COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO"

Transcript

1 COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, COM (2000)202 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO L'organizzazione e la gestione di Internet - Aspetti di politica internazionale ed europea

2 SINTESI Introduzione L'organizzazione e la gestione dell'infrastruttura di Internet comportano numerose funzioni di coordinamento tecnico, di portata limitata ma essenziali. La presente comunicazione affronta i seguenti punti: i recenti sviluppi nel settore registrati nel periodo ; il trasferimento delle responsabilità del governo degli Stati Uniti all'icann # ; i principali problemi politici per l'unione europea e a livello internazionale; le conclusioni operative per l'unione europea. La presente comunicazione attira inoltre l'attenzione sull'attuale espansione di Internet in Europa e la sua importanza crescente, come infrastruttura-chiave economica e sociale. La Commissione ha già adottato alcune misure intese a migliorare l'economia e l'efficienza dell'infrastruttura di comunicazioni per l'utilizzo di Internet, e continuerà ad effettuare un monitoraggio degli sviluppi della situazione in merito a tali aspetti. Aspetti internazionali I protagonisti europei del settore privato hanno svolto un ruolo decisivo nel definire la posizione dell'unione europea a tutti i livelli nel coordinamento globale delle funzioni dell'infrastruttura di Internet: il Comitato direttivo dell'icann (ICANN Board), le organizzazioni di sostegno, il sistema di root server del DNS, i registri (registry) e le autorità di registrazione (registrar) di Internet, come pure nell'ietf (Internet Engineering Task Force) e nel consorzio World Wide Web. Senza tale impegno, il ruolo svolto dall'unione europea e dagli Stati membri a livello di politiche pubbliche sarebbe molto meno efficace, se non impossibile. Conservare e approfondire l'appartenenza e la partecipazione all'organizzazione ICANN da parte del settore privato europeo è una precondizione critica per il successo della partecipazione dell'unione europea, sia dal punto di vista della comunità di utilizzatori di Internet in Europa, sia dal punto di vista delle politiche pubbliche. Per quanto concerne il ruolo internazionale dell'unione europea, la Commissione chiede al Consiglio e al Parlamento europeo di confermare l'attuale ruolo dell'unione europea come partecipante, coordinatore e se del caso, negoziatore nel settore; ciò riguarda gli organismi internazionali, segnatamente la WIPO e l'uit, le relazioni bilaterali con numerosi governi, tra cui quello degli Stati Uniti, e il ruolo dell'unione europea e degli Stati membri all'interno del Comitato GAC (Governmental Advisory Committee - Comitato consultivo dei governi) dell'icann. Tali responsabilità sul piano internazionale vanno oltre la semplice presenza e supervisione del processo ICANN. Esse comportano anche aspetti specifici delle politiche pubbliche dell'unione europea: - il ruolo neutrale dell'icann sul piano mondiale, - la portata dei poteri sull'infrastruttura Internet che ancora restano al governo degli Stati Uniti, # The Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN). 2

3 - gli aspetti internazionali in materia di proprietà intellettuale, di politica della concorrenza e di protezione dei dati, - la portata dell'autorità dell'icann per quanto concerne i registri e le autorità di registrazione. La creazione e il mantenimento di un contesto di giurisdizione internazionale neutrale si sta rivelando molto più difficile di quanto in origine previsto all'epoca in cui il processo è stato avviato - nel L'Unione europea ha auspicato, pertanto, una partecipazione mondiale equilibrata alle strutture di gestione di Internet e una rappresentanza internazionale negli organismi competenti dell'icann, nel rispetto del principio della diversità geografica. Tuttavia, a tutt'oggi molti paesi in via di sviluppo sono sottorappresentati in questo processo. Pertanto, considerando il ruolo e la responsabilità dell'unione europea in materia di sviluppo, la Commissione tenterà di individuare modalità per migliorare la partecipazione di tali paesi all'organizzazione e alla gestione di Internet. La presente comunicazione approfondisce in dettaglio ciascuno di questi temi e riporta le conclusioni e raccomandazioni elaborate dalla Commissione in ciascun caso. Conclusioni relative al contesto interno dell'unione europea La presente comunicazione affronta inoltre una serie di problemi di politica dell'unione europea che richiedono ulteriore attenzione nei prossimi mesi; inoltre, se si vuole che la Commissione raggiunga i propri obiettivi, saranno necessari il sostegno e la cooperazione permanente del Consiglio e degli Stati membri. Si tratta, tra l'altro, degli obiettivi indicati qui di seguito. Sistema dei nomi di dominio Internet (Internet Domain Name System - DNS): seguito appropriato alla consultazione pubblica di recente avviata dalla Commissione in merito alla creazione di un nuovo dominio Internet di primo livello:.eu. Un'ulteriore comunicazione è prevista in materia prima del luglio Diritti di proprietà intellettuale (IPR): redazione di un codice di condotta o di altro strumento appropriato per affrontare problemi in corso nel settore della registrazione abusivadinomididominio(ilcosiddettocybersquatting); Domini di primo livello nazionali, corrispondenti ai codici di paese (cctld, National Country Code Top Level Domains): - attuazione delle linee guida per le prassi ottimali, secondo quanto raccomandato dal GAC dell'icann; - elaborazioneeattuazionedellelineeguidainmateriadiprotezionedeidatiedellavita privata; - sviluppo, da parte dei registri nazionali, di un codice di prassi ottimali relativamente alle proprie politiche di registrazione. Metodi alternativi di risoluzione delle controversie: sviluppo e attuazione di politiche di risoluzione alternativa delle controversie alla luce delle raccomandazioni della WIPO appropriate ai registri di domini di primo livello (TLD) che operano nell'unione europea. 3

4 Politica della concorrenza: la Commissione accerterà se gli accordi e le pratiche di registrazione commerciale nel settore dell'organizzazione e della gestione di Internet rientrino nel campo di applicazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza (articoli 81 e 82) e, se del caso, adotterà un'azione appropriata sulla base dei poteri ad essa direttamente conferiti dal trattato CE. Questi sviluppi a livello di politiche continueranno ad essere coordinati, se del caso, con gli Stati membri tramite il gruppo di lavoro informale su Internet già esistente, riunito dietro richiesta della Commissione. L infrastruttura di Internet La topografia e la capacità dell'infrastruttura dorsale di Internet in Europa sono fonte di preoccupazione, in quanto l'attuale struttura dei prezzi e l ampiezza di banda disponibile hanno l'effetto di dirottare una quota significativa del traffico Internet europeo al di là dell'atlantico e in senso contrario. I costi e le inefficienze che ne derivano sono già notevoli e diverranno intollerabili mano a mano che quote sempre maggiori di comunicazioni e di commercio si sposteranno su Internet nel prevedibile futuro. Di conseguenza, la sicurezza e la competitività delle comunicazioni Internet in Europa dipendono dalla sicurezza e dai costi dei punti di scambio (exchange points) Internet situati negli Stati Uniti. La Commissione intende completare al più presto la raccolta di informazioni a questo riguardo e proseguire le proprie politiche intese ad incoraggiare il rapido avvio di una dorsale Internet ad elevatissima ampiezza di banda che attraversi tutta l'area europea. Conclusione Alla luce delle conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Lisbona, non resta che sottolineare l'importanza di questi problemi. In effetti, l'essenza stessa della società dell'informazione e del commercio elettronico nell'unione europea e su scala mondiale è condizionata dalla stabilità e affidabilità di Internet nel contesto dell'estremamente rapida crescita di quest'ultima. Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati ad adottare le politiche e le azioni previste dalla Commissione nella presente comunicazione e a sostenerne la messa in opera in cooperazione con gli Stati membri. Tali politiche e azioni sono sintetizzate nel capitolo 10 della presente comunicazione. 4

