GENNAIO CERATOSAURUS. lun mar mer gio ven sab dom

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Olimpia Carlini
7 anni fa
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2 CERATOSAURUS Il Ceratosaurus è un esemplare raro di teropode primitivo, vissuto durante il Giurassico Superiore: era infatti un contemporaneo dell'allosaurus. Il suo nome significa "lucertola cornuta", perché presenta 3 corni sul cranio: il primo, singolo e triangolare, era posto sopra le narici, gli altri due invece erano paralleli agli occhi. Le zampe anteriori presentavano ancora 4 dita, un carattere primitivo. La maggior parte degli esemplari è stata ritrovata negli Stati Uniti, in Utah e Colorado. GENNAIO

3 GIGANOTOSAURUS Un tempo era considerato il più grande carnivoro terrestre mai esistito, ma oggi il record è stato superato dallo Spinosaurus aegyptiacus. La parte più curiosa del Giganotosaurus è senza dubbio il cranio: lungo e stretto probabilmente raggiungeva anche 1,95 metri con grandi finestre, per ridurne il peso. Tuttavia la scatola cranica era molto piccola e il suo cervello aveva le dimensioni... di una banana! Come molti altri grandi predatori aveva un olfatto molto sviluppato. FEBBRAIO

4 BARYONYX Impossibile non parlare di lui partendo dalle sue fauci! La mandibola era molto lunga e aveva oltre 60 denti lunghi e conici - simili a quelli dei coccodrilli - con cui tratteneva prede viscide e guizzanti, come i pesci dei corsi d'acqua presso i quali viveva. Anche la narici arretrate fanno pensare che immergesse la punta del muso nell'acqua. Un'altra particolarità è il grande artiglio del pollice, da solo lungo circa 30 centimetri: il suo nome in greco significa proprio "artiglio pesante". MARZO

5 IGUANODON Questo grande erbivoro è uno dei dinosauri meglio conosciuti grazie alla grande quantità di fossili rinvenuti in Belgio. La testa terminava con un becco corneo, utilizzato per strappare la vegetazione: poteva arrivare a mangiare 300 kg di vegetazione al giorno, e alzandosi sulle zampe posteriori raggiungere anche foglie a 5 metri di altezza. Gli arti anteriori avevano 5 dita: le 3 centrali terminavano con unghie a forma di zoccolo, il "pollice" invece con un grosso unghione difensivo, mentre il "mignolo" poteva essere utilizzato per afferrare. APRILE

6 MICRORAPTOR Questo minuscolo carnivoro arriva da lontano... dalla Cina precisamente, la stessa zona nella quale furono ritrovati anche i fossili degli Oviraptror. Solo 75 centimetri dal capo alla coda per questo animale che è considerato uno degli anelli di congiunzione tra dinosauri e uccelli. Non siamo però certi che sapesse volare! Probabilmente egli era in grado di planare da grandi altezze. Le sue ali erano ben quattro ed erano diverse a seconda che fossero posizionate sulle zampe anteriori o posteriori. Viveva durante il Cretacico Inferiore. MAGGIO

7 CARNOTAURUS I fossili di Carnotaurus, che significa toro carnivoro, sono stati ritrovati in Patagonia. Un animale temibile ma bizzarro: aveva arti anteriori di dimensioni davvero ridotte in rapporto al corpo - in questo può ricordare il T-Rex - ma le zampe posteriori erano invece lunghe e robuste. La lunga coda gli serviva per bilanciarsi durante la corsa. Cosa mangiava il Carnotaurus? La mandibola debole e i denti non molto grandi da un lato fanno pensare che si nutrisse di prede già morte; dall'altro gli occhi erano in posizione frontale: esso era quindi dotato di visione binoculare, utile per valutare la distanza delle prede, da cui si deduce che fosse anche capace di cacciare. GIUGNO

