Newsletter. Editoriale. N. 1. Ottobre di Paolo Lauriola UHI Lead Partner Representative
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1 Newsletter N. 1. Ottobre 2012 Editoriale di Paolo Lauriola UHI Lead Partner Representative La popolazione mondiale si sta sempre più concentrando nelle città. In Europa circa il 75% della popolazione vive in aree urbane e la previsione è che questa percentuale aumenterà fino a raggiungere l 80% entro il Pertanto le città e le aree urbane in generale dovranno affrontare numerose sfide in campo economico, sociale, ambientale e per la tutela della salute. In ogni caso la riduzione della distanza tra cittadini, imprese e servizi presenti nei territori urbani, darà la possibilità di migliorare l efficienza del sistema. In effetti una corretta pianificazione e gestione del contesto urbano consentirà maggiori opportunità per uno sviluppo sostenibile e il collegamento di iniziative locali con progetti e collaborazioni a livello europeo non potrà che migliorarne i risultati. Quasi tutti gli aspetti dell ambiente urbano potranno essere influenzati dai cambiamenti climatici, che apriranno nuove e complesse sfide alla qualità della vita, alla salute e alla biodiversità nei centri cittadini. Trascurare una corretta prevenzione di questi fenomeni potrà aggravarne l impatto, ad esempio l aumento della copertura del terreno con strade, pavimentazioni, case e parcheggi aumenterà la quantità di energia solare assorbita e quindi causerà un aumento della temperatura nei centri abitati ( fenomeno detto isole di calore urbano, EEA 2010). L isola di calore è un fenomeno microclimatico che si sviluppa nelle aree metropolitane e consiste in un aumento significativo della temperatura nelle zone centrali rispetto a quelle periferiche e rurali che le circondano. L intensità del fenomeno cresce con l aumentare dell area e del numero di abitanti della città; perciò è destinato a diventare più grave nei prossimi anni a causa della costante crescita del numero di persone che vivranno nelle aree urbane. L impatto dell isola di calore, in particolare sulla salute delle persone, è strettamente legato ed aggravato dal trend di innalzamento della temperatura globale e dei conseguenti cambiamenti climatici. UHI Team. Stuttgart Il progetto che qui brevemnte presentiamo è denominato UHI (Urban Heat Island). Esso parte da una specifica analisi bibliografica del fenomeno sulla base di misure microclimatiche in situ e con l uso di tecniche di telerilevamento. Esso è stato pensato per identificare e descrivere misure di mitigazione e strategie di prevenzione e gestione del rischio. In particolare, le azioni di mitigazione consistono nell adozione di modelli di pianificazione e uso del territorio capaci di limitare il fenomeno; mentre le strategie di prevenzione e gestione 1
2 Editoriale Editoriale di Paolo Lauriola del rischio mirano a ridurre l impatto sulla vivibilità dei centri urbani. L obiettivo generale del progetto è di creare una sensibilità comune a livello europeo sui rischi conseguenti al fenomeno dell isola di calore urbano, e condividere politiche ed azioni di prevenzione, mitigazione ed adattamento. Questo sarà possibile con il confronto dei risultati scientifici, degli strumenti di pianificazione e delle esperienze in campo legislativo già raccolte in tutta l area del Programma Central Europe, al fine di promuovere alcune appropriate azioni pilota. In concreto l obiettivo principale del progetto può essere rappresentata come l impegno nel consolidare una corretta relazione tra la conoscenza del fenomeno e gli interventi sul territorio. In effetti applicare i risultati della ricerca, in un campo così vasto ed incerto, nel processo di regolamentazione e di pianificazione risulta in molti casi complicato. In questo proget- to la parte di ricerca sarà concentrata in particolare nello studio dell evoluzione del fenomeno a livello dell urban boundary layer e le complicate interazioni tra questo e i fenomeni studiati con i modelli meteorologici a meso-scala. Inoltre sarà condotta una sistematica azione di confronto multidisciplinare per rendere i risultati così ottenuti di immediata utilità per le amministrazioni, in particolare per quanto riguarda la fase di verifica dell efficacia delle azioni. Dall altro verso le amministrazioni, sia nella fase di pianificazione che in quelle di gestione, possono favorire l attenuazione degli effetti negativi legati alla rapida urbanizzazione del territorio e il cambiamento del clima. Questo significa che tenendo conto del fenomeno dell isola di calore nei processi decisionali ad ogni livello si potrebbero attuare delle politiche di incentivazione e regolamentazione che rispettino le esigenze economiche, sociali ed ambientali. Il progetto UHI affronterà tutti questi aspetti. Per questa ragione all