Venetoinsieme. Nell anno in cui celebriamo il sessantesimo. La democrazia è di tutti

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1 Venetoinsieme Periodico quadrimestrale del gruppo consiliare regionale Per il Veneto con Carraro ANNO II NUMERO 4 SETTEMBRE Direttore Responsabile: Marco Zabotti - Iscr. Tribunale di Treviso N. 65 del 08/05/07 Redazione: Venezia, Palazzo Ferro-Fini, San Marco Stampa: Grafiche De Bastiani - Godega di Sant Urbano (TV) Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CNS TV La democrazia è di tutti Nell anno in cui celebriamo il sessantesimo anniversario dell entrata in vigore della nostra Carta Costituzionale, non mancano elementi di preoccupazione sulla capacità di tenuta del sistema Italia, anche e soprattutto rispetto alla considerazione della politica espressa quotidianamente dall opinione pubblica. Qualcuno ha tradotto tutto questo con l immagine della deriva, in un Paese dove tutto ormai rischia di essere in svendita, dai valori ai sentimenti più autentici e profondi che costituiscono l anima e il tessuto di una nazione. Lo ha ribadito autorevolmente il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Angelo Bagnasco, nel suo recente intervento inaugurale al Meeting di Rimini. L Arcivescovo di Genova, tra l altro, così ha affermato: Tradire l anima di un popolo magari con processi corrosivi e subdoli vuol dire sgretolare, in nome di qualche ideologia o disegno politico economico, ciò che consente ad ognuno di sentirsi parte di un tutto; significa derubarlo di ciò in cui crede, che gli appartiene, che gli è stato tramandato come patrimonio, che è la sua forza unificante. Un patrimonio ideale che, nella pluralità delle forme ma nell unità fondamentale del pensare e del sentire, permette di percepirsi famiglia. Per questo motivo, intaccare direttamente i valori spirituali e morali di una comunità e di un Paese, è attaccare la sua integrità e fare cattiva storia. Ma anche la diffusione di falsi miti, l esaltazione dell avere, la propaganda dell apparenza e del facile successo in una parola, della menzogna aggredisce la base valoriale di un popolo, lo svilisce nel suo sentire, e lo indebolisce nella sua capacità di futuro. Ritorna dunque con particolare evidenza la responsabilità della politica, la più alta attività umana secondo Giuseppe Lazzati, forma esigente di carità nelle parole di Paolo VI, trama delicata di azioni pubbliche e private volte al bene comune nella concezione di Aldo Moro. Una politica democratica e popolare, secondo la visione della nostra Costituzione, capace di esprimere l amore e il servizio al Paese nel concreto delle scelte e nello stile di azione, di sviluppare il senso pieno di cittadinanza e l attenzione vera alle domande della società nella dimensione legislativa e di governo, di suscitare passione civile e speranze per il futuro, come sottolineava di recente anche il sociologo De Rita. E tutto questo nella logica di una comunità statuale che sia davvero casa di tutti, garante di diritti e doveri per ogni cittadino, espressione di istituzioni fondate su principi praticati e rispettati di legalità, giustizia, uguaglianza, efficienza, trasparenza, partecipazione. Non è facile e non è scontato. Oggi la politica è attraversata troppo spesso da logiche padronali, da leadership costruite su grandi concentrazioni di potere economico, finanziario e mediatico, da tentazioni oligarchiche di partiti che vorrebbero affidare il potere esclusivamente nelle mani di pochi, ed escludere ad esempio il cittadino arbitro anche dalla possibilità di scegliere con la preferenza i propri rappresentanti, così come avvenuto alle ultime elezioni politiche e come si sta riproponendo nel dibattito attuale per la riforma della legge elettorale per il Parlamento europeo, in vista della consultazione della primavera In più, interpreti della politica troppo spesso arroganti e faziosi, demagoghi, prepotenti e inclini alla volgarità, offrono ogni giorno il proprio contributo per rafforzare la disistima ormai diffusa fra la gente nei riguardi di questa dimensione fondamentale della vita democratica del Paese. È più che mai attuale, dunque, a partire dal nostro Veneto, la mission delle liste e dei movimenti civici, per allargare a tutti gli spazi di presenza attiva e di partecipazione, per far crescere il senso di libertà, dignità e serietà della politica, per costruire dal basso una proposta fondata sulle persone, sulla rappresentanza del territorio e sulla qualità della vita, per alimentare un sistema di valori capace di donare sentimenti veri e opere nuove, relazioni vitali e coesione sociale. Perché la democrazia è di tutti, e va onorata con il nostro impegno quotidiano nella società e nelle istituzioni. Marco Zabotti S O M M A R I O Editoriale...pag.1 Attività istituzionale Attività ispettiva...4 Federalismo / Statuto...5 Sanità e Sociale Civici a Nordest Emigrazione Ambiente Approfondimento Bandi e Concorsi Presenza sul territorio Incontriamoci... 16

