quota,della stanchezza.
18 Pericoli oggettivi A cosa prestare attenzione: Condizioni dei diversi tipi di terreno; Cambiamento condizioni ambientali; Ai compagni,per capire i limiti;
19 Cosa saper fare: Pericoli oggettivi Affrontare con sicurezza diversi tipi di terreno,di pendii, anche in condizioni meteo avverse; Sapersi proteggere dal maltempo; Saper prendere le misure pratiche: In caso di incidente; In caso di bivacco;
20 AVETE DOMANDE..??
21 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese L IMPORTANZA DELL AUTOSOCCORSO
22 QUANDO QUALCUNO SI TROVA NEL POSTO SBAGLIATO NEL MOMENTO SBAGLIATO. CORRE IL RISCHIO DI ESSERE VITTIMA DI UN INCIDENTE Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci
23 Valutare bene la situazione locale; Nel dubbio rinunciamo alla gita;
24 LE CAUSE Ogni incidente è conseguenza di un errore di valutazione o di comportamento. O si è commesso un errore nella valutazione della situazione ambientale e/o nivologica, oppure ci si è comportati in modo imprudente.
25 Generalmente dove succedono gli incidenti si è lontani dalle vie di comunicazione, è importante che il gruppo sia autonomo.
26 L importanza dell AUTOSOCCORSO Le operazioni di soccorso organizzato sono generalmente condotte dal C.N.S.A.S. La speranza di sopravvivenza dipende dal comportamento dei compagni. Sono tutt altro che rari i casi in cui qualcuno ha perso la vita solo perché i compagni hanno perso la testa.
27 Esercitarsi cercando di simulare il più possibile una situazione reale; Permette di ridurre i tempi; Meno minuti trascorrono, più possibilità di sopravvivenza;
28 Prima Difesa L INCIDENTE giunge Improvviso,Inatteso; Paura,Confusione,Istinto di Fuga; Essere Prevenuti,consapevoli che può accadere;
29 DOPO L INCIDENTE Difficoltà di Riorganizzazione del Gruppo; Diventano dei Soccorritori; OGNI COMPONENTE Deve rendersi disponibile; Accettare e svolgere compiti; Rispettare i ruoli assegnati;
30 RICERCA DEL LEADER (doti) Autocontrollo; Razionalità; Rapidità nelle decisioni; La sua Azione è favorita dall adesione piena dei Soccorritori; RIGIDA DISCIPLINA Ordine Esecuzione Rapporto Ricevuto un incarico,lo ESEGUO e RIFERISCO;
31 EVITARE CONTESTAZIONI; MANCATO RISPETTO DEI RUOLI; CONFUSIONE; TEMPESTIVITA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI; ANALISI; ASSEGNAZIONE DEI RUOLI; SCELTA DEL METODO;
32 STRATEGIE PENSARE A POCHE COSE; SOLO LE PIU NECESSARIE; ESSENZIALI NELLE COMUNICAZIONI; SAPER ASCOLTARE E DECIDERE
33 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese LA RICHIESTA DEL SOCCORSO ALPINO
34 INFORMAZIONI TECNICHE Conoscere come comportarsi per allertare il Soccorso Alpino; Come comportarsi se interviene il mezzo aereo;
35 Basi di Elisoccorso in Piemonte Borgosesia Torino Levaldigi Novara Alessandria
36 La Chiamata di Soccorso La Chiamata 118 Risponde Centrale Provinciale Vengono Aquisite le prime informazioni Viene Passata la chiamata alla Centrale di Torino Che ha il coordinamento degli elicotteri e delle Squadre del Soccorso Alpino sul territorio Esce L'elicottero dalla Base Competente Viene Allertata la Squadra a Terra della Stazione Competente Viene Raggiunto il luogo Sbarcata l'equipe La Squadra a terra rimane a disposizione se a causa delle condizioni meteo l'elicottero non può intervenire Viene medicalizzato l'infortunato e trasportato all' OSPEDALE PIU' ADATTO che non è sempre il più vicino
37 La Chiamata di Soccorso CHIAMARE IL 118 Come; (che cosa è successo); (tipo di incidente) Dove; (essere il più preciso possibile per indicare il luogo) Chi;(Numero di feriti o persone coinvolte); (vi verranno chieste informazioni sugli infortunati) Quando; (orario dell incidente)
38 Dopo aver effettuato la chiamata se possibile non muoversi, si verrà richiamati dalla centrale per ulteriori informazioni; Dare informazioni sulla zona di atterraggio (sempre se possibile); Non fate valutazioni personali sulla possibilità e modalità di intervento dell elicottero; Verificare la presenza di fili a sbalzo; Condizioni meteo, visibilità, vento, etc... Alcuni Accorgimenti
