PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Servizio Emergenza Sanitaria
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- Enrico Di Pietro
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1 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Servizio Emergenza Sanitaria ESERCITAZIONE NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PO 2001 GRUPPO DI LAVORO SANITA E ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE
2 ESERCITAZIONE NAZIONALE PO 2001 GRUPPO DI LAVORO SANITA E ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE COMPONENTI NOME Marco Leonardi Antonio Fanuzzi Pasquale Aversa Livio Panini Renata Borroni Maurizio Raimondi Luigi Camana Carlo Locatelli Giorgio Beretta Silvana Repetto Cesare Rusca Giuseppe Bolzoni Fulvio Albertario Liana Boldori Giorgio Schiavone Paolo Rasori Maria Grazia Paccini ENTE Dipartimento della Protezione Civile Servizio Emergenza Sanitaria (referente Dipartimento della Protezione Civile) Regione Lombardia D.G. Sanità U.O. Prevenzione (referente Funzione Sanità Regione Lombardia) Prefettura Milano Prefettura Milano Prefettura Pavia SSUEm 118 Pavia Dipartimento di Prevenzione ASL Pavia Centro Antiveleni Pavia SSUEm 118 Lodi SSUEm 118 Lodi Dipartimento di Prevenzione ASL Lodi Provincia Lodi SSUEm 118 Cremona Dipartimento di Prevenzione ASL Cremona SSUEm 118 Mantova Dipartimento di Prevenzione ASL Mantova Dipartimento di Prevenzione ASL Mantova 2
3 FUNZIONE 2 (SANITA UMANA E VETERINARIA ASSISTENZA SOCIALE) COMPITI DELLA FUNZIONE 2 1. Primo soccorso e assistenza sanitaria: soccorso immediato ai feriti; aspetti medico legali connessi al recupero e alla gestione delle salme; gestione di pazienti ospitati in strutture ospedaliere danneggiate o in strutture sanitarie campali; fornitura di farmaci e presidi medico-chirurgici per la popolazione colpita; assistenza sanitaria di base e specialistica. 2. Interventi di sanità pubblica: vigilanza igienico-sanitaria; controlli sulle acque potabili fino al ripristino della rete degli acquedotti; disinfezione e disinfestazione; controllo degli alimenti e distruzione e smaltimento degli alimenti avariati; sorveglianza epidemiologica e profilassi delle malattie trasmissibili; problemi di natura igienico-sanitaria derivanti da attività produttive e da discariche abusive; smaltimento dei rifiuti speciali; verifica e ripristino delle attività produttive; aspetti di sanità animale. 3. Attività di assistenza psicologica e di assistenza sociale alla popolazione: assistenza psicologica; igiene mentale; assistenza sociale, domiciliare, geriatrica. 3
4 ATTIVITA DEL CCS (CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI) Acquisisce ogni informazione utile alla valutazione dell entità del disastro sotto il profilo sanitario (numero morti, numero feriti, ospedali lesionati, ecc.) attraverso il S.S.U.Em.118, il Dipartimento di Prevenzione dell'asl, ospedali, postazioni mobili ecc.; attiva tutte le risorse socio-sanitarie pubbliche, private accreditate e di volontariato del territorio; attiva l applicazione dei piani intraospedalieri; mantiene costanti contatti con le Funzioni 2 dei C.O.M. (Centro Operativi Misti) fungendo da raccordo delle segnalazioni e delle esigenze; attiva i Servizi competenti del Dipartimento di Prevenzione della ASL; attiva il Dipartimento di Igiene Mentale. 4
5 ATTIVITA DEL COM (CENTRO OPERATIVO MISTO) Relativamente al territorio di competenza: acquisisce l esatta situazione attraverso ospedali, ASL e postazioni sanitarie mobili e richiede al C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) l eventuale invio di ulteriori risorse; coordina il recupero e la identificazione delle salme in collaborazione con il servizio di medicina legale; allerta tutte le strutture sanitarie pubbliche, private e di volontariato (guardie mediche, poliambulatori, case di cura, ecc.); verifica l applicazione dei piani intraospedalieri nelle strutture eventualmente presenti; coordina con il C.C.S. l attivazione e la distribuzione di risorse al P.M.A. (Posto Medico Avanzato) e strutture campali secondo le indicazioni dei rispettivi direttori; si coordina con i Servizi del Dipartimento di Prevenzione della ASL per: - sorveglianza epidemiologica ed eventuali vaccinazioni - eventuali interventi di disinfezione- disinfestazione - problemi di potabilizzazione dell acqua; - controllo igienico-sanitario degli alimenti e delle cucine da campo; - recupero e raccolta animali; - smaltimento animali morti. si coordina con il Dipartimento di Igiene Mentale per organizzare: monitoraggio e assistenza psicologica alla popolazione colpita; assistenza a pazienti psichiatrici; coordina la raccolta dei dati di interesse sanitario sul territorio (dati epidemiologici, censimento disponibilità strutture ospedaliere, ricettività, etc.) utilizzando una modulistica già concordata con il C.C.S.. 5
