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3 Questo documento rappresenta, sul nostro territorio provinciale, lo scenario di riferimento contestuale delle principali problematiche di carattere sanitario e sociosanitario. Seguendo le linee guida di Regione Lombardia, il documento vuole illustrare le iniziative, le proposte ed i percorsi che la sanità pavese metterà in atto nel 2010 per i suoi cittadini con l azione di governance dell A.S.L. Pavia, Gennaio 2010 A.S.L. della Provincia di Pavia Il Direttore Generale dr.ssa Simona Mariani

4 INDICE PREMESSA pag. 1 QUADRO DI CONTESTO pag Indicatori epidemiologici pag Demografia pag Mortalità pag Mortalità generale pag Mortalità evitabile pag Prevalenza patologie da BDA pag Malattie infettive pag Incidentalità stradale pag Infortuni e malattie professionali pag Dati epidemiologici infortuni sul lavoro pag Dati epidemiologici malattie professionali pag Dipendenze pag Dati di rilievo settore veterinario pag Situazione economica e socio-culturale pag Attività economiche ed insediamenti produttivi pag Quadro generale insediamenti produttivi pag Comparto alimentare pag Comparto aziende suscettibili di incidente rilevante pag Agricoltura pag Stili ed abitudini di vita pag Adesione alle pratiche preventive screening e vaccinazioni pag Screening colon rettale pag Screening mammografico pag Screening citologico pag Tutela della salute e fattori di inquinamento ambientale pag Interventi per la prevenzione del rischio amianto pag Sorveglianza sulle aree industriali dismesse pag Prevenzione dell esposizione a radon indoor pag Controlli sulle acque di balneazione pag Prevenzione degli effetti sanitari legati all inquinamento da rumore pag Riassetto urbanistico pag Prevenzione degli effetti sanitari causati dall inquinamento atmosferico pag Indicatori di domanda sanitaria e socio-sanitaria pag Consumi sanitari pro-capite pag Domanda sanitaria di ricoveri ospedalieri pag Mobilità passiva ed attiva pag Domanda sanitaria di specialistica ambulatoriale pag Domanda sanitaria di farmaci pag Domanda di prestazioni psichiatriche pag Domanda socio-sanitaria pag Tempi di attesa pag Consumi per specifici PDT pag Indicatori di offerta sanitaria e socio-sanitaria pag Offerta ospedaliera pag. 100 I

5 4.2 Offerta specialistica pag Altra offerta sanitaria pag Offerta socio-sanitaria pag Analisi dei dati di contesto pag Analisi dei consumi per livello essenziale di assistenza pag Valutazione dello stato di salute della popolazione pag Obiettivi strategici pag Tabella di sintesi della programmazione strategica pag. 118 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA pag Promozione della salute e prevenzione 1 livello essenziale di assistenza pag AREA PREVENZIONE MEDICA pag Priorità individuate dai dati di contesto pag Priorità rilevate sulla base della graduazione del rischio delle strutture/attività economiche da sottoporre a vigilanza e controllo II pag Piano degli interventi di promozione della salute e di prevenzione medica pag Promozione dell attività fisica nelle persone anziane e nell età evolutiva pag Piano integrato per la prevenzione del soprappeso e dell obesità pag Prevenzione del tabagismo pag Progetto Promossi alla salute pag Prevenzione e sorveglianza malattie infettive pag Prevenzione patologie neoplastiche attraverso programmi di pag. 142 screening Gestione degli interventi di prevenzione interventi in ambito pag. 143 penitenziario Assistenza agli stranieri pag Prevenzione incidenti stradali pag Infortuni e malattie professionali pag Piano di attività di vigilanza e controllo pag AREA PREVENZIONE VETERINARIA pag Priorità individuate dai dati di contesto pag Graduazione delle strutture/attività economiche da sottoporre a vigilanza e pag. 153 controllo Piano degli interventi di prevenzione veterinaria pag Modalità e strumenti integrati di valutazione e monitoraggio degli interventi dell area della prevenzione medica e veterinaria pag Assistenza sanitaria cure primarie 2 livello essenziale di assistenza pag Interventi nell ambito delle cure primarie e progetti in collaborazione con MMG e pag. 190 PLS Promozione dello sviluppo dell assistenza primaria pag Progetti per l attuazione dei PDTA e la presa in carico del paziente cronico pag Facilitazione dell accesso del cittadino al sistema delle cure primarie pag Ulteriori progetti di integrazione tra medicina generale e specialistica pag Governo dell assistenza protesica maggiore e minore pag Progetti in attuazione del Piano oncologico pag Area sociosanitaria pag Priorità individuate sulla base dei dati di contesto pag Programmazione socio-sanitaria pag. 215

