COFELY ITALIA S.p.A.

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1 COFELY ITALIA S.p.A. Sede operativa: Strada Pomigliano Acerra-Pomigliano, ACERRA (NA) D.Lgs. 59/2005 Autorizzazione Integrale Ambientale Prima Autorizzazione per impianto esistente RAPPORTO TECNICO DELL IMPIANTO ALLEGATO A

2 Indice A. QUADRO AMMINISTRATIVO TERRITORIALE... 5 A.1. INQUADRAMENTO DEL COMPLESSO E DEL SITO... 5 A.1.1. Inquadramento del complesso produttivo... 5 A.1.2. Inquadramento geografico territoriale del sito A.2. STATO AUTORIZZATIVO... 5 B. QUADRO PRODUTTIVO IMPIANTISTICO... 7 B.1. PRODUZIONI... 7 B.2. CONSUMI DI PRODOTTI... 8 B.3. RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE B.3.1. Consumi Idrici B.3.1. Consumi di energia B.4. CICLO PRODUTTIVO C. QUADRO AMBIENTALE C.1. EMISSIONI IN ATMOSFERA E SISTEMI DI CONTENIMENTO C.2. EMISSIONI IDRICHE E SISTEMI DI CONTENIMENTO C.3. EMISSIONI SONORE E SISTEMI DI CONTENIMENTO C.4. EMISSIONI AL SUOLO E SISTEMI DI CONTENIMENTO C.5. PRODUZIONE DI RIFIUTI QUANTITÀ IMPIANTI / DI PROVENIENZA CODICE CER CLASSIFICAZIONE STATO FISICO DESTINAZIONE SE IL RIFIUTO È PERICOLOSO, SPECIFICARE EVENTUALI CARATTERISTICHE DESCRIZIONE DEL RIFIUTO QUANTITÀ DI RIFIUTI TIPO DI DEPOSITO UBICAZIONE DEL DEPOSITO CAPACITÀ DEL DEPOSITO (M 3 ) MODALITÀ GESTIONE DEPOSITO DESTINAZIONE SUCCESSIVA CODICE CER C.6. RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE D. QUADRO INTEGRATO D.1. APPLICAZIONE DELLE BAT E. QUADRO PRESCRITTIVO E.1. ARIA E.1.1. Requisiti, modalità per il controllo, prescrizioni impiantistiche e generali E.1.1. Prescrizioni specifiche E.2. ACQUA E.2.1. Valori limite di emissione E.2.2. Requisiti e modalità per il controllo E.2.3. Prescrizioni impiantistiche E.2.4. Prescrizioni generali E.3. RUMORE

3 E.3.1. Valori limite E.3.2. Requisiti e modalità per il controllo E.3.3. Prescrizioni generali E.4. SUOLO E.5. RIFIUTI E.5.1. Requisiti e modalità per il controllo E.5.2. Prescrizioni generali E.5.3. Prescrizioni per le attività di gestione rifiuti autorizzate E.6. ULTERIORI PRESCRIZIONI E.7. MONITORAGGIO E CONTROLLO E.8. PREVENZIONE INCIDENTI E.9. GESTIONE DELLE EMERGENZE E.10. INTERVENTI SULL AREA ALLA CESSAZIONE DELL ATTIVITÀ E Prescrizioni impiantistiche E Ulteriori prescrizioni F. PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

4 PREMESSA PREGIUDIZIALE Identificazione del Complesso IPPC Ragione sociale Cofely Italia SpA Anno di inizio attività 1998 Sede Legale Sede operativa Via Ostiense 333, Roma Strada provinciale Acerra-Pomigliano snc, 80011, Acerra (Na) Settore di attività Impianto di combustione con potenza termica di combustione > 50 MWturbogas Codice attività (Istat 1991) 40.1 Codice attività IPPC 1.1 Codice NOSE-P attività IPPC Codice NACE attività IPPC E 40.1/E 40.3 Codificazione Industria Insalubre -- Dati occupazionali Numero totale addetti: 14 Le informazioni contenute nel presente allegato sono state rilevate dalla documentazione depositata dalla società alla Regione Campania ed in copia all Università degli Studi di Napoli Parthenope. Le prescrizioni ed i limiti da rispettare sono stati evinti dalla documentazione presentata dalla società e dalla vigente normativa ambientale. 4

