Settori di utilizzo. 3.3 Trasporti
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- Veronica Moroni
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1 3.3 Trasporti Analisi al Nel sono stati consumati 1.270,4 ktep nel settore dei trasporti, di cui circa il 97% riconducibili a prodotti petroliferi. Il 55,3% dei consumi complessivi è da attribuire al gasolio (703 ktep) e il 39,8% alla benzina; residuale è l importanza degli altri vettori, anche se proprio questi risultano essere quelli con la dinamica di crescita maggiore. Di rilievo è il dato sul gas naturale, che sta incominciando solo negli ultimissimi anni a far registrare consumi degni di nota (Fig. 3.18). Figura 3.18 Ripartizione percentuale dei vettori energetici nei trasporti Anno 43
2 Tabella 3.6 Bilancio dei consumi nel settore trasporti BILANCIO TRASPORTI TIPOLOGIA VETTORE energia elettrica 9,35 10,30 11,09 12,21 12,82 11,54 12,27 12,32 gas naturale 0,81 0,89 0,86 0,82 0,84 0,90 1,06 1,04 gas di petrolio liquefatto 10,98 7,73 9,36 10,75 13,04 14,70 15,94 15,11 gasolio 524,80 498,86 500,50 510,90 496,57 477,10 516,73 536,13 benzina 582,46 633,73 659,03 672,14 688,43 700,84 699,67 736,32 Totale consumi trasporti 1.128, , , , , , , ,92 TIPOLOGIA VETTORE energia elettrica 12,76 13,17 30,58 31,03 31,89 32,23 31,82 34,35 gas naturale 0,92 0,91 1,13 1,44 3,03 5,26 6,23 8,24 gas di petrolio liquefatto 27,39 30,27 29,39 29,07 25,11 20,78 20,07 19,19 gasolio 579,91 613,96 632,06 701,94 640,28 616,86 677,57 703,01 benzina 732,43 717,23 677,87 660,12 615,04 586,88 552,17 505,64 Totale consumi trasporti 1.353, , , , , , , , Dinamica temporale Nel periodo oggetto di analisi i consumi nei trasporti registrano un aumento del 12,5%. L'andamento si differenzia da quello nazionale, in quanto il settore presenta una dinamica di maggiore crescita. A partire dal 2001, il settore è infatti investito da un calo abbastanza rilevante: ben l 11% in meno. Non è semplice individuare le cause di questa dinamica, anche se è auspicabile che le politiche di trasporto pubblico e di mobilità sostenibile abbiano avuto un peso in tal senso. A partire dalla fine degli anni 90 si assiste ad un inversione di tendenza tra i due vettori predominanti (benzina/gasolio). La benzina passa in meno di 10 anni da valori superiori al 55% rispetto al totale consumato a valori inferiori al 40% con una conseguente crescita assoluta e relativa del gasolio. Lo shift di carburante è molto probabilmente indotto da fattori economici, i quali, in una situazione di prezzi crescenti dei prodotti petroliferi, hanno indotto i consumatori a rivolgersi a quello con prezzo di mercato più basso, cioè il gasolio (Figure 3.19 e 3.21). A partire dal 2001 si registra la nascita di un mercato molto dinamico per il metano destinato ad autotrazione con tassi di crescita annui variabili tra il 200% e il 300%. In questo modo il gas naturale è aumentato di ben 8 volte in soli 4 anni (Fig. 3.20). Il GPL presenta valori stazionari nelle ultime rilevazioni annuali, dopo anni di crescita consistente. 44
3 Figura 3.19 Andamento dei consumi energetici nei trasporti Figura 3.20 Andamento dei consumi energetici nei trasporti rispetto al
4 Figura 3.21 Andamento dei consumi energetici nei trasporti 3.4 Attività produttive Analisi al Nel settore delle attività produttive sono considerati i consumi energetici ricondotti all industria e all agricoltura. Complessivamente il settore registra nel 1.348,6 ktep, di cui meno del 4% riconducibili agli usi agricoli, che ammontano a 51,2 ktep. Di questi ultimi l 86,9% si riferisce al gasolio, mentre solo il 10,9% e il 2,3% rispettivamente all energia elettrica e al gas naturale (Fig. 3.22). Negli usi industriali è invece il gas naturale a rappresentare la maggior parte dei consumi (il 67,4% del totale), seguito dall energia elettrica al 28,2%, dall olio combustibile al 3,0% e dal calore da cogenerazione industriale all 1,5% (Fig. 3.23). È bene ricordare che nel gas naturale viene conteggiato l uso di tale combustibile per la produzione di energia elettrica da autoproduzione industriale; al dato di energia elettrica viene pertanto sottratto quanto prodotto da questi impianti. 46
