BIOGRAFIA. Autoritratto fatto da Canova nel 1792 (Galleria degli Uffizi; Firenze)

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1 Sainson Ines Rattray-Hall Victoria ANTONIO CANOVA BIOGRAFIA Autoritratto fatto da Canova nel 1792 (Galleria degli Uffizi; Firenze) Antonio Canova è nato a Possagno, vicino a Treviso nel Veneto, il primo novembre E morto a Venezia nel Mappadell Italiacon PossagnoeVenezia

2 E un scultore e pittore ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo. Rimane precocemente orfano di padre; quando la madre si risposa poco dopo, e si trasferisce in un paese vicino, va abitare con il suo nonno paterno. Dimostra una dote eccezionale per la scultura Svolge il suo apprendistato esclusivamente a Venezia, dove frequenta studi di scultori alla Pubblica Accademia del Nudo e dove realizza le sue prime opere che gli danno una certa notorietà nell ambiente artistico locale: - Orfeo ed Euridice, 1773 Museo Correr, Venezia) - busto di P. Renier - Dedalo e Icaro, 1779 (Museo Correr, Venezia) Nel 1779 si reca a Roma, dove si stabilirà nel 1781 e dove realizzerà le sue opere più belle. Poi studia la scultura antica, conosciuta anche attraverso il suo viaggio del 1780 a Pompei, Ercolano e Paestum, e viene a contatto con artisti ed intellettuali che teorizzano un nuovo ritorno al classico.

3 L'influenza degli ideali neoclassici nella sua arte si rende sempre più evidente, a cominciare con opere come Teseo e il Minotauro ( ) per proseguire con la serie di sculture, anche queste a soggetto mitologico, eseguite sul finire del Settecento (Eros giovinetto, Amore e Psiche, Ebe, Venere e Adone, Ercole e Lica, Le Tre Grazie), che gli regalano fama internazionale. Teseo e il Minotauro / Victoria and Albert Museum in London Amore e Psiche che si abbracciano, 1787, Museo Correr, Venezia La sua arte è apprezzata e richiesta da tanti mecenati e case regnanti dell intera Europa. Tra il 1783 ed il 1810 realizza i monumenti funebri di Clemente XIII e Clemente XIV a Roma, di Maria Cristina d'austria a Vienna, e di Vittorio Alfieri a Firenze. Nel 1798, quando i Francesi occupano Roma, preferisce abbandonare la città e ritornare a Possagno, dove si dedica alla pittura e in soli due anni realizza molte delle tele e quasi tutte le tempere oggi custodite nel Museo-Gipsoteca Canova allestito nella sua casa natale a Possagno. Nel 1800 fa ritorno a Roma e si stabilisce in Piazza di Spagna insieme al fratello Giambattista, che diviene suo segretario per tutta la sua vita. Nel 1804, con l inizio del periodo napoleonico, Canova realizza tante opere per Napoleon - Napoleone conservato presso Apsley House, rappresentato come personificazione di Marte Pacificatore - i busti dei Napoleonici, Busto di Napoleone Bonaparte Primo console, 1802 Roma, Accademia Nazionale di San Luca A

4 - il marmo di Letizia Ramolino (château de Compiègne, France) - il ritratto allegorico di Paolina Bonaparte, rappresentata come "Venere vincitrice» Intanto la sua fama continua a crescere. Nel 1802 ha ricevuto anche l incarico di "Ispettore Generale delle Antichità e delle Arti dello Stato della Chiesa" oltre a quello della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, compito assegnatogli in quanto capo dell'accademia di San Luca. Nel 1815 è a Parigi dove, grazie a un abile azione diplomatica riesce a recuperare numerose e preziose opere d arte trafugate da Napoleone nella nostra penisola e a riportarle in patria. Nello stesso anno il governo inglese gli chiede di dare un parere sull'autenticità dei marmi provenienti dal Partenone. Pio VII, riconoscendo la sua grande opera in difesa dell arte italiana, gli conferisce il titolo di Marchese d Ischia insieme ad un vitalizio di tremila scudi che Canova decide di destinare al sostegno delle accademie d arte. Nel luglio del 1819 è a Possagno per la posa della prima pietra della Chiesa Parrocchiale che ha progettato per la sua comunità. Il maestoso edificio, che ora accoglie le sue spoglie, sarà completato, però, solo dieci anni dopo la sua morte, che avviene il 13 ottobre 1822, a Venezia.

5 Sone le opere che sono conservate a Venezia : - Canestro di frutta, 1774, marmo, cm 36 x 39 x 29, Museo Correr, Venezia. - Canestro di frutta, 1774, marmo, cm 34 x 35 x 28, Museo Correr, Venezia. - Euridice, 1775, marmo, cm 203 x 54 x 56, Museo Correr, Venezia. - Orfeo, 1776, marmo, cm 203 x 85 x 54, Museo Correr, Venezia. - Dedalo e Icaro, , marmo, altezza cm 182, Museo Correr, Venezia. - Danza dei figli di Alcinoo, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, cm 122 x 312, Museo Correr, Venezia. - Ritorno di Telemaco a Itaca, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, cm 122 x 210, Museo Correr, Venezia. - Critone chiude gli occhi a Socrate, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, Museo Correr, Venezia. - Briseide consegnata agli Araldi, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, cm 122 x 265, Museo Correr, Venezia. - Ecuba offre il peplo a Pallade, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, cm 120 x 265, Museo Correr, Venezia. - La morte di Priamo, , bassorilievo in gesso, mai tradotto in marmo, cm 140 x 268, Museo Correr, Venezia. - Amore e Psiche che si abbracciano, 1787 circa, bozzetto in terracotta, cm 26 x 42 x 28, Museo Correr, Venezia. - Maddalena penitente, , bozzetto in terracotta, cm 22 x 19, Museo Correr, Venezia. - Monumento funerario di Francesco Pesaro, 1799, legno e cera, cm 34 x 51 x 23, Museo Correr, Venezia. Biblografia : Arte.it Wikipedia.com biografieonline.it/