5 A. QUADRO AMMINISTRATIVO TERRITORIALE A.1. Inquadramento del complesso e del sito A.1.1. Inquadramento del complesso produttivo La Centrale Termoelettrica di Acerra (di seguito Centrale), ubicata nel comune di Acerra, in provincia di Napoli, sulla Strada Provinciale Acerra Pomigliano, è stata costruita nel 1998 con data di entrata in marcia commerciale il 1 giugno La Centrale è di proprietà della società Cofely Italia SpA con sede legale in Roma Via Ostiense n Presso la Centrale si svolgono le seguenti attività: Codice di attività prevalente: NACE E 40.1 Produzione e distribuzione di energia elettrica Codice di altre attività: NACE E 40.3 Produzione e distribuzione di vapore e acqua calda Le attività IPPC svolte presso la Centrale sono indicate in Tabella A1. N. Ordine attività IPPC Tabella A1 Attività IPPC della Centrale Termoelettrica della Cofely Italia S.p.A. Codice Attività IPPC IPPC Impianto di combustione con potenza termica di combustione > 50 MW- turbogas Capacità produttiva stimata 206 MW L area di pertinenza della Centrale si estende su una superficie di circa m 2, di cui 1300 m 2 coperti. L attività di produzione viene svolta durante tutto l anno. La situazione dimensionale dell insediamento industriale è descritta nella tabella seguente: Tabella A2 - Condizione dimensionale dello stabilimento Superficie coperta (m 2 ) Superficie scoperta pavimentata (m 2 ) Superficie totale (m 2 ) Anno costruzione complesso Ultimo ampliamento A.1.2. Inquadramento geografico territoriale del sito. La Centrale è posta nel comune di Acerra (NA) che si trova nell area Nord Est della città di Napoli, dalla quale dista circa 20 km. Tale area sorge su un terreno prevalentemente pianeggiante, con dislivelli massimi tra i 14 ed i 72 m, la cui superficie complessiva è di 134,36 km 2 e comprende i Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Mariglianella e Pomigliano d Arco, tutti fra loro contigui e rientranti nell ambito amministrativo della Provincia di Napoli. La Centrale è situata a sud-est rispetto al centro dell abitato di Acerra, dal quale dista 1 km. L ingresso dell impianto è sulla via provinciale per Pomigliano d Arco ed è accessibile tramite la grande viabilità autostradale (A1 uscita per SS162 asse mediano Napoli Pomigliano) a circa 10 km dalla Centrale e provinciale (strada provinciale per Pomigliano d Arco). Nel corso della Conferenza di Servizi il Comune di Acerra, con nota prot del 14/03/2012, ha trasmesso copia della delibera della Giunta Comunale dalla quale risulta che la fascia di rispetto dei Regi Lagni prevista dalla strumentazione urbanistica vigente è di 150 metri. Inoltre, dalla nota prot del 01/02/2012 della Direzione urbanistica del Comune di Acerra risulta che l impianto IPPC oggetto di AIA ricade in zona classificata come Industriale nel piano ASI e che tale impianto dista 150 metri lineari dai Regi Lagni e 360 metri lineari dai fabbricati più vicini del perimetro del centro abitato di Acerra. A.2. Stato autorizzativo Di seguito è riportata una breve sintesi prodotta dalla Società circa i passaggi societari della Centrale: - In data 9 gennaio 2008, con atto a rogito Notaio Carlo Marchetti, Rep Rac. 1869, viene costituita da Edison S.p.A. una Società denominata Co Energy Power S.r.l. 5

6 - In data , con atto a rogito Notaio Carlo Marchetti, Rep Rac. 1938, Edison S.p.A. conferisce a Co Energy Power S.r.l. un Ramo di Azienda di cui fa parte anche la Centrale di Acerra. - In data 8 aprile 2008 Cofathec Servizi S.p.A. acquista dalla Edison S.p.A. la Co Energy Power S.r.l., divenendone Socio Unico. - In data 10 giugno 2008, con assemblea straordinaria a rogito Notaio Mario Negro Rep Racc , Co Energy Power S.r.l. varia la propria denominazione in Cofathec Energia S.r.l. - In data 6 ottobre 2009, con atto a rogito Notaio Antonello Faraone Rep Racc ,. Cofathec Energia S.r.l. perfeziona un operazione di scissione parziale in forza della quale viene costituita la Società Acerra Energia S.r.l., con Socio Unico Cofathec Energia S.r.l.. - In data 12 ottobre 2009, con assemblea straordinaria a rogito Notaio Antonello Faraone Rep Racc ,.Cofathec Energia S.r.l. varia denominazione in Cofely Energia S.r.l.. - In data 1 dicembre 2009 la Cofathec Servizi S.p.A. varia la propria denominazione Sociale in Cofely Italia S.p.A. - In data dal 25 novembre 2010, ma con effetto dal 1 dicembre 2010, con atto a rogito Notaio Luigi La Gioia di Roma Rep Racc , Cofely Energia S.r.l. viene fusa per incorporazione in Cofely Italia S.p.A. A seguito di detta incorporazione Acerra Energia S.r.l. ha come Socio Unico Cofely Italia S.p.A. - In data 28 novembre 2011, ma con effetto dal 1 dicembre 2011, con atto a rogito Notaio Luigi La Gioia di Roma Rep Racc , la Società Cofely Italia S.p.A., perfeziona l operazione di fusione per incorporazione della Società Acerra Energia S.r.l., la quale cessa quindi di esistere, passando tutto il proprio patrimonio direttamente a Cofely Italia S.p.A. La Centrale è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo lo Standard UNI EN ISO e secondo il regolamento CE 1221/2009 (EMAS); quest ultima certificazione è scaduta il 07/08/2011. La centrale di Acerra si avvale di funzioni e risorse della struttura di Cofely Italia SpA al fine di assicurare l attuazione della Politica Ambientale e di tutto il Sistema di Gestione Ambientale. Lo stato autorizzativo attuale della Centrale è definito secondo la seguente tabella: Settore interessato Aria Scarico acque reflue meteoriche Tabella A3 Stato delle autorizzazioni della Centrale di Acerra Cofely Italy S.p.A. Numero autorizzazione e data di emissione n /08/1992 n /01/2012 n /05/1999 n /09/1999 Data scadenza Ente competente Norme di riferimento - MICA ora MAP D.Lgs. 152/06 - Provincia di Napoli D.Lgs. 152/06 - Consorzio Generale di Bonifica Bacino Inferiore D.Lgs. 152/06 - CORIN D.Lgs. 152/06 Note e considerazioni Intestata a Fiat Serene Spa Voltura da Acerra Energia Srl a cofely Italia SpA Nulla Osta per scarico acque meteoriche di seconda pioggia Nulla Osta per scarico acque meteoriche di seconda pioggia CPI n /03/ /11/2012 Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli L966/65, DM 16/02/1982 e successivi - Autorizzazione alle emissione di gas ad effetto serra n. 702 Ministero dell Ambiente e 31/12/2004 Tutela del Territorio Deliberazione 001/2008-6

