CAPITOLO 2 I dati della macroeconomia

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1 CAPITOLO I dati della macroeconomia Domande di ripasso 1. Il PIL misura sia il reddito totale di tutti i soggetti dell economia sia la spesa totale per i beni e i servizi prodotti dal sistema economico. Il PIL può misurare contemporaneamente le due variabili perché, in realtà, sono due facce della stessa medaglia: nell economia nel suo complesso il reddito non può che essere uguale alla spesa. Come mostra il diagramma del flusso circolare illustrato nel testo, si tratta di due modi alternativi, ma equivalenti, di misurare il flusso di euro generato dall economia.. L indice dei prezzi al consumo misura il livello generale dei prezzi nell economia ed è calcolato come rapporto tra il prezzo di un paniere determinato di beni e servizi e il prezzo del medesimo paniere nell anno base. 3. La Labour Force Survey britannica classifica gli abitanti del Regno Unito in una delle seguenti categorie: occupato; disoccupato; non partecipante alla forza lavoro (o economicamente inattivo). Il tasso di disoccupazione, che è la percentuale della forza lavoro non occupata, si calcola come segue: Numero di disoccupati 100 Tasso di disoccupazione Forza lavoro Osservate che la forza lavoro è pari alla somma del numero di occupati e di disoccupati. 4. Nel Regno Unito vengono utilizzati prevalentemente due indicatori della disoccupazione: il conteggio dei sussidiati, effettuato a partire dal database degli individui che percepiscono il sussidio di disoccupazione; e il tasso di disoccupazione, calcolato dalla Labour Force Survey trimestrale. Il conteggio dei sussidiati viene reso noto mensilmente e offre una indicazione di massima sull andamento del mercato del lavoro. Tuttavia non è un indicatore attendibile della misura della disoccupazione nell economia, perché una quota rilevante dei disoccupati non ha titolo per ricevere il sussidio. Per esempio, i lavoratori che immigrano nel Regno Unito da altri paesi della UE alla ricerca di occupazione vanno considerati disoccupati, anche se non hanno diritto a ricevere il sussidio di disoccupazione al loro arrivo nel Regno Unito. Inoltre, se cambiano i criteri di ammissione al sussidio, il conteggio dei sussidiati può variare. I dati ottenuti dalla LFS offrono una misura più accurata della disoccupazione; sono basati su un indagine che coinvolge trimestralmente nuclei familiari nel Regno Unito. L OCSE pubblica i tassi di disoccupazione dei paesi membri, calcolati secondo criteri omogenei, in modo da permettere confronti internazionali. Problemi e applicazioni pratiche 1. Sono svariate le statistiche economiche divulgate periodicamente e pubblicate sui giornali. Tra le più importanti segnaliamo le seguenti. Il prodotto interno lordo, cioè il valore di mercato di tutti i beni e i servizi finali prodotti in un anno. Il tasso di disoccupazione, cioè la porzione della forza lavoro civile che non ha occupazione. I profitti delle imprese, cioè gli utili al netto delle imposte realizzati dalle imprese industriali. Questo dato offre un indicazione della solidità finanziaria generale del settore privato. L indice dei prezzi al consumo (IPC), cioè una misura del prezzo medio che il consumatore paga per i beni e i servizi che acquista. Le variazioni dell IPC sono una possibile misura dell inflazione. Il saldo commerciale, cioè la differenza tra il valore dei beni esportati e il valore dei beni importati. 3