6 Attività consultoriali rivolte alle donne, alle famiglie, alle coppie pag Attività rivolte ai soggetti in stato di fragilità e disabilità pag Assistenza domiciliare pag Attività riconoscimento invalidità civile pag Attività rivolte a soggetti con dipendenza pag Attività di informazione ai cittadini sulle unità di offerta pag Attività di vigilanza e controllo della rete di offerta socio-sanitaria e sociale pag Attività in collaborazione con Comuni e Terzo Settore pag Progettualità in area socio-sanitaria pag Assistenza ospedaliera 3 livello essenziale di assistenza pag Negoziazione pag Interventi volti a migliorare appropriatezza e qualità delle prestazioni pag Tempi di attesa pag Autorizzazione ed accreditamento delle strutture sanitarie pag Governo dell assistenza farmaceutica pag. 257 RISORSE AZIENDALI pag Risorse economiche pag Funzioni degli acquisti pag Risorse umane pag. 269 PRINCIPALI STRUMENTI DELLA QUALITA pag Sistema Etico Aziendale pag Risk Management pag Joint Commission pag Certificazione ISO pag Carta Regionale dei Servizi Sistema Informativo Socio Sanitario (CRS-SISS) pag Comunicazione Istituzionale pag. 288 III

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8 PREMESSA Anche per l'anno 2010 l'asl, in funzione del proprio ruolo di tutela della salute dei cittadini e di consolidamento del governo dei servizi sanitari e socio sanitari attraverso la programmazione integrata nell ambito territoriale di riferimento, ha elaborato il documento di "Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio-sanitari". I contenuti del documento sono rispondenti ai contenuti della Delibera regionale n. VIII/10804 del "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sanitario regionale per l'esercizio 2010" che delinea le Regole di Sistema per l anno in corso. Il documento rappresenta lo strumento per la programmazione aziendale sanitaria e socio sanitaria, riconoscendo la centralità degli assistiti, rilevandone i bisogni e, attraverso il monitoraggio delle attività, verificandone il loro soddisfacimento. L'obiettivo primario è quello di ottenere risultati di salute, perseguendo l'efficienza e l'appropriatezza, e di garantire l equilibrio economico del sistema sanitario e socio-sanitario provinciale. Il ruolo di regia dell' ASL non può prescindere dal coinvolgimento di tutti i soggetti "portatori di interesse" e dalla valorizzazione delle loro proposte, in una logica di confronto, di alleanze e di corresponsabilità con gli attori del sistema provinciale. Si è pertanto ripetuto il percorso consolidato di comunicazione e di confronto, fin dalla fase iniziale di stesura del documento. Gli interlocutori esterni saranno coinvolti anche nelle fasi di monitoraggio delle azioni previste, a supporto del ruolo di governo del sistema socio sanitario provinciale. La prima parte del Documento è dedicata al Quadro di Contesto, con un significativo approfondimento dei suoi contenuti. Sono presenti indicatori epidemiologici tra cui la demografia, la mortalità, generale ed evitabile, l incidentalità stradale, gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, le dipendenze e dati di rilievo nel settore veterinario. E poi presa in considerazione la situazione economica e socio culturale con specifiche parti dedicate alle attività economiche, agli stili ed abitudini di vita, all adesione alle pratiche preventive di screening ed alle vaccinazione, alla tutela della salute in riferimento ai fattori di inquinamento ambientale, ed al riassetto urbanistico. In capitoli specifici sono approfonditi gli indicatori di domanda sanitaria e di offerta sanitaria e socio-sanitaria. Dall analisi di contesto sono state tratte le valutazioni sui bisogni del territorio. In capitolo dedicato è stata effettuata una valutazione dello stato di salute della popolazione con individuazione dei più significativi elementi di riferimento, sono stati, quindi, declinati gli obiettivi strategici aziendali focalizzando l attenzione su target specifici di popolazione. Gli obiettivi strategici sono dettagliati in tabelle di sintesi che per target di riferimento (popolazione generale, anziani, pazienti affetti da patologie cronico-degenerative, tra cui quella cardiocerebrovascolare, soggetti fragili, lavoratori, soggetti a rischio per patologie infettive e per patologie neoplastiche, donne famiglie e minori, stranieri, soggetti affetti da dipendenza, pazienti 1

