RIASSUNTO DÌ DIRITTO PENALE

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1 G. FIANDACA E. MUSCO RIASSUNTO DÌ DIRITTO PENALE - PARTE SPECIALE Dei Delitti in particolare Volume 1, 2/1, 2/2 Sintesi di Fichera Giancarlo

2 Pagina 2 di 271 SOMMARIO CAPITOLO 1: DELITTI CONTRO LA PERSONALITA DELLO STATO Nozioni Generali I delitti di attentato Attentati contro l integrità, l indipendenza o l unità dello Stato (art. 241) Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280) Atto di terrorismo con ordigni micidiali esplosivi (art. 280 bis) Attentato contro la costituzione dello Stato (art. 283) Insurrezione armata (art. 284) Devastazione, saccheggio e strage (art. 285) Guerra civile (art. 286) Attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali (art. 289) Attentato contro i capi di stato esteri (art. 295) Offesa alla libertà dei capi di stato esteri (art. 296) I delitti di associazione politica Associazioni sovversive (art. 270 c.p.) Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell ordine democratico (art. 270 bis) Assistenza agli associati (art. 270 ter) Associazioni antinazionali (art. 271) Cospirazione politica mediante accordo (art. 304) Cospirazione politica mediante associazione (art. 305) Banda armata (art. 306) L assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata (art. 307) Casi di non punibilità (artt ) I delitti contro i segreti di stato Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato (art. 256) L agevolazione colposa di cui all art. 259 c.p Spionaggio in senso stretto (artt. 257 e 258) Agevolazione colposa (art. 259) I delitti di apologia e istigazione Istigazione di militari a disobbedire alle leggi (art. 266) Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale (art. 272)... 34

3 Pagina 3 di 271 Istigazione a commettere delitti contro la personalità dello stato (art. 302), abrogazione dell art I delitti di vilipendio politico Vilipendio alla nazione italiana (artt. 291 e 293) Offese al presidente della repubblica Attentato contro il Presidente della Repubblica (art. 276) Offesa alla libertà del Presidente della Repubblica (art. 277) Offesa all onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (art. 278) Lesa prerogativa della irresponsabilità del Presidente della Repubblica (art. 279) Offese contro gli stati esteri Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno stato estero (art. 299) Delitti di infedeltà Cittadino che porti le armi contro lo Stato italiano (art. 242) Intelligenze e relazioni illecite con gli stranieri (artt ) Favoreggiamento bellico (artt. 247) Somministrazione al nemico di provvigioni (art. 248) Partecipazione a prestiti a favore del nemico (art. 249) Commercio col nemico (art. 250) Inadempimento di contratti di forniture in tempo di guerra (art. 251) Frode in fornitura in tempo di guerra (art. 252) Distribuzione o sabotaggio di opere militari (art. 253) Agevolazione colposa (art. 254) Infedeltà in affari di Stato (art. 264) Disfattismo politico (art. 265) Disfattismo economico (art. 267) L attività antinazionale del cittadino all estero (art. 269) Usurpazione di potere politico o di comando militare (art. 287) Arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero (art. 288) Altre fattispecie Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289 bis) Attentati contro i diritti politici del cittadino (art. 294) Disposizioni comuni La legislazione dell emergenza Cause di non punibilità CAPITOLO 2 - DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Contenuto della classe... 49

4 Pagina 4 di 271 I soggetti investiti dì mansioni dì interesse pubblico Pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio Persone esercenti un servizio di pubblica necessità Rapporto tra la qualifica e il fatto delittuoso La pena accessoria dell estinzione del rapporto di impiego o di lavoro (art 32 quinquies) DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Peculato Peculato (art. 314 dolo generico) Peculato d uso (Art. 314 comma 2 dolo specifico) Peculato e consenso dell avente diritto Peculato mediante profitto dell errore altrui (Artt. 316 e 323 bis c.p. dolo generico) Malversazione a danno dei privati (art. 315 abrogato) Malversazione a danno dello stato (dolo generico) Indebita percezione di erogazioni in danno dello stato (art. 316 ter) Concussione (dolo generico) La corruzione in generale (artt c.p.) Le varie figure di corruzione: corruzione impropria (dolo generico) Corruzione propria (antecedente dolo specifico susseguente dolo generico) Corruzione in atti giudiziari (dolo specifico) Istigazione alla corruzione (dolo specifico) Peculato, concussione, corruzione ed istigazione alla corruzione di membri degli organi delle comunità europee e di funzionari delle comunità europee e di stati esteri (art. 322 bis, introdotto dalla legge n. 300 del 2000) Abuso d ufficio (art. 323 c.p.) L'evoluzione della norma La nuova formulazione (dolo generico) Le modalità della condotta L'elemento soggettivo L'ingiustizia del vantaggio patrimoniale e del danno Consumazione del reato e tentativo Conseguenze della nuova formulazione sui processi in corso Rivelazione e utilizzazione di segreti d ufficio (art. 326 dolo generico) Utilizzazione d invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio (art. 325 dolo generico) Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall autorità amministrativa (art. 334 c.p.) Violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sequestrate (art. 335 c.p.)... 82