5 Figura 3.22 Ripartizione dei consumi di energia nell'agricoltura Anno Figura 3.23 Ripartizione dei consumi di energia nell'industria Anno Tabella 3.7 Bilancio dei consumi in agricoltura BILANCIO AGRICOLTURA TIPOLOGIA VETTORE energia elettrica gas naturale olio combustibile gas di petrolio liquefatto gasolio Totale consumi agricoltura 4,4 1,0 46,4 51,9 4,8 1,1 34,7 40,6 4,1 1,1 40,8 46,1 4,8 1,2 39,4 45,3 5,4 1,2 38,6 45,1 5,6 1,2 44,5 51,2 Tabella 3.8 Bilancio dei consumi nell industria BILANCIO INDUSTRIA TIPOLOGIA VETTORE energia elettrica gas naturale olio combustibile gas di petrolio liquefatto gasolio acquisto di calore totale consumi industria 449,2 938,6 13,0 17, ,4 468,7 927,9 40,0 17, ,9 410,2 930,0 47,0 18, ,1 406,0 930,1 39,1 19, ,4 382,9 872,7 38,8 20, ,2 365,6 874,1 38,3 19, ,4 47
6 3.4.2 Dinamica temporale I consumi energetici dell agricoltura hanno un andamento altalenante nel periodo analizzato, con variazioni consistenti di anno in anno. L estrema variabilità dei consumi è da ricondurre alle vendite del gasolio che hanno un minimo nel 1994 con circa 24 ktep e un massimo nel 1999 con circa 50 ktep. Nel i consumi risultano essere superiori del 15% rispetto al 1990, raggiungendo uno dei massimi valori mai registrati (Fig. 3.24). Figura 3.24 Andamento dei consumi energetici nell'agricoltura Per l industria la serie storica è disponibile solo a partire dal 2000 (vedasi il Quarto Rapporto sull Energia). I sei anni a disposizione sono comunque sufficienti per poter delineare un consumo in diminuzione principalmente per l energia elettrica (19,6%), che solo tra il 2001 e il 2002 perde circa 50 ktep, pari al 10% e altrettanto perde negli anni successivi. Il dato, più che da ascriversi a processi di miglioramento dell efficienza del sistema produttivo torinese sembra legato a scelte di delocalizzazione industriale che hanno interessato nei primi anni del nuovo secolo soprattutto il capoluogo provinciale. Il calo dei consumi si è verificato anche per il gas naturale che perde il 7%, concentrando il calo soprattutto negli ultimi due anni e principalmente negli usi termici (vedere capitolo relativo ai vettori energetici). In aumento, anche se con un peso marginale in termini relativi, appaiono i consumi di olio combustibile (Fig.3.25 e 3.26). 48
7 Figura 3.25 Andamento dei consumi energetici nell'industria Ripartizione per vettore energetico Figura 3.26 Andamento dei consumi energetici nell'industria rispetto all'anno
8 3.5 elettrica, cogenerazione e teleriscaldamento Impianti di produzione di energia elettrica Gli impianti di produzione elettrica presenti sul territorio provinciale possono essere distinti nelle seguenti categorie: Impianti termoelettrici in sola produzione elettrica Impianti termoelettrici in cogenerazione a servizio di utenze industriali Impianti termoelettrici in cogenerazione a servizio di reti di teleriscaldamento Impianti idroelettrici Impianti alimentati da altre fonti rinnovabili. Sono classificati come impianti produttori quelli che immettono l energia elettrica generata interamente sulla rete di trasmissione o di distribuzione; come impianti autoproduttori quelli che immettono almeno una parte dell energia elettrica generata su reti interne di utenza. Gli impianti di cogenerazione che immettono l energia termica generata su reti di distribuzione a servizio di utenze civili sono classificati come teleriscaldamento, mentre quelli che consegnano la loro energia elettrica interamente a un utenza industriale sono classificati come cogenerazione industriale. Si osserva che la quasi totalità (99,4%) degli impianti termoelettrici è classificata come cogenerazione, industriale o per teleriscaldamento. Tuttavia va precisato che tale definizione è applicata non solo