7 B. QUADRO PRODUTTIVO IMPIANTISTICO B.1. Produzioni La Centrale, sita nel comune di Acerra (NA), è del tipo a ciclo combinato cogenerativo per la produzione di energia elettrica e termica (vapore), con una potenza termica istallata pari a 206 MW. La costruzione della Centrale risale al 1998 e occupa un area adiacente agli stabilimenti della Fiat Auto. In fase di progettazione e nella successiva fase di costruzione sono state utilizzate le migliori tecnologie disponibili all epoca, tra cui in particolare la tecnologia basata sull immissione di acqua demineralizzata nella camera di combustione per la riduzione delle emissioni di NO x e la tecnologia della condensazione ad aria del vapore scaricato dalle turbine a vapore, con l obiettivo della salvaguardia del patrimonio idrico dell area. L energia elettrica prodotta dalla Centrale è immessa alla tensione di 220 kv nella Rete di Trasmissione Nazionale in un punto di consegna posto all esterno della Centrale, a circa 2 km di distanza, tramite cavo interrato e ceduta al GRTN secondo quanto previsto dal provvedimento CIP6. E previsto l utilizzo di vapore per la fornitura di calore al circuito acqua surriscaldata dello stabilimento Fiat Auto. Attività IPPC (Allegato 1 Direttiva IPPC 96/61): Codice IPPC: 1.1 Attività energetica Impianti di combustione con potenza calorifica di combustione > 50 MW Codice NOSE-P: Combustione nelle turbine a gas (intero gruppo) Codice Nace: E 40.1, E 40.3 L attività IPPC principale svolta nella Centrale è classificabile con il Codice Nace E 40 ed è suddivisibile in un attività principale relativa alla produzione di Energia elettrica - Codice Nace E e in un attività secondaria relativa alla produzione di vapore per cessione di calore alla rete di acqua calda surriscaldata dello Stabilimento Fiat Auto- Codice Nace E Le due attività sono strettamente interdipendenti, in quanto il vapore utilizzato per ottenere l acqua calda surriscaldata fornita alla rete dello Stabilimento Fiat Auto è derivato dal processo principale di produzione di energia elettrica, nel normale assetto operativo. Nel seguito si farà riferimento ad una sola attività IPPC, caratterizzata dal codice NACE E 40. L attività IPPC coinvolge tutti gli impianti della Centrale. Per questo motivo, ai fini dell istanza per il rilascio dell AIA l intero impianto è identificato come un unica fase produttiva. I principali elementi tecnologici che costituiscono il ciclo produttivo della Centrale di Cogenerazione sono i seguenti: due turbine a gas (TG) aero derivate, marca GE modello LM6000, con potenza unitaria nominale di circa 40 MWe accoppiate ad un alternatore da 67 MVA a 11,5 kv e, funzionando con un cos di 0,85, trasformatore elevatore 11,5/220kV; due generatori di vapore a recupero (GVR) con degasatore, per il recupero del calore dai fumi scaricati dalle turbine a gas (T fumi circa 450 C) per la produzione di vapore, costituiti da un corpo cilindrico di alta pressione (4,2 MPa) e ad uno di bassa pressione (0,4 MPa), senza postcombustione. Ad ogni GVR è associato un camino nel quale vengono convogliate le emissioni in atmosfera prodotte dall unità combinata, dotato di analizzatore in linea per la determinazione dell O 2 residuo e della concentrazione di CO e di NO x. Il vapore prodotto ha le seguenti caratteristiche: - Alta Pressione (AP) 4,2 MPa alla temperatura di 450 C e portata di vapore di circa 45 t/h; - Bassa Pressione (BP) 0,4 MPa alla temperatura di 150 C e portata di vapore di circa 11,5 t/h; due turbine a vapore a spillamento e condensazione in linea alle turbine a gas con potenza unitaria nominale meccanica di circa 11 MWe, ciascuna collegata all alternatore del corrispondente turbogas; due scambiatori di calore vapore bassa pressione/acqua per la fornitura di calore alla rete acqua surriscaldata dello Stabilimenti Fiat Auto (portata media 650 m 3 /h) - (Temperatura ingresso a circa 120 C e uscita a circa 140 C); sistema di condensazione del vapore scaricato dalla turbina a vapore con condensatori ad aria. Il condensatore ad aria è di tipo con raffreddamento ad aria diretta. Il sistema di estrazione provvede ad estrarre l'aria dal sistema vuoto durante l'avviamento e l'esercizio normale per garantire un maggior salto entalpico. Per il mantenimento del vuoto sono previsti due eiettori (uno di riserva all altro) a due stadi, ciascuno capace di estrarre 15 kg/h di aria e di 40 kg/h di vapore d'acqua di trascinamento; impianto di trattamento acqua caldaie con dosaggio di fosfati e deossigenanti; 7

