MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO

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1 MONITORAGGI NELLO SHOCK EMORRAGICO

2 SHOCK EMORRAGICO IN CORSO! Preparazione della sala operatoria e predisposizione di tutto il materiale occorrente prima dell arrivo del paziente: - Controllo dispositivi di anestesia - Controllo dispositivi di sala -Controllo strumentario e predisposizione dei carrelli chirurgici

3 MONITORAGGIO EMODINAMICO Scopo:rilevare, valutare ed elaborare dati relativi ai parametri della funzione cardiocircolatoria, unitamente all utilizzo di altre metodiche diagnostiche. È utile per ottenere informazioni sulla funzionalità cardiovascolare del paziente. Indicazioni: - Sorveglianza continua dei parametri emodinamici del paziente con funzionalità cardiocircolatoria critica - Verifica continua dell efficacia dei provvedimenti terapeutici in corso - Rilevazione tempestiva di fenomeni che indicano il deteriorarsi della funzione cardiocircolatoria - Controllo dell efficacia delle manovre rianimatorie - Diagnosi differenziale di patologie a carico dell apparato cardiovascolare

4 MONITORAGGIO BASE (PRE INDUZIONE) ECG Il monitoraggio elettrocardiografico consente di registrare l attività elettrica del cuore e rilevare la comparsa di aritmie, alterazioni della ripolarizzazione, di ischemia e alterazioni della conduzione. PULSOSSIMETRO Rileva la saturazione dell emoglobina nel sangue, ovvero la percentuale di emoglobinasaturadi ossigeno rispetto alla quantità totale di emoglobina nel sangue circolante.

5 MONITORAGGIO BASE (PRE INDUZIONE) PA (non cruenta) Esprime il volume ematico circolante, dipende dalle proprietà elastiche dei vasi, dal volume d eiezione e dalla gittata cardiaca. Il monitoraggio della PAM (pressione arteriosa media) ha lo scopo di valutare la perfusione d organo e il carico di lavoro cardiaco. DIURESI Il monitoraggio della diuresi avviene mediante la cateterizzazione vescicale. Il catetere collegato ad un sistema chiuso con urinometro consente di effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa oraria della diuresi.

6 INDUZIONE ANESTESIA GENERALE

7 MONITORAGGIO AVANZATO PA CRUENTA La pressione arteriosa sistemica è un parametro cardiovascolare fondamentale poiché rappresenta: - La forza con la quale sono perfusi i tessuti - In parte, il carico di lavoro al quale è sottoposto il cuore Avviene solo mediante incannulamento di un arteria, generalmente la radiale, con trasduzione del segnale pressorio in onda elettrica visualizzabile su monitor. (Utile sia per la rilevazione continua della pressione che per effettuare ripetuti controlli dell EGA)

8 PA CRUENTA VS PA INCRUENTA Nel monitoraggio del paziente critico trova rilevante importanza il monitoraggio cruento della pressione arteriosa, in quanto il monitoraggio incruento presenta forti limiti: - Non è affidabile in condizioni di flusso ridotto (ipotensione con PAS< 70 mmhg o ipotensione da vasospasmo) - Non fornisce indicazioni sui flussi (gittata cardiaca) e sulle interazioni cardiopolmonari - Non fornisce informazioni in continuo, non permette di cogliere modificazioni minime o brusche - Non distingue tra sezioni destre e sinistre del cuore, né la forma d onda delle pressioni - Non permette di valutare il rapporto disponibilità\consumo di O2

9 PA CRUENTA

10 MONITORAGGIO AVANZATO PVC Il rilevamento è consentito grazie all incannulamento di un vaso venoso centrale. È un indicatore del pre-carico dell atrio destro ed è utilizzata come indice dello stato volemico del paziente, ANCHE SE DA SOLA NON E INDICE DI RIEMPIMENTO AFFIDABILE! Come per la PA cruenta, il circuito si collega ad un trasduttore che rende visualizzabile su monitor valori numerici in continuo e la visione di un onda pressoria.

11 CAPNOMETRIA Un altro monitoraggio a cui è sottoposto il paziente vittima di shock emorragico, poiché intubato, è quello respiratorio. La capnometria rileva la CO2 nell aria espirata (EtCO2) in un soggetto in ventilazione artificiale. È un monitoraggio non specifico per i pazienti in shock emorragico, ma obbligatorio in pazienti sottoposti ad anestesia generale dal momento che è un sistema di controllo continuo e accurato della ventilazione e della corretta intubazione.

12 PiCCO Pulse- induced Contour Cardiac Output Sistema meno invasivo di monitoraggio continuo della gittata cardiaca: l analisi del contorno del polso. Il metodo PiCCO richiede l utilizzo di un CVC e di un catetere arterioso. Monitoraggio in continuo: pressione arteriosa frequenza cardiaca stroke volume gittata cardiaca stroke volume variation resistenze vascolari sistemiche

13 VIGILEO Dispositivo con sistema di monitoraggio emodinamico minimamente invasivo in grado di consentire il controllo e il trattamento ottimale di pazienti in condizioni critiche con l'ausilio di vari parametri di flusso. Si collega unicamente alla via arteriosa. Utile per capire, tramite Fluid Challenge, se il paziente ha un livello di riempimento adeguato.

14 Altri monitoraggi - CATETERE DI SWAN GANZ - TEMPERATURA CORPOREA con sonda esofagea o vescicale

15 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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