5 L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI INTERNET ASPETTI DI POLITICA INTERNAZIONALE ED EUROPEA 1 INTRODUZIONE Internet è una rete di comunicazioni mondiale, sostanzialmente a disposizione di tutti. Fin dall'inizio, l'organizzazione denominata IANA (Internet Assigned Numbers Authority) ha ripetutamente ribadito il proprio "impegno a preservare le funzioni di coordinamento centrale della rete Internet mondiale nell'interesse di tutti." Il governo degli Stati Uniti ha inoltre riconosciuto che la comunità di utenti di Internet - sempre più di portata planetaria - deve avere voce in capitolo nelle decisioni che influiscono sulla gestione tecnica di Internet. Pertanto, il principale interesse internazionale per quanto concerne l'organizzazione e la gestione di Internet al momento attuale consiste nel garantire che l'interesse pubblico mondiale per quanto riguarda Internet sia effettivamente tradotto nella pratica. In effetti, tutte le iniziative previste nella recente iniziativa della Commissione europea denominata eeurope dipendono, in ultima analisi, dall'efficienza e dall'economia dell'infrastruttura di Internet in Europa e su scala mondiale. Nella propria Comunicazione del mese di luglio 1998 al Parlamento europeo ed al Consiglio 1, la Commissione ha riferito sui progressi compiuti negli Stati Uniti ed a livello internazionale per quanto concerne il trasferimento al settore privato di alcune funzioni relative all'organizzazione ed alla gestione di Internet. Tale processo ha comportato il trasferimento di funzioni (precedentemente svolte dalla IANA in base ad un contratto con il governo statunitense) ad una nuova organizzazione privata, l'icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) e l'incorporamento delle funzioni della IANA nell ICANN. Da allora, i servizi della Commissione si sono tenuti in stretto contatto con le autorità statunitensi ed europee e con altri enti internazionali interessati durante la definizione delle strutture e delle condizioni di funzionamento della nuova organizzazione. Ciò è stato fatto in coordinamento con gli Stati membri. Oltre ad affrontare tali funzioni di coordinamento strettamente definite svolte dall'icann, la presente Comunicazione informa il Consiglio e il Parlamento europeo sui recenti sviluppi in merito ad alcune altre questioni particolarmente importanti e propone ulteriori azioni per assicurare ed incoraggiare una piena partecipazione europea a tali sviluppi. In particolare: la struttura gestionale e i membri facenti parti del nuovo sistema devono rappresentare un giusto equilibrio degli interessi a livello mondiale; Il Libro bianco del governo USA del luglio 1998 afferma, tra l altro, che: " Internet è un mezzo d informazione mondiale e [ ] la sua gestione tecnica deve rispecchiare pienamente la varietà su scala mondiale degli utenti di Internet., uno dei principali obiettivi del governo statunitense èconsistito nel garantire che la comunità di utenti di Internet mondiale abbia voce in capitolo nelle decisioni che influiscono sulla gestione tecnica di Internet. Abbiamo tenuto aperto il dialogo con tutti gli utenti di Internet - stranieri e interni, pubblici e privati - durante tale processo, e continueremo a consultarci con la comunità internazionale mano a mano che inizieremo ad attuare il piano di transizione descritto a grandi linee nel presente documento." Le note a pié di pagina della presente comunicazione sono riportate alla fine del documento. 5

6 il nuovo sistema di registrazione deve essere posto in atto in modo corretto e tempestivo, per quanto concerne tra l'altro norme accettabili di tutela dei dati, la concorrenza, l'individuazione e la rintracciabilità delle operazioni commerciali 2, e l'appropriata tutela dei diritti di proprietà intellettuale esistenti; è inoltre necessario preparare sistemi adeguati in Europa sia per gli indirizzi numerici sia per i nomi di dominio, onde far fronte ad un massiccio aumento dell'impiego di Internet e delle sue applicazioni. Di conseguenza, gli interessati europei sono incoraggiati a partecipare alle attività delle istanze esistenti e nuove per garantire i necessari progressi in questi settori e nei settori correlati. 2 LA NUOVA STRUTTURA 2.1 La Internet Corporation for Assigned Numbers and Names (ICANN) Sulla base del Libro bianco statunitense diffuso nel mese di giugno 1998, è stata creata nell'ottobre 1998 la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), che è stata registrata come società di utilità pubblica senza fini di lucro nella Contea di Los Angeles, in California. Nel suo atto costitutivo è specificato che "L ICANN opera a beneficio dell insieme della comunità Internet, svolgendo le sue attività in conformità ai principi pertinenti del diritto internazionale, delle convenzioni internazionali e delle leggi locali applicabili e, attraverso processi aperti e trasparenti che consentono il libero svolgimento della concorrenza ed il libero ingresso nei mercati connessi con Internet". Il Protocollo d intesa (Memorandum of Understanding - MoU) sottoscritto il 25 novembre 1998 prevede che il ministero del Commercio degli Stati Uniti e l ICANN " concepiranno, svilupperanno e sperimenteranno congiuntamente i meccanismi, i metodi e le procedure da porre in atto e le misure necessarie per trasferire la responsabilità della gestione delle funzioni del sistema dei nomi di dominio, attualmente svolte da o per conto del governo degli Stati Uniti, ad un ente privato senza fini di lucro". Entro il mese di ottobre 2000, l ICANN dovrebbe assumere la responsabilità di coordinare la gestione del sistema dei nomi di dominio (Domain Name System), l'allocazione degli spazi di indirizzo del protocollo Internet, il coordinamento dei nuovi parametri del protocollo Internet e la gestione del sistema di root name server di Internet. Anche se quando il Libro bianco statunitense è stato pubblicato la soglia dell ottobre 2000 sembrava lontana, alla luce dei successivi ritardi essa rappresenta ora un'impegnativa scadenza per tutti gli interessati. A fine 1999 si erano già fatti notevoli progressi, benché nel contesto dei suoi Accordi con l ICANN e la NSI (Network Solutions Inc.), il Ministero del commercio degli Stati Uniti abbia mantenuto un notevole grado di autorità diretta sull ICANN. Si deve ancora decidere come e quando il governo statunitense rinuncerà a tali competenze. In tal caso, resterà da vedere fino a che punto e come sarà esercitata la necessaria supervisione pubblica delle importanti funzioni dell ICANN. La Commissione ha attirato l'attenzione del Ministero del commercio statunitense sull'importanza di risolvere tali problemi in modo tempestivo. 6

7 Un primo Comitato direttivo dell ICANN formato da dieci membri è stato nominato nell'autunno 1998 e la nuova organizzazione si è messa al lavoro. 3 Nove altri membri del Comitato sono stati eletti alla fine del Attualmente il personale dell ICANN è tutto americano e residente negli Stati Uniti. 5 Sarebbe opportuno ora che l ICANN cominciasse a diversificare la composizione del suo personale ad alto livello, responsabile della formulazione delle politiche. Questo dovrebbe essere uno dei compiti prioritari del Direttore generale permanente che deve essere nominato nel prossimo futuro Il finanziamento dell ICANN Dopo la sua riunione a Santiago nel mese di agosto 1999, l ICANN ha istituito una task force, formata da dieci rappresentanti dei registri degli indirizzi IP di Internet nonché dei registri e delle autorità di registrazione dei nomi di dominio, incaricata di esaminare le modalità di finanziamento permanenti per l ICANN. A Los Angeles, il Comitato direttivo dell ICANN ha adottato le raccomandazioni della task force e ne ha approvato l attuazione per l anno che inizia il 1º luglio Le raccomandazioni riguardano il principio di recupero dei costi, appropriato per un'organizzazione senza fini di lucro, i miglioramenti nella procedura di bilancio dell'icann e la ripartizione del bilancio tra categorie di contributori. Queste ultime comprendono: (i) (ii) (iii) i registri dei nomi di dominio, le autorità di registrazione dei nomi di dominio, i registri degli indirizzi IP. Le quote per l attuale esercizio finanziario di transizione sono le seguenti: il 55% per le autorità di registrazione ed il registro di gtld (domini di primo livello generici), il 35% per i registri di cctld (domini di primo livello di codice di paese) e il 10% per i registri degli indirizzi IP. In seno a ciascuna comunità finanziatrice saranno messe a punto formule e quote eque e proporzionali. Per quanto riguarda i dispositivi di finanziamento relativi ai registri dei cctld, il GAC dell'icann ha raccomandato che siano inseriti in accordi tra l ICANN e le organizzazioni dei registri interessate. Si potrebbe tuttavia migliorare l'equilibrio tra il finanziamento tramite registri di nomi di domini e il finanziamento tramite registri IP. Il modo più equo e meno sgradevole per ottenere i fondi necessari a più lungo termine sarebbe una piccola tassa sull'uso di tutti i "blocchi" di indirizzi IP allocati (presenti e futuri). Ciò potrebbe inoltre costituire un piccolo incentivo ad un più efficace uso dei blocchi di indirizzi IP allocati in futuro. Il finanziamento dell'icann non deve diventare dipendente da pochi grandi registri di nomi di domini. Inoltre, numerosi piccoli registri di nomi di dominio, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dispongono di risorse scarse. In effetti, l ICANN potrà avere difficoltà a riscuotere tali contributi dai numerosi registri di cctld su scala mondiale. Ai membri del GAC che fanno parte dell'unione europea è stato garantito, dai rispettivi registri nazionali, che nell'unione ciò non costituirà un problema. Il Comitato direttivo dell'icann reputa che le proprie organizzazioni di sostegno e i membri esterni ("At Large Membership") debbano essere in grado di autofinanziarsi. Talune attività, come il trattamento delle domande di accreditamento da parte delle autorità di registrazione, devono essere oggetto di un finanziamento speciale, in 7

