Vite: concimazione corretta per uno sviluppo equilibrato

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1 UNA PRATICA CHE INCIDE SU QUALITÀ, COSTI E IMPATTO AMBIENTALE VITICOLTURA Vite: concimazione corretta per uno sviluppo equilibrato Favorire lo sviluppo della vite senza indurre vigore: dalla concimazione di fondo a quella di produzione le indicazioni su quando, quanto e come intervenire in funzione degli obiettivi produttivi di Riccardo Castaldi, Patrick Marcuzzo, Diego Tomasi La moderna viticoltura non può esimersi da un approccio attento e razionale nell uso dei fertilizzanti dal momento che questa pratica risulta di fondamentale importanza per raggiungere gli obiettivi qualitativi e di produttività che il viticoltore si prefigge. Inoltre, la nutrizione della vite incide sui costi di produzione, quindi sulla sostenibilità economica del vigneto e influenza nel contempo anche l impatto ambientale dell attività viticola, per lo meno nei casi in cui si ricorra all impiego di fertilizzanti di sintesi. Negli ultimi anni l attenzione nei confronti della concimazione è sicuramente aumentata, anche se in molti casi ci si affida ancora a prassi consolidatesi negli anni sulla base di osservazioni empiriche, che non sempre consentono di soddisfare al meglio le esigenze della pianta e di ottimizzare l impiego delle risorse produttive. Per una corretta concimazione bisogna innanzitutto distinguere nettamente il concetto di vigoria da quello di capacità vegetativa o sviluppo. Il viticoltore attento dovrà, infatti, evitare che il suo vigneto ecceda in vigoria, contribuendo invece a un equilibrato sviluppo che sfrutti la capacità vegetativa della combinazione vitigno-portinnesto-ambiente. In questo senso nell apporto di elementi nutritivi (principalmente azoto) giocano un ruolo importante le tempistiche di distribuzione e le quantità, che devono essere attentamente considerate per evitare dannosi stati di vigoria (vedi riquadri a fianco e a pag. 62; foto 1). Concimazione di fondo Per la corretta nutrizione della vite è necessario partire dalla concimazione di fondo, eseguita in pre-impianto. Basandosi sull analisi del terreno, la concimazione di fondo deve consentire di raggiungere un livello di fertilità tale da permettere un equilibrato sviluppo delle giovani piante in fase di allevamento (periodo nel quale l apparato radicale è in grado di esplorare un limitato volume di terreno) e, in seguito, di apportare solamente le asportazioni riconducibili all attività produttiva e alle eventuali perdite. Nella fase di concimazione di fondo è importante arricchire il terreno di sostanza organica, di cui sempre più difettano i terreni delle aree viticole italiane (valori di sostanza organica inferiori all 1,5%). Oltre a rappresentare un importante apporto di elementi nutritivi (macro e microelementi) resi Vigore Rapida e intensa crescita dei germogli che si protrae anche dopo l invaiatura. Tasso di accrescimento riferito al tempo (troppo rapidamente e troppo a lungo). Si evidenzia con: foglie più grandi, germogli più lunghi, più femminelle, crescita prolungata. Si instaura una forte competizione tra germogli e grappoli. A un alto vigore corrisponde una maggiore sensibilità della pianta alle malattie e alle carenze idriche. Foto 1 Evidente stato di vigoria in un vigneto di Tocai friulano. Questa situazione mal si combina con alti risultati qualitativi e con una bassa suscettibilità alle malattie progressivamente disponibili con il progredire del processo di mineralizzazione, la sostanza organica ha effetti positivi sull assorbimento stesso degli elementi presenti nel terreno, dal momento che migliora la capacità VIGORE E CAPACITÀ VEGETATIVA: LE MANIFESTAZIONI Sviluppo Accrescimento regolare e complessivo della vegetazione che si arresta in prossimità dell invaiatura. Un regolare sviluppo porta all equilibrio tra vegetazione e produzione. A un alto sviluppo può corrispondere un basso vigore e viceversa. A una regolare capacità vegetativa corrisponde una migliore qualità anche con produzioni più elevate rispetto a ciò che accade in viti vigorose. 32/2015 L Informatore Agrario 61

