Sviluppo della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti
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1 Sviluppo della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti Salvatore Curcuruto - Maria Logorelli Agenzia Nazionale per l Ambiente e per i Servizi Tecnici APAT
2 Indice RIFERIMENTI NORMATIVI METODOLOGIA PROVVISORIA DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEGLI ELETTRODOTTI (APPROVATA DAL MATTM NEL NOVEMBRE DEL 2004 SU PROPOSTA DI APAT) METODOLOGIA DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEGLI ELETTRODOTTI (SOLUZIONE DEFINITIVA)
3 Riferimenti normativi Legge quadro n. 36 del 21 febbraio 2001 sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; DPCM 8/07/2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti
4 DPCM 8/07/2003 Art. 6 Parametri per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti 1. per la determinazione delle fasce di rispetto si dovrà fare riferimento all'obiettivo di qualità di cui all'art. 4 ed alla portata in corrente in servizio normale dell'elettrodotto, come definita dalla norma CEI 11-60, [.]. I proprietari/gestori provvedono a comunicare i dati per il calcolo e l'ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità competenti. 2. L'APAT, sentite le ARPA, definirà la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto con l'approvazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
5 DPCM 8/07/2003 Il D.P.C.M. 8 luglio 2003 prescrive che il proprietario/gestore comunichi alle autorità competenti l ampiezza delle fasce di rispetto e i dati utilizzati per il loro calcolo. Autorità competenti Autorità competenti ai fini delle autorizzazioni: sono le autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni per la costruzione e/o l esercizio di elettrodotti e/o insediamenti e/o aree di cui all art. 4 del D.P.C.M. 8 luglio 2003 (G.U. n. 200). Autorità competenti ai fini dei controlli: sono le autorità di cui all art. 14 della Legge 22 febbraio 2001, n. 36.
6 Art Obiettivi di qualità DPCM 8/07/ Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, é fissato l'obiettivo di qualità di 3 µt per il valore dell'induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.
7 Legge quadro n. 36/2001 Legge quadro n. 36/2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, all art. 4 al comma 1, punto h) ha previsto che lo Stato, tra le sue funzioni, provvedesse: h) alla determinazione dei parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti; all'interno di tali fasce di rispetto non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario ovvero ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore.
8 Principi fondamentali E necessario che la proposta metodologica trovi piena applicabilità nel rispetto dei principi della L. Q.. 36/01 e del D.P.C.M. 8 luglio La metodologia deve rivestire carattere di ampia generalità ed essere applicabile anche a casi particolari La tutela di cui al D.P.C.M. 8 luglio 2003 si esplica sia sull esercizio degli elettrodotti (art.5), sia sulla regolamentazione delle nuove installazioni e/o nuovi insediamenti presso elettrodotti preesistenti (art. 6) La regolamentazione delle nuove installazioni e/o nuovi insediamenti presso elettrodotti preesistenti si attua mediante gli strumenti di pianificazione territoriale ed in particolare mediante la previsione di fasce di rispetto (criterio di pianificazione territoriale). Ne consegue la necessità di parametri certi e stabili nel lungo periodo.
9 METODOLOGIA PROVVISORIA DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEGLI ELETTRODOTTI (APPROVATA DAL MATTM NEL NOVEMBRE DEL 2004 SU PROPOSTA DI APAT)
10 Criteri applicativi Il gestore considera i dati caratteristici delle linee, ivi incluse le eventuali condizioni di fase relativa tra più linee elettriche intersecanti o vicine; Si assume come portata in corrente circolante nelle linee, la relativa corrente in servizio normale così come definita all interno della norma CEI Nel caso delle linee elettriche aeree con tensione maggiore di 100 kv, la corrente può essere definita secondo la stessa norma al cap Negli altri casi viene definita dal gestore; Le linee possono essere schematizzate così come prevede la norma CEI 211-4, Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche, cap 4.1. Il calcolo può essere eseguito secondo l algoritmo definito al cap. 4.3;
11 Criteri applicativi Si calcolano le regioni di spazio definite dal luogo dalle superfici di isocampo di induzione magnetica pari a 3 mt in termini di valore efficace; Le proiezioni verticali a livello del suolo di dette superfici determinano le fasce di rispetto. Le relative dimensioni espresse in metri, possono essere arrotondate all intero più vicino.
12 Esempio grafico di applicazione della metodologia provvisoria Sezione trasversale di una linea elettrica aerea a semplice terna.
13 METODOLOGIA DI CALCOLO PER LA DETERMINAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO DEGLI ELETTRODOTTI (SOLUZIONE DEFINITIVA)
14 Considerazioni generali Lavoro condotto da APAT in collaborazione con il sistema agenziale ARPA/APPA e tenendo in considerazione anche i suggerimenti dei proprietari/gestori delle reti elettriche di trasporto e distribuzione (ENEL, TERNA e ACEA) Attualmente in avanzato stato di definizione (alcune problematiche ancora da definire completamente (caso di situazioni complesse come incroci e parallelismi di linee elettriche o cambi di direzione o pendenza lungo il percorso della linea e il caso di cabine di trasformazione primarie e secondarie))
15 Oggetto e applicabilità Elettrodotti esistenti o in progetto, con linee aeree o interrate, e alle loro modifiche sostanziali (le linee esercite a frequenze diverse da quella di rete (50 Hz);le linee definite di classe zero secondo il decreto interministeriale n. 449;le linee definite di prima classe secondo il decreto interministeriale n. 449;le linee in MT e BT in cavo cordato ad elica (interrate o aeree)); Le fasce di rispetto devono attribuirsi ove è applicabile l'obiettivo di qualità. N.B. Per impianti, sottostazioni e cabine di trasformazione sarà formulata un apposita metodologia.