8 modo che non si introducano inavvertitamente sussidi nella struttura finanziaria dell'icann Membri dell'icann È attualmente previsto che i nove Direttori "esterni" siano eletti dai "membri esterni" ("At Large Membership") dell'icann in due stadi nel periodo Recentemente, anche i singoli sono stati autorizzati a far parte dei membri dell'icann. Si sta attualmente elaborando il metodo per l'elezione dei membri del Comitato tramite una votazione on-line. Tale metodo dovrà conformarsi all'obiettivo di una composizione di membri largamente rappresentativa, che tenga in debito conto le differenze culturali ed economiche presenti nella comunità globale degli utenti e la necessità di proteggere l'organismo dalla monopolizzazione ad opera di gruppi di interesse minoritari. Altre opzioni attualmente al vaglio comprendono, tra l'altro, la scelta dei membri "esterni" del Comitato ("At Large Board Members") in via indiretta, tramite un Consiglio eletto competente in materia ("Membership Council"), e l'eventualità di riservare cinque dei seggi del Comitato per l'elezione diretta da parte dei membri delle regioni geografiche della struttura dell'icann. Attualmente la Commissione e gli Stati membri non hanno ancora realizzato pienamente l'obiettivo di stimolare la partecipazione europea di tali comunità di interessati alla DNSO (Organizzazione di sostegno ai nomi di dominio). Gli utilizzatori di Internet del settore del servizio pubblico - come le università, i musei, le biblioteche e le autorità regionali e locali - sono attualmente sottorappresentante nelle comunità di interessati non commerciali. Gli utilizzatori commerciali in generale, e le PMI in particolare, sono sottorappresentate nella comunità degli utilizzatori commerciali Conclusioni per quanto concerne la composizione dei membri dell'icann La Commissione richiede con urgenza agli Stati membri e al Parlamento europeo di incoraggiare il flusso di informazioni per quanto riguarda le procedure dell'icann, compresa la composizione dei membri, a tutte le categorie di utilizzatori Internet, specialmente i singoli e le organizzazioni di servizio pubblico, per garantire un adeguato livello di partecipazione e rappresentanza degli interessi in gioco. 2.2 Governmental Advisory Committee (GAC) In parte in risposta all'interessamento delle autorità pubbliche del mondo intero, tra cui l Unione europea, lo statuto dell ICANN prevede inoltre l esistenza di un Governmental Advisory Committee (Comitato consultivo dei governi - GAC) che deve "valutare le attività dell ICANN, ed esprimere un parere in proposito, quando si tratti di attività che riguardano gli interessi dei governi, in particolare le questioni per le quali può esservi un'interazione tra le politiche dell ICANN e varie leggi ed accordi internazionali". La Commissione e gli Stati membri partecipano ai lavori del Governmental Advisory 8

9 Committee. Il GAC ha adottato principi operativi congruenti con gli obiettivi previsti inizialmente per questo organismo dall Unione europea. 6 Il GAC ha già offerto consulenza al Comitato direttivo dell ICANN su questioni quali la risoluzione delle controversie, la diversità geografica e le politiche per i registri di cctld. La partecipazione dell Unione europea a tali negoziati è stata coordinata in anticipo attraverso il gruppo di lavoro informale per Internet convocato periodicamente dalla Commissione e dal Consiglio Telecomunicazioni. La portata e il funzionamento del GAC dell'icann richiedono alcuni commenti: (1) Il GAC dell ICANN è aperto tutti i governi 7 ; esso conta attualmente circa 35 membri. La Commissione intende continuare a promuovere ed agevolare la partecipazione su scala globale al GAC dell ICANN attraverso le relazioni bilaterali dell'unione in tutto il mondo. Il GAC attualmente comprende un ristretto numero di organizzazioni internazionali direttamente interessate alla politica dell'icann, tra cui l'uit, la WIPO e l'ocse. (2) Il GAC ha unicamente funzione consultiva. In genere, sembra che i governi non desiderino esercitare un ruolo decisionale più diretto nell'organizzazione e nella gestione dell'infrastruttura di Internet e siano quindi, in linea generale, afavoredellaposizioneespressainmateriadalgovernodeglistatiuniti. Inoltre, il Comitato direttivo dell'icann è stato in pratica pronto ad accettare i pareri espressi dal GAC. Finora non vi sono state divergenze di pareri tali da mettere alla prova la disponibilità dei governi ad accettare un ruolo (formalmente) secondario in tale contesto. Comunque, qualora l'icann estendesse la sua influenza, tacitamente o di fatto, ad altre aree d'indirizzo generale in cui a parere dei governi sono coinvolti gli interessi dei loro cittadini, o qualora vi fosse un grosso disaccordo tra il Comitato direttivo ed il GAC, probabilmente sarebbe necessario riesaminare le relazioni in vigore. (3) NeiPrincipi operativi del GAC è riportata, tra l altro, la seguente descrizione dei suoi obiettivi generali. "Il funzionamento sicuro, affidabile ed economicamente conveniente di Internet, compreso il servizio ininterrotto e la connettività universale; lo sviluppo vigoroso di Internet, per il bene di tutti, per scopi pubblici, privati, di istruzione e commerciali, in tutto al mondo; la trasparenza e l'adozione di pratiche non discriminatorie nell'attribuzione dei nomi e degli indirizzi Internet da parte dell ICANN; l'effettiva concorrenza a tutti i livelli di attività appropriati e condizioni di equa concorrenza, che portino benefici a tutte le categorie di utenti per quanto concerne tra l'altro una maggior scelta, prezzi più bassi e servizi migliori; pratiche di informazione corretta, per quanto concerne tra l altro il rispetto della vita privata e le questioni che interessano i consumatori; e la libertà di espressione." Questi ambiziosi principi non saranno soddisfatti automaticamente o spontaneamente in Europa e tantomeno a livello mondiale. Gli obiettivi di politica pubblica concordati richiederanno gli sforzi concertati di tutti i partecipanti ad Internet. In Europa ciò sarà particolarmente importante durante i prossimi due o tre anni, vista l'ondata di nuove domande ed opportunità che si sta attualmente materializzando 9