2 attività istituzionale 10 milioni di euro in più in sede di assestamento di bilancio 2008 Maggiori stanziamenti per il trasporto pubblico locale Approvati grazie all azione svolta in aula dai gruppi di opposizione Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato nel corso della seduta del 31 luglio u.s., l assestamento al bilancio di previsione 2008 (Progetto di Legge n. 324) con i soli voti della maggioranza (28 a favore e 15 contrari), dopo alcuni giorni di serrato dibattito tra maggioranza e opposizione. Il braccio di ferro si è giocato tutto sulla richiesta della coalizione di centro-sinistra di incrementare gli stanziamenti a favore del trasporto pubblico locale messo in ginocchio dal caro-gasolio e dall aumento dei costi di gestione determinato dal rinnovo dei contratti nazionali di lavoro. A sostegno delle esigenze delle Province e delle aziende del trasporto pubblico locale, che avevano denunciato il taglio da parte della Regione nel Bilancio 2008 di 23 milioni di euro per il settore, l opposizione aveva presentato una manovra di oltre 1200 emendamenti per ottenere almeno 16 milioni di euro in più per i servizi minimi di bus, tram e vaporetti. Dopo l iniziale resistenza della Giunta a modificare le cifre iniziali della manovra, stanti i vincoli del patto di stabilità, il compromesso è stato raggiunto sulla cifra di 10 milioni di euro in più per il settore della mobilità. L A S S E S TA M E N T O I N S I N T E S I Il ruolo della legge di assestamento 2008: Assicurare l equilibrio finanziario della gestione 2008 alla luce dei dati consuntivi 2007; Apportare solo variazioni compensative tra gli stanziamenti già allocati a Bilancio senza dare vita a nuove linee di spesa; Autorizzare nuove operazioni di indebitamento solo per la copertura dell eventuale disavanzo. Le variazioni dell assestamento 2008: La manovra complessiva ammonta a circa 106 milioni di euro così suddivisi: 54,2 milioni di euro riguardano l iscrizione a bilancio di risorse relative ad assegnazioni da parte dello Stato previste dalla Legge Finanziaria del 2008 (artt. 1 cc ), di cui: 33,3 milioni di euro al finanziamento del rinnovo dei contratti di trasporto pubblico locale Un risultato importante, convintamente sostenuto dal Consigliere Regionale Marco Zabotti, che premia il lavoro tenace svolto dalla coalizione di centro-sinistra in Aula, anche se inferiore alle richieste provenienti dalle aziende del trasporto pubblico, comprese quelle della Marca, che a più riprese avevano fatto sentire la loro preoccupazione sull emergenza delle risorse finanziarie nelle stesse imprese del settore. Sarà fondamentale ha dichiarato il Consigliere Zabotti sostenere il trasporto pubblico locale nel prossimo bilancio regionale di previsione con più cospicui finanziamenti, in un ottica di maggiore razionalità, efficienza e qualità dei servizi offerti. In questo senso, mi auguro che la promessa fatta dall Assessore Chisso in Aula di coinvolgere le aziende di trasporto pubblico e gli enti locali si traduca quanto prima in realtà con il varo di un apposita commissione di lavoro. Non posso che ribadire ha concluso il consigliere regionale trevigiano l importanza del trasporto pubblico locale nella provincia di Treviso e nella nostra regione, un settore nevralgico, che tocca da vicino migliaia di utenti e che ha importanti ricadute in ambito economico, sociale e ambientale. Su questa vicenda si gioca l idea di mobilità del Veneto del futuro, non per singole categorie di utenti, ma nel suo complesso. Altro importante emendamento accolto dall Aula su proposta di tutti i capigruppo è stato il maggior stanziamento di 300 mila euro nel capitolo che destina risorse a favore delle famiglie dei bambini autistici e cerebrolesi che applicano i metodi riabilitativi Aba, Doman, Vojta e Fay. e 20,9 milioni di euro per far fronte agli oneri derivanti dall effettuazione dei servizi minimi automobilistici lagunari; 10 milioni sempre destinati al trasporto pubblico locale, accogliendo un emendamento in Aula della coalizione Uniti per Carraro ; 23 milioni di euro per la mobilità regionale, tra cui il secondo stralcio della metropolitana di superficie; 3 milioni per il ciclo integrato delle acque (realizzazione di infrastrutture); 3 milioni di euro per il rinnovo della convenzione con l Agenzia