Lezione II.1 Appendice 4 Il programma del Fondo Aiuti Italiani (FAI)

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1 Lezione II.1 Appendice 4 Il programma del Fondo Aiuti Italiani (FAI) 1

2 Lezione II.1 Appendice 4 Il programma del Fondo Aiuti Italiani (FAI) La struttura di programma esposta nell Illustrazione 1 rappresenta uno sforzo di razionalizzazione dell attività di un istituzione (il Fondo italiano aiuti (FAI) che si è trovata ad operare in tempi brevissimi, cercando di risolvere, nell arco di un mandato della durata di soli 18 mesi, gli enormi problemi organizzativi e logistici posti dall intervento di urgenza in paesi colpiti dalla carestia, ubicati in altri continenti. Dal punto di vista cronologico, questo intervento si è articolato nelle seguenti attività: organizzazione degli uffici operativi e nomina dei responsabili (aprile-giugno 1985); accertamento dei fabbisogni reali, attraverso un panel di esperti (giugno-luglio 1985); stipula di accordi con i governi dei paesi destinatari degli aiuti (terzo e quarto quadrimestre 1985); invio di aiuti urgenti e del personale necessario a gestirli (a partire dal terzo quadrimestre 1985); organizzazione di programmi bilaterali di supporto allo sviluppo endogeno (a partire dall inverno 1985); organizzazione di programmi multilaterali con finalità sanitarie a lunga scadenza (protocolli d intesa con l UNICEF). Un gruppo di studio del Centro Piani, incaricato dal Ministero degli Affari Esteri, nel 1986, di elaborare metodi di valutazione degli interventi del FAI, dall esame della documentazione relativa ai suddetti interventi, rilevò che non era possibile ricostruire né la loro filosofia complessiva né la logica e la dinamica della loro articolazione. Si evidenziò, quindi, la necessità, come primo passo, di stendere una struttura di programma a partire dagli obiettivi estraibili dai documenti normativi che avevano dato origine ai programmi FAI. La struttura di programma realizzata aveva, quindi, la funzione di porre ordine in una serie d interventi, collegando gli strumenti con le finalità ultime, e di ricondurre ogni intervento alla logica complessiva dell istituzione. 2

3 Si noti che per la struttura di programma relativa alla valutazione PROFAI è stata adottata, per designare i diversi livelli di obiettivi, la medesima terminologia impiegata dal Progetto Quadro esaminato nella Lezione II.2 Appendice 3. 3

4 Manuale di pianificazione strategica Lezione II-2 Illustrazione App.4/1a Struttura di programma PROFAI Salvaguardia della vita(min) per il maggior numero (max) di persona Categoria di finalità (finalità generale): 1. Conseguimento della sicurezza alimentare Categoria di programma Attività dirette a: 1.1 Assicurare uno standard calorico accettabile per il massimo della popolazione nel breve periodo 1.2 Realizzare un equilibrio nutritivo 1.3 Promuovere l autosufficienza alimentare a medio e lungo periodo 1.4 Promuovere una migliore accessibilità (permanente e stabile) ai prodotti alimentari Sottocategoria di programma Mediante un efficiente sistema di : Erogazione urgente di derrate alimentari alla popolazione target Somministrazione del fabbisogno calorico tramite centri sanitari mobili atti ad intervenire su i carenze nutritive particolari Attività di educazione alimentare Aiuto alla produzione nazionale (ritenuta necessaria) di alimenti Aiuto ad una migliore distribuzione (permanente e stabile) di derrate alimentari sul territorio Elemento di programma Attuabile attraverso Interventi di distribuzione di derrate alimentari Interventi con centri sanitari mobili Organizzazione di corsi di educazione alimentare Investimenti nel settore agroalimentare Formazione tecnica per la produzione agroalimentare Investimenti nel settore distributivo (infrastrutture di commercializzazione e trasporto) 4