10 sulla rete. È importante riconoscere che l'efficace gestione della infrastruttura di Internet da parte dell ICANN è un presupposto essenziale di molti altri obiettivi ed aspirazioni nel più ampio contesto delle politiche connesse con Internet, specialmente per quanto riguarda la società dell'informazione, il commercio elettronico e le telecomunicazioni. In conclusione, anche nell'ambito delle ridotte competenze che loro spettano, l'icann e il GAC adotrano già decisioni del tipo di quelle che, in altri contesti, i governi adotterebbero essi stessi nel quadro di organismi internazionali. Per ora, sembra che tutti concordino che la natura di Internet e la rapidità degli eventi escludono tale approccio e che l'attuale struttura di autoregolamentazione, affiancata da un'attiva supervisione da parte delle politiche pubbliche, costituisca la migliore soluzione disponibile. 3 INDIRIZZAMENTO DI INTERNET Per agevolare gli utenti, i nomi di Internet sono rappresentati comunemente da nomi di dominio sotto forma di testo quale europa.cec.eu.int, mentre gli indirizzi corrispondenti che sono utilizzati per instradare i dati da un elaboratore host ad un altro sono numerici. 8 Questo sistema numerico si basa attualmente su numeri della lunghezza di 32 bit (IPv4). Tutte le applicazioni Internet, attuali e future, si basano su tali indirizzi. Lo spazio di indirizzi IPv4 è venuto a trovarsi sempre più sotto pressione a causa dell'incremento dell'uso di Internet da parte di un numero sempre maggiore di persone, organizzazioni ed applicazioni - tra cui una vasta gamma di dispositivi elettronici mobili - e del passaggio da connessioni temporanee a connessioni permanenti. Di conseguenza, quasi tutti i dispositivi o le funzioni di comunicazione connesse ad ogni aspetto della vita quotidiana e della società comporteranno indirizzi Internet. Attualmente i dati segnalano che ben presto le esigenze in materia di indirizzi IP per le comunicazioni mobili accelereranno in modo significativo. Ciò renderà necessario sia un impiego più efficiente dei blocchi di indirizzi già esistenti IPv4, sia l'introduzione il più presto possibile della nuova generazione di indirizzi IPv6 basati su numeri di 128 bit. Non vi sono diritti di proprietà per i blocchi di indirizzi IP: essi sono considerati una pubblica risorsa. Le condizioni finanziarie ed altri termini per l'allocazione di blocchi di indirizzi IP, sia direttamente sia indirettamente, sono ancora da stabilire; è da tenere presente che ciò può influire sulla capacità dei registri di IP regionali di contribuire in modo appropriato al finanziamento futuro dell'icann. L'allocazione degli indirizzi IP deve rispettare principi di aggregazione che agevolino un efficace instradamento del traffico IP. È estremamente importante che gli indirizzi IP siano gestiti in modo autonomo e neutrale, negli interessi di un mercato aperto e concorrenziale per tutti i servizi presenti e futuri basati su Internet. Una vasta gamma di nuovi e potenziali utenti del sistema di indirizzamento IP ha espresso di recente un particolare interesse per le politiche dell'aso ed il funzionamento dei registri regionali. Il Comitato direttivo dell'icann ha creato un Gruppo di lavoro ad hoc, comprendente tutte le parti che si sono dichiarate interessate, che riesaminerà le politiche di indirizzamento IP nel contesto dell'aso e riferirà al Comitato stesso entro il primo semestre del

11 3.1 Conclusioni in merito all'indirizzamento IP Il sistema di indirizzamento IP, gestito tramite l ICANN ed i registri regionali, è alla base dei requisiti di indirizzamento di tutti i servizi basati su Internet. Di conseguenza, la Commissione intende intraprendere le seguenti azioni: seguire da vicino gli sviluppi in seno all'icann ed alle sue componenti, nonché le politiche sviluppate, in quanto l'attribuzione di questi indirizzi avrà un effetto diretto sulla fattibilità e sulla convenienza economica dell'instradamento e quindi sull'efficienza dell'ambiente Internet, incoraggiare le nuove categorie di interessati, tra cui il settore pubblico, a definire e sviluppare i propri requisiti, incoraggiare il tempestivo passaggio all IPv6, specialmente in seno alle istituzioni europee ed alle pubbliche amministrazioni degli Stati membri; agevolare l'espansione su scala mondiale di Internet, specialmente nei paesi in via di sviluppo, attraverso il passaggio dal sistema di indirizzamento IPv4 a quello IPv6; nel contesto di progetti di ricerca appropriati dell'unione europea, promuovere lo sviluppo e l'utilizzo dell IPv6 e più in generale delle tecnologie Internet della prossima generazione; incoraggiare lo sviluppo e l'introduzione di sistemi di assegnazione del nome e di indirizzamento futuri migliorati, tra cui i servizi di ricerca e consultazione elenchi Internet e le tecnologie di instradamento. Si incoraggiano gli Stati membri ad appoggiare la messa in opera dell'indirizzamento IP della prossima generazione nelle rispettive pubbliche amministrazioni. Ulteriori informazioni relative all'indirizzamento IP e all'aso sono riportate nell'allegato alla presente comunicazione. 4 I PROTOCOLLI INTERNET I protocolli Internet sono le norme e le convenzioni che consentono alle diverse entità su Internet di lavorare assieme per trasportare i dati tra le macchine e presentare i dati nelle applicazioni effettivamente visibili agli utilizzatori 9. Lo sviluppo di nuovi protocolli e, ovviamente, la loro corretta applicazione software è fondamentale per lo sviluppo di nuovi servizi su Internet ed assumerà maggior importanza mano a mano che aumenta la gamma di applicazioni collegate ad Internet. I protocolli Internet sono sviluppati principalmente attraverso la Internet Engineering Task Force (task force ingegneria di Internet - IETF), anche se altri organismi, in particolare il consorzio World Wide Web, danno un contributo sempre maggioreatalelavoro 10. La Protocol Supporting Organisation (PSO) dell'icann si occupa delle norme tecniche di cui sopra; essa ha principalmente il compito di sviluppare e raccomandare politiche concrete nel campo dell'assegnazione dei parametri di protocollo ed è 11

12 custode dell'immenso patrimonio costituito dalle specifiche e norme aperte di Internet, indipendenti dai sistemi e dalle piattaforme impiegate dall'utilizzatore finale di Internet. È estremamente importante che questo patrimonio dell'ieft e della IANA sia conservato e sviluppato a tutti i livelli di servizi e di infrastrutture. La PSO e in ultima analisi, il Comitato direttivo dell'icann detengono una responsabilità internazionale di primo piano a tale riguardo. L'uso sempre più commerciale di Internet e la concorrenza tra operatori e fornitori di servizi non deve in alcun modo divenire un pretesto per creare interfacce proprietarie o chiuse. Ciò potrebbe mettere a repentaglio l'attuale interoperabilità universale di Internet su scala mondiale. 4.1 Conclusioni in merito ai protocolli Internet L'Unione Europea è da lungo tempo interessata agli aspetti di normalizzazione delle tecnologie dell'informazione, dal punto di vista dell'interoperabilità e della leale concorrenza. Mano a mano che tali tecnologie si evolvono su scala mondiale, in particolare nel contesto di Internet, la Commissione intende: continuare ad incoraggiare il sostegno e la partecipazione delle industrie e della tecnica europee alla PSO ed alle sue componenti; appoggiare la cooperazione internazionale tra gli organismi di normalizzazione, tra cui la PSO; incoraggiare in Europa una maggior presa di coscienza e un maggior impiego dei protocolli che sono in corso di elaborazione; incoraggiare le organizzazioni coinvolte in progetti di ricerca dell'unione europea in questo campo a partecipare più attivamente al processo di sviluppo dei protocolli; garantire che sia garantita e potenziata l'attuale neutralità delle specifiche Internet tra sistemi operativi differenti e altre piattaforme, in particolare in vista del crescente interesse da parte degli utilizzatori per il software aperto (Open Software). Ulteriori informazioni sui protocolli Internet e sulla PSO sono riportate nell'allegato alla presente comunicazione. 5 I NOMI DI DOMINIO I nomi di dominio sono i nomi mediante i quali possono essere facilmente identificati gli host di Internet, per esempio europa.eu.int, parallelamente al sistema di indirizzamento IP numerico utilizzato per la comunicazione in rete. Un numero limitato di domini di primo livello generici (gtld) sono attualmente in uso su scala mondiale: si tratta di.com,.net e.org 11. Circa 240 altri registri a livello nazionale o territoriale mantengono in funzione analoghi sistemi di nomi con un codice di paese (registri di cctld), quali ad esempio.es,.de o.us. La responsabilità globale dell amministrazione di questi nomi spettava in passato alla IANA (Internet Assigned Numbers Authority) ed ora spetta all ICANN. Tra le 12

