Sicurezza dei Sistemi Informatici. Introduzione ai modelli ISO/OSI e TCP/IP. Giovanni Bottazzi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sicurezza dei Sistemi Informatici. Introduzione ai modelli ISO/OSI e TCP/IP. Giovanni Bottazzi"

Transcript

1 Introduzione ai modelli ISO/OSI e TCP/IP Giovanni Bottazzi CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MEDICA Università degli Studi di Roma Tor Vergata (Marzo Giugno 2012) gbottazzi73@gmail.com

2 Modelli di riferimento ISO/OSI l'open Systems Interconnection (meglio conosciuto come modello ISO/OSI) è uno standard per reti di calcolatori stabilito nel 1978 dall International Standard Organization, il principale ente di standardizzazione internazionale, che stabilisce per l architettura logica di rete un'architettura a strati composta da una pila di protocolli suddivisa in 7 livelli, i quali insieme espletano in maniera logico-gerarchica tutte le funzionalità della rete. L'organizzazione sentì la necessità di produrre una serie standard per le reti di calcolatori ed avviò il progetto OSI (Open Systems Interconnection), un modello standard di riferimento per l'interconnessione di sistemi di computer. Il documento che illustra tale attività è il Basic Reference Model di OSI, noto come standard ISO 7498.

3 Modelli di riferimento ISO/OSI Il modello ISO/OSI, concepito per reti di telecomunicazioni a commutazione di pacchetto, è costituito da una pila (o stack) di protocolli attraverso i quali viene ridotta la complessità implementativa di un sistema di comunicazione per il networking. In particolare ISO/OSI è costituito da strati (o livelli), i cosiddetti layer, che racchiudono uno o più aspetti fra loro correlati della comunicazione fra due nodi di una rete. I layers sono in totale 7 e vanno dal livello fisico (quello del mezzo fisico, ossia del cavo o delle onde radio) fino al livello delle applicazioni, attraverso cui si realizza la comunicazione di alto livello. Ogni layer individua un protocollo di comunicazione del livello medesimo. ISO/OSI realizza una comunicazione per livelli, cioè dati due nodi A e B, il livello n del nodo A può scambiare informazioni col livello n del nodo B ma non con gli altri: ciò conferisce modularità al sistema e semplicità di implementazione e reimplementazione.

4 Modelli di riferimento ISO/OSI ISO/OSI realizza una comunicazione per livelli, cioè dati due nodi A e B, il livello n del nodo A può scambiare informazioni col livello n del nodo B ma non con gli altri: ciò conferisce modularità al sistema e semplicità di implementazione e reimplementazione. Inoltre ogni livello realizza la comunicazione col livello corrispondente su altri nodi usando il livello immediatamente sottostante. Sicché ISO/OSI incapsula i messaggi di livello n in messaggi del livello n-1. Così se A deve inviare, ad esempio, una a B, l'applicazione (liv. 7) di A propagherà il messaggio usando il layer sottostante (liv. 6) che a sua volta userà il layer inferiore, fino ad arrivare alla comunicazione ovvero trasmissione sul mezzo fisico.

5 Modelli di riferimento ISO/OSI I livelli

6 Modelli di riferimento ISO/OSI Il percorso dei dati

7 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello fisico Obiettivo: trasmettere sequenze binarie sul canale trasmissivo Mezzo trasmissivo wired: materiale (metallo, vetro), struttura (rivestimento, schermatura, numero di conduttori), lunghezza, sezione, attenuazione, impedenza, diafonia, connettori, raggi di curvatura, etc. wireless: antenna (tipo, forma, guadagno), forma dei lobi, distanza da ostacoli, etc. Segnali frequenza, tensione, potenza, codifica, modulazione (in banda base, di fase, di frequenza, di ampiezza), etc. Presentazione Sessione

8 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello fisico Deve trasmettere bit su un canale di comunicazione. Gli aspetti di progetto sono: garantire che la comunicazione avvenga in modo corretto (es. se viene inviato un 1, venga ricevuto un 1 e non uno 0) gestione esplicita delle caratteristiche meccaniche, elettriche e procedurali delle interfacce di rete (componenti che connettono l'elaboratore al mezzo fisico) e le caratteristiche del mezzo fisico Si gestiscono, ad esempio: Tensioni scelte per rappresentare 0 ed 1 Durata (in microsecondi) di un bit Trasmissione simultanea in due direzioni oppure no Forma dei connettori Presentazione Sessione

9 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello dati Obiettivo: far sì che un mezzo fisico trasmissivo appaia, al livello superiore, come una linea di trasmissione esente da errori di trasmissione non rilevati. Trasmettere frame con "sufficiente" affidabilità tra due entità direttamente connesse, rilevare errori di trasmissione e (raramente) correggerli Frame delimitazione, ordinamento dei bit, suddivisione in campi, indirizzi, etc. Rilevazione e correzione errori codici autocorreggenti, ritrasmissione, etc. Presentazione Sessione

10 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello dati Funzionamento Spezzetta i dati provenienti dal livello superiore in frame; Invia i frame in sequenza Aspetta un acknowledgement (ack) per ogni frame inviato Compiti: Aggiunta di delimitatori (framing) all'inizio ed alla fine del frame; Gestione di errori di trasmissione causati da: Errori in ricezione Perdita di frame Duplicazione di frame (da perdita di ack) regolazione del traffico (per impedire che il ricevente sia "sommerso") meccanismi per l'invio degli ack piggybacking (da pickaback, cioè trasportare sulle spalle) Per le reti broadcast che devono controllare l'accesso condiviso al canale trasmissivo, è stato implementato uno speciale sottolivello del livello data link, il MAC (Medium Access Control) Presentazione Sessione

11 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello rete Obiettivo: gestire l'instradamento di frame attraverso sistemi intermedi, e trovare percorsi alternativi in caso di problemi Algoritmi di instradamento definizione e/o apprendimento (completo o parziale) della topologia della rete, calcolo del percorso su base locale e/o globale, riconfigurazione in caso di guasti, ecc. Non garantisce affidabilità della trasmissione, non duplicazione alla destinazione, rispetto alla destinazione dell ordine di invio. Presentazione Sessione

12 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello trasporto Obiettivo: garantire una trasmissione end-toend affidabile, ottimizzando l'uso delle risorse Affidabilità tutte le trame arrivano a destinazione, in copia unica e in ordine Ottimizzazione traffico ripartito sui canali disponibili, prevenzione della congestione della rete Presentazione Sessione

13 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello trasporto Deve accettare dati dal livello superiore, spezzettarli in pacchetti, passarli al livello rete ed assicurarsi che arrivino alla peer entity corrispondente. E il primo livello end-to-end: le peer entity di questo livello portano avanti una conversazione senza intermediari Compiti: Creazione di connessioni di livello rete: Una connessione rete per ciascuna connessione trasporto Molte connessioni rete per una singola connessione trasporto Una singola connessione rete per molte connessioni trasporto, con meccanismi di multiplexing Offerta di servizi al livello superiore: canale punto a punto affidabile, che consegna dati in ordine e senza errori (il servizio più diffuso, connection oriented) invio di messaggi isolati, con o senza garanzia di consegna (connectionless) broadcasting di messaggi a molti destinatari (connectionless) Presentazione Sessione

