Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate S.C Neuropsichiatria Infantile Direttore Dott.ssa Armida Lazzeri LAVORO DI RETE

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1 Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate S.C Neuropsichiatria Infantile Direttore Dott.ssa Armida Lazzeri LAVORO DI RETE Dott.ssa Erika Innocenti Dott.ssa Francesca Baruffi

2 SCUOLA SPAZIO TRANSIZIONALE TRA FAMIGLIA E LAVORO/SOCIETA PRIMO AMBITO DI SOCIALIZZAZIONE EXTRAFAMILIARE MICROCONTESTO SPECIFICO DI AZIONE REALTA OGGETTIVA E SOGGETTIVA LUOGO DI INVESTIMENTO

3 RELAZIONE EDUCATIVA A SCUOLA POTENZIALITA POSITIVE TRANSFERT SEGNALE D APERTURA DI RICERCA DELL ALTRO Intuire il desiderio nascosto che viene espresso tramite il transfert, la ricerca di soddisfazione rimasta delusa nel rapporto con i genitori, che viene riproposta a ogni nuovo oggetto quindi prima di tutto all insegnante

4 INSEGNANTE OGGETTO TERZO DELLA COPPIA GENITORIALE Può aprire all investimento affettivo dell allievo per raggiungere OGGETTO CULTURALE: SAPERE EQUIPE COLLEGHI Luogo di elaborazione comune delle impressioni sul mondo interno dell allievo

5 FATTORI RISCHIO SCUOLA Difficoltà a comprendere i significati simbolici dei gesti degli adolescenti SREGOLATEZZA Eccessiva dicotomia tra vita e scuola attribuzione conseguenza situazione familiare negativa Esasperato individualismo e competitività gruppo classe Disturbi della relazione con gli insegnanti e tra gli insegnanti

6 DISAGIO SCOLASTICO Tasso più elevato di dispersione scolastica durante il passaggio dalla scuola media alla superiore Paura di fallire il progetto formativo-educativo ferita narcisistica e disinvestimento del pensiero IPOTESI carenze relazionali funzione paterna identità negative BISOGNO presenza di interlocutori che lo aiutino a rispecchiare e a verificare i fragili assetti d identità via via raggiunti

7 SCUOLA - PROMOZIONE SALUTE Facilitare la creazione di un contesto sociale scolastico basato sulla qualità delle relazioni sia tra insegnanti e studenti che tra i gruppi studenti-insegnanti Aiutare i ragazzi a sentirsi parte attiva dell ambiente scolastico Favorire l interazione tra i diversi attori coinvolti nel sistema scuola al fine di promuovere alleanza sia con la famiglia che con altri Servizi che possono essere coinvolti

8 PROMOZIONE DELLA SALUTE Verso un approccio integrato ed intersettoriale della promozione della salute Interventi educativi sanitari coerenti con il modello teorico e culturale di riferimento Obiettivo: sostenere lo sviluppo di azioni efficaci in un ottica di alleanza per la salute SCUOLA SANITA FAMIGLIA

9 UONPIA Unità Operativa Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza È deputata alla diagnosi e cura delle patologie neurologiche, psichiatriche e neuropsicologiche dell'infanzia e dell'adolescenza e di tutti i disordini di sviluppo nelle varie linee di espressione (neuropsicomotoria, linguistica, della comunicazione, cognitiva e relazionale) per la fascia di età 0-18 anni. Obiettivo finale è che lo sviluppo del bambino/adolescente sia il più possibile armonico nel tempo, cercando di offrire un percorso terapeutico mirato che può articolarsi con interventi diversificati e prolungati nel tempo. Il percorso del paziente si articola in tre grandi fasi: - Accoglienza (prima visita) - Valutazione diagnostica al fine di inquadrare le problematiche del soggetto - Trattamenti riabilitativo - terapeutici e la stesura di un progetto riabilitativo - terapeutico individuale.

10 MAPPATURA DEL TERRITORIO U.O.N.P.I.A. di Bovisio Masciago U.O.N.P.I.A di Cesano Maderno U.O.N.P.I.A di Desio U.O.N.P.I.A di Giussano U.O.N.P.I.A di Lentate sul Seveso U.O.N.P.I.A di Meda U.O.N.P.I.A di Muggiò U.O.N.P.I.A di Seregno U.O.N.P.I.A di Seveso U.O.N.P.I.A di Usmate Velate U.O.N.P.I.A di Varedo

11 ACCESSO U.O.N.P.I.A. SPONTANEO: i genitori possono rivolgersi in autonomia presentandosi o telefonando alla Segreteria per prenotare la prima visita > per informazioni MEDICO DI BASE: il quale, attraverso impegnativa, indirizza la famiglia alla U.O.N.P.I.A. di competenza

