La redazione del giornale porge ai lettori un augurio di Buone Feste!

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1 La redazione del giornale porge ai lettori un augurio di Buone Feste! l alpone Pro Loco San Giovanni Ilarione Autorizzazione del Tribunale di Verona del 3 luglio R:S: Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - Nr. 4 - Dicembre Recapito a cura dell Ente Poste Italiane Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio R:S: Sped. in abbonamento Post % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 29 - N. 4 - DICEMBRE Recapito a cura dell Ente Poste Italiane Saluto del Presidente Un altro anno se ne sta andando ed è il momento di fare qualche riflessione su quanto è stato fatto. Sebbene la crisi economica in atto metta a dura prova tutte le associazioni, Pro Loco compresa, dando uno sguardo indietro possiamo dire che almeno quanto ci si era prefissato è stato portato a termine e alcuni risultati importanti siano stati raggiunti: la Sagra delle Castagne ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, malgrado il cattivo tempo del lunedì; la giornata dedicata agli anziani (8 dicembre) si è svolta con la consueta cordialità; nella stessa giornata dell 8 dicembre è stato anche presentato l atteso secondo volume di fotografie, che arricchisce la già sostanziosa biblioteca delle pubblicazioni della nostra Pro Loco; infine per le iniziative in programma per l ultimo scorcio del 2014, basta guardare quanto viene scritto su questo numero del giornale. Un grazie da parte mia a tutti coloro che in questi mesi hanno collaborato, spesso senza ricevere un riconoscimento ufficiale, per le attività associative presenti nel nostro territorio. Anche il nostro giornale, L Alpone, sta meditando su scelte future che cercheremo di realizzare nell anno venturo, naturalmente con il fine dichiarato di migliorare sia il nostro livello di informazione sia il servizio di valorizzazione del territorio che da sempre è un punto-cardine della nostra azione. Al di là quindi degli auguri di Buone Feste, tradizionali quanto si vuole ma sempre calorosi e sentiti, accogliete il mio auspicio per un 2015 pieno di soddisfazioni per il nostro paese e per tutti i lettori, che come si può vedere da alcuni articoli presenti su questo numero, cominciano a riguardare anche altri comuni della vallata. Il Presidente della Pro Loco Franco Cavazzola Il fascino della fotografia d altri tempi rivive nel secondo volume della collana El Sime, intitolato Fioi e biancheria no i fa carestia, che nelle intenzioni dei curatori voleva prendere in esame il mondo delle famiglie, ma che ha dovuto fare i conti con un numero considerevole di coppie che, sollecitate dalle pagine del primo volume, hanno voluto presentare anche le loro foto di matrimonio. Ne è uscito, alla fine, una raccolta suddivisa in due parti: la prima riservata alle coppie matrimoniali che non avevano trovato spazio nel primo libro, la seconda alle famiglie, molte delle quali numerose ( , per- ALLARMI DALLA NATURA Da anni gli esperti vanno ipotizzando una incipiente catastrofe mondiale, la desertificazione, che dovrebbe essere causata dall innalzamento della temperatura del Globo terrestre dovuta all inquinamento, al buco dell ozono, ed altro. L andamento stagionale di questo anno sembra smentire queste catastrofiche previsioni, perché la pioggia caduta ha superato tutti i limiti; sembra che sia dal lontano1950 che non si ricorda un inverno così mite seguito da una primavera, una estate ed un autunno così piovosi. Il territorio del nostro Comune e della nostra Italia è uscito devastato dalle continue e abbondanti piogge che hanno provocato dappertutto alluvioni, frane e smottamenti. Alla faccia della desertificazione! Ma certamente anche l uomo si è impegnato molto per aggravare queste situazioni. Ricordo che quando ero giovane, nelle giornate invernali piovigginose e nebbiose, gli abitanti della contrada si ritrovavano armati di pala, piccone ed un fiasco di vino, ed andavano a pulire i fossi; era un modo molto concreto di regimare le acque. Oggi queste buone abitudini sono morte: i fossi impediscono alle macchine agricole di manovrare agevolmente e poi sarebbe una perdita di terreno coltivabile! Sarebbe una grave perdita ad esempio, piantare qualche vite in meno in un vigneto? Ma se frana tutto a valle, vigneto e strada compresa, allora è colpa del Comune, della Regione, del Governo ma mai colpa anche dell incuria e dell avidità dell uomo! Questa situazione climatica piuttosto anomala ha creato una situazione di una certa gravità nella produzione delle colture tipiche della nostra zona: la vite, l olivo, il castagno, il ciliegio, kiwi... La vite ha subito importanti attacchi di parassiti, quali la peronospora e l oidio; nei casi in cui non si è intervenuto con trattamenti antiparassitari molto mirati e ravvicinati, i vigneti sono risultati letteralmente spogliati delle loro foglie. Il numero di trattamenti ritenuti necessari per controllare adeguatamente le varie patologie sono stati superiori anche del 50% rispetto alla norma. [continua a pag. 3] UN GRANDE, MERAVIGLIOSO TUFFO NEL PASSATO DELLE NOSTRE FAMIGLIE Presentato il 2 volume di foto Fioi e biancheria no i fa carestia fino 14 o 16 figli!), spesso scandite nei singoli nomi dei loro componenti. Se l immagine sembra prevalere sulla narrazione, in definitiva tutta l opera diventa una vera e propria storia del nostro passato, scritta attraverso migliaia di volti di persone colte nei momenti della giovinezza o comunque di un passato che, grazie a questa testimonianza, rimane ancora impresso nella memoria. Il libro è stato presentato il giorno dell Immacolata, nel corso di una serata che ha visto come protagonisti la Compagnia Sale e Pepe, il coro El Biron e il tenore Mario Chiarini. Il volume è in vendita presso la Pro Loco (il giovedì mattina nella sede della Pro Loco, situata in piazza della Chiesa, nell abitazione subito accanto alla colonna) e nelle edicole di San Giovanni Ilarione. Un grazie ai curatori per il loro non facile lavoro di raccolta foto e dati, un grazie ai preziosi collaboratori che (in alcuni casi) hanno setacciato contrade e vie alla ricerca di immagini che rimarranno così impresse per sempre nella piccola/grande storia del nostro paese. La Pro Loco Anno 29 Nr. 4 Dicembre 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA SECONDARIA I grado M. MARCAZZAN I nostri ragazzi vincitori del concorso "NODIXTRACTION" Il giorno 7 novembre 2014, alla Scuola Superiore di Polizia, a Roma, un gruppo di ragazzi del nostro Istituto si è classificato al primo posto al concorso ICARO 2014 intitolato NO DIXTRACTION. Il suddetto concorso, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Polizia Stradale, rientra nell ambito di un progetto nazionale denominato ICARO, atto alla sensibilizzazione e all educazione del rispetto delle regole per un corretto comportamento alla guida. [continua a pag. 3] Monscleda a Roncà Cure e assistenza per 25 paesi Apre il Monscleda daily care nell'ex base militare Logistica È la «cittadella della persona» per tutto il distretto 4 dell'ulss 20 La ex base militare rinasce con una affollatissima festa. Si è presentato così, ieri, il Monscleda daily care. Comunità alloggio psichiatrica e Centro diurno per anziani sono realtà, ma in molti, dopo la cessione gratuita della base al Comune di Roncà, hanno visto in quel taglio del nastro il primo concreto passo verso il recupero a scopo socio-assistenziale di tutti i 28mila metri quadrati della ex base Logistica. Ieri hanno debuttato il nuovo «Fuoric'entro» (comunità alloggio psichiatrica) e le nuove «Querce», centro diurno per anziani: non appena sarà autorizzato il trasloco arriveranno anche gli ospiti. Domani inizia l'abbattimento dell'ex palazzina mensa destinata a trasformarsi, di qui ad un anno, nel nuovo Ceod «L'arcolaio» ma anche in nuovi servizi per la collettività, come quello che potrà dare una grande palestra con campo regolamentare da volley. [continua a pag. 2] 1

2 2 La sede di Fuoric'entro e Le Querce nell'ex base militare - FOTOSERVIZIO AMATO Si può affermare senza timore di smentita che la contrada BENET- TI, posta sul vestante Ovest del paese, in media collina, esercita un fascino tutto particolare, quasi fosse un pulpito a cielo aperto sulla vallata circostante. Qui nasce il 13 dicembre 1927, il giorno di Santa Lucia, Maria Vanzo, primogenita di Luigi e Domenica Cristofori, originaria dai Gambaretti. Il papà non si distingue dalla gente del suo tempo, è contadino a tempo pieno, ci mette tanto impegno e può in tal maniera sfamare Maria, Andrea, Olivo, Luigi, Teresa e Agostino. Sgambettano chiassosamente per la casa ed è bello vederli tutti insieme giocare o rincorrersi, ma al primo richiamo dei genitori eccoli tutti pronti per i vari incarichi. La lontananza dal paese costringe Maria a non frequentare l asilo gestito dalle suore, mentre per la scuola elementare deve scendere in paese. Ha come insegnanti Pia Anzi e la Peruzzi, entrambe brave e comprensive. Maria parte da sola dai Benetti, a piedi e sbuca nella strada che passa dai Galiotti, per poi raggiungere la scuola. Deve pure attraversare un tratto di bosco, con un po di batticuore, e le viene in mente la favola di Cappuccetto Rosso, ma per fortuna il lupo non si fa mai vedere. D inverno, quando c è la neve, ed allora nevicava veramente tanto, il papà con la vanga apre sulla strada un piccolo sentiero, per permettere alla figliola di andare a scuola. Per merenda on pometo oppure on toco de pan duro, eppure nessuno si lamenta. Si era contenti con niente. In famiglia, dopo la scuola, ci sono le pecore che attendono di andare al pascolo, poi, quando la temperatura si alza, fora con i pai e guai se qualcuno si azzoppa o viene ghermito dal falcheto, sono veri drammi. La domenica sempre a messa prima, alle ore Quando si arriva d inverno la chiesa è ancora chiusa ed allora si va a scaldarsi da Milcare, che fa il pane in via Umberto I. Naturalmente bisogna essere digiuni dalla mezzanotte. Più di qualche persona sviene in chiesa dal deliquio. La vita della nostra protagonista si svolge quasi tutta ai Benetti, si lavorano i campi, si produce quello che si Tutto per Roncà e la Val d'alpone? No, tutto per le 132! mila persone che costituiscono il bacino d'utenza dei 25 comuni del distretto 4 dell'ulss 20. I servizi erogati dalle tre strutture gestite dalla Monscleda Onlus a Montecchia di Crosara («Fuoric'entro» e «Arcolaio») e Roncà («Le querce») sono già una garanzia, come ha sottolineato il direttore del distret- [continuazione dell'articolo: "Cure e assistenza per 25 paesi"] to Roberto Borin, ma nei nuovi spazi questi servizi d'eccellenza potranno essere erogati meglio e a molte più persone. È stata cooperazione la parola d'ordine di questo progetto diventato realtà grazie alla determinazione del sindaco Roberto Turri e della Monscleda tutta, in primis il presidente Giovanni Dal Cero e il direttore Luigino Righetto. Il Monscleda daily care è il risultato del lavoro «di chi ha creduto nell'impossibile», hanno detto tutti alla cerimonia di ieri. Perchè di mezzo ci si era messo il «tira e molla» del federalismo, la burocrazia e difficoltà di ogni tipo: si è voluti andare avanti sempre e comunque «semplicemente! perchè si lavorava a qualcosa di giusto», come ha ricordato Turri. MARIA VANZO, la regina dei Benetti consuma, mais, patate, latte. I tacchini, però, insieme ai capponi prendono la via della fiera, portando a casa magari scopetuni, illudendosi di mangiar carne. Il maiale, invece, garantisce i salami per tutto l anno. Poi arriva la guerra, la guerra in casa. I tedeschi e i trentini i rumava nei porteghi e par i fenili in cerca di partigiani. Una volta hanno portato via un intera fornata di pane, ma non hanno fatto del male alla gente. Si vive nel terrore. Il luogo