5 Pagina 5 di 271 Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi e degli atti dell autorità (art. 327 articolo abrogato con la legge n. 205 del 1999) Omissioni dolose di doveri funzionali Omissione o rifiuto di atti d ufficio (art. 328 dolo generico) L omissione di atti non qualificati o qualificati ma che possono essere ritardati (art. 328, comma 2, c.p.) Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica (art. 329 dolo generico) Sciopero od ostruzionismo in pubblici uffici e in servizi pubblici o di pubblica necessità Abbandono collettivo di pubblici uffici, impieghi, servizi o lavori (art. 330, abrogato dalla legge n. 146 del 90) Interruzione di un servizio pubblico o di una pubblica necessità (art. 331 dolo generico) Omissione di doveri di ufficio in occasione di abbandono di un pubblico ufficio o di interruzione di un pubblico servizi (art. 332 articolo abrogato) Abbandono individuale di un pubblico ufficio, servizio o lavoro (art. 333 abrogato dall art. 11 della legge n. 146 del 90) I DELITTI DEI PRIVATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE La scriminante ex art. 4 d.lgs. lgt. 14/9/1944 n. 288 (cd. Legittima reazione agli atti arbitrari dei pubblici ufficiali) Violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale (artt. 336, 339 c.p.) Resistenza ad un pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) Occultamento, custodia o alterazione di mezzi da trasporto (art. 337 bis) Violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 338 c.p.) Circostanze aggravanti comuni ai tre reati precedenti (art. 399 c.p.) Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art. 340 c.p.) Oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341 abrogato) Oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341 bis) Oltraggio ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 342 c.p.) Oltraggio ad un magistrato in udienza (art. 343 c.p.) Offesa all autorità mediante danneggiamento di affissioni (art. 345 c.p.) Millantato credito (art. 346 c.p.) Usurpazione di funzioni pubbliche (art 347 c.p.) Abusivo esercizio dì una professione (art. 348 c.p.) Violazione dei sigilli (art. 349 c.p.) Agevolazione colposa (art. 350 c.p. depenalizzato) Violazione della pubblica custodia delle cose (art. 351 c.p.)... 97

6 Pagina 6 di 271 Vendita di stampati dei quali e stato ordinato il sequestro (art. 352 c.p. depenalizzato) Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) Inadempimento dì contratti dì pubbliche forniture (art. 355 c.p.) Frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) CAPITOLO 3 DELITTI CONTRO L AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA Reati contro l amministrazione della giustizia Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale ( artt. 361, 363 e 384 c.p.) Omessa denuncia da parte di un incaricato di un pubblico servizio (art. 362, 363 e 384 c.p.) Omessa denuncia di reato da parte del cittadino (art. 364 e 384 c.p.) Omissione di referto (art. 365 e 384 c.p.) Rifiuto di uffici legalmente dovuti (art. 366 e 384 c.p.) Simulazione di reato (art. 367 e 370 c.p.) Calunnia (art. 368 e 370 c.p.) Autocalunnia (art. 369, 370 e 384 c.p.) Falso giuramento della parte (art. 371 c.p.) Falsa testimonianza (artt. 372, 375, 376 e 384 c.p.) False informazioni al pubblico ministero (artt. 371 bis, 375, 376 e 384 c.p.) False dichiarazioni al difensore (art. 371 ter c.p.) Falsa perizia o interpretazione (artt. 373, 375, 376 e 384) Frode processuale (art. 374, 375 e 384, 1 comma, c.p.) False dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all autorità giudiziaria (art. 374 bis c.p.) La subornazione (art. 377 c.p.) Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria (artt. 377 bis c.p.) Favoreggiamento personale (artt. 378 e 384, 1 comma, c.p.) Favoreggiamento reale (art. 379 c.p.) Rivelazione dì segreti inerenti a un procedimento personale (art. 379 bis c.p.) Patrocinio o consulenza infedele (artt. 380 e 383 c.p.) Altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico (artt. 381 e 383 c.p.) Millantato credito del patrocinatore (artt. 382 e 383 c.p.) I delitti contro l Autorità delle decisioni giudiziarie Evasione (art. 385 c.p.) Procurata evasione (art. 386 c.p.) Colpa del custode (art. 387 c.p.)

7 Pagina 7 di 271 Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (art. 388 c.p.) Violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a pignoramento ovvero a sequestro giudiziario o conservativo (art. 388 bis c.p.) Mancata esecuzione dolosa di sanzioni pecuniarie (art. 388 ter c.p.) Inosservanza dì pene accessorie (art. 389 c.p.) Procurata inosservanza dì pena (art. 390 c.p.) Procurate un osservanza dì misure dì sicurezza detentive (art. 391 c.p.) Della tutela arbitraria delle private ragioni Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392 c.p.) Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone (art. 393 c.p.) CAPITOLO 4 - I DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO RELIGIOSO E CONTRO LAPIETA DEI DEFUNTI I DELITTI CONTRO LE RELIGIONI ED I CULTI AMMESSI NELLO STATO Vilipendio alla religione dello stato, illegittimità costituzionale (art. 402 c.p.) Offese alla religione dello stato mediante vilipendio alle persone (art. 403 c.p.) Offese alla religione dello stato mediante vilipendio dì cose (art. 404 c.p.) Turbamento dì funzioni religiose del culto cattolico (art. 405 c.p.) DELITTI CONTRO LA PIETA DEI DEFUNTI Delitti contro i culti ammessi nello stato (art. 406 c.p.) Violazione dì sepolcro (art. 407 c.p.) Vilipendio delle tombe (art. 408 c.p.) Turbamento dì un funerale o servizio funebre (art. 409 c.p.) Vilipendio dì cadavere (art. 410 c.p.) Distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere (art. 411 c.p.) Occultamento dì cadavere (art. 412 c.p.) Uso illegittimo dì cadavere (art. 413 c.p.) CAPITOLO 5 - I DELITTI CONTRO L ORDINE PUBBLICO ) I DELITTI DÌ ISTIGAZIONE E APOLOGIA Istigazione a delinquere (art. 414 c.p.) Apologia di delitti (art. 414, comma 3, c.p.) Istigazione a disobbedire alle leggi (art. 415 c.p.) Istigazione all odio fra le classi sociali (art. 415 c.p.) ) I DELITTI DÌ ASSOCIAZIONE Associazione per delinquere (art. 416 e 417 c.p.) Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti ex art. 74 D.P.R. n. 309 del