delle Entrate per la gestione dell Irap e dell addizionale regionale Irpef; 4,5 milioni di euro per il turismo; 1,2 milioni di euro per l istruzione e la formazione; 3,4 milioni di euro per l agricoltura e lo sviluppo rurale; 1,5 milioni di euro in materia di tutela del territorio: 960mila euro per la cultura. attività istituzionale Manovra emendativa in aula del Gruppo Consiliare Per il Veneto con Carraro Persona, educazione e sociale, priorità da sostenere e promuovere Con questo intervento illustro all Aula la manovra emendativa del Gruppo Consiliare Per il Veneto con Carraro che vuole riportare al centro del dibattito odierno una rinnovata attenzione alla persona e alle sue problematiche. Noi abbiamo tentato - anche con il contributo di altri colleghi consiglieri - di porre in evidenza quelle che dovrebbero essere alcune scelte strategiche di questa Regione in campo sociale ed educativo, rispetto a quello che di solito continuiamo a vedere e a praticare in ogni occasione di bilancio, e magari anche durante gli assestamenti. Molto spesso ci ritroviamo, per scelte che evidentemente non sono maturate nella giusta direzione, a dover chiedere dei piccoli interventi che però fanno perdere di vista i temi generali, soprattutto in campo sociale, e il senso di una programmazione complessiva. Crediamo sia emersa da tempo, anche nella nostra Regione, una sorta di emergenza, che è quella educativa. Per far fronte almeno in parte a questa situazione ho presentato alcuni emendamenti, in particolare sui giovani, sulla tossicodipendenza, sui patronati parrocchiali. Non è più sufficiente cullarci negli allori di un Veneto che brilla per un dato di coesione sociale, di associazionismo e di volontariato, che ci pone ai vertici delle graduatorie nazionali. E se è giusto ricordare questi dati con una retorica ampia, giusta, motivata, facendoci forti di quella che è la nostra storia e la nostra tradizione, non dobbiamo assolutamente perdere di vista la situazione attuale con le sue problematiche e i recenti fatti anche tragici, come l ultima vicenda della giovane ragazza deceduta per l assunzione di ecstasy durante un rave party al Lido di Venezia. Vista la crisi delle agenzie educative tradizionali come la scuola e la famiglia, la Regione deve intervenire in termini di prevenzione, di lotta alla tossicodipendenza, di promozione delle politiche giovanili, di sostegno delle dinamiche familiari, di rafforzamento di altri luoghi educativi, pensando al ruolo che anche certi settori del mondo cattolico svolgono in questo importantissimo ambito. L attenzione importante e doverosa alla persona deve trovare un corrispettivo in termini di risorse e di seria e lucida programmazione da parte della Giunta Regionale, attraverso una visione d insieme che sappia favorire la sinergia delle varie realtà già operanti nel territorio. Soprattutto, al di là di quella che spesso viene strumentalmente affermata come attenzione alle dinamiche valoriali, alla crescita delle generazioni, all educazione dei giovani in questa Regione, ci deve essere la capacità di scommettere, di trovare risorse per interventi che non creino disparità tra le intenzioni e gli obiettivi dichiarati, attraverso effettive risposte alle tematiche sul tappeto. Sfidiamo anche la Giunta su questi temi ad essere interlocutore credibile, sensibile, perché poniamo una questione che va al di là delle dinamiche di maggioranza e opposizione e che noi riteniamo centrale per il futuro della nostra Regione. Da questo punto di vista spero ci sia la stessa attenzione in quest Aula, e soprattutto da parte della Giunta, su un emendamento bi-partisan, che riguarda la dotazione di risorse a favore delle famiglie dei bambini autistici. Dopo l intervento legislativo dello scorso anno che ha inserito tra i beneficiari dei contributi regionali le famiglie dei bambini autistici curati con il metodo ABA - che vede protagonisti professionisti e docenti particolarmente qualificati per svolgere un intervento educativo e assistenziale che è assolutamente certificato e ha già dato ottimi esiti in altri Paesi - bisogna ora assolutamente adeguare il contributo destinato a questo capitolo per dimostrare nei fatti la capacità della Regione Veneto di saper ascoltare le istanze che provengono dai genitori, dai comitati e dalle realtà associative presenti sul territorio. M.Z Emendamenti presentati - Cura di disabilità psichiche, tra cui l autismo (accolto dall Aula) STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIA- MENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento proposto dal Consigliere Zabotti con gli altri capigruppo del Consiglio Regionale