14 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello trasporto protocolli connessi e non connessi Protocolli orientati alla connessione: telefono Fase di connessione - Viene istituito un canale virtuale con il destinatario in base al suo indirizzo Fase di trasmissione - L'informazione inserita nel canale vi "fluisce" senza ulteriori necessità di indirizzamento Protocolli non orientati alla connessione: posta Fase unica - L'informazione viene instradata lungo un percorso individuato in base all'indirizzo del destinatario Presentazione Sessione

15

16 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello sessione Obiettivo: gestire il dialogo end-to-end tra due programmi applicativi che devono comunicare Dialogo garantire la mutua esclusione nell'utilizzo di risorse condivise, intercalare domande e risposte garantendo la consequenzialità Sincronizzazione stabilire punti intermedi nella comunicazione rispetto ai quali entrambe le parti abbiano la garanzia che quanto accaduto prima sia andato a buon fine Presentazione Sessione

17 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello presentazione Obiettivo: gestire la sintassi dell'informazione lungo l'intero percorso end-to-end, convertendo i vari formati Sintassi astratta definizione formale dei dati scambiati dagli applicativi Sintassi concreta locale come i dati sono rappresentati sui singoli sistemi Sintassi concreta di trasferimento come i dati sono rappresentati lungo il percorso Presentazione Sessione

18 Modelli di riferimento ISO/OSI Il livello applicazione Obiettivo: definire i servizi attraverso cui l'utente (non necessariamente umano) utilizza la rete, con tutte le relative interfacce di accesso Servizi di utente terminale virtuale, trasferimento di file, posta elettronica, servizi di directory, etc. Servizi di sistema operativo risoluzione di nomi, localizzazione di risorse, sincronizzazione degli orologi tra sistemi diversi, controllo di diritti di accesso, etc. Presentazione Sessione

19

20 Modelli di riferimento TCP/IP E N C A P S U L A T I O N

21

22 TCP/IP livello FISICO Il livello fisico si preoccupa di trasmettere sequenze di bit sul canale di trasmissione. Banalmente se viene trasmesso un 1 deve arrivare un 1 e non uno 0. I tipi di bit trasmessi rappresentano una grandezza fisica. frequenza, tensione, potenza, codifica, modulazione (in banda base, di fase, di frequenza, di ampiezza). Gli aspetti di progetto sono: garantire che la comunicazione avvenga in modo corretto (es. se viene inviato un 1, venga ricevuto un 1 e non uno 0) gestione esplicita delle caratteristiche meccaniche, elettriche e procedurali delle interfacce di rete (componenti che connettono l'elaboratore al mezzo fisico) e le caratteristiche del mezzo fisico Si gestiscono, ad esempio: Tensioni scelte per rappresentare 0 ed 1 (campionamento) Durata (in microsecondi) di un bit Trasmissione simultanea in due direzioni oppure no, propagazione Forma dei connettori

23 TCP/IP livello FISICO Connessioni cablate (wired) Il mezzo fisico di trasmissione è composto da uno o più cavi e connettori che trasportano grandezze fisiche. Materiale (metallo, vetro), struttura (rivestimento, schermatura, numero di conduttori), lunghezza, sezione, attenuazione, impedenza, diafonia, connettori, raggi di curvatura, etc. Connessioni non cablate (wireless) Il mezzo fisico di trasmissione è l etere per il trasporto di frequenze di onda elettromagnetica. Trasmettitore, antenna (tipo, forma, guadagno), forma dei lobi, distanza da ostacoli, etc.

24 TCP/IP livello FISICO Connettorizzazione rame (crimpatura) Materiale utilizzato rame. Tipi di connettori esistenti RJ45 (8P8C) e RJ11 (8P2C). Cavo dritto e cavo cross. RJ45 può alimentare (POE).

25 TCP/IP livello FISICO Fibra Ottica Materiale utilizzato fibra di vetro (core). Ogni singola fibra ottica è composta da due strati concentrici di materiale trasparente estremamente puro: un nucleo cilindrico centrale, o core, ed un mantello o cladding attorno ad esso. Il core presenta un diametro molto piccolo (fino a 10 µm) per le Monomodali e fino a 50 µm per le Multimodali, mentre il cladding ha un diametro di circa µm. FO Multimodali cablaggio reti LAN poco costose, illuminate con LED, non coprono grandi distanze (causa dispersione e perdita). FO Monomodali reti geografiche molto costose, molto veloci illuminate con laser, coprono grandi distanze (il principale problema è l allineamento del laser al core a causa del diametro ridotto del core stesso).

26 TCP/IP livello FISICO Fibra Ottica Connettorizzazione molto difficile inversamente proporzionale al diametro del core. Nell'uso pratico, un collegamento bidirezionale (ad esempio IEEE 802.3) viene realizzato utilizzando una coppia di fibre, una per ciascuna direzione. Le fibre ottiche sono collegate agli apparati di telecomunicazione (trasmettitore e ricevitore) mediante connettori che allineano meccanicamente il core della fibra con il laser e con il ricevitore. Un connettore è molto sensibile alla polvere, per cui connettori e cavi inutilizzati vengono normalmente coperti per evitare infiltrazioni. Esistono diversi tipi di connettori, ad esempio SC, LC (in plastica, quadrati), ST (in metallo, tondi, con innesto a baionetta), FC (In metallo, tondi con innesto a vite), MTRJ (forma simile all'sc, ma leggermente più larghi e schiacciati).

27 TCP/IP livello FISICO L ultimo miglio e codifiche a livello fisico La rete fisica più diffusa in Italia probabilmente ovunque è quella telefonica (PSTN). L evoluzione tecnologica degli operatori per ovvi motivi si concentra prevalentemente sulle dorsali principali (backbone) cercando di sfruttare al massimo anche in ragione del business la capacità trasmissiva dell ultimo miglio (inteso dalla centrale all utente finale). Modem V90 ISDN ADSL, HDSL

28 TCP/IP livello FISICO L ultimo miglio e codifiche a livello fisico Modem (56kbps DOWN, 33,6 kbps UP) ISDN (128 kbps DOWN/UP) ADSL, HDSL (decine di Mbps DOWN, molto meno di 1 Mbps UP no per HDSL)

29 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone)

30 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone) COMMUTAZIONE DI CIRCUITO Il percorso da un estremo all altro della connessione: - deve essere disponibile prima dell inizio della comunicazione - viene impegnato per tutta la durata del tempo della comunicazione (tariffazione a tempo). Bassi ritardi di propagazione (un circuito elettrico produce ritardi ordine di 5 ms / Km)

31 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone) Necessità del Multiplexing Economia di scala: più conversazioni (telefonia) o collegamenti dati (reti di computer). Fondamentale in ambito geografico, a causa dei costi elevati dei canali fisici. Due categorie di base: FDM (Frequency Division Multiplexing) molto usato in presenza di tecnologie analogiche; TDM (Time Division Multiplexing) in presenza di tecnologie completamente digitali E questo il caso dell SDH (Synchronous Digital Hierarchy); Una variante del FDM è il WDM (Walelength Division Multiplexing) in caso di uso della fibra ottica.

