Alunni delle classi I C e II B (plesso Bosco) Insegnante: prof.ssa Maria Caponio
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1 Alunni delle classi I C e II B (plesso Bosco) Insegnante: prof.ssa Maria Caponio
2 Creare un laboratorio artistico ha lo scopo di incentivare e favorire la socializzazione e l inclusione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all interno di un gruppo. I partecipanti al laboratorio imparano varie tecniche di lavorazione e sviluppano la propria creatività. Il laboratorio è finalizzato a far sperimentare, attraverso la manipolazione con i materiali, nuove situazioni. Lavorare e modellare l argilla è un modo piacevole e divertente per acquisire sicurezza nelle proprie capacità ed intervenire in prima persona nel processo creativo, permettendo agli alunni di accrescere autonomia, autostima, capacità creative e progettuali. La manipolazione è un attività importante nella crescita di ciascun individuo. Manipolare l argilla oltre ad essere un esperienza creativa, risulta un esperienza sensoriale appagante. Il contatto con la creta mentre la si lavora porta ad una condizione di rilassamento e di concentrazione. Creando insieme, ciascun membro del gruppo, riesce ad esprimere il meglio di sé e sviluppa manualità, coordinazione e collaborazione. Nel manipolare l argilla i ragazzi hanno liberato la propria immaginazione realizzando piccoli manufatti con tecniche diverse fra cui il bassorilievo, il tutto tondo, dell impronta, di piccoli calchi, Nel vedere venir fuori dalle proprie mani un oggetto è stato molto gratificante facendo loro acquisire la consapevolezza di intervenire attivamente sulla realtà. In itinere le proposte loro presentate sono state modificate da loro stessi per sperimentare più strade. Hanno imparato a conoscere i tempi di asciugatura e di cottura, mettendo i manufatti personalmente nel forno e successivamente, dopo la cottura, togliendoli dal forno.
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7 L argilla o la creta esiste già formata in sedimenti naturali, essi sono di due tipi: di argille primarie o secondarie, per le prime si tratta di argille formatesi e rimaste sempre sullo stesso posto, queste sono formate quasi esclusivamente composte da caolini. Per quelli di secondo tipo, invece, si tratta di sedimenti trasportati da agenti atmosferici, e depositatosi in altri posti. Durante questi spostamenti le argille si sono unite ad altre sostanze organiche e impurità minerali, che con la loro presenza hanno dato origine ad argille di diverso tipo, variandone sia il colore che le caratteristiche. Noi abbiamo utilizzato un argilla di colore grigio per la cottura in forno. La prima cosa che abbiamo fatto per lavorare l argilla è stato quella di recuperare tutto il necessario e preparare il nostro tavolo da lavoro così da avere tutto a portata di mano. Abbiamo preso la quantità che ci occorreva e abbiamo cominciato a batterla con il mattarello su tutta la sua superficie. Questo procedimento è importante perché permette di eliminare tutte le eventuali bolle d'aria presenti nel panetto. Abbiamo steso la creta fino ad ottenere una base di circa un centimetro. Ci siamo aiutati con diversi oggetti che abbiamo adoperato come stampino e creato la forma sulla creta che abbiamo spianato. Principalmente per modellare l argilla si usano solo le mani, ma per fare alcune operazioni sono utili degli attrezzi come il filo d acciaio che serve per tagliare la creta dai pani confezionati anziché strapparla con le mani. E più facile con un filo d acciaio tenuto ai lati da due pezzi di legno e mettendo il filo all altezza giusta, per avere uno spessore di creta adeguato, va tirato. La creta viene tagliata con facilità. Abbiamo usato anche mirette e stecchetti per rigare, bucare, smussare, contornare, unire, pigiare
8 Una volta creato un manufatto va essiccato. L essiccazione è una parte delicata in cui il pezzo rischia di incrinarsi, creare crepe, incurvarsi o addirittura rompersi. L essiccamento deve essere lento perché l umidità deve uscir fuori. Non bisogna aver fretta nell essiccare i lavori. La cottura è un altro punto fondamentale. La professoressa ci ha spiegato che si possono avere belle ma anche brutte sorprese a causa di crepe oppure dello scoppio di un pezzo causate da bolle d aria rimaste intrappolate dentro l impasto. Una volta che i manufatti si sono essiccati li abbiamo messi nel forno adatto alla cottura. Dopo alcuni giorni la professoressa ci ha detto che potevamo aprire il forno in quanto si era raffreddato. Prima non potevamo farlo perché la temperatura di cottura è arrivata fino a 900 gradi. Appena aperto ci siamo stupiti che i nostri oggetti da grigi sono diventati quasi rossi. Ora sono più duri. Abbiamo così ottenuto la terracotta. Abbiamo modellato piccoli oggetti: fiori, cuori, farfalle e abbiamo pensato di poterli utilizzare come profumatori. La profumazione, data da olii essenziali naturali, ha il vantaggio di rendere i cocci di terracotta capace di rilasciare quella profumazione naturale da utilizzare negli armadi e nei cassetti. Il laboratorio ci ha dato la possibilità di liberare la nostra immaginazione realizzando oggetti che possono servire nella vita di tutti i giorni. Manipolare l argilla è stata un esperienza bella e appagante e ci ha permesso di collaborare con i compagni in un progetto comune. Abbiamo compreso che l argilla ha molte possibilità espressive e se vogliamo possiamo essere veramente creativi. Alunni I C e II B
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