Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia, Sostenibilità E un caso Pilota Lumière
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- Mauro Pisano
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1 Giornata n 02/2014 Network, efficienza e managerialità nella gestione dell illuminazione pubblica Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia, Sostenibilità E un caso Pilota Lumière I possibili format contrattuali e di finanziamento degli interventi di riqualificazione Vincenzo Albonico Tavolo Tecnico Lumière
2 EFFICIENZA ENERGETICA NON SI PERDE OCCASIONE PER PARLARNE!!!!!!! Siamo sicuri di essere riusciti ad interiorizzare e comunicare in modo chiaro i contenuti fondamentali di questo processo?? Che peso abbiamo dato sino ad oggi alla importanza della progettazione nel Processo di Efficienza Energetica fra le molteplici fasi ed attività che questo processo costituiscono?? Quali e quanti sono i fattori in gioco da tenere presenti quando si deve intervenire seriamente su un sistema di edifici, un ciclo produttivo, un distretto industriale, un impianto di pubblica illuminazione??
3 Ci siamo chiesti perché se ne continui a discutere tanto parlando più di barriere, difficoltà, incentivi, di nuove leggi, decreti,semplificazioni legislative ecc. ecc. piuttosto che attivarci per fare bene ed in tempi ragionevoli?? Perché molti Enti Territoriali anche ne casi in cui ne hanno la possibilità non sfruttano determinati canali di finanziamento che non toccano il patto di Stabilità?? Quante scelte/interventi sono stati dettati/condizionati dal sistema degli incentivi?? Perché in questo periodo c è una frenesia incredibile nella predisposizione di Capitolati tipo di Servizio Energia con garanzia di risultato declinati nei modelli più fantasiosi che spesso indicano obiettivi e modalità di Servizi che poco hanno a che fare con un serio processo di efficientamento energetico?
4 Riusciamo a far comprendere alle Istituzioni che per poter immettere il necessario Capitale Circolante per realizzare concretamente gli interventi è indispensabile che gli Enti paghino puntualmente le imprese??? Abbiamo capito che le banche per poter finanziare interventi di efficientamento energetico vorrebbero un conto energia efficienza energetica simile a quello delle rinnovabili?? Perché i fondi di garanzia, pochi o tanti che siano, si utilizzano pochissimo per gli interventi di Efficienza Energetica??
5 QUALE È LA PROSPETTIVA CORRETTA PER SVILUPPARE CONCRETAMENTE L EFFICIENZA ENERGETICA? Premesso che: Esiste la necessità di raggiungere obiettivi di efficientamento; Esiste una generale propensione normativa ad operare per l efficienza energetica; Esiste - così come molti Studi dimostrano - un enorme potenziale di mercato da sviluppare sia sul fronte della Offerta: Progettazione, tecnologie, impianti, Servizi oltre che reali esigenze del cliente; Sipuòfaremoltodipiù emegliodiquantosinoadoggirealizzatose: Gli operatori della filiera delle Costruzioni, degli impianti e le ESCo che costituiscono importanti anelli di una Filiera si abitueranno ad operare in maniera integrata per mettere a fattor comune risorse: Progettuali Costruzioni,Tecnologie, Impianti, Servizi finanziarie per la realizzazione di interventi organici e strutturati.
6 QUALE È LA PROSPETTIVA CORRETTA PER SVILUPPARE CONCRETAMENTE L EFFICIENZA ENERGETICA? Sul Fronte della Domanda del Settore Pubblico: Prendere atto della importanza - per interventi integrati e di ampio respiro anche territoriale - sotto l aspetto dell incremento di valore dei beni immobili e dei minori costi di gestione; Risolvere l insostenibile situazione attuale sui ritardati pagamenti previsti in 30gg. Riuscire - fra le innumerevoli competenze Centrali, Regionali, Provinciali, Comunali, nonché delle strutture parallele operative di ANCI, Patto dei Sindaci ecc., Centrali di Acquisto a pianificare, sistemizzare questi tipi di interventi nell ottica delle Smart Community e delle Smart City ;
7 SETTORE INDUSTRIALE E NECESSARIO QUINDI FAVORIRE MODELLI SISTEMICI DIINTERVENTO SETTORIALI ATTRAVERSO LINEE GUIDA PER L EFFICIENZA ENERGETICA E DIFFONDERE LE BEST PRACTICES REALIZZATE SETTORE TERZIARIO SETTORE RESIDENZIALE SETTORE PUBBLICO Social Housing Uffici, Scuole, Musei Illuminazione Pubblica Infrastrutture Sanità/Ospedali
8 FARE SISTEMA PER ANDARE VERSO I CONSUMI GREEN E LE SMART CITIES ICT, TLC, Service providers, system integrators, Domotica, Global Service Smart Grid Interventidiefficienza con vari modelli di proposta FER SMART CITY/ GREEN FACILITY MANAGEMENT ESCO PIANIFICAZIONE PROGETTAZIONE INTEGRATA Fotovoltaico, solare termico, biomasse, etc. SISTEMA IMPRESE Illuminaz., cogeneraz., clima, elettrodom. riqualificaz. edifici, impianti ect.
