Autonomie locali al bivio: nuove forme di cooperazione istituzionale per lo sviluppo locale

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1 Autonomie locali al bivio: nuove forme di cooperazione istituzionale per lo sviluppo locale Prof. Patrizia Messina

2 Nuove sfide per la governance dello sviluppo del territorio I governi comunali sono chiamati oggi ad affrontare nuove sfide che arrivano dai processi di globalizzazione e di europeizzazione. Il Comune è un istituzione occidentale di antica tradizione che costituisce l unità di base di tutta la costruzione politicoamministrativa europea. Tuttavia, il Comune europeo è perlopiù un unità piccolissima (tra 500 e abitanti) che poco ha a che vedere con l idea moderna di città.

3 Nuove sfide per la governance dello sviluppo del territorio Globalizzazione: conflitto flussi/luoghi. La città glocale Innovazioni tecnologiche (web, telefoni ), flussi migratori, stanno modificando le nostre coordinate spazio-tempo, le identità (locali). I luoghi attraversati dai flussi (migratori, finanziari, di comunicazione) devono riposizionarsi nella rete globale e hanno bisogno di essere diversamente regolati (mobilità). I confini amministrativi sono un vincolo inadeguato (reti) Comunità oggi non è più la comunità densa di relazioni primarie (famiglia, parrocchia ) ma ciò che si decide di mettere in comune Alla politica spetta oggi il compito di ricostruire il senso della Comunità. Non attraverso nuove strutture amministrative, ma attraverso Reti cooperative tra territori

4 Nuove sfide per la governance dello sviluppo del territorio Ma come può un piccolo Comune agire concretamente in una logica glocale, capace di intercettare i flussi, riuscendo a riprodurre e valorizzare i luoghi? I Comuni hanno le competenze, ma non hanno le risorse (economiche, umane, culturali )

5 Dall Ente locale alle Reti urbane I Comuni sono enti politici locali chiamati a governare lo sviluppo del loro territorio con: - una responsabilità diretta di governo nella pianificazione territoriale, dei servizi alle persone, della polizia locale, delle opere pubbliche di interesse locale; - un ruolo più generale di promozione dello sviluppo locale, favorendo interventi sul loro territorio da parte di altri attori pubblici e privati. Gli interventi del Comune non esauriscono quindi le politiche che ricadono nel territorio del Comune (con quale regia?) E l intervento coordinato di diversi attori a produrre effetti rilevanti sullo sviluppo locale (reti di governance locale)

6 Innovazione istituzionale e reti di governance Le recenti riforme amministrative offrono numerose opportunità di innovazione istituzionale ma richiedono un adeguamento culturale della classe dirigente pubblica e privata. Attivare reti di Governance territoriale Come gioco cooperativo volto ad incentivare la costituzione di nuove comunità di pratica e di apprendimento, con l obiettivo di individuare azioni e strumenti amministrativi in grado di far dialogare attori pubblici e privati, in vista di un progetto di sviluppo locale condiviso dagli attori strategici di un territorio (governi locali, associazioni di categoria, imprese, banche, università, )

7 Le novità della programmazione UE FS Obiettivo 1. Convergenza Obiettivo 2. Competitività e Occupazione Obiettivo 3. Cooperazione territoriale Oggi tutto il territorio regionale è elegibile per l obiettivo l 2 Sono le Regioni (come il Veneto) che, attraverso il POR, sono chiamate a decidere su quali territori investire di più in termini di Competitività e Occupazione. I territori sono chiamati ad attivarsi, proponendo progetti strategici di sviluppo, coerenti con gli obiettivi di sviluppo UE, in grado di rendere attrattivo l investimento su un dato territorio. Nuovo ruolo delle IPA nel caso Veneto.

