Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani

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1 Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo

2 Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ha ridefinito il profilo delle politiche sociali apportando tutta una serie di elementi di novità. Questa legge si colloca in un vuoto legislativo di oltre 110 anni in cui è mancata una regolamentazione organica dei servizi socio-assistenziali.

3 Cambiamenti apportati ha innanzitutto segnato il passaggio dalla concezione di utente quale portatore di un bisogno specialistico a quella di persona nella sua totalità costituita anche dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale; passaggio da una accezione tradizionale di assistenza, come luogo di realizzazione di interventi meramente riparativi del disagio, ad una di protezione sociale attiva, luogo di rimozione delle cause di disagio ma soprattutto luogo di prevenzione e promozione dell inserimento della persona nella società attraverso la valorizzazione delle sue capacità.

4 Legge regionale n.2/2003 Nasce dopo un biennio di sperimentazione dei Piani di Zona 2002/2003; LR n. 2 denominata Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali,

5 Integrazione socio-sanitaria -finalizzata ad organizzare risposte ed interventi fondati sul riconoscimento delle persone nella loro globalità ed in rapporto ai loro contesti di vita. - ricerca di un sistema di offerta caratterizzato dall accompagnamento e la presa in cura in continuità della persona a superamento del modello di singole prestazioni sociali e sanitarie;

6 Welfare il concetto della salute viene allargato anche a considerare e valorizzare aspetti di benessere legati alle condizioni economiche dei cittadini, alle relazioni, al grado di coesione sociale, alle azioni di contrasto delle disuguaglianze

7 Soggetti e strumenti della Programmazione Regione : Piano Sociale e Sanitario Regionale Conferenza Territoriale sociale e sanitaria: Atto di indirizzo e coordinamento triennale Comitato di Distretto: Piano di Zona Distrettuale per la salute e il Benessere sociale

8 Partecipazione e coinvolgimento del terzo settore Viene riconosciuto il ruolo e la rilevanza delle espressioni di autoorganizzazione della società civile in ambito sociale con particolare riferimento: organizzazione di volontariato, Cooperative sociali Associazioni di promozione sociale

9 PdZ Distretto Nord hanno partecipato ai tavoli: associazioni; cooperative sociali; rappresentanti dell Ausl; scuole; rappresentanti degli enti locali; organizzazioni sindacali;

10 Piano di Zona 2005/2007 e 2008 Programmazione per aree tematiche definite dai Programmi Finalizzati Regionali: - area infanzia e adolescenza, - integrazione cittadini stranieri immigrati, - interventi a favore di vittime per la tratta, - contrasto alla povertà e carcere, - promozione del benessere dei giovani e prevenzione del consumo abuso di sostanze, -Assegni di cura anziani e disabili, - Centri per l adattamento dell ambiente domestico per anziani e disabili

11 Assegno di cura Sostegno economico a favore delle famiglie che assistono in casa propria un anziano non autosufficiente; Non è un intervento a domanda ma un opportunità della rete dei servizi (centro diurno, assistenza domiciliare..) L importo dell assegno è in relazione alla gravità della condizione di non autosufficienza;

12 C.A.A.D. gestito dal Comune di Rimini sede c/o Ausl di Rimini via Coriano, 38 è finalizzato alla promozione e al sostegno dell autonomia e della vita indipendente per favorire la permanenza della persona anziana e/o disabile nella propria abitazione. Fornisce un servizio di informazione e consulenza finalizzata a conoscere quali soluzioni tecnico ambientali possono effettivamente potenziare l autonomia abitativa, con l istituzione di una equipe multidisciplinare.

13 Fondo regionale per la non autosufficienza Riferimenti normativi L.R. n. 509 e n del 2007; Assicurato anche da un maggiore prelievo fiscale regionale; Valorizzazione del sostegno a domicilio Linee guida per programmi di sostegno delle reti sociali e prevenzione dei soggetti fragili

14 Concetti chiave Integrazione socio sanitaria Programmazione integrata di zona Progetti individualizzati di vita e di cura Coinvolgimento del Terzo Settore

15 Piano di Zona Distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009/2011 e 2012 area responsablità familiari area infanzia e adolescenza Area giovani Area dipendenze area salute mentale Area povertà ed esclusone sociale Area immigrati stranieri Area anziani - FRNA Area disabili - FRNA

16 Il percorso di partecipazione linee guida rassegnate ai tavoli Sviluppare un modello di welfare che promuove l assunzione di responsabilità da parte dei cittadini; Favorire lo sviluppo di sistemi di relazioni ricchi e significativi ed una organizzazione dei contesti urbani; Privilegiare i progetti di sostegno alle reti sociali; Privilegiare gli interventi sui determinanti della salute; Privilegiare progetti che prevedano evolute strategie di captazione dell utenza;

17 ANZIANI Obiettivi strategici triennali Fragilità: sviluppare progetti di sostegno agli anziani fragili e in condizione di solitudine anche con il coinvogimento delle realtà associative del territorio; Domiciliarità: innovare e qualificare i servizi di assistenza domiciliare. Consolidare gli assegni di cura. Sperimentare alloggi con servizi. Qualificare il lavoro di cura delle assistenti familiari. Servizi di supporto alla famiglia e al cargiver. Strutture: raggiungimento degli standart regionali,

18 Ulteriori indicazioni al tavolo fragilità Utenza di riferimento over 75 con valutazione di variabili sociali, variabili sanitarie variabili economiche

19 Ulteriori indicazioni al tavolo fragilità Intercettare gli anziani che vivono l isolamento e migliorare l accoglienza con attività mirate; Mettere in rete gli interventi con gli altri attori che partecipano al piano; Collegamento con i servizi socio sanitari; Apporto di volontariato e risorse proprie al progetto.

20 Le attività dei progetti finanziati Visite a domicilio, accompagnamento piccole commissioni, compagnia; Attività laboratoriali presso i centri sociali (coro, attività manuali, laboratori con la partecipazione di psicologi); Creazione di reti di buon vicinato, azioni di sensibilizzazione; Attività motorie (danza, yoga..); Incentivi economici legati a sostenere i soggiorni termali organizzati dai centri sociali;

21 Attività dei progetti finanziati Attività teatrali Trasporto sociale rivolto anche ad aumentare la socialità dell anziano; Sostegno psicologico a familiari dei malati di Alzheimer; Attività con animali per stimolare il movimento e la relazione; Stimolazione cognitiva ai malati di Alzheimer Conferenze e seminari di diffusione e sensibilizzione;

22 Progettazione triennale 2009/2011 Area Fragilità 2009 importo destinatari Anziani 280 mila di cui 250 Disabili 270 mila di cui 400 Enti locali 280 mila Totale 830 mila 4.500

23 seconda e terza annualità 2010 finanziamento area Anziani -53% pari a ,00 euro: 2011 finanziamento area Anziani -35% pari a ,00 euro

24 Futuro dal mandato del Sindaco: è necessario il passaggio dal Welfare comunale al Welfare di comunità Continuare a lavorare investendo sulla capacità di responsabilizzare la cittadinanza e i soggetti del terzo settore a divenire parti attive della soluzione.

25 documentazione mazione/piani_di_zona/pianozona09-11

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