agli impianti riconosciuti come tali ai sensi della Delibera AEEG 42/02, ma a tutti gli impianti termoelettrici che possono essere utilizzati in cogenerazione, alcuni dei quali sono di fatto impiegati, esclusivamente o quasi, per produzione elettrica e la loro produzione termica è molto limitata. Gli unici impianti classificati come termoelettrici non cogenerativi sono alcuni motori a combustione interna alimentati a biogas da discarica o da digestione di fanghi derivanti da depurazione di acque reflue, in cui non avviene recupero di calore. Gli impianti alimentati da altre fonti rinnovabili sono gli impianti fotovoltaici ammessi a finanziamento pubblico in conto capitale o in conto energia che si presume fossero presenti nel. Si tratta generalmente di piccoli impianti destinati ad autoproduzione al servizio di utenze terziarie, domestiche o industriali. Costituiscono una frazione minima della potenza installata ma il loro numero è in costante crescita. In figura 3.27 se ne riporta una rappresentazione grafica per comune della Provincia di Torino. Non sono stati censiti impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile diversa da quella idroelettrica, da biomassa o fotovoltaica. Agli impianti di produzione elettrica, per completare il quadro degli impianti di produzione energetica (Tabella 3.10), vanno aggiunte le caldaie di integrazione e riserva a servizio di utenze industriali o di reti di teleriscaldamento. 50
9 Tabella 3.9 Riepilogo impianti di produzione energetica () TOTALE PRODUTTORI E AUTOPRODUTTORI tipologia idroelettrico termoelettrico totale di cui biomasse (incluso biogas) termoelettrico di cui biomasse (incluso biogas) termoelettrico cogenerazione di cui biomasse (incluso biogas) altre fonti rinnovabili (fotovoltaico) totale caldaie di integrazione e riserva di cui biomasse totale ass. elettrico , potenza elettrica ass. cogenerativo potenza termica PRODUTTORI tipologia idroelettrico termoelettrico totale di cui biomasse (incluso biogas) termoelettrico di cui biomasse (incluso biogas) termoelettrico cogenerazione di cui biomasse (incluso biogas) totale caldaie di integrazione e riserva di cui biomasse totale ass. elettrico potenza elettrica ass. cogenerativo potenza termica AUTOPRODUTTORI tipologia idroelettrico termoelettrico (tutto cogenerativo) altre fonti rinnovabili (fotovoltaico) totale ass. elettrico ,7 395 potenza elettrica ass. cogenerativo potenza termica
10 Figura 3.27 Mappa fotovoltaico 52
11 3.5.2 Ripartizione delle potenze installate per tipologia di impianto e di operatore Come illustrato in figura 3.28 gli impianti termoelettrici costituiscono il 71% della potenza installata in Provincia di Torino nel, il rimanente 29% è costituito quasi interamente da impianti idroelettrici, mentre il contributo delle altre fonti rinnovabili (fotovoltaico) è ancora trascurabile. Per quanto riguarda la potenza termica, circa 1/3 di quella complessiva è dato da caldaie di integrazione e riserva, mentre i restanti 2/3 sono riferiti a impianti di cogenerazione. Considerando i soli produttori, queste proporzioni si invertono, in quanto la quota delle caldaie è prossima al 60 % della potenza termica installata. L incidenza delle biomasse è attorno all 1,2% della potenza termoelettrica installata ma diventa più significativa se raffrontata alla potenza delle caldaie di integrazione e riserva (il 4 % circa). Figura 3.28 Ripartizione della potenza elettrica per tipologia degli impianti di produzione Linee di tendenza Dal confronto riportato nella tabella 3.10, tra i dati sulla potenza elettrica installata nel e nel, si osserva una forte crescita, prossima al 60%, che ha interessato soprattutto il termoelettrico (+83%), in seguito al potenziamento delle centrali di Chivasso (1.160 MW) e Moncalieri (400 MW). L aumento della potenza idroelettrica installata è invece quasi interamente attribuibile alla centrale di Pont Ventoux (150 MW). Tabella 3.10 Confronto tra potenza elettrica installata nel e nel TIPO IMPIANTO Potenza Potenza INCREMENTO Idroelettrico % Termoelettrico % Totale % 53
