FONDO PER LE FRAGILITÀ 150 MILIONI DI EURO PER LA FAMIGLIA E LE PERSONE FRAGILI

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1 FONDO PER LE FRAGILITÀ 150 MILIONI DI EURO PER LA FAMIGLIA E LE PERSONE FRAGILI

2 130 MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE CON COMPONENTI FRAGILI Regione Lombardia, ha stanziato 130 milioni di euro per il Fondo regionale a favore della famiglia e dei suoi componenti fragili, attraverso il quale sono promossi interventi, anche di natura economica, mediante l erogazione di: - Buoni per compensare economicamente le prestazioni di cura che vengono rese dai famigliari oppure da personale regolarmente assunto - Voucher sociosanitari per ricevere prestazioni a casa, presso strutture residenziali (anche per periodi di sollievo della famiglia) o ambulatoriali DESTINATARI - Persone con gravi e gravissime disabilità, con particolare attenzione ai minori, alle persone in stato vegetativo, oppure affette da malattie del motoneurone o con altre patologie che determinano una condizione di dipendenza vitale - Persone anziane non autosufficienti, con particolare attenzione a chi è affetto da demenza ed è assistito a casa - Persone anziane in condizioni di fragilità che necessitano di una soluzione abitativa con caratteristiche sociosanitarie - Persone affette da ludopatia (giocatori d azzardo patologici) REQUISITI I beneficiari degli interventi devono essere residenti in Lombardia. Per ogni persona la Asl, in collaborazione con il Comune di residenza, predispone un Progetto Individuale di Assistenza che viene condiviso dalla persona stessa e/o dalla sua famiglia. La persona spende il proprio voucher presso l'ente scelto tra quelli indicati nell'elenco che viene fornito dalle Asl. L'ente eroga le prestazioni previste dal Progetto Individuale di Assistenza.

3 4 MILIONI DI EURO PER I GENITORI SEPARATI La Giunta regionale ha finanziato un intervento da 4 milioni di euro per il sostegno della genitorialità durante e dopo la separazione, in modo da accompagnare i coniugi nel progetto di ricostruzione del loro ruolo genitoriale e per potere contribuire economicamente nelle situazioni di difficoltà che possano creare condizioni di povertà e di esclusione sociale. GLI INTERVENTI Con questo stanziamento vengono finanziati interventi di tipo sociale, psicologico ed economico per i genitori in situazione di grave e comprovato disagio economico. Nei consultori ci saranno spazi dedicati alle relazioni familiari, all'orientamento, alla consulenza legale, psicologica, sociale ed educativa con incontri di gruppo e altro, con particolare attenzione alle situazioni di conflitto familiare. Saranno inoltre promosse iniziative per favorire il mutuo aiuto da parte di genitori, anche coinvolgendo associazioni di genitori separati del territorio. Una casa vicino ai figli. Sono promossi protocolli d'intesa tra ASL, Enti Locali e altre istituzioni pubbliche o private, per la messa a disposizione del genitore che ha perso l'abitazione, di alloggi a canone agevolato il più possibile vicino al figlio per agevolare la relazione genitore-bambino e l'assegnazione di un contributo mensile, per un massimo di 400 euro, calcolato sulla base del reddito, erogabile, fino a 6 mesi, ai genitori separati da non più di 3 anni. SEPARAZIONI E DIVORZI IN LOMBARDIA Nel 2011 in Lombardia, nel 15,5% dei casi, le separazioni si sono concluse prevedendo un assegno mensile per il coniuge e nell 89,5% delle separazioni con figli è prevista la corresponsione di un assegno di mantenimento per i figli, di un valore medio di 520 euro, che, nel 98,2% è versato dai padri. Nel 2008 (ultimo dato disponibile) solo il 19% di questi nuclei è riuscito a risparmiare denaro ed il 41% delle famiglie di separati con figli minorenni ha avuto difficoltà in almeno una delle voci primarie di spesa (alimentazione, abbigliamento, salute, istruzione o pagamento delle tasse).