8 Pagina 8 di 271 Associazione finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri Associazione dì tipo mafioso, camorristico e simili (artt. 416 bis e 416 ter) Assistenza agli associati (art. 418 c.p.) ) DEVASTAZIONE, ATTENTATO A IMPIANTI E PUBBLICA INTIMIDAZIONE Devastazione e saccheggio (art. 419 c.p.) Attentato ad impianti dì pubblica utilità(art. 420 c.p.) Pubblica intimidazione (art. 421 c.p.) CAPITOLO 6: I DELITTI CONTRO L INCOLUMITA PUBBLICA ) I DELITTI DÌ COMUNE PERICOLO MEDIANTE VIOLENZA Strage (art. 422 c.p.) Incendio (artt. 423 e 425 c.p.) Incendio boschivo (art. 423 bis c.p.) Danneggiamento seguito da incendio (artt. 424 e 425 c.p.) Inondazione, frana o valanga (art. 426 c.p.) Danneggiamento seguito da inondazione, frana o valanga (art. 427 c.p.) Naufragio, sommersione o disastro aviatorio (art. 428 c.p.) Danneggiamento seguito da naufragio (art. 429 c.p.) Disastro ferroviario (art. 430 c.p.) Pericolo dì disastro ferroviario causato da danneggiamento (art. 431 c.p.) Attentati alla sicurezza dei trasporti (art. 432 c.p.) Attentati alla sicurezza degli impianti di energia elettrica e del gas ovvero delle pubbliche comunicazioni (art. 433 c.p.) Crollo dì costruzioni o altri disastri dolosi (art. 434 c.p.) Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti (art. 435 c.p.) Sottrazione, occultamento o guasto di apparecchi a pubblica difesa di infortuni (art. 436 c.p.) Rimozioni od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro (art. 437 c.p.) ) DELITTI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA Epidemia (art. 438 c.p.) L avvelenamento di acque o di sostanze alimentari (art. 439 c.p.) Alterazione e contraffazione di sostanze alimentari (art. 440 c.p.) Adulterazione e contraffazione di altre cose in danno della salute pubblica (art. 441 c.p.) Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterare (art. 442 c.p.) Commercio o somministrazione di medicinali guasti (art. 443 c.p.) Commercio di sostanze alimentari nocive (art. 444 c.p.) Somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica (art. 445 c.p.)

9 Pagina 9 di 271 Confisca obbligatoria (art. 446 c.p.) I DELITTI COLPOSI DÌ COMUNE PERICOLO Delitti colposi di danno (art. 449 c.p.) Delitti colposi di pericolo (art. 450 c.p.) Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro (art. 451 c.p.) Delitti colposi contro la salute pubblica (art. 452 c.p.) CAPITOLO 7 - I DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA ) LA FALSITÀ IN MONETE, IN CARTE DI PUBBLICO CREDITO E IN VALORI DI BOLLO Contraffazione di monete e di carte di pubblico credito (artt. 453 n. 1, 456 e 458 c.p.) Alterazione di monete (art. 453 n. 2 e 454 c.p.) Introduzione nello stato, detenzione, spendita o messa in circolazione di monete contraffatte o alterate previo concerto (art. 453 n. 3 e 454 c.p.) Acquisto o ricevimento di monete false o alterate al fine di metterle in circolazione (artt. 453 n. 4 e 454 c.p.) Spendita o introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate (art. 455 c.p.) Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede (art. 457 c.p.) Falsificazione di valori in bollo, introduzione nello stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori in bollo falsificati (art. 459 c.p.) Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo (art. 460 c.p.) Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata (art. 461 c.p.) Falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto (art. 462 c.p.) L esimente comune ai reati esaminati (art. 463 c.p.) Uso di valori di bollo contraffatti o alterati (art. 464 c.p.) Uso di biglietti falsificati di pubbliche imprese di trasporto (art. 465 c.p.) Alterazione di segni nei valori di bollo o nei biglietti usati e uso degli oggetti così alterati (art. 466 c.p.) La falsità in sigilli o strumenti o segni di autenticazione, certificazione o riconoscimento Contraffazione del sigillo dello stato ed uso del sigillo contraffatto (art. 467 c.p.) Contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione e uso di tali sigilli e strumenti contraffatti (art. 468 c.p.) Contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione (art. 469 c.p.) Vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione (art. 470 c.p.) Uso abusivo di sigilli e strumenti veri (art. 471 c.p.)

10 Pagina 10 di 271 Uso o detenzione di misure o pesi con falsa impronta (art. 472 c.p.) Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell ingegno o di prodotti industriali (art. 473 c.p.) Introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni fasi (art. 474 c.p.) ) LE FALSITÀ IN ATTI Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476 c.p.) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazione amministrative (art. 477 c.p.) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in copie autentiche di atti pubblici o privati e in attestati del contenuto di atti (art. 478 c.p.) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative (art. 480 c.p.) Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.) Falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità (art. 481 c.p.) Falsità materiale commessa dal privato (art. 482 in relazione agli artt. 476, 477 e 478 c.p.) Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) Falsità in registri e notificazioni (art. 484 c.p.) Falsità in scrittura privata (artt. 485 e 493 bis c.p.) Falsità in foglio firmato in bianco. Atto privato (artt. 486 e 493 bis c.p.) Falsità in foglio firmato in bianco atto pubblico (art. 87 e 493 c.p.) Altre falsità in foglio firmato in bianco (art. 488, 493 bis c.p.) Uso di atto falso (art. 489 c.p.) Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri (art. 490 c.p.) ) LE FALSITÀ PERSONALI Sostituzione di persona (art. 494 c.p.) Falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 c.p.) False dichiarazioni sull identita o su qualità personali proprie o altrui (art. 496 c.p.) Frode nel farsi rilasciare certificati del casellario giudiziale ed uso indebito di tali certificati (art. 497 c.p.) Usurpazione di titoli o onori (art. 498 c.p.) CAPITOLO 8 - I DELITTI CONTRO L ECONOMIA PUBBLICA, L INDUSTRIA E IL COMMERCIO ) DELITTI CONTRO L ECONOMIA PUBBLICA Distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione (art. 499 c.p.)

