Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione regionale per la prevenzione degli incidenti domestici
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- Simone Innocenti
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1 Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione regionale per la prevenzione degli incidenti domestici Aldo Pettinari ASUR Z.T. 4 Senigallia Dipartimento di Prevenzione Fabio Filippetti A.R.S. Coordinatore Rete Epidemiologica Marche Giuliano Tagliavento Regione Marche Servizio salute PF Sanità Pubblica Rovigo, 6 ottobre 2006
2 Le esperienze multicentriche nazionali condotte anche nelle Marche 1988 Studio Italiano Sugli Incidenti (SISI( SISI) con sei P.S. partecipanti 1998 sempre a cura dell Istituto Superiore di Sanità indagine campionaria sulla prevalenza di incidenti domestici in età pediatrica (1 ASL partecipante)
3 Risultati delle esperienze passate Gli studi relativi agli accessi ai PS hanno evidenziato che le persone a maggior rischio sono gli anziani, i bambini, le casalinghe L incidente più frequente nelle varie fasce d età era rappresentato dalla caduta, mediamente il 50% dei casi Per gli anziani si registrava un alta percentuale di incidenti in ambito domestico (70%)
4 Progetto ESA Marche, 1991 Educazione Sanitaria per la Prevenzione degli Incidenti in Ambienti di Vita Collaborazione Regione Marche, Università degli Studi di Ancona, Società Italiana di Igiene sezione Marche Progetto mirato ai bambini delle scuole dell infanzia, elementari, medie con l utilizzo di puzzle, gioco da tavolo, gioco al PC Guida informativa per adulti,, comprensiva di cenni di primo soccorso
5 L attuale organizzazione territoriale
6 Incidenti domestici e Dipartimenti di Prevenzione (2003) Analisi epidemiologica basata sui flussi correnti (SDO, schede ISTAT di morte) Attività di promozione della salute rivolta ai bambini in età scolare ed agli anziani Problematiche particolari seguite: gli incidenti con giochi gonfiabili
7 Alcune esperienze pilota ( ) Dipartimento di Prevenzione ZT Ascoli Piceno Progetto Benessere anziani, con la finalità di facilitare la percezione del rischio in ambiente domestico (gruppi di discussione) Progetto Scuola materna ed elementare (focus group,, produzione e distribuzione di materiale didattico)
8 Incidenti domestici e Pronto Soccorso: Il progetto EHLASS (European Home and Leisure Accidents Surveillance System) Il sistema europeo EHLASS di rilevamento degli incidenti che si verificano in ambito domestico e nel tempo libero nasce come progetto pilota nel 1986 e subisce successivi affinamenti nel 1990, nel 1993 e 1994 Scopo del sistema è di raccogliere dati sugli incidenti suddetti, basandosi, in quasi tutti i Paesi aderenti al progetto, sulla raccolta di dati presso alcuni servizi ospedalieri di pronto soccorso Nelle Marche un centro collaborativo partecipa all indagine P.S. Ospedale di Osimo della Z.T. 7
9 INJURY PREVENTION PROGRAM PROGRAMMA COMUNITARIO PER LA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA INCIDENTE DOMESTICO HLA 01/10/00-31/03/02 Home Leisure Accident Centre Prevention 01/08/01-31/07/03 I. Da. Coll. 01/10/02-31/03/04 Italian Injuries Data Collection for the year 2003 Elaborato dall'ufficio Progetti U.E. dell'az.u.l.s.s. 18 di Rovigo in collaborazione con il Ministero della Salute e gli Ospedali di: d Chiavari (Genova) Barletta (Bari) San Daniele (Friuli) San Sebastiano di Frascati (Roma) Osimo (Ancona) Rovigo Spoleto
10 ASPID Anno 2005 Analisi Sicurezza e Prevenzione Incidenti Domestici Finanziato dall Istituto Superiore di Sanità collaborazione di altre Aziende Sanitarie. con la L Az. U.L.S.S. 18 di Rovigo è capofila del Progetto Pilota per la raccolta dei dati a livello nazionale. Per le Marche, ha partecipato il P.S. dell'ospedale di Osimo in collaborazione con l'ufficio Promozione della Salute.