4 1,2 MILIONI DI EURO PER IL CONTRASTO ALLA LUDOPATIA LA LEGGE REGIONALE 21 Nell ottobre 2013 la Regione ha approvato un apposita legge, per la cui applicazione ha stanziato 1,2 milioni di euro, contenente misure finalizzate alla prevenzione e al contrasto della dipendenza dal gioco d azzardo e al trattamento e al sostegno delle persone che ne sono affette e dei loro familiari. NO A NUOVE SLOT VICINE A LUOGHI SENSIBILI Tra quanto previsto dalla norma non è ammessa la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo entro 500 metri dai luoghi sensibili quali: - Istituti scolastici di ogni ordine e grado - Luoghi di culto - Impianti sportivi - Strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario - Strutture ricettive per categorie protette - Luoghi di aggregazione giovanili - Oratori GLI INTERVENTI IRAP RIDOTTA PER 4 ANNI AI LOCALI NO SLOT - Aliquota Irap ridotta dello 0,92% per 4 anni ( ) agli esercizi che hanno disinstallato gli apparecchi per il gioco d azzardo entro il dicembre 2013 E IRAP AUMENTATA PER 4 ANNI ALLE SALE DA GIOCO - Aliquota Irap aumentata dello 0,92% per 4 anni ( ) agli esercizi in cui sono installati gli apparecchi da gioco

5 PRESA IN CARICO DELLA FAMIGLIA - Erogazione di un voucher utilizzabile nei servizi ambulatoriali accreditati per le Dipendenze (che annulla il ticket attualmente dovuto) - Numero verde del call center regionale per indirizzare ai servizi e alle associazioni esistenti sul territorio. PATENTINO Entro 12 mesi dall entrata in vigore della legge, tutti i gestori dei locali dovranno essere in possesso di un apposito patentino rilasciato dalla Asl, che certifica il possesso delle conoscenze necessarie a evitare e contrastare i rischi da gioco patologico MARCHIO REGIONALE NO SLOT Realizzato con un concorso aperto a tutti INOLTRE: - Attività formative per esercenti, operatori di polizia locale, operatori sociali, sociosanitari e sanitari. - Iniziative di sensibilizzazione ed educazione nelle scuole medie superiori. Verranno realizzate, anche in collaborazione con le ASL, gli enti locali, e le associazioni di categoria. - Costituito un gruppo di lavoro in collaborazione con le ASL e con le associazioni regionali delle imprese e all Anci (l Associazione dei Comuni), cui possono partecipare anche rappresentanti del Ministero dell interno, della Guardia di finanza e dell Agenzia delle dogane, per raccogliere ed elaborare dati, informazioni, proposte e suggerimenti. - Controlli igienico sanitari nelle strutture con i giochi d azzardo LA LUDOPATIA IN LOMBARDIA Il fenomeno della ludopatia in Lombardia ha raggiunto livelli preoccupanti: l'importo giocato pro capite è di euro a cittadino, con la media più alta in provincia di Pavia, dove si arriva a un importo pro capite di euro. Da una recente indagine condotta su un campione di centri di ascolto della Caritas Ambrosiana emerge che le vittime preferenziali del gioco d azzardo sono le persone con minori risorse economiche e culturali.

6 6 MILIONI DI EURO PER IL REINSERIMENTO DEGLI EX DETENUTI Per il biennio la Giunta regionale ha approvato lo stanziamento di 6 milioni di euro per finanziare il Piano d azione per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria. SCOPO DEL PIANO Gli interventi che verranno promossi nell ambito di questo Piano saranno finalizzati al potenziamento, al sostegno e allo sviluppo di attività che favoriscano la permanenza o il rientro delle persone sottoposte a misure detentive, adulti e minori, nel proprio contesto di vita attraverso una costruzione di percorsi individualizzati che tengano conto delle risorse personali, familiari e di contesto e delle potenzialità evidenziate durante il percorso trascorso in detenzione o in applicazione di misure restrittive di altra natura. L IMPEGNO FINANZIARIO L impegno finanziario della Regione è così suddiviso: 5,8 milioni di euro alle ASL per la realizzazione dei Piani territoriali integrati di inclusione sociale e 200mila euro per la realizzazione di interventi sovra territoriali e a rilevanza regionale da attivarsi con gli enti locali. LA POPOLAZIONE CARCERARIA IN LOMBARDIA In Lombardia (dati giugno 2011) ci sono circa detenuti, il 14% della popolazione carceraria italiana, con una quota di circa 95 detenuti su abitanti, inferiore alla media del Paese, che è di circa 112/ La popolazione carceraria lombarda è distribuita in 19 istituti, con picchi di presenze che vanno dai di Milano, ai di Opera, ai di Bollate, fino ai 42 di Sondrio. Gli istituti penitenziari della Lombardia hanno una capienza regolamentare di posti; i detenuti presenti nelle carceri sono 9.559, di cui sono stranieri (42,9%). Sono quindi presenti nelle carceri lombarde detenuti in più di quelli previsti (40,9%).