9 EFFICIENZA ENERGETICA COME PROCESSO - ATTIVITA ALLA BASE E.P.C. 11) GESTIONE CONTRATTO RENDIMENTO ENERGETICO ENTI COMMITTENTI 1) PIANIFICAZIONE INTERVENTO 2) DIAGNOSI ENERGETICA PRELIMINARE /DETTAGLIATA AMMINISTRAZIONI OPERATORI SETTORE CONSULENZA TECNICA E.S.Co./ PROGETTAZIONE / ENERGY MANAGER/CONSIP 3) PROGETTO PRELIMINARE 10) VERIFICHE RISULTATI E.S.Co. SISTEMA IMPRESE -ENERGY MANAGER 4) AMINISTRAZIONI- CENTRALI ACQUISTO CONSIP 9)ESERCIZIO/MANUTENZ IONE/MONITORAGGIO/ MISURAZIONE 5) PROGETTO OFFERTA/DEFINITIVO ANALISI TECNICA ECONOMICA - AMBIENTALE (ORE) VALUTAZIONE RISPARMIO ENERGETICO 8) PROG. ESECUTIVO/ RIQUALIFICAZIONE/ COLLAUDI/ESERCIZIO 7) FINANZIAMENTO (Fondi Europei,BEI, Banche,Cdp,PF,Fondi Garanzia,FTT) 6) CONTRATTO RENDIMENTO ENERGETICO CON FTT
10 DOBBIAMO CONCEPIRE L EFFICIENZA ENERGETICA COME PROCESSO GARANTISCE IMPORTANTI RISPARMI ENERGETICI ED ECONOMICI DEVE SVILUPPARSI ATTRAVERSO PIANIFICAZIONE PRECISE FASI ED AZIONI 1. La conoscenza dello stato di fatto: Censimento e Diagnosi Energetica; 2. Un progetto preliminare integrato degli interventi possibili sul sistema edificioimpianti, processo industriale/ impianto di illuminazione pubblica in esame con relative valutazioni investimenti ed attesi risparmi energetici e tempi di ritorno investimenti;
11 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA 3. Analisi possibili Finanziamenti europei per le fasi di Diagnosi, progetto preliminare, predisposizione di gara 4. Su queste basi minime indispensabili gli Enti possono attivare una seria gara che avrà impostazioni correlate alla ampiezza degli interventi; 5. In fase di gara gli operatori ammessi dovranno sviluppare il progetto/proposte tecniche (sia di riqualificazione degli impianti sia delle modalità di Servizio) /economiche con relative garanzie dei risparmi attesi che proporranno in offerta
12 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA 6. L Ente aggiudicherà sulla base dell offerta economicamente più vantaggiosa trattandosi di Contratto di rendimento energetico come definito dalla Direttiva 27/2012 sull Efficienza Energetica. 7. La scelta della soluzione più adeguata attraverso le seguenti analisi di sostenibilità globale:(*) a) Energetica: strumento che consente di: Costruire la firma energetica di progetto nel caso degli edifici ; Dimensionare il generatore; Confrontare la situazione ante intervento (baseline) e le Opportunità di Risparmio Energetico (*) Fonte : Linee Guida Efficienza Energetica negli Edifici (AICARR/Agesi-Assopetroli-Assistal)
13 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA b) Economica CER (Costo Energia Risparmiata c /kwh): dimostra se è più conveniente continuare a consumare gli stessi kwh ante intervento o se conviene risparmiare una parte di questi kwh, per mezzo di uno o più interventi, valutando il loro costo); c) Ambientale Valutazione delle emissioni nette (kg) dei principali gas e sostanze inquinanti e climalteranti (CO 2, CO, NO x, SO x, PM), tramite fattori di emissioni specifici (g/kwh) per ciascun tipo di combustibile o impianto utilizzati; Fonte : Linee Guida Efficienza Energetica negli Edifici (AICARR/Agesi-Assopetroli-Assital)
14 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA d) Multicriterio: Analisi dei risultati delle tre precedenti analisi (energetica, ambientale, economica), con normalizzazione degli indicatori e scelta dei pesi relativi di ciascun indicatore. e) Sociale: valutazione del beneficio sociale, tramite il costo delle emissioni di CO 2 evitate,degliscenarid intervento Fonte : Linee Guida Efficienza Energetica negli Edifici (AICARR/Agesi-Assopetroli-Assital)