32 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone)

33 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone) COMMUTAZIONE DI PACCHETTO - Possibile perdita di dati. - Possibile ordine dei pacchetti in arrivo differente da quello in trasmissione. - Maggiori ritardi rispetto alla commutazione di circuito. - Addebito a volume di traffico. - Sfruttamento migliore dei canali.

34 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone)

35 TCP/IP livello FISICO Dorsali geografiche (backbone) ISDN (Integrated Services Digital Network) primo caso di «canale sfruttato digitalmente». X.25 e Frame Relay. Si comincia a parlare di circuiti virtuali permanenti o switchati conviventi sullo stesso canale fisico (oggi sarebbero nuvole) con punti di accesso X.25 implementa anche un livello 3. Frame Relay è un protocollo di livello 2 puro. ATM (Asynchronous Transfer Mode), per aumentare le prestazioni della commutazione di pacchetto è necessario realizzare in hardware l instradamento di pacchetti di dimensione fissa (celle di 53 byte)

36 TCP/IP livello DATI Il livello datalink è il secondo livello dei protocolli del modello ISO/OSI per l'interconnessione di sistemi aperti. Questo livello in trasmissione riceve pacchetti dal livello di rete e forma i frame che vengono passati al sottostante livello fisico con l'obiettivo di permettere il trasferimento affidabile dei dati attraverso il sottostante canale. Il Livello di Datalink deve quindi svolgere diverse funzioni specifiche: - in trasmissione raggruppare i bit provenienti dallo strato superiore e destinati al livello fisico in pacchetti chiamati frame (framing); - in ricezione controllare e gestire gli errori di trasmissione (controllo di errore); - regolare il flusso della trasmissione fra sorgente e destinatario (controllo di flusso). Tutto ciò consente di far apparire in ricezione, al livello superiore, il mezzo fisico come una linea di trasmissione esente da errori. Comunicazione sufficientemente affidabile ed efficiente tra nodi adiacenti Nelle reti locali (LAN) anche gestione della condivisione del mezzo trasmissivo

37 TCP/IP livello DATI FRAMING. Il livello 2 riceve dal livello superiore (rete) dei pacchetti. Considerando che: - la lunghezza dei pacchetti (livello 3) e delle corrispondenti trame (livello 2) è variabile; - i sistemi non sono sincronizzati tra loro; - il livello 1 tratta solo bit e quindi non è in grado di distinguere se un bit appartiene ad una trama o a quella successiva, nasce il problema della delimitazione delle trame. La funzionalità di framing è dunque quella di rendere distinguibile una trama dall altra attraverso l utilizzo di opportuna codifica.

38 TCP/IP livello DATI MODALITA DI FRAMING. Esistono diverse tecniche per implementare il framing: Inserire intervalli temporali fra trame consecutive. Le reti di telecomunicazione non danno garanzie sul rispetto delle caratteristiche temporali. Gli intervalli inseriti potrebbero essere espansi o ridotti generando problemi di ricezione. Marcare inizio e termine di ogni trama. - Character count. Delimitazione della trama con conteggio dei byte (o caratteri) all inizio della trama. - Character stuffing. Delimitazione della trama con caratteri speciali. Se il carattere speciale compare anche nella trama viene raddoppiato (byte stuffing). - Starting and ending flags (bit stuffing). Stessa tecnica del byte stuffing ma calcolato sul bit. Se nella trama ci sono viene aggiunto uno 0 in trasmissione e rimosso in ricezione.

39 TCP/IP livello DATI CONTROLLO E CORREZIONE DEGLI ERRORI (Frame Check Sequence). Il livello 2 si fa carico della rilevazione e dell eventuale correzione degli errori. Un controllo su un flusso di dati altro non è che una funzione sui dati stessi f(dati) ovvero un calcolo. Se lo stesso calcolo effettuato sulla stessa trama in trasmissione e ricezione produce lo stesso risultato allora la comunicazione è priva di errori. Alcuni di questi (codici di Hamming) permettono la rilevazione e la correzione, ovvero molto utili se non è conveniente la ritrasmissione, altri invece si limitano a rilevare l errore (CRC polinomi per il controllo di ridondanza ciclica).

40 TCP/IP livello DATI CONTROLLO DI FLUSSO. I collegamenti punto-punto si basano sull autorizzazione, esplicita o implicita, data dal ricevitore al trasmettitore per inviare i dati. Richiede protocolli con cui trasmettitore e ricevitore si scambiano informazioni di controllo. Bisogna considerare la possibilità di perdere le informazioni di controllo. Il nodo A trasmette al una trama al nodo B e si mette in attesa del riscontro (STOP AND WAIT). Se il traffico è bidirezionale, il riscontro può viaggiare nell intestazione di una delle trame in arrivo da B ad A (piggybacking). Se un riscontro non arriva? E andato persa la trama all andata (necessario ritrasmettere)? E andato perso il riscontro (se ritrasmetto c è duplicazione)?

41 TCP/IP livello DATI CONTROLLO DI FLUSSO SLIDING WINDOWS. Il trasmettitore mantiene una finestra di trasmissione con numero d ordine dei pacchetti che può spedire (spedisce prima di ricevere un riscontro). I frame appartenenti alla finestra vengono memorizzati per eventuali ritrasmissioni. Il ricevitore mantiene una finestra di ricezione con numero d ordine dei pacchetti che può ricevere. Consente di riconoscere e scartare frame duplicati a causa di riscontri andati persi. Permette di accettare frame non ordinati a causa di frame persi o di ritrasmissioni.

42 TCP/IP livello DATI CONTROLLO DI FLUSSO SLIDING WINDOWS. TRASMETTIRORE. Il limite superiore viene fatto avanzare quando si spedisce un frame. Il limite inferiore viene fatto avanzare quando si riceve un riscontro. RICEVITORE. Il limite superiore viene fatto avanzare quando si riceve un frame e si invia il riscontro. La dimensione della finestra e fissa. ESEMPI DI PROTOCOLLI. HDLC, SLIP (nato con i modem), PPP.

43 TCP/IP livello DATI LA CONDIVISIONE DEL CANALE TRASMISSIVO Trasmissione burst richiede elevata velocità per brevi periodi. Il numero di utenti è elevato e varia continuamente. Il traffico è intrinsecamente irregolare e asincrono (inefficiente pensare a modalità di Time Division Multiplexing o Frequency Division Multiplexing). Tutte le stazioni rice-trasmittenti sono indipendenti e paritetiche. Canale singolo per ricevere e trasmettere dati e/o informazioni di controllo. Le stazioni possono rilevare una portante individuare una trasmissione già in corso. Le stazioni possono rilevare collisioni sovrapposizione di due o più trasmissioni.