9 psichiatrici, pazienti in assistenza ospedaliera ed ambulatoriale) sintetizzano gli interventi da attuarsi nel corso del 2010 da parte delle articolazioni aziendali in modo integrato e sinergico, superando logiche di servizio e dipartimento Il riferimento agli obiettivi strategici individuati è comunque riportato anche nella programmazione di dettaglio contenuta nella parte centrale del documento declinata sotto la Voce PROGRAMMAZIONE ATTIVITA, nella quale, per macro aree/livelli di assistenza sono riportati i risultati raggiunti e gli sviluppi previsti per il Un ampia parte del documento è dedicata alla promozione della salute e prevenzione. In essa sono dettagliate le progettualità e gli interventi, con la finalità di offrire un quadro complessivo ed integrato delle iniziative in atto in materia di prevenzione. La programmazione socio sanitaria, sempre nella logica dell integrazione degli interventi, è presente in più parti del documento. Per agevolare la lettura da parte degli interlocutori istituzionali è comunque sintetizzata nel 2 capitolo della PROGRAMMAZIONE ATTIVITA ed è sviluppata in stretta correlazione con il contesto territoriale. Nel documento è pure presente una parte riferita alle progettualità 2010 in campo oncologico Si tratta di progetti già in atto che hanno lo scopo di fornire un ulteriore supporto alla cura del malato oncologico. L obiettivo strategico di riferimento è rappresentato dalla ricerca di una sempre maggiore omogeneità di trattamento in ambito provinciale, con orientamento verso Percorsi Diagnostico Terapeutici di qualità che riducano i tempi di attesa e la migrazione sanitaria extraprovinciale, ed è volto a garantire la continuità delle cure in tutte le fasi della malattia. Il 3 capitolo sempre della PROGRAMMAZIONE ATTIVITA contiene, tra l altro, il riferimento alla programmazione sui tempi di attesa, parte ampiamente trattata con riferimento alle criticità del territorio anche nel QUADRO DI CONTESTO. Un ultima sezione del documento, come per il 2009, è dedicata alle risorse ed agli strumenti di qualità, tra cui spicca il CRS-SISS che nel 2010 focalizzerà gli step progettuali nell ottica di un ulteriore integrazione tra tutti gli attori del sistema. Ogni capitolo è corredato da tabelle di sintesi della programmazione 2010 con il riferimento all obiettivo strategico e trasversale di riferimento, desunto dall analisi di contesto, e con il dettaglio di obiettivi specifici, azioni ed indicatori. 2

10 QUADRO DI CONTESTO 1. Indicatori epidemiologici 1.1 Demografia Il territorio provinciale è articolato in tre aree geografiche ben distinte tra loro: Lomellina, Oltrepo e Pavese. Previsione residenti totali al = Distretto Lomellina Residenti = 33,5% Sup Kmq 173,0 Ab/Kmq Distretto Pavese Residenti = 40,2% Sup. 800 Kmq 274,9 Ab/Kmq VIGEVANO PAVIA VOGHERA Distretto Oltrepò Residenti = 26,2% Sup Kmq 130,4 Ab/Kmq La Lomellina, completamente pianeggiante, è costituita da 51 comuni per una estensione territoriale di circa Kmq; l Oltrepo racchiude la parte collinare e montuosa della provincia, comprende 78 comuni e si estende per Kmq; il Pavese ha una estensione di 800 kmq, è completamente pianeggiante e comprende 61 Comuni. Le caratteristiche più importanti della provincia di Pavia possono essere così schematizzate: E la Provincia più a Sud della Lombardia E la terza Provincia per estensione (2.965 Kmq) = 12% del territorio regionale e per numero Comuni (190) Il territorio è pianeggiante per il 74%; montuoso / collinare per il restante 26% 3