2 . Ogni settimana, in ultima pagina, The Economist pubblica i principali indicatori economici della maggior parte dei paesi industrializzati e di più di una ventina tra i maggiori paesi in via di sviluppo. Il tasso di disoccupazione del Regno Unito è quello calcolato dalla LFS, in quanto più adatto ai confronti internazionali. Osservate che negli ultimi decenni i tassi di disoccupazione degli Stati Uniti e del Regno Unito sono stati sempre sensibilmente inferiori a quelli dei paesi dell Europa continentale. Osservate anche che, per i paesi industrializzati, viene pubblicato anche il tasso di crescita del rapporto salari/utili. 3. Un altra possibile misura è il prodotto nazionale lordo, che misura il reddito prodotto dai soli cittadini lussemburghesi. Per esempio, nel 00, il PNL del Lussemburgo, pari a 19,7 miliardi di euro, era sensibilmente inferiore al PIL, calcolato in 1,9 miliardi di euro. Questo significa che circa il 10% del prodotto aggregato del Lussemburgo era corrisposto a stranieri. In ogni caso, il paese più piccolo della UE (in termini di popolazione) rimane comunque il più ricco. Osservate che nel caso dell Irlanda la differenza tra PIL e PNL è ancora più marcata: il PNL irlandese è inferiore al PIL in misura del 19,3%. Sapendo che nel Regno Unito il PNL è superiore al PIL del % e utilizzando le informazioni contenute nella tabella. (p. 8 del libro di testo), dovreste essere in grado di dimostrare che nel 00 il cittadino irlandese medio percepiva un reddito del 5% inferiore a quello del cittadino britannico medio, anche se in quell anno il PIL pro capite dell Irlanda era più elevato di quello del Regno Unito. 4. Il valore aggiunto da ciascun soggetto è pari al valore del bene che produce al netto della spesa sostenuta per poterlo realizzare. Di conseguenza, il valore aggiunto dall agricoltore è 1,00 euro (1,00 0 1,00). Il valore aggiunto del mulino è invece pari a,00 euro: il mugnaio vende la farina al panificio per 3,00 euro, ma paga 1,00 euro per l acquisto del grano. Il valore aggiunto dal panificio è 3,00 euro: il panettiere vende il pane ai consumatori al prezzo di 6,00 euro, avendo pagato la farina 3,00 euro. Il PIL è il valore aggiunto totale, cioè 1,00,00 3,00 6,00 euro, e coincide con il valore finale del bene (il pane). 5. Quando una donna sposa il suo maggiordomo, il PIL diminuisce in misura pari al salario del maggiordomo stesso. Infatti il reddito totale misurato, e quindi il PIL misurato, diminuisce di un importo pari alla perdita di salario del maggiordomo. Se il PIL misurasse realmente il valore di tutti i beni e i servizi prodotti nell economia, il matrimonio non influenzerebbe il computo del PIL, poiché l ammontare totale di attività economica rimane immutato. Ma il PIL, così come viene calcolato, è una misura imperfetta dell attività economica, in quanto non si tiene conto del valore di alcuni beni e servizi. Quando il lavoro del maggiordomo diventa parte delle faccende domestiche all interno della famiglia, i suoi servizi non vengono più calcolati nel PIL. Come mostra questo esempio, il PIL non include il valore dei beni e servizi prodotti all interno dei nuclei familiari per l auto-consumo; e non include neppure altri beni e servizi, come il canone di noleggio imputato dei beni durevoli (per esempio, automobili e frigoriferi) e ogni tipo di commercio illegale. 6. (a) Consumo. (b) Esportazioni nette. (c) Spesa pubblica. (d) Investimento (in scorte). 