Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo della malattia meningococcica invasiva

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1 Pagina 1 di 6 Istruzione operativa aziendale per la prevenzione ed il controllo della malattia meningococcica invasiva Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Codice Documento Rev. N Data emissione Motivo revisione Verificato Approvato 00 29/12/2011 omogeneizzazione e coordinamento dell istruzione a livello aziendale Resp. Sist. Qualità Direzione Generale

2 Pagina 2 di 6 SOMMARIO 1. SCOPO APPLICABILITA MODALITA' OPERATIVE... 3 Premessa:... 3 Azioni... 3 Particolarità... 4 Chemioprofilassi meningite meningococcica RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE DISTRIBUZIONE ISTRUZIONE... 6 Componenti del gruppo di lavoro: Luciano Lippi Servizio Prevenzione e Protezione Coordinatore progetto Claudia Pili Zona Distretto VDN Elena Carucci Direzione Presidio Ospedaliero Pescia Elisabetta Sensoli Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Giuditta Niccolai Direzione Presidio Ospedaliero di Pistoia Sara Melani Zona Distretto Pistoia Wanda Wanderling Dipartimento della Prevenzione Integrazione sottogruppi tecnici Donatella Reami Servizio Prevenzione e Protezione Medico Competente Elisabetta Raso Dipartimento della Prevenzione Franca Mazzoli Dipartimento della Prevenzione Giovanna Giuffreda Dipartimento della Prevenzione RINGRAZIAMENTI: la direzione aziendale ringrazia le persone dei gruppi di lavoro e tutti coloro che hanno contribuito all elaborazione dei documenti ed alla definizione delle procedure

3 Pagina 3 di 6 1. SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di definire comportamenti ed azioni da attuarsi sia in fase di prevenzione che in fase di sorveglianza sanitaria in caso di meningite al fine di: intervenire in maniera tempestiva con le misure di prevenzione e controllo della diffusione della malattia invasiva meningococcica adottare interventi di prevenzione basati sulle evidenze scientifiche disponibili rendere sistematiche ed oggettive le azioni da intraprendere proteggere pazienti, personale sanitario e non-sanitario dal rischio di contagio. Data la rilevanza dello scopo è fondamentale che il personale che, a vario titolo, svolge attività sanitaria, assistenziale o effettua operazioni di supporto alle stesse nell azienda USL n 3 di Pistoia, sia esso personale dipendente o meno, deve attenersi al presente documento ed alle specifiche procedure aziendali e di presidio per prevenire la diffusione delle patologie infettive e per ridurre al minimo il rischio biologico occupazionale. 2. APPLICABILITA La presente procedura deve essere applicata in tutte le strutture e servizi dell Azienda USL3 di Pistoia. La corretta prevenzione della trasmissione degli agenti infettivi costituisce un preciso dovere ed obbligo per tutti gli operatori che, a vario titolo, svolgono le attività istituzionali nell ambito interno ed esterno delle strutture dell Azienda USL3 di Pistoia. Le disposizioni della presente istruzione devono essere recepite e applicate, per quanto di loro competenza, anche dal personale delle ditte appaltatrici, lavoratori autonomi, tirocinanti o comunque dai soggetti che a qualsiasi titolo svolgono attività che possono essere esposte al rischio biologico. 3. MODALITA' OPERATIVE Premessa: L infezione meningococcica invasiva (meningite e/o sepsi meningococcica) è causata nell uomo da Neisseria meningitidis diplococco gram negativo. L uomo malato o portatore sano è la fonte di infezione, il contagio avviene per via respiratoria attraverso droplet pertanto è necessario un contatto stretto e prolungato (aver condiviso la stessa stanza,mangiato e dormito col soggetto infetto), o tramite un contatto diretto con le secrezioni orali (bacio, condivisione di posate, bicchiere, contatto non protetto durante respirazione bocca-bocca, intubazione o aspirazione endotracheale). Il periodo di incubazione va da 1-10 giorni di solito meno di 4; la contagiosità rimane fino a quando il batterio è presente nelle secrezioni nasofaringee. Azioni Oltre all applicazione delle misure di prevenzione standard (DA.08) si puntualizzano di seguito le misure di prevenzione specifiche: 1. In caso di sospetto diagnostico di meningite meningococcica e/o malattia invasiva meningococcica il soggetto essere posto tempestivamente in isolamento funzionale (nel caso in cui tale soggetto si trovi presso lo Stabilimento di San Marcello, deve essere subito trasferito presso il P.O. di Pistoia); 2. Al soggetto con sospetta infezione deve essere eseguito prima possibile prelievo del liquor da parte del personale medico (Anestesista), con conseguente urgente accertamento diagnostico da parte dell Area Diagnostica di Laboratorio;