39 Se Interviene l Elicottero SE L ELICOTTERO CI SORVOLA, E NOI NON ABBIAMO BISOGNO DEL SUO INTERVENTO E BENE SEGNALARGLIELO. E IMPORTANTE SEGNALARE LA NOSTRA POSIZIONE
40
41
42
43 Come comportarsi Rimanere sempre vicino all infortunato; Proteggere l infortunato dallo spostamento d aria provocato,.molto forte!!!!! Attenzione a tutto ciò che possa volare,(bambini), giacche, zaini, teli, rami, etc..; Indicate il punto in cui c è l infortunato, mai avvicinarsi all elicottero se non richiesto dal personale di bordo;
44 SICUREZZA.. ACCESSI Accesso VIETATO Accesso VIETATO Accesso preferenziale 14m Accesso Consentito
45 Equipe a Bordo Equipe a Bordo COMPONENTE AERONAUTICA PILOTA TECNICO ELICOTTERO COMPONENTE TECNICA TECNICO di ELISOCCORSO U.C.V. (in caso di Intervento invalanga) COMPONENTE SANITARIA MEDICO ANESTESISTA INFERMIERE PROFESSIONALE
46 Se le condizioni meteo sono negative Deve intervenire la squadra di terra; La conseguenza è che i tempi si allungano notevolmente; Innanzitutto la prevenzione; Se possibile evitare di muoversi se è già in atto o ci sarà un peggioramento della meteo;
47 Ricapitolando Non ci si avvicina MAI al mezzo senza che ci venga richiesto da una componente a bordo. Si accede al mezzo SEMPRE a rotore FERMO, salvo diverse indicazioni Avvicinarsi sempre a testa bassa Attenzione alla conformazione del terreno Porre molta attenzione a tutto ciò possa volare con lo spostamento d aria Rimane solamente la persona che indica il punto di atterraggio, gli altri stanno lontano Proteggere le vie respiratorie e mettere gli occhiali, specie d inverno. Non ci si deve assolutamente muovere, in quel momento siamo l unico punto di riferimento. Posizionarsi in modo che il vento soffi alle nostre spalle
48 DOMANDE..??
49 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese Grazie dell Attenzione
Pericoli della montagna e autosoccorso della cordata
Pericoli della montagna e autosoccorso della cordata Cosa vedremo in questa lezione? Pericoli in montagna Soggettivi Oggettivi Autosoccorso Cosa si può fare in caso di incidente Richiesta di soccorso 2
DettagliFERRERO Guido Infermiere HEMS I.N.San. XIII Delegazione -Torino-
FERRERO Guido Infermiere HEMS I.N.San. XIII Delegazione -Torino- Obiettivi Discutere l importanza dell intervenire in sicurezza in ambiente ostile. Discutere le leggi dell energia e del moto. Osservare
DettagliCapitolo. L elicottero: m odalità di comportamento da tenere in caso di arrivo del soccorso esterno.
Capitolo 1 L elicottero: m odalità di comportamento da tenere in caso di arrivo del soccorso esterno. In questi ultimi 30 anni ha rivoluzionato il modo di fare soccorso permettendo di fare interventi via
DettagliNOTE DI PRIMO INTERVENTO
LICEO SCIENTIFICO Leonardo da Vinci JESI 3 NOTE DI PRIMO INTERVENTO 3.1 Spesso la vita dell infortunato può dipendere dai primi interventi compiuti da chi giunge in suo soccorso 3.2 In ogni caso il soccorritore
DettagliPreparazione e condotta della salita
Preparazione e condotta della salita Conoscere i pericoli per poter meglio evitarli Io credetti e credo la lotta con l Alpe utile come il lavoro, nobile come un come un arte, bella come una fede (Guido
DettagliLorenzo Bertoli Capo Monitore della Croce Rossa Italiana
Lorenzo Bertoli Capo Monitore della Croce Rossa Italiana Il primo soccorso è la prima assistenza che si presta ad un ferito in attesa dei soccorsi. FINALITA Prevenire l aggravamento Salvare la vita Favorire
DettagliCORSO DI SCIALPINISMO
Scuola di Scialpinismo FALC CORSO DI SCIALPINISMO Preparazione e condotta della gita di scialpinismo Corso SA1 2012 Dario Naretto e Michele Stella (ISA Istruttori Regionali di Scialpinismo) ARGOMENTI 1.
DettagliCORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO BASE PER OPERATORI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Comitato Locale di Varese - I SERVIZI SANITARI IN EMERGENZA - LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE -LA CHIAMATA AL 118 IN QUESTA LEZIONE SI PARLERA DI primo
DettagliPRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DÌ LAVORO
Corso di PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DÌ LAVORO secondo il programma previsto dal D.M. 388/2003 1 ORGANIZZAZIONE DELL EMERGENZA SANITARIA IN AZIENDA Il buon esito di un intervento di primo soccorso è legato
DettagliPreparazione e condotta della salita
Preparazione e condotta della salita Conoscere i pericoli per poter meglio evitarli I pericoli in montagna Pericoli oggettivi Pericoli soggettivi Preparazione di una salita Scelta della salita Formazione
DettagliTesto definitivo, rivisto al
REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 6225 PROGETTO DI LEGGE N. 0202 di iniziativa dei Consiglieri regionali: Dotti e De Corato. Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico
DettagliL importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi
L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale
DettagliVOLTIMUM ITALIA. I requisiti del personale operativo
I requisiti del personale operativo DEFINIZIONI Norma CEI EN 50110-1 art 3.4.2 Lavori su, con od in prossimità di un impianto elettrico quali prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti,
DettagliAlpinismo è un attività rischiosa
Alpinismo è un attività rischiosa Conoscere la montagna e rispettarla, ci permette di limitare al minimo i pericoli, ricordandoci sempre che il rischio zero non esiste. Classificazione dei pericoli SOGGETTIVI
DettagliLA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA. Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi. RISCHIO: conoscere per prevenire
LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi RISCHIO: conoscere per prevenire CONTENUTI - FINALITA NUCLEI FONDANTI DI COMPETENZA Scuola primaria CONTENUTI / FINALITA
DettagliProtezione Civile e Scuola
Home Page ESEMPIO DI PROGETTO IN VERTICALE Protezione Civile e Scuola FINALITA Guidare l alunno a costruire dentro di sé atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame della realtà, valutazione
DettagliGIORNATA DELLA SALUTE. Maranello, 7 Novembre 2010
GIORNATA DELLA SALUTE Maranello, 7 Novembre 2010 SISTEMA 118 Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica Numero unico nazionale Attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 Gratuito HA IL COMPITO DI GESTIRE LE EMERGENZE
DettagliDirettore IA Carlo Cardella. Vice Direttore IAL Mauro Giambastiani. Relatore IAL Daniele Fontanelli
Scuola Alpinismo e Sci Alpinismo CAI Lucca CORSO AR1 2016 Direttore IA Carlo Cardella Vice Direttore IAL Mauro Giambastiani Relatore IAL Daniele Fontanelli Autosoccorso della Cordata Gli esperti muoiono
DettagliCampagna informativa Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza
Campagna informativa Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza Ministero della Salute e dell Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGE.NA.S) FOCUS SU ALCUNE FASI OPERATIVE DELL ESERCITAZIONE
DettagliNERDISMO. Grande gioco: gioco a squadre, tutti contro tutti. Possibilmente pari per le squadre.
NERDISMO ORATORIO GIOVANNI PAOLO II TIPOLOGIA: STORIA: GIOCATORI: MATERIALE: FASCIA ETÀ: Grande gioco: gioco a squadre, tutti contro tutti. Il tema del CRE 2011 è il tempo; il gioco è quindi ambientato
DettagliPegaso 1-A109 Power Elibase Firenze. Pegaso 2- A109 Power Elibase Grosseto. Pegaso 3- BK 117- Elibase Massa Cinquale
ELISOCCORSO ELISOCCORSO IN TOSCANA Pegaso 1-A109 Power Elibase Firenze Pegaso 2- A109 Power Elibase Grosseto Pegaso 3- BK 117- Elibase Massa Cinquale 3 COMPOSIZIONE EQUIPAGGIO Pilota CVS (copilota e Tecnico
DettagliLeonardo Lione La gestione del primo soccorso
La gestione del primo soccorso 1 Il primo soccorso è l aiuto dato al soggetto infortunato, da personale non sanitario, in attesa dell intervento specializzato 2 C o s è i l S U E M Servizio Unico Emergenza
DettagliCorso di SciAlpinismo
Corso di SciAlpinismo La scuola Sci Karfen Ala propone un corso completo di scialpinismo per tutti gli amanti dell avventura... Vi faremo conoscere il fascino di muoversi con gli sci in montagna d inverno
DettagliELISOCCORSO IN TOSCANA
ELISOCCORSO 118 ELISOCCORSO IN TOSCANA Petaso 1-A1091 Power Elibase Firenze Pegaso 2-2 A109 Power Elibase Grosseto Pegaso 3-3 BK 117- Elibase Massa Cinquale Composizione equipaggio Pilota CVS (copilota
DettagliL ELICOTTERO IN PROTEZIONE CIVILE: QUALE IL RUOLO DI UN VELIVOLO HEMS: VETTORE DI ESPERTI IN TRIAGE, RICOGNITORE O MEZZO DI EVACUAZIONE?