15 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA 8. Il contratto sottoscritto conterrà tutti i dati evidenziati nel progetto sia tecnici che economici inclusi i risparmi garantiti rispetto alla base-line. 9. In fase contrattuale l aggiudicatario su base progetto aggiudicazione sviluppa il progetto esecutivo che comprenda anche le attività di collaudo e le modalità di esercizio, fornitura energia e manutenzione degli impianti del sistema edificioimpianto. 10. Realizzazione degli interventi di riqualificazione previsti ed al successivo collaudo;
16 LE FASI DEL PROCESSO EFFICIENZA ENERGETICA 11. Attivazione e/o prosecuzione del Servizio di Rendimento Energetico secondo i principi contrattualmente sottoscritti del contratto di rendimento energetico che comprenderà: a) Riqualificazione energetica, b) Finanziamento delle opere c) Esercizio, d) Fornitura di energia e) Manutenzione degli impianti secondo modalità contrattuali f) Monitoraggio e misurazione dell energia fornita attraverso strumenti di misura contrattualmente previsti, confronto base line contrattuale consumi, calcolo risparmi.
17 SONO NECESSARIE QUINDI: 1. Poche e chiare idee sulle prime e prioritarie, oltre che importantissime, fasi e dati che un Ente Territoriale deve acquisire ed organizzare al proprio interno su quantità e costi di esercizio, manutenzione Ordinaria e Straordinaria, Energia ecc. 2. Uno stato di consistenza (censimento quantitativo/qualitativo) dal quale partire per poter effettuare quanto meno una Diagnosi energetica preliminare (1 Livello) per poter effettuare un adeguato progetto preliminare da inserire in una eventuale gara.
18 3. Capacità progettuali di base per gli interventi integrati e quindi diverse competenze: per gli audit/diagnosi preliminari del sistema in esame, per tutte le tipoligie gli impianti tecnologici, per la sicurezza degli stessi per l esercizio e manutenzione, per le modalità di utilizzazione 4. Capacità di accesso ai finanziamenti attraverso le molteplici possibilità offerte da un mercato che apparentemente afferma di poter mettere a disposizione importanti capitali ma che concretamente poi non sembra concedere visti i risultati; Queste competenze oggi gli Enti possono individuarle sul mercato dell offerta ed anche a condizioni competitive
19 LA P. A. HA MOLTEPLICI POSSIBLITÀ PER REALIZZARE GLI INTERVENTI NECESSARI SULLA BASE DELLA ATTUALE LEGISLAZIONE IN TEMA DI APPALTI DI SERVIZI PER LE DIVERSE TIPOLOGIE CONTRATTUALI DLgs 115/2008 Contratto di servizio energia Contratto di servizio energia"plus DIRETTIVA 27/2012-CE Contratto di rendimento energetico EPC (FTT-ESCo) TIPOLOGIE CONTRATTI ContrattoMisto(Fornitura/Servizi) Concessione di servizi Finanza di progetto/concessione di Servizi Leasing in costruendo Contratto di disponibilità PPPI (società mista) Convenzioni CONSIP
20 LO STRUMENTO DELLA CONCESSIONE DISERVIZI DLgs 12 aprile 2006, n. 163 Art. 278 D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, Regolamento di esecuzione ed attuazione Ha definitivamente chiarito la questione dell ammissibilità dell istituto del project financing anche al di fuori dell ambito dei lavori pubblici. L art. 278 del Regolamento disciplina, in particolare, le modalità attraverso le quali il soggetto privato può formulare la proposta alla pubblica amministrazione finanziatrice,nonché i criteri di valutazione che quest ultima dovrà seguire, prendendo altresì in considerazione la specifica ipotesi in cui l amministrazione medesima sia chiamata a selezionare una pluralità di proposte relative a un determinato servizio.