euro. - Prevenzione della tossicodipendenza STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento Zabotti e altri: + 500,000 euro. - Cura della tossicodipendenza STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento Zabotti e altri: euro. - Utenti CEOD STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento Zabotti e altri: euro. - Parità scolastica (acquisto libri di testo, ecc.) STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; emendamento Zabotti e altri: euro. - Progetti per i giovani STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento Zabotti e altri: euro. - Patronati Parrocchiali STANZIAMENTO BILANCIO 2007: euro; STANZIAMENTO BILANCIO 2008: euro; Differenza euro - emendamento Zabotti e altri: euro. 2 3

3 AGENDA di Palazzo Ferro-Fini 20 maggio - 1^ Commissione 26 maggio - 3^ e 7^ Commissione congiunte in sopralluogo a Paese (TV) 3 giugno - 1^ Commissione 4 giugno - Consiglio Regionale - 7^ Commissione 5 giugno - Consiglio Regionale - 5^ Commissione 10 giugno - 1^ Commissione 12 giugno - Consiglio Regionale - 1^ Commissione 17 giugno - 1^ Commissione 18 giugno - 5^ Commissione attività ispettiva Interrogazioni a risposta immediata alla Giunta Regionale 1) Risorse e progetti certi per il sistema ferroviario metropolitano regionale nelle province di Treviso e Belluno Presentata per conoscere quali risposte la Giunta Regionale intenda dare agli utenti delle Ferrovie dell area del trevigiano, del vittoriese e dell opitergino mottense, diretta a dare una risposta ai Sindaci e agli amministratori locali di Oderzo e di Ponte di Piave, che avevano segnalato tramite la stampa locale la mancanza di un intervento per includere la linea Treviso Oderzo Portogruaro all interno del progetto di metropolitana di superficie. Considerata la rilevanza del progetto di metropolitana di superficie, anche ai fini di un potenziamento del traffico ferroviario, che permetterebbe sensibili miglioramenti ambientali, il consigliere Zabotti ha sollecitato la Giunta Regionale affinché si adoperi per porre rimedio a queste esclusioni, che impedirebbero lo sviluppo di aree già interessate da un eccessivo traffico su gomma. La metropolitana di superficie, utilizzando treni cadenzati percorrenti linee ferroviarie esistenti, consente di eliminare dalla percorrenza stradale parte considerevole del traffico automobilistico privato. Considerate le immediate ed evidenti ricadute positive, Zabotti ha sollecitato la Giunta Regionale a rendere note le iniziative che intende attuare per includere le linee ferroviarie Treviso-Oderzo-Motta di Livenza, Conegliano-Vittorio Veneto- 2) Emergenza droga in Veneto Un interrogazione volta a capire quali interventi la Giunta regionale intenda promuovere per combattere una serie di episodi, verificatisi in Veneto, che hanno comportato esiti tragici per i giovani e per i giovanissimi. Il fenomeno delle droghe rischia di essere infatti sempre più dannoso e rappresenta uno dei maggiori pericoli per i giovani. Constatato che i fondi destinati alla lotta alla droga tendono a diminuire, il Consigliere regionale Marco Zabotti ha ritenuto oltremodo necessario chiedere di adeguare il modello organizzativo di intervento per sostenere iniziative a favore delle persone che presentano rischi derivanti dall abuso delle sostanze stupefacenti, in modo da rispondere alle emergenze derivanti dai nuovi tipi di droga. E necessario infatti prevedere i rischi e rispondere in modo tempestivo e adeguato all evoluzione dei bisogni collegati all emergere di nuovi tipi di droga e di diverse modalità di abuso. Zabotti ha quindi presentato un interrogazione alla Giunta Regionale per capire quali iniziative essa intenda adottare in ambito sanitario e sociale per fronteggiare l emergenza della diffusione della droga in modo particolare fra i giovanissimi. Egli è convinto sia altrettanto necessario promuovere anche un intervento educativo a favore dei ragazzi, portando avanti azioni in sinergia 24 giugno - 1^ Commissione 25 giugno - Consiglio Regionale 26 giugno - Consiglio Regionale 1 luglio - 1^ Commissione - 5^ Commissione 8 luglio - 1^ Commissione - 5^ Commissione - 7^ Commissione 9 luglio - Consiglio Regionale 10 luglio - Consiglio Regionale 15 luglio - 1^ Commissione - 5^ Commissione 16 luglio - 5^ Commissione 17 luglio - Consiglio Regionale Belluno e Treviso-Montebelluna-Feltre nel secondo stralcio del progetto di Sistema ferroviario metropolitano regionale e ha chiesto alla Giunta quali iniziative intenda promuovere per coinvolgere a livello istituzionale le Province di Treviso e di Belluno e i Comuni interessati nelle determinazioni inerenti il progetto