L ELICOTTERO IN PROTEZIONE CIVILE: QUALE IL RUOLO DI UN VELIVOLO HEMS: VETTORE DI ESPERTI IN TRIAGE, RICOGNITORE O MEZZO DI EVACUAZIONE? Dott.ssa E.Valle (Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi
DettagliPRIMO CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORE SEZIONALE DI CICLOESCURSIONISMO PIANO DIDATTICO
PRIMO CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORE SEZIONALE DI CICLOESCURSIONISMO 2016-2017 PIANO DIDATTICO PRIMA SESSIONE base culturale Sabato 12.11.2016 ore 8:30 Presentazione del Corso ANE ISFE INV- AS-C
DettagliPROCEDURE OPERATIVE D EMERGENZA
IIS Giulio PIANO DI EVACUAZIONE E DI EMERGENZA ALLEGATO 1 Ediz. 01 Rev. 01 Pagina 1 di 8 PROCEDURE OPERATIVE D EMERGENZA Compiti del Coordinatore dell emergenza (procedura PROC_1) Compiti dell addetto
DettagliProposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve
Proposte Invernali Escursioni e soggiorni sulla neve Proposte didattiche - anno scolastico 2014-2015 Escursioni e Soggiorni Piemonte e Valle d Aosta AL.MA.TURISMO AMBIENTE Le escursioni possono essere
DettagliScuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA
Scuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA Viareggio 02/05/2013 Cos'è la meteorologia? La meteorologia è quella scienza che studia l'atmosfera e i suoi fenomeni, gli agenti
DettagliHelp Imparare a Soccorrere a Scuola
Help Imparare a Soccorrere a Scuola Dipartimento Emergenza Urgenza A cura dell U.O. Educazione e promozione della salute Azienda Usl 3 Pistoia Obiettivi Riconoscere situazioni critiche Attivare correttamente
DettagliSICURAMENTE PIÙ SICURI
Progetto sicurezza SICURAMENTE PIÙ SICURI Insegnante responsabile del progetto: Cristiana Pegoraro Anno scolastico 2012/13 PREMESSA L educazione alla sicurezza nella scuola dell infanzia costituisce un
DettagliIMPEGNI STUDIO LUN MAR MER
ORE ATTIVITA STUDIO IMPEGNI LUN MAR MER Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito universitario
DettagliScuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo L.P.V.
OBIETTIVI: - Fornire i criteri di base per una corretta preparazione di un itinerario scialpinistico - Dare gli elementi necessari per effettuare una valutazione a priori (in fase di preparazione) dei
DettagliGUARDIA COSTIERA 2 Nucleo Aereo Guardia Costiera Catania. GUARDIA COSTIERA 2 Nucleo Aereo Guardia Costiera Catania
Briefing Imbarco AB-412 1di 24 Obiettivo Conoscere le procedure normali, di emergenza, di imbarco e sbarco dall elicottero AB 412 CP 2di 24 1 Tappe Premessa Imbarco / Sbarco Uscite Emergenza Cinture di
DettagliRegistro della classe Mod 42/a rev. 2 del 15/09/2016 REGISTRO DI CLASSE. Supporto al registro elettronico CLASSE.. a.s...