11 Il progetto SINIACA Marche Il Servizio di Sanità Pubblica della Regione Marche, in osservanza della legge n. 493 Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell assicurazione contro gli infortuni domestici, e del Piano Sanitario Regionale 2003/2006 ha aderito al SINIACA progettato dall Istituto Superiore di Sanità
12 Con Decreto n 66 del 18/12/2003, stato approvato il progetto sperimentale regionale, con la costituzione di un gruppo regionale ad hoc e l individuazione di 5 Pronto Soccorso ai quali sono stati assegnati specifici fondi ministeriali per l esecuzione del progetto Tre PS, adeguatamente attrezzati, hanno iniziato la fase pilota nel 2004
13 Rete delle postazioni PS attive PESARO SENIGALLIA OSIMO CAMERINO DALL ANNO 2004 ASCOLI PICENO DALL ANNO 2005
14 Nel 2004 la sperimentazione è stata svolta nei 3 PS pilota e sono stati informatizzati i dati relativi a incidenti domestici E stata completata la dotazione hardware e software delle 5 postazioni, tutte attive dal 1/1/2005 Nell anno 2005 sono stati raccolti nelle 5 postazioni i dati relativi a circa incidenti domestici, attualmente in fase di analisi
15 Ma come passare dalla sperimentazione di progetti alla messa a regime di un sistema per raccogliere i dati estrarne le indicazioni di intervento programmare ed effettuare gli interventi monitorare nel tempo e così via
16 Interazioni programmatiche per lo sviluppo dei Piani regionali di Prevenzione attiva Piano Sanitario Nazionale Piano Sanitario Regionale Intesa Stato Regioni 23 Marzo 2005 che contiene il Piano Nazionale della Prevenzione PSN che riconferma il Piano Nazionale della Prevenzione D.G.R. 77/06 che recepisce il P.N.P. per la parte contenente gli incidenti
17 Rendere istituzionali e chiaramente collocate nelle macroaree organizzative le U.O. e le funzioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi DGR 54/04 e DGR 866/94: U.O. Epidemiologia nei D.P. in staff ai Direttori; coordinamento funzionale della rete presso l ARS; funzioni di promozione della Salute coordinate dai D.P.
18 I budget aziendali come strumento per questo passaggio dal 2003 ad oggi: - fondi finalizzati per il potenziamento della prevenzione (non aggiuntivi ma da ricavati dal normale finanziamento del SSR) - destinati allo sviluppo contemporaneo di progetti a coordinamento regionale ed all aumento del personale specifico - monitorati a livello regionale sia per la coerenza di sviluppo che del raggiungimento degli obiettivi sanitari che, infine, dell utilizzo corretto delle risorse finanziarie
19 - definizione di obiettivi di budget per i Direttori delle Z.T. dell ASUR verificati in funzione dello stipendio di risultato - specifici per aree del D.P. - coordinati tra loro (es: ISP ed Epidemiologia) - progressivi nel tempo - coerenti con la programmazione nazionale e regionale (es:per il 2006 coerenti con cronoprogramma PNP) -
20 Utilizzo di alcuni (pochi) fondi regionali diversi da quelli istituzionali del FSR solamente per avviare più velocemente ed in modo più efficace le fasi iniziali delle implementazioni SINIACA fondi ministeriali fondi regionali ad hoc fondi finalizzati nell ambito del FSR
21 Fasi del cronoprogramma I.d. Marche Sorveglianza Revisione bibliografica letteratura e dati epidemiologici Analisi dati SINIACA Analisi dati mortalità per incidentalità domestica (schede ISTAT di morte) Analisi ricoveri ospedalieri per incidentalità domestica (SDO) Realizzazione report (15/9/2007) Allargamento della rete di rilevamento entro il 2008
22 Fasi del cronoprogramma I.d. Marche Progetto Anziani Individuazione ZT pilota e referenti Partecipazione dei refreenti al corso di formazione (ISS CCM) Individuazione popolazione anziana target Predisposizione schede di rilevazione e check list per i sopralluoghi Predisposizione opuscolo informativo sull attività fisica Visite ispettive a domicilio Report conclusivo (31/12/2007)
23 Obiettivi del Piano regionale I.d. Attivare un sistema di sorveglianza Attivare un progetto di prevenzione relativo ad una delle fasce fragili (anziani) Favorire l utilizzo domestico di dispositivi di prevenzione a basso costo Promuovere l attività fisica negli anziani Favorire approcci integrati multidisciplinari Formare operatori sanitari e sociali
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