12 La potenza termoelettrica è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni con l entrata in esercizio della centrale di Leinì e del secondo gruppo di Moncalieri (entrambe da 400 MW). Un contributo molto più modesto ma non trascurabile, dell ordine di qualche decina di MW, è dato da piccoli impianti di cogenerazione a metano al servizio di reti di teleriscaldamento o di utenze industriali e a biogas ubicati in impianti di trattamento dei rifiuti. Relativamente ai nuovi impianti termoelettrici si osservano due linee di tendenza distinte e talora contrastanti: 1) Installazione di piccoli o medi impianti di cogenerazione per uso industriale o al servizio di reti di teleriscaldamento locali, normalmente costituiti da motori a combustione interna. 2) Installazione di grandi impianti a ciclo combinato costituiti da almeno un modulo da 400 MW, che in alcuni casi sono nati come rinnovo e potenziamento di centrali esistenti, mentre in altri sono sorti completamente ex novo. I numerosi impianti idroelettrici di piccole o medie dimensioni, i cui progetti hanno superato la fase di valutazione di impatto ambientale o sono attualmente in corso di valutazione e che potranno essere installati nei prossimi anni, non dovrebbero comportare un aumento della potenza idroelettrica installata superiore al 10%. Si tratta nella maggior parte dei casi di piccoli impianti ad acqua fluente, che talvolta utilizzano almeno in parte derivazioni esistenti o vecchie strutture dismesse, mentre in altri casi interessano corsi d acqua ancora privi di derivazioni idroelettriche. Contrariamente a quanto detto a proposito della potenza elettrica, per quanto riguarda la potenza termica installata, non si osservano variazioni rilevanti tra il e il. Va detto tuttavia che la situazione è in costante evoluzione, in particolare per le reti di teleriscaldamento, e nel frattempo potrebbero essere entrati in esercizio impianti non ancora attivi nel, e pertanto non considerati in questo Rapporto, come ad esempio le caldaie di integrazione e riserva della centrale del Politecnico (255 MW) in servizio dalla stagione invernale sulla rete di teleriscaldamento di Torino Centro e Torino Sud. Esaminando il tipo di operatore (Fig. 3.29) si evince che il 12% circa della potenza elettrica installata è relativa a impianti di autoproduzione, che rappresentano il 7% dell idroelettrico e il 15% del termoelettrico. Il peso relativo degli impianti di autoproduzione si è considerevolmente ridotto rispetto al, quando costituivano oltre il 21% della potenza totale installata. Figura 3.29 Ripartizione tra produttori e autoproduttori della potenza elettrica degli impianti di produzione 54
13 3.5.4 di energia La tabella 3.11 riepiloga la produzione di energia elettrica e termica in Provincia di Torino negli anni dal 2000 al. I valori dell energia elettrica si riferiscono alla produzione netta. Tabella 3.11 Riepilogo produzione elettrica e termica PRODUTTORI E AUTOPRODUTTORI tipologia produzione idroelettrico termoelettrico termoelettrico cogenerazione altre fonti rinnovabili totale produzione elettrica cogenerazione industriale cogenerazione per teleriscaldamento prod. termica per teleriscaldamento totale produzione termica ,4 265, ,6 0, , ,4 909,0 292, , ,6 178, ,5 0, , , ,3 265, , ,7 89, ,9 0, , , ,9 267, , ,2 55, ,9 0, , , ,5 322, , ,7 95, ,6 0, , , ,9 347, , ,3 119, ,0 0, , , ,1 395, ,4 PRODUTTORI tipologia produzione idroelettrico termoelettrico termoelettrico cogenerazione altre fonti rinnovabili totale produzione elettrica cogenerazione industriale cogenerazione per teleriscaldamento prod. termica per teleriscaldamento totale produzione termica ,1 265, ,5 0, ,7 203,1 909,0 292, , ,1 178, ,7 0, ,9 202, ,3 265, , ,6 89, ,4 0, ,9 219, ,9 267, , ,4 55, ,8 0, ,0 222, ,5 322, , ,3 95, ,7 0, ,9 242, ,9 347, , ,2 119, , ,4 225, ,1 395, ,8 AUTOPRODUTTORI tipologia produzione idroelettrico termoelettrico termoelettrico cogenerazione altre fonti rinnovabili totale produzione elettrica cogenerazione industriale totale produzione termica , , , , , , , , , , , , , , ,1 116, , , , , , ,9 0, , , ,2 411, ,6 0, , , ,7 55
