CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI

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1 CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma Via di San Basilio, 72 Tel Fax /5 cnpi@cnpi.it C.F Roma, 5 gennaio 2012 Prot. 65/GJ/ff Egr. dott. ing. Paolo Giacobbo Scavo Direttore Dipartimento Certificazione e Conformità di Prodotti ed Impianti INAIL (ex ISPESL) Via Alessandria, 220/E ROMA direzione.dcc@ispesl.it Oggetto: D.M Raccolta R2009 In relazione all oggetto e a conferma di quanto già comunicato informalmente all ing. Fausto Di Tosto, siamo a sottoporvi alcuni dubbi e considerazioni, in parte già anticipati con la nota, rimasta senza riscontro, indirizzata al Vostro Direttore Generale dott. Lucibello in data 24 giugno 2011 e che qui, per brevità, alleghiamo in copia. Dall esame del testo e degli allegati emergono diverse perplessità circa i contenuti e la forma della regola di attuazione del D.M citata in oggetto. Abbiamo sintetizzato il nostro contributo in un documento allegato alla presente, articolato in due sezioni: una prima parte di quesiti, una seconda di osservazioni. Nel documento, oltre ad evidenziare la necessità di avere alcuni chiarimenti, vengono proposte alcune modifiche che possono contribuire alla chiarezza dell articolato. Con l occasione, nel ricordare che il nostro Consiglio non è stato coinvolto nei lavori di preparazione della raccolta e vista la partecipazione dei rappresentanti dei costruttori interessati, del CTI, e le associazioni di categoria competenti, ribadiamo la richiesta di includere un rappresentante del nostro Consiglio Nazionale al tavolo del gruppo di lavoro preposto allo studio delle criticità e delle linee guida. Confidando in un Vostro cortese riscontro, distintamente Vi salutiamo. IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Antonio Perra) IL PRESIDENTE (Giuseppe Jogna) Allegati: c.s. Pag. 1 di 4

2 CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma Via di San Basilio, 72 Tel Fax /5 cnpi@cnpi.it C.F Roma, 5 gennaio 2012 Prot. 65/GJ/ff ALLEGATO 1) Quesiti 1.A- Pur se richiamato in R.1.A. e nella lettera di trasmissione della denuncia, non compare il capitolo R.5.A. già presente in R2005. Deve intendersi eliminato? 1.B- In sede di richiesta di verifica, il tecnico qualificato deve dichiarare quanto rappresentato in R.4.A.. Si intende il tecnico della ditta installatrice? 1.C- Campo di applicazione R.1.A. L esenzione per i generatori (2009/142/CE) non risulta chiaro (precisazioni DCC 2/2011 del ) a quali parti dell impianto si riferisca l esenzione. 1.D- Impianti preesistenti R.3.A.5. Vaso aperto denunciati: valgono le norme previgenti Vaso aperto non denunciati: vale la raccolta R2009 Vaso chiuso: non essendo previste analoghe fattispecie, come devono essere considerati? 1.E- Taratura valvola di sicurezza Rispetto a pressione max di esercizio generatore Taratura + sovrappressione (R.3.B.2.3): risulta chiaro ma, per gruppi certificati si tiene conto solo della taratura? Es.: gruppo termico mod. Viessmann Vitodens 200 W con pressione di esercizio 4 bar dotato di valvola di sicurezza omologata TUV tarata 4 bar; idem Buderus Logamax plus GB F- Circolazione ed elettropompe (R.3.B.7.1.-R.5.A-R.1.C.4.) Tenuto conto che l obiettivo primario è quello di garantire l intervento dei dispositivi attivati dalla temperatura, tenuto conto che nelle caldaie a condensazione con elettropompe elettroniche con valvole miscelatrici i sistemi impiantistici attuali prevedono che la circolazione sia variabile da 0 al 100%: essendo garantito l intervento dei dispositivi attivati dalla temperatura posizionati nella parte più calda del generatore, può omettersi la necessità della circolazione? 1.G- nel modello RR Nelle caldaie a condensazione la potenza nominale utile tiene conto del calore latente del vapore di combustione e quindi risulta superiore alla potenza nominale del focolare. Nell esame del progetto sarà considerato corretto nel modello RR il valore della potenza del focolare inferiore a quella utile? 1.H- Pannelli solari R.3.H. Non è trattato il circuito primario: per ambito di applicazione? Oltre 110 C rientra nella direttiva PED? Ove il fluido è comune, per la determinazione della potenza si sommano quella dell impianto solare e quella della caldaia? Pag. 2 di 4