7. Per rispondere a questa domanda, abbiamo ottenuto dal sito dell Eurostat i dati sul PIL e sulle sue componenti, per l Italia e per l Europa a 15. (Nulla vieta, naturalmente, di ricorrere ad altre fonti di dati.) Per ottenere i dati di interesse, procedere come segue: (a) Andate al sito (b) A metà pagina, selezionate la linguetta «Data», quindi cliccate sul link «National accounts (incl. GDP)». (c) Nella nuova pagina, cliccate su «Annual national accounts», quindi su «GDP and main aggregates» e infine su «GDP and main components Current prices». (d) A questo punto si apre una nuova finestra, con una procedura guidata per la scelta dei dati da visualizzare o scaricare: i. Cliccando su «TIME» (primo bottone in alto a sinistra), scegliete gli anni di interesse nel menu a destra. Noi abbiamo scelto gli anni dal 1985 al 007 incluso. ii. Cliccando su «GEO» (secondo bottone), scegliete l entità geopolitica di riferimento. Noi abbiamo scelto l Italia (IT) e l Europa a 15 (EU15). iii. Cliccando su «INDIC_NA» (terzo bottone), scegliete gli aggregati di interesse. Noi 4

3 abbiamo scelto il PIL a prezzi di mercato (BIGM), la spesa per consumi dei nuclei familiari e delle istituzioni senza scopo di lucro a servizio dei privati (P31_S14_S15), la spesa della pubblica amministrazione (P3_S13), l investimento fisso lordo (P5), le esportazioni (P6) e le importazioni (P7). iv. Infine, cliccando su «UNIT», scegliete l unità di misura dei dati. Noi abbiamo scelto euro per abitante (EUR_HAB); in realtà, poiché vogliamo calcolare il peso percentuale delle diverse componenti del PIL, la scelta dell unità di misura è irrilevante. (e) Cliccando su «Next», in basso a destra, si passa a scegliere la disposizione dei dati in righe e colonne. Quindi, cliccando ancora una volta su «Next», si sceglie il formato dei dati (semplice visualizzazione oppure file scaricabile). (f) Dopo aver scaricato i dati, aprite il file in Excel o altra applicazione e procedete al calcolo del peso percentuale delle summenzionate componenti del PIL, come richiesto dall esercizio. Eseguendo questi passi, si ottengono i seguenti dati: Spesa per Spesa della Investimento consumi pubblica amministrazione fisso lordo Esportazioni Importazioni EUROPA A ,5% 0,4% 19,9% 9,3% 7,6% ,1% 1,0% 0,% 36,3% 35,6% ITALIA ,8% 18,6%,5% 1,6%,5% ,3% 17,9% 19,9% 5,8% 1,9% ,0% 0,5% 0,9% 5,8% 5,8% Note: (1) Prima del 1995 non disponiamo di dati sull Europa a 15, che si costituì proprio nel 1995 con l adesione di Austria, Finlandia e Svezia. () In alcuni casi le percentuali non assommano esattamente al 100% a causa di piccoli errori di arrotondamento. Fonte: Elaborazione su dati Eurostat. Dalla tabella si evince che in Italia la spesa per consumi è stata negli anni appena superiore (in percentuale del PIL) alla media europea, mentre la spesa della pubblica amministrazione è stata inferiore; l investimento fisso lordo è stato in linea con la media europea, mentre le esportazioni e le importazioni sono state visibilmente inferiori alla media dei paesi dell Europa a (a) (i) Il PIL nominale è il valore totale dei beni e dei servizi misurati ai prezzi correnti. Di conseguenza: PIL nominale (P auto Q auto ) (P pane Q pane ) ( ) ( ) PIL nominale 010 (P auto Q auto ) (P pane Q pane ) ( ) ( ) (ii) Il PIL reale è il valore totale dei beni e dei servizi misurati a prezzi costanti. Di conseguenza, per calcolare il PIL reale del 010 (con il come anno base), si moltiplicano le quantità acquistate nel 010 per i prezzi del : PIL reale 010 (P auto Q auto ) (P pane Q pane ) ( ) ( ) Il PIL reale del viene calcolato moltiplicando le quantità del per i prezzi del. Poiché il è anche l anno base, il PIL reale del è uguale al PIL nominale del, che è pari a 10 milioni di euro. Notiamo dunque che il PIL reale è rimasto costante tra il e il 010. (iii) Il deflatore del PIL mette a confronto i prezzi correnti di tutti i beni e servizi pro- 5