11 L Oltrepo ha la Comunità Montana con il più alto numero di Comuni della Lombardia (44) La popolazione residente o domiciliata è circa 1/20 della popolazione lombarda. Nelle pagine seguenti si riporta l elenco dei comuni suddivisi per area distrettuale con la popolazione residente al 31/12/2008. Distretto Lomellina Alagna 910 Mortara Albonese 582 Nicorvo 364 Borgo San Siro Olevano di Lomellina 819 Breme 878 Ottobiano Candia Lomellina Palestro Cassolnovo Parona Castello D Agogna Pieve Albignola 938 Castelnovetto 649 Pieve del Cairo Ceretto Lomellina 217 Robbio Cergnago 766 Rosasco 679 Cilavegna San Giorgio di Lomellina Confienza Sannazzaro de Burgondi Cozzo 388 Sant Angelo Lomellina 879 Dorno Sartirana Lomellina Ferrera Erbognone Scaldasole Frascarolo Semiana 249 Galliavola 222 Suardi 698 Gambarana 256 Torre Beretti e Castellaro 608 Gambolò Tromello Garlasco Valeggio 223 Gravellona Lomellina Valle Lomellina Gropello Cairoli Velezzo Lomellina 101 Langosco 442 Vigevano Lomello Villa Biscossi 75 Mede Zeme Mezzana Bigli

12 Distretto Oltrepo Albaredo Arnaboldi 204 Montescano 398 Arena Po Montesegale 326 Bagnaria 673 Montù Beccaria Barbianello 840 Mornico Losanna 735 Bastida de Dossi 187 Oliva Gessi 184 Bastida Pancarana Pancarana 317 Borgo Priolo Pietra de Giorgi 933 Borgoratto Mormorolo 437 Pinarolo Po Bosnasco 638 Pizzale 710 Brallo di Pregola 775 Ponte Nizza 863 Bressana Bottarone Portalbera Broni Rea 449 Calvignano 131 Redavalle Campospinoso 896 Retorbido Canevino 121 Rivanazzano Canneto Pavese Robecco Pavese 569 Casanova Lonati 492 Rocca de Giorgi 80 Casatisma 863 Rocca Susella 231 Casei Gerola Romagnese 768 Castana 751 Rovescala 951 Casteggio Ruino 769 Castelletto di Branduzzo San Cipriano Po 492 Cecima 233 San Damiano al Colle 732 Cervesina Santa Giuletta Cigognola Santa Margherita di Staffora 565 Codevilla 982 Santa Maria della Versa Corana 777 Silvano Pietra 694 Cornale 755 Stradella Corvino San Quirico Torrazza Coste Fortunago 402 Torricella Verzate 842 Godiasco Val di Nizza 694 Golferenzo 216 Valverde 316 Lirio 147 Varzi Lungavilla Verretto 375 Menconico 416 Verrua Po Mezzanino Voghera Montalto Pavese 943 Volpara 128 Montebello della Battaglia Zavattarello Montecalvo Versiggia 577 Zenevredo 472 5

13 Distretto Pavese Albuzzano Monticelli Pavese 741 Badia Pavese 435 Pavia Bascapè Pieve Porto Morone Battuda 527 Rognano 562 Belgioioso Roncaro Bereguardo San Genesio ed Uniti Borgarello San Martino Siccomario Bornasco Santa Cristina e Bissone Carbonara al Ticino Sant Alessio con Vialone 669 Casorate Primo San Zenone al Po 603 Cava Manara Siziano Ceranova Sommo Certosa di Pavia Spessa 578 Chignolo Po Torre d Arese 952 Copiano Torre de Negri 351 Corteolona Torre d Isola Costa de Nobili 364 Torrevecchia Pia Cura Carpignano Travacò Siccomario Filighera 868 Trivolzio Genzone 373 Trovo 986 Gerenzago Valle Salimbene Giussago Vellezzo Bellini Inverno e Monteleone Vidigulfo Landriano Villanova D Ardenghi 781 Lardirago Villanterio Linarolo Vistarino Magherno Zeccone Marcignago Zerbo 461 Marzano Zerbolò Mezzana Rabattone 506 Zinasco Miradolo Terme