8 un impianto centralizzato per la produzione di acqua demi utilizzata all interno della Centrale; un impianto di neutralizzazione degli eluati della rigenerazione delle resine anioniche/cationiche /letti misti dell impianto demi; stazione di decompressione del gas naturale proveniente dalla rete SNAM con pressione finale di 4,4 MPa. Esiste inoltre una stazione di compressione gas con due compressori alternativi alimentati a 6 kv che interviene solo nel caso, molto raro, in cui la pressione della rete SNAM sia inferiore ai valori richiesti per l ingresso nelle turbine a gas; quattro caldaie, ciascuna da 104 kw, per produzione acqua calda alimentate a gas naturale per il riscaldamento del gas naturale dopo la decompressione, se necessario; una caldaia ausiliaria di emergenza (1.046 kw) per produzione vapore alimentata a gas naturale da utilizzare negli eiettori del condensatore ad aria in fase di avviamento della Centrale; Sono inoltre presenti due gruppi elettrogeni di emergenza, ciascuno da 420 kva, alimentati a gasolio ed una motopompa antincendio pure alimentata a gasolio. B.2. Consumi di prodotti Le materie prime utilizzate dalla Centrale sono gas naturale, prodotti chimici e gasolio. I prodotti chimici sono utilizzati come additivi per il trattamento delle acque delle caldaie, per l impianto di acqua demineralizzata e per il circuito di raffreddamento. Il gasolio è utilizzato esclusivamente per l alimentazione dei due gruppi di emergenza e della motopompa antincendio. I prodotti che vengono impiegati nell impianto IPPC sono indicati nella Tabella B1 di seguito riportata, con riferimento ai quantitativi utilizzati nel Vengono inoltre impiegati nel laboratorio chimico alcuni reagenti per analisi chimiche delle acque; il laboratorio è localizzato nell edificio multiuso. Le sostanze impiegate sono: reagente di ferro (n, R22), reagente di molibdato per silicio (i, R37), reagente di amminoacido F (n, R22), reagente di acido citrico F, reagente di fosfato (i, R41), soluzione standard di ferro, reagente I precipitatore dell ossigeno, reagente II precipitatore dell ossigeno (C, R34), soluzione standard di silice, soluzione standard di fosfato, nitrato di argento (R52/53). Le quantità stoccate presso il laboratorio sono minime per un autonomia di analisi di circa tre settimane. 8

9 Tabella B1 - Sostanze, preparati e materie prime utilizzate nella Centrale di Acerra della Cofely Italy S.p.A. N progr. Descrizione Tipologia Modalità di stoccaggio Impianto/fase di utilizzo Stato fisico Etichettatura Frasi R Composizione Quantità annue utilizzate anno di riferimento quantità u.m. 1 Oli lubrificanti 2 Inibitore di corrosione del condensato (fosfati) 3 Deossigenante mp ma ms mp ma ms mp ma ms serbatoi recipienti mobili recipienti mobili serbatoi recipienti mobili serbatoi recipienti mobili A liquido nessuna nessuna Olio minerale ,8 t A liquido i 36/38 A liquido C 34, 22, 48/22, 40, 43 Ammina neutralizzante (dietilidrossilammina, dietilaminoetanolo, cicloesilammina, morfolina) Soluzione acquosa di idrochinone e ammino composti (dietilammina, metossipropilamina, idrochinone) ,0 t ,0 t mp Serbatoi 4 Sistema lavaggio on/off line del compressore TG ma ms recipienti mobili A liquido i 36/38 Composizione dei detersivi (non ionic suffactants, etanolo) ,0 t 5 6 Alcalinizzante per acque di caldaia Soda caustica sol. 30% mp ma ms mp ma ms mp ma ms Serbatoi recipienti mobili Serbatoi recipienti mobili Serbatoi recipienti mobili A liquido C 35 liquido i 36/38 Idrossido di sodio (2-5%) Morfolina, Cicloesilammina, dietiidrossilammina ,0 t A liquido C 35 Idrossido di sodio ,3 t 9

10 N progr. Descrizione Tipologia 7 Acido cloridrico 8 Liquido antigelo 9 Resine a scambio ionico 10 Gasolio mp ma ms mp ma ms mp ma ms mp ma ms Modalità di stoccaggio x serbatoi recipienti mobili serbatoi recipienti mobili serbatoi recipienti mobili serbatoi recipienti mobili Impianto/fase di utilizzo Stato fisico Etichettatura Frasi R Composizione Quantità annue utilizzate anno di riferimento quantità A liquido C 34/37 Acido cloridrico ,9 t A liquido n 22 A liquido Non pericoloso Non pericoloso Glicole etilenico additivato con agenti anticorrosione e antischiuma Polivinilbenziltrimetil ammonio cloruro o solfato (letto misto), polivinilbenzildimetiletan ol ammonio cloruro o solfato (linea anionica), sodio polistiren solforato (linea cationica) ,2 t ,0 t A liquido - - gasolio ,0 t u.m. 11 Gas naturale* mp Non viene stoccato ma prelevato direttamente da metanodotto A gas infiammabile 12 ma ms *Il potere calorifico del gas, dichiarato dalla Società sulla base dalle fatture del fornitore, è pari a kj/sm 3, ovvero, 9.57 kwh/nm 3. Metano (> 90%) Altri componenti (>0,2% -Vol.): etano, propano, butano, isobutano, anidride carbonica Sm 3 10