13 funzioni dell ICANN rientra la delega per l'attribuzione di gtld e cctld sulla base dei principi sviluppati nelle Request for Comments RFC 920 (1984) e RFC 1591 (1994), che forniscono informazioni sulle strutture dei nomi nel DNS (Domain Name System - sistema dei nomi di dominio) e sull'amministrazione dei domini. Nel suo lavoro in tale settore, l ICANN è coadiuvata dalla DNSO (Domain Name Supporting Organisation), che è formata da un Consiglio per i nomi (Names Council) e da un'assemblea generale ed a cui devono partecipare sette categorie di interessati, tra cui le autorità di registrazione, i registri di gtld, i registri di cctld, gli utenti commerciali, gli utenti non commerciali, i fornitori di servizi e gli organismi interessati alla proprietà intellettuale. 5.1 Concorrenza nel mercato dei registri di dominio di primo livello Una delle principali funzioni del nuovo organismo, descritto nel Libro bianco statunitense del 1998 e ora denominato ICANN, è stata l'introduzione della concorrenza nel mercato della registrazione dei nomi di dominio gtld per quanto riguarda sia le autorità di registrazione sia i registri di gtld. Per quanto concerne la concorrenza tra autorità di registrazione, l ICANN ha fatto notevoli progressi, come descritto più avanti. Per quanto concerne la creazione di alternative ai domini gtld esistenti, l ICANN ha fatto finora progressi molto ridotti e vi sono ancora grosse difficoltà da risolvere prima che vi possa essere un accordo spontaneo sulla creazione di nuovi domini gtld. Tale questione è all'esame della DNSO e del Comitato direttivo dell'icann. In tale contesto, si è anche suggerito che l'icann possa creare un TLD esclusivamente non commerciale, in cui le registrazioni da parte dei singoli possano beneficiare di un livello di anonimato che non sarebbe appropriato per i nomi di dominio commerciali. Nel frattempo, si deve sottolineare che il registro NSI (Network Solutions, Inc.) ha recentemente confermato che non effettua più distinzioni, nella politica di registrazione e nei criteri di ammissibilità, tra i registri.com,.net e.org. Secondo il parere della Commissione, si è persa un'opportunità per gestire lo spazio di nomi di dominio disponibile in modo responsabile ed efficiente. 5.2 Nuovi domini di primo livello generici (gtld) Anche se la creazione di nuovi registri di gtld è stata inserita nell'ordine del giorno della comunità Internet almeno fin dal 1996 e sono stati da allora discussi vari approcci alternativi, non si è raggiunto finora alcun consenso in materia. Agli inizi del 1997 l International Ad Hoc Committee (IAHC) aveva proposto di creare sette nuovi gtld, che avrebbero dovuto essere gestiti dal registro CORE (che si proponeva di creare). Pur raccogliendo notevoli consensi, la proposta ha incontrato anche una certa opposizione negli Stati Uniti, tanto da spingere il ministero per il Commercio statunitense a svolgere un'indagine nel giugno 1997, cui ha fatto seguito la pubblicazione di Libri verdi e bianchi sull'argomento. Una controproposta contenuta nel Libro verde statunitense del febbraio 1998, secondo la quale il governo degli Stati uniti avrebbe delegato egli stesso una serie di nuovi gtld è stata criticata dall'unione europea in quanto tendeva a confermare l'autorità e la giurisdizione statunitense in materia. Il Libro bianco statunitense proponeva che il primo Comitato direttivo (Initial Board) dell ICANN avrebbe verificato l eventuale necessità di creare nuovi TLD ed avrebbe introdotto un sistema di qualificazione dei registri e 13

14 delle autorità di registrazione del DNS nei domini TLD esistenti ed in quelli nuovi. Intanto, risulta evidente che la vasta gamma di nomi già registrata con il.com, ecc. sta già restringendo la possibilità di registrare indirizzi brevi e dotati di un significato, perlomeno per quanto concerne la lingua inglese. 12 Il compito di stabilire se, come e quando introdurre nuovi gtld è stato affrontato nel contesto dei gruppi di lavoro della DNSO ed è stata pubblicata una relazione interinale che passa in rassegna le soluzioni possibili senza formulare alcuna raccomandazione. 13 Nel marzo 2000, il Comitato direttivo dell'icann ha richiesto al proprio personale di preparare une relazione prima della metà di luglio, in base alla quale possa agire alle prossime riunioni del Comitato che si terranno a Yokoama, tenendo conto dei pareri del Consiglio competente in materia di nomi (Names Council). IL GAC dell'icann ha appoggiato questo approccio, affermando quanto segue: Per quanto concerne la possibilità di espandere lo spazio dei nomi di dominio, l'aggiunta di nuovi gtld (nomi di dominio generici di primo livello) dovrà essere fatta con cautela e tramite un processo basato sul consenso. Si dovranno prendere attentamente in considerazione nuovi gtld, tanto quelli per usi specifici 14, quanto quelli destinati ad una registrazione più generica o "aperta". Riconoscendo le responsabilità dell'icann nel conseguire consenso in merito alla creazione di ogni nuovo gtld, l'icann dovrà evitare, nella creazione di nuovi gtld, i codici alfa-3 della norma ISO , le denominazioni correnti di lingue o di popolazioni a carattere nazionale, territoriale o regionale, come pure i codici ISO 639 per la rappresentazione dei nomi delle lingue, a meno che ciò non sia concordato con i governi o le pubbliche autorità interessate. 5.3 Accreditamento ICANN di autorità di registrazione in concorrenza L ICANN ha adottato linee guida per l'accreditamento delle prime autorità di registrazione ed una politica da riesaminare nella prima metà del Fino alla prima introduzione di servizi di registrazione in concorrenza nel mese di giugno, i servizi di registrazione nei domini.com,.net, e.org erano assicurati unicamente dalla Network Solutions, Inc., in base ad un Accordo di collaborazione del 1992 con il governo degli Stati Uniti. A febbraio del 2000, l ICANN aveva accreditato come autorità di registrazione 110 società, 22 delle quali con sede in Europa 15.Leautorità di registrazione allocano i nomi di dominio seguendo la politica dell'assegnazione al primo richiedente, basandosi su una base di dati comune per garantire che il nome richiesto sia libero. Ai sensi dell'accordo stipulato tra la NSI e il Ministero del Commercio degli Stati Uniti, la durata dell'accordo sul registro della NSI è di quattro anni. Se l'attività relativa al registro e quella relativa alle funzioni di registrazione della NSI vengono totalmente separate entro 18 mesi e se le funzioni di registrazione vengono svolte da un organismo che non è affiliato all'autorità di registrazione e si impegna ad non affiliarsi mai ad una autorità di registrazione, la validità sarà estesa di altri quattro anni. Per il trasferimento delle attività di registrazione della NSI e per la designazione di un registro suo successore da parte dell ICANN è necessaria l'approvazione del ministero per il Commercio. Malgrado l'esistenza di questi accordi, la NSI ha recentemente raggiunto un accordo con la compagnia VeriSign, relativo alla fusione delle rispettive attività. In base all'accordo, la NSI è stata valutata per iscritto 21 miliardi di US$. A quanto pare, al Ministero del Commercio statunitense non è stata data l'opportunità di approvare o 14

