Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)

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1 Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work SPISAL Ulss 20 Verona, Ulss 12 Venezia, Ulss 16 Padova

2 LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Nel mondo, le malattie cardiovascolari costituiscono la principale causa di morte. Ogni anno muoiono 15 MILIONI di persone per malattie cardiovascolari. In Italia, persone ogni anno sono colpite da un attacco cardiaco. Ogni anno muoiono persone per malattie cardiovascolari. Nel Veneto, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei soggetti di età > 65 anni, la seconda negli adulti tra 25 e 64 anni e la prima causa di ricovero.

3 I FATTORI CHE INFLUENZANO LA LONGEVITÀ Bodura B: Scientific Foundations for Public Health Policy in Europe, Juventa, Weinheim, 1995: 364

4 I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI FATTORI DI RISCHIO PARZIALMENTE MODIFICABILI FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI Fumo di sigaretta Ipertensione arteriosa Età Abuso di alcool Diabete Mellito Sesso Dieta ricca di grassi saturi, ipercalorica Ipercolesterolemia Basso colesterolo HDL Fattori genetici e predisposizione familiare Inattività Fisica Obesità Storia personale di malattie cardiovascolari

5 LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Buona parte della popolazione adulta attiva trascorre molto del proprio tempo al lavoro È una popolazione stabile e ciò favorisce la realizzazione di veri e propri programmi di intervento aumentandone l efficacia L acquisizione di conoscenze e i cambiamenti negli stili di vita dei lavoratori si ripercuotono favorevolmente nella vita familiare e sociale, moltiplicando i benefici delle azioni intraprese La presenza di leader informali e di figure professionali incaricate per legge di garantire la salute e la sicurezza del lavoro rende i gruppi dei lavoratori facilmente permeabili alla comunicazione ed alla educazione.

6 Obiettivo generale: Studiare la distribuzione delle malattie cardiovascolari e dei fattori di rischio correlati in un campione di lavoratori del Veneto e sperimentare l efficacia e l efficienza di diversi approcci educativo di promozione della salute.

7 Obiettivo specifico 1: Descrivere la prevalenza della patologia cronica cardiovascolare e dei fattori di rischio associati in una popolazione di lavoratori del Veneto. Obiettivo specifico 2: Stimare l efficacia di due diversi interventi educativi in una vasta popolazione di lavoratori sani a differente rischio di malattie cardiovascolari.

8 - Selezione dei medici competenti di aziende di diversi comparti produttivi delle province di PD, VE, VR; - formazione per i MC su Il counselling motivazionale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro ; - realizzazione software per la stima del rischio cardiovascolare; - acquisto kit per la determinazione di glicemia e colesterolo; - visita medica dei lavoratori delle aziende che hanno aderito al progetto.

9 Stima del rischio cardiovascolare: - anamnesi patologica prossima e remota in relazione alla presenza di malattie cardiovascolari attuali e/o pregresse e di terapie in atto per ipert. arteriosa, ipercolesterolemia, diabete; - informazioni su fumo, alcol, - misurazione nel sangue dei valori di colesterolo totale e glicemia; - informazioni in merito all atteggiamento verso il cambiamento del loro stile di vita: - stima del rischio cardiovascolare (probabilità dei singoli lavoratori di andare incontro a malattie cardiovascolari nei successivi 10 anni) utilizzando la carta dell Istituto Superiore di Sanità; - counseling mirato in base alla presenza di uno o più fattori di rischio.

10 La carta del rischio cardiovascolare Uomini non diabetici

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15 I MC hanno visitato un totale di lavoratori: Il N di lavoratori maschi è superiore a quello delle lavoratrici femmine (58,14% e 41,86% rispettivamente). I settori lavorativi più rappresentati sono la Manifattura (in primis la Fabbricazione di metalli e prodotti in metallo ), la Sanità e assistenza sociale e i Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni. Il 37,44% dei soggetti ha meno di 40 anni e quindi per loro, secondo i criteri della carta del rischio cardiovascolare dell ISS, non può essere calcolato un indice di rischio. Sul tot. della popolazione esaminata, solo per è stato possibile stimare il rischio CV, ovvero i lavoratori con età > a 40 aa, con anamnesi negativa per MCV e senza alcuna tp farmacologica per ipert. arteriosa, diabete e ipercolesterolemia.