7 9 MILIONI DI EURO PER MATERNITÀ, NATALITÀ E UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Regione Lombardia ha individuato ulteriori interventi per il potenziamento e lo sviluppo dei fondi Nasko e Cresco per i quali ha stanziato 9 milioni di euro. IL FONDO NASKO Il fondo regionale Nasko è finalizzato al sostegno economico di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità. Beneficiarie sono le future mamme che rinunciano alla scelta di interrompere volontariamente la gravidanza in presenza di un aiuto economico e di una proposta di progetto personalizzato. COME VIENE EROGATO Il sostegno economico ammonta a 3mila euro per ogni donna. L importo verrà erogato per un massimo di 18 mesi, suddivisi tra il periodo precedente il parto e il periodo successivo alla nascita del bambino. IL PROGETTO PERSONALIZZATO La futura mamma concorderà con il Cav (Centro aiuto alla vita) o il consultorio un progetto personalizzato che tenga conto dei bisogni effettivi, contingenti e futuri della donna e del bambino. Il progetto iniziale verrà in seguito integrato alla luce dell evoluzione della gravidanza, degli eventi personali, lavorativi, economici della donna delle caratteristiche del neonato e del contesto ambientale di vita. IL FONDO CRESCO Vengono favorite e sostenute nuove iniziative per promuovere stili di vita salutari a partire dall alimentazione corretta di mamma e bambino. Nello specifico, vengono individuate tre azioni: 1) definizione del nuovo assetto economico (riequilibrando le risorse dei fondi Nasko e Cresco) per l annualità 2013 al fine di assicurare la risposta alle istanze pervenute; 2) introduzione, a partire dal 1 gennaio 2014, di un ulteriore riconoscimento economico in aggiunta a quello già previsto dall iniziativa Cresco, a beneficio di tutte le mamme che allattano al seno 3) potenziamento ed estensione dell iniziativa Cresco, attraverso l adesione alla manifestazione di

8 interesse di Enti profit e non profit e altre organizzazioni del privato sociale che volessero contribuire all iniziativa, attraverso donazioni di beni alimentari e in denaro. OBIETTIVI Il fondo Cresco è una misura finalizzata alla corretta alimentazione delle neomamme e dei loro bambini anche dopo l avventura della nascita. Il fondo cresco prevede un contributo mensile di 75 euro, fino a un massimo di 12 mensilità per un totale di 900 euro, vincolato all acquisto di beni alimentari (solo per l allattamento) per la madre e il bambino, per assicurarsi un alimentazione sana e di qualità. Secondo le stime sono circa 3600 le mamme che in Lombardia vivono in condizioni di povertà assoluta. DOVE RICHIEDERE IL CONTRIBUTO Le neomamme possono richiedere il contributo in un consultorio pubblico o privato accreditato e a contratto della Asl di residenza. I REQUISITI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA - Avere un figlio di età compresa tra 0 e 12 mesi nato dopo l 1 gennaio Essere residenti in Lombardia da almeno un anno dalla data della richiesta. - Versare in condizioni di forte disagio economico (ISEE uguale o inferiore a 7700 euro) INTERVENTI PER VITTIME DI VIOLENZA -DONNE E MINORI La Giunta regionale ha erogato un contributo di circa 38 milioni di euro (26 milioni di euro per i minori e 12 milioni di euro per le donne) per le vittime di violenza. DESTINATARI Il contributo viene erogato alle Comunità che prendono in carico minori vittime di abusi, maltrattamenti e violenza in modo da garantire le prestazioni sociosanitarie e per il finanziamento di voucher sociosanitari per le donne vittime di violenza e per l accesso ai servizi di protezione. LE AREE DI INTERVENTO La priorità individuata dalla Giunta è mettere a sistema la rete dei centri antiviolenza rimodulando la distribuzione territoriale, promuovendo la formazione degli operatori dei centri e degli operatori di Pronto Soccorso sugli aspetti psicologici, sociali e legali. È ritenuto necessario inoltre favorire un raccordo dei centri antiviolenza con i servizi di Pronto Soccorso per far emergere il fenomeno

