RIFORMA DELLE PROFESSIONI
|
|
- Evangelina Massa
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Il Decreto interministeriale (Giustizia Politiche europee) sul riconoscimento delle qualifiche professionali all interno dell Unione europea LE RAGIONI DI UN DISSENSO TECNICO PRIMA ANCORA CHE POLITICO Roma, 6 marzo 2008
2 Il Decreto interministeriale sul riconoscimento delle qualifiche professionali all interno della UE ANALISI...3 CONCLUSIONI...6 2
3 ANALISI La Direttiva 36/2005/CE ha previsto che gli Stati membri o le associazioni o organismi professionali a livello nazionale ed europeo possono proporre alla Commissione Europea la costituzione di piattaforme comuni, il cui obiettivo è quello di colmare le differenze sostanziali di regolamentazione delle professioni nei diversi Paesi comunitari, al fine di facilitare il riconoscimento reciproco di qualifiche professionali nell ambito dell Unione Europea. Dal disposto della Direttiva 36/2005/CE si evince con assoluta chiarezza che essa è volta a disciplinare il riconoscimento reciproco, tra diversi Paesi comunitari, delle qualifiche professionali che consentono l accesso e l esercizio delle professioni regolamentate nel singolo Paese comunitario, conformemente al proprio ordinamento giuridico nazionale. Il motivo per cui la Direttiva 36/2005/CE fa riferimento sia agli enti pubblici di tipo ordinistico che alle associazioni di diritto privato è riconducibile al fatto che: nelle legislazioni nazionali dei Paesi comunitari di tradizione latina, le professioni sono regolamentate mediante la figura giuridica degli enti pubblici di tipo ordinistico; nelle legislazioni nazionali dei Paesi comunitari di tradizione anglo-sassone, le professioni sono regolamentate mediante la figura giuridica dell associazione di diritto privato. Dovendosi rivolgere tanto agli uni quanto agli altri, la Direttiva 36/2005/CE ha giustamente preso in considerazione entrambe le forme giuridiche di regolamentazione delle professioni, lasciando poi al singolo Paese comunitario l adozione di norme di attuazione conformi al diritto nazionale. Quanto precede risulta per altro espressamente chiarito dalla stessa Direttiva 36/2005/CE, laddove al paragrafo 2 dell articolo 3 chiarisce espressamente che, quando cita le associazioni professionali, intende riferirsi alle sole associazioni dei Paesi anglosassoni indicate nell allegato 1 della Direttiva. La Direttiva 36/2005/CE ha trovato la propria disciplina di attuazione in Italia con il DLgs n In tale sede, la compresenza del rinvio agli enti pubblici di tipo ordinistico ed alle associazioni di diritto privato, nell ambito del testo della Direttiva 36/2005/CE, è stata interpretata dall estensore del DLgs 206/2007 non già per come avrebbe dovuto essere (ossia come una regolamentazione generale destinata a Paesi con ordinamenti giuridici interni diversificati), bensì come una apertura alla possibilità di far confluire nelle piattaforme comuni anche associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
4 regolamentate per le quali non esistono ordini, albi o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate. Tale è infatti la rubrica dell elenco la cui istituzione sarebbe prevista dal Decreto interministeriale Giustizia Politiche europee (di cui hanno dato notizia i principali quotidiani economici in data ), a sua volta norma regolamentare di attuazione del disposto dell art. 26 del DLgs 206/2007. I rappresentanti delle associazioni vedono in questa scalcinata produzione normativa e regolamentare una implicita benedizione al riconoscimento delle associazioni di diritto privato nel nostro ordinamento giuridico, a fianco delle professioni ordinistiche, secondo la esecrabile logica di un c.d. sistema duale che non trova riscontri in altri Paesi (perché altrove, ciascuno secondo la propria tradizione giuridica, regolamenta le professioni attraverso gli ordini oppure attraverso le associazioni, ma mai utilizzando entrambe le vie). In realtà, siamo di fronte a una palese forzatura del disposto e della ratio della Direttiva 36/2005/CE, consumatosi con il decreto legislativo di attuazione e perfezionatosi con il decreto interministeriale istitutivo del fantomatico elenco. Sul fatto che l elenco in questione meriti l appellativo di fantomatico paiono esservi pochi dubbi. Come si è avuto modo di accennare, la finalità dell elenco è quella di individuare le associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni regolamentate per le quali non esistono ordini, albi o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate, ai fini della loro inclusione nelle piattaforme comuni che devono agevolare il reciproco riconoscimento dei titoli professionali tra diversi Paesi UE. È lecito chiedersi quali siano le professioni regolamentate per le quali non esistono ordini, albi