Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo

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1 Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo [Dati della sorveglianza raccolti negli anni ] Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, soprattutto a carico dell apparato respiratorio/cardiovascolare, ed è il principale fattore di rischio di morte evitabile. Si stima che fra i 70 e gli 80 mila decessi all anno, in Italia, siano attribuibili all abitudine al fumo, con oltre un milione di anni di vita potenziale persi. Negli ultimi quarant anni la percentuale di fumatori negli uomini si è progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le donne; è in aumento anche fra i giovani. In ASL TO5: Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Non fumatori % (IC 95%: 58-65) Fumatori % (IC 95%: 23-30) Ex fumatori % (IC 95%: 9-14) 1 Non fumatore = soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e che attualmente non fuma. 2 Fumatore = persona che ha fumato 100 o più sigarette nella sua vita e che fuma tuttora (o che ha smesso di fumare da meno di sei mesi). 3 Ex fumatore = persona che attualmente non fuma e che ha smesso da almeno 6 mesi. Com è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta? Nell ASL TO5, la percentuale di fumatori nel è del 26%. Poco meno dell 1% degli intervistati ha dichiarato di aver sospeso di fumare da meno di sei mesi (fumatori in astensione, considerati non ancora ex fumatori in base alla definizione OMS). I fumatori occasionali, cioè quelli che non fumano tutti i giorni, sono il 4% del totale dei fumatori. L abitudine al fumo è significativamente più alta negli uomini che nelle donne; tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono le donne. Uomini 55% 13% 32% Donne 68% 10% 22% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Non fumatore* Ex-fumatore** Fumatore*** Abitudine al fumo di sigaretta per sesso - ASL TO5 - PASSI (n=744) *Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma **Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma, da oltre 6 mesi ***Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno, oppure soggetto che attualmente non fuma, ma ha smesso da meno di 6 mesi Quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? L abitudine al fumo è più alta tra 18 e 34 anni, mentre nelle classi più mature la prevalenza diminuisce in modo consistente. Persiste, in ASL TO5, una forte differenza tra gli uomini (fuma uno su tre), rispetto alle donne (meno di una su quattro). La prevalenza è più elevata tra le persone con livello d istruzione 1

2 intermedio, rispetto a quelle senza alcun titolo o con la licenza elementare, e aumenta all aumentare delle difficoltà economiche. Non si evidenziano differenze significative per cittadinanza. I fumatori abituali hanno dichiarato di fumare in media 12 sigarette al giorno. Tra questi, il 22% ne fuma più di 20 (forte fumatore). Totale: 27 % (IC 95%: 24%-30%) Età Sesso uomini donne 23% 22% 25% 34% 32% 39% Istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea 22% 32% 27% 17% Diff. economiche molte qualche nessuna CIttadinanza italiana straniera 22% 27% 30% 30% 39% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Fumatori: Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche ASL TO Nel Pool di ASL PASSI , il 27% è fumatore e il 18% è ex fumatore. Si osservano differenze significative nel confronto tra le Regioni. Il range varia dal 22% della Basilicata al 30% dell Umbria. Le serie storiche ( ) mostrano una significativa riduzione dell abitudine al fumo in tutto il Paese Fumatori: Prevalenze per regione di residenza ( ) e trend ( ) 2

3 A quante persone sono state fatte domande in merito all abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario? Circa il 24% degli intervistati ha dichiarato che un operatore sanitario si è informato sulla sua eventuale abitudine al fumo. fumatori 46% ex-fumatori 26% non fumatori 14% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Persone cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo ASL TO5 - PASSI (n=651)- Intervistati che hanno riferito di essere stati da un medico o da un operatore sanitario nell ultimo anno Tra le aziende regionali, l ASL TO5 si differenzia significativamente per la percentuale più bassa (dal 37% della media regionale al 24% dell ASL TO5) % CN2 AT BI VCO NO AL TO4 P VC CN1 TO1-2 TO3 TO5 Persone cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo - Prevalenze per ASL di residenza Regione Piemonte Al livello nazionale la domanda è stata posta al 38,9% degli intervistati. Il range è compreso fra il 18% della Basilicata e il 51,4% della Sardegna. 3

4 Persone cui è stata posta la domanda sull abitudine al fumo Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL A quanti fumatori è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare? Perché? Tra i fumatori, il 36% ha riferito di aver ricevuto negli ultimi dodici mesi il consiglio di smettere da parte di un operatore sanitario. Il consiglio è stato dato a scopo preventivo solo nel 15% dei casi. a scopo preventivo 15% motivi di salute 18% per entrambe le ragioni 3% nessun consiglio 64% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari e motivazione ASL TO5 - Passi (n=174) - Fumatori che sono stati da un medico o da un operatore sanitario nell ultimo anno Tra le aziende regionali, l ASL TO5 si differenzia significativamente per la percentuale più bassa (dal 50% della media regionale al 36% dell ASL TO5). 4