21 La scelta del concessionario dovrà avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità, previa gara informale a cui sono stati invitati almeno cinque concorrenti, A seguito di detta procedura comparativa verrà individuato il soggetto promotore per la concessione. Il percorso corretto si svolge attraverso i seguenti passaggi: 1) Avviso di manifestazione di interesse da parte dell Ente per la scelta di un promotore per effettuare una gara di concessione di lavori/servizi attraverso PF; 2) Gli interessati partecipano e l Ente sceglie il miglior progetto da mettere in gara ; 3) l Ente effettua la gara per la riqualificazione e gestione degli impianti attraverso lo strumento della Concessione ( il promotore ha un diritto di prelazione ed è stato scelto in modo competitivo).
22 LE DIVERSE MODALITA DI INTERVENTO avvalersi di una convenzione Consip; agire per intervento diretto, nella eventualità in cui si disponga di risorse economiche e gestionali proprie, per effettuare direttamente gli interventi richiesti, gestire gli impianti e approvvigionare l energia elettrica necessaria; IL PARTERNARIATO PP disporre di una E.S.Co. mista pubblico-privata (PPP) che comunque comporterà per l Ente la disponibilità di risorse finanziarie, quanto meno, per l Equity e per garantire eventuali necessità finanziarie che si dovessero attingere presso il sistema bancario ove l Equity non fosse sufficiente; 22
23 Inquestocasodovràeffettuare unagaraadevidenza pubblica attraverso la quale si sceglie soltanto il partner privato per la costituzione della E.S.Co. mista: o In questo caso la E.S.Co. mista potrà realizzare gli interventi ed attività necessarie per l efficientamento energetico : Attraverso una propria struttura interna; Attraverso gare pubbliche alle quali il partner privato della E.S.Co. non potrà partecipare per evidente conflitto di interesse; ricorrere ad un soggetto E.S.Co. privato in grado di prefinanziare gli interventi con propri capitali o reperiti comunque direttamente sul mercato FTT
24 Un Modello di E.S.Co mista PP da non seguire ENTE AFFIDATARIO PROVINCIA O ALTRI SOCI PUBBLICI PARTNER PRIVATO-ESCO RIQUALIFICAZIONI E SERVIZI: CON QUALI RISORSE UMANE, STRUMENTALI,???? QUELLE DEL PARTNER PRIVATO?????? AFFIDAMENTO DIRETTO IN GESTIONE 60% NEW CO. 40% 28% 2% PARTN.PRIVATO- SOC.COMUN- PARTN.PRIVATO- FINANZ./BANCA? IMMOBILI ENTE+ IMMOB. ALTRI FUTURI SOCI PUBBL. SELA COSTITUENDA SOCIETÀ AVRÀ L ONERE DIVERIFICARE E GARANTIRE AGLI ENTI AFFIDANTI, L ECONOMICITÀ E LA VALENZA AMBIENTALE DEI SERVIZI FORNITI. POTRA FARLO SOLO SE DOTATA DIPROPRIE STRUTTURE TECNICHE E STRUMENTALI DIVERSAMENTEDOVRA EFFETTUARE GARE PUBBLICHE ALLE QUALI IL PARTNER PRIVATO DELLA E.S.Co. PP NON POTRA PARTECIPARE PER CONFLITTO DI INTERESSE 24
25 LA POSSIBILITA DEL LEASING Descrizione sintetica del processo attuale Leasint concede un massimale di affidabilità al conduttore (Esco). Entro tale importo si possono stipulare più contratti di leasing operativo, che prevedono: buy-back dei beni da parte del fornitore al termine del contratto di locazione nessun versamento alla stipula (equity) da parte della Esco un pricing definito di volta in volta, in base al rating della Esco ed all andamento dei mercati finanziari LEASINT ACCORDO SU BUY BACK ED EVENTUALI GARANZIE ORDINE E PAGAMENTO FORNITURA FORNITORE PAGAMENTO CANONI CONTRATTO DI LOCAZIONE CONDUTTORE (ESCO) INSTALLAZIONE BENE FORNITURA DEL SERVIZIO PAGAMENTO DEL SERVIZIO ENTE PUBBLICO * apparecchi strutturati telecontrollati ed assistiti da garanzia del fornitore/produttore per 5 anni pari alla durata del contratto di LO Servizio Marketing 1