o collegi, posto che, nei Paesi di tradizione latina come l Italia, le uniche professioni regolamentate sono per l appunto quelle per le quali esistono gli ordini, gli albi o i collegi. Per quanto concerne invece le professioni non regolamentate, pare scontato che si dovrà comunque fare riferimento esclusivo a quelle categorie di lavoratori autonomi che svolgono attività che non rientrano tra quelle che caratterizzano l operato dei professionisti iscritti ad ordini, albi o collegi (in quanto, se svolgono attività che rientrano tra quelle caratteristiche di una professione ordinistica, è evidente che si tratta di categoria di lavoratori autonomi che svolgono in forma non regolamentata un attività per la quale esiste tuttavia una professione regolamentata). 4
5 Se la lingua italiana ha ancora un suo significato, pare difficile pervenire a conclusioni diverse dalle precedenti, con quel che ne consegue in termini di non iscrivibilità nel predetto elenco di tutte quelle associazioni di diritto privato i cui iscritti svolgono attività che rientrano tra quelle caratteristiche di professioni ordinistiche. Ciò detto, si ribadisce tuttavia come anche tale ultima affermazione abbia in realtà portata riduttiva rispetto alla ferma contrarietà che esprimiamo sul disposto dell art. 26 del DLgs 206/2007 e del discendente Decreto interministeriale istitutivo dell elenco. Infatti, fermo restando quanto ulteriormente detto in merito alle associazioni di diritto privato i cui iscritti svolgono attività che rientrano tra quelle caratteristiche di professioni ordinistiche, è l intero impianto normativo e regolamentare che palesa tutta la sua incompatibilità rispetto non soltanto all ordinamento giuridico italiano, ma anche rispetto alla Direttiva comunitaria dalla quale lo si vorrebbe far discendere. Come si può pensare, infatti, che una Direttiva comunitaria, finalizzata a disciplinare il riconoscimento reciproco di qualifiche professionali nell ambito dell Unione Europea, abbia come obiettivo quello di rendere riconoscibili in altri Paesi UE entità che non risultano riconosciute nemmeno nel Paese di residenza dell associazione medesima? È di tutta evidenza che la logica è quella di costruire piattaforme comuni tra professioni riconosciute anzitutto nei rispettivi Paesi di residenza (nella forma di ordini o di associazioni, a seconda delle rispettive legislazioni nazionali), al fine di agevolarne il riconoscimento anche negli altri Paesi UE. A conferma del fatto che la Direttiva 36/2005/CE non ha obiettivi diversi da quelli appena evidenziati, è sufficiente ricordare il considerando 11 della Direttiva medesima, ai sensi del quale la direttiva non ha l obiettivo di interferire nell interesse legittimo degli Stati membri a impedire che taluni dei loro cittadini possano sottrarsi abusivamente dal diritto nazionale in materiale di professioni. Piaccia o non piaccia (e questa è una valutazione di carattere politico), le categorie di lavoratori autonomi che si riconoscono in associazioni di diritto privato non rientrano tra le professioni riconosciute dal nostro ordinamento giuridico (e questa non è una valutazione, bensì un dato di fatto oggettivo). Prima di ipotizzare il loro riconoscimento presso altri Paesi UE, è evidente che si dovrebbe discutere in merito all opportunità del loro riconoscimento in Italia. Una ipotesi alla quale noi siamo assolutamente contrari (e questa è una valutazione che può essere tacciata come soggettiva e di parte), ma comunque una ipotesi che non può prescindere da un percorso di modifica dell art. 33 della Costituzione (e questa, di nuovo, non è una valutazione, bensì un dato di fatto 5
6 oggettivo), ai sensi del quale è prescritto un esame di Stato per l ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all esercizio professionale. CONCLUSIONI Per le ragioni di carattere tecnico-giuridico, prima ancora che di carattere politico, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: rigetta con forza l ipotesi che il Decreto interministeriale, istitutivo dell elenco per l individuazione delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni regolamentate per le quali non esistono ordini, albi o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate, possa essere considerato uno strumento di surrettizio riconoscimento delle associazioni di diritto privato che rappresentano lavoratori autonomi non iscritti ad ordini, albi o collegi; ritiene che l art. 26 del DLgs 206/2007 (e, conseguentemente, il Decreto interministeriale approvato in sua diretta attuazione) non rechi disposizioni di attuazione della Direttiva 36/E/2005/CE, bensì ne snaturi la portata attraverso un lampante eccesso di delega, nonché ponendosi in aperto contrasto con i principi dell ordinamento giuridico interno (non ultimo, con il dettato costituzionale), nonché con l art. 15 della medesima Direttiva 36/E/2005/CE. In subordine, nella denegata ipotesi in cui, nelle more di una formale declaratoria di illegittimità, venga comunque attivato l elenco di cui al Decreto interministeriale in commento, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili sottolinea che dovrebbe quanto meno esserne preclusa l iscrizione a tutte quelle associazioni di diritto privato i cui iscritti svolgono attività che non rientrano tra quelle che caratterizzano l operato dei professionisti iscritti ad ordini, albi o collegi. 6
RISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa Roma, 12 dicembre 2012 OGGETTO: Chiarimenti in merito all applicabilità dell istituto della remissione in bonis Sono pervenute alla scrivente, da parte
DettagliOrganismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. COMUNICAZIONE n. 7/15
Ufficio Affari Legali Roma, lì 5 ottobre 2015 Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi COMUNICAZIONE n. 7/15 Oggetto: chiarimenti in merito
DettagliRELAZIONE TECNICO-NORMATIVA
RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA Parte I. Aspetti tecnico-normativi di diritto interno 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di Governo. Il Protocollo, firmato il 9 dicembre
DettagliMinistero della Salute. Direzione generale delle professioni sanitarie e. delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale. c.a Dr.
Ministero della Salute Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale c.a Dr. Rossana Ugenti Direttore generale Oggetto: Gruppo di lavoro sezione
DettagliRISOLUZIONE N. 14/04/2016
RISOLUZIONE N. /E del RISOLUZIONE N. 23/E Direzione Centrale Normativa 14/04/2016 OGGETTO: S.t.p. esercente attività di assistenza fiscale Rilascio del visto di conformità da parte del professionista socio
DettagliOGGETTO: Interpello Agevolazioni prima casa Art. 1, nota II bis), della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 aprile 1986, n. 131.
RISOLUZIONE N. 86/E Roma, 20 agosto 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello Agevolazioni prima casa Art. 1, nota II bis), della Tariffa, parte prima, allegata al DPR 26 aprile 1986, n. 131
DettagliOggetto: Istanza di interpello - WK S.p.a. - Operazioni esenti dall imposta - Articolo 10, n. 18) del DPR 26 ottobre 1972, n. 633.
RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Roma, 28 maggio 2003 Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello - WK S.p.a. - Operazioni esenti dall imposta - Articolo 10, n. 18) del DPR 26 ottobre
Dettagli1. DEMANIO E PATRIMONIO DELLO STATO.
1. DEMANIO E PATRIMONIO DELLO STATO. L art. 42 della Carta Costituzionale afferma che i beni economici, intendendosi per essi quelli suscettibili di appropriazione e dunque di commercio, appartengono allo
DettagliApprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale
Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale pubblicato, il 20 maggio 2010, sulla rivista Guida Normativa de Il Sole 24 Ore La Corte Costituzionale ha dichiarato
DettagliRISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011
RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 09 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Applicazione dell imposta di bollo alle procure speciali di cui all art. 63 del DPR 600 del 1973 e
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MAZZONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XIV LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 4694 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MAZZONI Ratifica ed esecuzione del
DettagliRELAZIONE TECNICO-NORMATIVA
RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA Parte I. Aspetti tecnico-normativi di diritto interno 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. La nuova Convenzione tra Italia
DettagliRelazione tecnico-normativa
Relazione tecnico-normativa Titolo: Sddl concernente Ratifica ed esecuzione dell Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica islamica dell Iran per evitare le doppie
DettagliAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DELIBERA N. 125/16/CONS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR) L AUTORITÀ NELLA riunione di Consiglio del 7 aprile 2016;
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato TOTARO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 769 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato TOTARO Delega al Governo per la separazione dell Ordine dei dottori commercialisti e degli
DettagliCONVEGNO 7/3/2003 della COMMISSIONE GRATUITO PATROCINIO. Casi dubbi di competenza territoriale dell Ordine
CONVEGNO 7/3/2003 della COMMISSIONE GRATUITO PATROCINIO Casi dubbi di competenza territoriale dell Ordine 1) Competenza a formare l elenco degli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato: L art.