44 TCP/IP livello DATI LA CONDIVISIONE DEL CANALE TRASMISSIVO Canale broadcast (il canale è di tutte le stazioni). Fisicamente. Wifi. Logicamente. Anello, stella, albero.

45 TCP/IP livello DATI - In ogni caso serve un meccanismo di arbitraggio del canale. Tutte le stazioni ricevono tutti i pacchetti: serve un meccanismo di indirizzamento. Il progetto 802 dell IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers). Nato per definire uno standard per le LAN e MAN. E a cavallo dei livelli 1 e 2. Il più diffuso è l anche l è piuttosto famoso Meglio conosciuto come Ethernet CSMA/CD. Si suddivide in due sottolivelli (LLC e MAC) Topologia inizialmente a bus ora a stella Arbitraggio a contesa del canale La versione attuale è la 802.3z (1 Gb/s).

46 TCP/IP livello DATI IL SOTTOLIVELLO LLC (Logical Link Control) - - Non deve preoccuparsi dei problemi di trasmissione. Fornisce al superiore livello 3 la stessa interfaccia delle WAN. I dati provenienti dal livello superiore vengono incapsulati in una unità di trasmissione (Protocol Data Unit, PDU) del livello LLC e opportunamente trasferiti al livello MAC, che ne cura la trasmissione sul mezzo fisico prescelto. Tipi di LLC-PDU. Unnumbered PDU (dati utente in modalità non connessa), Information PDU (dati utente in modalità connessa), Supervisory PDU (dati di controllo del protocollo in modalità non connessa).

47 TCP/IP livello DATI IL SOTTOLIVELLO LLC (Logical Link Control) DSAP address (indirizzo Service Access Point di destinazione): 8 bit, di cui il meno significativo indica se fa riferimento a un SAP individuale o di gruppo. Fornisce al superiore livello 3 la stessa interfaccia delle WAN. SSAP address (indirizzo Service Access Point di origine): 8 bit, di cui il meno significativo indica se il messaggio costituisce un comando o una risposta. Control (Controllo): 8 bit per le modalità di connessione che non richiedono un numero di sequenza, 16 bit altrimenti. Information (): 0 o più byte (non è stabilito un limite massimo, ma PDU troppo grandi potrebbero essere frammentate dal livello MAC).

48 TCP/IP livello DATI IL SOTTOLIVELLO MAC (Medium Access Control) Il MAC-PDU contiene il LLC PDU anteponendo gli indirizzi destinatario e mittente (MAC Address) e postponendo un FCS (a meno di SFD e PAD). Gli indirizzi MS sono rappresentati da 6 byte (48 bit) 6 coppie esadecimali. Unici a livello mondiale. Primi 3 byte costituiscono il Vendor Code, restanti numero progressivo assegnato dal costruttore. Il primo bit trasmesso distingue tra singola stazione destinataria (UNICAST) se è zero, gruppi di stazioni se è 1 (MULTICAST e BROADCAST). Tutti i bit a 1 indicano il broadcast.

49 TCP/IP livello DATI IL SOTTOLIVELLO MAC (Medium Access Control) Taluni apparati di interconnessione LAN (Hub) non applicano alcuna logica di selezione sul traffico in ingresso/uscita. Per questo motivo tutto il traffico in ingresso su una porta viene replicato su tutte le altre porte in uscita. Sarà successivamente compito del livello MAC dell host (implementato di solito sulla scheda di rete) a capire se il frame è a lui destinato (e quindi passarlo al livello superiore) oppure no (e quindi scartare il frame). La scheda di rete può essere programmata per accettare qualunque frame (cosiddetto modo PROMISCUO) Apparati di rete più sofisticati (Switch) memorizzano il MAC address collegato a ciascuna porta che può essere impostato staticamente ovvero «negoziato».

50 TCP/IP livello RETE Nel modello TCP/IP, il livello 3 viene detto livello internet oppure livello di internetworking, in quanto interconnette reti eterogenee, che possono essere basate su protocolli di livello collegamento (ad esempio ethernet, PPP) o su protocolli di rete (ad esempio Frame Relay, Asynchronous Transfer Mode), per realizzare un'unica rete in modo trasparente agli utilizzatori. Il livello IP, quindi, è indipendente dai livelli sottostanti e sovrastanti, che permette di usare o riusare tecnologie già disponibili, e di adattarsi con naturalezza a nuove tecnologie. Frammentazione e riassemblaggio: se un pacchetto ricevuto ha una dimensione eccessiva per la rete su cui deve essere trasmesso, il livello di rete lo divide in frammenti e, in maniera complementare, si occupa di riassemblare i frammenti ricevuti al momento della consegna. Instradamento (routing), ovvero determinare il percorso ideale per la trasmissione dei dati attraverso la rete a partire dall'indirizzo IP del destinatario. Questa funzione viene svolta dinamicamente tramite appositi protocolli di routing per il popolamento delle tabelle di instradamento in base efficienza/distanza dei link, condizioni della rete, priorità del servizio e altri elementi secondari.

51 TCP/IP livello RETE E il primo livello che permette di introdurre il concetto di comunicazione tra nodi anche molto distanti (nel livello 2 si parlava di nodi adiacenti). Per fare ciò è necessario che un apparato su cui è «implementato» il livello 3 sappia come «inoltrare» al meglio un pacchetto in arrivo.. La «logica decisionale» di instradamento identificata un protocollo di instradamento (protocollo di routing) che altro non fa che popolare delle «tabelle decisionali» di instradamento (tabelle di routing) PARAMETRI CORRETTEZZA.. Instradare correttamente. SEMPLICITA. Le capacità di calcolo e memorizzazione sono limitate. ROBUSTEZZA. Gli algoritmi devono «sopravvivere» ai guasti. STABILITA. Per motivi di efficienza le tabelle di routing non devono essere continuamente stravolte; in altro parole l algoritmo deve convergere verso uno stato di equilibrio. IMPARZIALITA.stesse condizioni stesso comportamento scientificità dell algoritmo. OTTIMALITA.Il percorso scelto deve essere sempre il migliore.

52 TCP/IP livello RETE SERVE UNA METRICA. Due parametri molto utilizzati: HOPS: numero di salti effettuati, cioè il numero di nodi intermedi attraversati lungo il cammino. COSTO: somma dei costi di tutte le linee attraversate (il costo di una linea è in genere inversamente proporzionale alla sua velocità). TIPI DI ALGORITMO. Non adattativi (routing statico): criteri fissi di instradamento. Adattativi (routing dinamico): le tabelle di instradamento vengono continuamente aggiornate in funzione di informazioni sullo stato della rete (topologia e traffico).