2 VITICOLTURA di scambio cationico (CSC) e la disponibilità di nutrienti, grazie ad azioni chelanti e complessanti, oltre a mantenere il ph a livelli ottimali. Di fondamentale importanza sono gli effetti positivi della sostanza organica sulla struttura e sulla capacità di ritenzione idrica del terreno. Inoltre una buona struttura si traduce in un adeguato contenuto di aria nel terreno (che dovrebbe superare il 10% del volume), necessario a garantire la massima efficienza radicale e a produrre l energia necessaria all assorbimento degli elementi nutritivi, un processo alquanto dispendioso per la pianta. Affinché la concimazione di fondo risulti totalmente utile ed efficace, l impianto dovrebbe essere preceduto da una ripuntatura profonda eseguita in doppia mandata ortogonale, seguita da un aratura superficiale e dalle successive operazioni di amminutamento. Tutto ciò permetterà un pronto sviluppo radicale delle giovani piante. Si ricorda che a una umidità pari alla capacità di campo, la radice non riesce a superare una resistenza superiore alle atmosfere. Terreni mal preparati limitano quindi lo sviluppo della radice con effetti che si estendono per l intera durata del vigneto (la cosiddetta «memoria storica» della vite). Concimazione di produzione Per razionalizzare la nutrizione del vigneto è necessario stabilire con chiarezza quando intervenire, ovvero le epoche di somministrazione, quanto apportare dei vari elementi nutritivi e con quale modalità. Quando concimare L epoca di apporto dei fertilizzanti deve tenere conto dello sviluppo dei vari organi nel corso del ciclo annuale e delle variazioni di accumulo di sostanze di riserva, che testimoniano anche una traslocazione interna. In modo particolare si deve tenere conto della dinamica di sviluppo e assorbimento dell apparato radicale (soprattutto delle radici fini), che presenta un primo picco di attività compreso tra il germogliamento e la fioritura e un secondo posizionato tra la raccolta dell uva e la caduta delle foglie. L importanza dell analisi degli apparati radicali è stata presa in considerazione I CRITERI DA SEGUIRE PER LA CONCIMAZIONE Per guidare la fertilizzazione, con riferimento particolare all azoto, si deve tenere in considerazione la differenza tra vigore e capacità vegetativa. L azoto condiziona la crescita e lo sviluppo di tutte le parti vegetative, per cui il suo apporto deve essere fatto con oculatezza per evitare di incrementare eccessivamente l attività vegetativa a scapito della qualità organolettica dei futuri vini. La fioritura è la fase più vulnerabile alle carenze nutritive e in particolare a quelle di azoto. Anche con evidenti sintomi di carenza di azoto, concimare al germogliamento produce una risposta limitata, molto più efficace è intervenire in post-vendemmia. In primavera le prime fasi di sviluppo vegetativo possono essere molto simili in suoli con diverse dotazioni di azoto se le riserve accumulate nella precedente stagione sono paragonabili. Dal germogliamento sino alle prime fasi vegetative, la radice è scarsamente preposta all assorbimento azotato, tanto che al pianto l azoto contenuto nella linfa di viti trattate con forti concimazioni azotate è uguale al testimone non trattato. L equilibrio del vigneto e la fertilità delle gemme si gestiscono in gran parte dopo la vendemmia. La concimazione azotata promuove lo sviluppo della parte aerea e nel contempo stimola una forte crescita delle radici con effetti positivi su un intensa micorrizzazione, un alta capacità di assorbimento