DettagliREGOLAMENTO EMITTENTI
REGOLAMENTO EMITTENTI OPERAZIONI DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI UNA SOCIETA PER AZIONI NON QUOTATA IN UNA SOCIETA PER AZIONI QUOTATA (ART. 117-bis DEL TUF) ESITO DELLE CONSULTAZIONI 4 maggio 2007 Il
DettagliA.C Disegno di legge
A.C. 4135 Disegno di legge Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato AUDIZIONE ANIA
DettagliRoma, 10 novembre 2008
RISOLUZIONE N. 428/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Interpello. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono attività regolamentata
DettagliRISOLUZIONE N. 36/E. Quesito
RISOLUZIONE N. 36/E Roma, 17 maggio 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenze giuridiche. Agevolazioni in materia di piccola proprietà contadina - articolo 2, comma 4-bis, del decreto-legge
DettagliRELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO
RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO LE FONTI DELL ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO REGOLAMENTI E DIRETTIVE UE COSTITUZIONE ART. 1 PRELEGGI: LEGGI Legge Atti aventi forza di legge: Decreti
DettagliCORSO DI DIRITTO PRIVATO
CORSO DI DIRITTO PRIVATO Anno Accademico 2010/2011 Prof. Francesco Scaglione Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale Università degli Studi di Perugia 1 TESTI 1) F. Galgano, Istituzioni
DettagliFONTI DEL DIRITTO. Le fonti del diritto dell'unione europea sono di tre tipi: le fonti primarie, le fonti derivate, fonti complementari
FONTI DEL DIRITTO Le fonti del diritto dell'unione europea sono di tre tipi: le fonti primarie, le fonti derivate, fonti complementari 1 PRINCIPIO GERARCHICO delle FONTI Le fonti di grado superiore non
DettagliINDICE. Avvertenza... pag. XI INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI
INDICE Avvertenza... pag. XI INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI 1. Premessa...... pag. 1 2. La crisi del modello tradizionale di fonte del diritto.......» 3 3. La crisi delle fonti nazionali.........»
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliCentro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri
Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri L applicazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate di cui al D.M. 20 luglio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI CONTI Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI
DettagliFederazione Italiana Giuoco Handball
Federazione Italiana Giuoco Handball PALLAMANO DISCIPLINA OLIMPICA Segreteria Generale Circolare n. 3/2014 Roma, 4 aprile 2014 Alle Società Affiliate Agli atleti e tecnici Ai Signori Consiglieri Federali
DettagliLE SOCIETA SCIENTIFICHE: PROBLEMATICHE E OPPORTUNITA
Venerdì 18 marzo 2016 L Aquila LE SOCIETA SCIENTIFICHE: TSRM Dr. Leonardo Capaccioli Componente Comitato Centrale Federazione Nazionale CP TSRM PREMESSE Visto l'art. 16 ter del decreto legislativo 30 dicembre
DettagliVISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ;
VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, concernente Disciplina dell attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri ; VISTO il R.D. 23 maggio 1924, n. 827, concernente il regolamento
DettagliS.I.O.R. Sistema Integrato Ospedali Regionali. Procedura aperta per il servizio di verifica finalizzata alla validazione dei progetti
S.I.O.R. Sistema Integrato Ospedali Regionali Procedura aperta per il servizio di verifica finalizzata alla validazione dei progetti esecutivi dei Nuovi Ospedali Toscani, ai sensi dell art. 112, comma
DettagliRESPONSABILITA DEL COMMITTENTE E DELL APPALTATORE PER I DEBITI FISCALI. LA NUOVA NORMA SECONDO I CHIARIMENTI DA PARTE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE.
RESPONSABILITA DEL COMMITTENTE E DELL APPALTATORE PER I DEBITI FISCALI. LA NUOVA NORMA SECONDO I CHIARIMENTI DA PARTE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE. PREMESSA Per effetto della nuova disciplina in ambito di
DettagliModelli di costituzione: costituzioni ottocentesche e costituzioni moderne.
LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO La Costituzione I trattati istitutivi delle comunità europee ed i successivi trattati integrativi e modificativi Le fonti comunitarie: direttive e regolamenti Le leggi Le
DettagliAVI. Al servizio dei visuristi
ASSOCIAZIONI AVI Al servizio dei visuristi NATA NEL 1993 SU INIZIATIVA DI UN GRUPPO DI AFFERMATI PROFESSIONISTI, L AVI, L ASSOCIAZIONE VISURISTI ITALIANI, HA POSTO FIN DALLA SUA COSTITUZIONE L ESIGENZA
DettagliProt. N cc/sa/ab Loro Sedi. Roma, 23 febbraio Orientamenti Oam- profili di incompatibilità
ASSOCIAZIONE ITALIANA BROKERS DI ASSICURAZIONI E RIASSICURAZIONI Circolare N. 1661 Prot. N. 28218 cc/sa/ab Alle Aziende Associate Loro Sedi Roma, 23 febbraio 2016 Orientamenti Oam- profili di incompatibilità
Dettagli11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311
11533 17/10/2008 Identificativo Atto n. 1311 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DETERMINAZIONI IN MERITO AL PERCORSO FORMATIVO DI MASSAGGIATORE OPERATORE DELLA SALUTE E IL DIRIGENTE DELL
DettagliRISOLUZIONE N. 51/E. OGGETTO: Interpello art. 28, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.
RISOLUZIONE N. 51/E Roma, 11 giugno 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello art. 28, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 QUESITO La Regione
DettagliLEGALITÀ FORMALE E SOSTANZIALE
IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ PROF. ANTONIO BARTOLINI Indice 1 LEGALITÀ ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LEGALITÀ FORMALE
DettagliDOCUMENTO DI LINEE GUIDA
DOCUMENTO DI LINEE GUIDA RECANTE CRITERI GENERALI PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA PER LA DIRIGENZA MEDICA SANITARIA NELLE AZIENDE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
DettagliINDICE - SOMMARIO INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI SEZIONE II LE NORME SULLE FONTI
INDICE - SOMMARIO Presentazione.... Pag. XIII INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI 1. Premessa.... Pag. 2 2. La crisi del modello tradizionale di fonte del diritto....» 4 3. La crisi delle fonti
DettagliRISOLUZIONE N. 162/E
RISOLUZIONE N. 162/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 30 luglio 2003 Oggetto: Istanza di interpello X S.p.A. Utilizzo dei registri contabili tenuti ai sensi del D.M. 20 settembre 2002 in
DettagliREGOLAMENTO EMITTENTI MODALITA E TERMINI DEL CONTROLLO SULL INFORMAZIONE FINANZIARIA DIFFUSA DA EMITTENTI AZIONI (ART.
REGOLAMENTO EMITTENTI MODALITA E TERMINI DEL CONTROLLO SULL INFORMAZIONE FINANZIARIA DIFFUSA DA EMITTENTI AZIONI (ART. 118-BIS DEL TUF) DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 2 marzo 2007 Le osservazioni al presente
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Ordinanza Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
DettagliVI Presentazione sentative e sulla qualità delle informazioni aziendali. È certo, comunque, che l introduzione dei principi contabili internazionali h
Introduzione Presentare un nuovo lavoro monografico sul bilancio consolidato potrebbe, in prima analisi, sembrare ripetitivo e scarsamente innovativo, atteso che sull argomento esiste una vasta letteratura
DettagliCIRCOLARE N. 105/E. Roma, 12 dicembre 2001
CIRCOLARE N. 105/E - Roma, 12 dicembre 2001 Oggetto: Disciplina applicabile, ai fini Irpef, ai compensi percepiti per gli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società ed enti prestati da lavoratori
DettagliLa riforma del titolo V della Costituzione Italiana.