14 La Tabella 1.1 rappresenta la popolazione assistita in provincia di Pavia a ottobre 2009, suddivisa per sesso e distretto di residenza (al netto dei domiciliati e di coloro che non hanno in anagrafica il codice del comune di residenza o il codice fiscale). L ultima riga mostra l età media, che è molto alta nell Oltrepo, ma anche in Lomellina e nel Pavese supera l età media regionale che si attesta (al ) a 42,8 anni. Tabella 1.1 Popolazione assistita in provincia di Pavia a ottobre 2009 Lomellina Oltrepo Pavese Totale Maschi Femmine Totale Età media 45,2 47,6 43,7 45,2 La Tabella 1.2 evidenzia le differenze distrettuali nella distribuzione per fascia di età, in termini percentuali. Da sottolineare che in Oltrepo i bambini/ragazzi al di sotto dei 15 anni sono numericamente molto inferiori alle persone di età superiore a 74 anni. Complessivamente quasi un cittadino su quattro della provincia ha più di 65 anni (in Oltrepo addirittura il 27,3%). Il confronto con la Regione Lombardia evidenzia le caratteristiche della popolazione provinciale, ovvero anzianità e scarsa fecondità, che sono destinate ad accentuarsi nel tempo. Tabella 1.2 Distribuzione percentuale della popolazione residente per fascia di età. Suddivisione distrettuale e confronto con la Regione Lombardia Classe di età Lomellina Oltrepo Pavese Totale Regione ,5% 10,7% 13,3% 12,4% 14,0% ,8% 62,0% 65,9% 64,2% 66,0% ,8% 12,8% 10,4% 11,5% 10,7% oltre 74 11,9% 14,5% 10,4% 12,0% 9,3% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 7

15 Tabella 1.3 Andamento pluriennale della popolazione residente (fonte anagrafi comunali) classe classe classe Diff % Diff % Diff % Popolazione Anno 0-14 anni anni 65+ anni totale Diff % ,73% ,74% ,78% ,21% ,49% ,82% ,42% ,15% ,17% ,71% ,55% ,62% ,83% ,43% ,58% ,41% Prev ,47% ,89% ,42% ,21% La Tabella 1.3 evidenzia lo scostamento percentuale di ogni classe d'età sull'anno precedente in base ai dati rilevati attraverso le Anagrafi comunali. Nella tabella è rappresentata anche la previsione per l anno La crescita della popolazione provinciale negli ultimi anni si attesta attorno ad 1,5 punti percentuali all anno. La classe di età che cresce percentualmente di più, grazie alle immigrazioni, è quella dei giovanissimi, tra 0 e 14 anni Si sottolinea che il dato anagrafico comunale, a differenza di quanto riportato nella tabella 1, tiene conto anche dei domiciliati, dei temporaneamente presenti ecc. La Tabella 1.4 riporta alcuni dei principali indicatori demografici (al 01 gennaio 2009), confrontati tra i Distretti e con i valori della regione Lombardia Tabella 1.4 Indicatori demografici - Confronto tra Distretti, provincia di Pavia e Lombardia Indicatori demografici e di saldo naturale Lomellina Oltrepo Pavese Provincia di Pavia Lombardia Tasso di Natalità 7,2 6,1 8,1 7,2 10,0 Indice di fecondità 33,8 30,1 35,3 33,5 44,4 Indice di Vecchiaia 188,5 255,4 156,4 189,9 142,4 Indice di Invecchiamento 23,6 27,3 20,8 23,5 19,9 Il tasso di natalità rappresenta il rapporto tra nati vivi e popolazione totale (x 1000). L indice di fecondità è il rapporto tra nati vivi e donne in età feconda di età compresa tra 15 e 49 anni (x 1000). 8

16 Entrambi questi indicatori, relativi alla propensione di fare figli, sono in provincia e nei distretti decisamente inferiori alla media regionale, specialmente in Oltrepo. L indice di vecchiaia è il rapporto tra le persone che hanno 65 anni e più rispetto ai bambini tra 0 e 14 anni (x 100). L indice di invecchiamento invece è la percentuale di ultrasessantaquattrenni, calcolato con il rapporto tra le persone che hanno 65 anni e più rispetto all intera popolazione (x 100). Questi ultimi due indicatori quindi misurano la popolazione in termini di vecchiaia e di rapporto con la popolazione più giovane (in provincia di Pavia per ogni bambino ci sono quasi due anziani, in Oltrepo per ogni bambino circa 2,5 anziani; rispetto alla popolazione generale è anziana quasi una persona su quattro). In Regione Lombardia i due indici sono più bassi (per ogni bambino ci sono 1,4 anziani e la percentuale degli ultrasessantaquattrenni non arriva al 20%). Il Distretto Pavese è quello che più si avvicina alla media regionale, l Oltrepo quello che si allontana di più e la Lomellina è in una posizione intermedia. In conclusione gli indicatori demografici confermano le caratteristiche di anzianità e scarsa fecondità della popolazione della provincia di Pavia, già rilevate negli anni precedenti. La Tabella 1.5 riporta due indicatori esemplificativi della situazione sociale locale: l indice di carico sociale e quello di ricambio. Entrambi gli indici sono confrontati sia a livello distrettuale che rispetto alla Regione. Tabella 1.5 Indicatori sociali Confronto tra Distretti, provincia di Pavia e Lombardia Indicatori demografici e di saldo naturale Lomellina Oltrepo Pavese Provincia di Pavia Lombardia Indice di carico sociale 56,7 61,4 51,6 55,8 51,4 Indice di ricambio 159,4 182,3 154,1 164,5 137,6 L indice di carico sociale rappresenta il rapporto tra la somma della popolazione tra 0 e 14 anni (i bambini) più la popolazione con 65 anni e più (gli anziani) rispetto alla popolazione tra 15 e 64 anni (x 100). Il valore del rapporto indica la consistenza del carico sociale degli anziani e dei bambini rispetto alla teorica popolazione in età lavorativa. Valori più alti quindi indicano un maggior carico sociale. I dati provinciali medio e dei distretti Lomellina e, soprattutto, Oltrepo sono superiori alla media regionale, mentre il Pavese è allineato all indicatore lombardo. L indice di ricambio è il rapporto tra la popolazione tra 60 e 64 anni (teoricamente prossima all uscita dal mondo produttivo) e la popolazione tra 15 e 19 anni (teoricamente deputata a 9

