Dipartimento Difesa del Suolo/Servizio Geologico d'italia * * * Arenile Nord. Sopralluogo del 30 marzo 2016 * * *

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1 Dipartimento Difesa del Suolo/Servizio Geologico d'italia * * * Arenile Nord * * * Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli Coroglio Aprile 2016 NT/SUO 2016/063

2 1 PREMESSA Il giorno 30 marzo i tecnici ISPRA hanno effettuato un sopralluogo presso gli arenili situati a nord della colmata a mare di Bagnoli (c.d. arenile nord ) con l obiettivo di verificare la congruenza dei parametri utilizzati nell analisi di rischio elaborata da ISS con lo stato attuale dei luoghi, come richiesto dal Commissario straordinario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell area di rilevante interesse nazionale Bagnoli-Coroglio con nota del 16 marzo 2016 (protocollo CSB136) e dal Commissario Straordinario dell Autorità Portuale di Napoli con nota del 21 marzo 2016 (protocollo 374). 2 DESCRIZIONE DEL SITO E PROGETTO DI MISE DEL 2009 L area in questione è occupata da stabilimenti per elioterapia ( lidi ) denominati Lido Fortuna, ubicato nella porzione occidentale dell arenile nord, Lido comunale, in posizione centrale e Lido Arenile nella porzione più orientale, immediatamente a nord della colmata a mare prospiciente l area ex industriale Ilva. I tre lidi si susseguono senza soluzione di continuità, essendo separati soltanto da recinzioni metalliche che, dalla zona più interna dell arenile, si spingono verso mare fino a qualche metro dalla linea di costa, consentendo il libero passaggio lungo la battigia. Lido Fortuna Lido Comunale Lido Arenile Figura 1: Arenile nord e ubicazione dei lidi ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 1 di 6

3 Si ricorda che il Progetto di bonifica con misure di sicurezza degli arenili di Bagnoli-Coroglio fu approvato nel febbraio 2006 e realizzato a fine 2008, come desumibile dal certificato di collaudo, mediante: ricerca di ordigni bellici rimozione delle sabbie contaminate uno spessore medio di 60 cm (20 cm sulla linea di battigia, 100 cm a monte) posa in opera a fondo scavo del geotessile (telo semi-permeabile in tessuto non tessuto TNT) di separazione tra le sabbie contaminate e quelle di ricoprimento ripascimento degli arenili con sabbia di ricoprimento proveniente dalla cava autorizzata e certificata di Apricena (FG) al fine di garantire la fruizione degli arenili messa in opera di una protezione spondale in massi e di pontili per la discesa in acqua. In seguito al verificarsi di eccezionali eventi meteo-marini gli interventi di bonifica subirono danni per i quali fu disposto un immediato intervento di ripristino, svolto tra aprile e maggio 2009, consistito nelle seguenti attività: rimozione delle sabbie sopravvenute a seguito degli eventi meteo-marini analisi delle suddette sabbie rilievo topografico delle aree interessate ripascimento con nuova sabbia. 3 SOPRALLUOGO DEL 30 MARZO 2016 Si riporta nel seguito, per ciascun lido, la descrizione dei luoghi così come osservati durante il sopralluogo e la descrizione degli stessi subito dopo l intervento di ripristino del 2009 (testo in corsivo, tratto dalla Relazione sulle attività di ripristino inviata dalla Direzione Lavori con nota del 11 maggio 2009). 3.1 Lido Fortuna In corrispondenza del lido Fortuna (area di scogliera) i danni rilevati sono stati causati dall azione marina che ha apportato sull arenile sabbia e materiale proveniente dal mare; pertanto le attività di ripristino sono consistite esclusivamente nell asportazione della sabbia apportata dal mare e nel conseguente ripascimento con sabbia proveniente dalla cava di Apricena (FG). Lo stato dei luoghi rispecchia presumibilmente quello della situazione di ripristino. Tutta l area è pressoché uniformemente ricoperta di sabbie gialle corrispondenti al terreno di copertura utilizzato per il ripristino del Fa eccezione la porzione lungomare, per una larghezza di circa 5 metri, in cui le sabbie gialle di ripristino e quelle autoctone di provenienza marina sembrano in una ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 2 di 6