5 % BI AT TO4 TO1-2 CN2 NO AL CN1 P VCO VC Al livello nazionale, mediamente il 52% dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere di fumare. Il range varia dal 35% della P.A. di Bolzano al 64% della Sardegna. TO3 TO5 Fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL Smettere di fumare: quanti hanno tentato, esito e modalità del tentativo Nel periodo tra chi fumava nei dodici mesi precedenti l intervista, il 34,3% ha tentato di smettere. Tra chi ha tentato: - l 84% ha fallito (fumava al momento dell intervista); - l 8% stava ancora tentando di smettere (non fumava al momento dell intervista ma aveva smesso da meno di sei mesi); - l 8% è riuscito a smettere (non fumava al momento dell intervista e aveva smesso da oltre sei mesi e meno di un anno). Nel Pool di ASL PASSI (livello nazionale), il 34,3% ha tentato di smettere di fumare e tra questi l 82% ha fallito, il 10% stava ancora tentando al momento dell intervista e l 8% è riuscito nel tentativo. 5

6 Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell ultimo anno, indipendentemente dall esito del tentativo, il 92% l ha fatto da solo, il 1% ha fatto uso di farmaci e l 1% ha partecipato a incontri o corsi. Nel Pool di ASL PASSI , il 94% degli intervistati che hanno tentato di smettere di fumare l ha fatto da solo, il 2% ha fatto uso di farmaci e l 1% ha partecipato a incontri o corsi. Fumo passivo Divieto di fumare rispettato sempre o quasi sempre nei locali pubblici 94,6% (IC95%: 92,6-96) sul luogo di lavoro 94,6% (IC95%: 92-96,5) Divieto assoluto di fumare nella propria abitazione 79,6% (IC95%: 76,4-82,4) Divieto assoluto di fumare nella propria abitazione con minori in famiglia 83,3% (IC95%: 76,8-88,2) Rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici Nell ASL TO5 la percezione del completo rispetto dei divieti di fumo nei locali pubblici è elevata e sta nel range regionale (94-98%). A livello nazionale circa novanta adulti su 100 riferiscono che il divieto di fumo è sempre, o quasi sempre, rispettato nei luoghi pubblici da loro frequentati negli ultimi 30 giorni e sul luogo di lavoro. A dieci anni dall entrata in vigore della legge, il rispetto del divieto del fumo continua ad aumentare, significativamente, ma molto ancora può essere fatto, in particolare nelle regioni del Centro-Sud dove è meno frequente il rispetto del divieto (nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro). Fortunatamente nel tempo questo gradiente geografico va riducendosi. Rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro Analisi di trend sul pool di ASL Tra i lavoratori intervistati nel , una gran parte ha dichiarato che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre (82%) o quasi sempre (12%). 6

7 sempre 82% quasi sempre 12% a volte 5% mai 1% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Percezione del rispetto del divieto di fumo nei luoghi di lavoro ASL TO5 Passi (n= 408) - lavoratori che operano in ambienti chiusi (escluso chi lavora solo) Nelle ASL partecipanti al sistema PASSI a livello nazionale, il 92,3% degli intervistati ha l impressione che il divieto sia rispettato, nei luoghi di lavoro sempre o quasi sempre. Percezione del rispetto del divieto nei luoghi di lavoro. Prevalenze per regione di residenza Pool di ASL L abitudine al fumo in ambito domestico Rispetto all abitudine al fumo nella propria abitazione l 80% degli intervistati dichiara che non si fuma in casa; il 15% che si fuma solo in alcuni luoghi; il 5% che si fuma ovunque. In caso di convivenza con minori di quindici anni, l 83% degli intervistati riferisce il divieto assoluto di fumo in casa. Nel pool di ASL PASSI , l 80% degli intervistati riferisce che è assolutamente vietato fumare nella propria abitazione. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto tra le Regioni. Osservando il fenomeno per mese nel periodo , a livello di pool di Asl omogeneo, si osserva un aumento significativo della prevalenza per tutte e tre le macroaree. 7

8 Divieto di fumo in casa Prevalenze ( ) per regione di residenza e trend ( ) Conclusioni Nell ASL TO5, nel periodo , come a livello nazionale, si stima che circa una persona su quattro sia classificabile come fumatore; in particolare le prevalenze più alte e preoccupanti si riscontrano in giovani e adulti nella fascia anni. Solo un fumatore su tre ha riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere, evidenziando uno scarso livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari. La maggior parte degli ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da solo; un numero veramente esiguo ha smesso di fumare grazie all ausilio di farmaci, gruppi di aiuto e operatori sanitari. Questa situazione rileva la necessità di un consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti, per valorizzare al meglio l offerta d interventi contro la dipendenza a livello aziendale. L esposizione al fumo passivo in abitazioni, luoghi pubblici e di lavoro rimane un aspetto rilevante da mantenere monitorato nel tempo, anche se i divieti sembrano ricevere la dovuta attenzione. 8

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