6 SCENARIO ESERCITATIVO DELLA FUNZIONE 2 E ATTIVAZIONI SANITARIE Premessa Lo scenario esercitativo è quello di un onda di piena del fiume Po, con interessamento di tutta l asta fluviale in territorio lombardo. In particolare, si fa riferimento all evento dell ottobre Il Gruppo di lavoro ha individuato degli obiettivi di massima, e delle particolari attivazioni da mettere in atto sulla base delle criticità emerse nel corso di emergenze precedenti e soprattutto nel corso dell evento di riferimento summenzionato. In particolare, si è tenuto conto dei seguenti aspetti peculiari dell evento atteso e dell area interessata all esercitazione: - assenza di strutture ospedaliere nell area a rischio di prima esondazione; - presenza di strutture protette di natura socio-assistenziale, e di singoli soggetti che necessitano di particolare assistenza; - il tipo di evento atteso (alluvione) comporta prevalentemente rischi di sanità pubblica: problemi di potabilità dell acqua; gestione di soggetti allettati e non autosufficienti, che devono essere considerati nei piani di evacuazione; eventuale diffusione di malattie infettive (leptospirosi); vigilanza igienico-sanitaria nei centri di accoglienza della popolazione evacuata; problemi connessi al deterioramento di alimenti stoccati in strutture allagate o dove si è verificata un interruzione della catena del freddo; gestione degli animali (si veda il punto seguente); - presenza di un notevole patrimonio zootecnico, che pone rilevanti problemi di gestione, sia nell ottica dell evacuazione preventiva degli allevamenti, sia del recupero degli animali dopo l evento e dello smaltimento delle carogne. Obiettivi generali: - verifica piani di evacuazione per soggetti non autosufficienti; - verifica piani di evacuazione delle strutture di ricovero situate in aree a rischio; - pianificazione di attività di igiene e sanità pubblica, in particolare interventi di controllo sulla potabilità delle acque; - pianificazione di attività di sanità pubblica veterinaria. Ambiti territoriali attivati: Province Pavia, Lodi, Cremona, Mantova Attività preliminari effettuate: Raccolta dati e informazioni di interesse sanitario riguardanti il territorio oggetto dell esercitazione, con particolare riguardo alle aree esondabili: - strutture di ricovero (case di cura, case di riposo, ecc.); - verifica dell esistenza di piani intraospedalieri d emergenza nelle strutture situate sul territorio delle province coinvolte; - soggetti che richiedono particolare assistenza sanitaria in caso di evacuazione (pazienti allettati, disabili, ecc.); - verifica dell idoneità sanitaria dei centri d accoglienza (provincia di Lodi); - aziende zootecniche; - industrie a rischio. 6
7 Attivazioni specifiche previste per l esercitazione Po 2001 PAVIA: 1) Simulazione dell evacuazione di soggetti allettati a Borgo Ticino e Travacò Siccomario: Risorse utilizzate: Borgo Ticino 1 auto medica 2 ambulanze CRI ( 2 equipe di 4 volontari ciascuna) 1 ambulanza Croce Verde (4 volontari) Travacò Siccomario 2 ambulanze CRI (2 equipe di 4 volontari ciascuna ) Personale dipendente dal Comune Volontari del Gruppo comunale con mezzi del Comune con oneri a carico Comune stesso 2) Allestimento 1 PMA a Pavia piazzale Chinaglia costituito da 1 ambulatorio mobile (camper attrezzato CRI con 3 volontari) 2 tende CRI attrezzate (3 volontari CIVES + 2 medici 118) 3) Verifica del piano di evacuazione Casa di Riposo a Chignolo Po, con simulazione dell evacuazione della struttura. Risorse utilizzate: personale dipendente dalla Casa di riposo con oneri a carico della struttura medesima 2 ambulanze con 2 equipaggi di 3 persone (Croce Azzurra di Chignolo e Belgioioso) volontari del Gruppo comunale di p.c. 2 pulmini per trasporto (Comune e Gruppo comunale di p.c.) 4) Invio di personale sanitario e compilazione di modulistica di rilevamento nelle seguenti strutture: - allevamento bovino (200 capi) a San Cipriano e un allevamento suino a Costa dei Nobili (2500 capi); - struttura di macellazione a San Cipriano; - canile Cascina Rottino Nuovo. Queste attivazioni coinvolgono esclusivamente il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Pavia. 