isolato, lontano dal centro abitato, favorisce il passaggio o il nascondiglio di qualche partigiano o renitente alla leva. Per fortuna nessuno è mai stato scoperto. Gli anni trascorrono lenti e si lasciano dietro anche la guerra. Nel 1950 viene edificato un capitello come voto per lo scampato pericolo e come ringraziamento a Dio per essere riusciti a pagare i debiti per l acquisto della casa. La nonna muore prima, ma il figlio Luigi porta a termine il voto ed innalza il capitello dedicato a San Giuseppe. Festa grande il giorno dell inaugurazione, messa solenne e grigliata con salumi e polenta per tutti, innaffiata da vino genuino. A questa solennità partecipa anche Cesare Lovato, dai Zamicheli. E un giovane sui 30 anni sveglio, simpatico, sincero. La guerra se l è fatta proprio tutta, alpino del battaglion Verona. In grigioverde ha affrontato i pericoli del fronte francese, poi in Grecia, per essere infine mandato in Russia. Vive in prima persona la terribile ritirata. Tanta fame, tanto freddo, ma anche tanta buona gente tra la popolazione. Il corollario finale si chiama prigionia in Germania, dalla quale rientra nel Si ha allora solo voglia di dimenticare e quale migliore occasione potrebbe capitare di quella di partecipare alla festa domenicale dai Benetti per l inaugurazione del capitello? Non si lascia sfuggire l occasione e qui incontra Maria, tutta indaffarata a sorvegliare che la festa abbia un lieto proseguimento. Cesare capisce che è la ragazza che fa per lui e comincia a frequentare i filò nella stalla dai Benetti. Non è un gran parlatore, ma in fondo non c è bisogno di tante parole per capirsi e così nel 1952 ci si sposa. Dopo 15 giorni si emigra in zona Vercelli, ove si era presa in affitto una risaia, ma trascorsi due anni si rientra a San Giovanni, dai Zamicheli, a coltivare i campi. Nel 1956 arriva Pierino ad allietare la famiglia, seguito quattro anni dopo da Luigino. E una bella famiglia, con Tanti gli ostacoli sulla strada, ma alla fine, «in 18 mesi e 23 giorni - da cui bisogna toglierne 43 di stop per pioggia e 90 per ingarbugliamento cartaceo», ha sintetizzato Righetto, e con un investimento di euro e aiuti determinanti si è giunti al taglio del nastro. Aiuti sostanziali (mezzo milione a fondo perduto concesso dalla Fondazione Cariverona ed una linea di credito decisamente ampia riconosciuta dal Banco popolare di Verona), ma anche il forno da panettiere donato dal Lions club Valdalpone che diventa un laboratorio quotidiano per gli ospiti. E adesso si attendono i 2,5 milioni che la Regione Veneto ha promesso alla Monscleda (col Fondo di rotazione) per realizzare il Ceod. Eccolo il nuovo «Fuoric'entro»: tre saloni, tante prospettive, si è vicini al paese, tuttavia la scusa per fare una capatina ai Benetti si trova sempre, a visitare la mamma e i fratelli, a vedere i luoghi della gioventù. Cesare viene assunto dal Comune come bidello alla scuola elementare, ma si commuove sempre alle adunate degli alpini, ove non manca mai, quando incontra i commilitoni della Russia ed insieme si ricorda, si parla, si piange I figli nel frattempo sono cresciuti, lavorano nelle locali fabbriche di scarpe. Ora gira qualche soldo in casa, ci si può permettere il necessario senza tanti sacrifici, la vita comincia a sorridere. Cesare va in pensione non come bidello, perché il Comune non ha versato neanche un soldo per i contributi, ma per invalidità e muore nel 1999, portandosi nella tomba il ricordo dell immensa tragedia della guerra. Maria continua a fare la casalinga e deve pur sopportare la batosta di veder morire il figlio maggiore, portato via da una malattia che non perdona. Prende allora il coraggio a due mani ed insieme all altro figlio continua ad andare avanti, ringraziando sempre il Signore per le gioie e per i dolori. Ora vive di ricordi, va spesso a trovare il fratello Agostino, che non vuole lasciare la casa paterna. Lassù si respira un aria pura, ricca di serenità e di pace. E come ritrovare se stessi. Maria non si compiange, allena la sua mente con la lettura dei giornali, fa le parole crociate, la S. Messa si ascolta in TV ed è bello ricevere a Pasqua il ramoscello d ulivo da parte dei giovani come segno di saluto e di augurio. Maria non chiede nulla di più di quanto ha avuto, si è sempre adattata a tutto, ha sempre voluto bene agli altri. Nella stanza calda si gode il tepore della stufa, sono lontani i tempi delle sgalmare e dei socoli de legno, del camminare sulla neve; non c erano le giacche a vento e neanche le macchine, tuttavia c erano l amore e la condivisione. Nel salutarla, si esalta ancora la sua memoria di ferro, il suo udito fine, la sua tenace volontà a non mollare. E veramente un impasto di prodotti genuini dei Benetti, un figura che ha dato molto e che ha avuto poco dalla vita. Desidera salutare, attraverso il giornale, i parenti lontani e tutti quelli che la conoscono. A questo saluto ci uniamo anche noi, per dire a Maria il nostro grazie per la sua testimonianza di vita e per augurarle ogni bene. dispensa, cucina, lavanderia, nove camere doppie, due camere singole, 6 bagni e due antibagni, e poi salottino, sgabuzzino, studio operatori. Alle «Querce» ci sono, invece, quattro saloni, palestra-laboratorio, tre! bagni, un ambulatorio, un bagno con spogliatoio per il personale, cucina e mensa, un salone, una stanza da bagno per operatori, otto camere doppie e quattro bagni assistiti. Sulla collinetta, la Madonna lauretana, patrona dell'aeronautica: dono degli avieri del III Stormo di Villafranca, molti dei quali cresciuti qui, quando il padrone di casa erano il 67 Gruppo intercettori teleguidati. Paola Dalli Cani (L'ARENA - 16 nov pag.30) ACQUA COME BENE COMUNE Scuola Media "M. Marcazzan" e Ass.ANTEAS-CISL-FNP Il peogetto è stato realizzato dall'associazione ANTEAS - CISL - FNP pensionati in collaborazione con Acque Veronesi e con la scuola media classi prime,istituto Comprensivo "M. Marcazzan". Hanno partecipato 43 ragazzi divisi in 2 gruppi. Il progetto era diviso in due parti: la parte teorica e la parte pratica. Il progetto è iniziato venerdi 14 novembre in aula magna con tutti i ragazzi ai quali è stato presentato un filmato sul valore dell'acqua e le proprietà dell'acqua. Poi i due gruppi si sono divisi realizzando un'ora di laboratorio dove vennero mostrati al microscopio alcuni organismi che vivono nelle acque pulite e sporche. Il tutto è stato presentato dalla preparatissima dottoressa Luciana Baldassarre. Lunedì 17 i ragazzi guidati dai loro professori e dai volontari ANTEAS si sono recati presso il mulino in via Cà Rosse di proprietà del Sig. Severino Panarotto, in fase di restauro. Il vecchio mulino anche in fase di restauro è un luogo dove veramente si torna indietro nel tempo agli anni 50. I ragazzi sono rimasti meravigliati nel sentirsi spiegare da Severino il funzionamento del mulino attraverso la potenza dell'acqua. Severino ci guidò attraverso tutte le fasi della macinatura del frumento e del mais. Poi,tutti insieme ci siamo spostati sul ponte del Mangano sul torrente Alpone, dove il Professore Pasetto ha spiegato tutte le caratteristiche geologiche e idrogeologiche del torrente: dove nasce e dove va a defluire, le caratteristiche di scorrimento e il dissesto ambientale. Ha spiegato pregi e difetti del torrente e la sua forza nello scorrere lungo il tragitto. E' stata una bella e- sperienza per i ragazzi che hanno imparato cosa vuol dire acqua come "Bene Comune". Nella foto troviamo Maria del Carmen Jesùs e Marcelo Jesùs in visita dall'argentina per trovare i cugini Albina Bordon, Diego Roncolato, Mirella Bordon e Domenico Bordon. Nella foto NUMERO 1 : troviamo da sinistra Diego Roncolato, la sua fidanzata Maria d Jesùs e il cugino di Maria, Marcelo Jesùs. Diego è nato in Argentina ma è originario di S Giovanni Ilarione perché è il figlio di Albino Roncolato nato dai Marocchi nel 1947, dov 7 anni, l 8 dicembre del 1954 è partito per l Argentina con i genitori Roncolato Augusto Bordon (nonni di Diego) per motivi di lavoro. Ci misero quasi un mese per arrivare in A con la nave e una volta arrivati faticarono a trovare lavoro ma con il tempo, Valentina ri lavorare in filanda. Il 13 agosto di quest anno, sono venuti a trovarci a Castello di San G Ilarione, per visitare i posti dove erano nati i suoi nonni e il suo papà dove la nonna Vale nata in via Mingon dove sono state scattate queste foto, mentre il nonno Augusto era nat Marocchi. Nella foto troviamo Da sinistra Albina Bordon, Diego Roncolato, Maria del Carmen Jesùs, Marc Mirella Bordon, Domenico Bordon, tutti cugini dei genitori di Diego Roncolato. Gianni Sartori DONARE SANGUE: Quest'anno a Natale fai un regalo speciale... SEMPLICEMENTE IMPORTANTE! Con il tuo piccolo gesto salverai una vita San Giovanni Ilarione e Vestenanova avis-vestena@libero.it avis-sgiovanni@libero.it

3 [continuazione dell'articolo: "I nostri ragazzi vincitori del concorso "NO DIXTRACTION"] Il tema da rappresentare chiedeva di mettere in luce le distrazioni che frequente- Scuola Superiore di Polizia a Roma. Hanno I ragazzi sono stati ospiti per due giorni alla mente sono causa di incidenti stradali. così potuto visitare i luoghi più significativi Gli alunni si sono documentati e confrontati della capitale ed assistere all alza bandiera. per realizzare al meglio l elaborato. Hanno L esperienza è stata condivisa con alunni di prodotto dei video e dei cartelloni pubblicitari dimostrando impegno e responsabilità Un plauso anche agli studenti di Veste- altre scuole arrivati da ogni parte d Italia. nell affrontare un tema tanto importante. nanova: Alessia Dal Fitto, Gloria Fochesato, Due elaborati, poi, sono stati selezionati Alissa Camponogara e Manuel Grimaldi. dalla Scuola Superiore di Polizia per la finale del concorso e uno di questi si è clas- e, anche se non sono tornati vincitori, han- Pure loro sono stati selezionati per la finale sificato primo a livello nazionale. Il titolo no vissuto un esperienza emozionante. del lavoro premiato è Sempre vigili, alla Un grazie particolare al Dirigente scolastico, agli insegnanti e al personale di se- guida Occhio. Si tratta di un cartellone realizzato a più mani da: Enrico Gecchele, greteria per la fattiva collaborazione; un Anna Gaiga, Silvia Lovato, Davide Vanzo e grazie di cuore anche alla signora Natascia Cristina Meneghini. per l aiuto prestato al montaggio dei video. L elaborato si presenta di forte impatto visivo per i colori molto vivaci che partono il Sig. Claudio Lovato, assessore alla cultura Alla cerimonia di premiazione era presente alla base con cromatismi caldi -colori della del Comune di San Giovanni Ilarione. Una vita e del sole-, per finire con il grigio-nero bella esperienza che ha coinvolto a 360 -negazione della luce e di conseguenza della gradi studenti ed insegnanti, commenta vita-. La strada disegnata in prospettiva è Lovato. E un esempio per le istituzioni e formata, con la tecnica del collage, da occhi per noi adulti. Ho partecipato veramente aperti e attenti per significare che alla guida entusiasta a questo evento e ho apprezzato, non è ammessa distrazione alcuna. al di là del premio, l ottimo lavoro svolto Le statistiche, infatti, rivelano che la maggior parte degli incidenti stradali è provo- La sua partecipazione ci ha gratificati an- dalle nostre scuole. cata da disattenzione. cor più: lo ringraziamo per la sensibilità La vincita è stata accolta dal nostro Dirigente scolastico e da tutti gli insegnanti L insegnante dimostrata. con grande soddisfazione. Anna Bevilacqua I QUATTRO FRATELLI SOPRANA Foto di rito per i quattro fratelli Soprana, ripresi in occasione del tradizionale pellegrinaggio delle sezioni ANA di Verona e Trento sezionale a Passo Fittanze, lo scorso 20 luglio, dove il nostro coro El Biron, nella sua prima uscita ufficiale come coro ANA, ha avuto l onore di animare le