Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese La Sicurezza in Montagna

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1 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese La Sicurezza in Montagna

2 Sicurezza La Sicurezza in Montagna Condizione oggettiva esente da pericoli; Pericolo Situazione alla quale sono associati uno o più elementi capaci di compromettere la sicurezza; Rischio Eventualità di subire un danno conseguente ad una situazione di pericolo;

3 Prevenzione La sicurezza in montagna Azione o complesso di azioni dirette ad impedire il verificarsi di fatti non desiderati o dannosi. Sono tre i fattori: Scelta dell escursione; Scelta dei Compagni; Controllo delle situazioni meteorologiche e/o nivologiche;

4 Prevenzione La sicurezza in montagna Scelta dell escursione Analisi delle difficoltà che presenta Verifica un eventuale possibilità di ritorno veloce e sicuro

5 La sicurezza in montagna Prevenzione I compagni Li scelgo io Aderiscono ad una mia proposta Mi cercano per realizzare un loro progetto Verificare sempre se la gita è adeguata ai partecipanti

6 Prevenzione La sicurezza in montagna Condizioni e previsioni nivo-meteo Sono accettabili? L evoluzione prevista permette di condurre a termine la gita con margine di sicurezza? Un peggioramento può rendere difficoltosa la percorrenza di qualche tratto dell itinerario? (pendii ripidi,guadi.)

7 La gestione del pericolo In montagna le situazioni di pericolo si presentano con una certa frequenza e con una varietà di situazioni Possiamo gestire le situazioni di pericolo se: Le sappiamo riconoscere Le sappiamo prevenire Le sappiamo affrontare

8 La gestione del pericolo Prudenza Diligenza Attenzione Più sinteticamente possiamo dire: Sopravvalutare un po le difficoltà Sottovalutare un po noi stessi

9 La gestione del pericolo Il pericolo può trasformarsi in incidente se: La forma fisica è imperfetta; La preparazione tecnica è carente; L attrezzatura è insufficiente o inadeguata

10 La gestione del pericolo Possiamo controllare una situazione di pericolo se: Abbiamo riserve di luce; Abbiamo riserve di energia; Abbiamo riserve di acqua e cibo;

11 In caso di difficoltà Facciamo il punto della situazione Chi ci segue solitamente non intende Correre avventure ed è fisicamente e psicologicamente meno preparato di noi ad affrontare rischi o Prendiamo tempestivamente una decisione Proseguire Ritornare Fermarsi

12 Difficoltà decisionali In tema di sicurezza si devono prendere decisioni tempestive,ma non avventate; In ogni caso, occorre decidere.

13 Quando fermarsi Con nebbia fitta,in terreno sconosciuto o impervio; In caso di temporale con fulmini; Se ci siamo smarriti e la notte incombe; In caso di incidente;

14 Pericoli soggettivi Generati dall uomo: I pericoli insufficenza psicofisica; Supervalutazione delle proprie capacità; Sottovalutazione delle difficoltà; Pericoli oggettivi Fenomeni naturali legati all ambiente di montagna;

15 Pericoli Soggettivi Peggioramento del tempo è un pericolo oggettivo; Crea una situazione di disagio se affrontato correttamente; Ma può trasformarsi in tragedia se affrontata in modo errato e senza indumenti idonei ( pericolo soggettivo) Elenchiamo pericoli soggettivi e confrontiamolo con pericoli oggettivi,ci accorgiamo che il maggior pericolo è costituito da noi stessi.

16 Sono riconducibili a : Pericoli soggettivi Scarsa condizione fisica; Scarsa preparazione tecnica; Equipaggiamento insufficiente o inadeguato; Sopra valutazione delle nostre capacità; Sottovalutazione delle difficoltà ambientali;

17 Cosa conoscere: Pericoli oggettivi I diversi tipi di terreno innevato e non loro caratteristiche Le loro variazioni in funzione delle stagioni e fattori meteo; La fisiologia del corpo umano e gli effetti del caldo,del freddo,della quota,della stanchezza.

18 Pericoli oggettivi A cosa prestare attenzione: Condizioni dei diversi tipi di terreno; Cambiamento condizioni ambientali; Ai compagni,per capire i limiti;

19 Cosa saper fare: Pericoli oggettivi Affrontare con sicurezza diversi tipi di terreno,di pendii, anche in condizioni meteo avverse; Sapersi proteggere dal maltempo; Saper prendere le misure pratiche: In caso di incidente; In caso di bivacco;

20 AVETE DOMANDE..??

21 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese L IMPORTANZA DELL AUTOSOCCORSO

22 QUANDO QUALCUNO SI TROVA NEL POSTO SBAGLIATO NEL MOMENTO SBAGLIATO. CORRE IL RISCHIO DI ESSERE VITTIMA DI UN INCIDENTE Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci

23 Valutare bene la situazione locale; Nel dubbio rinunciamo alla gita;

24 LE CAUSE Ogni incidente è conseguenza di un errore di valutazione o di comportamento. O si è commesso un errore nella valutazione della situazione ambientale e/o nivologica, oppure ci si è comportati in modo imprudente.

25 Generalmente dove succedono gli incidenti si è lontani dalle vie di comunicazione, è importante che il gruppo sia autonomo.

26 L importanza dell AUTOSOCCORSO Le operazioni di soccorso organizzato sono generalmente condotte dal C.N.S.A.S. La speranza di sopravvivenza dipende dal comportamento dei compagni. Sono tutt altro che rari i casi in cui qualcuno ha perso la vita solo perché i compagni hanno perso la testa.