3 CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma Via di San Basilio, 72 Tel Fax /5 cnpi@cnpi.it C.F Roma, 5 gennaio 2012 Prot. 65/GJ/ff Ove i due fluidi sono idraulicamente separati si considera solo la potenza dell impianto solare? 1.I- Rispetto a R2005 mancano capitoli R.3.H. generatori in batteria. E una scelta? R.3.L. teleriscaldamento. E una scelta? 1.L- Generatori alimentati a combustibili solidi R.3.C. Potenza residua. Dovrebbe essere un dato dichiarato dal produttore? 2) Osservazioni 2.A- Nei modelli di istanza sarà opportuno riservare adeguato spazio per la marca da bollo onde non coprire il testo scritto. 2.B- Nella denuncia e relazione sarebbe opportuno riportare il riferimento al D.M C- Nel modello RR è riportata Denuncia anziché Relazione si usa KW anziché kw valvola di sicurezza: ordinaria e ad alzata controllata, si potrebbero eliminare in quanto superata la fase transitoria? 2.D- Simboli grafici Anche in relazione al richiamo del rispetto delle norme UNI in R.5.A e nella lettera , sarebbe opportuno che gli schemi contenuti nella Raccolta riportino i simboli conformi alle norme UNI (9511 ) 2.E- Definizioni. A fronte delle definizioni riportate in R.1.B, nel testo e nei modelli non vengono utilizzati gli stessi termini e/o simbologie: 3. volume totale dell impianto Va R.3.A.: V A R.3.B.: V A 4. volume di espansione Ve R.3.A.: V E R.3.B.: V E 7. tubo di espansione: R.2.A. tubo di sicurezza RR/G tubo di collegamento 10. 1/2 termostato RR/G: interruttore termico automatico, interruttore automatico 11. potenza nominale utile dell impianto: R.2.A : potenza nominale Pag. 3 di 4

4 CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma Via di San Basilio, 72 Tel Fax /5 cnpi@cnpi.it C.F Roma, 5 gennaio 2012 Prot. 65/GJ/ff R.3.B : potenza termica nominale RR/G: potenzialità globale, potenzialità nominale resa 14. potenza nominale del focolare: RD: potenzialità globale RR: potenzialità globale dell impianto 17. pressione max ammissibile del generatore RR: pressione di targa 18. pressione max di esercizio dell impianto: R.2.C. 2.1: pressione max ammissibile dell impianto Vaso di espansione chiuso R.3.B : pressione massima di esercizio: RR pressione di targa 2.G- Simbologia R.1.C.1.2.f: Kw anziché kw R.3.C.3.2.: Kw anziché kw R.2.A.1: Q= potenza nominale R.2.A.2: Q= portata del fluido Q= capacità di scarico P= potenza nominale R.2.A.3: Q= portata di scarico R.3.B.2.2:Q= portata di scarico P= potenza termica nominale R.3.B.4.: P= pressione R.3.B.5.: P= potenza termica nominale Sarebbe opportuno uniformare la simbologia in tutti i capitoli in modo che a simbolo uguale corrisponda grandezza uguale. 2.H- Pannelli solari R.3.H Per le definizioni si potrebbe fare riferimento alla norma UNI 9488 Per l individuazione della potenza nominale si potrebbe fare riferimento alla norma UNI I- Sarebbe auspicabile l iniziativa di coordinamento della raccolta R2009 con la nuova norma UNI Pag. 4 di 4

5 CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma Via di San Basilio, 72 Tel Fax /5 cnpi@cnpi.it C.F Roma, 24 giugno 2011 Prot. 3852/RD/rs Al Direttore Generale INAIL Dott. Giuseppe Lucibello Piazzale Giulio Pastore, ROMA Oggetto: D.M. 1/12/1975 Raccolta R2009. Le scriviamo in relazione alla recente entrata in vigore della raccolta in oggetto inerente gli impianti termici ad acqua calda con le specificazioni tecniche applicative del titolo II del D.M , ed alle circolari esplicative diffuse dall INAIL: del e del Con la presente intendiamo segnalare la presenza di numerose richieste di chiarimento maturate da parte dei tecnici operanti nel settore e la necessità di uniformare le interpretazioni di merito. Per queste ragioni siamo cortesemente a richiedere di essere inclusi nel gruppo di lavoro preposto allo studio delle criticità e delle conseguenti linee guida. Quanto sopra al fine di contribuire alla più condivisa interpretazione della regola ed alla diffusione delle corrette direttive presso gli addetti ai lavori. Confidando nell accoglimento della presente istanza, si porgono distinti saluti. IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Antonio Perra) IL PRESIDENTE (Giuseppe Jogna)

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