8 Oltre i confini amministrativi A questo proposito il singolo Comune, da solo, può fare poco, mentre può fare di più se si associa ad altri Comuni. Soprattutto, può allargare la propria sfera d intervento se entra in relazione con altri attori e livelli istituzionali (Regione, Provincia, CCIAA, ATO ed enti di gestione dei servizi di pubblica utilità). Diventa fondamentale, pertanto, prevedere una serie di alleanze strategiche per dare forma e sostanza alla definizione di una strategia di sviluppo di lungo periodo che goda del consenso di una ampia rete di attori. Dal punto di vista del governo locale, ciò significa superare la rigida logica dei confini amministrativi e adottare una visione strategica che valorizzi le relazioni a rete tra sistemi locali per la costruzione di aree vaste.

9 Federalismo funzionale: il ruolo dei piccoli Comuni Le politiche più significative per lo sviluppo locale sono proprio quelle dei piccoli comuni poiché richiedono la messa in rete dei piccoli centri, andando oltre i confini del singolo Comune e in taluni casi anche della provincia stessa (area vasta), con l obiettivo di delineare scenari di sviluppo sostenibili e condivisi, nella prospettiva del federalismo funzionale, grazie alla quale le funzioni che il territorio offre sono rese complementari e non ripetitive. Due sono le condizioni essenziali per dare efficacia ad una politica di messa in rete : una forte leadership locale che guidi il progetto e una decisa politica di incentivi a livello sovralocale (regionale, nazionale, europeo). Due condizioni in grado di orientare verso la cooperazione su progetti condivisi di tipo policentrico.

10 La strategia dell Associazionismo volontario L associazionismo volontario dei Comuni costituisce, in questo senso, lo strumento strategico nelle mani delle autonomie locali per dare significato al concetto di sussidiarietà, che altrimenti rischia di rimanere una vuota enunciazione di principio. La cooperazione intercomunale rappresenta infatti una strategia perseguita da molti comuni in Europa, in particolare nelle realtà municipali fortemente frammentate e scarsamente popolate, e risponde prevalentemente ad almeno due necessità: offrire servizi qualitativamente migliori ai cittadini mediante la creazione di economie di scala e promuovere sinergie organizzative mediante la condivisione di personale qualificato.

11 Verso la costruzione di Aree A Vaste Vista la cultura di regolazione che ha caratterizzato fin qui lo sviluppo del Veneto (localismi forti e regionalità debole), occorre lavorare per potenziare il livello intercomunale di governance. Intercettare la nuova domanda politica di regolazione che arriva dai Comuni (soprattutto piccoli) e dalle imprese (soprattutto PMI) che sono i più esposti alla crisi di sistema. Incentivare le forme di associazionismo intercomunale e la cooperazione territoriale: le Unioni di Comuni e le Intese Programmatiche d Area possono costituire in questo senso importanti strumenti di governance territoriale intercomunale a partire da un azione dal basso.

12 Forme di associazionismo intercomunale Nel caso italiano, le Regioni sostengono le forme di aggregazione intercomunale attraverso specifici strumenti di programmazione adeguati a questo scopo: - le Unioni di Comuni, consorzi di sviluppo, convenzioni, Comunità Montane In Veneto: il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (Pati); le Intese Programmatiche d Area (Ipa), che prevedono la possibilità di coinvolgere le forze sociali ed economiche del territorio, attivando reti di governance multiattore.

13 Legge finanziaria 2009 Le Comunità Montane non vengono più finanziate I Consorzi di servizi vengono sciolti Restano le Convenzioni e le Unioni di Comuni (minimo tre funzioni associate) Dal 2011, nei Comuni vengono aboliti: difensore civico e direttore generale (solo nelle Province e delle Unioni di Comuni) Da febbraio 2010: nuovo SUAP: bisognerà associarsi altrimenti le competenze passeranno alle CCIAA

14 Unione di Comuni come Rete intercomunale Spostare l accento più sulla flessibilità e funzionalità delle relazioni tra gli attori, che sulla rigidità della singola struttura organizzativa (ente locale), distinguendo così diversi tipi di aggregazioni intercomunali città metropolitana unione di comuni Incentivare la costruzione di reti policentriche di comuni su basi paritetiche per una gestione unitaria dei servizi di area omogenea e la pianificazione strategica di area vasta

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