15 disapprovare questa modalità di trasferimento delle operazioni del registro della NSI. I nuovi proprietari del registri non hanno ancora confermato se intendono procedere alla completa separazione delle attività del registro e di quelle dell'autorità di registrazione, come attualmente previsto. Il principale settore di attività della VeriSign è la certificazione digitale, nel cui mercato la compagnia detiene una posizione dominante. Di conseguenza, ci si può domandare se sia appropriato che i servizi relativi al nome di dominio e i servizi di certificazione digitale siano raggruppati in questo modo. Malgrado l'unione europea riconosca l'importanza della certificazione digitale, come parte dell'infrastruttura per le firme elettroniche e il commercio elettronico, l'unione europea (tanto il settore pubblico quanto quello privato) non ha accettato che il servizio VeriSign abbia una posizione privilegiata in questo nuovo mercato. Tuttavia, l'ingente importo della transazione tra NSI e VeriSign sembra implicare che la compagnia è suscettibile di produrre un rilevante valore aggiunto, in quanto può sfruttare l'enorme banca data di registrazione della NSI ai fini della fornitura di altri servizi connessi ad Internet, tra cui, verosimilmente, la certificazione digitale. Ci si chiedeinoltre(el'interrogativononharicevutofinorarisposta)inchemodola VeriSign garantirà il rispetto delle norme e delle politiche europee in materia di protezione dei dati in questo settore. Prima della fusione/acquisizione prevista tra la NSI e la VeriSign, la Commissione europea aveva valutato gli effetti degli accordi del novembre 1999 dal punto di vista della politica della concorrenza comunitaria e ha stabilito che essi rispondevano in linea di massima alle principali esigenze in materia di concorrenza da essa stessa individuate. La Commissione ha quindi cessato le indagini in quest'area. Tuttavia, la Commissione continuerà a seguire gli sviluppi della situazione, vista l importanza su scala globale dei mercati interessati da questi accordi, ed ha comunicato la sua posizione in proposito al ministero per il Commercio degli Stati Uniti. 16 Questi nuovi sviluppi non possono che evidenziare l'importanza di un monitoraggio permanente della questione da parte delle autorità responsabili della concorrenza, sia nell'unione europea che negli Stati Uniti. 5.4 Esercizio dell autorità dell ICANN Ai sensi degli accordi con il ministero per il Commercio statunitense e la NSI, l ICANN è inoltre tenuta per contratto, nei confronti del registro e di tutte che le autorità di registrazione accreditate, a rispettare le specifiche procedure che regolano l'esercizio della sua autorità, in particolare per quanto concerne la definizione del consenso. Il ministero per il Commercio statunitense ha inoltre riaffermato i propri diritti di supervisione sulle politiche dell'icann, compresi eventuali emendamenti agli accordi dell'icann con la NSI. Inoltre, l ICANN non stipulerà alcun accordo con un qualsiasi registro successore della NSI per i domini di primo livello (TLD).com,.net. and.org senza la previa approvazione da parte del ministero per il Commercio. Qualora il ministero per il Commercio non riconosca più l ICANN od altro organismo suo successore risolvendo il Protocollo d'intesa da essi firmato, l ICANN conviene che assegnerà al ministero per il Commercio qualsiasi diritto che l ICANN detiene in tutti i contratti esistenti con i registri e le autorità di registrazione. 15

16 5.5 InterNIC Malgrado l'ampia portata dei poteri e delle autorità che si riserva il governo statunitense (come di recente ribadito nel novembre 1999), il Ministero per il commercio statunitense ha ripetutamente rassicurato la Commissione europea che intende tuttora cedere il controllo di queste infrastrutture di Internet e completarne il trasferimento all'icann entro l'ottobre La Commissione ha confermato alle autorità statunitensi che i restanti poteri di cui dispone il ministero per il Commercio per quanto concerne l'icann dovranno effettivamente cessare, come previsto dal libro bianco statunitense. La necessaria supervisione governativa dell'icann dovrà essere esercitata su base multilaterale, in prima istanza tramite il GAC (Governmental Advisory Committee). La Commissione adotterà le misure necessarie a garantire che i principi di apertura, trasparenza e rispetto degli accordi internazionali siano pienamente rispettati nel periodo necessario a completare la fase di transizione e oltre. Ciò era previsto nel Libro bianco statunitense e nell'atto costitutivo dell'icann. InterNIC è un centro informativo di rete integrato, interrogabile tramite "Whois", per gli attuali domini di primo livello generici.com,.net e.org. I nomi di dominio e il sito web InterNIC saranno trasferiti dalla NSI al Ministero per il commercio. Si prevede che il sito web sarà trasferito a tempo debito all'icann, ma ciò non è ancora avvenuto. In effetti, in questo settore e in altri, il personale dell'icann ha precisato che non è ancora in grado di assumere tutte le funzioni che sarebbero normalmente trasferite all'icann ai sensi degli accordi con il Ministero per il commercio statunitense, data la mancanza di personale e di altre risorse. Fino a quando il trasferimento non sarà completato, la NSI manterrà in funzione il sito web Internic.net come sito di informazione al pubblico - con un repertorio di autorità di registrazione accreditate per.com,.net, e.org, e corredato di link rapidi con tali autorità di registrazione - e cesserà di utilizzare il termine InterNIC per le proprie attività. Analoghi servizi InterNIC e Whois sono forniti dai registri nazionali e dai registri IP regionali, ad esempio il RIPE. 5.6 Gestione del sistema di root server I root name server (server primari) che forniscono gli indirizzi Internet di primo livello essenziali per le comunicazioni di instradamento sono sottorappresentati al di fuori degli Stati Uniti. (I root name server di Internet sono tuttora gestiti da volontari sotto gli auspici della IANA, malgrado l'icann stia conducendo uno studio per stabilire quali saranno le esigenze future). Tredici root name server adempiono tali funzioni su scala globale; dieci di essi sono situati negli Stati Uniti, compreso il principale server detto "Root A", attualmente ancora nei locali della NSI. Gli altri tre si trovano a Tokyo, Londra e Stoccolma. Non vi è nulla negli accordi tra il ministero per il Commercio statunitense, l'icann e la NSI che modifichi le attuali disposizioni per quanto concerne la gestione del root server di autorità (authoritative root server). La NSI continuerà a gestire il root server di autorità in conformità alle indicazioni del ministero per il Commercio. 16

17 Quest'ultimo attende di ricevere dall'icann una proposta tecnica per la gestione della root di autorità, dopodiché la responsabilità di tale gestione potrà essere trasferita all ICANN. Il ministero per il Commercio non prevede di trasferire ad un qualche ente la sua competenza sul root server di autorità. 5.7 Domini di primo livello di codice di paese (cctld) L ICANN è in linea generale l'autorità competente per quanto concerne il riconoscimento dei TLD di codice di paese (cctld - country-code TLD), sulla base dei codici ISO 3166 alpha-2 e delle suddivisioni di alcuni codici sulla base delle RFC 920 e L ICANN (come in precedenza la IANA) ritiene di non essere competente a decidere "cosa sia o cosa non sia un paese". Esse si sono quindi attenute agli elenchi di codici di paese di due lettere previsti dalla norma ISO Come avviene per le altre norme ISO, tali elenchi sono tenuti da un agenzia di aggiornamento (Maintenance Agency), il cui segreteriato è assicurato in questo caso dal Deutches Institut für Normung (DIN). Il GAC ha già dato all ICANN consulenza in quest area. Nei Principi operativi del GAC si afferma che: I domini di primo livello di codice di paese sono gestiti fiduciariamente dal registro per il pubblico interesse, tra cui l'interesse della comunità Internet, per conto delle pubbliche autorità in causa compresi i governi, che sono la massima autorità competente per quanto concerne i rispettivi cctld, compatibilmente con la connettività universale di Internet." La IANA ha delegato 243 cctld ad una vasta gamma di organizzazioni di registro di tutto il mondo 18. Tali decisioni, che attuano la RFC 1591, hanno fatto insorgere numerose difficoltà tra i registri e la comunità Internet locale, il governo o la pubblica autorità in causa. Tali questioni sono ora affrontate dall'icann e dal GAC. Il Comitato ha pubblicato una dichiarazione strategica riveduta 19 e il GAC ha recentemente adottato un documento dettagliato che stabilisce gli orientamenti per la prassi ottimale in materia di relazioni tra i registri di cctld, l'icann e le pubbliche autorità o i governi in causa. 20 Si prevede che l ICANN, con il sostegno del GAC, sarà in grado di facilitare la soluzione dei problemi che ancora restano nel settore senza avere la mano troppo pesante per quanto riguarda l'autonomia operativa di cui giustamente gode la maggior parte dei registri di cctld. Inoltre, la diretta autorità dell'icann sui registri di cctld deve essere circoscritta e limitata ad alcuni parametri tecnici essenziali. Peraltro, le politiche di registrazione dei cctld devono interessare unicamente il registro, la relativa comunità Internet locale e i governi o le pubbliche autorità in causa. La questione deve interessare l ICANN soltanto qualora siano coinvolti gli interessi di terzi in altre parti del mondo: ad esempio, ci si è chiesto se un cctld che accetta registrazioni commerciali da entità al di fuori del suo territorio debba applicare una politica di risoluzione delle controversie equivalente a quella adottata dalla WIPO per proteggere i terzi interessati in altre parti del mondo. All'interno dell Unione europea, a quanto risulta alla Commissione, tutti i registri di cctld nazionali godono della fiducia della comunità Internet locale e delle autorità degli Stati membri. Quale prassi ottimale ed eventualmente per tenere conto delle norme del mercato interno e della concorrenza dell Unione europea, sarebbe comunque opportuno incoraggiare un maggior grado di armonizzazione e 17