53 TCP/IP livello RETE Algoritmi Statici Fixed directory routing tabelle scritte a mano; tabelle fisse ottenute tramite algoritmi, per esempio quello di Dijkstra per calcolare il cammino minimo. Flooding (inondazione) - storico i pacchetti vengono ripetuti su tutte le porte ad eccezione di quella di arrivo Algoritmi Dinamici Routing centralizzato - storico Routing isolato - storico Routing distribuito distance vector link state routing

54 TCP/IP livello RETE

55 TCP/IP livello RETE Algoritmi Statici Fixed Directory Routing Ogni nodo ha una tabella di instradamento scritta manualmente, con informazioni del tipo: indirizzo di destinazione linea Il gestore della rete ha il totale controllo dei flussi di traffico sono necessari interventi manuali per ridirigere il traffico in presenza di guasti Flooding Algoritmo non adattativo. Ciascun pacchetto in arrivo viene ritrasmesso su tutte le linee eccetto quella da cui è stato ricevuto. Utilizzabile solo in presenza di traffico molto limitato. Ottimizzazioni del flooding Age-counter (TTL). ogni pacchetto contiene un contatore di salti, inizializzato al massimo numero di salti previsto per arrivare a destinazione, che viene via via decrementato. si scartano i pacchetti con il contatore a zero. Memoria dei pacchetti transitati. si scartano i pacchetti le successive volte che passano in un nodo. Selective flooding (ritrasmissione su linee casuali o con code di trasmissione più brevi).

56 TCP/IP livello RETE Algoritmi Dinamici Routing centralizzato. Esiste un Routing Control Center (RCC) che calcola e distribuisce le tabelle Il RCC riceve informazioni sullo stato della rete da tutti i nodi e le usa per calcolare le nuove tabelle Poco robusto (le tabelle non arrivano a tutti i router contemporaneamente) Genera elevato carico sulla rete in prossimità del RCC Routing isolato Opposto al routing centralizzato: ogni nodo decide l instradamento senza scambiare informazioni con gli altri nodi Routing distribuito Ogni router calcola le sue tabelle dialogando con gli altri router e con gli end-node. Tale dialogo avviene tramite protocolli ausiliari di livello 3. Due approcci principali: algoritmi distance vector algoritmi link state

57 TCP/IP livello RETE Distance Vector Noto anche come algoritmo di Bellman-Ford o Ford-Fulkerson. Ogni nodo, quando modifica le proprie tabelle di instradamento, invia ai nodi adiacenti un distance vector (insieme di coppie [indirizzo - distanza]). La distanza è espressa tramite metriche classiche quali numero di hops e costo. Ogni nodo memorizza per ogni linea l ultimo distance vector ricevuto Un router ricalcola le sue tabelle se: cade una linea attiva. riceve un distance vector da un nodo adiacente diverso da quello memorizzato. Il calcolo consiste nella fusione di tutti i distance vector delle linee attive. Se le tabelle risultano diverse da quelle precedenti, invia ai nodi adiacenti un nuovo distance vector. Distance Vector: caratteristiche Vantaggi: molto semplice da implementare Svantaggi: possono innescarsi dei loop a causa di particolari variazioni della topologia la convergenza può essere molto lenta

58 TCP/IP livello RETE Distance Vector Routing Information Protocol (RIP) Interior Gateway Routing Protocol (IGRP)

Reti di Calcolatori. Il software

Reti di Calcolatori. Il software Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla

Dettagli

Protocolli di Comunicazione

Protocolli di Comunicazione Protocolli di Comunicazione La rete Internet si è sviluppata al di fuori dal modello ISO-OSI e presenta una struttura solo parzialmente aderente al modello OSI. L'architettura di rete Internet Protocol

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente

Dettagli

TEST DI RETI DI CALCOLATORI I (9400N) anno 1999/2000

TEST DI RETI DI CALCOLATORI I (9400N) anno 1999/2000 TEST DI RETI DI CALCOLATORI I (9400N) anno 1999/2000 1) Quanti sono i livelli del modello ISO/OSI: A. 3 B. 7 C. 6 D. non è definito un numero massimo non è definito un numero massimo 2) Due entità ad un

Dettagli

Quanto sono i livelli OSI?

Quanto sono i livelli OSI? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli

Dettagli

Reti di calcolatori. Lezione del 10 giugno 2004

Reti di calcolatori. Lezione del 10 giugno 2004 Reti di calcolatori Lezione del 10 giugno 2004 Internetworking I livelli 1 fisico e 2 data link si occupano della connessione di due host direttamente connessi su di una rete omogenea Non è possibile estendere

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come:

Dettagli

158.110.1.3 158.110.1.2 SWITCH. 100 Mb/s (UTP cat. 5E) 158.110.1.1 158.110.3.3 158.110.3.2. 10 Mb/s SWITCH. (UTP cat. 5E) 100 Mb/s. (UTP cat.

158.110.1.3 158.110.1.2 SWITCH. 100 Mb/s (UTP cat. 5E) 158.110.1.1 158.110.3.3 158.110.3.2. 10 Mb/s SWITCH. (UTP cat. 5E) 100 Mb/s. (UTP cat. Università degli Studi di Udine Insegnamento: Reti di Calcolatori I Docente: Pier Luca Montessoro DOMANDE DI RIEPILOGO SU: - Livello network 1. Si deve suddividere la rete 173.19.0.0 in 510 subnet. Qual

Dettagli

Protocollo IP e collegati

Protocollo IP e collegati Protocollo IP e collegati Argomenti trattati: formato del pacchetto IP; servizi del protocollo IP; formato degli indirizzi; instradamento dei datagrammi; classi di indirizzi A, B, C, D; indirizzi speciali,

Dettagli

Internet e protocollo TCP/IP

Internet e protocollo TCP/IP Internet e protocollo TCP/IP Internet Nata dalla fusione di reti di agenzie governative americane (ARPANET) e reti di università E una rete di reti, di scala planetaria, pubblica, a commutazione di pacchetto

Dettagli

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 1 Reti di Calcolatori MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 2 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 8

Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato

Dettagli

Transmission Control Protocol

Transmission Control Protocol Transmission Control Protocol Franco Callegati Franco Callegati IC3N 2000 N. 1 Transmission Control Protocol - RFC 793 Protocollo di tipo connection-oriented Ha lo scopo di realizzare una comunicazione

Dettagli

Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima

Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011 Paola Zamperlin Internet. Parte prima 1 Definizioni-1 Una rete di calcolatori è costituita da computer e altri

Dettagli

Page 1. Elementi Base del Modello OSI. Il modello di riferimento ISO/OSI OSI: Open Systems Interconnection. Struttura a Livelli.