11 B.3. Risorse idriche ed energetiche Di seguito sono riportati tipologia e consumi delle fonti idriche ed energetiche usate nella Centrale. La fornitura alla Centrale della Cofely Italia S.p.A. di acqua prelevata da pozzi esterni e l acquisizione dell energia termica prodotta dall impianto cogenerativo della Centrale sono effettuate dalla Fenice S.p.A., che gestisce queste attività per lo stabilimento della Fiat Auto. B.3.1. Consumi Idrici La Centrale utilizza: acqua industriale (a) da pozzi fornita dallo stabilimento Fiat Auto, utilizzata per la produzione di acqua demineralizzata, reintegro sistema antincendio e usi di processo. Nell anno 2008 sono stati impiegati m 3 di acqua per uso industriale. acqua potabile (b) viene somministrata dal Consorzio ASI di Napoli per gli uffici, per gli usi sanitari, per le docce di emergenza, per il laboratorio. Nell anno 2008 sono stati impiegati m 3 di acqua potabile. B.3.1. Consumi di energia La Centrale nel 2008 ha consumato MWh termici di cui MWh sono stati convertiti in energia elettrica, e immessi in rete, mentre MWh sono stati ceduti a terzi sotto forma di energia termica per utilizzi industriali. L energia elettrica prodotta dalla Centrale, al netto degli autoconsumi, è immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale attraverso una sottostazione non gestita dal personale della Centrale posta all esterno dell area di pertinenza della stessa. La Centrale prevede la fornitura di energia elettrica dall esterno per l alimentazione dei servizi ausiliari durante la fermata impianti. Nel 2008 l energia elettrica autoconsumata è risultata pari a MWh e quella acquistata dall esterno è risultata pari a MWh. 11

12 B.4. Ciclo produttivo La produzione della Centrale è costituita da energia elettrica e vapore. L energia elettrica prodotta, al netto degli autoconsumi, è immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale attraverso una sottostazione. I gas di scarico della turbina a gas, passando nel Generatore di Vapore a Recupero (GVR), producono vapore a due livelli di pressione, che viene fatto espandere nella turbina a vapore accoppiata all albero del turbogas. Una quota del vapore prodotto dai GVR viene anche inviato a degli scambiatori che surriscaldano l acqua da inviare allo stabilimento Fiat Auto. Nel caso di fermata totale del gruppo di cogenerazione non è prevista alcuna fornitura di vapore alla rete acqua surriscaldata dello stabilimento della Fiat Auto. Pertanto le fermate di manutenzione programmata avvengono in periodi coincidenti con quelli analoghi dell utente acqua calda. Il controllo di tutto l impianto avviene per mezzo di un sistema computerizzato e centralizzato ubicato nella sala controllo, presidiata con continuità. Il combustibile utilizzato è esclusivamente gas naturale, costituito prevalentemente da metano. Il gas naturale è prelevato da metanodotto SNAM ad una pressione di esercizio di circa 5 MPa. Il gas viene poi inviato ad una stazione di riduzione di pressione di proprietà di Cofely Italia S.p.A. collocata all interno dell area della Centrale, che provvede a ridurre la pressione del gas a 4,4 MPa, pressione necessaria per il funzionamento delle turbine a gas. La Centrale utilizza inoltre: acqua industriale, fornita da pozzi ubicati presso lo stabilimento Fiat Auto gestiti dalla Fenice S.p.A., per la produzione di acqua demineralizzata e per il circuito antincendio ; acqua potabile fornita da consorzio ASI; materiali ausiliari per il trattamento delle acque (acido cloridrico, idrossido di sodio, fosfati,deossigenanti e altri prodotti chimici); oli lubrificanti; gasolio per l alimentazione dei gruppi elettrogeni; gas naturale per l alimentazione delle caldaie ausiliarie. L impianto è dotato di un sistema di riscaldamento dell aria aspirata dal turbogas mediante miscelazione dell aria esterna con l aria del cabinato del turbogas. L aria deve essere riscaldata nel periodo invernale per evitare la formazione di ghiaccio in fase di aspirazione. Durante il periodo estivo, al fine di ottimizzare le prestazioni delle turbine a gas, l impianto utilizza un sistema di raffreddamento dell aria con refrigeratori evaporativi. Nella Figura B1 che segue sono schematizzati i diversi reparti produttivi, con le correlate principali fonti di emissione della Centrale, e nella successiva Tabella B2 sono riportati i valori delle grandezze riportate nello schema a blocchi, relativi all anno

13 Figura B1 - Schema a Blocchi della Centrale della Cofely Italia S.p.A. 13

14 Tabella B2 Dati relativi ai bilanci presentati nello schema a blocchi della Centrale di Acerra (Figura B1). Rif. Descrizione Dati quantitativi(1) 1 Gas Naturale Sm 3. Il consumi di gas naturale della Centrale sono così ripartiti: Sm 3 per le caldaie di preriscaldo del gas, Sm 3 per i due turbogas. 2 Acqua Industriale m 3. 3 Acqua potabile m 3. 4 Materie ausiliarie o Oli lubrificanti: 0,8t; o Alcalinizzante per acque di caldaia 2,0t o Inibitore di corrosione del condensato: 2,0 t; o Deossigenante: 2,0 t; o Sistema lavaggio on/off line del compressore TG: 2,0 t; o Soda caustica sol. 30%: 69,3t; o Acido cloridrico: 71,9 t; o Liquido antigelo: 0,2t; o Resine a scambio ionico: 1,0 t; o Gasolio: 8,0 t. 5 Acqua surriscaldata t 6 Reflui industriali m 3. 7 Rifiuti o Soluzioni acquose di lavaggio TG: 31,99 t; o Altre emulsioni: 0,11 t; o Imballaggi in carta e cartone 2,61 t; o Imballaggi in plastica: 0,10 t; o Imballaggi in legno: 1,10 t; o Imballaggi in materiali misti: 5,42 t; o Fusti contaminati da sostanze pericolose: 0,12 t; o Materiali filtranti contaminati da sostanze pericolose: 0,65 t; o Materiali filtranti non contaminati da sostanze pericolose: 10,68 t ; o Rottami ferrosi: 0,92 t; o Apparecchiature fuori uso diverse da quelle di cui alle voci da a : 0,35 t; o Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio: 0,15 t; 8 Emissioni in atmosfera Punto di Emissione 1 (associato al TG100): o o NOx: Flusso di massa kg. CO: Flusso di massa kg, Punto di Emissione 2 (associato al TG300): o NOx: Flusso di massa kg, o CO: Flusso di massa kg, Punto di Emissione 3 (associato a caldaie di preriscaldo gas): o CO: Flusso di massa 66 kg (2) o CO 2 :Flusso di massa 176 t (3) 14