26 I vantaggi per i soggetti coinvolti Realizza l investimento senza immobilizzare i propri capitali; Ha certezza del pagamento dei canoni di leasing in quanto il cashflow generato ai flussi dei canoni di servizi costituisce garanzia di liquidità; Il riacquisto dei beni da parte del fornitore individuato consente alla Es.codi proseguire la gestione dei servizi anche al termine del leasing operativo. E.S.CO Sicurezza del pagamento della fornitura in quanto garantito dalla SdL; Certezza di ricollocare i beni alla Es.coal temine del contratto di leasing operativo, avendoli riacquistati al prezzo di buyback stabilito nelle condizioni di fornitura, Il Comune realizza un investimento senza costi aggiuntivi ma impegnando le risorse finanziarie precedentemente destinate alla spesa corrente (NB: non rileva ai fini del patto di stabilità). Inoltre ottiene: riduzione dei costi di servizio, messa in sicurezza degli impianti; riduzionedeiconsumidienergia 15/30% ed in alcuni casi anche oltre benefici per l ambiente FORNITORE ENTE PUBBLICO
27 FINANZIAMENTI: POSSIBILI SI PURCHE SI CONOSCANO BENE LE MOLTEPLICI POSSIBILITA DIACCESSO SI REALIZZINO PROGETTI DIINTERVENTO SERI SI FACCIA SISTEMA FRA LE AMMINISTRAZIONI SI REALIZZINO GARE SERIE CON FTT (EPC) SI FACCIA SISTEMA FRA LE IMPRESE GLI ENTI PAGHINO PUNTUALMENTE
28 SE ALLA BASE DELLA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO C E UN SERIO ED INTEGRATO PROGETTO DI INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE E PIU FACILE RAGGIUNGERE IL RISULTATO; E AUSPICABILE CHE SI SVILUPPINO LE POSSIBILITA DI INTERVENTO ATTRAVERSO LEASING E AUSPICABILE CHE GLI ENTI TERRITORIALI DI MINORI DIMENSIONI SI AGGREGHINO PER CONSENTIRE DI RAGGIUNGERE I LIVELLI MINIMI PREVISTI DA ALCUNI FINANZIAMENTI EUROPEI;
29 I FINANZIAMENTI POSSIBILI NAZIONALI Conto energia nel caso di possibile applicazione integrativa di produzione di energia elettrica da fotovoltaico; TEE per Autoproduzione con cogenerazione ed Efficientamento Energetico su baselineeguidaaeeginrevisione2013dagse Defiscalizzazione 55/65 per interventi efficientamento Eventuali finanziamenti Regionali Fondo di Rotazione Cassa Depositi e Prestiti FTTeSistemaBancario Project Bond per interventi di significativa importanza Leasing Finanziamenti europei attraverso PPP/Patto dei Sindaci Conto termico(pubblico/privato) Partenariato pubblico privato(ppp) Fondo Centrale di Garanzia Mise
30 REGIONE DESCRIZIONE DELL INCENTIVO FORMA DI FINANZIAMENTO DOTAZIONE FINANZIARIA INTENSITÀ DELL'AIUTO. MASSIMO CONTRIBUTO EROGABILE LAZIO Contributi per l'efficientamentodelle reti di illuminazione pubblica e degli impianti semaforici Contributi a fondo perduto , ,00 Audit ,00 Canone annuo x 3 anni fino al 100% delle spese per audit energetico e predisposizione della documentazione propedeutica alle gare; 15% del canone annuo onnicomprensivo da corrispondere all'operatore privato vincitore della gara, per i primi tre anni MARCHE Contributi per l efficienza Contributi a fondo ,00 Soglia minima dell investimento energetica di impianti di perduto ammissibile euro ,00. L entità illuminazione pubblica massima del contributo pubblico è pari al esistenti o di nuova 80% del costo dell investimento realizzazione sostenuto ammissibile a finanziamento SARDEGNA risparmio energetico dell illuminazione pubblica e del contenimento dell'inquinamento luminoso cofinanziamento ,00 90% del costo complessivo Finanziamento di progetti Fondo di partecipazione (Holding Fund) Jessica fra BEI e Regione Sardegna Capitale ,00 riqualificazione e rigenerazione urbana nelle principali città migliorare l'efficienza energetica