4 Pagina 4 di 6 3. Ottenuto il risultato dell esame diagnostico, se il soggetto risulta positivo al prelievo deve essere tempestivamente trasferito all U.O. Malattie Infettive ( adottando tutte le precauzioni di protezione previste e descritte nel DA.08); 4. Il paziente deve essere mantenuto in isolamento stretto per almeno 24 ore dall'inizio del trattamento; 5. La notifica è obbligatoria: ð in caso di sospetto diagnostico di meningite da meningococco o di sepsi meningococcica ð in caso di certezza diagnostica di meningite da meningococco. La notifica deve essere inviata dal medico, che effettua la diagnosi sospetta o certa, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica competente per zona con tutte le notizie utili ad individuare gli eventuali contatti; 6. Se il caso - sospetto o certo - è intraospedaliero il Coordinatore Infermieristico (o suo delegato) della struttura interessata alla gestione del paziente, provvederà a segnalare la presenza del caso alla Direzione Sanitaria del Presidio ospedaliero di appartenenza. Se il caso - sospetto o certo afferisce ai presidi territoriali il Coordinatore Infermieristico territoriale provvederà a segnalare la presenza del caso alla Direzione della Zona/distretto; 7. Per i casi accertati, la Direzione Sanitaria del presidio interessato, ne darà informazione al Medico Competente di riferimento; 8. I Coordinatori Infermieristici (o loro delegati), con la collaborazione dei relativi responsabili delle strutture organizzative coinvolti nella gestione del paziente, devono provvedere all identificazione del personale sanitario esposto a possibili contatti. L elenco deve essere inviato alla Direzione sanitaria del presidio interessato e poi comunicato al Medico Competente di riferimento; 9. I Coordinatori Infermieristici (o loro delegati), con la collaborazione dei relativi responsabili delle strutture organizzative coinvolti nella gestione del paziente devono inviare il personale identificato all U.O. Malattie Infettive, dove: ð verrà informato sul rischio, sui sintomi di un eventuale infezione; ð sulla chemioprofilassi da intraprendere il prima possibile e comunque entro 24 ore. Nelle ore notturne i nei giorni festivi, per assenza dei Medici dell U.O. Malattie Infettive, il personale esposto avrà tutte le informazioni e la relativa chemioprofilassi da parte del Pronto Soccorso. 10. Nel caso in cui vi siano altri degenti ricoverati nella stessa stanza del caso gli stessi devono essere sottoposti a chemioprofilassi entro 48 dall ultimo contatto con il caso. E opportuno precisare che la possibilità di infezione nei contatti stretti è più alta durante i contatti avvenuti nei primissimi giorni dall inizio della malattia nel caso indice. La somministrazione della chemioprofilassi ai degenti avverrà a cura dai Medici del setting coinvolto. Nel caso in cui i degenti siano stati dimessi ne deve essere data comunicazione al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica il quale prenderà contatti con i degenti dimessi per attuare la chemioprofilassi. 11. La ditta di supporto e/o gli operatori aziendali di assistenza devono effettuare la sanificazione/disinfezione ambientale dei locali interessati dal caso applicando le disposizioni del relativo protocollo aziendale. Particolarità La chemioprofilassi è indicata soltanto in caso di contatti stretti: non sono da considerarsi contatti stretti tutti coloro (operatori, visitatori, degenti, ospiti) che hanno avuto accesso all area di degenza del caso, ma hanno mantenuto distanza superiore ad un metro. La somministrazione della chemioprofilassi dopo un contatto avvenuto oltre 14 giorni dall inizio dei sintomi della malattia nel caso indice, è sconsigliabile o non utile.

5 Pagina 5 di 6 Nel caso in cui il caso provenga al P.O. di Pistoia dallo Stabilimento di San Marcello o dal Territorio o dal P.O. di Pescia il Pronto Soccorso che ha la conferma dell infezione, comunicherà immediatamente l esito delle analisi al personale della Direzione Sanitaria di riferimento che provvederà all espletamento dei punti 7, 8 e 9. Chemioprofilassi meningite meningococcica Rifampicina 600 mg COMPRESSE per os due volte al giorno per due giorni può interferire con l efficacia dei contraccettivi orali, con gli anticoagulanti e antiepilettici può macchiare le lenti a contatto ADULTI Ceftriaxone 250 mg FIALE intra muscolo dose singola Per ridurre il dolore all iniezione,diluire con lidocaina al 1% Ciprofloxacina 500 mg COMPRESSE per os in dose singola non raccomandato in gravidanza e allattamento non raccomandato durante l accrescimento (bambini ed adolescenti) BAMBINI età > 1 MESE BAMBINI età <1 MESE Rifampicina 10mg/kg SCIROPPO due volte al giorno per os per due giorni Max 600mg/kg die Ceftriaxone 125 mg FIALE intra muscolo dose singola Rifampicina 5mg/kg SCIROPPO due volte al giorno per os per due giorni Max 600mg/kg die Ceftriaxone 125 mg FIALE intra muscolo dose singola

6 Pagina 6 di 6 5. RESPONSABILITA' DELL INTERPRETAZIONE La responsabilità dell interpretazione e della corretta applicazione della presente istruzione operativa è demandata alla Direzioni sanitaria di Presidio ospedaliero o territoriale, con riferimento agli ambiti di competenza, con la collaborazione dell U.O. Servizio di prevenzione e protezione e le strutture coinvolte nel processo specifico. Soggetti coinvolti nella responsabilità: DMP Direttore Medico di Presidio DUO Direttori UU.OO. /SS.AA. CPSE Operatore /Infermiere Coordinatore delle varie UU.OO. SPP Servizio Prevenzione e Protezione Elaborazione procedura Diffusione della procedura Attuazione modalità operative previste Verifica dell effettiva applicazione DMP DUO CPSE SPP R A/C R C C C C R C R C C Revisione della procedura Archiviazione della procedura R R A/C R = Responsabile azione; C = collaboratore; A = approvazione 6.DISTRIBUZIONE ISTRUZIONE La presente procedura è distribuita a: Direttori di macrolivello Direttori di tutte le strutture organizzative aziendali Caposala e/o preposti di tutte le UU.OO. e Servizi aziendali Direttore delle professioni tecnico sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione Direttore delle professioni infermieristiche e ostetriche Medici Competenti RLS aziendali Responsabile Ditta Appaltatrice del Servizio di Pulizia Responsabile Ditta Appaltatrice del Servizio smaltimento rifiuti

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