interno del partenariato sono presenti in modo bilanciato partner istituzionali (amministrazioni comunali, regionali) e partner scientifici (università, istituti ed enti di ricerca). Nel progetto sono presenti le 8 aree metropolitane più importanti dell area Central Europe. Un aspetto molto significativo di questo progetto sarà la condivisione di competenze ed esperienze che non sarà limitata all interno del partenariato, ma estesa a tutte le Istituzioni Europee e più in generale a tutti i potenziali portatori di interesse, tra cui non certo per ultima l intera popolazione. Per questo si è pensato di realizzare una a newsletter, che offrirà l opportunità di coinvolgere chi tra ricercatori, cittadini e rappresentanti intende collaborare portando un contributo scientifico, culturale e di esperienza diretta. 2
3 Aree Pilota Aree Pilota Il progetto svilupperà tra le sue principali iniziative le Azioni Pilota, volte a limitare l effetto isola di calore, queste saranno realizzate in 8 aree urbane scelte nell area Central Europe. I partner del progetto eseguiranno degli studi di fattibilità per valutare come la pianificazione d uso degli spazi urbani possa includere Budapest (HU) Ljubljana (SI) strategie di mitigazione ed adattamento al fenomeno dell isola di calore. Si sta ora procedendo alla scelta ed analisi delle pratiche che saranno applicate a Budapest(H), Lubiana(SLO), Modena(IT), Padova(IY), Stoccarda(D), Varsavia(PL) e Vienna(A). Lo studio di fattibilità valuterà in particolare le caratteristiche morfologiche delle aree urbane, che nella maggior parte dei casi vedono la presenza anche di antichi centri storici. L esperienza fatta nell applicazione delle azioni pilota, porterà un utile ed innovativo contributo per le amministrazioni locali nello sforzo di integrare le politiche di sviluppo sostenibile nei processi di pianificazione. Modena (IT) Latitudine Altitudine m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 6.3/15.8 Estate 14.7/25.6 Autunno 6.7/15.4 Inverno -2.5/3.0 Padua (IT) Latitudine Altitudine 295 m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 5.2/15.8 Estate 13.9/25.5 Autunno 6.5/14.9 Inverno -2.1/4.2 Prague (CZ) Latitudine Altitudine 34 m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 17.4/27.6 Estate 18.7/27.6 Autunno 11.0/17.5 Inverno 1.0/5.8 Stuttgart (DE) Latitudine Altitudine 12 m m.s.l. Area km 2 92 Abitanti Primavera 7.5/17.6 Estate 16.5/27.4 Autunno 8.7/18.2 Inverno -0.4/7.0 Warsaw (PL) Latitudine Altitudine 399 m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 3.7/13.8 Estate 12.7/23.7 Autunno 5.2/13.5 Inverno -3.5/2.3 Wien (AT) Latitudine Altitudine 245 m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 3.5/12.7 Estate 11.6/22.3 Autunno 4.5/13.7 Inverno -2.7/3.7 Latitudine Altitudine m m.s.l. Area km Abitanti Primevera 3.8/12.1 Estate 13.9/22.8 Autunno 4.6/12.0 Inverno -4.9/1.0 Latitudine Altitudine m m.s.l. Area km Abitanti Primavera 6.3/15.3 Estate 14.7/24.8 Autunno 7.0/14.0 Inverno -1.1/4.0 3
4 Riunioni Riunioni Presentazione del progetto Bologna Il progetto UHI è partito ufficialmente con la riunione del 10 giugno 2011 a Bologna al MAMbo Museo d Arte Moderna di Bologna. E stato organizzato dall ARPA Emilia Romagna ed è stata l occasione per presentare i contenuti del progetto e la strategie di sviluppo. Hanno partecipato i rappresentanti di tutti i 17 partner, ognuno ha presentato gli obiettivi specifici e l area in cui sperimentare le azioni pilota. Il segretariato tecnico congiunto JTS del Programma Central Europe è intervenuto per dare a tutti i partner le indicazioni necessarie per una corretta gestione del progetto. I riunione del comitato scientifico - II incontro del comitato di gestione Stoccarda Il 19 e 20 settembre 2011, la municipalità di Stoccarda ha ospitato il primo incontro tematico presso il centro cittadino per l innovazione della mobilità. In questo incontro è stata definita la rete internazionale di esperti scientifici e amministratori, che darà le linee guida specifiche per affrontare i temi tecnici e gestionali del fenomeno dell isola di calore urbano. In questa occasione si è anche decisa la composizione dei gruppi tematici trans-nazionali di approfondimento e i temi che i 4 gruppi affronteranno. Durante l incontro i leader di ciascun work package hanno illustrato gli aspetti metodologici di svolgimento delle attività i progetto. II riunione del comitato scientifico - III incontro del comitato di gestione Budapest Il 28 e 29 febbraio 2012 si è tenuto a Budapest presso l Istituto Nazionale Ungherese di Meteorologia la terza riunione di progetto. Il primo giorno si è discusso l avanzamento delle attività di progetto, in particolare è stato presentato il primo output di progetto: Stato dell arte della conoscenza del fenomeno. Lo stesso giorno si sono affrontate le modalità di applicazione delle strategie di mitigazione ed adattamento. Il 29 è stato dedicato alla discussione dei gruppi tematici trans-nazionali. Gli esperti hanno discusso i diversi aspetti dei seguenti argomenti: sostenibilità ed uso del territorio nei paini di sviluppo urbano; regole per una efficace sensibilizzazione sulle tematiche ambientali; clima urbano, vivibilità delle città e benessere dei cittadini; aspetti meteorologici a piccola e media scala. 4