18 congruenza delle politiche di registrazione dei registri di cctld all interno dell Unione europea. La Commissione ha sottoposto tale questione all'organizzazione CENTR 21, di cui sono membri tutti i registri di cctld dell Unione europea. Secondo le previsioni, la CENTR e le sue componenti completeranno l'esame della prassi ottimale in fatto di politiche di registrazione dei cctld in Europa entro il primo semestre del 2000 e sottoporranno ai rispettivi membri raccomandazioni in materia. Il parere adottato in merito dal GAC all'unanimità è stato pubblicato e trasmesso al Comitato direttivo dell'icann e ai registri dei cctld 22. Alla luce del consenso raggiunto tra gli Stati membri e a livello internazionale, la Commissione incoraggia gli Stati membri ad attuare le raccomandazioni del GAC in modo appropriato, nella misura in cui esse concernono le relazioni dei governi con l'icann e con i rispettivi registri di cctld nazionali. Sarà inoltre opportuno che i registri di cctld nazionali nell'unione europea adeguino le proprie politiche e prassi, per conseguire un elevato livello di trasparenza nelle rispettive operazioni. Nella misura in cui i registri nazionali accettano registrazioni da entità e singoli al di fuori del loro territorio, le loro politiche di risoluzione delle controversie devono tenere pienamente conto degli interessi dei terzi in altri Stati membri e nel resto del mondo. Gli Stati membri devono inoltre partecipare attivamente con le rispettive organizzazioni di registro, al riesame delle politiche e prassi di registrazioni dei cctld nazionali e incoraggiare i registri a sviluppare e a mettere in atto politiche di registrazione coerenti con i principi del mercato interno e con la politica della concorrenza. Nel frattempo, la Commissione continuerà a verificare che le politiche di registrazione dei registri di cctld nazionali siano pienamente congruenti con il diritto dell'unione europea in materia di mercato interno e di concorrenza. 5.8 La proposta relativa ad un nuovo dominio di primo livello:.eu Come rilevato più sopra, per varie ragioni l'espansione dello spazio dei nomi di dominio Internet prevista nel 1996 non si è verificata e la questione è ancora all'ordine del giorno della nuova organizzazione ICANN. In considerazione dell'attuale fase di espansione di Internet in Europa, la Commissione propone quanto prima la creazione di un registro di dominio di primo livello.eu, per dare al DNS di Internet in Europa ulteriore spazio per individuarsi e per svilupparsi. 23 I suggerimenti della Commissione sono stati oggetto di pubblica consultazione online. Essi saranno aggiornati alla luce delle osservazioni trasmesse e la Commissione deciderà le misure appropriate da adottare. Inoltre, il dominio.eu dovrà essere approvato dal Comitato direttivo dell'icann. In vista della creazione del dominio di primo livello.eu, la Commissione sta esaminando l'opportunità di definire un quadro giuridico specifico per affrontare i problemi relativi all'accaparramento dei nomi di dominio (cybersquatting) e alla tutela dei diritti di proprietà industriale nel contesto del nuovo dominio di primo livello. 18

19 6 DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE 6.1 Marchi depositati Per quanto concerne i diritti di proprietà intellettuale, attualmente i principali interrogativi relativi ai nomi di dominio riguardano i marchi depositati. La maggior parte del lavoro svolto dalla WIPO (nonché la maggior parte della giurisprudenza) concerne la soluzione di potenziali o effettive controversie relative ai marchi depositati ed ai nomi di dominio. Tuttavia, questo non è tutto. I titolari di diritto d'autore (copyright) hanno già indicato di essere interessati ad usare i dati di registrazione del nome di dominio quale veicolo per individuare l'origine delle violazioni del copyright e degli atti di pirateria. È stata inoltre sollevata la questione dei diritti di proprietà intellettuale relativi ai nomi di dominio 24 ed alle stesse basi di dati di registrazione. 25 La politica seguita dalla Commissione consiste nello scoraggiare l'appropriazione di diritti di proprietà inerenti i nomi, specialmente in caso di parole generiche, e nel limitare il campo d applicazione della proprietà di talune basi di dati relative al funzionamento del DNS nell'interesse della concorrenza e della tutela dei dati. 26 La base giuridica di questa posizione, per quanto concerne la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, non è ancora stata stabilita, anche se la giurisprudenza disponibile è del tutto unanime. La creazione di un quadro giuridico per il futuro dominio di primo livello.eu potrebbe agevolare l'istituzione di alcuni chiari principi-guida su scala europea, che comporterebbero un'armonizzazione di fatto di alcune prassi nazionali. 6.2 Registrazione abusiva di nomi di dominio I nomi di dominio sono stati facile bersaglio di abusi dei diritti di proprietà intellettuale, in particolare per quanto riguarda marchi depositati. In linea di principio, è possibile limitare i rischi di violazione del marchio depositato nel DNS subordinando le registrazioni a talune norme: ciò è quanto avviene nel caso dei cctld nazionali. Tuttavia, i principali TLD generici aperti ed i nomi.com,.org, e.net sono assegnati al primo richiedente ed a lui solo. Nel corso degli ultimi cinque anni sono state necessarie parecchie cause costose per ripristinare i diritti che erano stati violati, com è avvenuto ad esempio nel caso delle registrazioni a scopo di speculazione ed in malafede di marchi depositati molto famosi. D'altro lato è necessario cercare un equilibrio per quanto concerne le piccole imprese che, in buona fede e con buoni motivi, registrano un nome che in seguito si rivela essere interessante per una compagnia più grande e più potente. 6.3 Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO) Il 30 aprile 1999, la WIPO ha pubblicato la sua relazione finale sul procedimento relativo ai nomi di dominio Internet, 27 cui hanno attivamente contributo l'unione europeaeisuoistatimembri.ilcomitatoconsultivodeigovernidell ICANNsiè espresso anch esso a favore della messa in atto delle raccomandazioni della WIPO. L ICANN ha adottato il principio di una procedura di risoluzione delle controversie uniforme per quanto concerne i gtld ed ha avviato un processo per l'attuazione di altri aspetti delle raccomandazioni della WIPO. La messa in atto di tali 19