4 dotti nel sistema economico con i prezzi degli stessi beni e servizi nell anno base. Si calcola nel modo seguente: Deflatore del PIL 010 PIL nominale 010 PIL reale 010 Usando i valori del PIL nominale del 010 e del PIL reale del 010, calcolati in precedenza, otteniamo: Deflatore del PIL ,5 Questo calcolo mostra che i prezzi dei beni prodotti nell anno 010 sono aumentati del 5% rispetto ai prezzi dei beni venduti nel. (Essendo il l anno base, il valore del deflatore dei prezzi del è 1, perché nell anno base il PIL reale e il PIL nominale coincidono.) (iv) L indice dei prezzi al consumo (IPC) misura il livello dei prezzi nell economia. L IPC è un indice a ponderazione fissa, in quanto per «pesare» i prezzi utilizza un paniere di beni costante nel tempo. Se l anno base è il, l IPC del 010 è una media ponderata dei prezzi del 010, con pesi dati dalla composizione dei beni prodotti nel. L IPC 010 si calcola nel modo seguente: ( P auto Q auto ) ( P pane Q pane) IPC 010 ( P Q ) ( P Q ) auto auto pane pane ( ) ( ) ( ) ( ) ,6 Questo calcolo mostra che il prezzo dei beni acquistati nel 010 è cresciuto del 60% rispetto ai prezzi a cui questi beni sarebbero stati venduti nel. L IPC per il, che è l anno base, è pari a 1,0. (b) Il deflatore dei prezzi è un indice di Paasche, perché viene calcolato con un paniere variabile di beni; l IPC, invece, è un indice di Laspeyres, perché viene calcolato utilizzando un paniere di beni costante nel tempo. Dal punto 8.a.iii sappiamo che il deflatore dei prezzi dell anno 010 è pari a 1,5, a indicare che i prezzi sono aumentati del 5% rispetto all anno. Dal punto 8.a.iv l IPC del 010 è 1,6, a indicare che i prezzi sono cresciuti del 60% rispetto al. Se i prezzi di tutti i beni crescessero del 50%, si potrebbe affermare senza ambiguità che il livello dei prezzi è aumentato del 50%. Nel nostro esempio, però, sono variati i prezzi relativi. Il prezzo delle automobili è cresciuto del 0%; il prezzo del pane è aumentato del 100%, rendendo il pane relativamente più costoso. Come mostra la discrepanza tra il deflatore dei prezzi e l IPC, la variazione del livello generale dei prezzi dipende da come vengono pesati i prezzi dei singoli beni. L IPC pesa i prezzi dei beni secondo le quantità acquistate nell anno ; il deflatore dei prezzi pesa i prezzi dei beni secondo le quantità acquistate nel 010. La quantità di pane consumata nel era maggiore di quella consumata nel 010, quindi l IPC attribuisce un peso maggiore al prezzo del pane; poiché il prezzo del pane è cresciuto relativamente di più rispetto al prezzo delle automobili, l IPC evidenzia un aumento maggiore del livello generale dei prezzi. (c) Questa domanda non ammette una risposta univoca. Idealmente si cerca un indicatore del livello dei prezzi che misuri accuratamente il costo della vita. Se un determinato bene diventa relativamente più costoso, le persone ne consumano meno e acquistano una maggiore quantità degli altri beni; in questo esempio gli individui hanno acquistato meno pane e più automobili. Un indice con pesi costanti nel tempo, come l IPC, sovra- 6

5 stima la variazione del costo della vita, perché non tiene conto del fatto che gli individui possono sostituire i beni divenuti più costosi con i beni meno costosi. D altra parte, un indice con pesi variabili, come il deflatore dei prezzi, sottostima la variazione del costo della vita perché non tiene conto del fatto che le sostituzioni indotte dalla variazione dei prezzi relativi riducono la ricchezza dei consumatori. 