5 Gruppi tematici trans-nazionali Gruppi tematici trans-nazionali I gruppi tematici trans-nazionali TFG sono l occasione per mettere a confronto le competenze sul fenomeno dell isola di calore secondo gli aspetti più specifici della meteorologia, del clima, della biometeorologia e delle tecniche di pianificazione e progettazione architettonica. Questi tavoli si tengono durante le riunioni di progetto, 5 in tre anni. I TFG sono stati pensati per facilitare la condivisine delle competenze ed esperienze tra esperti e gruppi di interesse, il dibattito nei TFG affronta sia temi specifici che aspetti più generali che possono aumentare l efficacia della attività svolte nel corso dell interno progetto. I TFG sono stati pensati come un approfondimento che contribuisce alla definizione di tutti gli aspetti tecnici dell isola di calore. Il metodo adottato prevede la scelta di un argomento generale(ad es pianificazione) che viene sviluppato nei suoi diversi aspetti durante il dibattito. Qui di seguito sono elencati i 4 temi che verranno affrontati durante il progetto. Pianificazione Norme per l innovazione, la sostenibilità e consumo del territorio. Sensibilizzazione ai temi ambientali, regolamenti e comunicazione Strategie attive di sensibilizzazione per favorire lo sviluppo di abitudini e contesti più consapevoli delle problematiche ambientali nelle città, indirizzate ai cittadini, ai tecnici, agli amministratori e ai ricercatori. La salute nelle città Comfort bio-climatico e benessere. Meteorologia urbana Il fenomeno dell isola di calore a micro e macro scala. Finora i gruppi si sono riuniti tre volte; di seguito alcuni risultati della discussione e le domande che verranno affrontate nelle prossime riunioni: La prima necessità espressa da chi si occupa di pianificazione urbana è stata la definizione dei parametri più significativi per quantificare l isola di calore. I contributi portati al gruppo che ha affrontato i temi della bio-climatologia sottolineano l esistenza di due approcci diversi al problema. E possibile arrivare ad una sintesi e scegliere alcuni parametri utili nell attività di pianificazione alla quantificazione e quindi riduzione del fenomeno? Esiste una separazione tra la comunità scientifica, ed i suoi risultati, e le necessità operative delle reti di monitoraggio in uso presso le amministrazioni locali. Nel gruppo di lavoro si sono ben rappresentate le necessità di chi affronta gli aspetti tecnici o quelli di pianificazione. Esiste la possibilità di monitorare l isola di calore, quantificarla e combatterne i diversi aspetti? Esistono modelli e strumenti per aumentare l efficacia della comunicazione tra ricercatori e cittadini? Chi è interessato a seguire la discussione, vuole dare un contributo o esrpimere un punto di vista sugli argomenti trattati può contattare il coordinatore dei gruppi trans-nazionali: Davide Fava d.fava@democentersipe.it 5
6 Partners Partners Regional Agency for Environment Protection in Emilia-Romagna Emilia Romagna Region. General Directorate Territorial and negotiated planning, agreements Veneto Region - Territorial and Strategic Planning Department CORILA. Consortium for Coordination of Research Activities Concerning the Venice Lagoon System Karlsruhe Institute of Technology Municipality of Stuttgart Meteorological Institute - University of Freiburg Institute of Geography and Spatial Organization, Polish Academy Of Sciences Nofer Institute of Occupational Health Vienna University of Technology - Department of Building Physics and Building Ecology Municipal Department 22 - Environmental Protection Departement in Vienna (MA 22) environment/protection Hungarian Meteorological Service Charles University in Prague, Faculty of Mathematics and Physics City Development Authority of Prague Czech Hydrometeorological Institute Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts Municipality of Ljubljana UHI Project Newsletter n. 1 Ottobre 2012 Comitato editoriale: Matteo Morgantin, Enrico Rinaldi, CORILA - Partner responsabile Newsletter. Valentina Manzato, Regione Emilia Romagna. Per il Partner leader: Chiara Pederzini, Democenter Sipe e Chiara Licata, Euris S.r.l. Per ulteriori informazioni, visitate il sito: Questo progetto è implementato attraverso il Programma CENTRAL EUROPE co-finanziato da ERDF ( 6
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