15 Punto di Emissione 4 (associato a caldaie di preriscaldo gas): o CO: Flusso di massa 66 kg (2) o CO 2 :Flusso di massa 176 t (3) 9 Energia Elettrica MWh. 10 Reflui Civili m 3. Note: (1)Tutti quantitativi riportati fanno riferimento ai bilanci relativi all anno (2)Valore stimato utilizzando il metodo APAT - Agenzia Nazionale Protezione Ambiente e Servizi Tecnici; Inventario delle emissioni, 1994; SNAP ; gas naturale, tenendo conto della portata di gas naturale alimentato (pari a Sm 3 /anno) e del potere calorifico (36,374 kj/sm 3 ). (3) Valore stimato utilizzando le formule fornite dalla Linee Guida della Commissione Europea per il monitoraggio delle emissioni (Decisione 2007/589/CE) e delle disposizioni italiane di attuazione delle stesse (Deliberazione 14/2009): [Sm3] * 35,00 [GJ/1000 Sm3] * 55,91 [tco2/tj] * 0,99/ = [tco2] 15

16 C. QUADRO AMBIENTALE C.1. Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento Le emissioni in atmosfera rappresentano il principale impatto ambientale dovuto alla Centrale, e sono prodotte principalmente dalla combustione del gas naturale nelle due turbine (TG100 indicata con TG1 punto di emissione E1 e TG300 indicata con TG2 punto di emissione E2). Le emissioni inquinanti sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto (NO x ) e monossido di carbonio (CO). I gas combusti vengono convogliati in atmosfera attraverso due camini, uno per ogni turbina a gas, (altezza 30m, diametro 2,5 m rispetto al piano campagna), su cui sono installati analizzatori in continuo di NO x, CO e O 2. Per quanto riguarda la portata (Nm 3 /h), la temperatura ( C) e la concentrazione (mg/nm 3 ) degli inquinanti emessi dalla Centrale, l elenco relativo ai singoli camini presenti è riportato nella Tabella C1 che fa riferimento a dati misurati nel Non esistono sistemi di abbattimento a valle dell uscita fumi per il trattamento degli effluenti in quanto i valori degli inquinanti presenti rientrano nei limiti imposti dalla legge. Per quanto riguarda l inquinante NO x, la Società ha precisato che sin dalla fase di progettazione è stato prevista l iniezione di acqua demi in camera di combustione per ridurne la formazione. Durata e frequenza delle emissioni: Le emissioni in atmosfera sono prodotte in continuo nei periodi di marcia degli impianti (circa 8000 ore di funzionamento all anno). Esistono inoltre altri punti di emissione associati a: quattro caldaie a metano per il riscaldamento del gas naturale (2 punti di emissione, E3 e E4) funzionanti in continuo per un consumo di metano inferiore al 3% del totale approvvigionato; caldaia ausiliaria di emergenza (1 punto di emissione- E5) per la produzione di vapore da utilizzare negli eiettori del condensatore ad aria in fase di emergenza-riavviamento della Centrale, che la Società ha dichiarato non essere mai entrata in funzione; due gruppi elettrogeni di emergenza (2 punti di emissione, E6 e E7) alimentati a gasolio; una motopompa antincendio (1 punto di emissione- E8) alimentata a gasolio. Tali punti di emissione sono stati dichiarati non sottoposti ad autorizzazione ai sensi dell art 269 del D.Lgs. 152/05, secondo quanto riportato nelle note alla Tabella C1 del presente documento. Le emissioni fuggitive sono state dichiarate trascurabili. I punti di emissione sono riportati nella Planimetria Punti di Emissione in Atmosfera - Allegato W alla domanda presentata dalla Società. 16

17 Tabella C1 Quadro delle emissioni in atmosfera della Centrale di Acerra della Cofely Italia S.p.A. N camino Posizione Amm.va Reparto/fase/ blocco/linea di provenienza Impianto/macchinario che genera l emissione 1 E Fase A Turbogas TG100 2 E Fase A Turbogas TG Fase A 4-3 Fase A 5-3 Fase A 6-5 Fase A 7-5 Fase A 8-6 Fase A 2 caldaie a metano per riscaldamento metano (ciascuna da 104 kw) 2 caldaie a metano per riscaldamento metano (ciascuna da 104 kw) Caldaia ausiliaria a metano per produzione vapore (da kw) Gruppo elettrogeno emergenza a gasolio Gruppo elettrogeno emergenza a gasolio Motopompa emergenza a gasolio Portata (Nm 3 /h) autorizzata Nessun limite Nessun limite misurata Inquinanti Tipologia Limiti Concentr. [mg/nm 3 ] Flusso di massa [kg/h] Ore di funz.to Dati emissivi Concentr. Flusso di [mg/nm 3 ] massa [kg/h] NO x ,4 2 30, CO 50-11,1 2,67 NO x ,0 30, CO 50-6,2 1, Limiti autorizzati per NO x da Decreto del Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Prot. n del 7 Agosto 1992: espressi come NO mg/nm 3.Tale valore può essere incrementato di 3 mg/nm 3 per ogni punto percentuale di rendimento della Centrale oltre il 30% sino ad un massimo di 150 mg/nm 3 che rappresenta il limite effettivamente autorizzato in quanto il rendimento elettrico lordo della Centrale, come risultante dallo stesso Decreto, è del 49,5% 2 Concentrazione normalizzata di NO 2 tramite sistema a infrarossi NDIR. 3 Punto di Emissione non sottoposto ad autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/05 art 269, comma 14, lettera c; 4 Punto di emissione non monitorato; 5 Punto di Emissione non sottoposto ad autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/05 art 269, comma 14, lettera g; 6 Punto di Emissione non sottoposto ad autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/05 art 269, comma 14, lettera i. 17