varie fasi della cerimonia, officiata dal vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti e da Don Rino Massella, Cappellano della Sezione di Verona. I fratelli Franco, Renzo, Renato e Claudio (secondo l ordine in cui appaiono nella foto) In alcune zone anche la grandine ha contribuito ad aggravare ulteriormente la situazione di questa coltura. Oltre alla scarsa quantità di prodotto, va aggiunta anche una scarsa qualità dei vini ottenuti; una bassa gradazione alcoolica, ed alti livelli di acidità fissa e volatile, causata anche dal marciume e dalla drosofila, hanno indotto alcuni produttori di vini di pregio a non produrli per l annata Non meno sfortunata è stata la coltura dell olivo. L inverno piuttosto mite, l andamento stagionale primaverile ed estivo caratterizzato da umidità elevata e da temperature piuttosto basse rispetto alla media stagionale, hanno anticipato il ciclo della mosca olearia; gli agricoltori che non hanno tenuto in considerazione le indicazioni dei tecnici del settore che annunciavano un attacco precoce della mosca olearia, sono intervenuti in ritardo con i trattamenti e la coltura ha hanno ereditato la passione per il canto subito danni notevoli. dal padre Umberto, classe 1920, che come La produzione di oliva quest anno è risultata ridotta anche del 50%, e la resa in olio reduce di Russia aveva istillato nei figli l amore per gli Alpini e per la montagna. inferiore di almeno il 30% rispetto alla media DI degli PORTARE scorsi IN anni. GITA TUTTA A questo LA FAMIGLIA. si è sommato Un giustificato orgoglio che, passando PENSATO di padre in figlio, moltiplica, anzi quadruplica il danno provocato dalla mosca olearia, che il proprio apporto in un coro che come ci ha contribuito alla produzione di olio qualitativamente scadente con alti livelli di aci- PAESE DI PAPA GIOVANNI XXIII. tengono a sottolineare i nostro protagonisti può contare su un armonia di voci e di dità. amicizia veramente notevoli, sotto la guida Per quanto riguarda le castagne le cose saggia e competente dei due maestri, Giovanni Todesco e Luigino Cengia. non sono andate meglio, anche se alcuni FAMIGLIA ( E MANCAVA ANCORA QUALCUNO!) produttori ritengono che le piogge abbiano Dario Bruni contribuito ad una maggiore pezzatura del prodotto. SIAMO RITROVATI TUTTI A TAVOLA. L insetto killer (Cinipide galligeno del castagno), arrivato in Italia dalla Cina alcuni LEZIONE ALL'ARIA APERTA Quale anno migliore per iniziare l'anno solastico che una splendida escursione tra le nostre colline? Ed è proprio così che noi ragazzi di V a A e V a B delle scuole Primarie "A. Stefani" abbiamo ripreso le lezioni. Il 19 settembre, di buon mattino, siamo partiti sotto la guida esperta e precisa di Giuseppe Spadiliero della sezione C.A.I. di San Bonifacio, accompagnati dalle nostre insegnanti. Usciti da scuola il percorso è stato dapprima dolce e piacevole, ma poi si è fatto più duro e faticoso. Abbiamo raggiunto la località Belloca e da lì ci siamo recati a vedere l'onda fluviale sul monte Biron. Il ritorno a scuola è stato un pò difficile dato il percorso fortemente scosceso. Siamo arrivati molto stanchi ma felicissimi per la bella "lezione all'aria aperta". Ringraziamo il Sig. Spadiliero per la disponibilità a farci conoscere ed apprezzare la bellezza del territorio in cui viviamo con simpatia e competenza. Alunni e insegnanti V a A e V a B [continuazione dell'articolo: "ALLARME NATURA"] anni fa, nonostante la lotta biologica in atto, ha decimato il raccolto, ed ulteriori danni sono stati causati dalla presenze di muffe che in alcuni episodi hanno danneggiato o reso immangiabile il frutto. La produzione di ciliegie è stata accettabile, purché siano stati effettuati gli adeguati trattamenti contro la monilia e la mosca. Nonostante le piogge non ci sono stati eccessivi danni da spaccatura dei frutti. Il kiwi, pur non avendo subito importanti danni dovuti all anomalo andamento climatico, negli ultimi anni sta subendo danni importanti a causa dell attacco di un batterio di elevata virulenza, lo pseudomonas syringae, agente eziologico del cancro del kiwi. In Nuova Zelanda è stato sperimentato con scarso successo l impiego di antibiotici, ed in Europa si stanno studiando altre soluzioni; per il momento si consiglia di adottare buone pratiche agronomiche che impediscano la diffusione del batterio. Per la passata stagione si può ritenere che i risultati agronomici siano stati piuttosto insoddisfacenti. A ciò si devono aggiungere i maggiori costi che l agricoltore ha dovuto IL 24 AGOSTO LA NOSTRA MAMMA, PANAROTTO INELDA HA COMPIUTO 80 ANNI E PER FESTEGGIARLO HA sostenere per effettuare i trattamenti antiparassitari in media più consistenti degli IL 7 SETTEMBRE SIAMO QUINDI PARTITI CON IL PULLMAN, LA META ERA SOTTO IL MONTE PER VISITARE IL anni passati. Negli ultimi 60 anni è difficile ricordare I VOLONTARI CHE CI HANNO ACCOMPAGNATO NELLA VISITA DELLA CASA MUSEO E DEL GIARDINO DELLA un andamento stagionale così anomalo; PACE SI SONO SORPRESI NEL VEDERE UN GRUPPO DI 30 PERSONE TUTTE APPARTENENTI A UNA SOLA l agricoltura quest anno ha già dato, e si spera che per qualche anno una situazione climatica del genere non abbia a ripetersi. DOPO AVER AFFIDATO LA NOSTRA FAMIGLIA AL PAPA BUONO E AVER ASCOLTATO LA SANTA MESSA CI Angelo Pandolfo VOGLIAMO RINGRAZIARE LA MAMMA NON SOLO PER LA BELLA GIORNATA CHE ABBIAMO TRASCORSO INSIEME, GRAZIE MA PER LA MAMMA DEDIZIONE - A Il TUTTI 24 agosto NOI IN la QUESTI nostra 80 mamma, ANNI. Panarotto Inelda ha compiuto 80 anni e per festeggiarlo ha pensato di portare in gita tutta la famiglia. Il 7 settembre siamo UN GRAZIE quindi DI CUORE partiti DAI con TUOI il pullman, OTTO FIGLI la E DALLE meta era RISPETTIVE "Sotto FAMIGLIE. il monte" per visitare il paese di papa Giovanni XXIII. I volontari che ci hanno accompagnato nella visita della casa museo e del giardino della pace si sono sorpresi nel vedere un gruppo di 30 persone tutte appartenenti a una sola famiglia (e mancava ancora qualcuno!). Dopo aver affidato la nostra famiglia al papa buono e aver ascoltato la santa messa ci siamo ritrovati tutti a tavola. Vogliamo ringraziare la mamma non solo per la bella giornata che abbiamo trascorso insieme, ma per la dedizione a tutti noi in questi 80 anni. Un grazie di cuore dai tuoi otto figli e dalle rispettive famiglie. 3

4 79^ SAGRA DELLE CASTAGNE Quest'anno vogliamo raccontarvi la 79 a Sagra delle Castagne con una serie di foto, i momenti più belli e più simpatici. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato, dai chioschi alla sicurezza, e a tutti coloro che, ancora una volta, hanno dato fiducia alla Pro Loco di San Giovanni Ilarione. La partecipazione quest'anno è stata veramente imponente, sicuramente il bel tempo, ma anche la tradizione di una delle sagre più belle della Val d'alpone. Lorenzo Gecchele SANTUARIO DI NOGAROTTO Parrocchia di San Giovanni Battista Domenica 23 Novembre si è svolta la Sagra della Madonna della Salute, presso il nuovo Santuario di Nogarotto. Messo a nuovo proprio quest'anno con un grande lavoro di restauro e recupero; dove oggi i numerosi volontari sono pronti a promuovere eventi per il territorio. Non una Chiesa ricca di affreschi o di oggetti preziosi, ma ricca di anime fedeli che il ogni festa accorrono in massa per la benedizione della salute. L.G. 50 anni di matrimonio tra Grolli Lino Lovatin Ines festeggiati a Nogarotto nella chiesa appena restaurata. Ha celebrato la Santa Messa Don Luciano Costalunga alla presenza di tanti amici e familiari. Augura alla gentile clientela un Buon Natale e Buon Anno

5 Non ci si può lasciare sfuggire l occasione, piuttosto unica che rara, di riuscire ad incontrare tutti insieme quattro figli di don Bosco e al medesimo tempo fratelli di sangue. Nella parrocchia di Castello, molto generosa verso il Signore e verso la famiglia salesiana, ben due famiglie hanno dato la bellezza di quattro figli a don Bosco: la famiglia di Gelindo Coffele e la famiglia di Erminio Rossetto. Ci occupiamo di quest ultima, in quanto questi quattro fratelli si trovano occasionalmente tutti insieme a trascorrere un breve periodo di riposo nella casa nativa in via Lovati: un sacerdote, due coadiutori, una figlia di Maria Ausiliatrice. Papà Erminio, alpino nella I a guerra mondiale, ottiene la dispensa dal fronte l ultimo anno per poter lavorare i campi, giusto in tempo per sposare, il 13/02/1918, Caterina Rossetto dalle Lore ed insieme mettono al mondo la bellezza di 10 figli, 8 maschi e 2 femmine, nell ordine: Antonio, Adolfo, Giovanni, Severino, Maria, Giuseppe, Lucia, i gemelli Valentino e Adelino, Mario. E veramente una guerra continua, forse meno pericolosa di quella al fronte, ma non meno impegnativa per riuscire a sfamare tutta questa tribù. Ci si arrabatta e si utilizza ogni spanna di terra, anche i spinari per portare in tavola un pezzo di pane, che per fortuna non manca mai. Si lavora e si suda e intanto un vicino di contrada, Antonio Casarotto, salesiano coadiutore, morto per incidente stradale a S. Martino B.A. nel 1952 a 31 anni, suggerisce alla mamma la possibilità di inviare, o meglio mettere ia in collegio qualche figlio che ha propensione per lo studio. Ed ecco allora Giuseppe prendere la via per Mirabello Monferrato, con Bruno Casarotto, guidati da Antonio. Qui per Antonio inizia il Curriculum Studii, 5 a elementare + Scuola Media. E poi parte in missione, noviziato a Beltemme, Liceo scientifico e Teologia a Kremisan,dopo tre anni di assistente ad Alessandria d Egitto. Si ferma un anno prima del diaconato per riflettere e capire meglio quale sia la sua vocazione. Rimane allora a Istanbul per sincerarsi di quello che vuole il Signore. Superato ogni dubbio, rivede la famiglia nel QUATTRO FRECCE NELL'ARCO DI DON BOSCO 1966, dopo 15 anni di lontananza. Il paese è cambiato, nelle persone e nell aspetto. Nel 1967 è a Bollengo-TO per approfondire la teologia e l anno successivo viene ordinato sacerdote a Castello dal Vescovo Mons. Giuseppe Cognata, di santa memoria. E un magnifico traguardo, accompagnato dalla preghiera e dall aiuto di Dio, contornato dal suono delle magnifiche campane della locale torre campanaria. Si torna quindi in Turkia, ad Istanbul come insegnante e consigliere della casa salesiana. Niente tonaca o altro distintivo religioso, si deve vestire solo con abiti civili, tuttavia c è vivo apprezzamento per la scuola di don Bosco, le famiglie iscrivono volentieri i propri figli, sanno che il messaggio di pace, di amore e di cultura che domina in quella scuola è fondamento per la vita. Nel 1973 trasloca al Cairo, in Egitto, e qui incontra anche il compaesano don Cesare Ciman, che tutti conosciamo per la sua disponibilità, il suo amore verso la parrocchia, la sua cultura, la sua semplicità. Il clima del paese delle piramidi, però, non fa per lui e la salute ne risente parecchio. Chiede allora il rientro in Italia, ma non è facile ottenerlo, bisogna trovare qualcuno che prenda il suo posto. Provvidenzialmente un altro missionario si fa avanti e così don Giuseppe può tornare in Italia dopo 23 anni di missione, con il fisico un po debilitato e viene destinato a Torino- Crocetta, con l incarico di bibliotecario e cappellano delle suore. La sorella Sr. Lucia, invece, dopo le tre classi elementari a Lore e la quarta a Castello (con le maestre cuche )- leggi Panarotto-, deve dare una mano in casa, portare al pascolo le pecore e le vacche, portare due volte al giorno il latte in casara. Nel 1952, essendo i due fratelli gemelli a Mirabello e non riuscendo la famiglia a pagare la retta mensile, Lucia va a servire dalle suore, sempre a Mirabello, per poter contribuire al mantenimento e allo studio degli stessi. Cucina, orto, lavanderia, guardaroba, un po di tutto insomma sono il suo campo d azione. Il prefetto della casa (l economo) paga mensilmente e gli stessi soldi