11 Pagina 11 di 271 Diffusione di una malattia delle piante o degli animali (art. 500 c.p.) Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio (c.d. Aggiotaggio art. 501 c.p.) Manovre speculative su merci (art. 501 bis) ) I DELITTI CONTRO L ORDINE DEL LAVORO (artt c.p.) Serrata e sciopero per fini non contrattuali (art 503 c.p.) Coazione alla Pubblica Autorità mediante serrata o sciopero (art. 504 c.p.) Serrata o sciopero a scopo di solidarietà o di protesta (art. 505 c.p.) Serrata di esercenti di piccole industrie o commerci (art. 506 c.p.) Boicottaggio (art. 507 c.p.) Sabotaggio (art. 508 c.p.) Inosservanza delle norme disciplinanti i rapporti di lavoro (art. 509 c.p.) Norme comuni agli articoli precedenti (artt c.p.) ) DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO Turbata libertà dell industria o del commercio (art. 513 c.p.) Illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513 bis) Frodi contro le industrie nazionali (artt. 514 e 518 c.p.) Frode nell esercizio del commercio (art. 515 e 518 c.p. ) L ipotesi speciale di frode in commercio in materia di carni surgelate (art. 4 della legge 63/77) Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine (art. 516 c.p.) Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.) CAPITOLO 9: I DELITTI CONTRO LA MORALITA PUBBLICA ED IL BUON COSTUME 149 I delitti contro la libertà sessuale Delle offese al pudore ed all onore sessuale Il concetto dì pudore (art. 529, comma i, c.p.) Atti osceni (art. 527 c.p.) Pubblicazioni e spettacoli osceni (artt. 528 e 529, comma 2, c.p.) Corruzione dì minorenni (art. 530 c.p. abrogato) Abrogazione degli artt c.p Tratta dì donne e dì minori commessa all estero (art. 537 c.p.) La misura dì sicurezza (art. 538 c.p.) CAPITOLO 9 BIS: I DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI Uccisione dì animali (art. 544 bis c.p.) Maltrattamento dì animali (art. 544 ter c.p.)

12 Pagina 12 di 271 Spettacoli o manifestazioni vietati (art. 544 quater c.p.) Divieto dì combattimenti tra animali (art. 544 quinquies c.p.) Profili disciplinari comuni: confisca e pene accessorie (art. 544 sexies c.p.) CAPITOLO 10: I DELITTI CONTRO L INTEGRITÀ E LA SANITÀ DELLA STIRPE CAPITOLO 11: I DELITTI CONTRO LA FAMIGLIA I RAPPORTI DÌ FAMIGLIA NEL DIRITTO PENALE DELITTI CONTRO IL MATRIMONIO Bigamia (artt. 556 e 557 c.p.) Induzione al matrimonio mediante inganno (art. 558 c.p.) I DELITTI CONTRO LA MORALE FAMILIARE Incesto (art. 564 c.p.) Attentati alla morale familiare commessi con il mezzo della stampa (art. 565 c.p.) DELITTI CONTRO LO STATO DÌ FAMIGLIA Supposizione o soppressione dì stato (art. 566 c.p.) Alterazione dì stato (art. 567 c.p.) Occultamento dì stato dì un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto (art. 568 c.p.) DELITTI CONTRO L ASSISTENZA FAMILIARE Violazione degli obblighi dì assistenza familiare (art. 570 c.p.) La figura speciale prevista dalla legge n. 74 del Abuso dei mezzi di correzione o disciplina (art. 571 c.p.) Maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) Sottrazione consensuale di minorenni (art. 573 c.p.) Sottrazione dì persone incapaci (art. 574 c.p.) CAPITOLO 12 I DELITTI CONTRO LA PERSONA L OMICIDIO IN GENERALE (ARTT. 575 E SEGG. C.P.) Omicidio doloso comune Aggravanti concernenti l elemento soggettivo del reato Aggravanti concernenti le modalità dell azione criminosa o i mezzi usati Aggravanti dipendenti dalla connessione con altri reati Aggravanti dipendenti dalla qualità di soggetto attivo Aggravanti dipendenti dai rapporti tra il colpevole e l offeso Figure particolari di omicidio doloso Infanticidio o feticidio in condizioni di abbandono materiale o morale Omicidio del consenziente

13 Pagina 13 di 271 Istigazione o aiuto al suicidio Omicidio preterintenzionale Omicidio colposo Lesioni personali e percosse Lesione personale (comune) Lesione personale grave e gravissima Lesione personale colposa Percosse L aborto in generale Le attuali norme incriminatrici Aborto dì donna non consenziente Aborto preterintenzionale Accelerazione del parto quale conseguenza dì lesioni volontarie Aborto volontario commesso con violazione degli articoli 5 e 8 della legge 22 maggio 1978, n Aborto volontario commesso con violazione degli articoli 6 e 7 della legge Aborto volontario su donna minore o interdetta al dì fuori dei casi degli articoli 12 e 13 o violando le modalità da essi previste Aborto colposo Parto prematuro colposo Tutela del segreto su procedure e interventi abortivi I DELITTI DÌ OMICIDIO IN PARTICOLARE L omicidio preterintenzionale La morte come delitto aberrante: l articolo Omicidio colposo L infanticidio in condizioni dì abbandono L omicidio del consenziente L aiuto al suicidio La responsabilità civile nel caso del tentato omicidio del consenziente e di aiuto al tentato suicidio. 194 Le fattispecie che comprendono fatti di omicidio Le circostanze aggravanti Rissa (dolo generico) Omissioni dì assistenza e dì soccorso Abbandono di persone minori o incapaci Omissione di soccorso L omissione dì soccorso ex art. 189 codice della strada (dlgs n. 285 del 1992)