18 I valori di concentrazione attualmente autorizzati per la Centrale tengono conto dell assetto cogenerativo e del rendimento elettrico lordo della Centrale, come riportato nelle note della Tabella C1. Il documento di riferimento delle Linee Guida Nazionali per gli Impianti di Combustione con Potenza Termica di Combustione di oltre 50 MW, del Marzo 2009, individua prestazioni raggiungibili in impianti di cogenerazione esistenti con turbine a gas a ciclo combinato in termini di emissioni pari ai: mg/nm 3 per gli NO e mg/nm 3 per il CO. Tali valori sono riferiti al 15% di ossigeno nei prodotti della combustione, e sono da considerarsi come media giornaliera, in condizioni standard, e con l impianto in esercizio ad un carico tipico. La Società ha dichiarato che attualmente questi valori di prestazione su base giornaliera non sono raggiungibili con rapporti costi/benefici accettabili, e si è impegnata a non superare flussi di massa annuali per tali inquinanti equivalenti a quelli ottenibili dall applicazione delle MTD. La Società si è impegnata a ridurre le emissioni, fino a rientrare, entro sei anni dalla data di rilascio dell autorizzazione, negli intervalli di concentrazioni medie giornaliere di NO x e CO definite dai documenti di riferimento sulla base dell applicazione delle MTD. La Società dovrà presentare entro tre anni dalla data di rilascio dell autorizzazione un progetto per la riduzione delle emissioni che permetta di raggiungere le prestazioni ambientali sopra citate. Nei successivi tre anni la Società dovrà implementare il progetto di riduzione delle emissioni e, a partire dal settimo anno dalla data di rilascio dell AIA, i valori delle concentrazioni di NOx e CO medi giornalieri dovranno rispettare limiti inferiori ai valori ottenibili con l applicazione delle BAT. Inoltre, per i sei anni successivi alla data di rilascio dell AIA, la società oltre a rispettare i limiti indicati nella Tabella C1 del presente documento, dovrà rispettare anche limiti sui flussi di massa annuali di NO x, secondo quanto specificato nel piano di rientro delle emissioni allegato alla domanda presentata. Durante i sei anni successivi alla data di rilascio dell AIA, la Società dovrà incaricare tecnici esterni di valutare l influenza delle emissioni della Centrale sulla qualità dell aria nella zona circostante il perimetro della Centrale effettuando campagne di monitoraggio della qualità dell aria con impianto in condizioni di esercizio e di fermo. Dovranno essere effettuate almeno quattro campagne all anno di cui almeno due in periodo invernale e almeno due in periodo estivo. C.2. Emissioni idriche e sistemi di contenimento La Centrale utilizza acqua industriale fornita dalla FENICE S.p.A. e acqua potabile fornita dal Consorzio ASI di Napoli. La Centrale ha un solo punto di scarico nel canale Regi Lagni ove confluiscono le acque meteoriche di seconda pioggia (portata massima prevista in fase di precipitazione 0,64 m 3 /s) per mezzo della condotta di proprietà della società ELASIS, con autorizzazione del 07/05/99 rilasciata dal Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno. Per tale punto di scarico è prevista un analisi annuale da parte di un laboratorio qualificato; Gli scarichi industriali e le acque di prima pioggia confluiscono in una vasca di raccolta acque reflue all interno della Centrale e, previa disoleazione, vengono inviate all impianto di trattamento dello stabilimento Fiat Auto (impianto TAR) gestito dalla Società Fenice S.p.A., gli scarichi biologici confluiscono in un pozzetto di raccolta all interno della Centrale e quindi in una rete fognaria verso l impianto di trattamento biologico dello stesso stabilimento. Entrambe gli impianti di trattamento sono esterni all area della Centrale, non sono gestiti dalla Cofely Italia S.p.A. e scaricano nel canale Regi Lagni, con autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Napoli determinazione n del 26/11/2009 con validità quadriennale rilasciata alle società presenti nel comprensorio Fiat Auto di Pomigliano d Arco. Un apposito regolamento interno fissa i limiti per gli scarichi dei singoli soggetti per le acque reflue industriali e per gli scarichi biologici. Sono previste analisi semestrali da parte di un laboratorio qualificato. Per lo scarico delle acque meteoriche di seconda pioggia la società dovrà rispettare i limiti della Tabella 3 dall Allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n.152/2006, con riferimento alla colonna scarico in corpo idrico superficiale, e dovrà effettuare autocontrolli con cadenza almeno semestrale. 18