vengono restituiti al Direttore per il soggiorno dei fratelli. Questo per due anni. Lucia si sente come a casa, in famiglia e chiede di far parte della grande famiglia salesiana delle figlie di Maria Ausiliatrice. Allora nel 1953 viene mandata ad Alessandria a studiare; nel 1954 è pronta per il noviziato, il 5 agosto 1956 emette la professione temporanea, seguita nel 1962 dalla professione perpetua. Rimane sempre in Piemonte, 10 anni nei collegi salesiani, con successivi altri 3 a Novi Ligure, sempre come cuoca. I suoi agnolotti, gli gnocchi fanno venire l acquolina in bocca ai commensali. Le vivande da lei preparate passano a destinazione del consumatore attraverso la famosa ruota girevole, e chi è stato in collegio sa di che si tratta. Ora da circa 10 anni, dopo essere passata fra le varie case, è a San Salvatore, conducendo una vita di preghiera, di lavoro e di obbedienza. Adelino e Valentino, i due gemelli, nascono nel 1940, in piena guerra. In famiglia non si soffre la fame, la paura, dopo l8 settembre 43, trova fissa dimora in tutte le case. A 11 anni, sulla scia di Giuseppe, entrano nel collegio di Mirabello, ove il fratello già indossa la veste talare, ma rimangono insieme per soli 10 giorni, perché egli parte per la missione in Medio Oriente. Qui frequentano la quinta elementare e le medie, ma c è il problema di quel maledetto latino che non vuole entrare in testa ed allora vengono dirottati nella casa salesiana di Cumiana -TO, una colonia agraria. Qui è direttore don Feltrin, uno spirito affaristico e qui incontrano anche il compaesano Luigi Andriolo. Mentre il fratello Valentino rimane in Italia ed attualmente è a Torino, Adelino nel 1961 parte per le missioni, sempre in medio oriente, e per tre anni vive insieme al fratello don Giuseppe, non conosce l arabo ma i confratelli lo aiutano in questo. Coltiva la campagna, frumento, orzo, vigne, olivi. Adelino è una persona grintosa, i problemi li affronta di petto e non lascia mai in sospeso alcuna decisione. Ora è a Ben Jamail, in Giordania, in una scuola salesiana agricola, frequentata da cristiani e musulmani e la convivenza non crea problemi di sorta. Azzardiamo qualche domanda: Com è la situazione laggiù? La risposta è secca e convinta. I rapporti tra Israele e il mondo arabo sono sempre molto difficili: questo li porta all esasperazione con le conseguenze che si possono osservare. Si vive come un tempo il messaggio del fondatore? Riflette un po e poi esclama: Per poter continuare a essere credibili anche come salesiani, bisogna ripartire dagli oratori festivi, con lo spirito di impegno e gratuità, con la volontà di servire senza nulla pretendere ed in questo papa Francesco è guida sicura. Al vederli tutti intorno alla tavola nella casa del fratello Mario, recentemente scomparso, e seguiti amorevolmente dalla cognata, viene naturale un moto di commozione e di meraviglia, emerge un sentimento di serenità e di fervore, un ritrovarsi ancora fanciulli sulle stesse colline, un tempo teatro di scorribande e ora oasi di pace. E un quadretto commovente, in cui rivive lo spirito di don Bosco, uno spirito che ha fatto di questi quattro fratelli strumento di impegno, di aiuto e di dedizione agli altri. G.S. ANGELO BIONDARO è andato avanti... Si è spento serenamente, senza disturbare nessuno, Angelo Biondaro, meglio noto come Angi Nervi. Figura asciutta e scattante, ha rappresentato la memoria storica e l essenza autentica di un paese che oramai non si riconosce più, ha vissuto le vicissitudini e le problematiche che la vita assolutamente non ha voluto risparmiargli, ma è sempre prevalso in lui il coraggio e il senso della propria dignità, senza mai venire a compromessi con la propria coscienza. Emigrante in Libia nel 1939, con la famiglia, non ha paura di cimentarsi nel lavoro di dissodamento dei terreni nella speranza di arrivare ad un raccolto che non verrà, perché la guerra interrompe tutto e lo porta ad essere prigioniero degli Inglesi, umiliato, denutrito, deriso. Commovente il racconto della scoperta durante la prigionia a Durban (Sud Africa), di un radicchio selvatico appena al di là della rete di recinzione del campo. Rimane lì ad adocchiarlo nella speranza di impossessarsene e calmare la fame, ma la guardia di turno lo allontana brutalmente e calpesta l ortaggio, in segno di derisione. Quante volte a Natale si sono sognate le castagne abbrustolite e una bresola de mascio! E talmente denutrito che passa pure la voglia di guardare le ragazze, e per lui è tutto dire! Rientrato in paese nel 1946, lo vediamo per lunghi anni dietro il bancone di ferramenta, simpatico, dinamico, amico di tutti. Negli avvenimenti di carattere sportivo o culturale si esalta tutto il carisma originale, con battute, scritte, motteggi, allusioni che fanno sì sorridere, ma che hanno sempre un fondo di verità. E una persona ironica, ma di quell ironia che non fa male, una mente sveglia, un carattere originale un po focoso, non per niente lo chiamano Nervi. Ora a 94 anni ha seguito il richiamo del creatore, tracciando però il percorso della sua lunga esistenza con i valori dell onesta', della laboriosità, dell amore verso la famiglia e verso gli altri e trasmettendo tutto questo ai figli. Proverbiali anche le sue battute verso il gentil sesso, battute colorite, simpatiche, innocue, ma che lo rendevano un compagno ideale nelle discussioni leggere e mettevano in risalto il suo carattere pieno di allegria. Con lui si è chiuso un periodo storico, si è chiusa una biblioteca di avvenimenti vissuti e di ricordi, di modi di vivere e di confrontarsi che non si aprirà mai più. E noi lo vogliamo ricordare così, sereno e sprizzante buon umore anche in paradiso, magari portando in sfilata un derlo con l immancabile scritta suggestiva, come faceva nelle sfilate di carnevale o durante le sagre, e dirgli che tutti continuiamo a volergli bene. Gianni Sartori 5

6 Carissimi Cittadini, giovedì 20 novembre alle ore ho accolto la cittadinanza nella sala civica Rumor. Nel corso della serata ho affrontato due temi di estrema attualità per il nostro paese: la viabilità e le frane. Attraverso la proiezione di numerose slides ho mostrato ai cittadini tutti gli interventi che nell estate di quest anno avevamo intenzione di fare. Abbiamo investito la somma di E per la viabilità, ripartiti in questo modo: Strada Belloca E, Strada Palazzo E, Strada via Niselli E, Strada via Faggiani E, Strada via Cimani E, Strada Veschi E. Pronti per partire con la gara di appalto, siamo stati bloccati il 1 luglio 2014 dal decreto legislativo 66/2014 che impediva di fatto ai comuni di procedere a qualsiasi gara d appalto. Sempre grazie alle decisioni del nostro Governo, il 1 luglio è entrato in vigore un nuovo sistema di Avcpass, che è un nuovo modo di procedere alle gare d appalto, molto più complicato del precedente: in sostanza non potevamo comperare neppure una penna. La situazione si è sbloccata il 18 agosto, ma intanto in questi due mesi estivi ci ha impedito di VIABILITA' E FRANE realizzare gli asfalti. Il 19 agosto i nostri uffici si sono messi in moto per partire con la gara di appalto e dopo i vari passaggi burocratici (120 giorni circa) siamo riusciti a svolgere tutto e ad assegnare a una ditta l appalto delle strade. Nel frattempo però erano arrivate le basse temperature e le piogge, cosicché gli asfalti dovranno essere realizzati nel 2015, con l arrivo della buona stagione. Durante la serata ho poi illustrato la situazione sul versante frane, che nel nostro paese comporta una spesa complessiva che ammonta a E. Nel 2015 verranno sistemate le frane di Vignaga E, di località Governi E, della strada Fusa-Castello E, di località Muni E, per un totale di E, che corrisponde al contributo regionale che ci è stato assegnato quest anno per il settore frane del Abbiamo segnalato tutte le nuove frane anche in regione e la Forestale ha in progetto per il 2015 di sistemare la frana dei Nebiotti, E, quella dei Mazzasetti E. Nel corso del mio intervento ho tenuto a sottolineare che, se è vero che le frane sono causate dalle piogge frequenti e dalla tipologia dei terreni, molto si deve anche alla poca cura del nostro territorio. Infatti, quando si LA PAROLA ALLA MINORANZA Priorità per il paese: FRANE, VIABILITÀ, RIFIUTI L'Amministrazione chiudono dei fossati bisogna ripristinarli da un altra parte o lasciarli aperti e puliti, perché l acqua possa scorrere nei suoi percorsi naturali, altrimenti fuoriesce nelle strade e verso le abitazioni, causando i disagi che tutti abbiamo sotto gli occhi. È stata una serata molto piacevole e concreta, nella quale i cittadini hanno potuto fare tutte le domande che desideravano. Sono molto contenta per la partecipazione, ma per la prossima riunione vi aspetto ancora più numerosi. Vi presento poi qui uno schema che illustra il fondo di solidarietà comunale dell anno 2013 e quello del Come potete osservare, la possibilità che abbiamo avuto nel 2013 di investire sulla scuola Stefani c era, mentre quest anno il Governo non ci ha dato nulla, ma il fondo di solidarietà è composto solo dalle tasse dei cittadini e lo Stato invece di darne, continua a toglierne. Colgo inoltre l occasione per farvi i miei migliori auguri di Buone Feste e di passare molto tempo con le persone a voi care. Un saluto affettuoso cordialmente Il sindaco Ellen Cavazza Visto il crescente numero di persone che richiedevano la realizzazione delle nicchie cinerarie per la tumulazione delle ceneri derivanti dalla cremazione delle salme, da pochi giorni, sono state messe in opera le nuove nicchie nel cimitero comunale di San Giovanni Ilarione. Si tratta di nicchie prefabbricate della misura di cm32.5 x 34.5, dove poter posizionare le urne cinerarie. LOCULI 2013 FONDO E IMU E Pagano i cittadini di S. Giovanni TOT E IL VINO NELLA RIFORMA DELLA PAC Competitività e seplificazioni Situazion con i soldi d i 2014 FONDO E ulteriore taglio E IMU ,00 E TASI E Pagano i cittadini di S. Giovanni TOT E Sistemazione strada Belloca: intervento da EU Strada Camaole - Bacchi da anni chiusa al traffico per una frana non ancora sistemata: uno dei tanti esempi che interessano la critica viabilità del nostro paese Urgenti problematiche ambientali per i rifiuti: i cassonetti trasbordano di immondizie di ogni genere che cadono a terra e col vento vanno a finire lungo le strade o nei campi in coltivazione Lo scorso nove ottobre, presso il teatro parrocchiale di San Giovanni Ilarione, si è svolto un importante convegno riguardante gli effetti della nuova Pac sul comparto vitivinicolo e le future semplificazioni che caratterizzeranno il settore. Sono intervenuti il Sindaco Ellen Cavazza, l Assessore all agricoltura Marco Beltrame ed il Presidente Coldiretti di San Giovanni Ilarione Giovanni Marcigaglia. Relatore principale è stato il dott. Domenico Bosco, Responsabile del comparto vitivinicolo della Confederazione Nazionale Coldiretti, mentre il Direttore Giuseppe Ruffini ha coordinato l incontro, le cui conclusioni sono spettate al Presidente Valente Claudio. La riforma della Pac nel settore vitivinicolo ha evidenziato Domenico Bosco prevede delle novità ma anche conferme. Possiamo, infatti, dire che c è una conferma del budget specifico per il settore vitivinicolo, una gestione delle risorse mediante PNS quinquennali, la conferma delle misure preesistenti. Ci sarà, e questa è una novità, la possibilità di azioni di promozione dei vini anche sul mercato interno oltre che un sostegno alla ristrutturazione e riconversione per motivi sanitari e una nuova misura di ricerca e sviluppo per migliorare la qualità dei prodotti e l impatto ambientale. Ci sarà la possibilità di sostegno alla viticoltura di montagna o a forte pendenza (PSR) e il pagamento unico disaccoppiato per i produttori di uva. Per quanto riguarda le semplificazioni di settore, si tratta di un argomento trasversale rispetto alla normativa vitivinicola e per affrontarlo correttamente è necessario guardare oltre la legge sulle denominazioni e il sistema di certificazione e controllo dei vini a DO e IG, intervenendo in modo organico. Basti pensare che normalmente la burocrazia del vino incide in media per 100 giornate di lavoro all anno pari ad oltre il 20% del tempo di lavoro dell impresa vitivinicola, in particolare per i prodotti a Do e IG. Dall impianto del vigneto alla vendita della bottiglia ci sono oltre 70 attività burocratiche nei confronti di almeno 20 soggetti diversi. E possibile eliminare o semplificare almeno il 40% tra adempimenti e registri con una riduzione del 50% del tempo necessario alla burocrazia. La proposta di Coldiretti dal titolo disposizioni generali e di semplificazione in materia di vino e prodotti vitivinicoli è in discussione a livello parlamentare. Cercheremo come Coldiretti di intervenire a livello nazionale e regionale per le ultime definizioni sul comparto vitivinicolo della Pac ha detto in conclusione Valente Claudio, Presidente di Coldiretti Verona. 6