14 Pagina 14 di 271 CONTRAVVENZIONI CONCERNENTI LA PREVENZIONE DI DELITTI CONTRO LA VITA E L INCOLUMITÀ INDIVIDUALE Fabbricazione o commercio non autorizzato di armi (695 e 696) Detenzione abusiva di armi (697) Omessa consegna dì armi (698) Porto abusivo di armi (699) Omessa custodia di armi (702, reato abrogato) Disposizioni comuni REATI CONTRO LA LIBERTA PERSONALE La violenza e la minaccia in generale La violenza o minaccia come mezzi coercitivi della volontà altrui VIOLENZA PRIVATA Violenza privata tipica Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato Stato dì incapacità procurato mediante violenza (art. 613) Minaccia Sequestro dì persona Delitti dei pubblici ufficiali contro la libertà personale Arresto illegale (art. 606) Indebita limitazione dì libertà personale (art. 607) Abuso di autorità contro arrestati o detenuti (art. 608) Perquisizione ed ispezioni personali arbitrarie (art. 609) ALTRI DELITTI CONTRO LA LIBERTA INDIVIDUALE: SCHIAVITU E PLAGIO Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.) Tratta dì persone (art. 601 c.p.) Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.) La repressione della pedofilia. Generalità La prostituzione minorile (art. 600 bis c.p.) Pornografia minorile (art. 600 ter c.p.) Detenzione dì materiale pornografico (art. 600 quater c.p.) Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (c.d. Turismo sessuale art. 600 quinquies c.p.) Circostanze aggravanti ed attenuanti; confisca e pene accessorie (art. 600 sexies e 600 septies c. p. ) Disposizioni penali contro la violenza sessuale Violenza sessuale

15 Pagina 15 di 271 Atti sessuali con minorenne Corruzione dì minorenne Violenza sessuale dì gruppo l art. 609 octies Disposizioni comuni I REATI CONTRO L ONORE Reati contro l onore in generale Caratteristiche comuni Ingiuria Diffamazione per l art LE CAUSE DÌ GIUSTIFICAZIONE CAUSE SPECIALI DÌ NON PUNIBILITA Offese in scritti e discorsi pronunciati davanti alle autorità giudiziarie o amministrative La provocazione Ritorsione Prova liberatoria Notizie storiche DELITTI CONTRO L INVIOLABILITA DEL DOMICILIO Violazione dì domicilio (art. 614 c.p.) Violazione dì domicilio commessa da un pubblico ufficiale (art. 615 c.p.) Interferenze illecite nell altrui vita privata (art. 615 bis c.p.) Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615 ter c.p.) Detenzione e diffusione abusiva dì codici dì accesso a sistemi informatici o telematici (art. 615 quater c.p.) Diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico (art. 615 quinquies c.p.) DELITTI CONTRO L INVIOLABILITA DEI SEGRETI Generalità e concetti Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 c.p.) Cognizione, interruzione o impedimento illecito dì comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617 c.p.) Rivelazione del contenuto di corrispondenza (art. 618 c.p.) Violazioni concernenti la corrispondenza commesse da persone addette al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni (artt. 619 e 620 c.p.) Rivelazione del contenuto dì documenti segreti (art. 621 c.p.) Rivelazione o utilizzazione del segreto professionale (art. 622 c.p.) Rivelazione dì segreti scientifici o industriali (art. 623 c.p.)

16 Pagina 16 di 271 ALTRI DELITTI CONTRO LA INVIOLABILITA DEI SEGRETI INTRODOTTI DALLA LEGGE N. 98 DEL Installazione di apparecchiature atte ad intercettare o impedire conversazioni o comunicazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617 bis c.p.) Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617 ter c.p.) ALTRI DELITTI CONTRO LA INVIOLABILITA DEI SEGRETI, INTRODOTTI CON LA LEGGE 547 DEL 1993 IN TEMA DÌ CRIMINALITA INFORMATICA CAPITOLO 13: REATI CONTRO IL PATRIMONIO Nozione di patrimonio LA CLASSIFICAZIONE DEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO Reati contro il patrimonio in particolare: il furto Furto nel supermercato Le aggravanti speciali Furti minori e sottrazione di cose comuni Furto d uso (art. 626 n. 1) Furto lieve per bisogno (art. 626 n. 2) Spigolamento abusivo (art. 626 n. 3) Sottrazione dì cose comuni (art. 627) Appropriazione indebita Appropriazioni indebite minori Appropriazione indebita dì cose smarrite Appropriazione indebita dì tesoro Appropriazione indebita dì cose avute per errore o per caso fortuito Altre frodi: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis) Frode informatica (art. 640 ter) Insolvenza fraudolenta (art. 641) Fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolente della propria persona (art. 642) Circonvenzione dì persone incapaci (art. 643) Frode in emigrazione (art. 645) Usura Mediazione usuraria (art. 644 comma 2) Ipotesi dì diritto transitorio Rapina Rapina propria

17 Pagina 17 di 271 Rapina impropria Estorsione e sequestro dì persona a scopo di estorsione Sequestro di persona a scopo di estorsione (art. 630) Violazioni dì diritti su beni immobili Rimozione o alterazione dei termini (art. 631) Deviazione dì acque e modificazione dello stato dei luoghi (art. 632) Invasione dì terreni o edifici (art. 633) Turbativa violenta del possesso dì cose immobili (art. 634) Ingresso abusivo nel fondo altrui (art. 637) Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo (art. 636) Delitti dì danneggiamento Danneggiamento comune Danneggiamento dì sistemi informatici e telematici Uccisione o danneggiamento di animali altrui Deturpamento o imbrattamento di cose altrui Ricettazione Riciclaggio Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita CONTRAVVENZIONI CONCERNENTI LA PREVENZIONE DEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO Acquisto di cose di sospetta provenienza (art. 712) Commercio abusivo di cose preziose (e di cose antiche o usate) (art. 705 e 706) Possesso ingiustificato dì chiavi alterate o dì grimaldelli (art. 707) e possesso ingiustificato dì valori (art. 708) Vendita o consegna di chiavi o grimaldelli a persona sconosciuta (art. 710) e apertura arbitraria di luoghi od oggetti (art. 711) Omessa denuncia dì cose provenienti da delitto (art. 709) Disposizioni comuni ai delitti patrimoniali