Sfmr. Sensibilizzato, inoltre, dalle iniziative di molti pendolari vittoriesi, il consigliere regionale trevigiano ha chiesto di conoscere se corrispondano al vero le notizie su un presunto declassamento della tratta Conegliano Vittorio Veneto dal terzo al quarto stralcio del Sfmr. (Venezia - 28 maggio 2008) con la scuola, la formazione professionale e gli enti locali, per prevenire l utilizzo di sostanze stupefacenti, informando i giovani con scientificità e tempestività, dissuadendoli dall uso delle sostanze stesse. Zabotti ha ritenuto anche di richiedere alla Giunta Regionale di essere messo al corrente, nell interesse dell intera comunità veneta, di quali strategie la Regione intenda porre in essere per coordinare la promozione di scelte, valori e stili di vita positivi, alternativi al sistema di disvalori e di falsi miti dilaganti, che rischiano di deviare i giovani da pieni percorsi di maturazione personale, umanità e cittadinanza. (Venezia - 21 luglio 2008) 22 luglio - 1^ Commissione 23 luglio - 5^ Commissione 24 luglio - 5^ Commissione 28 luglio - 5^ Commissione - Commissione Statuto 29 luglio - 5^ Commissione - Commissione Statuto 30 luglio - Commissione Statuto 31 luglio - Consiglio Regionale 1 agosto - Consiglio Regionale 4 agosto - 5^ Commissione 13 agosto - presso il Gruppo Consiliare per contatti, incontri e pratiche d ufficio federalismo/statuto Federalismo fiscale, il nostro si ai Sindaci del Piave Lo Statuto Regionale della Regione Veneto è ancora il testo approvato con legge 22 maggio 1971, n Il Veneto è l unica regione, insieme al Molise, a non avere una Carta Costituzionale aggiornata in base agli effetti derivanti dalle modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione e alle leggi costituzionali n. 1 del 22 novembre 1999 e n. 3 del 18 ottobre La Commissione Statuto e Regolamento, della quale il consigliere regionale Marco Zabotti è componente, si è riunita a Venezia, a Palazzo Ferro-Fini, nei giorni 28, 29 e 30 luglio proprio per discutere e sciogliere gli ultimi nodi sulla proposta di nuovo Statuto della Regione Veneto. Durante i lavori Zabotti è intervenuto a più riprese chiedendo il raggiungimento di una mediazione alta da parte delle forze politiche. Il testo attualmente in discussione consta di 60 articoli disposti in sette parti. I punti più controversi sono l art. 1 che consta di tre diverse versioni sul concetto di popolo veneto ; l art. 16 Conferimento di funzioni amministrative agli enti locali, dove c è stata la più forte contrapposizione con il rischio di una spaccatura verticale all interno della maggioranza; l art.16 bis, che riguarda il Conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia alla Provincia di Belluno e infine l art. 24, che stabilisce i poteri del Consiglio Regionale rispetto alla Giunta. Dalla discussione In queste settimane è tornato prepotentemente d attualità il dibattito sull attuazione del federalismo fiscale, tema peraltro già da anni fra le priorità dell agenda politica veneta. Ora però non si discute soltanto di un importante questione politica, ma anche della necessità di garantire vitalità e operatività agli enti locali, in particolar modo ai Comuni. La recentissima eliminazione dell Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) sulla prima casa, operata a livello nazionale, ripropone con forza l annoso problema del finanziamento dei Comuni che, in mancanza di trasferimenti statali certi e puntuali, rischiano di non poter erogare i servizi essenziali. L ICI, infatti, rappresenta, o meglio rappresentava, la fonte di finanziamento più cospicua per i Comuni: tassa federalista prelevata dal territorio e restituita sotto forma di servizi da parte del Comune in cui veniva versata. E la stessa ICI non era meno importante ai fini della corretta gestione della cosa pubblica: essa infatti consentiva ai cittadini di maturare un idea fondata del rapporto costi-benefici dell attività amministrativa, e quindi di giudicare correttamente il governo locale. Comprensibile dunque la preoccupazione generalizzata dei primi cittadini rispetto alla necessità di reperire risorse certe per il funzionamento dell ente e l offerta dei servizi. In questa fase, pertanto, sostengo pienamente l iniziativa trasversale di molti Sindaci della nostra Regione, i quali hanno presentato una proposta di legge statale che prevede l azzeramento dei trasferimenti dello Stato ai Comuni, a fronte di una loro compartecipazione al gettito IRPEF per una quota pari al 20%. E in questo senso ho convintamente sottoscritto in Consiglio Regionale la mozione trasversale che impegna la Giunta Regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale affinché questa proposta di legge sia esaminata in tempi rapidi, previo adeguato confronto tra i vari livelli istituzionali. Una battaglia importante, significativa, che vede protagonisti i primi referenti istituzionali delle comunità locali, nel segno del federalismo fiscale tanto atteso, da realizzare per poter garantire certezza di risorse, di opere e di servizi a favore dei cittadini, in un ottica nazionale di responsabilità e di solidarietà indicata anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si tratta di una proposta, senza alcuna caratterizzazione partitica, che nasce dal basso e che può contribuire a fornire indicazioni utili al Parlamento per una riforma del nostro Stato in senso federale, più compiuta ed attenta alle esigenze effettive e condivise dei territori. L iniziativa dei Sindaci del Piave, riunitisi per la prima volta a Ponte della Priula, può rappresentare un primo passo verso l attuazione nel nostro Paese del federalismo fiscale tanto atteso, cominciando intanto a risolvere l annosa questione dell autonomia finanziaria dei Comuni, che devono disporre di risorse adeguate per poter espletare i compiti sempre maggiori loro attribuiti in questi anni. E il progetto di legge presentato dai sindaci veneti diventa un punto di riferimento, uno stimolo forte affinché i percorsi di riforma del nostro Paese traggano comunque ispirazione dalle esigenze dei cittadini, dei territori e degli amministratori locali, questi ultimi spesso unici interlocutori certi e visibili delle persone e delle loro istanze. Un iniziativa che diventa una testimonianza concreta di come sia possibile cooperare fattivamente su questioni che stanno a cuore a tutti, mettendo da parte le bandiere partitiche e avviando un dialogo fra tutti i soggetti interessati, secondo uno stile civico che punta alla risoluzione dei problemi di tutti e all affermazione della buona politica. M.Z. Mercoledì 1 ottobre p.v. è in programma una manifestazione nazionale a Roma. I Sindaci del Piave sfileranno con le fasce tricolori fino a Palazzo Chigi e presenteranno la loro proposta di legge alla Presidenza del Consiglio. Fase decisiva per il nuovo Statuto su quest ultimo articolo riprenderanno i lavori della Commissione Statuto convocata il 10, 11 e 12 settembre p.v. In particolare, per quanto riguarda l articolo 1, sono tre le diverse versioni sulla definizione di popolo veneto. La prima ipotesi stabilisce che: La Regione è costituita dalle comunità residenti nei territori dei comuni e delle province venete e rappresenta anche i cittadini veneti residenti all estero (eredità della bozza di Statuto della passata Legislatura). La seconda versione stabilisce che: La Regione è costituita dal popolo veneto e dai residenti nel suo territorio. La terza versione in discussione prevede che: La Regione è costituita dal popolo veneto e dal suo territorio. 4 5

4 sanità e sociale Sì condizionato alla proposta della Giunta da parte della Quinta Commissione Novità per il riparto del fondo sanitario regionale 2008 alle Ulss venete Numerose polemiche aveva suscitato nel luglio scorso la presentazione in Quinta Commissione Sanità e Sociale della nuova proposta di riparto del Fondo Sanitario regionale alle Ulss venete per il 2008 e cioè del PAGR n. 516 Assegnazione alle Aziende Sanitarie del Veneto delle risorse finanziarie per l esercizio 2008 ai fini dell erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Nonostante alcuni correttivi apportati dalla Giunta rispetto ai riparti degli anni precedenti, con particolare riguardo al criterio base del numero degli abitanti che da quest anno guida la suddivisione delle risorse tra le diverse aree territoriali senza i correttivi dei parametri dell età o delle patologie, la proposta iniziale di riparto si basava ancora una volta sul contestato criterio della spesa storica. Le Ulss che nel passato avevano speso di più continuavano infatti a ricevere maggiori stanziamenti rispetto alle aziende sanitarie virtuose, come quelle trevigiane, penalizzate rispetto ad altre realtà venete. La Commissione Consiliare Sanità e Sociale, nel corso delle sedute di luglio dedicate all esame del riparto, aveva sollecitato l Assessore Regionale alla Sanità Sandri e la Giunta Regionale a presentare una nuova proposta che prevedesse correttivi volti a perequare effettivamente i finanziamenti alle Aziende Ulss della Regione. Le richieste della Commissione sono state recepite in una nuova proposta di riparto votata praticamente all unanimità nel corso della seduta del 4 agosto In particolare, il nuovo riparto individua nei 100 milioni di euro destinati ai progetti speciali