Page 1. Elementi Base del Modello OSI. Il modello di riferimento ISO/OSI OSI: Open Systems Interconnection. Struttura a Livelli. Università degli Studi di Parma Elementi Base del Modello OSI Sistema A Sistema B Sistema C Sistema D Modello OSI mezzi fisici Connessioni Struttura a Livelli Per ridurre la complessità progettuale, tutte

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Corso di Reti di Calcolatori I

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Corso di Reti di Calcolatori I Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Corso di Reti di Calcolatori I Roberto Canonico (roberto.canonico@unina.it) Giorgio Ventre (giorgio.ventre@unina.it) Il livello rete in Internet Il protocollo

Dettagli

IP (Internet Protocol) sta al livello 2 della scala Tcp/Ip o al livello 3 della scala ISO/OSI. Un indirizzo IP identifica in modo logico (non fisico

IP (Internet Protocol) sta al livello 2 della scala Tcp/Ip o al livello 3 della scala ISO/OSI. Un indirizzo IP identifica in modo logico (non fisico IP e subnetting Ip IP (Internet Protocol) sta al livello 2 della scala Tcp/Ip o al livello 3 della scala ISO/OSI. Un indirizzo IP identifica in modo logico (non fisico come nel caso del MAC Address) una

Dettagli

UDP. Livello di Trasporto. Demultiplexing dei Messaggi. Esempio di Demultiplexing

UDP. Livello di Trasporto. Demultiplexing dei Messaggi. Esempio di Demultiplexing a.a. 2002/03 Livello di Trasporto UDP Descrive la comunicazione tra due dispositivi Fornisce un meccanismo per il trasferimento di dati tra sistemi terminali (end user) Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere

Dettagli

PARTE 1 richiami. SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet )

PARTE 1 richiami. SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) PARTE 1 richiami SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) Parte 1 Modulo 1: Stack TCP/IP TCP/IP Protocol Stack (standard de facto) Basato su 5 livelli invece che sui 7 dello stack ISO/OSI Application

Dettagli

Lo scenario: la definizione di Internet

Lo scenario: la definizione di Internet 1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)

Dettagli

Topologia delle reti. Rete Multipoint: ogni nodo è connesso agli altri tramite nodi intermedi (rete gerarchica).

Topologia delle reti. Rete Multipoint: ogni nodo è connesso agli altri tramite nodi intermedi (rete gerarchica). Topologia delle reti Una RETE DI COMPUTER è costituita da un insieme di elaboratori (NODI) interconnessi tra loro tramite cavi (o sostituti dei cavi come le connessioni wireless). Rete Point-to-Point:

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,

Dettagli

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard

Dettagli

Inizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP

Inizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP BOOTP e DHCP a.a. 2002/03 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica 1 Inizializzazione degli Host Un

Dettagli

Apparecchiature di Rete

Apparecchiature di Rete All interno delle reti troviamo delle apparecchiature, utilizzate per gestire le trasmissioni tra gli elementi della rete e per creare interconnessioni tra reti differenti Livello 7 Livello 6 Livello 5

Dettagli

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI Confronto tra ISO-OSI e TCP/IP, con approfondimento di quest ultimo e del livello di trasporto in cui agiscono i SOCKET. TCP/IP

Dettagli

Il modello TCP/IP. Sommario

Il modello TCP/IP. Sommario Il modello TCP/IP Il protocollo IP Mario Cannataro Sommario Introduzione al modello TCP/IP Richiami al modello ISO/OSI Struttura del modello TCP/IP Il protocollo IP Indirizzi IP Concetto di sottorete Struttura

Dettagli

La telematica. Informatica per le discipline umanistiche Note sulla telematica. Segnale analogico / digitale

La telematica. Informatica per le discipline umanistiche Note sulla telematica. Segnale analogico / digitale Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lettere e Filosofia La telematica Informatica per le discipline umanistiche Note sulla telematica Marco Lazzari A.A. 2005-2006 Telematica: telecomunicazioni

Dettagli

Modello OSI e architettura TCP/IP

Modello OSI e architettura TCP/IP Modello OSI e architettura TCP/IP Differenza tra modello e architettura - Modello: è puramente teorico, definisce relazioni e caratteristiche dei livelli ma non i protocolli effettivi - Architettura: è

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 8 -

Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Informatica per la comunicazione - lezione 8 - I multipli 1 KB (kilo) = 1000 B 1 MB (mega) = 1 mln B 1 GB (giga) = 1 mld B 1 TB (tera) = 1000 mld B Codifica binaria dei numeri Numerazione con base 10:

Dettagli

Internet. Introduzione alle comunicazioni tra computer

Internet. Introduzione alle comunicazioni tra computer Internet Introduzione alle comunicazioni tra computer Attenzione! Quella che segue è un introduzione estremamente generica che ha il solo scopo di dare un idea sommaria di alcuni concetti alla base di

Dettagli

Elementi di Informatica e Programmazione

Elementi di Informatica e Programmazione Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela

Dettagli

NETWORKING: SEMINARIO DI STUDIO 1

NETWORKING: SEMINARIO DI STUDIO 1 NETWORKING: SEMINARIO DI STUDIO 1 Obiettivi: 1. Fornire una panoramica sulle reti di calcolatori, tecnologie, potenzialità, limiti, servizi, internet. 2. Fornire una panoramica sulle capacità di base per

Dettagli

Svantaggi della Commutazione di Circuito. Commutazione di Pacchetto. Struttura di un Pacchetto

Svantaggi della Commutazione di Circuito. Commutazione di Pacchetto. Struttura di un Pacchetto Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre / Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Svantaggi della Commutazione

Dettagli

Reti di Calcolatori. Lezione 2

Reti di Calcolatori. Lezione 2 Reti di Calcolatori Lezione 2 Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come: UN INSIEME INTERCONNESSO DI CALCOLATORI AUTONOMI Tipi di Rete Le reti vengono classificate

Dettagli

Il routing in Internet Exterior Gateway Protocols

Il routing in Internet Exterior Gateway Protocols Il routing in Internet Exterior Gateway Protocols A.A. 2005/2006 Walter Cerroni Exterior Gateway Protocols I protocolli di tipo EGP sono diversi da quelli di tipo IGP All interno di un AS si persegue l

Dettagli

Le reti. Introduzione al concetto di rete. Classificazioni in base a

Le reti. Introduzione al concetto di rete. Classificazioni in base a Le reti Introduzione al concetto di rete Classificazioni in base a Software di rete OSI e TCP/IP Definizione di rete Vantaggi delle reti Reti ad architettura centralizzata e distribuita Sistemi aperti

Dettagli

Linux User Group Cremona CORSO RETI

Linux User Group Cremona CORSO RETI Linux User Group Cremona CORSO RETI Cos'è una rete informatica Una rete di calcolatori, in informatica e telecomunicazioni, è un sistema o un particolare tipo di rete di telecomunicazioni che permette

Dettagli

Una panoramica su HL7

Una panoramica su HL7 HL7 è uno standard ANSI di integrazione molto importante per tutto il Sistema Informativo Sanitario in generale e per il sistema RIS/PACS in particolare. L'acronimo HL7 sta per Health Level Seven, ossia

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 1999 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1 Nota di Copyright

Dettagli

IP Internet Protocol

IP Internet Protocol IP Internet Protocol Vittorio Maniezzo Università di Bologna Vittorio Maniezzo Università di Bologna 13 IP - 1/20 IP IP è un protocollo a datagrammi In spedizione: Riceve i dati dal livello trasporto e

Dettagli

3. Introduzione all'internetworking

3. Introduzione all'internetworking 3. Introduzione all'internetworking Abbiamo visto i dettagli di due reti di comunicazione: ma ce ne sono decine di tipo diverso! Occorre poter far comunicare calcolatori che si trovano su reti di tecnologia

Dettagli

Elementi di Informatica e Programmazione

Elementi di Informatica e Programmazione Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela

Dettagli

Livello di Rete. Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it

Livello di Rete. Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it Livello di Rete Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it Queste slide sono un adattamento delle slide fornite dal libro di testo e pertanto protette da copyright. All material copyright 1996-2007 J.F Kurose

Dettagli

Networking e Reti IP Multiservizio

Networking e Reti IP Multiservizio Networking e Reti IP Multiservizio Modulo 2: Introduzione alle reti per dati IEEE802.3 (Ethernet) Gabriele Di Stefano: gabriele@ing.univaq.it Argomenti già trattati: Lezioni: Concetti fondamentali Entità

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2004/05 Blocco 1 Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Definizioni- Le funzionalità delle reti di TLC 2 Definizioni Comunicazione: trasferimento

Dettagli

Livello di Rete. Prof. Filippo Lanubile. Obiettivo

Livello di Rete. Prof. Filippo Lanubile. Obiettivo Livello di Rete Circuiti virtuali e datagram La funzione di instradamento Costruzione della tabella di routing Algoritmi di routing adattivi: distance vector routing e link-state routing Routing gerarchico

Dettagli

LIVELLO DATA LINK (DI LINEA)

LIVELLO DATA LINK (DI LINEA) LIVELLO DATA LINK (DI LINEA) 1 TRASMISSIONE 2 FRAMING 3 CONTROLLO DEGLI ERRORI 4 CONTROLLO DI FLUSSO 1 Asincrona 2 Sincrona 1 Orientata al byte 2 Orientata al bit 1 Codici correttori 2 Codici Rivelatori

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 1999 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1 Nota di Copyright

Dettagli

SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet )

SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) PARTE 2 SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) Parte 2 Modulo 1: Stack TCP/IP TCP/IP Protocol Stack (standard de facto) Basato su 5 livelli invece che sui 7 dello stack ISO/OSI Application

Dettagli

Identità sulla rete protocolli di trasmissione (TCP-IP) L architettura del sistema. Dal livello A al livello B

Identità sulla rete protocolli di trasmissione (TCP-IP) L architettura del sistema. Dal livello A al livello B Identità sulla rete protocolli di trasmissione (TCP-IP) L architettura del sistema contenuto della comunicazione sistema per la gestione della comunicazione sottosistema C sottosistema B sottosistema A

Dettagli

Il livello Network del TCP/IP. Il protocollo IP (versione 4)

Il livello Network del TCP/IP. Il protocollo IP (versione 4) Il livello Network del TCP/IP. Il protocollo IP (versione 4) L architettura TCP/IP (il cui nome più preciso è ) è formata da diversi componenti, che si posizionano nello stack dei protocolli a partire

Dettagli

Reti e Internetworking

Reti e Internetworking Titpi di rete - tecnologia trasmissiva Reti e Internetworking Riferimento A. Tanenbaum "Computer Networks" Prentice-Hall, 3a Ed. Elaboratori Rete una rete broadcast Titpi di rete tecnologia trasmissiva

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SISTEMI Indirizzo: Informatica Progetto Abacus Anno scolastico 2013-2014

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SISTEMI Indirizzo: Informatica Progetto Abacus Anno scolastico 2013-2014 Classe 5^ PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SISTEMI Indirizzo: Informatica Progetto Abacus Anno scolastico 2013-2014 MODULI CONTENUTI OBIETTIVI METODOLOGIE DI LAVORO I primi elementi sulle reti e i mezzi di

Dettagli

Modello di riferimento OSI Descrizione dei livelli

Modello di riferimento OSI Descrizione dei livelli Reti di Telecomunicazioni R. Bolla, L. Caviglione, F. Davoli Principali organismi di standardizzazione Modello di riferimento OSI Descrizione dei livelli 6.2 User N+1_Layer User REQUEST RESPONSE CONFIRMATION

Dettagli

Cos'è una vlan. Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente

Cos'è una vlan. Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente Cos'è una vlan Da Wikipedia: Una LAN virtuale, comunemente detta VLAN, è un gruppo di host che comunicano tra di loro come se fossero collegati allo stesso cablaggio, a prescindere dalla loro posizione

Dettagli

Reti di elaboratori. Reti di elaboratori. Reti di elaboratori INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)

Reti di elaboratori. Reti di elaboratori. Reti di elaboratori INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Reti di elaboratori Rete di calcolatori: insieme di dispositivi interconnessi Modello distribuito INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Funzioni delle reti: comunicazione condivisione di

Dettagli

Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward

Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Sommario 1) L evoluzione della comunicazione: dalla rete PSTN alla

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 3 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 3 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 3 a lezione Francesco Fontanella Il pacchetto IP Il preambolo (header) IP è fatto in questo modo: Gli Indirizzi IP Ogni host e router

Dettagli

TCP: trasmissione Source port [16 bit] - Identifica il numero di porta sull'host mittente associato alla connessione TCP. Destination port [16 bit] - Identifica il numero di porta sull'host destinatario

Dettagli

Il livello Data-Link e i suoi protocolli

Il livello Data-Link e i suoi protocolli Il livello Data-Link e i suoi protocolli Modulo 5 (Integrazione) Livello Data-Link Abbiamo visto che il Livello Data link provvede a: o offrire servizi al livello network con un'interfaccia ben definita;

Dettagli

IL LIVELLO RETE IN INTERNET Protocollo IP

IL LIVELLO RETE IN INTERNET Protocollo IP Reti di Calcolatori IL LIVELLO RETE IN INTERNET Protocollo IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 4-1 Il Protocollo IP IPv4 Datagram IP: formato Indirizzi IP: formato Protocolli di controllo IP mobile

Dettagli

Reti, Protocolli e Indirizzi. DIMENSIONE della RETE. Arpanet e Internetworking. Topologia a Stella

Reti, Protocolli e Indirizzi. DIMENSIONE della RETE. Arpanet e Internetworking. Topologia a Stella Premessa breve Reti, Protocolli e Indirizzi Lo sviluppo delle telecomunicazioni ha avuto due fattori determinanti : L esistenza di una rete esistente (quella telefonica) La disponibilita di HW e SW adeguati

Dettagli

Dal protocollo IP ai livelli superiori

Dal protocollo IP ai livelli superiori Dal protocollo IP ai livelli superiori Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Protocollo IP Abbiamo visto che il protocollo IP opera al livello di rete definendo indirizzi a 32 bit detti indirizzi IP che permettono

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 6

Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server

Dettagli

Reti di Calcolatori 18-06-2013

Reti di Calcolatori 18-06-2013 1. Applicazioni di rete [3 pts] Si descrivano, relativamente al sistema DNS: Compito di Reti di Calcolatori 18-06-2013 a) i motivi per i quali viene usato; b) l architettura generale; c) le modalità di

Dettagli

INFOCOM Dept. Antonio Cianfrani. Virtual LAN (VLAN)

INFOCOM Dept. Antonio Cianfrani. Virtual LAN (VLAN) Antonio Cianfrani Virtual LAN (VLAN) Richiami sullo standard Ethernet Lo standard Ethernet (IEEE 802.3) è utilizzato per le Local Area Network (LAN): livello 2 della pila protocollare. Consente l utilizzo