REGISTRO DI CLASSE Supporto al registro elettronico CLASSE.. a.s.... 1 Alunni aprifila e chiudifila SICUREZZA Titolare Riserva Aprifila:....... Chiudifila:............ Istruzioni per l evacuazione in caso
DettagliScheda per la pianificazione dell ' attività in Cooperative Learning. Anno scol. 2007/08 Costruire un gioco dell'oca seguendo precise regole
Il lavoro dovrà essere svolto in gruppo. UN GIOCO DELL'OCA CON LE AZIONI DELLA GIORNATA Scheda per la pianificazione dell ' attività in Cooperative Learning Allegato 4 Classe seconda 14 alunni Obiettivo
DettagliLA SICUREZZA IN PALESTRA
LA SICUREZZA IN PALESTRA Rispetto ad un altro laboratorio, per esempio di Scienze o di Informatica, una palestra ha una sua specificità, perché molte delle attività che vi si svolgono sono caratterizzate
DettagliProcedure di esodo per rischio sismico. Ing. Alessandro Borghese Comando Provinciale Vigili del Fuoco Padova
Procedure di esodo per rischio sismico Ing. Alessandro Borghese Comando Provinciale Vigili del Fuoco Padova Effetti del terremoto L Aquila 6 aprile 2009 Evidenze Elementi di danno indotti con l aumentare
DettagliIL MANUALE DEL PREPOSTO
IL MANUALE DEL PREPOSTO D. Lgs. 81/2008e s.m.i. 1 Compiti e responsabilità dei Preposti I Preposti hanno il compito fondamentale di verificare la concreta attuazione delle procedure comportamentali svolte
DettagliIl Soccorso in Montagna Mezzi tradizionali e Elisoccorso Organizzazione e Ticket
Il Soccorso in Montagna Mezzi tradizionali e Elisoccorso Organizzazione e Ticket Alberto Zoli Direttore Generale AREU Lombardia Elisoccorso in Regione Lombardia: Operative 5 Basi - Bergamo (AO Papa Giovanni
DettagliAnalisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione del metodo HazOp ad una raffineria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Corso di Laurea in ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI NATURALI ED ANTROPICI Analisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione
DettagliClub Alpino Italiano Sezione di Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA
Club Alpino Italiano Sezione di Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA Viareggio 21/10/2010 Cos'è la meteorologia? La meteorologia è quella scienza che studia l'atmosfera e i suoi fenomeni, gli agenti atmosferici,
DettagliCORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO PROGRAMMA CORSI ANNO 2013
CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO C.N.S.A.S. SERVIZIO PROVINCIALE TRENTINO SCUOLA PROVINCIALE TECNICI ISTRUTTORI PROGRAMMA CORSI ANNO 2013 LIVELLO ALLIEVO OPERATORE SOCCORSO ALPINO SELEZIONE
DettagliPROGETTO SCUOLE. Studenti di oggi cittadini di domani: Lezioni di mobilità e sicurezza in strada
PROGETTO SCUOLE Studenti di oggi cittadini di domani: Lezioni di mobilità e sicurezza in strada Un sistema complesso è un sistema in cui le singole parti interagiscono e provocano dei cambiamenti nella
DettagliHanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.
Sogni e bisogni Le cooperative sono nate per rispondere a bisogni anche molto concreti. Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.
DettagliIl diritto alla sicurezza
Il diritto alla sicurezza I requisiti fondamentali per la sicurezza delle informazioni in azienda e nel privato Silvano Marioni, CISSP, AMBCI Mercoledì 10 Marzo 2010 Come possiamo definire la sicurezza?
Dettagli4. GESTIONE MEZZI AEREI. Comunicazioni radio TBT
4. GESTIONE MEZZI AEREI Comunicazioni radio TBT Le comunicazioni radio tra personale a terra ed equipaggio a bordo dell a/m sono chiamate TERRA BORDO TERRA Comunemente si utilizzano due tipi di frequenze,
DettagliLA RESPONSABILITA DELL AABB
LA RESPONSABILITA DELL AABB Lea Salvadori CHE DIFFERENZA C E TRA IL BREVETTO DI ASSISTENTE BAGNANTI E QUELLO DI INSTRUTTORE DI NUOTO? QUALI SONO GLI OBBLIGHI DELL ASSISTENTE BAGNANTI? - VIGILANZA - PREVENZIONE
DettagliSICUREZZA DEI VOLONTARI nelle attività di Protezione Civile
SICUREZZA DEI VOLONTARI nelle attività di Protezione Civile (modulo previsto nel Corso Base) A cura dei Volontari Formatori per la Sicurezza (Rev. Gennaio 2017) Di cosa parliamo? Riferimenti normativi
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO. Comprendere le componenti psicologiche della percezione del rischio