18 Pagina 18 di 271 CAPITOLO 1: DELITTI CONTRO LA PERSONALITA DELLO STATO Nozioni Generali Al primo posto, nella gerarchia dei beni protetti nella parte speciale del codice penale, il legislatore del 30 ha collocato i delitti politici, intitolandoli delitti contro la personalità dello Stato. Più in particolare, il titolo primo del libro secondo ricomprende a sua volta, nella predetta intitolazione, cinque capi così distinti: 1. Delitti contro la personalità internazionale dello Stato (art. 241 a 275); 2. Delitti contro la personalità interna dello Stato (art. 276 a 293); 3. Delitti contro i diritti politici del cittadino (art. 294); 4. Delitti contro gli Stati esteri, i loro Capi e i loro rappresentanti (art. 295 a 300); 5. Disposizioni generali e comuni ai capi precedenti (301 a 313). Una tale scelta sistematica sottintende una corrispondente opzione di valore. Collocando al primo posto la tutela della personalità dello Stato, il codice Rocco ha voluto anche simbolicamente evidenziare l importanza prioritaria che la tutela penale dello Stato rivestiva specie nell ambito della concezione fascista allora dominante. Le maggiori innovazioni legislative sono frutto della legislazione dell emergenza emanata per fronteggiare la criminalità terroristica dilagante nel nostro paese sul finire degli anni settanta. Vengono introdotte nel codice le seguenti nuove fattispecie di reato: - Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione dell ordine (art. 289 bis); - Associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico (art. 270 bis); - Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280). Lo Stato ha inteso innanzitutto rassicurare la collettività circa la volontà politica di combattere efficacemente il terrorismo ; nello stesso tempo, lo Stato democratico ha voluto munirsi di strumenti repressivi diversi dalle fattispecie del codice Rocco. Le novità sono risultate più di forma che di sostanza. I delitti di attentato Il delitto di attentato prende anche il nome di delitto a consumazione anticipata: il reato è cioè perfetto già in presenza del fatto diretto a realizzare l obbiettivo preso di mira, senza che ne sia necessario l effettivo conseguimento.

19 Pagina 19 di 271 Il codice penale non contiene una disciplina generale della figura in esame, limitandosi a prevedere singole ipotesi di attentato soprattutto nell ambito dei delitti contro la personalità dello Stato. Le fattispecie di attentato sono tornate al centro del dibattito penalistico a seguito della loro riscoperta applicativa sul finire degli anni cinquanta e, più di recente, nel contesto dell emergenza terroristica. Tale riscoperta ha finito con il riproporre le obiezioni che da sempre il delitto in esame aveva suscitato. Tali obiezioni si riferiscono soprattutto all originario modello storico di attentato, quale fattispecie criminosa diretta a reprimere remoti atti preparatori lontani dalla soglia di punibilità del tentativo: l illiberalità insita in questa fattispecie deriverebbe, appunto, dalla sua attitudine a incriminare proposito delittuosi non ancora tradotti in fatti oggettivamente idonei a minacciare gli obbiettivi presi di mira. La riscoperta del principio di idoneità ex art. 49 comma 2 ed il riconoscimento del suo carattere di generalissimo principio informatore della struttura di tutte le fattispecie incriminatrici, non potevano non avere come conseguenza il rifiuto delle incriminazioni poggiate su una mera direzione soggettiva della volontà. Di qui la ritenuta esigenza di ricostruire le stesse fattispecie di attentato, arricchendole del requisito non scritto della idoneità: l espressione fatto diretto a diventa fatto idoneo diretto a. è però da escludere che attraverso l introduzione di un simile correttivo sia raggiungibile un livello ottimale di garanzia. E ciò perché la gran parte delle fattispecie di attentato contenute nell ordinamento positivo sono incentrate su eventi di così grandi proporzioni, da rendere problematico il giudizio circa l idoneità delle singole condotte incriminabili a provocarne la verificazione. Attentati contro l integrità, l indipendenza o l unità dello Stato (art. 241) L art. 241 c.p. sanzione chiunque commetta un fatto diretto a: - sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero; - limitare la sovranità dello Stato menomandone l indipendenza - disciogliere l unità dello Stato. La nozione di territorio dello Stato è ricavabile dall art. 4 c.p. Sono esclusi però nella fattispecie in esame, le navi e gli aeromobili in quanto la loro cessione ad altri Stati non comporta alcuna menomazione del territorio. I fatti previsti dall art. 241 c.p. possono anche tradursi in manifestazioni dirette a coartare la volontà degli organi statali competenti in materia di modifica del territorio, in modo da indurli a concessioni che altrimenti non avrebbero liberamente consentito, realizzando, dunque, una lesione solo mediata ed indiretta del bene tutelato dalla norma (sovranità dello Stato). L elemento soggettivo richiesto nell agente è il dolo specifico, in quanto la volontà deve essere rivolta a conseguire uno dei fini anzidetti. Trattandosi di una figura tipica di attentato, esso è a consumazione anticipata, dunque non è configurabile il tentativo, di per sé già idoneo a perfezionare il reato.