Dettagli

10. Stratificazione dei protocolli

10. Stratificazione dei protocolli 10. Stratificazione dei protocolli 10.1. Introduzione Abbiamo visto la struttura dell'internet. Ora dobbiamo esaminare la struttura del restante software di comunicazione, che è organizzato secondo il

Dettagli

DA SA Type Data (IP, ARP, etc.) Padding FCS 6 6 2 0-1500 0-46 4

DA SA Type Data (IP, ARP, etc.) Padding FCS 6 6 2 0-1500 0-46 4 Esercizio Data la rete in figura, si assuma che i terminali T1-T12 e T13-T24 siano connessi tramite collegamenti di tipo UTP a due switch Fast Ethernet. Si assuma che le tabelle ARP di tutti i dispositivi

Dettagli

Standard di comunicazione

Standard di comunicazione Standard di comunicazione Organizzato a livelli per ridurne la complessità e aumentarne la flessibilità il numero dei livelli e le loro funzionalità dipendono dal tipo di rete ogni livello formalizza un

Dettagli

I canali di comunicazione

I canali di comunicazione I canali di comunicazione tipo velocità min velocità max doppino telefonico 300bps 10 mbps micro onde 256kbps 100 mbps satellite 256kbps 100 mbps cavo coassiale 56 kbps 200 mbps fibra ottica 500 kbps 10

Dettagli

Reti e Internet: introduzione

Reti e Internet: introduzione Facoltà di Medicina - Corso di Laurea in Logopedia Corso di Informatica III anno Prof. Crescenzio Gallo Reti e Internet: introduzione c.gallo@unifg.it Reti e Internet: argomenti Tipologie di reti Rete

Dettagli

Argomenti della lezione

Argomenti della lezione Multicast IP Contenuti del corso La progettazione delle reti Il routing nelle reti IP Il collegamento agli Internet Service Provider e problematiche di sicurezza Analisi di traffico e dei protocolli applicativi

Dettagli

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Indice Mezzi e tecniche di trasmissione dati Cavi in rame Fibre ottiche Onde radio e sistemi wireless Modulazione e demodulazione Reti di calcolatori

Dettagli

Reti diverse: la soluzione nativa

Reti diverse: la soluzione nativa Reti diverse: la soluzione nativa Quando si deve trasmettere un messaggio attraverso reti diverse, per il mezzo fisico, per il protocollo di accesso o altro, a che livello si colloca la procedura di traduzione

Dettagli

Interconnessione di reti

Interconnessione di reti Interconnessione di reti Collegamenti tra reti eterogenee Instradamento (routing) e inoltro (forwarding) IPv4 - indirizzi IP e MAC - sottoreti IPv6 - evoluzione di Internet DNS - Domain Name System Conclusioni

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Protocolli di rete. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 2/30

Protocolli di rete. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 2/30 Protocolli di rete Vittorio Maniezzo Università di Bologna Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 1/30 Strati di protocolli (Protocol Layers) Le reti sono complesse Molti elementi: host

Dettagli

ARP (Address Resolution Protocol)

ARP (Address Resolution Protocol) ARP (Address Resolution Protocol) Il routing Indirizzo IP della stazione mittente conosce: - il proprio indirizzo (IP e MAC) - la netmask (cioè la subnet) - l indirizzo IP del default gateway, il router

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MODULARE 2015-2016. Disciplina: SISTEMI E RETI Classe: QUINTA A INF SERALE Indirizzo: INFORMATICA

PROGRAMMAZIONE MODULARE 2015-2016. Disciplina: SISTEMI E RETI Classe: QUINTA A INF SERALE Indirizzo: INFORMATICA PROGRAMMAZIONE MODULARE 2015-2016 Disciplina: SISTEMI E RETI Classe: QUINTA A INF SERALE Indirizzo: INFORMATICA Docenti: Gualdi (teoria), Travaglioni (laboratorio) Ore settimanali previste: 2 TEORIA +

Dettagli

Protocollo ICMP, comandi ping e traceroute

Protocollo ICMP, comandi ping e traceroute Protocollo ICMP, comandi ping e traceroute Internet Control Message Protocol Internet Control Message Protocol (ICMP): usato dagli host, router e gateway per comunicare informazioni riguardanti il livello

Dettagli

Gestione degli indirizzi

Gestione degli indirizzi Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Gestione degli indirizzi -Address Resolution Protocol (ARP) -Reverse Address Resolution Protocol (RARP) -Dynamic Host Configuration Protocol

Dettagli

Reti di calcolatori ed indirizzi IP

Reti di calcolatori ed indirizzi IP ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa

Dettagli

Reti di Calcolatori. Master "Bio Info" Reti e Basi di Dati Lezione 4

Reti di Calcolatori. Master Bio Info Reti e Basi di Dati Lezione 4 Reti di Calcolatori Sommario Software di rete Livello Trasporto (TCP) Livello Rete (IP, Routing, ICMP) Livello di Collegamento (Data-Link) Software di rete Livello Rete (IP, Routing, ICMP) Se i protocolli

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 8 -

Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,

Dettagli

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione

Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in

Dettagli

Standard: OSi vs TCP/IP. Il livello di trasporto. TCP e UDP. TCP: Transmission Control Protocol. TCP: funzionalità

Standard: OSi vs TCP/IP. Il livello di trasporto. TCP e UDP. TCP: Transmission Control Protocol. TCP: funzionalità Standard: OSi vs TCP/IP Application Presentation Session NFS XDR RPC Telnet, FTP SMTP, HTTP SNMP, DNS RTP,... Protocolli per la comunicazione tra applicativi: le raisons d etre della rete Transport TCP

Dettagli

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1 MODBUS Stefano Panzieri Modbus - 1 La Storia Diventa uno STANDARD nel 1979 Nato come protocollo di comunicazione SERIALE si è successivamente adattato alle specifiche TCP/IP Permette una comunicazione

Dettagli

PROF. Filippo CAPUANI TCP/IP

PROF. Filippo CAPUANI TCP/IP PROF. Filippo CAPUANI TCP/IP Sommario Introduzione al TCP/IP Indirizzi IP Subnet Mask Frame IP Meccanismi di comunicazione tra reti diverse Classi di indirizzi IP Indirizzi IP privati e pubblici Introduzione

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Servizi orientati alla connessione

Servizi orientati alla connessione Servizi orientati alla connessione Viene creata una connessione permanente tra gli end host handshaking: istituzione di uno stato per cui due host sanno di essere in comunicazione tra loro su Internet

Dettagli

il progetto ieee 802

il progetto ieee 802 il progetto ieee 802 architettura generale g. di battista nota di copyright questo insieme di slides è protetto dalle leggi sul copyright il titolo ed il copyright relativi alle slides (inclusi, ma non

Dettagli

I canali di comunicazione

I canali di comunicazione I canali di comunicazione tipo velocità min velocità max doppino telefonico 300bps 10 mbps micro onde 256kbps 100 mbps satellite 256kbps 100 mbps cavo coassiale 56 kbps 200 mbps fibra ottica 500 kbps 10

Dettagli