17 sostituire la fascia precedente). Anche in questo caso più alto è il valore, più difficile risulta il ricambio. In provincia di Pavia si riscontra un dato superiore alla media lombarda in tutti e tre i Distretti, soprattutto in Oltrepo. Questi due ulteriori indicatori evidenziano una situazione di disagio sociale più evidente in alcune zone della provincia, in particolare nell Oltrepo, mentre il Pavese, che ha la popolazione più giovane, soprattutto nella zona a nord al confine con la provincia di Milano, gode di una situazione paragonabile alle medie regionali. Immigrazione straniera in provincia di Pavia Dai dati pubblicati dall Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità nell ottobre 2009 (vedi Tabella 1.6) si evince che dal gennaio 2001 al luglio 2008 il numero degli stranieri regolarmente iscritti alle anagrafi dei Comuni della provincia di Pavia si è quintuplicato passando da circa residenti stranieri nel 2001 a circa nel luglio Alla popolazione straniera residente vanno aggiunte le collettività in condizioni giuridiche di regolari non residenti e gli irregolari che si stima ammontino a circa unità. In totale si stima che la presenza degli immigrati in provincia di Pavia si aggiri complessivamente intorno a unità. Tabella Stima degli stranieri presenti in provincia di Pavia. Anni , valori in migliaia di unità Stato Giuridico Gen 2001 Gen 2002 Lug 2003 Lug 2004 Lug 2005 Lug 2006 Lug 2007 Lug 2008 Residenti Regolari non residenti Irregolari Totale Fonte: n./elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità Tra le provincie lombarde, la provincia di Pavia si colloca al 5 posto per numero di immigrati regolari e al 4 posto per gli immigrati irregolari. Le aree ed i Paesi di provenienza maggiormente rappresentati in provincia di Pavia sono, per tutti gli stranieri regolari e non, in ordine decrescente, l Est Europeo con il 56% di presenze, seguito dal Nord Africa (20%), dall America Latina ( 6% ), l Asia ( 8% ) e gli altri Paesi Africani ( 6% ). I distretti Pavese e Lomellina sono quelli che registrano una maggior presenza di stranieri, 36% e 36.3% rispettivamente contro il dato del distretto Oltrepo che registra la presenza del 27.7% del totale degli stranieri presenti in provincia. La maggior presenza di irregolari si registra nel distretto Lomellina con il 28.1% rispetto al 21.8 nel distretto Pavese e del 14.1% nel distretto Oltrepo. 10