16 Corrente di calcolo La corrente da utilizzare nel calcolo è la portata in corrente in servizio normale relativa al periodo stagionale in cui essa è più elevata: Linee aeree con tensione superiore a 100 kv (CEI 11-60); Linee aeree con tensione inferiore a 100 kv, i proprietari/gestori fissano la portata in corrente in servizio normale a regime permanente in relazione ai carichi attesi con riferimento alle condizioni progettuali assunte per il dimensionamento dei conduttori; Linee in cavo (la portata in regime permanente così come definita nella norma CEI 11-17).
17 Calcolo delle fasce di rispetto Il calcolo è basato su caratteristiche, geometriche, meccaniche ed elettriche della linea nella campata o campate in esame, e deve tener conto della presenza di altri elettrodotti che ne modifichino il risultato; Il calcolo deve essere eseguito con modelli tridimensionali, o bidimensionali se risultano rispettate le condizioni espresse al paragrafo 6.1 della norma CEI
18 NORMA CEI Guida per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del DPCM 8/07/2003 (Art.6) Parte 1: linee elettriche aeree e in cavo Utilizzo di un modello di calcolo normalizzato (bidimensionale) alla cui base vengono assunte alcune schematizzazioni di linea e che fornisce, per la maggior parte delle situazioni riscontrabili per le linee aeree e in cavo, risultati del tutto accettabili. Per casi particolari (es. configurazioni particolari di linee, presenza di più linee con percorsi non paralleli) la guida suggerisce di eseguire valutazioni con metodi più completi di tipo tridimensionale, assai più complessi, ma già sviluppati e trattati dalla letteratura tecnica.
19 Calcolo delle fasce di rispetto Calcolare la fascia di rispetto combinando la configurazione dei conduttori, geometrica e di fase, e la portata in corrente in servizio normale che forniscono il risultato più cautelativo sull intero tronco; Proiettare al suolo verticalmente tale fascia; Comunicarne l estensione rispetto alla proiezione del centro linea: tale distanza (Dpa) sarà adottata in modo costante lungo tutto il tronco come prima approssimazione, cautelativa, delle fasce. Per quanto riguarda il calcolo della Dpa, se risultano rispettate alcune condizioni, è possibile applicare quanto previsto dalla norma CEI Parte 1, (altro approccio per casi complessi quali variazioni di direzione o pendenza lungo il percorso della linea, incroci o parallelismi tra linee o configurazioni particolari). L analisi si esaurirà a questo livello nella maggior parte dei casi.
20 Calcolo delle fasce di rispetto In seguito all emergere di situazioni di non rispetto della Dpa per vicinanza tra edifici o luoghi destinati a permanenza non inferiore alle 4 ore esistenti, in progetto o soggetti a modifiche sostanziali, e linee elettriche esistenti, in progetto o soggette a modifiche sostanziali, o in casi particolarmente complessi per la presenza di linee numerose o con andamenti molto irregolari, le autorità competenti valuteranno l opportunità di richiedere al proprietario/gestore di eseguire il calcolo esatto della fascia di rispetto lungo le necessarie sezioni della linea al fine di consentire una corretta valutazione.
21 Casi complessi Nei casi di variazioni di direzione o pendenza lungo il percorso della linea, di incroci o parallelismi tra linee o configurazioni particolari, poiché è possibile riscontrare differenze di una certa entità tra questo modello bidimensionale e uno tridimensionale, si ritiene che la fascia di rispetto debba essere calcolata applicando il modello tridimensionale. Al fine di semplificare la gestione territoriale, APAT e il sistema agenziale ARPA/APPA propongono modelli semplificati relativamente ai fattori di correzione da apportare all ampiezza delle fasce di rispetto nel caso di incroci, parallelismi o pronunciate variazioni di direzioni degli elettrodotti, elaborati e validati da un ente tecnico-scientifico di provata esperienza.
22 Calcolo delle fasce di rispetto nel caso di nuovo elettrodotto o modifica sostanziale di elettrodotto esistente
23 Valutazione del rispetto delle distanze dagli elettrodotti da parte di luoghi destinati a permanenza maggiore di 4 ore, in progetto o soggetti a modifiche sostanziali
24 Caso in cui il nuovo insediamento rispetta la Dpa B? 3mT T B 3 m T B 3 m T B 3 m T Asse linea Y Suolo Z X
25 Caso in cui il nuovo insediamento non rispetta la Dpa B 3 m T B? 3 T 3mT B 3 m T B 3 m T Asse linea Y Z X Suolo
26 Grazie per la vostra cortese attenzione.
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