La riforma del titolo V della Costituzione Italiana. LEGGE 18 OTTOBRE 2001 N.3 Art. 5 cost. [1] La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono
DettagliIl notaio nel quadro delle libere professioni dell UE
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il notaio nel quadro delle libere professioni dell UE Anselmo Barone Avvocato in Roma Componente Commissione Affari Europei ed Internazionali
DettagliRISOLUZIONE N. 404/E
RISOLUZIONE N. 404/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,29 ottobre 2008 OGGETTO: Istanza di interpello Tassa sulle concessioni governative per il rilascio di documenti di viaggio a stranieri
DettagliOGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo
RISOLUZIONE N. 436/E Roma, 12 novembre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell
DettagliInterpretazione delle norme comunitarie
Interpretazione delle norme comunitarie Anche nel diritto comunitario, come in quello interno, la singola norma va interpretata reinserendola nel sistema dell ordinamento comunitario, alla stregua dei
DettagliSupplemento ordinario n. 15/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 70
41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 Agli allegati A e B, dopo le parole: «TOTALE comuni delle regioni Friuli Venezia Giulia, Valle
Dettagli16 aprile giudice dott. Cersosimo - Del Bianco (avv. Amoruso) c. La Fiduciaria (avv. Casali)
GIUDICE DI PACE DI BOLOGNA - sentenza n. 1092/98 del 16 aprile 1998 - giudice dott. Cersosimo - Del Bianco (avv. Amoruso) c. La Fiduciaria (avv. Casali) Obbligazioni e contratti Contratti dei consumatori
DettagliPage 1/5
IVA Territorialità dei servizi Iva: qualità del committente di Sandro Cerato La tematica relativa all individuazione della soggettività passiva ai fini Iva per l applicazione delle disposizioni territoriali,
DettagliDELIBERAZIONE N. 34/9. Legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, 6
Oggetto: Legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, 6, art. 3 comma 38. Semplificazione e snellimento degli adempimenti amministrativi in agricoltura. Individuazione procedimenti per i quali è ammessa sa la
DettagliDECRETO N. 909 Del 12/02/2016
DECRETO N. 909 Del 12/02/2016 Identificativo Atto n. 62 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto LINEE GUIDA PER AGGIORNAMENTO DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI PER TIROCINI
DettagliCORSO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO a.a
CORSO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO a.a. 2015-2016 Dott.ssa Nicoletta Vettori DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIURIDICI Corso di laurea in Economia e Commercio AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Amministrazione pubblica
DettagliFONTE DEL DIRITTO NORME GIURIDICHE. È qualunque atto o fatto che, in un dato ordinamento giuridico, è capace di creare
FONTE DEL DIRITTO È qualunque atto o fatto che, in un dato ordinamento giuridico, è capace di creare NORME GIURIDICHE Nel nostro ordinamento vale il principio della PLURALITÀ DELLE FONTI: ciò significa
DettagliSOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE
RISOLUZIONE N. 234/E Roma, 22 agosto 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto:Consulenza giuridica ai sensi della circolare 18 maggio 2000, n. 99- Ritenute alla fonte su redditi di lavoro
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disciplina della medicina omeopatica. d iniziativa del senatore STUCCHI XVII LEGISLATURA
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 429 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore STUCCHI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 APRILE 2013 Disciplina della medicina omeopatica TIPOGRAFIA DEL SENATO
DettagliOggetto: Istanza di Interpello - Art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.
RISOLUZIONE N.119/E Direzione Centrale Roma, 12 agosto 2005 Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di Interpello - Art. 19-bis1, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Con istanza d interpello,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliINDICE INTRODUZIONE. Sezione I PROFILI TEORICO-GENERALI
INDICE Presentazione... pag. XIII INTRODUZIONE Sezione I PROFILI TEORICO-GENERALI 1. Premessa... pag. 1 2. La crisi del modello tradizionale di fonte del diritto...» 3 3. La crisi delle fonti nazionali...»
DettagliRelazione illustrativa
Relazione illustrativa Il presente regolamento disciplina le modalità attuative degli interventi previsti dagli articoli 3, 5 e 9 della legge regionale n. 16 del 6 luglio 2012 Norme per il comparto del
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI (AFFARI ESTERI E COMUNITARI) (Ai sensi dell articolo 79, comma 15, del regolamento) presentata alla Presidenza il 21 gennaio 2000
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati N. 6408-A CAMERA DEI DEPUTATI RELAZIONE DELLA III COMMISSIONE PERMANENTE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI) (Ai sensi dell articolo 79, comma 15, del regolamento) presentata
DettagliL A G I U N T A R E G I O N A L E
OGGETTO: Attuazione dell Accordo adottato dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell art. 1,
DettagliRISOLUZIONE N. 254/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 254/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 settembre 2009 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Regime fiscale applicabile, ai fini delle
DettagliMinistero dell istruzione, dell università e della ricerca
Attuazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca 3 giugno 2015, n. 326 VISTA la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante Riforma degli ordinamenti
DettagliDal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale
Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 34-18 agosto 2008 [BUR20080129] [3.3.0] D.d.u.o. 30 luglio 2008
DettagliRISOLUZIONE N. 112/E. Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011
RISOLUZIONE N. 112/E Direzione Centrale Normativa Ro Roma, 29 NOVEMBRE 2011 OGGETTO: Interpello - interpello ordinario - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche
DettagliL armonizzazione contabile: prime nozioni
Prof. Riccardo Mussari Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici Università degli Studi di Siena riccardo.mussari@unisi.it L armonizzazione contabile: prime nozioni Richiami normativi L armonizzazione
DettagliECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO - ROMA RICORRE Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (C.F.
ECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO - ROMA RICORRE Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (C.F. = 09758941000), con sede in Roma, Piazza della Repubblica,
DettagliLa disciplina prevista è coerente con il programma di Governo.
SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE RECANTE MISURE VOLTE A RAFFORZARE IL SISTEMA SANZIONATORIO RELATIVO AI REATI FINALIZZATI AD ALTERARE L ESITO DI COMPETIZIONI SPORTIVE RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA (ATN) Amministrazioni
DettagliLe fonti del diritto. Le fonti del diritto. Fonti di produzione e fonti sulla produzione LE FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI
Fonti di produzione e fonti sulla produzione La Costituzione come fonte e come fonte sulle fonti Fonti primarie e fonti secondarie I criteri per ordinare le fonti del diritto Abrogazione, interpretazione,
DettagliIl Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Alle Direzioni Regionali del lavoro CIRCOLARE N. 40 / 05 PROT. 15/V/0021222/14.01.04.02 del 22.12.05 Alle Direzioni Provinciali del lavoro LORO SEDI Alla
DettagliOSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI DECRETO RELATIVO AI NUOVI CRITERI DI CONCESSIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA
OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI DECRETO RELATIVO AI NUOVI CRITERI DI CONCESSIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 16 gennaio 2014 La bozza di decreto sui criteri per la concessione degli ammortizzatori
DettagliCONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI: REQUISITI SOGGETTIVI DEI PARTECIPANTI
Quesito di Impresa n. 331-2013/I CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI: REQUISITI SOGGETTIVI DEI PARTECIPANTI Si chiede se sia possibile procedere: 1) alla costituzione di un consorzio di cooperative sociali
DettagliA.A. 2015/2016. Avv. Giuseppe Strangio
A.A. 2015/2016 Avv. Giuseppe Strangio L ordinamento giuridico Costituisce un insieme di norme giuridiche dirette a disciplinare una collettività organizzata di persone, sia da un punto di vista dei rapporti
DettagliL atto pubblico notarile in diritto comunitario
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE L atto pubblico notarile in diritto comunitario Paolo Pasqualis Notaio in Portogruaro Componente Gruppo Formanote Commissione Affari
DettagliAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
DELIBERA N. 381/16/CONS RIUNIONE, AI SENSI DELL ARTICOLO 8 BIS DELLA DELIBERA N. 131/08/CONS, DEI PROCEDIMENTI DI IMPEGNI SULLE CONTESTAZIONI N. 1/15/DRS E N. 2/15/DRS NEI CONFRONTI DI TELECOM ITALIA S.P.A.
DettagliAssemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti 29 aprile ^ convocazione
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI STEFANEL S.P.A. redatta ai sensi dell art. 72 e dell Allegato 3A (schema n. 3) della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e sue successive
DettagliOGGETTO: Trattamento ai fini Iva delle vendite operate da un ente pubblico
RISOLUZIONE 352/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 dicembre 2007 OGGETTO: Trattamento ai fini Iva delle vendite operate da un ente pubblico Con l istanza di interpello di cui all oggetto,
DettagliRISOLUZIONE N.184/E. Roma, Roma,24 settembre 2003
RISOLUZIONE N.184/E Roma, Roma,24 settembre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello - IVA Erogazione di farmaci, ausili e dispostivi vari. Azienda Unità Sanitaria
DettagliCIRCOLARE N. 5/E. Prot.: 2011/15649 Alle Direzioni regionali e provinciali
CIRCOLARE N. 5/E Direzione Centrale Normativa Settore Imposte Indirette Ufficio IVA Roma, 17 febbraio 2011 Prot.: 2011/15649 Alle Direzioni regionali e provinciali Agli Uffici territoriali e, p.c. Al Ministero
DettagliAA.SS. nn. 2233 e 2229
AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a
DettagliRaccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 10.3.2014 COM(2014) 156 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che approva la conclusione da parte della Commissione, a nome della Comunità europea europea dell
DettagliV COMMISSIONE PERMANENTE
Mercoledì 14 settembre 2016 59 Commissione V V COMMISSIONE PERMANENTE (Bilancio, tesoro e programmazione) S O M M A R I O SEDE CONSULTIVA: Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 2 aprile 2009 Modalita' di ammissione delle associazioni sportive dilettantistiche al riparto di una quota pari al 5 per mille dell'irpef. (09A04252) IL
DettagliL.R. 23/2005, art. 1 bis B.U.R. 8/9/2010, n. 36. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 25 agosto 2010, n. 0199/Pres.