7 Comunale informa e trasferimenti ben coscienti che ei cittadini di San Giovanni Ilarione l Governo Renzi fa cassa COSTO OPERA CONTRIBUTI ENTI EROG. CONTRIBUTI Frana Vignaga PROVINCIA Bitumatura strada COMUNITA' 82, Belloca MONTANA Bitumatura strada COMUNITA' Palazzo MONTANA Bitumatura strada COMUNITA' Veschi MONTANA Bitumatura strada Via Niselli Bitumatura strada Via Cimani BIMA Bitumatura strada Via Faggiani Scala sicurezza medie REGIONE CARIVERONA Scuola Stefani BIMA Gradinata Piazza Martiri BIMA Via A. Rivato COMUNITA' MONTANA Frane REGIONE MOVIMENTO E ATTIVITÀ FISICA: UN BUON MODO DI CRESCERE SANI! Incentivi alle attività sportive per i ragazzi con il BONUS SPORT di 50 EURO L Amministrazione Comunale, per favorire ed incentivare lo svolgimento della pratica sportiva nel nostro paese, ha introdotto l iniziativa del bonus sport, pari ad un contributo di 50 euro che andrà alla famiglia di ogni bambina/o ragazza/o dai 6 ai 13 anni iscritto ad una associazione sportiva di San Giovanni Ilarione. Il regolamento (scaricabile dal sito internet del comune : nella home page al link : AVVISO AI GENITORI CONTRIBU- TO PER INCENTIVAZIONE PRATICA SPORTIVA o disponibile presso gli uffici comunali) prevede anche di indicare l ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a EU, che secondo nuova normativa non va confuso con il reddito lordo della famiglia. Per esempio può accedere al Bonus Sport una famiglia tipo di 4 persone il cui reddito familiare ai fini IRPEF sia di ,00 euro e proprietario di un'abitazione la cui rendita catastale corrisponda ad euro 375,00 pari ad un valore ai fini TASI di euro ,00. Diminuendo il reddito a ,00, il valore della casa può essere di ,00. Vi informiamo inoltre che il calcolo dell ISEE è possibile ottenerlo gratuitamente presso gli uffici della Coldiretti, Sindacati ed Acli e che per ulteriori informazioni potete contattare l ufficio ragioneria e tributi della sede comunale allo NB Le domande dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE IL 31 DICEMBRE 2014 all Ufficio Protocollo del Comune di San Giovanni Ilarione. Affrettatevi e buona attività sportiva a tutti!!! Come anticipato nel precedente numero dell Alpone, verranno applicate, a breve, 5 targhe come quella riportata sotto, da collocare in entrata al ns paese con il fine di promuovere il prodotto cerasicolo ed in quanto facenti parte dell associazione nazionale città delle Ciliegie. La tabella riporta lo sfondo della nostra valle con le tre chiese ed i colori azzurro e bianco del nostro comune. TOTALE ,65 IL VOLONTARIATO Indispensabile per poter far fronte alle necessità della comunità Visti i tagli sempre più consistenti ai fondi comunali da parte dello Stato (riceviamo solo ora e proprio in queste ore una nota per un ulteriore sconcertante, assurdo e preoccupante taglio di ben EU per questo 2014 oltre ad altri tagli già subiti durante questi ultimi anni...), in tutta Italia sta diventando sempre più una necessità il dover ricorrere al volontariato per far fronte a servizi di pubblica utilità. E quanto sta capitando anche nel nostro comune, dove gruppi di persone mettono a disposizione della cittadinanza le proprie capacità e parte del proprio tempo e mezzi nelle modalità più svariate per svolgere gratuitamente attività e servizi da tutti ritenuti importanti, ma i cui costi sono diventati insostenibili per gli enti pubblici interessati. E come spesso accade in questi casi, il bisogno aguzza l ingegno e la creatività dei cittadini che accettano di mettersi in gioco rivelano doti e aspetti spesso sorprendenti. Riportiamo qui di seguito, alcune foto di gruppi di volontari e vi chiediamo di informarci ed inviarci foto inerenti le vostre attività di volontariato per condividerle e dare il giusto valore e riconoscimento. Desideriamo inoltre a nome di tutti, ringraziare tutte le associazioni e le persone che operano come volontari per il loro prezioso contributo al bene comune. Gruppo volontari Castello: riverniciatura della ringhiera e della Chiesa di Castello. Sistemazione canonica e campetto. comune di SAN GIOVANNI ILARIONE CITTÀ DELLE CILIEGIE Tanti Auguri di Buone Feste dal Sindaco Ellen Cavazza, gli assessori e consiglieri Claudio Lovato Ercole Storti Marco Beltrame Lorella Disconzi Stefano Vicentini e tutti i dipendenti Comunali 7

8 PARCO DON BOSCO PARCO DON BOSCO LA PORTA DEL PAESE La porta del Paese E proprio vero, il parco del monumento a San Giovanni Bosco posto all ingresso del nostro paese è una delle prime immagini che appaiono E proprio vero, il parco del monumento a San Giovanni Bosco posto all ingresso del nostro paese è una delle prime immagini che appaiono alla vista di chi arriva, solitamente da sud, a San Giovanni I- Gli exallievi larione. E con grande passione e spirito di volontariato che il gruppo ex allievi Don Bosco fin dal 1991, anno dell inaugurazione dell opera, cura la manutenzione del verde e delle pulizie del luogo circostante. Gli exallievi DODICIRIGHE alla vista di chi arriva, solitamente da sud, a San Giovanni Ilarione. E con grande passione e spirito di volontariato che il gruppo ex allievi Don Bosco fin dal 1991, anno dell inaugurazione dell opera, cura la manutenzione del verde e delle pulizie del luogo circostante. Ma perché sono sempre così arrabbiati? mi chiede un giorno un tale riferendosi al mondo EXALLIEVI della politica. Bella domanda, ma DON BOSCO sentite questa. Nel corso dell ultima S.GIOVANNI sagra ILARIONE mi è toccato l ingrato compito di portare in giro per mostre e bancarelle alcuni personaggi nostrani della politica, appartenenti ad aree partitiche diverse, e notavo l evidente (chiamiamola così) poca armonia esistente fra loro; non solo: anche quelli che incontravamo (a seconda dell area di appartenenza) salutavano uno ed evitavano l altro, e viceversa. Nella mia ingenuità di persona estranea a questo mondo, ho allargato il campo oltre la politica e mi son messo a pensare: ma guarda un po quanti contrasti (le chiamerei guerre fredde ) esistono in un paese come il nostro Elenco in ordine alfabetico le prime che mi vengono in mente: associazioni varie (oltre 40), campanili, comune, cori, gruppi, parrocchie, scuole (mi fermo perché dispongo solo di dodici righe). Domanda: quante, fra tutte queste realtà, vanno veramente d accordo l una con l altra? E quanti contrasti si nascondono al loro interno? E come mai? Qualcuno mi risponde? No, non ho domande di riserva, purtroppo D.B. MILAN CLUB FRANCO BARESI 1991 San Giovanni Ilarione Domenica 7 settembre 2014, in 35 tifosi rossoneri e simpatizzanti, ci siamo recati a Milano a CASA MILAN nuova sede dell A.C.MILAN in Via Aldo Rossi, 8. Abbiamo visitato inizialmente MONDO MILAN, poi MILAN STORE e infine CUCINA MILANELLO. In MONDO MILAN abbiamo visto tutti i trofei vinti nel corso degli anni, video storici, immagini e tanta, tanta tecnologia. In MILAN STORE ognuno poteva acquistare quanto esposto in vendita: tute, maglie, borse, sciarpe ecc.; in tanti hanno comperato oggetti ricordo, tipo portachiavi, penne, tazze. La tappa in CUCINA MILANELLO invece è stata veloce, in quanto noi eravamo già organizzati con panini, bibite, caffè e tanti dolci. Nel pomeriggio visita libera a Piazza Duomo. E stata una giornata piacevole, divertente ed entusiasmante per tutti e in particolar modo per i giovani presenti. Prossimo appuntamento, per tutti i tifosi rossoneri e simpatizzanti, alla cena sociale per il rinnovo del tesseramento che si è svolto nel mese di Novembre. Associazione SoleLuna si dà da fare Dopo la prima uscita dell Associazione in piazza domenica 9 novembre con il tema Un fiore per un fiore per il tuo Paese che ha avuto un buon riscontro da parte della gente, l Associazione ha deciso di darsi da fare: realizzare la sistemazione del cordolo di cemento in piazza A. Moro, uscito dalla sede per l usura del tempo. Chiesto all Amministrazione se ciò fosse fattibile attraverso il volontariato e avuto il consenso, il giorno 18 novembre dopo aver trovato i volontari per la posa, che ringraziamo, il cordolo è tornato al suo posto. L Associazione ha acquistato e donato il materiale necessario per la realizzazione. SoleLuna, nata quest anno, è il completamento di un amicizia che dura da tempo, dall infanzia, fra soci che condividono la stessa passione per il verde, il giardinaggio e credono molto nel riciclo dei materiali. Così facendo realizza tanti oggetti riciclati proprio con plastica, carta, stoffe, legno etc SoleLuna mette a disposizione tanto tempo di volontariato anche per la sistemazione ed abbellimento con piante e fiori di : giardino piazza A.Moro, giardino scuole elementari e giardinetto entrata scuole medie. Si prende anche cura del cimitero in collaborazione con altre signore volontarie. Due signore, socie dell Associazione, alla fine dell estate hanno ridipinto il capitello di San Pietro. Le idee non mancano, la volontà neanche ed è per questo che domenica 7 dicembre siamo stati in piazza XXIV maggio al mattino con il tema: Un oggetto di riciclo per un abbellimento del tuo Paese SoleLuna augura a tutti Buone Feste!!!!! Il Presidente Antonietta M. BRUNO LOVATO Dopo una lunga e dolorosa malattia, lo scorso 20 agosto, si è spento Bruno Lovato. Era nato a San Giovanni Ilarione l'11 giugno 1946, cresciuto coltivando i campi. Il duro lavoro, la natura e la terra sono stati elementi che hanno plasmato la sua persona. Raggiunta la maggiore età quando è arrivato il momento del servizio militare, ha volutamente scelto l'arma dei Carabinieri. Il 27 agosto del 1966 durante una libera uscita nei pressi del fiume Stura, Fossano (TO), vedendo una donna in procinto di annegare, pur non sapendo nuotare, l'ha salvata, meritandosi l'encomio Solenne della Legione Carabinieri di Torino. Nonostante l'invito dei suoi superiori a rimanere, ha preferito congedarsi e tornare al suo paese dove nel 1972 ha sposato Graziella. Per far fronte alle crescenti necessità economiche ha iniziato anche a lavorare, prima in fabbrica e poi ai depuratori di Arzignano. Nel 2007, momento della sospirata pensione, sono iniziati i sintomi di quella che poi sarebbe stata una terribile, lunga e inesorabile malattia. Bruno l'ha accettata e vissuta con umiltà e dignità, soffrendo in silenzio... Ci ha lasciati amorevolmente assistito nella sua casa, dalla moglie, dai figli Claudio e Simone e dalla nuora Roberta. Fra i tanti ricordi ed esempi di vita, di lui rimane il suo dolce e profondo sorriso, lo stesso che ha la sua nipotina Giulia: non l'ha potuta abbracciare o vedere a compiere i primi passi; ma sicuramente la vedrà sorridere come lui. Ciao Bruno! LAVORAZIONE PELLI di Annoscia Angela Associazione Nazionale Reduci e Combattenti Sez. di S. Giovanni Ilarione Con il presente si vuole avvertire la popolazione di San Giovanni Ilarione che la Sezione Combattenti e Reduci, nella persona del segretario Antonio Dal Zovo, ha iniziato una ricerca sui "Caduti" della Grande Guerra ( ), nostri compaesani. Sinora è stato accertato che nel nostro paese ci sono stati 108 Caduti (uccisi o deceduti per causa di ferite riportate in combattimento), per un centinaio di loro si conoscono anche alcuni dati personali, paternità, data nascita, in quale corpo hanno militato, data e luogo del decesso. Questi dati saranno raccolti in un elenco che si vorrebbe arricchire anche con aneddoti e/o fatti che li possano riguardare, magari anche con foto. Per fare ciò si ha bisogno dell'aiuto di parenti o familiari dei Caduti che possano fornire dati o informazioni su di loro. Il Segretario della Sezione è a disposizione per raccogliere questi dati, anche facendo copia di fotografie che saranno restituite subito ai proprietari. Chi fosse interessato può contattare il Segretario Antonio Dal Zovo anche telefonandogli al Granatiere GALIOTTO Ottavio (Ciopo), deceduto il 19/09/1916 per ferite riportate in combattimento L'Associazione ANTEAS come volontariato Per la fame nel mondo "OXFAM" ha contribuito alla vendita delle piante nelle varie piazze: Castello, Cattignano, San Giovanni Ilarione. Via Risorgimento, 10/A San Giovanni Ilarione (VR) Tel