12 FIGURE PROFESSIONALI Il NEUROPSICHIATRA INFANTILE è il medico specialista che si occupa delle patologie neurologiche e psichiatriche dell'età evolutiva e dell'inquadramento diagnostico dei ritardi e disturbi dello sviluppo nella prima infanzia PSICOLOGO la cui figura comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alle persone, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità ASSISTENTE SOCIALE il cui compito principale è quello di attivare e prendersi cura delle reti di sostegno per favorire sia integrazione interna che esterna

13 FIGURE PROFESSIONALI PSICOMOTRICISTA riconosce e favorisce l'interazione e la piena integrazione tra l'area motoria, cognitiva e affettiva. Attiva e favorisce nell'altro la progressiva conoscenza a cominciare dal sé corporeo e dall'ambiente, attraverso la motricità e le capacità simboliche della persona LOGOPEDISTA è il professionista sanitario che educa e rieduca le patologie di voce, articolazione, linguaggio e deglutizione in età evolutiva FISIOTERAPISTA che elabora ed attua direttamente gli interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione nelle aree della motricità EDUCATORE

14 SITUAZIONI DIFFICILI Avete mai sperimentato situazioni di questo tipo? Frammentazione degli interventi: Essere a conoscenza o meno della presenza di altri professionisti che si occupavano della situazione sulla quale state lavorando Previsioni di scarsa efficacia dell intervento Percepire il bisogno di maggiori risorse e migliore collaborazione Necessità di maggior controllo sulla globalità della situazione Gli operatori invitano l utente/la famiglia ma entrano in un monologo invece che in un dialogo

15 PROBLEMATICHE COMUNI Gli operatori si riuniscono alle spalle dell utente/della famiglia Gli operatori invitano l utente/la famiglia ma entrano in un monologo invece che in un dialogo Gli operatori discutono senza interagire cercando di raggiungere una visione unitaria dei problemi e di pianificare le azioni Etichettare il nucleo famigliare rischio di patologizzazione

16 LAVORO DI RETE Il lavoro di rete è costituito dagli insieme degli interventi di connessione di risorse e dalle strategie tese a produrre concatenazione di relazioni significative, dai processi di crescita che si attivano, finalizzati nel loro complesso al miglioramento del livello di benessere delle persone e della collettività (Ferrario, 1992)

17 PRINCIPI DEL LAVORO DI RETE Centralità della persona Sinergia Gradualità Continuità Trasparenza Riflessione

18 FARE RETE Creare integrazione creare legami e connessioni Favorire opportunità di comunicazione tra persone, enti, risorse Attivare processi Sviluppare coinvolgimento e dinamismo Agire tenendo in considerazione risorse e limiti, focus: fattibilità dell intervento

19 PUNTI DI PARTENZA L esistenza di una domanda, individuale o collettiva o l emergenza di un problema L azione portante: far incontrare, riunire i soggetti: colui che porta la domanda, le persone significative e l operatore Le condizioni: il consenso e la disponibilità dei soggetti L assetto: l ambiente di vita, il luogo, il tempo

20 CO-COSTRUZIONE PROGETTO GRUPPO DI LAVORO piano di interventi connesso al problema individuato OBIETTIVO superare la frammentazione degli interventi

21 PRINCIPI DI BASE Essere aperti fin dall inizio, non affrontare questioni riguardanti gli utenti in loro assenza Focalizzarsi sui punti di forza piuttosto che sui deficit/mancanza Invitare le persone significative per il minore, creando collaborazione Ricordare sempre che le risorse più importanti stanno nelle reti personali e la conoscenza delle stesse permette agli operatori di accedere ai punti di forza disponibili a cui connettere le proprie risorse multiprofessionali La responsabilità è condivisa

22 CONDIVISIONE La complessità del lavoro di rete permette una definizione condivisa di un orizzonte di senso comune Solo la costruzione di una mappa di significati condivisi permette ai soggetti coinvolti di sentirsi ingaggiati attivamente per un obiettivo comune L intervento di ogni singolo «attore» dovrebbe far parte di un disegno co-costruito con gli altri attori La condivisione dei significati e delle decisioni è l esito della negoziazione ed è la condizione necessaria perché l intero gruppo si impegni nella realizzazione di quanto deciso Si può arrivare ad una definizione condivisa dei problemi solo articolando le differenze e non eliminandole

23 La salute è creata e vissuta dalle persone all interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama The Ottawa Charter for Health Promotion, WHO, 1986

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