20 raccomandazioni dipende dal fatto che esse siano applicate da tutte le autorità di registrazione di gtld, compresa la NSI. Più recentemente (luglio 1999), un quorum di tali autorità di registrazione, tra cui la NSI, ha adottato un accordo standard per tutte le registrazioni DNS di gtld che introdurrebbe concretamente una procedura di risoluzione delle controversie uniforme, come caldeggiato dall Unione europea e raccomandato dalla WIPO. Quest'ultimo sviluppo va accolto con favore. La procedura si applica attualmente soltanto alla registrazione abusiva di marchi depositati - marchi di fabbrica (trademarks) e marchi di servizi. Tale politica potrebbe essere estesa anche ai registri di cctld che accettino registrazioni commerciali provenienti dall'esterno del proprio territorio. Il Comitato direttivo dell'icann ha sottoposto all attenzione dell'organizzazione di sostegno ai nomi di dominio (DNSO - Domain Name Supporting Organisation) altre raccomandazioni della WIPO, in particolare per quanto concerne la tutela dei marchi famosi e la creazione di nuovi gtld. Il risultante ritardo nell attuazione delle raccomandazioni della WIPO è stato criticato dai rappresentanti dell'industria. 28 Pertanto, la politica di tutela dei diritti di proprietà intellettuale in Internet promossa dall Unione europea nel marzo 1998 e portata avanti dalla Commissione e dagli Stati membri per tutto il periodo successivo ha dato in gran parte buoni frutti. È stato infatti confermato il ruolo della WIPO ed una vasta gamma di utenti e di titolari di marchi depositati ha riconosciuto che il rispetto dei diritti inerenti i marchi depositati e l adozione di procedure di soluzione delle controversie uniformi sono un elemento essenziale dell'espansione dell'uso di Internet nelle comunicazioni commerciali su scala mondiale. 6.4 Altri diritti relativi ai nomi nel DNS Anche se i diritti inerenti i marchi depositati sono sempre più garantiti nel contesto del DNS, lo stesso non può dirsi per i diritti inerenti altre categorie di nomi, tra cui i nomi di luogo, i nomi di celebrità e le indicazioni geografiche, che possono richiedere anch'essi un certo grado di protezione. Alla luce di questi fatti, a seguito dell'adozione da parte del Congresso degli Stati Uniti di un atto relativo al cybersquatting, nel novembre 1999, numerosi membri del GAC dell ICANN hanno richiesto alla WIPO di elaborare orientamenti relativi a politiche anti-cybersquatting. La Commissione, che partecipa a tali dibattiti, incoraggia e appoggia l'iniziativa. Il Comitato direttivo dell'icann ha inoltre richiesto alla WIPO di preparare un elenco concordato di "nomi famosi", in vista di elaborare eventuali liste di esclusione per il registri e per le autorità di registrazione del DNS. Il WIPO ha confermato di essere disposto ad accettare questo ulteriore compito. Si prevede che questi sviluppi costituiranno un'importante tappa per agevolare la creazione di nuovi gtld. Bisogna comunque ricordare che, per quanto riguarda le procedure di risoluzione delle controversie, ha una posizione preponderante la giurisdizione dei tribunali degli Stati Uniti, come già evidenziato nella prima replica della Comunità europea al governo degli Stati Uniti in materia di governo di Internet (Internet governance). In effetti, ai sensi dell'accordo di accreditamento delle autorità di registrazione, ogni eventuale controversia diversa da quelle relative ai nomi di dominio e ai marchi depositati è soggetta alle regole di arbitrato internazionale dell'american Arbitration Association, e la sede competente è la California. 20

CONTRATTO Tra. la società con sede in. cod. fiscale p. IVA/VAT REA

CONTRATTO Tra. la società con sede in. cod. fiscale p. IVA/VAT REA la società con sede in CONTRATTO Tra cod. fiscale p. IVA/VAT REA telefono e-mail legalmente rappresentata da nel seguito del presente accordo denominata Provider/Maintainer e l Istituto di Informatica

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

XTRADE CFD TRADING ONLINE

XTRADE CFD TRADING ONLINE XTRADE CFD TRADING ONLINE INFORMATIVA SUL CONFLITTO DI INTERESSI 1. Introduzione Questa informativa contiene una sintesi delle Politiche ( le Politiche ) relative alla gestione del Conflitto di Interessi

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

Notiziario settimanale 24-30 giugno 2002. Indirizzi e-mail e invio di pubblicità. Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft

Notiziario settimanale 24-30 giugno 2002. Indirizzi e-mail e invio di pubblicità. Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft Newsletter Notiziario settimanale Indirizzi e-mail e invio di pubblicità Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft Obblighi a tutela della privacy per i gestori Tlc 1 Newsletter 2002 LA SOLA

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE IT IT IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 30.4.2009 C(2009) 3177 RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE che integra le raccomandazioni 2004/913/E e 2005/162/CE per quanto riguarda il regime concernente

Dettagli

Se siete interessati a costituire un associazione per il vostro distretto, contattate il vostro rappresentante di supporto per club e distretti.

Se siete interessati a costituire un associazione per il vostro distretto, contattate il vostro rappresentante di supporto per club e distretti. omississ Costituzione del distretto in associazione Quando un gruppo o un organizzazione si costituiscono formano un associazione. Il bene cio primario della costituzione in associazione è la protezione

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR) OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013)

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR) OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013) REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA POR OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013) Comitato di Sorveglianza 13 maggio 2011 REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del 30.7.2014

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del 30.7.2014 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 30.7.2014 C(2014) 5308 final REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE del 30.7.2014 che definisce le misure di informazione e pubblicità indirizzate al pubblico

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione.

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione. Le schede Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione Eleonora Morfuni L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) S 10/2012 gennaio 2012 Le schede ** Indice 1. L influsso

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

Approvata all unanimità

Approvata all unanimità Approvata all unanimità Nella sesta conferenza della CALRE del 28 e 29 ottobre 2002 a Bruxelles è stato discusso il funzionamento contenutistico dei Parlamenti regionali a potere legislativo ed è stata

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 28.11.2006 COM(2006)759 definitivo 2004/0218 (COD) PARERE DELLA COMMISSIONE a norma dell'articolo 251, paragrafo 2, terzo comma, lettera c) del trattato CE,

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia ***I PROGETTO DI RELAZIONE

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia ***I PROGETTO DI RELAZIONE PARLAMENTO EUROPEO 1999 2004 Commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia 5 aprile 2001 PROVVISORIO 2000/0328(COD) ***I PROGETTO DI RELAZIONE sulla proposta di regolamento del

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 15 del 21 Dicembre 2015 FORMAZIONE ELENCO DEI FORNITORI Art. 1 Istituzione e ambito di applicazione

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti Web delle pubbliche amministrazioni

Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti Web delle pubbliche amministrazioni PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CIRCOLARE 13 marzo 2001, n. 3/2001 Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti Web delle pubbliche

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007-2013 (approvato dalla Commissione

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO Articolo 1 Caratteri generali Dal 2008 eni ha istituito eni award, per premiare e promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica nel campo dell energia e dell ambiente. Articolo

Dettagli

Regolamento Concorso a Premi Club EMAS Veneto 2011

Regolamento Concorso a Premi Club EMAS Veneto 2011 Regolamento Concorso a Premi Club EMAS Veneto 2011 Il Club EMAS Veneto (CEV) è una associazione senza scopo di lucro che persegue finalità culturali, scientifiche e di promozione in campo ambientale ed

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Newsletter Notiziario settimanale Versione ottimizzata per la stampa Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Sindacati. Finalitˆ pubblica o niente nomi allõassessore comunale

Dettagli

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Introduzione Questo documento intende costituire una guida per i membri del Comitato Tecnico Operativo (CTO) del CIBER nello svolgimento delle loro attività.

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI ABILITAZIONE

CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI DI ABILITAZIONE Allegato parte integrante Criteri e modalità di riconoscimento degli organismi di abilitazione dei soggetti preposti al rilascio certificazioni energetiche CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2002R1606 IT 10.04.2008 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 1606/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

Da gruppo informale ad associazione

Da gruppo informale ad associazione DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1

CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1 Convenzione 87 CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, convocata a San Francisco dal Consiglio

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 95 RISOLUZIONE DELLA 6ª COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze e tesoro) (Estensore SUSTA) approvata nella seduta del 2 luglio 2015 SULLA PROPOSTA

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Em. 00 10.01.2010 Nuova Emissione Documento Redatto RQ Verificato Approvato PD DISTRIBUZIONE: INTERNA; PR1 - Em. 00 del 10.01.2010 Pagina 1 di 6 Sommario 1 Scopo e Campo di Applicazione... 3 2 Definizioni...

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano

Dettagli