19 C.3. Emissioni Sonore e Sistemi di Contenimento La Società ha presentato due relazioni tecniche a firma del dott. Ing. Paolo Gianola, relative alle indagini fonometriche effettuate a ottobre del 2010 e a gennaio del Dall ultima relazione presentata risulta il rispetto dei limiti assoluti di zona previsti dal DPCM 1 marzo 1991 per tutto il territorio nazionale. Nel corso della Conferenza di servizi, su richiesta del Comune di Acerra, la Società ha presentato un piano per ridurre le emissioni acustiche al perimetro della Centrale. Successivamente, il Commissario prefettizio del Comune di Acerra ha approvato in data 10/08/2011, con delibera n. 7, il piano di zonizzazione acustica del territorio comunale. Si prescrive alla Cofely Italia S.p.A. di implementare il piano di riduzione delle emissioni acustiche del proprio impianto IPPC entro un anno dalla data di rilascio dell AIA, e di collaudare gli interventi effettuati, verificandone i risultati attraverso una campagna di rilievi acustici, i cui risultati dovranno essere presentati alla Regione, all ARPAC e al Comune di Acerra. Qualora il Comune riterrà di dover predisporre e conseguentemente adottare un piano di risanamento acustico ai sensi della L 447/95, la società è tenuta a sottostare agli obblighi che ne scaturiranno. Il gestore dovrà eseguire in autocontrollo i rilievi fonometrici dell acustica ambientale con cadenza biennale. C.4. Emissioni al Suolo e Sistemi di Contenimento Il Gestore della Centrale ha dichiarato che presso l impianto non vengono effettuate attività con emissioni sul suolo e nel sottosuolo. In particolare, tutte le aree esterne adibite a movimentazione interna e stoccaggio di rifiuti e materie prime sono state dichiarate impermeabilizzate e possedere una rete di raccolta delle acque di dilavamento. C.5. Produzione di Rifiuti A seconda della tipologia, i rifiuti prodotti presso la Centrale sono disposti in adeguate aree di deposito temporaneo, come previsto dalle disposizioni sul deposito temporaneo di cui all Art. 183 Comma 1 lettera m, parte IV Titolo 1 del D.Lgs. 152/06, che indica i tempi di giacenza ed i quantitativi massimi stoccati. C.5.1. Rifiuti Non Pericolosi In Centrale è presente un area pavimenta e coperta mediane una struttura in acciaio (identificata come Area 1 nella planimetria dell Allegato W alla domanda presentata) in cui sono ubicati i diversi contenitori adibiti alla raccolta temporanea dei rifiuti costituiti da cassonetti in lamiera di circa un metro cubo e big-bag per la raccolta di imballaggi vari, rottami ferrosi e materiali filtranti non contaminati da sostanze pericolose C.5.2. Rifiuti Pericolosi Nella stessa struttura coperta (identificata come Area 2 nella planimetria dell Allegato W alla domanda presentata) su appositi supporti atti a contenere eventuali sversamenti, sono stoccati gli oli esausti in contenitore a doppia camera da 300 litri, i materiali filtranti contaminati in big-bag, i fusti contaminati da sostanze pericolose, le apparecchiature fuori uso in big-bag ed in appositi contenitori in cartone rigido i tubi fluorescenti. Le acque di lavaggio del turbogas vengono convogliate in apposite vasche interrate da 2 m 3 cadauna (identificate come Area 3 nella planimetria dell Allegato W alla domanda presentata) situate accanto ai turbogas stessi e smaltite direttamente. La Società entro tre mesi dalla data di rilascio dell autorizzazione dovrà incaricare una ditta esterna di effettuare prove di tenuta di tali vasche e presentarne i risultati alla Regione. Inoltre, la Società dovrà ripavimentare la zona di stoccaggio rifiuti liquidi entro tre mesi della data di rilascio dell AIA. Tipologia di rifiuti prodotti Le quantità di rifiuti prodotti nel sito IPPC nell anno 2008 sono riportati nella Tabella C2 del presente rapporto. Per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti di cui sopra sono stati stipulati regolari contratti con ditte autorizzate. 19

20 Tabella C2 Quadro della gestione rifiuti presso la Centrale di Acerra relativo all anno 2008 Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto Descrizione del rifiuto Soluzioni acquose di lavaggio TG t/anno Quantità m 3 /anno Impianti / di provenienza Codice CER Classificazione Stato fisico Destinazione Se il rifiuto è pericoloso, specificare eventuali caratteristiche 31,99 - Fase A * Pericoloso liquido D15 H4-H5-H14 Altre emulsioni 0,11 - Fase A * Pericoloso liquido D15 H5-H6 Imballaggi in carta e cartone Imballaggi in plastica Imballaggi in legno Imballaggi in materiali misti 2,61 - Fase A Non Pericoloso Solido R13-0,10 - Fase A Non Pericoloso Solido R13-1,10 - Fase A Non Pericoloso Solido R13-5,42 - Fase A Non Pericoloso Solido R13 - Fusti contaminati da sostanze pericolose 0,12 - Fase A * Pericoloso Solido R13 H4-H14 Materiali filtranti contaminati da sostanze pericolose Materiali filtranti non contaminati da sostanze pericolose 0,65 - Fase A * Pericoloso Solido D15 H4-H14 10,68 - Fase A Non pericoloso Solido D15 - Rottami ferrosi 0,92 - Fase A Non pericoloso Solido R13 - Apparecchiature fuori uso diverse da quelle di cui alle voci da a Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 0,35 - Fase A Non pericoloso Solido polverulento D15-0,15 - Fase A * Pericoloso Solido D15 H6-H14 20

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