20 Pagina 20 di 271 Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280) Commette tale delitto, introdotto dal D.L. 625/9, convertito in legge n. 15/80, chiunque, per finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico, attenta alla vita o alla incolumità di una persona. Interesse tutelato è la personalità interna dello Stato, ossia quegli interessi politici dello Stato che hanno attinenza alla sua vita interna, ma anche la vita e l incolumità personale (reato plurioffensivo). Il fatto materiale consiste, nella prima figura, nell attentato alla vita di una persona e, nella seconda, nell attentare all incolumità di una persona. Attentare alla vita significa tentare di uccidere; attentare all incolumità significa, invece, tentare di cagionare un danno fisico diverso dalla morte, e cioè tentare di ferire. Poiché il fatto deve essere commesso con finalità di terrorismo o di eversione dell ordine democratico, occorre in ogni caso che esso concreti una violenza, sia compiuto, cioè con l impiego di una coazione fisica o morale su persona o su cose. È necessario inoltre che tale fatto sia idoneo a cagionare la morte o la lesione e che, per il suo modo di essere e per le circostanze che lo accompagnano, palesi il fine cui è rivolto. Trattandosi di reato a consumazione anticipata non è ammissibile il tentativo. Il fatto di attentato, per rientrare nella previsione dell art. 280 c.p., deve essere commesso per finalità di terrorismo (incutere terrore nella collettività con azioni criminose indiscriminate) o di eversione dell ordine democratico (sovvertire l ordinamento costituzionale). Il delitto, in entrambe le sue configurazioni di attentato alla vita ed attentato all incolumità è aggravato: - se è commesso in danno di persone che esercitano funzioni giudiziarie, o penitenziarie ovvero di sicurezza pubblica, nell esercizio o a causa delle loro funzioni; - se dal fatto deriva la morte della persona ovvero una lesione grave o gravissima. Sia nell ipotesi semplice che in quella aggravata possono applicarsi le misure cautelari personali. L arresto in flagranza è obbligatorio ed il fermo è sempre consentito. Atto di terrorismo con ordigni micidiali esplosivi (art. 280 bis) Risponde di tale reato chiunque per finalità di terrorismo compie qualsiasi atto diretto a danneggiare cose mobili o immobili altrui, mediante l uso di dispositivi esplosivi o comunque micidiali. trattasi di delitto a carattere sussidiario, essendo configurabile solo ove il fatto non costituisca più grave reato. La fattispecie è stata introdotta quale necessario adeguamento dell ordinamento interno conseguente alla ratifica (legge n. 34/03) della Convenzione internazionale per la repressione degli attentati

21 Pagina 21 di 271 terroristici mediante utilizzo di esplosivo, adottata dall Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Quanto all interesse tutelato, si può affermare che, in via indiretta, la norma predisponga una tutela anticipata del patrimonio dei privati cittadini, dell incolumità pubblica, nonché dell economia nazionale. La condotta penalmente sanzionata si traduce nel compimento di qualsiasi atto diretto a danneggiare cose mobili o immobili altrui. La disposizione, anch essa configurante una ipotesi di reato a consumazione anticipata, ha carattere complementare rispetto alla fattispecie di cui all art. 280 c.p. (la quale sanziona attentati volti a ledere l incolumità fisica). Gli atti finalizzati al danneggiamento assumono rilevanza ai fini della norma, se realizzati mediante l uso di dispositivi esplosivi o comunque micidiali, alla cui definizione soccorre lo stesso art. 280 bis c.p., il quale, al secondo comma, precisa che per dispositivi esplosivi o comunque micidiali si intendono le armi e le materie ad esse assimilate indicate nell art. 585 c.p. (armi da sparo o naturalmente destinate all offesa) ed idonee a causare importanti danni materiali. Da quanto detto si deduce che il delitto si consuma con il compimento di qualunque atto oggettivamente idoneo, soggettivamente finalizzato a danneggiare cose mobili o immobili altrui, a scopo terroristico, mediante l uso di dispositivi esplosivi o comunque micidiali, a prescindere dall effettivo conseguimento dell obbiettivo. L elemento soggettivo richiesto è il dolo specifico. L art. 280 bis, commi 3 e 4, c.p. configura il fatto delineato nell ipotesi base come aggravate: - se diretto contro a sede della Presidenza della Repubblica, delle Assemblee Legislative, della Corte Costituzionale, di organi di Governo o comunque organi previsti dalla Costituzione o da leggi Costituzionali; - se dal fatto deriva pericolo per l incolumità pubblica ovvero un grave danno per l economia nazionale. La speciale rilevanza delle fattispecie aggravate giustifica le deroghe, dettate dall ultimo comma dell art. 280 bis, alle comuni regole del giudizio di bilanciamento delle circostanze previsto dall art. 69 c.p. In particolare la disposizione prevede che le circostanze attenuanti, diverse da quelle previste dagli articoli 98 (connessa alla minore età del reo) e 114 (contributo di minima importanza del concorrente nel reato, nella preparazione o ideazione dello stesso), concorrenti con le aggravanti di cui al terzo e quarto comma, non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste e le diminuzioni di pena si operano sulla quantità di pena risultante dall aumento conseguente alle predette aggravanti. Si procede d ufficio e la competenza è del Tribunale monocratico (salvo che nell ipotesi aggravata). L arresto è facoltativo (salvo che nell ipotesi aggravata nella quale è ammesso anche il fermo). Attentato contro la costituzione dello Stato (art. 283)