9. (a) L indice dei prezzi al consumo utilizza il paniere di consumo dell anno 1 per attribuire un peso al prezzo di un dato bene: 1 1 ( P rosse Q rosse ) ( P verdi Q verdi ) IPC ( P rosse Q rosse ) ( P verdi Q verdi ) ( 10) ( 1 0) ( 1 10) ( 0) In base all IPC, i prezzi sono raddoppiati. (b) La spesa nominale è il valore totale della produzione di ogni anno. Nell anno 1 e nell anno Alba compra 10 mele a 1 euro ciascuna, per cui la sua spesa nominale rimane costante a 10 euro. Per esempio: Spesa nominale (P rosse Q rosse) (P verdi Q verdi) ( 0) ( 1 10) 10 (c) La spesa reale è il valore totale della produzione di ogni anno valutato ai prezzi dell anno 1. Nell anno 1, l anno base, la spesa reale di Alba è uguale alla spesa nominale, cioè a 10 euro. Nell anno Alba consuma 10 mele verdi valutate al prezzo dell anno 1, cioè euro, per cui la sua spesa reale è pari a 0 euro. In formule: 1 1 Spesa reale (P rosse Q rosse) (P verdi Q verdi) ( 1 0) ( 10) 0 Dunque, la spesa reale di Alba cresce da 10 a 0 euro. (d) Il deflatore dei prezzi si calcola dividendo la spesa nominale di Alba nell anno per la sua spesa reale in quello stesso anno: Deflatore dei prezzi Spesa nominale Spesa reale ,5 Dunque, in base al deflatore dei prezzi i prezzi si sono dimezzati. Questo perché il deflatore stima il valore attribuito da Alba alle mele usando i prezzi prevalenti nell anno 1. Da questa prospettiva le mele verdi appaiono molto costose. Nell anno, quando Alba consuma 10 mele verdi, sembra che il suo consumo aumenti, perché il deflatore valuta le mele verdi più delle mele rosse. Alba potrebbe continuare a spendere 10 euro in un paniere di consumo più alto soltanto se il prezzo del bene che consumava diminuisse. (e) Se Alba considera le mele verdi e le mele rosse perfetti sostituti, il costo della vita in questa economia rimane immutato: in ciascun anno il costo di consumare 10 mele è sempre pari a 10 euro. Per l IPC, tuttavia, il costo della vita è raddoppiato: infatti questo indice tiene conto soltanto del fatto che il prezzo delle mele rosse è raddoppiato, e ignora la diminuzione del prezzo delle mele verdi perché queste non erano nel paniere di consumo dell anno 1. Al contrario dell IPC, il deflatore dei prezzi stima che il costo della vita si sia dimezzato. Perciò l IPC, che è un indice di Laspeyres, sovrastima l aumento del costo della vita; invece il deflatore, che è un indice di Paasche, lo sottostima. La differenza tra un indice di Paasche e un indice di Laspeyres viene esaminata più approfonditamente nel capitolo del testo. 7

6 10. (a) Il PIL reale della Francia diminuisce, perché, chiudendo, Disneyland Paris non produce alcun servizio. Ciò comporta una diminuzione del benessere economico, perché le entrate dei lavoratori e degli azionisti di Disneyland Paris calano (il lato delle entrate della contabilità nazionale), così come cala il consumo dei servizi di Disneyland Paris (il lato della spesa della contabilità nazionale). (b) Il PIL reale del Regno Unito aumenta, perché il capitale e il lavoro impiegati originariamente nella produzione agricola producono ora più frumento. Ciò comporta un aumento del benessere economico della società, in quanto le persone ora possono consumare più frumento. (Se la società non vuole consumare più frumento, gli agricoltori e la terra possono essere destinati alla produzione di beni maggiormente apprezzati dalla società.) (c) Il PIL reale dell Italia diminuisce, perché con meno lavoratori le imprese producono meno. Ciò comporta una diminuzione del benessere economico. (d) Il PIL reale della Germania diminuisce, perché, licenziando i dipendenti, le imprese producono meno. Ciò comporta una diminuzione del benessere economico, perché diminuisce il reddito dei lavoratori (il lato delle entrate) e ci sono meno beni che le persone possono comprare (il lato della spesa). (e) È probabile che il PIL reale diminuisca, perché le imprese adottano metodi di produzione con una minore emissione di sostanze inquinanti, ma anche una minore produttività. Il