L.R. 23/2005, art. 1 bis B.U.R. 8/9/2010, n. 36 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 25 agosto 2010, n. 0199/Pres. Regolamento recante il sistema di accreditamento dei soggetti abilitati alla certificazione
DettagliPiano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.)
MANTOVA ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Piano triennale della Trasparenza e Integrità (P.T.T.I.) Anni 2015-2017 Predisposto dal Responsabile per la trasparenza Dott. Andrea
DettagliSCHEMA DI CONVENZIONE ACCORDO. tra. L /Gli Ordine/i Provinciale/i dei Consulenti del Lavoro di. il Dipartimento di. dell Università di..
SCHEMA DI CONVENZIONE ACCORDO tra L /Gli Ordine/i Provinciale/i dei Consulenti del Lavoro di e il Dipartimento di. dell Università di.. visto - la Legge 11 gennaio 1979, n. 12, recante Norme per l ordinamento
DettagliIl Codice Civile Commentario fondato e già diretto da Piero Schlesinger continuato da Francesco Donato Busnelli Artt
Il Codice Civile Commentario fondato e già diretto da Piero Schlesinger continuato da Francesco Donato Busnelli Artt. 2507-2510 Claudio Biscaretti Di Ruffia - Edoardo Gambaro Delle Società costituite all
DettagliLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO
LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO Contrattazione collettiva P.I. - Fenomeno relativamente recente (il primo CCNL è stato sottoscritto il 16 maggio 1995 Comparto Ministeri - parte normativa
DettagliDecreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53
Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Capo I Apprendistato Art. 47 Definizione, tipologie e limiti quantitativi 1. Ferme restando le disposizioni
Dettaglinella sezione del registro delle imprese presso cui e' iscritto ciascun partecipante
CAPITOLO 2 I soggetti del contratto di rete Principi generali "La legge" fornisce due indicazioni in relazione ai soggetti che possono essere parte di un contratto di rete. Innanzitutto, con riferimento
DettagliRegolamento recante statuto dell Ispettorato nazionale del lavoro
Regolamento recante statuto dell Ispettorato nazionale del lavoro (Schema di decreto del Presidente della Repubblica n. 280) N. 355 23 marzo 2016 CAMERA DEI DEPUTATI XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni
DettagliINPS.HERMES.06/03/
INPS.HERMES.06/03/2008.0005726 Mittente 0013 /D.C. Prestazioni Ufficio Area Dei Trattamenti Dei Fondi Speciali Messaggio N. 005726 del 06/03/2008 11.20.39 Tipo Messaggio Standard Classificazione Destinatari
DettagliOGGETTO: Istanza di interpello - ART.11, legge 27 luglio 2000, n articolo 51, comma 2, lettera g-bis), del D.P.R. n.
RISOLUZIONE N. 270/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 03 luglio 2008 Piaggio & C. S.p.A. C/O Studio Di Tanno e Associati OGGETTO: Istanza di interpello - ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212
DettagliDeliberazione n. 5/2016/PAR. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e
Deliberazione n. 5/2016/PAR Repubblica italiana Corte dei conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Dott. Francesco Petronio Dott. ssa Maria Paola Marcia Dott. ssa
DettagliMercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione
Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca
DettagliSicilia. Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia. Direzione Regionale della Sicilia
Direzione Regionale della Sicilia Direzione Regionale della Sicilia Direzione Regionale della Sicilia Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi PROTOCOLLO D INTESA Coord. Reg. Ordini Dottori Commercialisti
Dettagli