22 Pagina 22 di 271 L art. 283 c.p. punisce chiunque commette un fatto diretto a mutare la Costituzione dello Stato o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall ordinamento costituzionale dello Stato. Il concetto di mutamento va inteso in senso restrittivo, non comprensivo, cioè, delle condotte impeditive delle funzioni costituzionali. Non è richiesto che il mutamento voluto sia totale. Il dolo richiesto è specifico. Possono applicarsi le misure cautelari personali; la competenza spetta alla Corte d Assise; l arresto in flagranza è obbligatorio; è consento il fermo. Insurrezione armata (art. 284) È punito sia colui che promuove un insurrezione armata contro i poteri dello Stato, sia chi partecipa all insurrezione, senza averla promossa. Possono applicarsi le misure cautelari personal; la competenza spetta alla Corte d Assise; l arresto in flagranza è obbligatorio; il fermo è consentito. Devastazione, saccheggio e strage (art. 285) Risponde di tale delitto chiunque, al fine di attentare alla sicurezza dello Stato, commette un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Stato o in parte di esso. Anche questo è un delitto di attentato. Il dolo richiesto è quello specifico (intento finalistico di recare offesa alla personalità dello Stato). La competenza spetta alla Corte di Assise, l arresto in flagranza è obbligatorio; il fermo è consentito. Guerra civile (art. 286) L art. 286 c.p. punisce qualunque fatto diretto a suscitare la guerra civile nel territorio dello Stato. Per guerra civile si intende una lotta armata fra due parti della popolazione oppure contro le forze dello Stato; essa comporta una organizzazione ed ha carattere continuativo, a differenza della insurrezione. Anche questo è un delitto di attentato. - È previsto come aggravante il fatto che la guerra civile si sia verificata. - Possono applicarsi le misure cautelari personali,; - la competenza spetta alla Corte d Assise; - l arresto in flagranza è, pertanto, obbligatorio; il fermo è consentito. Attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali (art. 289)

23 Pagina 23 di 271 È previsto dell art. 289 il quale punisce chi commette un fatto diretto ad impedire, in tutto o in parte, anche temporaneamente: - al Presidente della Repubblica o al Governo l esercizio delle attribuzioni o prerogative conferite dalla legge; - alle assemblee legislative o ad una di queste o alle assemblee regionali l esercizio delle loro funzioni. Il secondo comma prevede una figura attenuata quando il fatto è diretto soltanto a turbare l esercizio delle attribuzioni, funzioni o prerogative suddette. Possono applicarsi le misure cautelari personali; arresto obbligatorio e fermo consentito (1 comma); facoltativo e fermo non consentito (2 comma). Attentato contro i capi di stato esteri (art. 295) Consiste nel fatto di chiunque nel territorio dello Stato attenta alla vita, all incolumità o alla libertà personale del capo di uno Stato estero. La configurabilità di tale reato è subordinata all esistenza della condizione di reciprocità (art. 300 c.p.), nel senso che le disposizioni si applicano soltanto quando la legge straniera garantisca reciprocamente, al capo di Stato italiano o alla bandiera italiana, parità di tutela penale. Il delitto è aggravato se dal fatto deriva la morte del capo di Stato (vi rientra anche il Papa). Possono applicarsi le misure cautelari personali; l arresto in flagranza è obbligatorio ed il fermo è consentito. Offesa alla libertà dei capi di stato esteri (art. 296) Consiste nel fatto di chiunque nel territorio dello Stato, fuori dai casi di attentato di cui all articolo precedente, attenta alla libertà del Capo di uno Stato estero. La libertà di cui parla la norma è la libertà morale. Possono applicarsi le misure cautelari personali; l arresto in flagranza è obbligatorio; il fermo è consentito. I delitti di associazione politica Un importante modello delittuoso tipico del diritto penale politico è quello del reato associativo. Nel nostro ordinamento, la legittimità costituzionale del reato associativo è subordinata ad alcune irrinunciabili condizioni. Posto innanzitutto che la Costituzione tutela la libertà di associazione, il legislatore penale non può mai criminalizzare fatti che costituiscono libero esercizio del diritto di associarsi.

24 Pagina 24 di 271 I criteri di una legittima criminalizzazione di fatti associativi non possono, perciò, che essere dedotti dai limiti che lo stesso art. 18 Cost. pone alla libertà associativa: detta disposizione invero subordina il diritto di associazione al perseguimento di fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale e, inoltre, proibisce le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare. Ne consegue che sono legittimamente incriminabili: - Le associazioni che perseguono un programma criminoso; - Le associazioni che perseguono scopi leciti mediante mezzi vietati. Alla stregua del principio della personalità della responsabilità penale, il legislatore è tenuto a costruire la fattispecie in modo tale che ciascun associato sia chiamato a rispondere nei limiti del contributo personalmente arrecato all associazione. Nell ambito della normativa penale vigente, il modello del reato associativo si articola in maniera diversificata, in funzione della tecnica di tipizzazione utilizzata dal legislatore. Alcune ipotesi di reato presentano una struttura essenziale e scarna, perché ruotano fondamentalmente attorno al mero fatto associativo. Altre fattispecie specificano meglio le caratteristiche dell apparato strumentale di cui l associazione deve dotarsi per raggiungere gli obbiettivi perseguiti: ad es. la nuova fattispecie dell associazione segreta introdotta con la legge n. 17 dell 82 tipicizza le modalità di svolgimento delle attività sociali; analogamente l art. 416 bis tipicizza il metodo mafioso. Proprio queste fattispecie incriminatrici caratterizzate dalla tipizzazione più dettagliata degli elementi strutturali del reato associativo, sono quelle che meglio si conformano ai principi costituzionali in materia penale. Essendo irrealistica la prospettiva di una completa abolizione dei reati associativi in sede di riforma dell attuale sistema penale, è auspicabile che il futuro legislatore ne perfezioni la struttura arricchendola il più possibile di elementi che ne incrementino il livello di determinatezza e l attitudine offensiva. Nel tipizzare le condotte associative, il legislatore è solito utilizzare una tecnica incriminatrice imperniata sulla distinzione tra attività di rango superiore e attività di semplice partecipazione. I ruoli di rango superiore ricomprendono, a loro volta, le seguenti attività: promozione, costituzione, organizzazione, direzione. Tali attività, punite con sanzione equivalente e comunque più grave rispetto alla semplice partecipazione, configurano di regola rispetto a quest ultima un titolo autonomo. È promotore colui il quale prende l iniziativa per la creazione dell associazione, portando a conoscenza dei terzi il programma sociale. È costitutore chi crea l associazione, facendola venire a esistenza nel mondo esterno mediante il reclutamento del personale e il reperimento dei mezzi.

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