9 sommerso. In un ottica di evoluzione della rete dei servizi viene valutata la messa a regime di nuove unità d offerta per le donne vittime di violenza, come le case rifugio, strutture di ospitalità temporanea per le donne sole o con minori che si trovino in situazioni di pericolo per l incolumità psichica e/o fisica propria e/o dei minori e strutture alloggiative temporanee nelle quali possono essere ospitate donne sole o con minori che, passato il pericolo per l incolumità propria e/o dei minori, necessitino di un periodo limitato di tempo prima di rientrare nella precedente abitazione o per raggiungere l autonomia abitativa. Per quanto riguarda i minori, è ritenuto necessario accreditare in termini sociosanitario le strutture che possono e intendono accogliere i minori vittime di violenza, abuso e maltrattamento. AZIONI PER IL RILANCIO E LA PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO L 11 ottobre 2013 Regione Lombardia ha stanziato oltre 2,5 milioni di euro per progetti di promozione del servizio civile volontario nell ottica di farne uno strumento di cittadinanza attiva e fronteggiare la crisi. Con questa cifra potranno essere realizzati 82 progetti per i quali saranno garantiti 1513 volontari. DESTINATARI Giovani in età compresa tra i 18 e i 28 anni OBIETTIVI - Promuovere il Servizio civile come politica per i giovani in grado anche di garantire una risposta ai bisogni emergenti della comunità - Rafforzare il ruolo del Servizio civile nell ambito dei servizi locali e della coesione territoriale - Promuovere nei giovani e nelle persone la conoscenza del Servizio civile e del volontariato giovanile PROGETTO PER LA PROMOZIONE, LA QUALIFICAZIONE DELLO SVILUPPO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE IN LOMBARDIA: IL SERVIZIO CIVILE COME STRUMENTO PER FRONTEGGIARE LA CRISI La Giunta regionale ha inoltre deliberato di approvare lo schema di convenzione con ACLI per finanziare il Progetto per la promozione, la qualificazione dello sviluppo del servizio civile nazionale in lombardia: il servizio civile come strumento per fronteggiare la crisi, finanziandolo con 66mila euro pari all 80% del costo complessivo.

10 ATTIVITÀ FINANZIATE - Incontri informativi nelle scuole, con particolare attenzione alle scuole di Milano e provincia, presso dieci diverse sedi e coinvolgendo almeno 300 studenti del quarto e quinto anno della scuola secondaria - Supporto alla partecipazione ad appuntamenti ed eventi di rilevanza regionale e nazionale, almeno 4 iniziative a livello lombardo, che abbiano tra i loro destinatari principali i giovani nella fascia 18/28 anni al fine di informare gli stessi delle possibilità offerte dal Servizio Civile Nazionale - Realizzazione di percorsi diversi (almeno tre) rivolti ai ragazzi in servizio civile e ai giovani volontari presenti presso le principali associazioni lombarde, al fine di promuovere il confronto su modalità, strumenti, buone prassi relativi all incontro/conoscenza dei giovani con i soggetti della società civile e il loro inserimento in questi contesti non solo in termini professionali, ma soprattutto di protagonismo organizzativo e di cittadinanza attiva RISULTATI ATTESI (COME DA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO) - Sviluppo della legge regionale sulla famiglia e le azioni connesse - Sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità - Sostegno ai genitori separati - Interventi a sostegno dell'inclusione e della coesione sociale - Sostegno delle vittime di violenza, con particolare riguardo alle donne - Introduzione agli strumenti innovativi per il servizio civile

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