8 S U C O D O L P I D Un coda che da sola misura 14 metri e un collo lungo 8 metri fanno del Diplodocus uno dei dinosauri più lunghi di sempre, che arrivava ai 30 metri: allora perché questo dinosauro del Giurassico Superiore non pesava molto? Collo e coda erano sottili e la coda era formata da vertebre allungate a forma di bastoncino: essa era simile a una frusta e poteva forse essere usata come tale. Sul dorso dell'animale si estendevano delle spine coniche, che gli davano un profilo seghettato, la testa era davvero piccola rispetto al corpo, di soli 60 centimetri! LUGLIO lun mar mer gio ven sab dom

9 PTERANODON Durante il Cretaceo Superiore avreste potuto imbattervi in qualcuno che volava sopra le vostre teste con un'apertura alare di 6 metri... e un cranio di oltre un metro: sarebbe stato uno Pteranodon! La sua cresta cranica veniva probabilmente usata come una specie di timone per stabilire la direzione durante il volo, essa aveva dimensione maggiore negli esemplari maschi. Quanto sarà pesato un animale tanto grande? La risposta è: poco, attorno ai 25 chili, come un bambino. Il motivo è che le sue ossa, per permettergli di planare e di sfruttare le correnti ascensionali erano cave. E volendo trovare altre somiglianze con un bambino (piccolo) lo Pteranodon era privo di denti. AGOSTO

10 MOSASAURUS Ingoiare le prede "in un sol boccone": questo faceva il Mosasaurus, il più famoso tra i rettili marini estinti. Le sue mascelle snodate e il cranio molto flessibile gli permettevano di agire in modo simile ai serpenti. Era sicuramente il più grande predatore dei mari del Cretaceo e cacciava in superficie, probabilmente vicino alle coste. Quando venne scoperto, alla metà del 1700, fu molto difficile capire di che animale si trattasse: una balena? Un coccodrillo? Poi venne correttamente identifi cato: era una gigantesca lucertola estinta, imparentata con i moderni varani, che aveva adattato le proprie zampe alla vita marina facendole diventare "pagaie". SETTEMBRE

11 PACHYCEPHALOSAURUS Il dinosauro "con il casco"! Quando si parla del Pachycephalosaurus non si può non dire: che il suo nome significa "dinosauro dalla testa spessa"; che la calotta cranica semisferica poteva essere spessa fino a 23 centimetri ma sulla sua funzione ancora oggi i paleontologi discutono; che il cranio era lungo circa 60 centimetri (piccolissimo se si pensa che l'animale poteva raggiungere una lunghezza totale di 8 metri!) e ornato di tubercoli ossei e infine che probabilmente ci furono altri pachicefalosauri ma questo fu l'ultimo della specie prima dell'estinzione! OTTOBRE

12 EDMONTOSAURUS L' Edmontosaurus fa parte della famiglia degli Ornitischi: dinosauri erbivori e dotati di una bocca simile a un becco, che assomiglia a quello dell'anatra in questo caso. Sorprendeti erano i suoi denti, anzi le sue batterie dentarie formate da centinaia di piccoli denti a forma di losanga: essi, però, non funzionavano tutti insieme. I denti crescevano in continuazione per rimpiazzare quelli consumati con altri nuovi. La pelle era ricoperta da tubercoli, mentre la coda massiccia serviva a bilanciare il corpo tozzo durante gli spostamenti. NOVEMBRE

13 DIABLOCERATOPS Il Diabloceratops aveva becco da pappagallo, corna e collare osseo - come molti Ceratopsidi - ma soprattutto due corna relativamente corte sopra gli occhi e una doppia gobba in corrispondenza delle narici. Il collare aveva ampie "finestre" e due lunghe spine all'infuori: tutto questo gli ha fatto meritare questo nome... diabolico. Ritrovato nello Utah, una terra che gli aspiranti paleontologi dovrebbero visitare per la grande ricchezza di fossili, la sua scoperta è piuttosto recente se si pensa che è stato ritrovato nel 2010! Quanti progressi avrà fatto la Paleontologia nel 2016? E cosa verrà scoperto nel 2017? Tutte le illustrazioni dei dinosauri sono di Franco Tempesta DICEMBRE

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