31 REGIONE VENETO DESCRIZIONE DELL INCENTIVO rifacimento e/o l'adeguamento di impianti di illuminazione pubblica esterna esistenti o di nuova realizzazione LOMBARDIA rifacimento e/o l'adeguamento di impianti di illuminazione pubblica esterna esistenti o di nuova realizzazione UMBRIA efficienza energetica nella pubblica illuminazione. FORMA DI FINANZIAMENTO DOTAZIONE FINANZIARIA INTENSITÀ DELL'AIUTO. MASSIMO CONTRIBUTO EROGABILE Contributo Piano dell illuminazione per il contenimento dell inquinamento luminoso (PICIL)non superiore ad ,00 Interventi di bonifica e adeguamento degli impianti non superiore a ,00 Nuovi impianti di illuminazione 50% della spesa ritenuta ammissibile pubblica e di illuminazione stradale non superiore a ,00 Contributo Il contributo regionale sarà pari all'80% delle spese ammissibili, con un massimale di Euro per progetto contributo in conto capitale , ,00 A Comuni fino a 5000 abitanti ,00 a Comuni con oltre 5000 abitanti Comuni fino a 5000 ab. :70% della spesa sostenuta dal Comune quota massima di contributo è fissata al 60%.
32 REGIONE DESCRIZIONE DELL INCENTIVO FORMA DI FINANZIAMENTO FRIULI VENEZIA GIULIA PIEMONTE CAMPANIA efficienza energetica nella pubblica illuminazione. Opere pubbliche: strade, municipi, illuminazione e cimiteri progetti inseriti in un Piano Integrato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile. Contribuiti in conto capitale - Cofinanziamento mutui quindicennalicon ammortamento con oneri a carico della Regione Piemonte Fondo JESSICA Campania investimenti rimborsabili DOTAZIONE FINANZIARIA ,00 euro ,00 (Unione Europea) euro ,00 (Nazionale) euro ,00 (regionale) euro ,00 (regionale) ammissibile ,00 massimo del 90% dotazione finanziaria pari ad valore dell investimento non inferiore a INTENSITÀ DELL'AIUTO. MASSIMO CONTRIBUTO EROGABILE percentuale minima di cofinanziamento da parte di ciascun beneficiario pari al 23% della spesa ammissibile Contributo max. 77% della spesa ammissibile
33 Fondo di garanzia per le PMI (Legge 662/1996, art. 2 comma 100, lett. a) ESCo RISPARMI Istituto di credito/cass Dep. e Prestiti cliente FONDO CENTRALE DI GARANZIA
34 Finanziamento alle ESCo ESCo RISPARMI Istituto di credito cliente VANTAGGI: Nessuna incidenza sulle linee di credito Aziendali requisito essenziale ; Documentazione richiesta non corposa; Possibilità di operare con tassi fissi o variabili; Pagamento rateale fino a 10 anni e/o di analoghe modalità a quelle applicate al proprio cliente dalla Esco. La Esco da in garanzia il contratto di Servizio energia. CRITICITÀ: Limite di impianti finanziabili e/o limiti minimo/massimo per intervento; Eventuale obbligo di canalizzazione (aprire appositi conti correnti); Rischio credito dell istituto limitato primariamente verso la Esco. 34