9 Il monte Purga di Bolca ( purga dal cimbro purge = rocca o castello), alto m. 925, è una formazione vulcanica di antichissima origine. In epoca preistorica fu probabilmente sede di un castelliere, un villaggio fortificato dell età del bronzo e del ferro; vennero infatti rinvenuti nel 1874 numerosi reperti archeologici attribuibili a quel periodo. In epoca medievale il monte Purga fu sede di un castello, una fortificazione difensiva, che venne conquistata nel 1242 da Ezzelino da Romano e, successivamente, nel 1276, fu concessa dagli Scaligeri al sig. Mezzagonella, un giudice di Verona, che divenne proprietario dei castelli di Bolca e di Castelvero. Sulla cima del monte Purga non rimane traccia del fortilizio medievale, ma si erge ora una bella Croce che domina la Valle dell Alpone, del Chiampo e tutta la Lessinia Orientale. E collocata sul luogo di una preesistente semplice croce, forse in legno, documentata da un antica stampa di fine La Croce in marmo bianco poggia su una base formata da quattro gradini e da un alto piedestallo costituito da gradoni rastremati. La Croce è suddivisa in tre settori: nel primo in basso, sul lato sud-est, compare l immagine di una Madonna Lauretana, nel terzo, in alto, sono rappresentati i simboli della Passione di Cristo. La parte sommitale del lato sud-est presenta un ostensorio con la scritta centrale IHS (Jesus Hominum Salvator = Gesù Salvatore degli Uomini), sormontato da una piccola croce poggiata su una sfera, che simboleggia Cristo salvatore del mondo. Nella zona sovrastante è posta l iscrizione INRI (Jesus Nazarenus Rex Judeorum = Gesù Nazareno LA CROCE SUL MONTE PURGA DI BOLCA Re dei Giudei) che Pilato compose e fece porre sulla croce di Cristo. Ai lati dell ostensorio sono scolpiti sei dadi: tre con numeri pari sul braccio destro, tre con numeri dispari sul braccio sinistro della Croce, quasi a voler sottolineare la distinzio-ne fra buoni e cattivi. Il significato dei dadi è da ricercare nei Vangeli e nella Bibbia. Giovanni racconta che I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. Sul lato nord-ovest della Croce, sempre nella parte più alta, sono rappresentati altri simboli della Passione. Al centro una corona di spine racchiude il fiore della passione, la passiflora. Racconta Giovanni che I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora.... Sul braccio destro della Croce una pisside è circondata dai rami della passiflora; sul braccio sinistro si intravedono una lancia con un velo e un calice (ora in parte scomparso), che possono ricordare il racconto dell evangelista Giovanni: Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Anche la corona di spine è sormontata dalla scritta INRI. Sulla sommità della Croce era inserita una infiorescenza in pietra, presente fino agli anni 50 e ora ricostruita dal Gruppo Alpini di Bolca, che ha provveduto anche al restauro completo della Croce e al ripristino del monte. Sui lati del basamento sono presenti delle iscrizioni che forniscono indicazioni utili per la contestualizzazione storica della Croce: la data di edificazione è il 1891, il committente è Cracco Giuseppe di Antonio e di Ferrari Maddalena e viene concessa un indulgenza di 100 giorni a chi recita Gesù mio misericordia. L esecutore dell opera, di notevole rilievo, rimane sconosciuto, ma il motivo per cui venne eretta la Croce è stato tramandato ai discendenti. Il 1891 era l anno in cui avvenne un disastroso terremoto che interessò in parte anche Bolca e si temeva un risveglio del vulcano della Purga. La comunità pensò ad una edificazione votiva per lo scampato pericolo, da porsi proprio sulla sommità del monte, ma non c erano fondi sufficienti per erigere la Croce: intervenne allora Giuseppe Cracco che si fece carico di compiere l opera tanto voluta da tutti. La famiglia Cracco viveva nella contrada Laisi di Bolca: il padre Antonio ( ), la madre Ferrari Maddalena di Crespadoro, morta nel 1910, e il figlio Giuseppe, nato il 16/01/1868 e morto il 31/10/1938. Giuseppe Cracco, all epoca della costruzione aveva 23 anni, non era ancora sposato e i suoi genitori erano viventi. Egli poi generò sette figli, di cui i maschi Giobatta ed E- spedito Antonio, con relativa prole, si trasferirono a Varese nel dopoguerra. Giuseppe era molto ricco di fede e di devozione e lasciò nel territorio altri segni della sua religiosità: la croce in legno del termine, detta anche Crose del galo, ora sostituita da una diversa croce e un piccolo capitello nei pressi della contrada Rigoni. La bella Croce del monte Purga rappresenta una testimonianza preziosa della religiosità popolare degli abitanti di un tempo; era raggiunta dai fedeli in occasione del Corpus Domini ed è tuttora meta della processione annuale dell Ascensione, oltre che di visite frequenti degli escursionisti che desiderano ammirare la bellezza del luogo e dei paesaggi circostanti. Giancarla Gugole La croce nel 1942 La croce nel 1946 Il dono dei 70enni di Vestenanova I numerosi coscritti vestenesi del 1944, che nel 2014 compiono 70 anni, hanno voluto dare un significato particolare e molto originale al loro importante anniversario. Per lasciare un segno duraturo del raggiunto traguardo hanno donato alla chiesetta romanica di S. Antonio Abate di Vestenavecchia il restauro di un affresco quattrocentesco rappresentante la Madonna Annunciata. L opera di restauro, realizzata da Andrea Ciresola di Monteforte, è apparsa in tutta la sua bellezza il 2 agosto 2014 in occasione dell inaugurazione, avvenuta prima della celebrazione della S. Messa presieduta da Mons. Giancarlo Grandis, Vicario episcopale per la cultura della Diocesi di Verona, anch egli nato nel 1944, accompagnato da Don Gianfranco Coffele. La Messa è stata animata dalla Schola Cantorum di S. Pietro di Lavagno, diretta da Bruno Menaspà, coscritto di Vestenanova. Era presente anche il Sindaco Edo Dalla Verde che ha caldamente ringraziato i numerosi coscritti presenti alla celebrazione, auspicando che altre generose persone abbiano a continuare l opera di restauro iniziata. Gli stessi coscritti del 1944 hanno deciso di proseguire, in gruppo e singolarmente, l opera di restauro iniziata, che potrà essere ammirata nel prossimo anno G.G. L'8 settembre u.s., festa della Madonna di Monteberico, è mancata nel nostro paese una figura importante degli anni prosperosi dei nostri calzaturifici. Giuseppe Ciman (Bepi Trance). La Madonna lo ha voluto chiamare proprio nel giorno in cui a Monteberico è grande festa. Lui, lavoratore onesto, caporeparto comprensivo, molto affezionato al nostro compianto imprenditore Angelo Zanchi. Il periodo, che ha visto Bepi pioniere nel lavoro, è significativo per il nostro paese, un pezzo di storia che ha visto portare benessere alle famiglie. Vogliamo ringraziarlo, affidandolo al Padre e al ricordo di quanti lo conobbero. A. Gambaretto Corso Cavour, 39 Zevio - VR T./F Via Cesena, 2 (angolo Via Legnago) Verona Via Canella, 3 Cellore d'illasi - VR T Viale Europa, 98 Montecchio Magg. - VI T STAMPE COMMERCIALI PUBBLICITARIE grafica@graficaalpone.com grafica & impaginazione BOLLE FATTURE BUSTE BIGLIETTI DA VISITA DEPLIANTS VOLUMI GIORNALI MANIFESTI VOLANTINI LOGHI VOLANTINI PIEGHEVOLI DEPLIANTS BUSINESS CARD IMMAGINE AZIENDALE CATALOGHI LIBRI GIORNALI PUBBLICAZIONI IN GENERE 9

10 10 L'ASS. ANZIANI DI VESTENANOVA La festa annuale dell Associazione anziani di Vestenanova, il 13 aprile 2014, è stata l occasione per inaugurare il nuovo gagliardetto del Gruppo, dopo otto anni dalla sua fondazione. E stato donato dall Hotel Adele e dal Ristorante Zoccante e confezionato da Daniela Salgaro. La bella scritta su fondo bianco riporta il testo: A.A. Solidarietà sociale Don A. Benetti Vestenanova. Sul retro il motto Tutti per uno, uno per tutti riporta allo spirito che animò i fondatori nel dar vita alla benemerita Associazione nel giugno del Venne costituita su iniziativa di Antonio Munaretto (che ancora oggi ne è il legale rappresentante), di Sergio Mainente, di Gian Battista Da Campo, di Giuseppe Stanghellini, con il sostegno del sindaco Edo Dalla Verde e dei parroci Don Mario Filippi e poi Don Flavio Miozzi. Venne dedicata a Don Attilio Benetti, indimenticato parroco che dal 1942 al 1978 prodigò a Vestenanova tutta la sua o- pera di Pastore, testimone coraggioso di una guerra cruenta e feroce che fece tante vittime e lasciò tanto dolore a Vestenanova: di lui ci rimane il suo importante libro Vestenanova nell uragano. E del 3 agosto 2006 lo statuto dell Associazione, che indica le linee di condotta del Gruppo e stabilisce le finalità da perseguire, di cui la fondamentale è Rimuovere la solitudine e l emarginazione degli anziani. L obiettivo viene raggiunto con una serie di interventi che costituiscono l impegno quotidiano dei numerosi iscritti all Associazione: assistenza alle persone anziane e malate, trasporto con furgone attrezzato agli ambulatori, ai centri di cura e agli ospedali, promozione di attività ricreative, previdenziali e assistenziali. Una convenzione triennale con il comune di Vestenanova stabilisce che l Associazione presti servizio di sorveglianza pre e post scolastica per le scuole elementari di Vestenanova e Bolca e di assistenza sugli scuolabus per le due scuole materne statali. Prevede inoltre che gli anziani si prendano cura del verde pubblico ed effettuino piccole manutenzioni. Da parte sua l Amministrazione Comunale elargisce un contributo annuale all Associazione e le garantisce la sede nell ex mensa della scuola elementare di Vestenanova. Ed è proprio nell edificio scolastico che ogni giovedì gli anziani si incontrano dalle 14 alle 17 per trascorrere insieme un pomeriggio: circa 25 donne confezionano graziosi oggetti da vendere in particolari occasioni, mentre gli uomini solitamente giocano a carte. Il ricavato viene utilizzato per gli scopi dell Associazione e per sostenere alcune iniziative benefiche. Gli iscritti sono circa 90 e una decina i simpatizzanti. Presidente è Gian Battista Da Campo e vice presidenti sono Antonio Munaretto e Fernando Mainente. Del gruppo fanno parte gli anziani di tutti i 4 paesi del Comune e molti sono gli incarichi che rivestono in vari settori della vita associativa. A tutti loro va un ringraziamento per l impegno, la disponibilità e la generosità con cui si prodigano nei confronti della comunità vestenese e per la vitalità con cui trascorrono il periodo di pensionamento della loro vita a beneficio di altri meno fortunati. G.G. AVIS San Giov. Ilarione e Vestenanova Il 14 settembre 2014, Festa del Donatore, è