14 Esaminando l andamento della produzione di energia elettrica dal 2000 al (Figura 3.30), si osservano due fasi ben distinte. Il periodo 2000 caratterizzato da un graduale calo della produzione: 7,6% complessivo, con un picco negativo per la produzione idroelettrica nel, anno particolarmente siccitoso (15,5% rispetto al 2000). Gli anni 2004 e in cui si è verificato un forte aumento della produzione (+136,4% rispetto al 2000) che va attribuito all entrata in esercizio dei nuovi gruppi termoelettrici di Moncalieri e Chivasso, mentre la produzione idroelettrica ha continuato a registrare un andamento altalenante (+1,3% e 4,4% rispettivamente nel 2004 e ). Come evidenziato in figura 3.31, l aumento della produzione verificatosi negli ultimi due anni ha colmato il deficit energetico della Provincia di Torino dal, anno in cui la produzione di energia elettrica ha superato i consumi complessivi. Il grafico degli andamenti stimati per i prossimi anni, dimostra anche che il divario tra produzione e consumi di energia elettrica è destinato ad aumentare ulteriormente e potrebbe raggiungere i GWh nel La previsione per gli anni è stata elaborata considerando il graduale ingresso in esercizio dei nuovi gruppi generativi di Leinì e Moncalieri, la cui produzione (stimati circa GWh a regime) si aggiunge a quella totale del nell ipotesi che il contributo di tutti gli altri impianti termoelettrici resti invariato. Per la produzione idroelettrica si sono aggiunti a partire dal 2006 i 400 GWh previsti di Pont Ventoux. I valori dei consumi sono stato stimati estrapolando la linea di tendenza relativa agli anni 1990, che dopo il 2001 non ha più fatto registrare aumenti significativi. La produzione degli impianti termoelettrici non cogenerativi, dopo il drastico calo registrato tra il 2000 e il, è nuovamente aumentata, ma rimane decisamente marginale (1,2% circa del totale termoelettrico). Tuttavia, come già detto riguardo agli impianti di produzione, questo non significa che la quasi totalità dell energia termoelettrica in Provincia di Torino sia effettivamente prodotta in cogenerazione. La produzione di energia termica (Figura 3.32), dopo l aumento del 15% circa registrato tra il 2000 e il, è rimasta sostanzialmente costante, con un leggero calo della cogenerazione industriale compensato da un lieve aumento della produzione di calore per teleriscaldamento. Così come per la potenza installata, anche per la produzione di energia elettrica il termoelettrico è la fonte più utilizzata: come si vede in figura 3.33, nel costituisce l 83% della produzione, il rimanente 17% è idroelettrico mentre il contributo di altre fonti rinnovabili è trascurabile (0,01% circa). Va notato che fino al la ripartizione della produzione totale di energia elettrica si aggirava attorno al 60% di termoelettrico e 40% di idroelettrico, a conferma del fatto che la forte crescita della produzione di energia elettrica verificatasi negli ultimi 2 anni è dovuta esclusivamente alle nuove centrali termoelettriche. Dalla ripartizione degli andamenti di produzione di energia elettrica per tipo di operatore (Figura 3.34), si osserva che è diminuito il peso relativo degli autoproduttori, pur essendo cresciuta in assoluto la produzione di energia elettrica da parte loro dal al del 17% circa, in particolare quella idroelettrica che è quasi quadruplicata. Nel agli autoproduttori va attribuito il 12,4% della produzione elettrica totale (27,2% nel ), il 20,0% della produzione idroelettrica (6,4% nel ) e il 10,9% della termoelettrica (40,1% nel ). Sono quindi evidenti, anche sulla ripartizione tra produttori e autoproduttori della produzione di energia elettrica, gli effetti dell entrata in esercizio delle nuove centrali termoelettriche. Viceversa, nella ripartizione della produzione di energia termica tra produttori e autoproduttori non si rilevano particolari discontinuità rispetto alla tendenza in atto negli anni