35 LE ATTUALI FONTI POSSIBILI DIFINANZIAMENTO -INCENTIVAZIONE A LIVELLO EUROPEO FONDI STRUTTURALI Quadro Strategico Nazionale (QSN) Nazionali (PON) Regionali (POR) multisettoriali Interregionali (POIN) Programmi Operativi cofinanziati dal FESR Il programma IEE - Intelligent Energy Europe ELENA (European Local Energy Assistance) Gestione Amministrazione Centrale Amministrazioni Regionali o Province Auton. gestiti dalle Regioni Programmi Operativi cofinanziati dal FESR hanno allocato: circa 4 miliardi di euro (3 miliardi nelle Regioni del Mezzogiorno) , 50 per cento alle tematiche dell efficienza e risparmio energetico. QUANTI DI QUESTI FINANZIAMENTI SONO STATI UTILIZZATI PER INTERVENTI CONCRETI ED ORGANICI DIEFFICIENZA ENERGETICA NEL SETTORE DEI SERVIZI PUBBLICI E DIPUBBLICA UTILITA???????????? 35
36 IL PROGRAMMA IEE -INTELLIGENT ENERGY EUROPE, DELL AREA COMPETITIVITÀ E INNOVAZIONE (CIP) progetti di sensibilizzazione, disseminazione e scambio di buone pratiche, promossi da più soggetti appartenenti a diversi Paesi europei, nei settori: efficienza energetica, rinnovabili, trasporti. IEE prevede quattro aree di intervento Programma di Ricerca e Sviluppo Tecnologico FP7 (7th Framework Programme) Richiede sempre partnership europee L area Energy è spesso collegata a: Tecnologie dell Informazione, Ambiente e Cambiamenti Climatici, Nanotecnologie e Materiali, Trasporti, Agricoltura e Biotech, Salute, Scienza Socio-Economiche, Sicurezza, Spazio. e sul sito
37 PROGRAMMA INVESTIMENTI Investimenti EE & RES negli edifici privati e pubblici, inclusa l edilizia sociale, illuminazione pubblica e semafori; Trasporto urbano, anche per l integrazione delle fonti rinnovabili; Infrastrutture energetiche locali per supportare lo sviluppo delle azioni precedenti e sul sito del Covenant of Mayors Patto dei Sindaci: 37
38 Schema di sintesi relativo al finanziamento della Banca Europea degli Investimenti COSA NON FUNZIONA Amministrazione Progetto ELENA della BEI: contributo del 90% per i costi di predisposizione di un programma di investimenti cantierabili per un importo di almeno 25 milioni di euro e pari almeno a 25 volte il contributo di ELENA. Contributo massimo di 2 mln (50 mln : 25) Finanziamenti BEI a tasso agevolato solo tramite Istituto di credito o altre organizzazioni che possono intervenire nell investimento Selezione istituto di credito da parte dell Ente Selezione ESCO da parte dell Ente Linea politico/programmatica da concretizzare Programma di investimenti cantierabile Diagnosi energetiche di dettaglio e progettazione di interventi di efficienza energetica degli edifici Progetti per l installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili Rinnovo mezzi di trasporto Rinnovo illuminazione pubblica Altri interventi analoghi Realizzazione degli interventi
39 SCHEMI DI POSSIBILI INCENTIVI E FINANZIAMENTI DALLA COMUNITA EUROPEA Prestiti senior e strumenti equity: Prestiti individuali per progetti di grandi dimensioni. Prestiti quadro e globali per progetti di piccole-medie dimensioni. Strumenti dedicati al settore EE in cooperazione con la Commissione Europea (CE): European Energy Efficiency Fund (EEEF) per il finanziamento di progetti RE ed EE di piccole dimensioni all interno dell EU(Dotazione iniziale di 260 milioni di euro) Utilizzo dei Fondi Strutturali in modo revolving. Assistenza Tecnica ELENA (European Local Energy Assistance) Fonte: BEI 39
40 AZIONE EUROPEA PER PROMUOVERE UNA CRESCITA NEL LUNGO TERMINE INTELLIGENTE, SOSTENIBILE E INCLUSIVA a) Convergenza e coesione: Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, uscente Basilicata, entrante Sardegna. b) Piccole e medie imprese (PMI) e Mid-caps: finanziamenti a società fino a 250 dipendenti (PMI) ovvero fra 250 e 3,000 dipendenti (Mid-caps). c) Lotta al cambiamento climatico: limitare l emissione di gas a effetto serra e investimenti di protezione ambientale. d) Economia della conoscenza: investimenti nei settori della ricerca, sviluppo e innovazione, sia del settore privato che pubblico o quasipubblico. e) Reti trans europee di trasporto e comunicazione (RTE). f) Energia sostenibile, competitiva e sicura: energie rinnovabili (ER), efficienza energetica (EE), ricerca, diversificazione e sicurezza. Fonte: BEI