benessere economico, tuttavia, potrebbe crescere. Il sistema economico ora produce di meno, ma l aria è più pulita; l aria pulita non ha valore sul mercato, e quindi non si può includere nel normale computo del PIL, ma è comunque un bene a cui gli individui attribuiscono valore. (f) Il PIL reale dell Irlanda aumenta, perché gli studenti liceali abbandonano un attività che non produce beni e servizi per intraprendere un attività produttiva. Tuttavia il benessere economico può diminuire. In un mondo ideale, andare a scuola sarebbe un investimento incluso nel computo del PIL, perché si presume che faccia aumentare la produttività futura dei lavoratori. I metodi della contabilità nazionale nel mondo reale, tuttavia, non tengono conto di questo tipo di investimento. Notiamo inoltre che, se gli studenti abbandonano la scuola, il PIL futuro potrebbe risultare inferiore, poiché la forza lavoro del futuro sarebbe meno istruita. (g) Il PIL reale della Grecia diminuisce, perché i padri spendono una parte minore del loro tempo a produrre beni e servizi per il mercato. Tuttavia la produzione effettiva di beni e servizi non necessariamente decresce. In effetti, a diminuire è la produzione misurata (quello che i padri sono pagati per fare), mentre invece la produzione non rilevata nel PIL (i servizi di cura ed educazione dei figli) aumenta. Osservate che se i padri greci scegliessero di affidare i figli alla cura di bambinaie regolarmente registrate, il PIL reale aumenterebbe dell importo complessivo degli stipendi delle bambinaie. Il lavoro domestico è una delle principali omissioni nel calcolo del PIL, a causa della difficoltà di misurarlo e di attriburvi il giusto valore. 11. Il gruppo ambientalista Friends of the Earth ha ragione a sottolineare che il PIL è una misura imperfetta dei risultati economici e del benessere. Il PIL aumenta se i cittadini acquistano più servizi di sicurezza, o se il governo decide di aumentare la spesa militare. (Per e- sempio, la seconda guerra mondiale ha provocato un espansione dell economia degli Stati Uniti, dal momento che tutte le risorse normalmente sottoutilizzate vennero impiegate nella produzione bellica.) Tale spesa, tuttavia, potrebbe semplicemente riflettere un deterioramento dello scenario della sicurezza, il che, a sua volta, sarebbe probabilmente associato a una diminuzione del benessere e a un aumento della tensione per la popolazione. Il PIL è spesso criticato perché omette numerosi elementi: ignora i molti servizi prodotti all interno dei nuclei familiari per auto-consumo (come la preparazione del cibo e le pulizie domestiche) e il valore dei beni prodotti e scambiati illegalmente, come le sostanze stupefacenti. Tuttavia tali rilevanti imperfezioni nella misurazione del PIL non implicano che lo si debba ignorare completamente. Nella misura in cui tali problemi di misurazione rimangono costanti nel tempo, il PIL è un parametro utile per confrontare l attività economica in anni diversi. Come vedremo in seguito, una misura dell attività economica generale può essere molto importante se, per esempio, si vuole determinare la quantità ottimale di moneta che la banca centrale deve immettere nel sistema. Inoltre, un PIL elevato permette alla società di garantire un migliore servizio sanitario per i bambini, libri più aggiornati per la loro istru- 8

7 zione e più giocattoli per i loro svaghi. Probabilmente è un esagerazione affermare che il PIL punti in una direzione casuale: il reddito generato da un sistema economico è fortemente correlato con la capacità dell economia di soddisfare i bisogni materiali dei suoi cittadini. 9

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