16 Totale = (M=4.932; F=3.551) < 40 anni = (M=1.779; F=1.359) > 40 anni = (M=3.153; F=2.192) Con MCV = 45 (M=34; F=11) Senza MCV = (M=3.119; F=2.181) In tp farmacologica = 688 (M=460; F=228) Sani = (M=2.659; F=1.953) Risk missing = 158 (M=80; F=78) Risk misurato = (M=2.579; F=1.875) Risk < 5% = (M=1.840; F= 1.859) Risk >5% = 755 (M=739; F=16)

17 Più dell 80% del campione su cui è stato possibile calcolare il rischio CV presenta una bassa probabilità (<5%) di andare incontro a un evento cardiovascolare nei prossimi 10 anni. In Sanità solo il 10% dei soggetti presenta un rischio > al 5%, percentuale che sale al 18% nella Manifattura e fino al 23% nei Trasporti. Solo il 21,5% dei soggetti valutati fuma. I fumatori attuali sono ugualmente distribuiti nei due sessi. Il 39,2% dei soggetti valutati non beve alcolici, mentre il 22,1% (prevalentemente maschi) beve regolarmente vino, birra e/o superalcolici. Il 38,1% dei soggetti valutati è in soprappeso, l 11,7% è obeso. Il problema è molto più presente nei maschi che nelle femmine.

18 Esegue regolarmente attività fisica il 42,7% dei soggetti. Valori elevati di colesterolo (sopra i 213 mg/dl) sono stati rilevati in circa 1/3 dei lavoratori esaminati. Non sembra esserci una differenza tra i due sessi. Più del 90% dei lavoratori hanno valori nella norma di glicemia (< 126 mg/dl a digiuno o < 140 mg/dl dopo un pasto leggero). I maschi sono prevalenti tra i soggetti con valori patologici. Poco più del 50% dei lavoratori valutati ha valori 130 mmhg di pressione arteriosa sistolica. I maschi sono percentualmente più numerosi soprattutto nelle classi con pressione arteriosa sistolica 150 mmhg.

19 A distanza di 12 mesi dalla prima visita, sono migliorati i parametri modificabili che sono alla base del calcolo del rischio cardiovascolare (fumo, colesterolo, pressione arteriosa) e quindi anche il rischio cardiovascolare stimato. Inoltre sono migliorati altri fattori indicativi di un cambiamento dello stile di vita quali l indice di massa corporea, l attività fisica e l abitudine a bere alcolici.

20 È stato individuato un campione di lavoratori sani con elevato rischio CV motivati al cambiamento e sono stati invitati a partecipare a un intervento educativo mirato a cessare l abitudine al fumo, condotto secondo la tecnica della intervista motivazionale. I fumatori resisi disponibili alla fine sono stati in totale 22. Sono stati studiati il profilo motivazionale e gli obiettivi di cambiamento di ognuno di loro. La metodologia dell intervista motivazionale si è rivelata efficace in quanto per 19 soggetti su 22 si è verificata, con gradi diversi, una forma di cambiamento rispetto alla situazione di partenza.

21 7 soggetti hanno smesso di fumare: solo per 2 fumatori su 7 l obiettivo era la cessazione del fumo; gli altri soggetti si erano proposti la riduzione del n giornaliero di sigarette, il contatto con uno specialista e in 1 caso non vi era stata la formulazione di un obiettivo. Solo 1 intervistato su 7 ha frequentato un corso antifumo, mentre gli altri hanno smesso in modo autonomo.

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