delle Ulss, il fondo da cui attingere per avviare un meccanismo di riequilibrio dei trasferimenti, in modo da eliminare le differenze tra le Ulss sottofinanziate e quelle che si mantengono al di sopra della media regionale. In base alla decisione presa dalla Commissione Quinta, il 40 per cento di tale fondo viene ripartito tra le 15 Ulss che non raggiungono la media regionale dei finanziamenti procapite, mentre la quota restante (circa 60 milioni di euro) viene distribuito tra le Aziende dei comuni capoluogo (esclusi Venezia e Belluno che già godono delle maggiori quote riconosciute per la specificità montana e lagunare) e tra le due aziende universitarie di Padova e Verona. La Commissione è inoltre intervenuta sul criterio della spesa storica delle Ulss. Nel corso degli anni infatti si è creato un divario nei finanziamenti procapite tra l Ulss più ricca e quella più povera che oggi sfiora i 500 euro: la commissione stessa ha invitato la Giunta a porre un termine temporale di tre anni per la progressiva riduzione di tale criterio, così da poter calcolare in modo equo ed omogeneo, sulla base di costi standard, la spesa effettiva per ogni funzione svolta in base al numero degli abitanti residenti. Soddisfazione per il percorso intrapreso e per il positivo esito del lavoro svolto in Quinta Commissione è stata espressa dal Consigliere Regionale Marco Zabotti, capogruppo della lista civica Per il Veneto con Carraro, che con il suo voto favorevole alla nuova proposta di riparto ha operato per una maggiore perequazione nei trasferimenti a favore delle aziende sanitarie, comprese quelle trevigiane, tra le più virtuose in assoluto nel rapporto fra una corretta gestione contabile e organizzativa e la qualità dei servizi erogati. Ecco il testo della delibera della Commissione votata quasi all unanimità La Quinta Commissione consiliare ha esaminato nella seduta del 4 agosto 2008 la proposta di delibera della Giunta regionale di cui all oggetto e ha espresso parere favorevole a maggioranza, subordinatamente alle seguenti indicazioni: 1) con riferimento alla c.d. spesa storica, venga fissata in modo vincolante l eliminazione del limite della spesa storica da raggiungere nell arco temporale di tre anni, iniziando già dall esercizio 2008 ad introdurre una riduzione dello 0,50 % rispetto alla quota del 2,50% (clausola di salvaguardia); 2) per quanto riguarda il fondo a progetti di 100 milioni di euro, si invita la Giunta regionale a riservare una quota percentuale, non inferiore al 40%, da destinare alle Aziende ULSS al di sotto della quota procapite media regionale e che non abbiano avuto bilanci in pareggio o in attivo nell esercizio 2007, in modo tale da avviare un meccanismo di ripiano tra Aziende ULSS sottofinanziate e quelle che si mantengono al di sopra della media regionale procapite; 3) per la rimanente quota del fondo a progetti si propone alla Giunta regionale che la stessa venga ridistribuita tra le Aziende ULSS dei Comuni capoluogo, ad esclusione di quelle che già godono delle maggiori quote riconosciute per la specificità montana e lagunare, alle due Aziende ULSS che presentano il maggior afflusso turistico e alle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona; 4) si invita la Giunta regionale, nell ambito della definizione del budget per il ripiano di eventuali disavanzi delle Aziende, a tener conto della necessità di riequilibrio che sta alla base del presente parere, in modo da disincentivare politiche di spesa che si discostino dall obbiettivo della perequazione; 5) in merito all applicazione delle quote legate al disagio (25%), si invita la Giunta regionale a detrarre la quota relativa alla popolazione dell area del Cavallino; 6) i Comuni che presentano almeno due dei tre parametri (quota media, pendenza media e percentuale del territorio comunale con quota superiore a 600 metri s.l.m.) superiori alla media del territorio montano svantaggiato (rispettivamente 872,74 m.s.l.m., 0,39 e 59%) sono da considerarsi Comuni particolarmente disagiati ; 7) si chiede alla Giunta regionale di applicare la quota del 25 per cento, quale quota di indennizzo di disagio per le zone montane e lagunari, non a tutta la spesa sanitaria ma solo a quelle voci di spesa che registrano effettivi aumenti a causa della specificità territoriale; 8) si raccomanda alla Giunta regionale di verificare ed eventualmente rivedere il meccanismo della mobilità riferito al pagamento delle prestazioni extra ULSS. 9) si invita la Giunta regionale a presentare alla Quinta Commissione consiliare la proposta di riparto del fondo sanitario relativo all esercizio 2009, indipendentemente dalla