27 Esercitarsi cercando di simulare il più possibile una situazione reale; Permette di ridurre i tempi; Meno minuti trascorrono, più possibilità di sopravvivenza;

28 Prima Difesa L INCIDENTE giunge Improvviso,Inatteso; Paura,Confusione,Istinto di Fuga; Essere Prevenuti,consapevoli che può accadere;

29 DOPO L INCIDENTE Difficoltà di Riorganizzazione del Gruppo; Diventano dei Soccorritori; OGNI COMPONENTE Deve rendersi disponibile; Accettare e svolgere compiti; Rispettare i ruoli assegnati;

30 RICERCA DEL LEADER (doti) Autocontrollo; Razionalità; Rapidità nelle decisioni; La sua Azione è favorita dall adesione piena dei Soccorritori; RIGIDA DISCIPLINA Ordine Esecuzione Rapporto Ricevuto un incarico,lo ESEGUO e RIFERISCO;

31 EVITARE CONTESTAZIONI; MANCATO RISPETTO DEI RUOLI; CONFUSIONE; TEMPESTIVITA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI; ANALISI; ASSEGNAZIONE DEI RUOLI; SCELTA DEL METODO;

32 STRATEGIE PENSARE A POCHE COSE; SOLO LE PIU NECESSARIE; ESSENZIALI NELLE COMUNICAZIONI; SAPER ASCOLTARE E DECIDERE

33 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese LA RICHIESTA DEL SOCCORSO ALPINO

34 INFORMAZIONI TECNICHE Conoscere come comportarsi per allertare il Soccorso Alpino; Come comportarsi se interviene il mezzo aereo;

35 Basi di Elisoccorso in Piemonte Borgosesia Torino Levaldigi Novara Alessandria

36 La Chiamata di Soccorso La Chiamata 118 Risponde Centrale Provinciale Vengono Aquisite le prime informazioni Viene Passata la chiamata alla Centrale di Torino Che ha il coordinamento degli elicotteri e delle Squadre del Soccorso Alpino sul territorio Esce L'elicottero dalla Base Competente Viene Allertata la Squadra a Terra della Stazione Competente Viene Raggiunto il luogo Sbarcata l'equipe La Squadra a terra rimane a disposizione se a causa delle condizioni meteo l'elicottero non può intervenire Viene medicalizzato l'infortunato e trasportato all' OSPEDALE PIU' ADATTO che non è sempre il più vicino

37 La Chiamata di Soccorso CHIAMARE IL 118 Come; (che cosa è successo); (tipo di incidente) Dove; (essere il più preciso possibile per indicare il luogo) Chi;(Numero di feriti o persone coinvolte); (vi verranno chieste informazioni sugli infortunati) Quando; (orario dell incidente)

38 Dopo aver effettuato la chiamata se possibile non muoversi, si verrà richiamati dalla centrale per ulteriori informazioni; Dare informazioni sulla zona di atterraggio (sempre se possibile); Non fate valutazioni personali sulla possibilità e modalità di intervento dell elicottero; Verificare la presenza di fili a sbalzo; Condizioni meteo, visibilità, vento, etc... Alcuni Accorgimenti

39 Se Interviene l Elicottero SE L ELICOTTERO CI SORVOLA, E NOI NON ABBIAMO BISOGNO DEL SUO INTERVENTO E BENE SEGNALARGLIELO. E IMPORTANTE SEGNALARE LA NOSTRA POSIZIONE

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43 Come comportarsi Rimanere sempre vicino all infortunato; Proteggere l infortunato dallo spostamento d aria provocato,.molto forte!!!!! Attenzione a tutto ciò che possa volare,(bambini), giacche, zaini, teli, rami, etc..; Indicate il punto in cui c è l infortunato, mai avvicinarsi all elicottero se non richiesto dal personale di bordo;

44 SICUREZZA.. ACCESSI Accesso VIETATO Accesso VIETATO Accesso preferenziale 14m Accesso Consentito

45 Equipe a Bordo Equipe a Bordo COMPONENTE AERONAUTICA PILOTA TECNICO ELICOTTERO COMPONENTE TECNICA TECNICO di ELISOCCORSO U.C.V. (in caso di Intervento invalanga) COMPONENTE SANITARIA MEDICO ANESTESISTA INFERMIERE PROFESSIONALE

46 Se le condizioni meteo sono negative Deve intervenire la squadra di terra; La conseguenza è che i tempi si allungano notevolmente; Innanzitutto la prevenzione; Se possibile evitare di muoversi se è già in atto o ci sarà un peggioramento della meteo;

47 Ricapitolando Non ci si avvicina MAI al mezzo senza che ci venga richiesto da una componente a bordo. Si accede al mezzo SEMPRE a rotore FERMO, salvo diverse indicazioni Avvicinarsi sempre a testa bassa Attenzione alla conformazione del terreno Porre molta attenzione a tutto ciò possa volare con lo spostamento d aria Rimane solamente la persona che indica il punto di atterraggio, gli altri stanno lontano Proteggere le vie respiratorie e mettere gli occhiali, specie d inverno. Non ci si deve assolutamente muovere, in quel momento siamo l unico punto di riferimento. Posizionarsi in modo che il vento soffi alle nostre spalle

48 DOMANDE..??

49 Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese Grazie dell Attenzione

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