15 Figura 3.30 Andamento della produzione di energia elettrica netta e ripartizione per tipologia Figura 3.31 Confronto tra produzione e consumo di energia elettrica 57
16 Figura 3.32 Andamento della produzione di energia termica lorda e ripartizione per tipologia Figura 3.33 Ripartizione della produzione netta di energia elettrica per tipologia nel 58
17 Figura 3.34 Andamento della produzione di energia elettrica netta e ripartizione per tipologia e produttore Dinamica temporale e ripartizione per tipologia dei combustibili impiegati negli impianti di generazione La tabella 3.12 riepiloga i consumi di combustibile in ktep utilizzati in impianti di produzione energetica negli anni 2000 ripartiti per tipologia di combustibile, di produzione e di operatore. Si conferma la tendenza del gas naturale a sostituire tutti gli altri combustibili fossili negli impianti di produzione energetica: come evidenziato in figura 3.35, il 96,9% del combustibile impiegato nel è gas naturale (nel era il 94,2%) mentre l olio combustibile è sceso allo 0,9% (era il 2,3% nel ) e il gasolio è praticamente scomparso. Il consumo percentuale delle biomasse è sceso al 2,2% dal 3,4% del, pur essendo in assoluto aumentato. La figura 3.36 evidenzia l andamento dei consumi di ciascuna tipologia di combustibile rispetto al Risultano particolarmente evidenti da un lato il continuo aumento del consumo di biomasse e biogas, e dall altro la crescita, molto forte negli ultimi 2 anni, del consumo di gas naturale, che può essere quasi interamente attribuito al potenziamento delle centrali di Chivasso e Moncalieri e porta con sé il conseguente aumento del consumo totale. Sebbene le quantità in gioco siano di quasi 2 ordini di grandezza inferiori a quelle del gas naturale, si evidenzia che le biomasse sono il tipo di combustibile che ha fatto registrare la massima crescita percentuale di consumi negli anni presi in considerazione. 59
18 Tabella 3.12 Riepilogo consumi di combustibile in impianti di produzione PRODUTTORI E AUTOPRODUTTORI tipologia combustibile gas naturale produzione termoelettrica produzione termica olio combustibile produzione termoelettrica produzione termica gasolio produzione termoelettrica produzione termica biomasse produzione termoelettrica produzione termica biogas prod TE totale consumi di cui biomasse 702,90 674,42 28,48 62,80 62,52 0,28 0,60 0,58 0,02 10,50 776,80 10,50 783,44 759,24 24,20 29,19 29,19 0,46 0,45 0,64 12,53 826,26 13,17 735,26 710,42 24,84 46,52 46,52 0,59 0,59 1,82 1,82 14,03 798,22 15,85 770,04 740,83 29,21 19,21 19,21 0,54 0,54 15,46 12,36 3,10 12,24 817,49 27, , ,02 30,54 37,95 37,95 15,73 11,59 4,15 21, ,42 36, , ,97 34,47 16,70 16,70 15,42 10,95 4,46 27, ,48 43,34 PRODUTTORI consumo combustibili gas naturale produzione termoelettrica produzione termica olio combustibile produzione termoelettrica produzione termica gasolio produzione termoelettrica produzione termica biomasse produzione termoelettrica produzione termica biogas prod TE totale consumi 376,90 348,42 28,48 62,80 62,52 0,28 0,60 0,58 0,02 10,50 450,80 432,91 408,71 24,20 29,19 29,19 0,46 0,45 0,64 0,64 12,53 475,73 376,88 352,04 24,84 46,52 46,52 0,59 0,59 1,82 1,82 14,03 439,84 406,03 376,83 29,21 19,21 19,21 0,54 0,54 15,46 12,36 3,10 12,24 453,49 704,12 673,58 30,54 37,95 37,95 15,73 11,59 4,15 21,18 778, , ,27 34,47 16,70 16,70 15,42 10,95 4,46 27, ,78 AUTOPRODUTTORI consumo combustibili gas naturale totale consumi 326,00 326,00 350,53 350,53 358,38 358,38 364,01 361,01 363,44 363,44 348,70 348,70 60
19 Figura 3.35 Ripartizione per tipo di combustibile dei consumi totali per produzione energetica nel Figura 3.36 Andamento dei consumi di combustibile rispetto al
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