una bellissima e calda giornata di fine e- state. Il gruppo Avis Comunale di San Giovanni Ilarione e Vestenanova l aspetta sempre con gioia e il paese si sta destando al suono della Banda Musicale "G. Verdi" che in Piazza Caduti del Lavoro allieta i molti Donatori e simpatizzanti radunati presso il Monumento al Donatore Con la gradita presenza degli assessori di San Giovanni Ilarione e di Vestenanova: Claudio Lovato e Samuele Vanzo, del rappresentante dell Avis Provinciale Francesco Ioppi e del Presidente provinciale dell Admor Giovanni Cacciatori, si è reso omaggio al Monumento in onore ai Donatori che non ci sono più. Preceduto dalla Banda musicale, il corteo si è poi avviato verso la Chiesa non senza essere prima passato dal Monumento ai Caduti per la deposizione di un mazzo di fiori. Al termine della Santa Messa, durante la quale Don Elio ha avuto parole di stima e incoraggiamento per l attività dei Donatori di sangue, sono stati ancora una volta rimarcati i valori di solidarietà, di altruismo e generosità che quotidianamente i Donatori dimostrano e che hanno consentito a 94 di essi di essere premiati per i rispettivi traguardi raggiunti e di essere al centro della festa. Oltre ai molti giovani premiati, un donatore merita una menzione particolare: Vincenzo Zandonà che ha ricevuto il distintivo in oro con diamante per le 113 donazioni effettuate. Per raggiungere questo prestigioso traguardo ci vuole: salute, costanza e tanta generosità. Nei vari interventi è stato posto l accento su quanto sia importante donare un po del proprio sangue, perché essere donatore è un esperienza che gratifica e fa sentire al donatore di aver fatto un azione di grande altruismo e di vitale importanza per un ammalato, donandogli quella medicina che nessun laboratorio può realizzare: il sangue. Donare questo bene prezioso significa rimettere la persona al primo posto, fare prevalere la logica della generosità disinteressata su quella dell'egoismo, mettere un valore importante, come la propria salute, a disposizione di chi è meno fortunato di noi. E tutto ciò nell anonimato, nella gratuità e nel volontariato consapevole. Un grazie di cuore a tutti i Donatori dell Alta Val d Alpone per la loro meritevole opera e un esortazione per il proseguimento con una maggiore costanza delle donazioni. Inoltre la festa vuole dare incoraggiamenti per chi non è donatore e magari ha il desiderio di diventarlo entrando a far parte della grande famiglia avisina, che nei due Comuni di San Giovanni Ilarione e Vestenanova conta oramai 600 Donatori. Un pensiero particolare è stato rivolto ai giovani affinché non abbiano paura; donare il sangue o donare il midollo osseo, altro importante gesto che può salvare la vita a un malato di leucemia, farà sentire fieri e orgogliosi per aver donato una parte di sè a delle persone che magari non si conosceranno mai ma che per mezzo di questo grande dono potranno guardare alla vita con occhi diversi e con un po di speranza in più. La giornata è poi terminata con il pranzo sociale presso il Ristorante Zoccante. Luigi Pandolfo L AVIS di San Giovanni Ilarione e Vestenanova augura a tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo! GRUPPO ALPINI San Giov. Ilarione Siamo giunti ormai alla fine del 2014 e per il Gruppo Alpini è stato un anno intenso di impegni e di manifestazioni. L' ultimo è stato il Raduno Triveneto che si è tenuto a Verona il 12, 13 e 14 settembre scorso ed in questa occasione quasi tutti i Gruppi della Zona Val d' Alpone hanno fornito un buon numero di soci per il servizio d' ordine lungo il percorso della sfilata della domenica. Da ricordare anche il grande concerto in Arena del sabato sera. Purtroppo la partecipazione dei soci ad altre manifestazioni è stata scarsa o assente! Di seguito gli appuntamenti più importanti che coinvolgono il Gruppo nel prossimo 2015: 06 gennaio Buielo Alpino presso la baita con minestrone e frittelle 18 gennaio Festa del Tesseramento 26 aprile Adunata di Zona a Caldiero 16 e 17 maggio Adunata Nazionale a L' Aquila 19 luglio Gita sociale 29 e 30 agosto Week-end in montagna 05 settembre Cerimonia al capitello di Soejo Notte di Natale - Dopo la S. Messa Brulè davanti alle Chiese. A tutti i soci, amici, simpatizzanti, famigliari ed alla popolazione un caloroso Augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! FIBROMIALGIA La fibromialgia, chiamata anche Sindrome di Atlante é un disturbo caratterizzato da dolore muscolare cronico, rigidita' muscolare e facile affaticabilita'. La malattia colpisce prevalentemente le donne in età compresa tra 25 e 45 anni. Le zone del corpo interessate con maggiore frequenza sono la colonna vertebrale e le spalle. Il paziente abitualmente di lamenta di dormire male ed in modo irregolare e di risvegliarsi con sensazione di gonfiore e rigidità alle articolazioni e grande stanchezza. Spesso i sintomi tendono a migliorare durante la giornata anche se talvolta il senso di spossatezza può persistere per tutto il giorno. La sintomatologia può essere aggravata da situazioni di stress di varia natura, da ansia, freddo, umidità e da iperattività fisica mentre viene riferito un certo miglioramento da un clima caldo e secco o da un periodo di vacanza. Il segno caratteristico della fibromialgia è la presenza di specifici punti dolorosi che mostrano alla pressione una notevole dolorabilità rispetto alle zone immediatamente adiacenti e che si mostrano costanti nel tempo per quanto riguarda la loro localizzazione. Di questi punti ne sono stati descritti 18. Se la pressione in queste sedi provoca dolore in almeno 11 si fa diagnosi di fibromialgia. L'esame delle articolazioni doloranti abitualmente non rileva nulla di alterato ed anche gli esami di laboratorio sono normali. Talvolta la malattia viene misconosciuta e può succedere che vengano eseguiti molte procedure diagnostiche non necessarie o terapie non idonee con risultati scoraggianti con conseguente frustrazione per il medico e stato di ansia o depressione per il paziente.

11 CONSIGLI DI LETTURA Boris Pasternak, IL DOTTOR ZIVAGO, 1957 Le vicende di un medico travolto dall'impatto della rivoluzione russa e dalla successiva vacuità spirituale in cui precipita il suo paese: questo, in estrema sintesi, il contenuto di un romanzo che valse a Boris Pasternak il Nobel per la letteratura nel 1958 e l'ammirazione di critica e lettori. Pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel 1957, evitando in questo modo la censura sovietica, il romanzo è una vera e propria testimonianza d artista sulla nascita e lo sviluppo del sistema comunista russo, di cui diventa metafora l evoluzione della lingua russa stessa, dal livello alto della grande letteratura di fine Ottocento alla lingua delle sigle e degli acronimi della rivoluzione, alla lingua imbarbarita di un popolo passato attraverso gli orrori del terrore staliniano e della guerra. Mariangela Gualtieri, BESTIA DI GIOIA, 2010 In questa raccolta poetica fortemente strutturata, la poetessa italiana Mariangela Gualtieri scandisce con ritmo sereno e magmatico a un tempo temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, più misterioso che triste, che trasforma il niente in "un niente più grande". Non mancano scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, ma la prospettiva trascendente è perlopiù proiettata all'esterno, su un albero, sull'aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. E questa prospettiva traccia un percorso di felicità istintivo e infuocato, e nello stesso tempo pacificante. Daniel Pennac, IL PARADISO DEGLI ORCHI, 1991 Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il capro espiatorio. Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una zia maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una zia femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla Actuel, una misteriosa guardia notturna serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di o- scuri attentati, sull orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un altalena tra divertimento e suspense, tra una Parigi da Misteri di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e grandi orchi che qualcuno crede estinti. Degli orchi si può ridere o si può tremare. Uno scrittore d invenzione, un talento fuori delle scuole come Pennac, non ha certo paura di affrontarli con l arma che lui stesso così definisce nel libro: l umorismo, irriducibile espressione dell etica. Michael Ende, MOMO, 1973 Tra le rovine di un anfiteatro, ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina, che, fuggita dall'orfanotrofio, non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi Momo. Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti, chiunque abbia un problema va da Momo che non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un'intensità tale che l'interlocutore trova da solo la risposta ai suoi quesiti. Un giorno gli agenti di una sedicente Cassa di Risparmio del Tempo si presentano anche nel microcosmo costituito da Momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei "Signori Grigi", e Momo deve affrontare da sola la situazione... Classe 1989, 25 anni di energia, occhi vivaci e sorriso stampato sul viso. Ballerino, coreografo, insegnante e stella nascente della danza veronese. Quando è nato il tuo amore per la danza? Mi è sempre piaciuto ballare. A diciotto anni ho iniziato a girare e vedere un po il mondo della danza e da lì sono partiti l entusiasmo e la passione. Qual è stato il tuo percorso di ballerino? Ho iniziato con il funky con Federico Gallo e poi mi sono avvicinato al Modern Jazz, all Hip Hop e ad altri stili come Contaminazione, Classica, Contemporaneo. Secondo te ci sono specifiche doti fisiche che bisogna avere per essere un ballerino? Per ballare no, ma se diventa il tuo lavoro, in alcuni stili, conta il fisico sia a livello visivo, quindi per ciò che gli altri vedono, ma soprattutto a livello atletico. Quanti e quali sacrifici costa diventare un ballerino? Tantissimi sacrifici come tante rinunce, ad esempio le vacanze che diventano tempo da investire nello studio e nel perfezionamento. Chi ha creduto maggiormente in te e ti ha aiutato nel tuo percorso? Prima di tutto i genitori che mi hanno da subito appoggiato e incoraggiato. Poi Federico Gallo, il mio primo maestro, i direttori di accademie e i colleghi. Questo è importante, ma soprattutto contano la tua determinazione e forza di volontà. Nessuno ti aiuta e ti regala niente, tutto dipende dalle tue scelte e decisioni. Quali sensazioni provi quando sei su un palcoscenico? Mi sento libero, tutto intorno a me sparisce: sono solo io con la musica, l anima dei miei compagni, il rumore dei passi di danza ed esprimo tutto me stesso. Quali sono le esperienze che hanno segnato il tuo percorso? Tutte le esperienze, sia lavorative sia di studio, hanno lasciato un segno indelebile, perché ognuna mi ha arricchito. Ho studiato con grandi coreografi a livello mondiale ricevendo soddisfazioni e grati- INTERVISTA OMAR VANZO ficazioni ed ognuno mi ha lasciato qualcosa che mi ha fatto crescere professionalmente, culturalmente e mentalmente. Le esperienze come ballerino e coreografo sono ogni volta nuove e diverse, per il palco, la scenografia, il pubblico, i ballerini e ogni volta è una nuova sfida. Tra le mie performance quelle che mi hanno segnato di più sono aver lavorato come ballerino professionista per eventi di Radio Company, per Miss Italia Sezione Friuli Venezia Giulia e Veneto, ballerino per eventi a Palazzo Pitti a Firenze e Hotel Exelsior a Venezia. Poi ancora, sotto la direzione di Laccio (coreografo di The Voice ), all Arena di Verona nell opera La grande Bellezza e a Cinecittà World a Roma nello spettacolo Enigma per Filmmaster. Quest ultima esperienza mi ha insegnato a convivere con gli altri e a dare sempre il massimo anche quando ripeti per più volte lo