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO Comprendere le componenti psicologiche della percezione del rischio L attività di prevenzione Per molto tempo la subitaneità e l apparente accidentalità che caratterizzano
DettagliPROGETTO SCUOLE. Studenti di oggi cittadini di domani: Lezioni di mobilità e sicurezza in strada
PROGETTO SCUOLE Studenti di oggi cittadini di domani: Lezioni di mobilità e sicurezza in strada Un sistema complesso è un sistema in cui le singole parti interagiscono a livello locale e provocano dei
DettagliLa Conduzione La riduzione del rischio
OTTO Escursionismo Abruzzo Corso aggiornamento AE Compiti e Figura del Tutor 10 Novembre 2013 La Conduzione La riduzione del rischio a cura di Massimo Prisciandaro Accompagnatore di Escursionismo Club
DettagliIL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO
Idee e metodologie per la direzione d impresa Giugno - Luglio 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. : ORGANIZZARE
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliDOCS. Categoria 1: preoccupazioni relative ai germi ed alla contaminazione
DOCS Italian version by G. Melli, C. Carraresi, E. Stopani, F. Bulli, S. Mori Institute of Behavioral and Cognitive Psychology and Psychotherapy (IPSICO, Florence, Italy) Il seguente questionario indaga
DettagliIl Sistema di Emergenza Sanitaria
Il Sistema di Emergenza Sanitaria L idea di coordinare le risorse sanitarie del territorio nasce probabilmente per i Mondiali di calcio Italia 90 a Bologna. Ma dovremo aspettare ancora qualche anno per
DettagliDispositivo di osservazione / valutazione
Dispositivo di osservazione / valutazione Tavola delle competenze e abilità Competenze Progettare Abilità 1. Comprendere il significato delle consegne 2. Ricercare le informazioni necessarie 3. Valutare
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª)
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) scientifico. all ambiente. Osservare e descrivere i cambiamenti della natura in rapporto al trascorrere delle stagioni. Analizzare oggetti e coglierne le principali
DettagliCome si prepara l azienda a gestire la crisi. (organizzazione aziendale e comunicazione)
Come si prepara l azienda a gestire la crisi (organizzazione aziendale e comunicazione) 1 IL CONTESTO 2 CRISI O INCIDENTE? un incidente non gestito tempestivamente deve essere considerato crisi potenziale.
DettagliATTACCO ALLA DIFESA A UOMO? L ANALISI DELLE LINEE DI PASSAGGIO
MARCO CALVANI Pagina ATTACCO ALLA DIFESA A UOMO? L ANALISI DELLE LINEE DI PASSAGGIO Ogni anno noi allenatori ci chiediamo quali siano i moduli, gli schemi di attacco da proporre alla nostra squadra. Tutti
DettagliDr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO. La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e
Dr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (BLS) : COSA È La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e parziale della ventilazione e della
DettagliSorveglianza dei presidi antincendio, delle vie di fuga e dei depositi Genova 29 Marzo 2012
Sorveglianza dei presidi antincendio, delle vie di fuga e dei depositi Genova 29 Marzo 2012 Dott.ssa Stefania Venuti S.C.GESTIONE EMERGENZE DIRETTORE DOTT.SSA SPERANZA SENSI sorvegliare il Sabatini ColettiDizionario
DettagliCentro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia
Comuni, Provincia e Prefettura: per un coordinamento di conoscenze, competenze e responsabilità Villa Recalcati Varese 12 settembre 2015 Centro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia Attività
DettagliCorso TEORICO di Elicooperazione Base
Questionario Note Le domande dei questionari sono di tipo differente. Nello specifico, questi sono i tipi di domande: SCELTA MULTIPLA (1 opzione): sono elencate alcune risposte possibili e va scelta quella
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliL analisi dei rischi nei luoghi di lavoro
L analisi dei rischi nei luoghi di lavoro Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale Coadiuva il datore di lavoro nel predisporre ed attuare le misure di prevenzione e protezione in azienda E' composto,
DettagliGiampiero Ticchi - La difesa a zona 2 1 2
Giampiero Ticchi - La difesa a zona 2 1 2 Introduzione. Difesa a zona 2-1-2 All inizio di una stagione agonistica, quando si prepara il sistema difensivo bisogna sempre pensare alla costruzione di una
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 04_Applicazione del collare cervicale 1 1.
DettagliWEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE
WEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE dr. ing. Alessandro Pezzoli Ricercatore Universitario Confermato Professore Aggregato Weather Risk Management DIST
DettagliI S T I T U T O C O M P R E N S I V O G. M A Z Z I N I P O R T O S. S T E F A N O
Pericolo Moduli di ambienti sicuri Attenzione Manutenzione CURRICOLO PER PROGETTI EDUCATIVI INTERDISCIPLINARI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEGLI
Dettagli2 CORSO per ACCOMPAGNATORI SEZIONALI di ESCURSIONISMO. Commissione Regionale Campana per l'escursionismo - OTTO. Piano di studio
1ª sessione : BASE CULTURALE COMUNE 1 giorno : domenica 27 gennaio 2013 = 8 ore (in aula) 1. Presentazione dello svolgimento del Corso. 2. Presentazione dei Corsisti: esperienze e capacità sia professionali
DettagliLA PIANIFICAZIONE. Le tipologie di testo che si prestano maggiormente ad essere oggetto di pianificazione sono:
LA PIANIFICAZIONE La pianificazione di un testo è un'attività che spesso viene recepita dagli alunni come non utile, faticosa e difficile. Quello che viene affrontato nella Scuola Primaria è un avvio ad
DettagliOrganizzazione generale della barriera. di Nando Scarpello Responsabile Area Tecnica Portieri Aspire Sports Academy
Organizzazione generale della barriera di Nando Scarpello Responsabile Area Tecnica Portieri Aspire Sports Academy INTRODUZIONE La disposizione della barriera fa parte dell organizzazione tattica di squadra,
DettagliObiettivi del percorso
Obiettivi del percorso Il percorso didattico qui esposto ha come obiettivo quello di far acquisire allo studente il concetto di velocità, attraverso la proposta di esperienze significative, già ampiamente
DettagliCarrellata incidenti conseguenti all attività di manutenzione. Vincenzo Camparada Gruppo SOL
Carrellata incidenti conseguenti all attività di manutenzione Vincenzo Camparada Gruppo SOL Sommario Perché registrare gli incidenti Alcuni dati statistici Grandi incidenti: Bhopal e Piper Alpha Incidenti
DettagliCURRICOLO DELLA SICUREZZA
CURRICOLO DELLA SICUREZZA SCUOLA DELL INFANZIA OBBIETTIVO GRUPPO 2½-3-4-5 forme di comportamento GRUPPO 2½-3-4- 5 forme di comportamento in situazione di GRUPPO 2½-3-4-5 Curare in autonomia la propria
DettagliConsapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.?
Consapevolezza sui propri problemi di studio Obiettivi.? Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito
DettagliConcetti base di primo soccorso. Dr. Giuseppe Quarta Biologo
Concetti base di primo soccorso Dr. Giuseppe Quarta Biologo Il primo soccorso: è l insieme delle azioni che ci permettono di aiutare una o più persone in difficoltà (ferita, o che si è sentita improvvisamente
DettagliApprendista cade dalla scala e si ferisce. Pubblicazione i
Apprendista cade dalla scala e si ferisce Pubblicazione 13064.i Apprendista cade dalla scala e si ferisce Durante alcuni lavori di ristrutturazione si verifica un grave infortunio: l apprendista Andreas
DettagliALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro
ALBERO DECISIONALE 1) Controllo dello stato di coscienza 2) Controllo respiro 3) Ricerca del polso carotideo: - Circolo presente (assistenza respiro) - Circolo non presente(compressioni toraciche e massaggio
DettagliLa gestione delle emergenze
La gestione delle emergenze Alcune semplici nozioni Che cos è un emergenza? Ogni situazione anomala che presenti un pericolo potenziale o reale per l incolumità delle persone e dei beni. Che cos è il piano
DettagliIL MIO PIANO D AZIONE A FAVORE DI ASc UNA MIGLIORE CONCILIAZIONE. Allegato n.
IL MIO PIANO D AZIONE A FAVORE DI ASc UNA MIGLIORE CONCILIAZIONE Allegato n. UN PIANO D AZIONE PER.avere uno schema operativo sul quale fissare obiettivi, metodi e risorse utili a gestire un cambiamento,
DettagliLO SCREENING DELLE SOFT SKILLS
La Guida IFAF Per LO SCREENING DELLE SOFT SKILLS LE DOMANDE COMPORTAMENTALI DA PORRE DURANTE UN COLLOQUIO S O M M A R I O 3 Un colloquio comportamentale? 5 Le soft skills 7 Le domande che contano 13 Conclusione
DettagliFormazione dei Lavoratori
Formazione dei Lavoratori Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bari Servizio di Prevenzione Protezione La percezione del rischio negli esseri umani [ fortemente condizionata dalle emozioni
DettagliESPERIENZA DI TIROCINIO Informazioni generali