18 Non si registra una sostanziale differenza per sesso pur registrando una leggera prevalenza del sesso maschile con il 51.3% degli immigrati. Per quanto riguarda l istruzione, il 77.2% degli immigrati ha frequentato la scuola dell obbligo (44.1%) o possiede un diploma di scuola superiore (33.1%), l 11.9% non ha scolarità e il 10.8% possiede una laurea. Nella Tabella n. 1.7 viene rappresentata l età mediana degli immigrati stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Pavia per genere dal 2001 al 2008 Tabella n Età mediana degli immigrati stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Pavia per genere. Anni 2001_2008 Genere Uomini Donne Fonte: n./elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità 1.2 Mortalità Mortalità generale L analisi dei dati desunti dal Registro Nominativo delle Cause di Morte della popolazione residente in provincia di Pavia, evidenzia quanto segue: - Nel periodo compreso tra il 1991 ed il 2008, pur mantenendosi su livelli superiori alla media regionale di circa il 10% in entrambi i sessi, la mortalità è in costante diminuzione; infatti, tra il 1991 ed il 2008 i decessi diminuiscono del 32% nei maschi e del 29% nelle femmine; - Nell ultimo triennio : - I tumori sono la prima causa di morte nei maschi, rappresentando il 39% dei decessi maschili e la seconda nelle femmine, costituendo il 27% dei decessi femminili; - Le malattie del sistema circolatorio sono la seconda causa di morte nei maschi, 33% e la prima nelle femmine, 42%; - Le malattie dell apparato respiratorio sono la terza causa di morte in entrambi i sessi, 7% nei maschi e 6% nelle femmine; - L incidenza delle morti per tumore è di 44 maschi e 32 femmine, rispettivamente per residenti di cui: - 13 maschi e 3,5 femmine per tumore del polmone; - 5 femmine per tumore della mammella e 1,3 per tumore dell utero; - 3 maschi per tumore della prostata; - 4,6 maschi e 4 femmine per tumore del colon-retto. - L incidenza delle morti per malattie del sistema circolatorio è di 37 maschi e di 51 femmine, rispettivamente ogni residenti, di cui: - 13 maschi e 12 femmine per cardiopatie ischemiche; 11

19 - 10 maschi e 17 femmine per ischemie cerebrali; - l incidenza delle morti per patologie dell apparato respiratorio è di 8 maschi e di 7,4 femmine, rispettivamente ogni residenti, di cui: - 3 maschi e 2 femmine per malattie respiratorie croniche; - l incidenza delle morti per malattie dell apparato digerente è di 5 maschi e 6 femmine, rispettivamente ogni residenti; - l incidenza delle morti per traumatismi è di 5 maschi e di 3 femmine, rispettivamente ogni residenti. Di seguito, vengono rappresentati: - in Grafico 1.1, i trend pluriennali dei Tassi di Mortalità (x residenti) Standardizzati per età e sesso della Provincia di Pavia e della Regione Lombardia; - in Grafico 1.2, la Mortalità Proporzionale media annua ; - in Grafico 1.3, i Tassi di Mortalità (x residenti) medi annui , specifici per sesso e causa. Grafico 1.1 Mortalità per tutte le cause e per sesso Confronto con la Regione MORTALITA' PER TUTTE LE CAUSE Tassi (x res.) standardizzati per età e sesso della Provincia di Pavia e della Regione Lombardia MASCHI Provincia di Pavia FEMMINE Provincia di Pavia MASCHI Regione Lombardia FEMMINE Regione Lombardia 12

20 Grafico Mortalità Proporzionale Media Annua MASCHI 3% 6,5% 2% 5% 4% 7% 39,5 % TUMORI MAL. SIST. CIRCOLATORIO MAL. APP. RESPIRATORIO MAL. APP. DIGERENTE TRAUMATISMI MAL. ENDOCRINE MAL. SIST. NERVOSO ALTRE 33% FEMMINE 10,5% 3% 2,5% 5% 4% 27% TUMORI MAL. SIST. CIRCOLATORIO MAL. APP. RESPIRATORIO MAL. APP. DIGERENTE 6% TRAUMATISMI MAL. ENDOCRINE MAL. SIST. NERVOSO ALTRE 42% 13

21 Grafico Tassi di mortalità medi annui del quinquennio per gruppi di cause, per specifico tumore e per sesso MASCHI FEMMINE MAL. SIST. CIRCOLATORIO 45 TUMORI MAL. SIST. CIRCOLATORIO TUMORI Ischemie cerebrali Tumore del polmone Cardiopatie ischemiche Ischemie cerebrali MAL. APP. RESPIRATORIO TRAUMATISMI MAL. APP. DIGERENTE Tumore del colon-retto Mal. Respiratorie croniche Tumore della prostata Cardiopatie ischemiche MAL. APP. RESPIRATORIO MAL. APP. DIGERENTE Tumore della mammella Tumore del colon-retto Tumore del polmone TRAUMATISMI Mal. Respiratorie croniche Tumore dell'utero

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