5) invio di squadre tecniche dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione dell ASL per la verifica della Centrale di potabilizzazione Durina (Portalbera); 6) attivazione per posti di comando per un azienda a rischio (Oxon di Mezzana Bigli); 7) attività preparatoria dei soccorritori sul supporto psicologico alla popolazione, in collaborazione con l Università di Pavia, ASL e
8 LODI 1) Verifica del coordinamento delle attività dei gruppi comunali, della CRI e degli altri enti che si occupano di primo soccorso con il 118 nel piano di evacuazione di tre comuni rivieraschi (Guardamiglio, San Rocco al Porto, Caselle Landi), a) evacuazione degli allettati cronici ed acuti b) evacuazione delle persone in difficoltà c) evacuazione ed assistenza degli abitanti nei campi di accoglienza Risorse necessarie Assistenza ed evacuazione soggetti infermi: Personale Volontari Croci o comuni rivieraschi (circa 10) 3.- Volontari figuranti (30) 4.- Volontari comuni rivieraschi (12 persone) 5.- Totale persone coinvolte (52 persone) Assistenza ed evacuazione persone in difficoltà - Personale Volontari CRI (circa 40) - Volontari Croci (circa 10) - Volontari Comuni rivieraschi (38 ) - Volontari figuranti (50) Per quanto riguarda il punto 1.c, l Azienda Sanitaria Locale e il SUEM 118 hanno provveduto ad una ispezione preliminare delle aree individuate come centri d accoglienza della popolazione evacuata, al fine di determinarne l idoneità per il ricovero di soggetti infermi allettati e di garantire gli standard igienico-sanitari necessari. 2) attivazione dei dipartimenti di prevenzione per il coordinamento del controllo dell acqua potabile e la gestione delle aziende zootecniche nelle aree a rischio. 8
9 CREMONA (per posti di comando) 1) Attivazione del Dipartimento di Medicina di Base per l'evacuazione di pazienti allettati. 2) Predisposizione e verifica di piani intraospedalieri d emergenza dei Presidi di Oglio Po e Cremona. 3) individuazione dell area e predisposizione di materiali e personale per l allestimento di un PMA. 4) attivazione del Dipartimento di Prevenzione (SIAN- Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione per il controllo dell'acqua potabile; Servizio Igiene Pubblica per il controllo di migrazioni di roditori nei centri abitati; Servizio Veterinario per evacuazione allevamenti in aree golenali); 9
10 MANTOVA: 1) Evacuazione struttura socio-assistenziale in area esondabile a Serravalle a Po; 2) Verifica procedure controllo dei pozzi di acqua potabile (Dipartimento di Prevenzione); 2) Pianificazione e attivazione dei Servizi Veterinari per l evacuazione di allevamenti in aree a rischio (per posti di comando). 10
11 Risultati attesi dall esercitazione - indicazione sull efficacia del sistema di attivazione dell emergenza sanitaria; - verifica della validità dei piani di evacuazione delle strutture di ricovero; - verifica della modulistica utilizzata in emergenza; - pianificazione e verifica della fattibilità per l evacuazione degli allevamenti in aree a rischio - individuazione delle criticità relative agli interventi di sanità pubblica, in particolare quelli relativi alle attività di controllo della potabilità dell acqua e di smaltimento dei rifiuti ad alto rischio sanitario; - verifica coordinamento ASL-S.S.U.Em.118-CCS-COM; - linee guida per la pianificazione delle attività sanitarie a fronte del rischio idrogeologico. 11
12 COM Pavia COM Vigevano COM Travacò Siccomario CCS PAVIA: Funzione 2 COM Bereguardo COM Groppello Cairoli COM Belgioioso COM Santa Cristina e Bissone COM Portalbera COM Mezzanabigli CCS LODI: Funzione 2 COM Codogno CCS Cremona: Funzione 2 COM Vescovato CCS Mantova: Funzione 2 COM? 12
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