BILANCIO DI STAGE ESPERIENZA DI TIROCINIO Informazioni generali Alunno/a Azienda/agenzia interessata Tutoring per l Istituto per l Azienda/agenzia Modalità attuazione Periodo svolgimento MANSIONE Principali
DettagliPORDENONE IN ADDESTRAMENTO DOCUMENTO D IMPIANTO GRUPPO COMUNALE PROTEZIONE CIVILE - PORDENONE
PORDENONE IN ADDESTRAMENTO DOCUMENTO D IMPIANTO GRUPPO COMUNALE PROTEZIONE CIVILE - PORDENONE 1-TEMA Il gruppo Comunale di Protezione Civile di Pordenone organizza per i giorni 6-7-8 novembre 2009 un attività
DettagliProgetto Ustica. Formazione della cittadinanza usticese alle attività di soccorso sanitario
Progetto Ustica Formazione della cittadinanza usticese alle attività di soccorso sanitario La conduzione dei mezzi di soccorso Per la guida dei veicoli adibiti ai servizi di soccorso in passato era necessario
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
CROCE ROSSA ITALIANA PI 007 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE Rev. 01 Pag 1 di 5 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova
CROCE ROSSA ITALIANA 1 www.cripalmanova.it CRI Comitato Locale di Palmanova 2 CORSO PRIMO SOCCORSO PER LE AZIENDE D.lgs 81/2008 e DM 388/2003 3 CLASSIFICAZIONE AZIENDE GRUPPI: A-B-C CRI Comitato Locale
DettagliREGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE. Comune di. Località ESERCITAZIONE DOCUMENTO DI IMPIANTO
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE Comune di Località ESERCITAZIONE DOCUMENTO DI IMPIANTO OBIETTIVI La realizzazione dell esercitazione si prefigge di: - testare la rispondenza degli
DettagliIl soccorso in montagna. Coordinamento con il Soccorso Alpino
Il soccorso in montagna Coordinamento con il Soccorso Alpino Trento, 13 novembre 2015. dott. Alberto Zini Provincia Autonoma di Trento Superficie Kmq 6.200 800857044 800857044 800857044 1 1 8 Residenti
DettagliDino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA
Dino Losacco L IMPIEGO DI ELICOTTERI H.S.R. IN EMERGENZA SANITARIA ELISOCCORSO H.E.M.S. APPLICAZIONE DEI REQUISITI DEL TRASPORTO AEREO PASSEGGERI La maggior parte dell attività HEMS viene effettuata nell
DettagliDA TENERE A BORDO. consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE. trasporto su strada
DA TENERE A BORDO consigli utili per i cittadini MERCI PERICOLOSE trasporto su strada 99 3257 PERCHÈ LEGGERE E CONSERVARE QUESTO PIEGHEVOLE In questi ultimi anni molte sono state le campagne di sensibilizzazione
DettagliCome ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione
1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare
DettagliCATALOGO CORSI. Novembre Dicembre Catalogo corsi Novembre - Dicembre 2016 Valrisk S.r.l. Pagina 1 di 15
CATALOGO CORSI Sede Operativa: Via Stelvio, 19-23014 Delebio (Sondrio) Sede legale: Via Giulio Uberti, 12-20129 MILANO Telefono:0342-684377 - FAX:0342-685899 e-mail: info@valrisk.it P.Iva 07246240969 Novembre
DettagliIl Sistema Nazionale di Protezione Civile. Campi scuola Anch io sono la protezione civile
Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Che cos è la Protezione Civile? Con il termine protezione civile si intendono le attività messe in campo dallo Stato
DettagliCUOLA TALIANA ANI ALVATAGGIO
CUOLA TALIANA ANI ALVATAGGIO IL PERCORSO S.I.C.S. Allievi Junior Allievi Senior Senior 3 anni 5 anni 10 anni Staff 3 anni 5 anni 10 anni Corso Istruttori SEGUE TAPPE DEL CORSO ISTRUTTORI Corso Istruttori
DettagliStress sul posto di lavoro: segnali e cause. Check list per i dirigenti
Stress sul posto di lavoro: segnali e cause Check list per i dirigenti (Versione 07.2004) Questa check list la aiuterà, in quanto dirigente, a identificare lo stress negativo nel suo servizio, a determinarne
DettagliADDESTRAMENTO SULLA GESTIONE DELLA CRISI E DEL COMPORTAMENTO UMANO
ALLEGATO G (HSC RO-RO) ADDESTRAMENTO SULLA GESTIONE DELLA CRISI E DEL COMPORTAMENTO UMANO I comandanti e i primi ufficiali di coperta, i direttori di macchina ed i primi ufficiali di macchina e tutto il
DettagliIstituto «San Giuseppe» Scuola primaria e dell infanzia paritarie via Concetto Marchesi, Foggia. I pidocchi del capo
Istituto «San Giuseppe» Scuola primaria e dell infanzia paritarie via Concetto Marchesi, 48 71121-Foggia I pidocchi del capo Consigli per bambini e genitori Profilo generale Come possiamo prevenire i pidocchi?
Dettagli