e una più lunga vita del capillizio radicale. Foto 2 Primavera 2015: i fenomeni di scarso germogliamento sono stati frequenti e riconducibili a ridotte dotazioni di riserve accumulate negli apparati radicali nella stagione precedente negli ultimi decenni, ma solo ora si sta realmente valorizzando. Per posizionare correttamente l apporto di azoto, elemento non trattenuto dal potere adsorbente del terreno nella sua forma nitrica, si deve tenere presente che la mobilitazione di minerali e amido dagli organi di riserva (soprattutto radici) verso i nuovi germogli è indipendente dal contenuto di azoto nel terreno, tanto che fino alla 6-7 a foglia ben distesa lo sviluppo avviene a carico delle riserve dell anno precedente, con un assorbimento di azoto estremamente limitato. In definitiva, anche in situazioni conclamate di carenza l apporto di azoto al germogliamento non produce alcuna risposta evidente, considerato che buona parte della domanda di questo elemento è soddisfatta dalle riserve e che l assorbimento inizia solo a partire dalle dimensioni del germoglio ricordate, per diventare pienamente attive una o due settimane prima della fioritura (foto 2). Il fabbisogno di azoto è elevato in prossimità della fioritura, quando soddisfa lo sviluppo di germogli, foglie e grappoli, per poi diminuire in pre-chiusura grappolo e arrestarsi in concomitanza dell invaiatura; l assorbimento raggiunge un secondo livello tra la vendemmia e la caduta delle foglie, fase in cui le radici sono attive nel suo assorbimento e deposito. Per quanto riguarda il fosforo, il fabbisogno è crescente dal germogliamento alla fine fioritura, quando raggiunge il picco massimo, per poi diminuire in maniera significativa tra pre-chiusura grappolo e invaiatura; il fabbisogno aumenta nuovamente tra la maturazione e la caduta delle foglie. Nel caso del potassio, il fabbisogno è massimo tra inizio fioritura e pre-chiusura del grappolo, per poi diminuire 62 L Informatore Agrario 32/2015

3 nell ultima parte del ciclo vegetativo. Il fabbisogno di magnesio, che interessa la vite dal germogliamento all invaiatura, presenta un picco in concomitanza della fase fenologica di fine fioritura. Quanto concimare I quantitativi di elementi nutritivi da apportare, per evitare condizioni di eccessiva disponibilità, cui conseguono eccessi vegetativi e inutili sprechi, devono essere calcolati tenendo conto delle asportazioni che dipendono dal livello produttivo conseguito e dalle restituzioni, ovvero dalla quota di nutrienti che torna nel terreno tramite le foglie ed eventualmente anche tramite i sarmenti. Questi ultimi, dato il loro valore in termini di sostanza organica e contenuti minerali, stanno trovando un positivo riciclo in vigneto previa trasformazione in compost che, tra l altro, sanifica il legno da eventuali presenze di escoriosi (foto 3). Le asportazioni annuali per ettolitro di vino, considerando uva, foglie e sarmenti, sono circa pari a: 1,0 kg di azoto; 0,12 kg di fosforo; 1,1 kg di potassio; 0,28 kg di magnesio. Per una produzione di 120 hl/ha di vino (pari a circa 160 q di uva), senza uso dei sarmenti, ma considerando il riciclo delle foglie, si considera necessaria una restituzione di 57 kg di azoto, 9 kg di fosforo, 89 kg di potassio e 10 kg TABELLA 1- Risultati di 3 anni di prova ( ) su Cabernet Sauvignon (Az. Ponte al Masero - Merlara- PD) Media 3 anni GRAFICO 1- Analisi organolettica del vino Cabernet Sauvignon ottenuto dalle tre tesi Amaro Equilibrio Corpo Acido Eleganza Intensità colorante Speziato Intensità olfattiva Floreale Fruttato Vegetale Autunnale Primaverile Tradizionale ( 1 ) Azienda Ponte del Masero - Merlara (PD). Valori medi triennio ; l analisi è stata eseguita nel settembre dell annata successiva alla vendemmia; per le tesi vedi nota della tabella 1. La concimazione calibrata per un