41 Nuovi potenziali strumenti per l EE Banca europea per gli investimenti 1. Creazione di strumenti che favoriscano l aggregazione dei progetti e l utilizzo di approcci standardizzati che riducano i costi di transazione. 2. Incrementare il volume di prestiti a disposizione (circa 60 miliardi di investimenti / per anno fino a 2020). 3. Elaborare strumenti che prevedano l assunzione di maggiori rischi, rispondendo alle esigenze dei singoli operatori nel mercato dell EE. Quale risposta ai fallimenti di mercato? 1. Assistenza tecnica 2. Prestiti quadro/globali per l EE nel settore pubblico e privato: intermediati da banche e destinati a fornire finanziamento a lungo periodo a favore delle ESCOs e/o di altri soggetti pubblici/privati responsabili dell attuazione dei progetti. 3. DEEP Green: nuovo prodotto che combina finanziamenti senior a lungo termine, AT e meccanismi di condivisione del rischio (banche, settore pubblico, utilities e ESCOs). Fonte: BEI
42 SCHEMA DI POSSIBILI INCENTIVI E FINANZIAMENTI EUROPEI PER I PAESI MEMBRI Il nuovo modello BEI che dovrebbe implementare il livello di Finanziamenti sulle iniziative di EE DEEP GREEN INITIATIVE TECHNICAL ASSISTANCE Banche Enti Pubblici ESCo/Operatori Utility (DEEP Green) è una nuova iniziativa BEI per lo sviluppo di nuovi prodotti finanziari destinati a 4 gruppi di operatori nel settore dell EE: banche, settore pubblico, ESCOs e utilities. Lo strumento DEEP Green mira a favorire l aggregazione e la riduzione di rischi connessi a progetti di EE, aspetti che rappresentano spesso una barriera al finanziamento dell EE. Fonte: BEI 42
43 PER PROMUOVERE IL FTT ATTRAVERSO LE ESCo E ASSOLUTAMENTE NECESSARIO SVILUPPARE PARTNERSHIP ATTRAVERSO GLI STAKEHOLDERS CHIARI E TRASPARENTI CONTRATTI E P C CHIARA CONOSCENZA DELLE DIVERSE POSSIBILITA DI FINANZIAMENTO SCHEMA A BLOCCHI DEI PERCORSI PER I FINANZIAMENTI POSSIBILI 43
44 NON SI PUO NON FARE SISTEMA!!!!!!! Cliente Pubblico ISTITUZIONI Patto dei Sindaci: Programmazione Aggregazione-Sinergie Coordinamento soggetti interessati ad attivarsi scegliendo di investire in proprio o ad intervenire attraverso ESCO ISTITUZIONI TECNICHE E DI CONTROLLO Fonti finanziamento europei ed incentivi a livello nazionale soggetti incaricati di verificare il corretto bilanciamento tra domanda ed offertadi servizi e la congruità dei risparmi ottenuti per il riconoscimento Titoli EE;linee guida sulla efficienza energetica Sistema Finanziario/ Assicurativo ESCO certificate ed Operatori della Filiera CONSIP-CAR-SUA/ Energy Manager Soggetti disposti ed interessati a proporre interventi per migliorare Efficienza EnergeticaRispondono in solido verso il Cliente Finale Pubblico Privato per il target non raggiunto. Devono svolgere una maggiore azione di diffusione sulla Efficienza Energetica
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46 GRAZIE PER L ATTENZIONE Linee Guida Efficienza Energetica attraverso la Diagnosi e il Servizio Energia negli Edifici
ILLUMINAZIONE PUBBLICA QUALE INFRASTRUTTURA
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