stesso spettacolo. Poi a coronare il tutto magari arriva anche qualche premio nei concorsi coreografici che ti ricompensano di tutti i sacrifici fatti. Che consiglio daresti ad un ragazzo che vuole intraprendere la carriera di ballerino? E ai genitori? Ci vogliono determinazione, volontà e sacrifici. Avere un obbiettivo e puntare a quello, con umiltà, tenendo sempre i piedi per terra e ricordando i valori trasmessi dalla famiglia. Se veramente credi a questo sogno si può realizzare: io, nonostante sia nato e cresciuto in un paese di collina che offre poche opportunità in questo settore, non ho mai mollato ed ora ho iniziato a raccogliere i frutti del duro lavoro fatto finora. Ai genitori dico che, se il ragazzo manifesta una vera passione per la danza, di appoggiarlo e incoraggiarlo aiutandolo però a non perdere di vista la realtà e le difficoltà.e di non montargli la testa. Quali sono i tuoi progetti futuri? Quest estate prima di partire per Roma, sono stato selezionato, con altri 7 da tutta Italia, da Eddie Morales, coreografo di Mariah Carey e Justin Timberlake, per girare il video promozionale del Tour Mondiale di Mariah Carey. Sono in attesa della chiamata per girare il video. Vorrei poi creare dei videoclip dove pubblicizzare le mie coreografie e i miei lavori. Continuerò a partecipare a casting e audizioni e a lavorare con le scuole come insegnante coreografo collaboratore. Per finire, in poche parole, cos è la danza per te? E esprimere le emozioni, mettere a nudo l anima. E se ne va, con il suo zainetto in spalla, incontro al suo sogno. Buona fortuna Omar. Lucia Burato A diagnosi accertata è importante rassicurare il paziente informandolo che la sindrome anche se ha un andamento cronico ha un carattere benigno. Per migliorare i sintomi si ricorre a farmaci ed a terapie non farmacologiche. Importante sarebbe condurre un regime di vita tranquillo e sereno e cercare di assicurare un sonno tranquillo. Un certo beneficio viene anche da cicli di sedute di fisioterapia anche se non è accertata la sua validità. Per quanto riguarda i farmaci quelli attualmente usati sono i miorilassanti e alcuni antidepressivi ( venlafaxina, duloxetina). Dott. Vincenzo Magnabosco Ingredienti: 16 fette di bresaola ( o prosciutto crudo o salame ) 200 gr di formaggio caprino ROTOLINI ALLA CREMA DI FORMAGGIO 200 gr. di ricotta ( o stracchino ) 1 gambo di sedano erba cipollina q.b. olio evo pepe e sale Procedimento: In una ciotola mescolate la ricotta con il formaggio caprino amalgamando fino ad avere un impasto cremoso ed omogeneo. Se necessario aggiungere due cucchiai di latte. Unite l'erba cipollina ed il sedano lavati e sminuzzati. Coprite con la pellicola e mettete in frigorifero per circa mezz'ora. Stendete il composto su ogni fetta di bresaola. Arrotolate le fette e fermatele con uno stuzzicadenti infilandoci anche olive farcite o pezzetti di sottoaceti. Mettete i rotolini su un piatto da portata, spolverate con un po' di pepe bianco e condite con olio extavergine di oliva. La bresaola è la più versatile e si può preparare con anticipo senza che si rovini. Il prosciutto crudo rinsecchisce al freddo quindi gli involtini vanno preparati all'ultimo momento. Luciana Damini 11

12 A.S.D. BASALTI BASALTI VERSO L'IRIDE sicuramente influito sulla scelta del Team per la stagione Il direttivo, entusiasta dell'accordo, non ha potuto far altro che appoggiare a pieni voti questa grande iniziativa che sicuramente porterà lustro al nostro paese, augurandoci che Stefano possa raggiungere tutti gli obiettivi che si è già prefissato per il prossimo anno. Ricordiamo che Dal Grande ha ottenuto ottimi risultati negli ultimi anni sia con il Team Full Dynamix che L'atleta Stefano Dal Grande con il Team Todesco, come ad esempio la vittoria al Tren- Nel 2015 il Gruppo Basalti si presenterà al panorama internazionale della Mountainbike grazie all'accordo stretto con il professionista vicentino Stefano Dal Grande. Il team Ilarionese ha preso una decisione molto importante, ovvero quella di approdare nel mondo del professionismo, con una divisa marchiata Focus- Granfondo tino Mtb Sempre rimanendo in tema di competizioni il Gruppo Basalti ha già confermato la data per la 13 a Granfondo del Durello che avrà luogo il 26 aprile 2015 e che farà parte di 2 importanti circuiti regionali come il Lessinia del Durello che verrà indossata da Dal Tour ed il Veneto Mtb Tour e sarà la seconda Grande nelle competizioni più importanti a livello Nazionale ed Internazionale. L'idea è nata dal Vicepresidente del gruppo, Prando Claudio, il quale da tempo intrattiene contatti con il mondo Elite della Mtb e la grande amicizia con l'atleta berico ha tappa del circuito Nazionale Italian Mtb Awards Scapin. La competizione avrà la sua grande anteprima il 30 novembre 2014 presso la Rocca di Vignola, dove sarà rappresentata da una piccola delegazione dell'asd Basalti. POLISPORTIVA ILARIONE PSICOMOTRICITÀ PER BAMBINI Siamo già alla fine del 2014 ed è oramai tempo di verifiche e riscontri per le iniziative della Polisportiva Ilarione. I corsi degli anni precedenti sono stati rinnovati e ne sono stati avviati di nuovi, tutti hanno avuto un significativo riscontro di adesioni. Una nuova attività in particolare è da segnalare, fortemente voluta e partita in novembre: psicomotricità per bambini in età prescolare. L'attività psicomotoria consente di mettere in moto contemporaneamente corpo, emozioni e pensieri in maniera fluida. Il bambino è posto nella condizione di sviluppare una consapevolezza del proprio corpo in relazione all'altro e all'uso degli oggetti. L'obiettivo è di permettergli di esplorare, sperimentare e approfondire la propria relazione col mondo che lo circonda nella direzione di uno sviluppo psicofisico armonioso. Per fare questo esistono esercizi appositi, ad esempio quelli finalizzati ad acquisire lo schema corporeo. Questi esercizi comprendono la percezione globale del corpo, della sua unità, della sua posizione nello spazio, ma anche del movimento dei singoli arti in relazione di ciò che lo circonda. Lo strisciamento a terra e la marcia carponi ad esempio, possono essere esercizi utili allo scopo: il bambino si trova a fare movimenti nuovi, che solitamente gli sono proibiti dall'adulto, conoscendosi e iniziando a muoversi in modo coordinato. La coordinazione e l'equilibrio sono i successivi insegnamenti importanti per la crescita del bambino. Il criterio è lo stesso attuato per lo schema corporeo, ma in questo caso si fa maggiore appello all'interiorizzazione e all'organizzazione mentale. Gli esercizi permettono qui di acquisire la padronanza del meccanismo del gioco, la padronanza del corpo e dello spazio gestuale e sono, ad esempio: passaggi della palla da una mano all'altra, lanci con rotazioni, prese e rinvii da sotto le gambe, in cerchio, rimbalzi mentre si salgono o scendono i gradini ecc... Oltre agli esercizi sulla coordinazione, ne esistono altri non meno importanti come il rilassamento, che favorisce l'affinamento del gesto, sciogliendo tensioni muscolari e facilitando l'elaborazione dell'immagine corporea. Un altro esercizio è l'elaborazione grafica del fatto fisico: la scrittura, il disegno, la rappresentazione del gesto compiuto. Qui ci vengono in aiuto una semplice lavagna, o semplicemente segni lasciati sulla sabbia. In questo modo si prende consapevolezza anche dell'errore e del fatto che uno sbaglio non è motivo di punizione, bensì veicolo di apprendimento. Il bambino ha una buona relazione con il mondo degli oggetti quando acquisisce un buono schema corporeo e, conseguentemente, non ha alcun problema con il mondo esterno e con la sua manipolazione. La pratica psicomotoria è dunque importante per far si che si sviluppino sane interrelazioni tra l'essere umano e tutto ciò che lo circonda, siano cose, altre persone, sensazioni, azioni e reazioni. Il corso, per bambini in età prescolare, è tenuto dalla Dottoressa Lisa Costa. Per chiudere l anno, la Polisportiva Ilarione aspetta bambini e genitori alla manifestazione Sportivamente Natale, prevista per il 28 dicembre presso la palestra grande della Scuola Media di San Giovanni. Il Direttivo della Polisportiva Dopo la dolorosa retrocessione, già raccontata nel precedente numero de L Alpone, la società calcio San Giovanni Ilarione si è subito rimboccata le maniche per cercare di affrontare la nuova stagione del campionato di Seconda Categoria nei migliori dei modi. Già nei primi giorni di Agosto la squadra in gran parte riconfermata, con solo l aggiunta di qualche nuovo elemento, ha iniziato la preparazione estiva tutti contenti per il ritorno del bomber Mirco Cengia. Tra tutti, allenatore, giocatori, dirigenti si respirava aria di riscatto e voglia di dimostrare che l amaro epilogo del campionato precedente era stato solo un incidente di percorso che nel calcio e in generale nel mondo dello Sport può capitare a chiunque. Con questo spirito è iniziata la nuova avventura e dopo tre pareggi consecutivi nelle prime tre giornate di campionato sono arrivate ben sette vittorie consecutive che hanno portato la nostra compagine ai primi U.S. CALCIO S. Giov. Ilarione CHI BEN COMINCIA... posti della classifica. Il campionato è ancora lungo, ma giunti ormai a fine andata, la nostra squadra ha dimostrato di saper competere con tutte le squadre del girone. La speranza di poter giocarci i primi posti fino a fine stagione è qualcosa di importante, che per scaramanzia nessuno in società osa pronunciare. Non è più un sogno estivo, ma realtà. Stesso identico discorso si può fare per la squadra Juniores. Dopo il campionato scorso povero di gioie, i ragazzi si stanno ben comportando e in classifica, anche loro si trovano nei primi posti del proprio girone. Non ci resta che continuare a seguire i nostri ragazzi ogni sabato e domenica, con la speranza che questo trend positivo continui anche nell anno nuovo. In bocca al lupo!!! Con l occasione, la Società Calcio San Giovanni Ilarione augura a tutti i lettori de L Alpone un sereno Natale e un felice Luca Rossetto Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE Totali nati: Totali matrimoni: Totali morti: Trimestrale di informazione e cultura c/c postale n Se vuoi inviare il tuo contributo all'alpone utilizza c/c postale n intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5. Coordinate bancarie Poste Italiane: IBAN IT23 T Cod. Bic/Swift: BPPIITRRXXX Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo Al 31/10/2014: Totale residenti maschi: Totale residenti femmine: Totale residenti: Totale famiglie: Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento 3/C - San Giovanni Ilarione (VR) - Cell E- mail: cavazzola@utenti.ilarione.it Pubblicità: Franco Cavazzola (vedi contatti Recapito) Prestampa e Stampa: Grafica Alpone srl - Via del Lavoro, 90 Tel Fax grafica@graficaalpone.com San Giovanni Ilarione (VR) Arvotti Gino Bordon Mirella Cambiolo Mario Cavazza daniela Ceron Francesco Fern. Ciman Augusto Ciman Mariano Ciman Mario Ciman Siluamo Cisamolo Marcello Confente Alfonso Conterno Stefania Dal Grande Pietro Danda Roberta Galiotto Margherita Gambaretto Alessandro Gambaretto Claudio Gambaretto Silv.Campare Elia Lovatin Ivano Lovatin Olga OFFERTE per l'alpone Nogarole Viventino Montecchia di C. Valdagno (VI) Villafranca (VR) Bonavigo Belgio Cattignano Brognoligo Chiampo Chiampo San Bonifacio Villafranca (VR) Montecchia di C. Lovato Alessandro Lovato Teresa Marcegaglia Patrizia Micheletto Lino Miori Lino Panarotto Marcello Perazzolo Mario Pozza Gino Prando Luigino Rivato Grazziella Rossetto Mario Sabbadoro Anna Sabbadoro Giovanni Salgaro Pietro Sartori Antonietta Sartori Ruggero Suman Giuseppe Vaccaro Giovanni Batt. Zanchi Giorgio San Bonifacio Torino Francia Arzignano Montecchio Magg. Chiampo Roselies (BE) Torino Padova Varese

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