certo obiettivo è risultata la più rispondente in termini di efficacia. di magnesio. Con il riciclo dei sarmenti le restituzioni necessarie a compensare la medesima produzione scendono a 38 kg di azoto, 6 kg di fosforo, 59 kg di potassio e 4 kg di magnesio. Queste quantità vanno poi calibrate in relazione agli obiettivi qualitativi (vini rossi, vini bianchi o spumanti), Produzione/vite (kg) 3,9 4,6 4,4 3,7 4,0 4,0 3,6 3,4 3,6 3,7 4,0 4,0 Zuccheri ( Babo) 16,7 16,4 16,6 17,2 16,3 15,3 16,8 16,3 16,0 16,9 16,3 16,0 Acidità titolabile (g/l) 7,7 7,5 7,6 8,7 10,5 10,0 9,5 10,1 9,6 8,6 9,4 9,1 ph 3,13 3,16 3,15 3,17 3,12 a 3,02 3,19 3,23 3,15 3,2 3,2 3,1 Antociani totali (mg/kg) Flavonoidi totali (mg/kg) APA ( 1 ) (mg/l) Legno di potatura (kg) 0,72 0,95 0,93 0,68 0,89 0,92 0,7 0,92 0,93 ( 1 ) APA = azoto prontamente assimilabile. Tesi a confronto: concimazione : concimazione granulare con ridotto apporto di N e K (N: 5; P: 8; K: 19); concimazione con concimi a cessione controllata (N: 41; P: 14; K: 80); concimazione con concimi a cessione controllata (N: 41; P: 14; K: 80). Con la concimazione post-vendemmia a rilascio controllato si osserva un aumento (lieve) di resa, acidità e APA; mentre tendono a diminuire zuccheri, antociani e flavonoidi. VITICOLTURA Foto 3 Tralci tagliati e sfibrati destinati a compost «on farm», cioè trasformati in azienda allo stato dei suoli (poveri o ricchi di elementi e sostanza organica) e alla quota di apporto dovuta dall eventuale presenza dell inerbimento. Come concimare L impiego di concimi granulari sulla superficie del terreno non consente apporti mirati in concomitanza delle diverse fasi fenologiche, in quanto l approfondimento degli elementi nutritivi nel terreno avviene con estrema lentezza. Una risposta più immediata si ha solo con l azoto, che però nel caso di piogge abbondanti successive alla sua distribuzione è esposto al pericolo di dilavamento, con implicazioni negative sull ambiente e sull impiego delle risorse. Per questo motivo la sua distribuzione deve essere frazionata oppure occorre fare riferimento a concimi a lenta cessione. Strategie di concimazione e risultati produttivi. A questo proposito si riportano i risultati del triennio di prove (tabella 1) ottenuti presso l Az. Ponte al Masero di Bisin & Bisin (Merlara - Padova) ove si è perseguito l obiettivo di ottenere uve di Cabernet Sauvignon, meno ricche in zucchero e colore e con maggiore freschezza acida da destinare alla produzione di vini meno impegnativi e di più facile beva. 32/2015 L Informatore Agrario 63

4 VITICOLTURA EFFICIENZA DELL ASSORBIMENTO RADICALE La profondità di sviluppo della radice, rapportata ovviamente anche al portinnesto adottato, è un importante indicatore dello stato di salute di questo organo da cui dipende l efficienza dell assorbimento radicale e quindi l efficacia degli interventi di concimazione. In linea generale risulta molto importante evitare l instaurarsi nel terreno di condizioni asfittiche, garantendo un adeguato franco di coltivazione e favorendo la creazione di una buona struttura, tramite apporto di sostanza organica in pre-impianto e adeguate lavorazioni meccaniche. Una volta realizzato l impianto, il suolo deve essere adeguatamente gestito per evitarne la compattazione. Ciò si verifica soprattutto con elevati contenuti in argilla: a tal fine devono essere previste lavorazioni sulla fila, come ad esempio scalzature con erpice a dischi rientranti, rottura dell inerbimento tramite estirpatore o ripuntatore. Molto diffuso in questi anni è l uso dell arieggiatore, un particolare tipo di ripuntatore munito di 2 lame ricurve, che agendo nel punto di calpestamento delle trattrici è in grado di smuovere il terreno in profondità, vicino alle radici, senza comportare la distruzione o il danneggiamento del cotico erboso. Ricordiamo che