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6 Manuale di pianificazione strategica Lezione II-2 Illustrazione App.4/1b Categoria di finalità: 2. Conseguimento della sicurezza sanitaria Categoria di programma Attività dirette a: Sottocategoria di programma Mediante un efficiente sistema di : Elemento di programma Attuabile attraverso 2.1 Terapia Servizi sanitari mobili Servizi sanitari fissi 2.2 Prevenzione Immunizzazione attiva Profilassi con somministrazione di farmaci Educazione sanitaria Monitoraggio epidemiologico Allestimento e gestione di servizi sanitari mobili Costruzione, riabilitazione e gestione di presidi sanitari fissi Vaccinazioni Distr5ibuzione di farmaci Organizzazione di programmi di educazione sanitaria Organizzazione di centri di controllo epidemiologico 2.3 Riabilitazione Recupero funzionale Organizzazione di centri di riabilitazione 2.4 Formazione sanitaria Programmi di formazione sanitaria Organizzazione di corsi di insegnamento e di addestramento di personale sanitario (medici e paramedici) 6

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8 Manuale di pianificazione strategica Lezione II-2 Illustrazione App.4/1c Categoria di finalità: 3. conseguimento della sicurezza ambientale Categoria di programma Attività dirette a: 3.1 Assicurare un livello adeguato di protezione civile 3.2 Conseguire uno standard minimo abitativo urbano (SAU) 3.3 Conseguire uno standard minimo di servizi idrici (SMSI) 3.4 Ricostruire, preservare e valorizzare l ambiente naturale. Sottocategoria di programma Mediante un efficiente sistema di : Previsione delle catastrofi e calamità naturali Distribuzione di generi di prima necessità Studi e piani di gestione del territorio Costruzione di alloggi e opere di urbanizzazione Fornitura adeguata di acqua Buona manutenzione delle opere di irrigazione Studi ambientali Bonifica territoriale Opere contro la desertificazione Disinfestazione Elemento di programma Attuabile attraverso Organizzazione di centri di ricerca e di rilevazione Organizzazione di centri di soccorso Elaborazione di piani e organizzazione di centri di pianificazione e gestione del territorio Progetti di edilizia ed urbanizzazione Opere idrauliche Lavori di manutenzione e riattivazione di impianti di irrigazione Organizzazione di centri di ricerca ambientale Progetti ed opere di bonifica Ricostituzione dei suoli Interventi di disinfestazione 8

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10 Manuale di pianificazione strategica Lezione II-2 Illustrazione App.4/1d Categoria di finalità: 4. Conseguimento di uno standard minimo di vita Categoria di programma Sottocategoria di programma Elemento di programma Attività dirette a: Mediante un efficiente sistema di : Attuabile attraverso 4.1 Miglioramento immediato dei livelli di consumo Interventi sui prezzi Distribuzione gratuita o a basso prezzo di beni primari 4.2 Mantenimento e sviluppo dei livelli di produzione 4.3 Potenziamento delle capacità umane verso il lavoro 4.4 Mantenimento e sviluppo delle risorse energetiche Aumento e riorientamento della produzione di beni primari 4,2,2 Attivazione nuove produzioni avanzate tecnologicamente Riduzione dell isolamento geografico e commerciale Programmi di educazione di base Programmi di educazione professionale Ricerca e sviluppo di fonti di energia Programmi di attivazione industriale e produttiva Conseguimento di nuove produzioni nazionali vendibili all estero Programmi di aiuto per le innovazioni tecnologiche Costruzione di infrastrutture di base di accesso e di trasporto Organizzazione e promozione di corsi Corsi di formazione professionale Programmi di ricerca e produzione 10

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12 Riferimenti bibliografici Archibugi F. (1982): Principi di pianificazione regionale, Franco Angeli, Milano. Cantalupo G.C. e Marchisio S.(1993): Rio 1992: Vertice per la terra, Franco Angeli, Milano. Ministero degli Affari Esteri, Fondo Aiuti Italiani. (1987): Metodi e Processi di Valutazione dei Programmi FAI -Rapporto finale. Warfield J. N. (1976): Societal Systems: Planning, Policy and Complexity, John Wiley & Sons, New York. 12

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