certezza della quota nazionale. Più sostegni alle famiglie che adottano interventi innovativi per i figli autistici Ho espresso grande e motivata soddisfazione per lo stanziamento di euro per le cura dei bambini autistici con il metodo ABA, deliberato dal Consiglio Regionale nella seduta dello scorso 31 luglio. Sull emendamento da me promosso all assestamento di bilancio si è trovata la convergenza bipartisan di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale, che hanno dato prova di grande sensibilità e responsabilità su un tema importante e delicato, quale quello dell autismo, che interessa molti nuclei familiati veneti. sanità e sociale Iniziative in Consiglio Regionale a favore della cura delle malattie metaboliche ereditarie Il Consiglio Regionale ha approvato lo scorso 9 febbraio la legge finanziaria della Regione Veneto, contenente l art. 92 Prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie metaboliche, che ha stanziato euro per ciascuno degli esercizi 2008, 2009 e 2010 a favore di un progetto di prevenzione delle malattie metaboliche con particolare riferimento all attività di screening neonatale allargato, sulla base di un intesa della Giunta regionale con le strutture competenti, e in particolare il dipartimento di pediatria dell azienda ospedaliera di Padova, sentita la Quinta Commissione Consiliare Sanità e Sociale. La stessa Quinta Commissione, nel corso della seduta del 5 marzo u.s. - su richiesta del Consigliere Regionale Marco Zabotti - ha incontrato i rappresentati dell Associazione Cometa A.S.M.M.E. (Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie), allo scopo di acquisire maggiori informazioni sul progetto di screening neonatale e sull attività dell associazione. Il Consiglio Regionale ha successivamente approvato all unanimità, nel corso della seduta del 9 luglio u.s., la mozione n. 122 intitolata Il centro di riferimento regionale per le malattie metaboliche ereditarie diventi il punto di riferimento per l attività di screening neonatale. Nella mozione si invita la Giunta ad adottare i provvedimenti affinchè: si possa ritenere il centro regionale per le MME (CeMMEr) attivo dal marzo 2000, punto di riferimento per l espletamento dell attività di screening neonatale metabolico, poiché presenta già le competenze specialistiche necessarie ad accogliere nell ambito di un progetto complessivo coinvolgente le realtà sanitarie del Veneto ai sensi dell articolo 92 della legge regionale 27 febbraio 2008, n.1; ad accogliere la proposta dell associazione Cometa Associazione studio malattie metaboliche ereditarie (ASMME) la quale si impegna a sostenere l acquisto dell apparecchiatura Tandem Massa per lo screening e donarla al Centro Ospedaliero di Padova. Il Consigliere Zabotti, nel ribadire quanto già espresso in un suo intervento ai lavori dell Assemblea dell Associazione Cometa ASMME svoltasi a Padova lo scorso 18 maggio, ha dichiarato: Mi auguro che la Giunta Regionale dia al più presto ascolto alle richieste di Cometa Assme, delle quali il Consiglio regionale si è fatto interprete in una mozione votata all unanimità. Si tratta di un occasione imperdibile per consolidare nella nostra regione un altra struttura di eccellenza che possa rispondere alle richieste e alle speranze di molte famiglie venete per quanto riguarda la cura di malattie che colpiscono i bambini nei primi anni della loro vita, causando spesso gravi handicap fisici e mentali, patologie che devono trovare adeguate terapie sanitarie e farmacologiche anche in età adulta. L emendamento assegna un adeguato finanziamento a favore delle famiglie dei bambini autistici, per la cura con questa nuova metodologia, che ha dimostrato una grande efficacia nella cura dei bambini portatori di questa patologia. L ABA (Applied Behaviour Analisys), metodo utilizzato negli Stati Uniti e in molti Paesi Europei, consente il trattamento dei bambini affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo con interventi basati sull analisi comportamentale applicata. Il Veneto è così diventato battistrada rispetto alle altre Regioni italiane nel sostegno all autismo. Si tratta di un grande risultato personale e politico, frutto dell impegno svolto in prima persona e in sinergia con il Comitato Genitori Autismo Veneto, animato dal trevigiano Luigi Scarpis. Grazie a questa nuova metodologia il Veneto potrà quindi essere una delle Regioni leader nella cura di questa malattia, finanziando in maniera opportuna i nuclei familiari che avrebbero altrimenti rischiato di non poter far fronte con le loro risorse a questa innovativa cura. M.Z. 6 7

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