una lavorazione al suolo molto spesso sostituisce una concimazione. Tra gli obiettivi vi era anche quello di incrementare le rese. Le tre tesi a confronto prevedevano una concimazione granulare tradizionale di germogliamento con ridotto apporto di azoto e potassio (N: 5; P: 8; K: 19); una concimazione post-vendemmia con concimi a cessione controllata (N: 41 suddiviso in 40% a rilascio immediato e la rimanente quota a rilascio ; P: 14; K: 80) e infine una pari concimazione con concimi a cessione controllata (pari quantitativi di quella, ma con il 60% di azoto a pronto effetto e il rimanente a lento rilascio nei 3 mesi successivi). TABELLA 2 - Risultati di 4 anni di prova ( ) su Merlot (Az. Capo di Vigna di Lunardelli Ruggero, Gorgo al Monticano - TV) Media Produzione/vite (kg) 2,7 3,4 7,0 6,5 8,9 9,8 2,7 4,8 5,3 6,1 Zuccheri ( Babo) 17,6 17,5 17,9 18,0 16,7 16,5 15,5 15,8 16,9 16,9 Acidità titolabile (g/l) 7,3 6,3 5,7 5,2 7,0 6,4 9,5 8,4 7,4 6,6 ph 3,41 3,48 3,45 3,49 3,31 3,38 3,25 3,26 3,36 3,40 Antociani totali (mg/kg) Flavonoidi totali (mg/kg) APA ( 1 ) (mg/l) Legno di potatura (kg) 0,89 0,92 0,94 0,90 0,93 0,92 0,88 0,85 0,91 0,90 ( 1 ) APA = azoto prontamente assimilabile. Tesi a confronto: concimazione : concimazione granulare (N: 38; P: 12; K: 80), : 8 interventi dal germogliamento alla post-raccolta (N: 29; P: 15; K: 81). Nella tesi fertirrigata si riscontrano produzioni più elevate e quantità di antociani e flavonoidi superiori. Prendendo in esame la media triennale si nota che nella tesi «concimazione post-vendemmia a rilascio controllato», in cui si è ottenuto un certo incremento di resa, una tendenza alla riduzione degli zuccheri, una tenuta acida, una riduzione del colore e un aumento dell azoto prontamente assimilabile (APA). Risultati che trovano riscontro anche in termini di composizione dell uva (tabella 1) e di analisi organolettica dei vini (grafico 1). Rispetto alle altre due tesi, la distribuzione sembra fornire una risposta idonea all obiettivo cercato, ovvero: vini giovani, con minor colore, maggiore intensità olfattiva, minore corpo e più equilibrio. Fertirrigazione e risultati produttivi. Precisa risulta anche la, soprattutto se praticata con impianto ad ala gocciolante interrata, dal momento che permette di immettere nella zona di terreno esplorata dalle radici, quindi direttamente assorbibile dalla pianta, il quantitativo di elementi nutritivi ritenuto necessario in una determinata fase del ciclo di sviluppo. In linea di massima, con la vengono previsti circa 5-7 interventi, in funzione del vitigno, delle annate e delle condizioni specifiche dell ambiente di coltivazione. Con la, come confermato da molte prove su svariati vitigni, si ha modo di incidere sulla resa e sulle qualità organolettiche dei mosti e dei vini, nonché su importanti parametri, quali ad esempio l azoto prontamente assimilabile dai lieviti in fase di fermentazione dei mosti (APA). Dai risultati ottenuti su Merlot in un quadriennio di analisi di confronto tra concimazione granulare e con riduzione del 20% di azoto pur con risposte non ancora stabilizzate si può comunque riscontrare nella tesi fertirrigata una chiara linea di tendenza verso maggiori produzioni e una maggiore costanza qualitativa, con uve con quantità di antociani superiori (tabella 2). Riccardo Castaldi Gruppo Cevico Lugo (Ravenna) Patrick Marcuzzo Diego Tomasi Crea - Viticoltura ed enologia Conegliano (Treviso) Si ringraziano le Aziende Ponte al Masero (Padova) e Capo di Vigna (Treviso) per aver messo a disposizione i vigneti e per aver contribuito attivamente allo svolgimento delle prove. Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it 64 L Informatore Agrario 32/2015

5 Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all uso dell opera.

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