4 certa misura miscelate. Tale fenomeno non è ascrivibile ad un processo di erosione, bensì di accumulo. Infatti non si è rinvenuta traccia di danneggiamenti o strappi del Tessuto-Non Tessuto, non vi sono aree topograficamente depresse e le sabbie sono ben livellate. 3.2 Lido Comunale Figura 2: Lido Fortuna: particolare della battigia con sabbia marina e dell area più interna In corrispondenza del lido Comunale, laddove sono stati rilevati danni riconducibili alle avverse condizioni marine che hanno divelto il pontile e asportato la quasi totalità della sabbia lungo la scogliera, con la conseguente messa a vista del geotessuto, le attività di ripristino sono consistite nella realizzazione di un nuovo fondo scavo, nel riposizionamento del nuovo geotessuto e nel riempimento del nuovo scavo con la sabbia proveniente dalla cava fino al raggiungimento del metro di spessore, come prescritto dal progetto. La lunghezza lungo la linea di costa è circa 70 metri, la larghezza è di 77 metri di arenile libero più altri 19 metri parzialmente occupati da strutture. All interno vi è una zona interdetta al pubblico, prossima alla linea di costa, dove è evidente sia l ammaloramento del telo in TNT che l asportazione del terreno di copertura. Dalla zona docce c è anche una zona di erosione della copertura dovuta allo scolo di acque verso il mare con asportazione di cm di terreno e venuta a giorno del TNT con strappi e rotture discontinue. La restante parte del lido comunale è morfologicamente continua. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 3 di 6

5 Zona di scolo Area Interdetta Figura 3: Dettaglio del lido Comunale Figura 4: Dettaglio dell area interdetta e della zona di scolo 3.3 Lido Arenile Presso il lido Arenile, dove i danni causati dall azione marina sono risultati concentrati solo nella zona più prossima alla scogliera paraonde, le attività di ripristino sono state simili a quanto descritto per l area del lido Comunale; anche in questo caso le mareggiate hanno divelto il pontile e asportato la quasi totalità della sabbia impiegata per il ripascimento determinando talvolta la fuoriuscita del geotessuto. Si è pertanto reso necessario effettuare un nuovo scavo e riposizionare un nuovo geotessuto su cui è stata abbancata la sabbia proveniente da Apricena, fino al raggiungimento del metro di spessore. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 4 di 6

6 Sul lido Arenile insistono due stabilimenti in concessione denominati Nesis e Trimar. L area è caratterizzate dalla fascia scoperta di arenile di larghezza media di circa 32 metri e da una porzione coperta da prato e infrastrutture per una larghezza compresa tra 50 e 60 metri circa. La porzione Nesis, più orientale, di lunghezza pari a circa 90 metri, è caratterizzata dalla presenza di una fascia continua larga circa 13 metri priva di sedimento di copertura (sabbie gialle di ripascimento) e da discontinuità del telo in TNT, ambedue erosi. Il dislivello tra la scogliera posta a protezione del telo in TNT e la sommità del diaframma plastico (distante circa 13 metri dalla linea di costa e visibile in affioramento in alcuni punti), è compreso tra circa 1,5 e 2 metri ed è solo in parte giustificabile con la naturale progradazione delle sabbie verso mare. In questa porzione di mare la scogliera è di dimensioni più ridotte (sia in altezza che in larghezza) rispetto al resto degli arenili, il che spiega la più marcata erosione dei terreni di riprisitino e l asportazione di un ampia fascia di TNT. La fascia caratterizzata unicamente dalle sabbie di provenienza marina marronigrigio-nere è visibile nella documentazione fotografica. La porzione Trimar, lunga circa 45 metri, presenta una scogliera molto più estesa sia in larghezza che in altezza che ha impedito in questa parte di spiaggia fenomeni erosivi come quelli notati in area Nesis. La topografia è continua ed il terreno di copertura è uniformemente distribuito. Figura 5: Lido Arenile: stabilimenti Nesis e Trimar ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 5 di 6

7 Figura 6: Lido Arenile: differenze cromatiche tra sabbia marina e di ripascimento; affioramento di TNT 4 CONCLUSIONI Sulla base di quanto si è potuto osservare durante il sopralluogo lo stato attuale dei luoghi non corrisponde del tutto alla situazione post-ripristino a cui fa riferimento lo scenario utilizzato dall ISS per l analisi di rischio. Nel dettaglio, si segnalano le seguenti incongruenze: lido Fortuna: nella fascia prossima al mare per l accumulo di sabbia marina successivo al ripascimento; lido Comunale: nell area interdetta, posta sulla battigia, a ridosso della scogliera, manca completamente sia il materiale di ripascimento, sia il TNT, sia un tratto di scogliera; in corrispondenza dello scolo delle acque dalla zona docce è stato asportato il materiale di ripascimento per spessori variabili da 20 a 50 cm lido Arenile: area Nesis, completa asportazione della sabbia di ripascimento e del sottostante telo in una fascia di circa 13 m di larghezza dalla linea di costa con conseguente affioramento di sabbia marina. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 6 di 6

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